ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPALO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACIAMACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA,
ISOLA DELLE FEMMINE P.D MAFIA ANTIMAFIA E I QUAQUARAQUA'..
“ … Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all’uomo il suo vero potere ”.
In altri termini,proprio a partire dagli anni settanta si registra anche nei luoghi come Isola delle Femmine un “salto di qualità” dell’azione di Cosa Nostra, legato all’urbanizzazione susseguente all’abbandono delle campagne. Le cosche spostano i loro interessi. Dall’economia agricola passano al settore commerciale e industriale. In particolare intervengono nel campo dell’edilizia e dei lavori pubblici.
Ma Enea Vincenzo, dopo i reiterati atti di danneggiamento subiti, non si piega alla richiesta di Bruno Francesco di costituire con lui una società di fatto impegnata nell’edilizia e questo gli costerà la vita.
IN altri termini Enea Vincenzo rimane vittima dei contrasti con “un’impresa ad infiltrazione mafiosa”, ossia la B.B.P., un soggetto economico che instaura con il sodalizio mafioso, cappeggiato da Riccobono Rosario e da personaggi come Bruno Francesco e Lo Piccolo Salvatore rapporti stabili di connivenza, accettandone i servizi offerti e ricambiandoli con altri servizi ed attività complementari.
Non a caso, nel momento del contrasto con la società B.B.P., Enea Vincenzo subisce danneggiamenti nei cantieri e la proposta di bruno Francesco, “uomo d’onore” vicino a Riccobono Rosario, di costituire una società di fatto per attività nell’edilizia; e quando i fratelli D’Agostino cercano di aiutare l’Enea Vincenzo per risolvere i problemi con la società B.B.P. si rivolgono proprio a Riccobono Rosario referente mafioso indiscusso per risolvere certi problemi…..pag 56 Sentenza…
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/11/le-motivazioni-nella-sentenza-di.html
Alla luce di quanto sopra, appare evidente che le parti suddette non siano state neppure riviste dagli “autori”, anche considerato che risultano presenti gli stessi refusi del documento del Veneto e, soprattutto, perché al cap. 1, § 1.6, sotto § 1.6.1, pag. 26, dopo l’ultimo capoverso che recita “Per una trattazione di maggiore dettaglio sulla normativa inerente la qualità dell’aria e le emissioni in atmosfera si rimanda al Cap. 4” è stato “dimenticato” il link http://serviziregionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm, che è giusto il collegamento (interno) web al cap. 4 del Piano del Veneto. Per accedere dall’esterno al capitolo basta anteporre www. all’indirizzo sopra riportato <servizigenerali.org />;
Le parti che sono state riquadrate in vari bordi colorati. risultano “prelevate” integralmente, con lo stesso sistema del “copia ed incolla”, da varie pubblicazioni (Allegati n. 11-41 CD) quali Annuari ARPA, capitolo “Atmosfera” (2004, 2005, 2006, ecc.), Relazione sullo stato dell’ambiente della città di Palermo (2006, Agenda 21), Carta climatica ed atlante climatologico della Sicilia, ecc., che gli “autori” riportano tra le fonti bibliografiche o i documenti di riferimento. Come già detto, tuttavia, non si è in presenza di spunti o di citazioni bibliografiche, ma di un vero e proprio copiato di interi brani e capitoli. Altre parti, ancora, risultano “prelevate” persino da tesi di laurea di Istituti Universitari non siciliani come anche da siti web di facile reperimento, che però non figurano tra le fonti indicate.
Alcuni Progetti da attuarsi in regime di convenzione, elaborati già negli anni passati da Istituti Universitari e proposti all’Assessorato al fine di fornire “Attività di supporto tecnico-scientifico” per la “redazione” del Piano, risultano ora inseriti, pur rimasti del tutto invariati i soggetti proponenti ed il contenuto della proposta, non già per le finalità originarie, bensì per la “revisione” e l’attuazione del Piano stesso. I soggetti proponenti, che figurano tra gli “autori” del Piano, si sono limitati a ritoccare il titolo del Progetto, sostituendo la parola “redazione” con “revisione”. Per qualche altro Progetto non si è persino ritenuto di cambiare il titolo. Inoltre, fanno parte dell’elenco dei Progetti - non si comprende a quale titolo e finalità - un Progetto della Regione Lombardia, corredato di tanto di stralcio di Decreto di approvazione del 2004 e di citazione di varie Delibere della Giunta lombarda, un Progetto messo sulla carta dal Comune di Palermo nel 2006 ed abortito da tempo ed un presunto Progetto “Analisi della Climatologia Urbana e Qualità del Clima”, presunto nel senso che non è dato a comprendere di cosa effettivamente si tratti, dato che si limita ad una sintetica spiegazione delle modalità e dei criteri per classificare i climi della terra. Insomma, brani copiati e nulla più.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Anza3° parte italcementi ordine cronologico delle conferenze di servizi a i a...Pino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA COORDINATORE PIANO QUALITA’ DELL’ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO ED DA 27 ALTRE FONTI
“Può ritenersi accertato che il PIANO (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva se non errori comunque vistose copiature di un piano di altra Regione. Appare evidente che gli errori del Piano regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria non potevano essere semplici refusi, giacchè non potrebbe logicamente giustificarsi la creazione ad hoc di una Commissione composta da tre soggetti che ha lavorato per quattro mesi per la correzione di un elaborato di appena 385 pagine compresi gli allegati. Nello stesso decreto di correzione relativo al piano si legge di comunità montane argini fi fiumi e canali intero territorio pianeggiante della regione, bacino archeologico padano. Può pertanto ritenersi accertato che il piano conteneva se non errori, comunque vistose copiature di un piano di altra regione….
Tribunale di Palermo sentenza di condanna a SALVATORE ANZA Alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione n. 5455/ 18 ottobre 2012
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/04/anza-salvatore.html
Anza' salvatore condannato per diffamazione ex dirigente regionalePino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA Coordinatore PIANO QUALITA 'DELL'ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO ED DA 27 ALTRE FONTI "puo ritenersi accertato il Che Il Piano (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva in sé non ERRORI comunque vistose copiature di ONU piano di Altra Regione. Appare Evidente Che Gli ERRORI del Piano Regionale per la Tutela della Qualità dell'Aria non potevano Essere Semplici refusi, Giacchè non potrebbe giustificarsi Logicamente la Creazione ad hoc di Una Commissione Composta da tre soggetti Che ha Lavorato a quattro MESI la correzione di Elaborato delle Nazioni Unite per di APPENA 385 pages Compresi Gli Allegati. Nello Stesso decreto di correzione Relativo al pianoforte SI Legge di Comunità Montane argini fi Fiumi e Canali Intero teritorio pianeggiante della Regione, bacino archeologico padano. Puo pertanto ritenersi accertato il Che Il Piano conteneva in sé non ERRORI, comunque vistose copiature di u piano di Altra Regione .... Tribunale di Palermo Sentenza di condanna a SALVATORE ANZA? Alla pena di 1 anno e 8 Mesi di reclusione n. 5455/18 ottobre 2012 http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/04/anza-salvatore.html
ISOLA DELLE FEMMINE P.D MAFIA ANTIMAFIA E I QUAQUARAQUA'..
“ … Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all’uomo il suo vero potere ”.
In altri termini,proprio a partire dagli anni settanta si registra anche nei luoghi come Isola delle Femmine un “salto di qualità” dell’azione di Cosa Nostra, legato all’urbanizzazione susseguente all’abbandono delle campagne. Le cosche spostano i loro interessi. Dall’economia agricola passano al settore commerciale e industriale. In particolare intervengono nel campo dell’edilizia e dei lavori pubblici.
Ma Enea Vincenzo, dopo i reiterati atti di danneggiamento subiti, non si piega alla richiesta di Bruno Francesco di costituire con lui una società di fatto impegnata nell’edilizia e questo gli costerà la vita.
IN altri termini Enea Vincenzo rimane vittima dei contrasti con “un’impresa ad infiltrazione mafiosa”, ossia la B.B.P., un soggetto economico che instaura con il sodalizio mafioso, cappeggiato da Riccobono Rosario e da personaggi come Bruno Francesco e Lo Piccolo Salvatore rapporti stabili di connivenza, accettandone i servizi offerti e ricambiandoli con altri servizi ed attività complementari.
Non a caso, nel momento del contrasto con la società B.B.P., Enea Vincenzo subisce danneggiamenti nei cantieri e la proposta di bruno Francesco, “uomo d’onore” vicino a Riccobono Rosario, di costituire una società di fatto per attività nell’edilizia; e quando i fratelli D’Agostino cercano di aiutare l’Enea Vincenzo per risolvere i problemi con la società B.B.P. si rivolgono proprio a Riccobono Rosario referente mafioso indiscusso per risolvere certi problemi…..pag 56 Sentenza…
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/11/le-motivazioni-nella-sentenza-di.html
Alla luce di quanto sopra, appare evidente che le parti suddette non siano state neppure riviste dagli “autori”, anche considerato che risultano presenti gli stessi refusi del documento del Veneto e, soprattutto, perché al cap. 1, § 1.6, sotto § 1.6.1, pag. 26, dopo l’ultimo capoverso che recita “Per una trattazione di maggiore dettaglio sulla normativa inerente la qualità dell’aria e le emissioni in atmosfera si rimanda al Cap. 4” è stato “dimenticato” il link http://serviziregionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm, che è giusto il collegamento (interno) web al cap. 4 del Piano del Veneto. Per accedere dall’esterno al capitolo basta anteporre www. all’indirizzo sopra riportato <servizigenerali.org />;
Le parti che sono state riquadrate in vari bordi colorati. risultano “prelevate” integralmente, con lo stesso sistema del “copia ed incolla”, da varie pubblicazioni (Allegati n. 11-41 CD) quali Annuari ARPA, capitolo “Atmosfera” (2004, 2005, 2006, ecc.), Relazione sullo stato dell’ambiente della città di Palermo (2006, Agenda 21), Carta climatica ed atlante climatologico della Sicilia, ecc., che gli “autori” riportano tra le fonti bibliografiche o i documenti di riferimento. Come già detto, tuttavia, non si è in presenza di spunti o di citazioni bibliografiche, ma di un vero e proprio copiato di interi brani e capitoli. Altre parti, ancora, risultano “prelevate” persino da tesi di laurea di Istituti Universitari non siciliani come anche da siti web di facile reperimento, che però non figurano tra le fonti indicate.
Alcuni Progetti da attuarsi in regime di convenzione, elaborati già negli anni passati da Istituti Universitari e proposti all’Assessorato al fine di fornire “Attività di supporto tecnico-scientifico” per la “redazione” del Piano, risultano ora inseriti, pur rimasti del tutto invariati i soggetti proponenti ed il contenuto della proposta, non già per le finalità originarie, bensì per la “revisione” e l’attuazione del Piano stesso. I soggetti proponenti, che figurano tra gli “autori” del Piano, si sono limitati a ritoccare il titolo del Progetto, sostituendo la parola “redazione” con “revisione”. Per qualche altro Progetto non si è persino ritenuto di cambiare il titolo. Inoltre, fanno parte dell’elenco dei Progetti - non si comprende a quale titolo e finalità - un Progetto della Regione Lombardia, corredato di tanto di stralcio di Decreto di approvazione del 2004 e di citazione di varie Delibere della Giunta lombarda, un Progetto messo sulla carta dal Comune di Palermo nel 2006 ed abortito da tempo ed un presunto Progetto “Analisi della Climatologia Urbana e Qualità del Clima”, presunto nel senso che non è dato a comprendere di cosa effettivamente si tratti, dato che si limita ad una sintetica spiegazione delle modalità e dei criteri per classificare i climi della terra. Insomma, brani copiati e nulla più.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Anza3° parte italcementi ordine cronologico delle conferenze di servizi a i a...Pino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA COORDINATORE PIANO QUALITA’ DELL’ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO ED DA 27 ALTRE FONTI
“Può ritenersi accertato che il PIANO (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva se non errori comunque vistose copiature di un piano di altra Regione. Appare evidente che gli errori del Piano regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria non potevano essere semplici refusi, giacchè non potrebbe logicamente giustificarsi la creazione ad hoc di una Commissione composta da tre soggetti che ha lavorato per quattro mesi per la correzione di un elaborato di appena 385 pagine compresi gli allegati. Nello stesso decreto di correzione relativo al piano si legge di comunità montane argini fi fiumi e canali intero territorio pianeggiante della regione, bacino archeologico padano. Può pertanto ritenersi accertato che il piano conteneva se non errori, comunque vistose copiature di un piano di altra regione….
Tribunale di Palermo sentenza di condanna a SALVATORE ANZA Alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione n. 5455/ 18 ottobre 2012
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Anza' salvatore condannato per diffamazione ex dirigente regionalePino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA Coordinatore PIANO QUALITA 'DELL'ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO ED DA 27 ALTRE FONTI "puo ritenersi accertato il Che Il Piano (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva in sé non ERRORI comunque vistose copiature di ONU piano di Altra Regione. Appare Evidente Che Gli ERRORI del Piano Regionale per la Tutela della Qualità dell'Aria non potevano Essere Semplici refusi, Giacchè non potrebbe giustificarsi Logicamente la Creazione ad hoc di Una Commissione Composta da tre soggetti Che ha Lavorato a quattro MESI la correzione di Elaborato delle Nazioni Unite per di APPENA 385 pages Compresi Gli Allegati. Nello Stesso decreto di correzione Relativo al pianoforte SI Legge di Comunità Montane argini fi Fiumi e Canali Intero teritorio pianeggiante della Regione, bacino archeologico padano. Puo pertanto ritenersi accertato il Che Il Piano conteneva in sé non ERRORI, comunque vistose copiature di u piano di Altra Regione .... Tribunale di Palermo Sentenza di condanna a SALVATORE ANZA? Alla pena di 1 anno e 8 Mesi di reclusione n. 5455/18 ottobre 2012 http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/04/anza-salvatore.html
Bruno puglisi francesco custodia cautelare-scioglimento decreto scioglimento ...Pino Ciampolillo
ISOLA DELLE FEMMINE P.D MAFIA ANTIMAFIA E potere
“ … Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all’uomo il suo vero potere ”.
In altri termini,proprio a partire dagli anni settanta si registra anche nei luoghi come Isola delle Femmine un “salto di qualità” dell’azione di Cosa Nostra, legato all’urbanizzazione susseguente all’abbandono delle campagne. Le cosche spostano i loro interessi. Dall’economia agricola passano al settore commerciale e industriale. In particolare intervengono nel campo dell’edilizia e dei lavori pubblici.
Ma Enea Vincenzo, dopo i reiterati atti di danneggiamento subiti, non si piega alla richiesta di Bruno Francesco di costituire con lui una società di fatto impegnata nell’edilizia e questo gli costerà la vita.
IN altri termini Enea Vincenzo rimane vittima dei contrasti con “un’impresa ad infiltrazione mafiosa”, ossia la B.B.P., un soggetto economico che instaura con il sodalizio mafioso, cappeggiato da Riccobono Rosario e da personaggi come Bruno Francesco e Lo Piccolo Salvatore rapporti stabili di connivenza, accettandone i servizi offerti e ricambiandoli con altri servizi ed attività complementari.
Non a caso, nel momento del contrasto con la società B.B.P., Enea Vincenzo subisce danneggiamenti nei cantieri e la proposta di bruno Francesco, “uomo d’onore” vicino a Riccobono Rosario, di costituire una società di fatto per attività nell’edilizia; e quando i fratelli D’Agostino cercano di aiutare l’Enea Vincenzo per risolvere i problemi con la società B.B.P. si rivolgono proprio a Riccobono Rosario referente mafioso indiscusso per risolvere certi problemi…..pag 56 Sentenza…
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Copia di convenzione piano-aria-sicilia-2007-al-capitolo-7-alla-pag-220-conv...Pino Ciampolillo
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
INSOMMA, ALTRI PATERACCHI: TALE PIANO, TALI "EFFETTI", OVVIAMENTE SPECIALI !!!
CHI E' IL VOLONTARIO CHE SPIEGA ALLA LO BELLO DI EVITARE DI PARLARE, PER DECENZA ISTITUZIONALE, DEGLI EFFETTI DEL PIANO COPIATO?
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
D'arpa progettista dicembre 2013 computo tetto comunePino Ciampolillo
INOLTRE, AI FINI DELLA VALUTAZIONE DI CUI ALL’ART. 143 CO. 5 D.LGS. 267/00, SI SOTTOPONE ALL’ATTENZIONE LA FIGURA DELL’ARCH.”OMISSIS”, RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO COMUNALE -SETTORE LL.PP. E MANUTENZIONI, GIA’ RESPONSABILE DEL SETTORE URBANISTICA (FINO AL 22/3/2011).
L’architetto “Omissis”, responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale - III settore urbanistica fino al 22 marzo 2011, data in cui si e’ dimesso dall’incarico ed e’ stato sostituito dall’ing. “Omissis”, e’ l’attuale Capo del V Settore “Tecnico - Manutentivo”. Lo stesso, assunto con contratto di lavoro a tempo determinato e parziale dal 1° maggio 2002 successivamente prorogato, e’ stato stabilizzato dalla posizione di precariato con la trasformazione del rapporto di lavoroa tempo pieno ed indeterminato dal 16/11/2005. L’arch. “Omissis” e’ nipote di “Omissis” deceduto il 10 agosto 2007, legato da vincoli di parentela alla famiglia mafiosa dei “Omissis” di Palermo.
Alcuni beni immobili appartenenti al “Omissis”, in esecuzione di provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo - Ufficio Misure di Prevenzione, nel 2009 sono stati oggetto di sequestro, poiche’ riconducibili alle famiglie mafiose “Omissis” e “Omissis” di Palermo.
Pag 23
DECRETO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 novembre 2012 Scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine e nomina della commissione straordinaria. (12A12433)
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2012/11/relazione-prefettizia-dellacommissione.html
Sicilia: spunta una tangente di 38 milioni per i termovalorizzatori (mai costruiti)
Per entrare nell'affare dei termovalorizzatori bisognava pagare: «Non possiamo escludere azioni di corruzione ed eventi penalmente rilevanti nell'ambito delle trattative connesse ai progetti siciliani». A lanciare l'allarme era stata la società di revisione Ernst & Young al termine di un audit che le era stato commissionato da Gea, il colosso tedesco quotato in Borsa che avrebbe dovuto fornire chiavi in mano, con l'italiana Pianimpianti, tre dei quattro maxi-inceneritori che avrebbero dovuto produrre elettricità bruciando rifiuti.
ECOMAFIE - Ha trovato invece riscontro la segnalazione di Roberto Scarpinato, oggi procuratore generale, che alla Commissione sulle ecomafie parlò di una cordata di politici, imprenditori, mafiosi e professionisti per gli appalti della discarica di Bellolampo. Il contesto è stato ricostruito attraverso indagini mirate. Più complesso il contenzioso scaturito dalla gara per Bellolampo prima annullata, poi di nuovo bandita e vinta da un consorzio di imprese che fanno capo alla Falck. La stessa Falck ha fatto ricorso contestando un onere improprio: il giudizio è in fase di appello dopo una sentenza negativa del Tar. Altri giudizi non ancora definiti riguardano altri aspetti del contenzioso amministrativo.
L'audizione di Scarpinato. Il 12 ottobre 2007 il magistrato che aveva collaborato con Falcone e Borsellino partecipò a un'audizione dinanzi alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle ecomafie, presieduta da Gaetano Pecorella. In quella sede lanciò l'allarme sull'impianto che Pea avrebbe dovuto realizzare a Bellolampo: osservò «come l'organizzazione mafiosa fosse incisivamente intervenuta per acquisire il controllo economico dell'intero ciclo dello smaltimento dei rifiuti urbani in tutta la Sicilia» e denunciò la «cooperazione di mafiosi, politici, professionisti e imprenditori anche non siciliani, finalizzata ad aggiudicarsi il monopolio degli appalti della discarica di Bellolampo per la progettazione e la realizzazione di un inceneritore».
Scarpinato continuò ad indagare finché non lasciò Palermo per assumere l'incarico di procuratore generale a Caltanissetta. Cosa accadde dopo la sua uscita?
CONTINUA SU……..
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/termovalorizzatori-in-sicilia-gli.html
Tirreno power vado ligure gazzetta ufficiale 5 gennaio 2013 decreto ministeri...Pino Ciampolillo
,Il giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi ha deciso il sì alla richiesta della Procura. La richiesta è stata decisa in seguito alle verifiche che sono state effettuate dai consulenti del Ministero dell'Ambiente e della Procura. Dagli accertamenti svolti sarebbe emerso, in particolare, il mancato rispetto di alcuni limiti imposti dall'Autorizzazione integrata ambientale. Oltre al superamento di alcuni limiti imposti dall'Aia, il sequestro sarebbe scattato anche per l'assenza del "sistema di monitoraggio a camino", che avrebbe dovuto essere realizzato entro il 14 settembre dell'anno scorso.
Il gip Fiorenza Giorgi spiega nell'ordinanza che la centrale potrà ripartire dopo che si sarà messa in regola introducendo tecnologie adeguate.
L'ordinanza. L'ordinanza con cui il gip ha disposto il sequestro della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure parla di nesso di causalità tra le emissioni, le morti e le patologie. E la prova del disastro ambientale doloso con conseguenza sulla salute dei cittadini starebbe nella rarefazione dei licheni e nell'aumento delle malattie.
L'inchiesta. Sull'attività di Tirreno Power - nella cui proprietà è presente anche il Gruppo Sorgenia - sono aperti due filoni d'inchiesta, una per disastro ambientale e una per omicidio colposo. Risultano indagati per disastro ambientale Giovanni Gosio ex direttore generale, dimessosi alcune settimane fa, e il direttore dello stabilimento Pasquale D'Elia. Ci sarebbe anche un terzo indagato di cui non si conosce il nome.
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE DECRETO 227 14 DIC 2012
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2014/03/piano-regione-sicilia-tutela-qualita_6580.html
Piano aria sicilia capitolo 7 da pag 219 a pag 233 piano direttore ass.to t...Pino Ciampolillo
ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPALO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACCIA MACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA,
Illuminazione cottimo fiduciario 8 febbraio 2010 365 giorni i lavori importo...Pino Ciampolillo
INOLTRE, AI FINI DELLA VALUTAZIONE DI CUI ALL’ART. 143 CO. 5 D.LGS. 267/00, SI SOTTOPONE ALL’ATTENZIONE LA FIGURA DELL’ARCH.”OMISSIS”, RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO COMUNALE -SETTORE LL.PP. E MANUTENZIONI, GIA’ RESPONSABILE DEL SETTORE URBANISTICA (FINO AL 22/3/2011).
Non si ritiene, del resto, plausibile che lo stesso Sindaco, nel corso di tutti gli anni in cui e’ stato coinvolto nella gestione del Comune di Isola delle Femmine - prima da Vice Sindaco rispetto al suo amico-nemico “Omissis” e da otto anni da titolare dell’Ente - non si sia mai accorto delle modalita’ con le quali venivano aggiudicati gli appalti per la realizzazione di’ opere pubbliche o delle distorsioni che venivano poste in essere in occasione del rilascio di concessioni edilizie, specialmente in un territorio cosi’ martoriato dalla speculazione urbanistica quale quello isolano, ovvero che non abbia mai posto in essere alcuna attivita’ concreta per affidare la gestione del patrimonio e delle finanze comunali a funzionari di spessore, in grado di operare un efficace azione di risanamento della disastrosa situazione delle casse comunali. Conclusivamente, ritiene lo scrivente che, alla luce di quanto riscontrato e rassegnato, sussistano quei concreti, univoci e rilevanti elementi, di cui alI’art 143 co.1 del d.lgs. 267/2000, che comprovano la presenza di forme di condizionamento da parte della criminalita’ organizzata mafiosa, tali da determinare un’alterazione del procedimento di formazione della volonta’ degli organi elettivi e di quelli amministrativi e di compromettere il buon andamento e l’imparzialita’ dell’Amministrazione comunale di Isola delle Femmine ed anche il regolare funzionamento dei servizi a essa affidati.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 novembre 2012 Scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine e nomina della commissione straordinaria. (12A12433)
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2012/11/relazione-prefettizia-dellacommissione.html
Piano aria sicilia capitolo 1 prog plurin sinanet agenda 21 Pino Ciampolillo
Decadenza, per inosservanza prescrizioni, decreto 693 18 luglio 2008
Il Sottoscritto Coordinatore del Comitato Cittadino Isola Pulita con la presente intende ribadire quanto dichiarato nel corso della riunione del Tavolo tecnico tenutosi presso il 1° Servizio VIA-VAS di questo Assessorato, avente ad oggetto “Procedura A.I.A. Impianto IPPC ditta Italcementi S.p.a.”:
Considerato che la procedura di autorizzazione integrata ambientale, in particolare per I cementifici, ha diverse funzioni, quelle di maggior interesse sono le seguenti:
a) verifica puntuale delle autorizzazioni ambientali esistenti per ricondurle ad una unica autorizzazione tenendo conto del principio della applicazione della prevenzione e riduzione dell’inquinamento, al fine di raggiungere l’obiettivo di un elevato livello di protezione ambientale e della popolazione.
b) Verifica della applicazione delle migliori tecnologie disponibili (sulla base di linee guida redatte per conto della Commissione della Unione Europea ed a livello nazionale) atte a ridurre gli impatti ambientali e, tenendo conto delle caratteristiche tecnologiche e la durata di vita tecnica dell’impianto, la previsione di prescrizioni atte a ricondurre l’impianto, ove necessario, a raggiungere prestazioni idonee entro tempi certi.
c) La fissazione di limiti emissivi per le diverse matrici ambientali di interesse (emissioni, scarichi, rumore, ecc) che tengano conto delle tecnologie disponibili e applicabili al caso in esame ma anche delle caratteristiche ambientali della area limitrofa all’impianto. In tal caso possono essere prescritti limiti inferiori a quelli stabiliti dalle norme nazionali applicabili all’impianto e anche limiti inferiori alle prestazioni ottenibili dall’applicazione delle migliori tecnologie ove le criticità locali siano tali da renderle necessarie.
d) La individuazione di dettaglio di un programma di monitoraggio a cura del gestore e di un programma di controllo da parte degli enti preposti che riguardi oltre al rispetto dei limiti emissivi disposti anche le specifiche modalità gestionali prescritte e il rispetto concreto delle migliori tecnologie disponibili individuate per l’impianto.
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2013/11/siracusa-imprese-preoccupate-dellesame.html
Piano aria sicilia capitolo 1 da pag 15 a pag 22 programma plurien turismo s...Pino Ciampolillo
Decadenza, per inosservanza prescrizioni, decreto 693 18 luglio 2008
Il Sottoscritto Coordinatore del Comitato Cittadino Isola Pulita con la presente intende ribadire quanto dichiarato nel corso della riunione del Tavolo tecnico tenutosi presso il 1° Servizio VIA-VAS di questo Assessorato, avente ad oggetto “Procedura A.I.A. Impianto IPPC ditta Italcementi S.p.a.”:
Considerato che la procedura di autorizzazione integrata ambientale, in particolare per I cementifici, ha diverse funzioni, quelle di maggior interesse sono le seguenti:
a) verifica puntuale delle autorizzazioni ambientali esistenti per ricondurle ad una unica autorizzazione tenendo conto del principio della applicazione della prevenzione e riduzione dell’inquinamento, al fine di raggiungere l’obiettivo di un elevato livello di protezione ambientale e della popolazione.
b) Verifica della applicazione delle migliori tecnologie disponibili (sulla base di linee guida redatte per conto della Commissione della Unione Europea ed a livello nazionale) atte a ridurre gli impatti ambientali e, tenendo conto delle caratteristiche tecnologiche e la durata di vita tecnica dell’impianto, la previsione di prescrizioni atte a ricondurre l’impianto, ove necessario, a raggiungere prestazioni idonee entro tempi certi.
c) La fissazione di limiti emissivi per le diverse matrici ambientali di interesse (emissioni, scarichi, rumore, ecc) che tengano conto delle tecnologie disponibili e applicabili al caso in esame ma anche delle caratteristiche ambientali della area limitrofa all’impianto. In tal caso possono essere prescritti limiti inferiori a quelli stabiliti dalle norme nazionali applicabili all’impianto e anche limiti inferiori alle prestazioni ottenibili dall’applicazione delle migliori tecnologie ove le criticità locali siano tali da renderle necessarie.
d) La individuazione di dettaglio di un programma di monitoraggio a cura del gestore e di un programma di controllo da parte degli enti preposti che riguardi oltre al rispetto dei limiti emissivi disposti anche le specifiche modalità gestionali prescritte e il rispetto concreto delle migliori tecnologie disponibili individuate per l’impianto.
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2013/11/siracusa-imprese-preoccupate-dellesame.html
Bruno 1951 francesco stefano gallina 1981 giacalone dalla chiesa mandato catt...Pino Ciampolillo
Il dottore Anzà, responsabile del “servizio 3 tutela dell'inquinamento atmosferico" del Dipartimento regionale Territorio e Ambiente della Regione siciliana, lamenta di subire un danno alla sua reputazione e all’ immagine ad opera del convenuto Ciampolillo Giuseppe il quale, a nome del “Comitato Cittadino Isola Pulita” dedito a campagne per la tutela dell'ambiente e della salute nel comune di Isola delle Femmine, sarebbe autore di una campagna di diffamazione condotta attraverso alcuni siti Internet.
Il ricorrente produce perciò cinque allegati a riprova di tali affermazioni.
Il primo ed il secondo degli allegati riporta la “richiesta di intervento a tutela della salute pubblica” contenuto all'interno di un blog ( un sito web, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l'autore, detto “blogger”, pubblica più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i propri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video) in cui si denuncia all'opinione pubblica ed all'assessore regionale al Territorio e Ambiente della regione Sicilia, Rossana Interlandi, e al dirigente generale del Dipartimento Territorio Ambiente arch. Pietro Tolomemeo, in particolare, la anomala richiesta di modifica delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera da parte della società Italcementi che ha un impianto nel comune di Isola delle Femmine.
Nel suo articolo, il convenuto Giuseppe Ciampolillo prende in esame lo svolgimento della conferenza di servizi convocata e presieduta dal dottore Anzà il 4 luglio 2007, indetta ai sensi dell'articolo 269 del decreto legislativo n. 152/2006, ed avente ad oggetto la richiesta di autorizzazione (modificativa di quelle già in atto) alle emissioni in atmosfera da parte della ditta Italcementi: cosa che destava allarme in tanti cittadini ed al citato comitato isola pulita per la manifesta intenzione della Italcementi di fare uso del pet-coke, trasportandolo all'interno del suo stabilimento dopo averlo fatto transitare lungo il tessuto urbano, pur essendo noto che il pet-coke è sostanza pericolosa e dannosa alla salute (il pet-coke e' l'ultimo prodotto delle attivita' di trasformazione del petrolio e viene considerato lo scarto dello scarto dell'oro nero tanto da guadagnarsi il nome di "feccia del petrolio". Per la sua composizione, comprendente oltre ad IPA (in particolare benzopirene) e metalli pesanti come nichel, cromo e vanadio, va movimentato con cura per evitare di sollevare polveri respirabili. Il trattamento consistente in carico, scarico e deposito del pet-coke deve seguire le regole dettate dal decreto del Ministero della Sanita' 28 aprile 1997 concernente il trasporto di sostanze pericolose).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
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SCIOGLIMENTO C C PER INFILTRAZIONI MAFIOSE NOMINA COMMISSIONE STRAORDINARIA G...Pino Ciampolillo
Munnezza sparsa in giro in ogni angolo del paese
Per noi queste piccole e grandi discariche a cielo aperto è tranquillizzante, ci dà modo di non andare in “astinenza”.
Al mattino ci svegliamo e scendiamo in paese è bello munnezza dappertutto, camminiamo sui marciapiedi giocando a scansare sacchetti di munnezza abban donati è un po’ come nei versi della canzone di Gaber l’uomo che cerca di scansare ,saltellando, le righe della pavimentazione.
A volte passeggiando mi distraggo ed ecco che do una testata al sacchetto che penzola dalla corda del balcone.
Che bello anche oggi sono “coperto”.
Nel rileggere le dichiarazioni del Sindaco di Palermo che la mafia fa affari anche sulla munnezza.
Mi viene da pensare:la mafia fa affari sulla droga, come fa affari sulla munnezza!!!!!
Questo ci rassicura di sicuro non andremo mai in “astinenza”
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2012/11/relazione-prefettizia-dellacommissione.html
AriaSaNa è un Osservatorio Regionale della Qualità dell'Aria costituito da personale di alta qualificazione tecnico-scientifica e da una infrastruttura di osservazione e previsione. L’informazione costante sullo stato dell'inquinamento atmosferico sul territorio della regione Campania sono a vantaggio di un’aumentata consapevolezza del cittadino ed a supporto di azioni di mitigazione da parte dei decisori.
L'eccessivo inquinamento dell'aria nelle cittàMarco Talluri
Intervento a distanza alla seconda edizione di Sprintaly Event, l'hackathon a impatto sociale, dove giovani talenti co-progettano soluzioni digitali a una sfida del Paese. Tor Pellice 5 aprile 2024
Bruno puglisi francesco custodia cautelare-scioglimento decreto scioglimento ...Pino Ciampolillo
ISOLA DELLE FEMMINE P.D MAFIA ANTIMAFIA E potere
“ … Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all’uomo il suo vero potere ”.
In altri termini,proprio a partire dagli anni settanta si registra anche nei luoghi come Isola delle Femmine un “salto di qualità” dell’azione di Cosa Nostra, legato all’urbanizzazione susseguente all’abbandono delle campagne. Le cosche spostano i loro interessi. Dall’economia agricola passano al settore commerciale e industriale. In particolare intervengono nel campo dell’edilizia e dei lavori pubblici.
Ma Enea Vincenzo, dopo i reiterati atti di danneggiamento subiti, non si piega alla richiesta di Bruno Francesco di costituire con lui una società di fatto impegnata nell’edilizia e questo gli costerà la vita.
IN altri termini Enea Vincenzo rimane vittima dei contrasti con “un’impresa ad infiltrazione mafiosa”, ossia la B.B.P., un soggetto economico che instaura con il sodalizio mafioso, cappeggiato da Riccobono Rosario e da personaggi come Bruno Francesco e Lo Piccolo Salvatore rapporti stabili di connivenza, accettandone i servizi offerti e ricambiandoli con altri servizi ed attività complementari.
Non a caso, nel momento del contrasto con la società B.B.P., Enea Vincenzo subisce danneggiamenti nei cantieri e la proposta di bruno Francesco, “uomo d’onore” vicino a Riccobono Rosario, di costituire una società di fatto per attività nell’edilizia; e quando i fratelli D’Agostino cercano di aiutare l’Enea Vincenzo per risolvere i problemi con la società B.B.P. si rivolgono proprio a Riccobono Rosario referente mafioso indiscusso per risolvere certi problemi…..pag 56 Sentenza…
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/11/le-motivazioni-nella-sentenza-di.html
Copia di convenzione piano-aria-sicilia-2007-al-capitolo-7-alla-pag-220-conv...Pino Ciampolillo
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
INSOMMA, ALTRI PATERACCHI: TALE PIANO, TALI "EFFETTI", OVVIAMENTE SPECIALI !!!
CHI E' IL VOLONTARIO CHE SPIEGA ALLA LO BELLO DI EVITARE DI PARLARE, PER DECENZA ISTITUZIONALE, DEGLI EFFETTI DEL PIANO COPIATO?
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D'arpa progettista dicembre 2013 computo tetto comunePino Ciampolillo
INOLTRE, AI FINI DELLA VALUTAZIONE DI CUI ALL’ART. 143 CO. 5 D.LGS. 267/00, SI SOTTOPONE ALL’ATTENZIONE LA FIGURA DELL’ARCH.”OMISSIS”, RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO COMUNALE -SETTORE LL.PP. E MANUTENZIONI, GIA’ RESPONSABILE DEL SETTORE URBANISTICA (FINO AL 22/3/2011).
L’architetto “Omissis”, responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale - III settore urbanistica fino al 22 marzo 2011, data in cui si e’ dimesso dall’incarico ed e’ stato sostituito dall’ing. “Omissis”, e’ l’attuale Capo del V Settore “Tecnico - Manutentivo”. Lo stesso, assunto con contratto di lavoro a tempo determinato e parziale dal 1° maggio 2002 successivamente prorogato, e’ stato stabilizzato dalla posizione di precariato con la trasformazione del rapporto di lavoroa tempo pieno ed indeterminato dal 16/11/2005. L’arch. “Omissis” e’ nipote di “Omissis” deceduto il 10 agosto 2007, legato da vincoli di parentela alla famiglia mafiosa dei “Omissis” di Palermo.
Alcuni beni immobili appartenenti al “Omissis”, in esecuzione di provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo - Ufficio Misure di Prevenzione, nel 2009 sono stati oggetto di sequestro, poiche’ riconducibili alle famiglie mafiose “Omissis” e “Omissis” di Palermo.
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DECRETO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 novembre 2012 Scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine e nomina della commissione straordinaria. (12A12433)
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Sicilia: spunta una tangente di 38 milioni per i termovalorizzatori (mai costruiti)
Per entrare nell'affare dei termovalorizzatori bisognava pagare: «Non possiamo escludere azioni di corruzione ed eventi penalmente rilevanti nell'ambito delle trattative connesse ai progetti siciliani». A lanciare l'allarme era stata la società di revisione Ernst & Young al termine di un audit che le era stato commissionato da Gea, il colosso tedesco quotato in Borsa che avrebbe dovuto fornire chiavi in mano, con l'italiana Pianimpianti, tre dei quattro maxi-inceneritori che avrebbero dovuto produrre elettricità bruciando rifiuti.
ECOMAFIE - Ha trovato invece riscontro la segnalazione di Roberto Scarpinato, oggi procuratore generale, che alla Commissione sulle ecomafie parlò di una cordata di politici, imprenditori, mafiosi e professionisti per gli appalti della discarica di Bellolampo. Il contesto è stato ricostruito attraverso indagini mirate. Più complesso il contenzioso scaturito dalla gara per Bellolampo prima annullata, poi di nuovo bandita e vinta da un consorzio di imprese che fanno capo alla Falck. La stessa Falck ha fatto ricorso contestando un onere improprio: il giudizio è in fase di appello dopo una sentenza negativa del Tar. Altri giudizi non ancora definiti riguardano altri aspetti del contenzioso amministrativo.
L'audizione di Scarpinato. Il 12 ottobre 2007 il magistrato che aveva collaborato con Falcone e Borsellino partecipò a un'audizione dinanzi alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle ecomafie, presieduta da Gaetano Pecorella. In quella sede lanciò l'allarme sull'impianto che Pea avrebbe dovuto realizzare a Bellolampo: osservò «come l'organizzazione mafiosa fosse incisivamente intervenuta per acquisire il controllo economico dell'intero ciclo dello smaltimento dei rifiuti urbani in tutta la Sicilia» e denunciò la «cooperazione di mafiosi, politici, professionisti e imprenditori anche non siciliani, finalizzata ad aggiudicarsi il monopolio degli appalti della discarica di Bellolampo per la progettazione e la realizzazione di un inceneritore».
Scarpinato continuò ad indagare finché non lasciò Palermo per assumere l'incarico di procuratore generale a Caltanissetta. Cosa accadde dopo la sua uscita?
CONTINUA SU……..
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Tirreno power vado ligure gazzetta ufficiale 5 gennaio 2013 decreto ministeri...Pino Ciampolillo
,Il giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi ha deciso il sì alla richiesta della Procura. La richiesta è stata decisa in seguito alle verifiche che sono state effettuate dai consulenti del Ministero dell'Ambiente e della Procura. Dagli accertamenti svolti sarebbe emerso, in particolare, il mancato rispetto di alcuni limiti imposti dall'Autorizzazione integrata ambientale. Oltre al superamento di alcuni limiti imposti dall'Aia, il sequestro sarebbe scattato anche per l'assenza del "sistema di monitoraggio a camino", che avrebbe dovuto essere realizzato entro il 14 settembre dell'anno scorso.
Il gip Fiorenza Giorgi spiega nell'ordinanza che la centrale potrà ripartire dopo che si sarà messa in regola introducendo tecnologie adeguate.
L'ordinanza. L'ordinanza con cui il gip ha disposto il sequestro della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure parla di nesso di causalità tra le emissioni, le morti e le patologie. E la prova del disastro ambientale doloso con conseguenza sulla salute dei cittadini starebbe nella rarefazione dei licheni e nell'aumento delle malattie.
L'inchiesta. Sull'attività di Tirreno Power - nella cui proprietà è presente anche il Gruppo Sorgenia - sono aperti due filoni d'inchiesta, una per disastro ambientale e una per omicidio colposo. Risultano indagati per disastro ambientale Giovanni Gosio ex direttore generale, dimessosi alcune settimane fa, e il direttore dello stabilimento Pasquale D'Elia. Ci sarebbe anche un terzo indagato di cui non si conosce il nome.
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE DECRETO 227 14 DIC 2012
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2014/03/piano-regione-sicilia-tutela-qualita_6580.html
Piano aria sicilia capitolo 7 da pag 219 a pag 233 piano direttore ass.to t...Pino Ciampolillo
ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPALO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACCIA MACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA,
Illuminazione cottimo fiduciario 8 febbraio 2010 365 giorni i lavori importo...Pino Ciampolillo
INOLTRE, AI FINI DELLA VALUTAZIONE DI CUI ALL’ART. 143 CO. 5 D.LGS. 267/00, SI SOTTOPONE ALL’ATTENZIONE LA FIGURA DELL’ARCH.”OMISSIS”, RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO COMUNALE -SETTORE LL.PP. E MANUTENZIONI, GIA’ RESPONSABILE DEL SETTORE URBANISTICA (FINO AL 22/3/2011).
Non si ritiene, del resto, plausibile che lo stesso Sindaco, nel corso di tutti gli anni in cui e’ stato coinvolto nella gestione del Comune di Isola delle Femmine - prima da Vice Sindaco rispetto al suo amico-nemico “Omissis” e da otto anni da titolare dell’Ente - non si sia mai accorto delle modalita’ con le quali venivano aggiudicati gli appalti per la realizzazione di’ opere pubbliche o delle distorsioni che venivano poste in essere in occasione del rilascio di concessioni edilizie, specialmente in un territorio cosi’ martoriato dalla speculazione urbanistica quale quello isolano, ovvero che non abbia mai posto in essere alcuna attivita’ concreta per affidare la gestione del patrimonio e delle finanze comunali a funzionari di spessore, in grado di operare un efficace azione di risanamento della disastrosa situazione delle casse comunali. Conclusivamente, ritiene lo scrivente che, alla luce di quanto riscontrato e rassegnato, sussistano quei concreti, univoci e rilevanti elementi, di cui alI’art 143 co.1 del d.lgs. 267/2000, che comprovano la presenza di forme di condizionamento da parte della criminalita’ organizzata mafiosa, tali da determinare un’alterazione del procedimento di formazione della volonta’ degli organi elettivi e di quelli amministrativi e di compromettere il buon andamento e l’imparzialita’ dell’Amministrazione comunale di Isola delle Femmine ed anche il regolare funzionamento dei servizi a essa affidati.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 novembre 2012 Scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine e nomina della commissione straordinaria. (12A12433)
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Piano aria sicilia capitolo 1 prog plurin sinanet agenda 21 Pino Ciampolillo
Decadenza, per inosservanza prescrizioni, decreto 693 18 luglio 2008
Il Sottoscritto Coordinatore del Comitato Cittadino Isola Pulita con la presente intende ribadire quanto dichiarato nel corso della riunione del Tavolo tecnico tenutosi presso il 1° Servizio VIA-VAS di questo Assessorato, avente ad oggetto “Procedura A.I.A. Impianto IPPC ditta Italcementi S.p.a.”:
Considerato che la procedura di autorizzazione integrata ambientale, in particolare per I cementifici, ha diverse funzioni, quelle di maggior interesse sono le seguenti:
a) verifica puntuale delle autorizzazioni ambientali esistenti per ricondurle ad una unica autorizzazione tenendo conto del principio della applicazione della prevenzione e riduzione dell’inquinamento, al fine di raggiungere l’obiettivo di un elevato livello di protezione ambientale e della popolazione.
b) Verifica della applicazione delle migliori tecnologie disponibili (sulla base di linee guida redatte per conto della Commissione della Unione Europea ed a livello nazionale) atte a ridurre gli impatti ambientali e, tenendo conto delle caratteristiche tecnologiche e la durata di vita tecnica dell’impianto, la previsione di prescrizioni atte a ricondurre l’impianto, ove necessario, a raggiungere prestazioni idonee entro tempi certi.
c) La fissazione di limiti emissivi per le diverse matrici ambientali di interesse (emissioni, scarichi, rumore, ecc) che tengano conto delle tecnologie disponibili e applicabili al caso in esame ma anche delle caratteristiche ambientali della area limitrofa all’impianto. In tal caso possono essere prescritti limiti inferiori a quelli stabiliti dalle norme nazionali applicabili all’impianto e anche limiti inferiori alle prestazioni ottenibili dall’applicazione delle migliori tecnologie ove le criticità locali siano tali da renderle necessarie.
d) La individuazione di dettaglio di un programma di monitoraggio a cura del gestore e di un programma di controllo da parte degli enti preposti che riguardi oltre al rispetto dei limiti emissivi disposti anche le specifiche modalità gestionali prescritte e il rispetto concreto delle migliori tecnologie disponibili individuate per l’impianto.
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2013/11/siracusa-imprese-preoccupate-dellesame.html
Piano aria sicilia capitolo 1 da pag 15 a pag 22 programma plurien turismo s...Pino Ciampolillo
Decadenza, per inosservanza prescrizioni, decreto 693 18 luglio 2008
Il Sottoscritto Coordinatore del Comitato Cittadino Isola Pulita con la presente intende ribadire quanto dichiarato nel corso della riunione del Tavolo tecnico tenutosi presso il 1° Servizio VIA-VAS di questo Assessorato, avente ad oggetto “Procedura A.I.A. Impianto IPPC ditta Italcementi S.p.a.”:
Considerato che la procedura di autorizzazione integrata ambientale, in particolare per I cementifici, ha diverse funzioni, quelle di maggior interesse sono le seguenti:
a) verifica puntuale delle autorizzazioni ambientali esistenti per ricondurle ad una unica autorizzazione tenendo conto del principio della applicazione della prevenzione e riduzione dell’inquinamento, al fine di raggiungere l’obiettivo di un elevato livello di protezione ambientale e della popolazione.
b) Verifica della applicazione delle migliori tecnologie disponibili (sulla base di linee guida redatte per conto della Commissione della Unione Europea ed a livello nazionale) atte a ridurre gli impatti ambientali e, tenendo conto delle caratteristiche tecnologiche e la durata di vita tecnica dell’impianto, la previsione di prescrizioni atte a ricondurre l’impianto, ove necessario, a raggiungere prestazioni idonee entro tempi certi.
c) La fissazione di limiti emissivi per le diverse matrici ambientali di interesse (emissioni, scarichi, rumore, ecc) che tengano conto delle tecnologie disponibili e applicabili al caso in esame ma anche delle caratteristiche ambientali della area limitrofa all’impianto. In tal caso possono essere prescritti limiti inferiori a quelli stabiliti dalle norme nazionali applicabili all’impianto e anche limiti inferiori alle prestazioni ottenibili dall’applicazione delle migliori tecnologie ove le criticità locali siano tali da renderle necessarie.
d) La individuazione di dettaglio di un programma di monitoraggio a cura del gestore e di un programma di controllo da parte degli enti preposti che riguardi oltre al rispetto dei limiti emissivi disposti anche le specifiche modalità gestionali prescritte e il rispetto concreto delle migliori tecnologie disponibili individuate per l’impianto.
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2013/11/siracusa-imprese-preoccupate-dellesame.html
Bruno 1951 francesco stefano gallina 1981 giacalone dalla chiesa mandato catt...Pino Ciampolillo
Il dottore Anzà, responsabile del “servizio 3 tutela dell'inquinamento atmosferico" del Dipartimento regionale Territorio e Ambiente della Regione siciliana, lamenta di subire un danno alla sua reputazione e all’ immagine ad opera del convenuto Ciampolillo Giuseppe il quale, a nome del “Comitato Cittadino Isola Pulita” dedito a campagne per la tutela dell'ambiente e della salute nel comune di Isola delle Femmine, sarebbe autore di una campagna di diffamazione condotta attraverso alcuni siti Internet.
Il ricorrente produce perciò cinque allegati a riprova di tali affermazioni.
Il primo ed il secondo degli allegati riporta la “richiesta di intervento a tutela della salute pubblica” contenuto all'interno di un blog ( un sito web, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l'autore, detto “blogger”, pubblica più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i propri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video) in cui si denuncia all'opinione pubblica ed all'assessore regionale al Territorio e Ambiente della regione Sicilia, Rossana Interlandi, e al dirigente generale del Dipartimento Territorio Ambiente arch. Pietro Tolomemeo, in particolare, la anomala richiesta di modifica delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera da parte della società Italcementi che ha un impianto nel comune di Isola delle Femmine.
Nel suo articolo, il convenuto Giuseppe Ciampolillo prende in esame lo svolgimento della conferenza di servizi convocata e presieduta dal dottore Anzà il 4 luglio 2007, indetta ai sensi dell'articolo 269 del decreto legislativo n. 152/2006, ed avente ad oggetto la richiesta di autorizzazione (modificativa di quelle già in atto) alle emissioni in atmosfera da parte della ditta Italcementi: cosa che destava allarme in tanti cittadini ed al citato comitato isola pulita per la manifesta intenzione della Italcementi di fare uso del pet-coke, trasportandolo all'interno del suo stabilimento dopo averlo fatto transitare lungo il tessuto urbano, pur essendo noto che il pet-coke è sostanza pericolosa e dannosa alla salute (il pet-coke e' l'ultimo prodotto delle attivita' di trasformazione del petrolio e viene considerato lo scarto dello scarto dell'oro nero tanto da guadagnarsi il nome di "feccia del petrolio". Per la sua composizione, comprendente oltre ad IPA (in particolare benzopirene) e metalli pesanti come nichel, cromo e vanadio, va movimentato con cura per evitare di sollevare polveri respirabili. Il trattamento consistente in carico, scarico e deposito del pet-coke deve seguire le regole dettate dal decreto del Ministero della Sanita' 28 aprile 1997 concernente il trasporto di sostanze pericolose).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
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SCIOGLIMENTO C C PER INFILTRAZIONI MAFIOSE NOMINA COMMISSIONE STRAORDINARIA G...Pino Ciampolillo
Munnezza sparsa in giro in ogni angolo del paese
Per noi queste piccole e grandi discariche a cielo aperto è tranquillizzante, ci dà modo di non andare in “astinenza”.
Al mattino ci svegliamo e scendiamo in paese è bello munnezza dappertutto, camminiamo sui marciapiedi giocando a scansare sacchetti di munnezza abban donati è un po’ come nei versi della canzone di Gaber l’uomo che cerca di scansare ,saltellando, le righe della pavimentazione.
A volte passeggiando mi distraggo ed ecco che do una testata al sacchetto che penzola dalla corda del balcone.
Che bello anche oggi sono “coperto”.
Nel rileggere le dichiarazioni del Sindaco di Palermo che la mafia fa affari anche sulla munnezza.
Mi viene da pensare:la mafia fa affari sulla droga, come fa affari sulla munnezza!!!!!
Questo ci rassicura di sicuro non andremo mai in “astinenza”
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2012/11/relazione-prefettizia-dellacommissione.html
AriaSaNa è un Osservatorio Regionale della Qualità dell'Aria costituito da personale di alta qualificazione tecnico-scientifica e da una infrastruttura di osservazione e previsione. L’informazione costante sullo stato dell'inquinamento atmosferico sul territorio della regione Campania sono a vantaggio di un’aumentata consapevolezza del cittadino ed a supporto di azioni di mitigazione da parte dei decisori.
L'eccessivo inquinamento dell'aria nelle cittàMarco Talluri
Intervento a distanza alla seconda edizione di Sprintaly Event, l'hackathon a impatto sociale, dove giovani talenti co-progettano soluzioni digitali a una sfida del Paese. Tor Pellice 5 aprile 2024
Annuario arpa 2005 pag 2.37 2.39 fonte del copiato per il piano aria sicil...Pino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA Coordinatore PIANO QUALITA 'DELL'ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO E DA 27 ALTRE FONTI "puo ritenersi accertato il Che Il Piano (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva in sé non ERRORI comunque vistose copiature di UN piano di Altra Regione. Appare Evidente Che Gli ERRORI del Piano Regionale per la Tutela della Qualità dell'Aria non potevano Essere Semplici refusi, Giacchè non potrebbe giustificarsi Logicamente la Creazione ad hoc di Una Commissione Composta da tre soggetti Che ha Lavorato a quattro MESI la correzione di Elaborato di APPENA 385 pages Compresi Gli Allegati. Nello Stesso decreto di correzione Relativo al piano SI Legge di Comunità Montane argini DI Fiumi e Canali Intero territorio pianeggiante della Regione, bacino archeologico padano. Puo pertanto ritenersi accertato il Che Il Piano conteneva in sé non ERRORI, comunque vistose copiature di un piano di Altra Regione .... Tribunale di Palermo Sentenza di condanna a SALVATORE ANZA? Alla pena di 1 anno e 8 Mesi di reclusione n. 5455/18 ottobre 2012 http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/04/anza-salvatore.html
Piano aria sicilia bibliografia da pag 240 a pag 241 bibliografia arpa 2005 ...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
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Piano aria sicilia bibliografia da pag 240 a pag 241 bibliografia arpa 2005 ...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
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Piano aria sicilia bibliografia da pag 240 a pag 241 bibliografia arpa 2005 ...Pino Ciampolillo
ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPALO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACIAMACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA,
Piano aria sicilia bibliografia da pag 240 a pag 241 bibliografia arpa 2005 ...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Piano aria sicilia bibliografia da pag 240 a pag 241 bibliografia arpa 2005 ...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
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Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
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Piano aria sicilia bibliografia da pag 240 a pag 241 bibliografia arpa 2005 ...Pino Ciampolillo
ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPALO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACCIA MACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA,
Piano aria sicilia bibliografia da pag 240 a pag 241 bibliografia arpa 2005 ...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
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Piano aria sicilia bibliografia da pag 240 a pag 241 bibliografia arpa 2005 ...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
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Piano aria sicilia bibliografia da pag 240 a pag 241 bibliografia arpa 2005 ...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
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Piano aria sicilia bibliografia da pag 240 a pag 241 bibliografia arpa 2005 ...
Piano aria sicilia capitolo 2 pag 120 a 157 righe copiate da piano veneto 212 e incollate sul piano sicilia
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RETE PROVINCIALE DI
CALTANISSETTA
Agrigento_Valle_dei_templi: NOx, PM 10 , SO2
Sciacca: NOx, PM 10 , CO
Canicatti: NOx, PM 10 , CO, O3
Licata: HC, NOx, O3 , PM 10 , CO, SO2
Raffadali: C6 H6 , NOx, PM 10 , CO
Cammarata: O3
Bivona: O3
Siculiana: O3
Lampedusa: O3
Agip mineraria:PM 10 , SO2
Agip pozzo 57:SO2
Cimitero farello:SO2
Corso Vittorio Emanuele:C6 H6 , CO, HC, NOx, O3 ,
PM 10 , PTS
Liceo scientifico:SO2
Minerbio:CO, PTS, SO2
Ospedale V. Emanuele:C6H6 , CO, HC, NOx, O3 ,
PM 10 , PTS
Cavour: CO,O3 , PTS, SO2
Gori: CO, NOx, PTS
Venezia: CO, HC, NOx, O3 , PTS, SO2
Turati: CO, PTS
Capuana: CO, NOx
Librino: BTX, HC, CO, NOx, O3, PM 10
P. Giovanni XXIII: HC, CO, NOx, SO2, PM 10
V. Messina: HC, CO, PM 10
P. A. Moro: HC, CO, NOx, O3 , PM 10
V. Passo Gravina: HC, CO, NOx, SO2
V.le F. Fontana: HC, CO, NOx, SO2 , PM 10
V.le Vittorio Veneto: HC, CO, NOx, SO2 , PM 10
P. Europa: HC, CO, NOx, SO2 , PM 10
P. Gioeni: HC, CO, NOx, SO2 , PM 10
P. Michelangelo: HC, CO, NOx, SO2 , PM 10
P. Stesicoro: BTX, HC, CO, NOx, SO2 , PM 10
V. Giuffrida: BTX, HC, CO, NOx, SO2 , PM 10
Osp. Garibaldi: HC, CO, NOx, SO2 , PM 10
Zona Industriale: HC, CO, NOx, SO2 , PM 10
P. Risorgimento: HC, CO, NOx, SO2 , PM 10
V.le della Regione: HC, CO, NOx, SO2 , PM 10
Fonte: ARPA Sicilia su dati BRACE, 2007
RETE PROVINCIALE DI
MESSINA
AgrigentoMonserrato: NOx, PM 10 , SO2
RETE COMUNALE DI
PALERMO
Porto Empedocle_1: HC, NOx, O3 , PM 10
Porto Empedocle_3: NOx, PM 10
AgrigentoCentro:HC, NOx, O3 , PM 10 , CO, SO2
RETE
RETE URBANA
INDUSTRIALE
DELLA PROVINCIA
PROVINCIA DI
DI SIRACUSA
SIRACUSA
RETE PROVINCIALE DI AGRIGENTO
Tabella 2.45 – Stazioni di monitoraggio e inquinanti monitorati (Anno 2006)*
RETE COMUNALE DI CATANIA
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Condrò: NOx, PTS, SO2
Messina (Archimede): C6 H6 , CO, NOx, PM 10 , PTS
Messina (Caronte): C6 H6 , CO, NOx, PM 10 , O3 , SO2
Messina (Minissale): CO, NOx, PM 10 , PTS, SO2
Milazzo (Capitaneria di Porto): NOx, PTS, SO2
Pace del Mela (Mandravecchia): HC, NOx, PTS, SO2
S. Filippo del Mela: NOx, PTS, SO2
S. Lucia del Mela: NOx, PTS, SO2
Messina (Boccetta): C6 H6 , CO, NOx, PM 10
Messina (Università): C6 H6 , CO
Belgio: HC, CO, NOx, PM 10 , PTS, Pb, SO2 , pH
Boccadifalco: BTX, CO, Cd, Ni, NOx, O3 , Pb, PM 10 , SO2
Giulio cesare: HC, CO, NOx,PM10,PTS,SO2 , metalli pesanti
Indipendenza: CO, NOx, PM 10 , PTS, SO2 , metalli pesanti
Torrelunga: CO, NOx, PM 10 , PTS, Pb, SO2
Unità d'Italia: CO, NOx, PM 10 , PTS, Pb, SO2
Castelnuovo:BTX,HC,CO,NOx,PM 10/2,5 ,O3 ,PTS,SO2 ,met.pes
Di Blasi: BTX, CO, NOx, PM 10/2,5 , PTS, As, Cd, Ni, Pb, SO2
Augusta: HC, H2 S, NOx, PM 10 , PTS, SO2
Belvedere: HC, H2 S, NOx, PM 10 , PTS, SO2
San Cusmano: BTX, HC, H2 S, NOx, PM 10 , PTS, SO2 , O3
Melilli: HC, H2 S, NOx, PM 10 , PTS, SO2 , O3
Priolo: HC, H2 S, NOx, PM 10 , PTS, SO2 , O3
ScalaGreca: HC, CO, H2 S, NOx, O3 , PTS, SO2 , PAN
Acquedotto: HC, CO, NOx, O3 , IPA, PM 10 , PTS, SO2
Bixio: HC, NOx, IPA, PM 10 , SO2
Specchi: BTX, NOx, PM 10 , SO2
Teracati: BTX, CO, IPA, PM 10
Tisia: CO, NOx, SO2
Floridia: CO, NOx, SO2
* Per una maggiore informazione relativa alle stazioni di monitoraggio e alla
loro relativa ubicazione consultare www.brace.sinanet.apat.it.
Servizio 3 “Tutela dall’inquinamento atmosferico” – Tel. 091-7077585 – e-mail: sanza@artasicilia.it
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Figura 2.57 - Stazioni di monitoraggio (pubbliche e private) del Comprensorio del Mela (ME)
Rete della Provincia Regionale di Trapani
La Provincia regionale di Trapani non è dotata di rete di rilevamento fisse ma è dotata di una unità mobile per il
rilevamento sia dei parametri chimici che di quelli meteorologici, che da informazioni assunte dal responsabile, oggi è
praticamente dismesso.
Rete della Provincia Regionale di Ragusa
La Provincia Regionale di Ragusa non è dotata di rete di rilevamento fisse ma è dotata di una unità mobile per il
rilevamento sia dei parametri chimici che di quelli meteorologici.
La stessa ha effettuato negli ultimi anni le seguenti campagne di monitoraggio:ù
Campagna di Ragusa
Campagna di Marina di Ragusa
Campagna di Ispica
Campagna di Ragusa
Campagna di Comiso
Provincia di Siracusa
La Provincia di Siracusa è quella dove il programma di interconnessione delle reti di rilevamento dell’inquinamento
atmosferico ha coinvolto maggiormente sia i gestori delle reti pubbliche (Provincia Regionale) che quelli Privati (ENEL e
CIPA).
La Provincia Regionale ha una rete di monitoraggio costituita da 7 stazioni fisse, opportunamente ubicate in alcuni
comuni della provincia, per il rilevamento dei parametri chimici e da 3 stazioni per il rilevamento dei parametri
meteorologici..
L’ENEL possiede 6 stazioni fisse, ubicate in varie località della provincia, per il rilevamento dei parametri chimici e 1
stazione per il monitoraggio dei parametri Meteorologici.
La rete CIPA è costituita da 11 stazioni fisse, ubicate in località della provincia, per il rilevamento dei parametri
chimici e di 1 per il rilevamento dei parametri meteorologici.
Il S.O.D.A.R.
Servizio 3 “Tutela dall’inquinamento atmosferico” – Tel. 091-7077585 – e-mail: sanza@artasicilia.it
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La tabella 2.50 sintetizza il numero dei superamenti del limite orario di biossido di zolfo rilevati nel 2006, per la protezione
della salute umana.
Dall’analisi della tabella che segue, si rileva come l’inquinamento da biossido di zolfo incida maggiormente nelle aree di
tipo industriale, ed in misura minore anche nelle aree urbane. Inoltre, si può notare come le concentrazioni medie annuali di
biossido di zolfo in aree metropolitane come quella di Catania si mantengano ad un livello basso; stessa cosa non può dirsi
per il comune di Palermo. Rispetto ai dati del 2005, ove erano assenti i dati di diversi gestori, si nota comunque un
3
peggioramento generale. Si sono verificati tre superamenti della soglia di allarme di 500 µg/m nel comune di Pace del
Mela nel 2006.
Tabella 2.50: Superamenti del Limite orario di biossido di zolfo (SO2 ) per la protezione della salute umana (2006)
N. di superamenti del limite orario per la protezione della salute umana
350 µg/m3 per il 2006 (max 24 volte nell’anno)
Comune di Catania
0
Comune di Palermo
6 (Castelnuovo)
Provincia di Siracusa (Urb + Ind)
1 (Melilli), 21 (San Cusmano), 1 (Scala Greca)
44 (Pace del Mela Mandravecchia – 3 superamenti soglia allarme ), 19
Provincia di Messina
(San Filippo del Mela), 1 (Santa Lucia del Mela),
Provincia di Caltanissetta*
4 (AGIP_Mineraria)
Provincia di Agrigento
0
ARPA Sicilia (rete ENVIREG)
7 (C.da Gabbia (ME)
Fonte: Elaborazione ARPA Sicilia su dati Enti Gestori reti pubbliche (2007)
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* escluso le città di Caltanissetta e San Cataldo, dati non pervenuti in tempo utile
I dati di Palermo (tab. 2.51) talvolta mostrano un decremento che può essere attribuito all’introduzione negli usi civili
ed industriali di combustibili e carburanti a basso tenore di zolfo e del gas naturale, praticamente privo di zolfo.
Stazioni
2001
2002
2003
2004
µg/m3
Boccadifalco
(1)
2
2
2
Indipendenza
5
4
6
6
Giulio Cesare
7
9
9
8
Castelnuovo
9
10
7
11
Unità d'Italia
5
7
6
7
Torrelunga
7
5
5
3
Belgio
7
7
5
4
Di Biasi
9
9
13
Tabella 2.51- SO2 Concentrazione media annuale nel comune di Palermo (limite per la protezione degli ecosistemi
=20mg/m3 )
2.3.3.2 Concentrazioni in atmosfera di particolato (PM10 )
Per PM 10 si intende materiale particellare con diametro uguale o inferiore a 10 µm. Le sorgenti emissive antropiche
principali, in ambiente urbano, sono costituite dagli impianti di riscaldamento civile e dal traffico veicolare. È opportuno
ricordare che anche le eruzioni vulcaniche assumono un ruolo di primo piano; infatti, le ceneri vulcaniche contengono una
frazione di particolato che viene rilevata dagli analizzatori di PM 10. Ma anche gli incendi boschivi, la risospensione delle
polveri e l’aerosol marino sono fonti naturali di PM 10 . La finalità dell’indicatore consiste nel verificare se le concentrazioni
in aria di PM 10 non oltrepassino i valori limite prescritti dalla normativa vigente.
Utilizzando i dati riferiti alle città di Palermo e Catania, e quelli acquisiti dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria
della provincia di Siracusa, Agrigento, Caltanissetta e Messina, per l’anno 2006 è stato verificato il rispetto del limite della
media giornaliera, il cui valore, da non superarsi per più di 35 volte nell'anno civile, è pari a 50 µg/ m3 (D.M. 2 aprile 2002,
n. 60).
La tabella 2.52 sintetizza il numero di superamenti del valore limite della media giornaliera (da non superarsi più di 35
volte nell’arco di un anno) registrati nel 2006.
Il D.M. 60/02 ha stabilito che la concentrazione media annua per il PM 10 non debba superare il valore limite di 40 µg/m3 in
vigore dal 01/01/2005. Dalla tabella 2.12 si rileva come il valore limite della media giornaliera venga superato diverse volte
Servizio 3 “Tutela dall’inquinamento atmosferico” – Tel. 091-7077585 – e-mail: sanza@artasicilia.it
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DESCRIZIONE: Utilizzando i dati riferiti alle città di Palermo e Catania, e quelli acquisiti dalla rete di monitoraggio della
qualità dell’aria della provincia di Siracusa, Agrigento, Caltanissetta e Messina, per l’anno 2006, è stato verificato il
3
rispetto del limite orario per la protezione della salute umana, il cui valore è pari a 240 µg/m per l’anno 2006 da non
superare per più di 18 volte per anno civile (D.M. 2 aprile 2002 n. 60).
UNITÀ di MISURA: Microgrammi al metro cubo (µg/m3 ).
FONTE dei DATI: Elaborazione ARPA Sicilia su dati forniti, dalla Provincia Regionale di Siracusa, dalla Provincia
Regionale di Caltanisetta, dalla Provincia Regionale di Agrigento, dalla Provincia regionale di Messina, dal Comune di
Catania, Direzione Tutela Ambientale per la città di Catania, dall’AMIA s.p.a. per il Comune di Palermo (2006).
NOTE TABELLE e FIGURE: La tabella 2.10 riporta il numero complessivo di superamenti del valore limite orario per la
protezione della salute umana, registrati rispettivamente nelle c
ittà di Catania e Palermo e nelle province regionali di
Siracusa, Messina, Caltanissetta e Agrigento nel 2006.
STATO e TREND: Analizzando i dati di qualità dell’aria rilevati nel 2006, si evince come i valori più alti si registrano
nelle città di Palermo e Catania in postazioni ubicate nelle zone centrali e pertanto più soggette all'inquinamento da
traffico. Per il 2006, il valore limite delle concentrazioni medie orarie è pari a 240 µg/m3 , da non superarsi per più di 18
volte. La tabella 2.54 sintetizza il numero di superamenti che si sono verificati nel 2006; in nessun caso è stato superamento
il limite di legge. Rispetto ai dati del 2005, si nota un leggero peggioramento per la città di Palermo. Nessun superamento
3
della soglia di allarme di 400 µg/m si è verificato nel periodo considerato.
Tabella 2.54: Biossido di azoto (NO2 ), superamenti del valore limite orario per la protezione della salute umana
(2006)
N° Superamenti del valore limite orario per la protezione della salute umana
3
Per l’anno 2006 il valore limite è pari a 240 µg/m (max 18 volte nell’anno)
Comune di Catania
3 (Michelangelo)
1 (Boccadifalco), 3 (Castelnuovo), 2 (Di Blasi), 1 (Unità
Comune di Palermo
d’Italia)
Provincia di Siracusa (Urb +Ind)
5 (Scalagreca), 9 (Specchi)
Provincia di Caltanissetta*
1 (Via Venezia)
Provincia di Messina
0
Provincia di Agrigento
0
Fonte: Elaborazione ARPA Sicilia su dati Enti Gestori (2007)
* escluso le città di Caltanissetta e San Cataldo, dati non pervenuti in tempo utile
L’Assessorato Territorio e Ambiente e ARPA Sicilia stanno provvedendo alla elaborazione degli andamenti temporali,
delle medie annuali e del 98° percentile, degli ultimi anni al fine di valutare il trend delle concentrazioni sia negli ambiti
urbani (più o meno esposti al traffico veicolare), ma anche in quelli extra -urbani.
In Palermo i dati storici dal 2001 al 2004 mostrano un andamento irregolare del biossido di azoto nel valore della
media annuale. Tale andamento non si manifesta in maniera uniforme per tutte le stazioni di monitoraggio.
Stazioni
2001
2002
2003
2004
VL+MDT VL+MDT VL+MDT VL+MDT
58 µg/m3 56 µg/m3 54 µg/m3 52 µg/m3
Boccadifalco
[12]
19
15
19
Indipendenza
42
59
57
58
Giulio Cesare
73
73
84
71
Castelnuovo
57
67
58
62
Unità d'Italia
51
70
70
55
Torrelunga
50
45
41
40
Belgio
54
60
55
48
Di Biasi
67
73
71
Tabella 2.55 – Concentrazione media annuale( valore limite per la protezione della salute umana nel 2010= 40 mg/m3 )
2.3.3.4 Concentrazioni in atmosfera di Ozono (O3 )
L’ozono è un inquinante secondario, generato dalla trasformazione degli ossidi di azoto e dai composti organici volatili
(detti inquinanti “precursori”) reattivi in presenza di radiazione solare anche a distanze notevoli dalle sorgenti primarie. E’
strettamente correlato alle condizioni meteoclimatiche, infatti, tende ad aumentare durante il periodo estivo e durante le ore
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di maggiore irraggiamento solare. L’ozono, inoltre, è responsabile, in presenza di talune sostanze organiche, del fenomeno
dell’inquinamento fotochimico. L’indicatore proposto è finalizzato a valutare che le concentrazioni in aria rispettino i limiti
introdotti dalla normativa vigente.
DESCRIZIONE: Utilizzando i dati riferiti alle città di Palermo e Catania, e quelli acquisiti dalla rete di monitoraggio della
qualità dell’aria della provincia di Siracusa, Agrigento, Caltanissetta e Messina, per l’anno 2006 è stato verificato il rispetto
del livello di attenzione delle concentrazioni medie orarie, il cui valore limite è pari a 180 µg/ m3 (D.M. 16/05/1996).
UNITÀ di MISURA: Microgrammi al metro cubo (µg/ m3 ).
FONTE dei DATI: Elaborazione ARPA Sicilia su dati forniti dagli enti gestori di Reti pubbliche per il monitoraggio
dell’inquinamento atmosferico (2006).
NOTE TABELLE e FIGURE: La tabella 2.56 riporta il numero complessivo di superamenti del livello di attenzione delle
concentrazioni medie orarie nel 2006. Al riguardo, è opportuno specificare che il “livello di attenzione”, indicato anche
come “livello per l’informazione della popolazione”, non rappresenta una condizione di rischio ma la possibilità di un
aggravarsi del fenomeno nel caso continuassero, per più giorni, condizioni atmosferiche sfavorevoli alla dispersione degli
inquinanti che contribuiscono alla formazione dell’ozono.
STATO e TREND: Dall’analisi della tabella 2.56 dei superamenti si nota un peggioramento con superamenti della soglia
di attenzione e della soglia di allarme. Il comune di Palermo in controtendenza fa registrare un netto miglioramento
azzerando il numero di superamenti riscontrati nel 2005. Rimane grave la situazione relativa all’area a rischio di Priolo,
dove la presenza di un’elevata concentrazione di precursori nonché delle particolari condizioni atmosferiche causa
l’innalzamento dei valori di concentrazione dell’ozono.
Valori limite di ozono, obiettivo lungo termine e valore target per la protezione della salute umana
Obiettivo
Livello di concentrazione (µg/m3 )
Tempo medio
Limite di informazione
180
1 ora
Limite di allarme
240
1 ora
Obiettivo lungo termine
120
Media su 8 ore, max giornaliero
Valore target
120
Media su 8 ore, max giornaliero
(EEA, 2005)
Tabella 2.56: Ozono (O3 ), numero di superamenti della soglia di informazione (2006)
3
Concentrazione media di 1 ora: 180 µg/m
Comune di Catania
Moro: 1
Comune di Palermo
0
Provincia di Agrigento
Cammarata: 4
Ospedale V. Emanuele: 1;
Provincia di Caltanissetta
Via Venezia: 3
Provincia di Messina
0
Priolo: 11 (2);
Melilli: 81 (17);
Provincia di Siracusa (Urb + Ind)*
San Cusmano: 51 (5)
Acquedotto: 3;
C.da Fusco: 33
Fonte: Elaborazione ARPA Sicilia su dati forniti dagli Enti Gestori (2007)
3
* tra parentesi i superamenti della soglia di allarme media oraria 240 µg/m
L’Assessorato Territorio e Ambiente e ARPA Sicilia stanno provvedendo alla elaborazione degli andamenti temporali,
delle medie annuali e del 98° percentile, degli ultimi anni al fine di valutare il trend delle concentrazioni sia negli ambiti
urbani (più o meno esposti al traffico veicolare), ma anche in quelli extra -urbani.
Nel territorio del comune di Palermo (tab. 2.57), l’ozono mostra un andamento irregolare nel valore della media
annuale per entrambe le tipologie di stazione di misura.
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Soglia Limite
Unità di
misura
Periodo
AOT4O (prot.
vegetaz.)
mg/m3 h
maggio-luglio
31922
28074
53943
27653
325
74
4768
mg/m3 h
aprile -settembre
52845
65336
91556
34461
689
129
6475
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2151
AOT4O (prot.
foreste.)
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3011
2001
Boccadifalco
2002 2003
Castelnuovo
2004 2001 2002 2003 2004
Conc. Media
annuale
mg/m3
anno civile
82
88
91
74
29
30
(35)
Tabella 2.57 – Ozono O3 – Valori rilevati per anno e per stazione (D. L.vo 21/05/2004 n.183)
38
3
Per la stazione di background urbano i livelli di concentrazione medi annuali vanno da 70 a 90 µg/m . Le stazioni
3
soggette alle emissioni da traffico veicolare presentano medie annuali variabili tra 30 e 40 µg/m .
2.3.3.5 Concentrazioni in atmosfera di monossido di carbonio (CO)
In ambiente urbano, la sorgente antropica principale da cui è generato il monossido di carbonio (CO) è costituita dagli
autoveicoli a benzina durante il funzionamento a basso regime. Pertanto, le maggiori concentrazioni di CO, nelle città, si
registrano nelle zone congestionate dal traffico veicolare. Contribuiscono ulteriormente all’emissione di CO, se pure in
minor grado, gli impianti di riscaldamento e alcuni processi industriali. L’indicatore proposto è finalizzato a verificare il
rispetto, in ambiente urbano, degli obiettivi statuiti dalla normativa.
DESCRIZIONE: Utilizzando i dati riferiti alle città di Palermo e Catania, e quelli acquisiti dalla rete di monitoraggio della
qualità dell’aria delle province di Siracusa, Agrigento, Caltanissetta e Messina, per l’anno 2006, è stato verificato il rispetto
3
dei superamenti del valore limite orario su 8 ore per la protezione della salute umana, pari a 10 mg/m (D.M. 2 aprile 2002
n. 60).
3
UNITÀ di MISURA: Milligrammi al metro cubo (mg/m ).
FONTE dei DATI Elaborazione ARPA Sicilia su dati forniti dal Co mune di Catania, Direzione Tutela Ambientale,
dall’AMIA s.p.a. e dalle Province di Agrigento, Caltanissetta, Messina, Siracusa (2006).
NOTE TABELLE e FIGURE La tabella 2.58 fornisce una rappresentazione congiunta del numero di superamenti della
soglia di attenzione, registrati rispettivamente nelle città di Catania, Palermo e nelle province regionali di Siracusa,
Messina, Caltanissetta e Agrigento nel 2006. La media massima giornaliera su 8 ore viene individuata esaminando le medie
mobili su 8 ore, calcolate in base a dati orari e aggiornate ogni ora. Ogni media su 8 ore così calcolata è assegnata al giorno
nel quale finisce. In pratica, il primo periodo di 8 ore per ogni singolo giorno sarà quello compreso tra le ore 17.00 del
giorno precedente e le ore 01.00 del giorno stesso; l’ultimo periodo di 8 ore per ogni giorno sarà quello compreso tra le ore
16.00 e le ore 24.00 del giorno stesso.
STATO e TREND Nessun superamento della soglia d’allarme e del valore limite su 8 ore, che per il 2006 è pari a 10
mg/m3 , è stato registrato a Palermo, Catania e Caltanissetta nonché nella Province di Siracusa nel periodo considerato;
stesso risultato era stato ottenuto dall’analisi dei dati relativi al 2004 e 2005.
Tabella 2.58: Superamenti della media max giornaliera su 8 ore (2006)
Superamenti del limite orario per la protezione della salute umana
10 mg/m3 per il 2006
Comune di Catania
0
Comune di Palermo
0
Provincia di Siracusa (Urb + Ind)
0
Provincia di Messina
0
Provincia di Caltanissetta*
0
Provincia di Agrigento
0
Fonte: Elaborazione ARPA Sicilia su dati Enti Gestori reti pubbliche (2007)
* escluso le città di Caltanissetta e San Cataldo, dati non pervenuti in tempo utile
L’Assessorato Territorio e Ambiente e ARPA Sicilia stanno provvedendo alla elaborazione degli andamenti temporali,
delle medie annuali e del 98° percentile, degli ultimi anni al fine di valutare il trend delle concentrazioni sia negli ambiti
urbani (più o meno esposti al traffico veicolare), ma anche in quelli extra -urbani.
Nelle centraline di Palermo il monossido di carbonio mostra un andamento decrescente sia nel valore della media
annuale che per la massima media su 8 ore (tab. 2.59) per tutte le tipologie di stazione di misura.
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2001 2002 2003 2004
2
2
1
1
Boccadifalco
Indipendenza
7
10
5
5
Giulio Cesare
12
8
7
7
Castelnuovo
8
11
6
5
Unità d'Italia
9
10
7
8
Torrelunga
4
6
5
5
Belgio
7
9
5
7
8
7
6
Di Blasi
Tabella 2.59– CO Massima media su 8 ore (mg/m3) rilevata dal 2001 al 2004
2.3.3.6 Concentrazioni in atmosfera di benzene (C 6 H6 )
Il benzene è un idrocarburo aromatico volatile. E’ generato dai processi di combustione naturali, quali incendi ed eruzioni
vulcaniche, ed inoltre è rilasciato in aria dai gas di scarico degli autoveicoli e dalle perdite che si verificano durante il ciclo
produttivo della benzina (preparazione, distribuzione e l'immagazzinamento). Considerato sostanza cancerogena, riveste
un’importanza particolare nell’ottica della protezione della salute umana. L’indicatore proposto è volto a verificare che le
concentrazioni in aria di benzene non oltrepassino i valori limite prescritti dalla normativa vigente.
DESCRIZIONE: Utilizzando i dati riferiti alle città di Palermo e Catania, e quelli acquisiti dalla rete di
monitoraggio della qualità dell’aria della provincia di Siracusa, Agrigento, Caltanissetta e Messina, per l’anno 2006
è stato verificato il rispetto del limite della media annuale (D.M. 2 aprile 2002, n. 60).
UNITÀ di MISURA: Microgrammi al metro cubo (µg/ m3 ).
FONTE dei DATI: Elaborazione ARPA Sicilia su dati forniti, dagli Enti gestori delle reti pubbliche (2006).
NOTE TABELLE e FIGURE: La tabella 2.60 riporta i superamenti registrati nell’anno 2006.
STATO e TREND: Il D.M. n. 60/02 ha introdotto un valore limite per la protezione della salute umana pari a 5 µg/m3
come media annuale da raggiungere entro il primo gennaio 2010, a cui si aggiunge un margine di tolleranza di 5 µg/m3 fino
al 31 dicembre 2005. Dal primo gennaio 2006, e successivamente ogni 12 mesi, il valore è ridotto secondo una percentuale
costante per raggiungere lo 0% di tolleranza al primo gennaio 2010. Pertanto, sino al 1 gennaio 2006 il valore limite per il
benzene coincide con il valore previsto per l’obiettivo di qualità dal D.M. 25 novembre 1994. Dalla tabella che segue si
evince che le concentrazioni medie annue di benzene risultano, per l’anno 2006, inferiori al valore limite di 9 µg/m3 . Nelle
aree urbane si raggiungono tuttavia picchi orari di concentrazione di alcune decine di microgrammi al metro cubo.
Tabella 2.60: Benzene numero di superamenti del valore limite (2006)
N° Superamenti del valore limite annuale
9 µg/m3 per l’anno civile 2006
0
Comune di Palermo
Comune di Catania
0
Provincia di Agrigento
0
Provincia di Caltanissetta*
0
Provincia di Messina
0
Provincia di Siracusa
0
ARPA Sicilia (rete ENVIREG:c.da
0
gabbia, Fosfogessi, Monte Tauro)
Fonte: Elaborazione ARPA Sicilia su dati forniti da enti gestori di reti pubbliche (2007)
* escluso le città di Caltanissetta e San Cataldo, dati non pervenuti in tempo utile
Nel territorio urbano di Palermo il Benzene ha mostrato un trend decrescente in due stazioni e crescente nella terza
(tab. 2.61).
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Valori medi giornalieri di concentrazione di SO2
anno 1999
300
ugr/m3
250
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50
353
331
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243
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0
Giorni
Grafico 2.2 - Valori medi giornalieri delle concentrazioni di SO2. San Filippo Del Mela anno 1999.
Valori medi giornalieri di concentrazione di SO2
anno 2000
300
250
ugr/m3
200
150
100
50
353
331
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243
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Grafico 2.3 - Valori medi giornalieri delle concentrazioni di SO2. San Filippo Del Mela anno 2000.
Servizio 3 “Tutela dall’inquinamento atmosferico” – Tel. 091-7077585 – e-mail: sanza@artasicilia.it
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Valori medi giornalieri di concentrazione di SO2
anno 2001
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353
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309
287
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243
221
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Grafico 2.4 - Valori medi giornalieri delle concentrazioni di SO2. San Filippo Del Mela anno 2001.
Valori medi giornalieri di concentrazione di SO2
anno 2002
250
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ugr/m3
150
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353
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Grafico 2.5 - Valori medi giornalieri delle concentrazioni di SO2. San Filippo Del Mela anno 2002.
STAZIONE DI MILAZZO
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133
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Grafico 2.6 - Valori medi giornalieri delle concentrazioni di SO2 per la stazione di Milazzo anno 1998.
Valori medi giornalieri di concentrazione di SO2
anno 1999
353
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Grafico 2.7 - Valori medi giornalieri delle concentrazioni di SO2 per la stazione di Milazzo anno 1999.
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Grafico 2.8 - Valori medi giornalieri delle concentrazioni di SO2 per la stazione di Milazzo anno 2000.
Valori medi giornalieri di concentrazione di SO2
anno 2001
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Grafico 2.9 - Valori medi giornalieri delle concentrazioni di SO2 per la stazione di Milazzo anno 2001.
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Grafico 2.11 - Medie giornalierie delle concentrazioni di SO2 .
Tabella 2.63 – 98° percentile delle concentrazioni medie giornalierie
Tabella 2.52 – 98° percentile delle concentrazioni medie giornalierie
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Grafico 2.12 – 98° percentile di NO2 .
Tabella 2.64 – Concentrazioni medie di PTS
Grafico 2.13 – Concentrazione media di PTS
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Grafico 2.14 – 95° percentile di PTS
Nella tab. 2.65 sono indicati, espressi in i valori limite di SO2 e quelli riscontrati nelle varie postazioni negli anni 20012003.
Tabella 2.65– Valori limite di SO2 e quelli riscontrati nelle varie postazioni negli anni 2001-2003
Oltre all’acquisizione dei dati ambientali si è proceduto all’acquisizione dei dati cartografici.
Sono inoltre disponibili gli andamenti delle concentrazioni medie orarie di SO2 dell’anno 2004, rilevati dalle centraline
di Milazzo Porto, San Filippo del Mela e Santa Lucia del Mela. L’elaborazione dei dati rilevati dalle centraline sopradette
nel periodo gennaio-dicembre 2004, in base a quanto previsto dal DM. n. 60 del 2/4/2002 ha fornito le seguenti indicazioni:
Postazione di S. Filippo del Mela SO2 : sono stati registrati n. 1 superamenti del valore limite (350 µg/m3 come media
oraria, da non superare più di 24 volte nell’anno).
Postazione di S. Lucia del Mela SO2 : sono stati registrati n. 8 superamenti del valore limite (350 µg/m3 come media
oraria, da non superare più di 24 volte nell’anno).
Postazione di Milazzo – Porto SO2 : è stato registrato n. 1 superamenti del valore limite (350 µg/m3 come media
oraria, da non superare più di 24 volte nell’anno).
In fig. 2.59 sono riportati i dati di SO2 relativi alla centralina Milazzo Porto per quanto concerne l’anno 2004 mentre in
fig. 2.60 quelli di San Filippo del Mela.
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Provincia Regionale di Messina
Dipartimento Ambiente
1° Ufficio Dirigenziale
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Parametro: SO2 (µg/m³), periodo: 01 gen 2004-31 dic 2004
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Milazzo Porto - media oraria
Figura 2.59 - Andamento di SO2 (µg /m 3 ) per l’anno 2004
Provincia Regionale di Messina
Dipartimento Ambiente
1° Ufficio Dirigenziale
Parametro: SO2 (µg/m³), periodo: 01 gen 2004-31 dic 2004
600.0
500.0
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S.Filippo del Mela - media oraria
Figura 2.60 - Andamento di SO2 (µg /m 3 ) per l’anno 2004
Campagne di misura eseguite da ARPA Sicilia nel comprensorio del Mela.
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Nel corso degli anni più recenti i Dipartimenti ARPA SICILIA Provinciali hanno avviato alcune campagne di misura
degli inquinanti nelle aree del territorio della Sicilia nelle quali sono presenti le attività produttive di maggiore rilevanza.
In particolare, si riporta quanto è stato recentemente rilevato nell’area (a cura della Direzione Generale ARPA Sicilia,
Struttura Tecnica IV Atmosfera). Si riportano a titolo di esempio i dati acquisiti in una delle sette campagne mensili
effettuate nell’area del Mela (24/04/2005 – 19/10/2006); i report relativi a tutte le campagne effettuate sono pubblicati sul
sito di arpa Sicilia http://www.arpa.sicilia.it/tematiche/aria/lab_mobile.htm.
Nella zona sono presenti le centraline fisse precedentemente indicate.
Di seguito vengono riportati dati di sintesi ottenuti in base a rilievi dei sistemi di monitoraggio in continuo delle
emissioni e/o a stime relative ai principali agenti inquinanti per le aziende che rappresentano le principali sorgenti fisse di
inquinamento atmosferico.
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Tabella 2.66– Monitoraggio delle emissioni (2005)
Andamento degli inquinanti nel periodo di misura
Esaminando gli indicatori proposti dalla normativa appare evidente come la scala temporale adeguata per una
valutazione della qualità dell’aria è generalmente quella annuale.
Tuttavia, una campagna di misura condotta per un periodo più breve, può essere utile in un’ottica di approccio
preliminare alla caratterizzazione dei livelli di inquinamento nel luogo soggetto all’indagine.
I dati, rilevati dalla strumentazione installata sul laboratorio mobile, sono stati trasferiti, via modem, al centro
elaborazione dati (C.E.D.) allocato negli uffici della direzione generale A.R.P.A. Sicilia e qui elaborati e rappresentati, per
una immediata lettura, tramite grafici e tabelle.
I risultati sono stati confrontati, al fine di verificarne il rispetto, con i valori limite di qualità dell’aria indicati nelle
normative vigenti.
In materia di livelli di attenzione e di allarme, le medie orarie e giornaliere sono state confrontate con gli obiettivi di
qualità previsti dal D.M. 2/04/2002 n. 60.
In generale, l’evoluzione temporale dei diversi inquinanti monitorati è rappresentata con l’utilizzo di grafici relativi a:
concentrazioni medie orarie: evoluzione oraria dell’inquinante nel periodo di misura;
concentrazioni medie sulle 8 h: ogni valore è ottenuto come media tra l’ora h e le 7 ore precedenti l’ora h;
concentrazioni medie giornaliere: evoluzione giornaliera dell’inquinante ottenuta mediando i valori delle
concentrazioni dalle ore 0.00 alle ore 23.00 dello stesso giorno;
giorno tipo: evoluzione media delle concentrazioni medie orarie nell’arco delle 24 ore.
Si fa inoltre presente che l’ora a cui sono associati i dati è quella solare e che le concentrazioni sono normalizzate a
20°C e 101.3 kPa.
In sintesi sono stati predisposti i seguenti grafici:
concentrazioni medie giornaliere, orarie e giorno tipo per il biossido di zolfo (SO2);
concentrazioni medie giornalie re, medie sulle 8 ore e giorno tipo per il monossido di carbonio (CO);
concentrazioni medie orarie, giornaliere e giorno tipo per il monossido di azoto (NO);
concentrazioni medie orarie, giornaliere e giorno tipo per il bionossido di azoto (NO2);
concentrazioni medie orarie, medie sulle 8 ore, medie giornaliere e giorno tipo per l’ozono (O3);
concentrazioni medie orarie, giornaliere, e giorno tipo per i BTX;
concentrazioni medie sulle 3 ore, medie giornaliere e giorno tipo per gli idrocarburi non metanici (NMHC);
concentrazioni medie orarie, giornaliere, e giorno tipo per il PM10.
Biossido di Zolfo (SO2 )
Il valore massimo orario delle concentrazioni rilevate è stato di 75,96 µg/m 3 (3 maggio ore 9), mentre il massimo
valore medio giornaliero è stato di 15,66 µg/m 3 rilevato in data 28 aprile.
Sono pertanto largamente rispettati il valore limite orario (350 µg/m 3 ) e il valore limite sulle 24 ore (125 µg/m3 ) per
la salute umana, nonché il valore della soglia di allarme misurato su tre ore consecutive (500 µg/m 3 ).
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Non si è ritenuto utile calcolare il 98° percentile delle medie sulle 24 ore (D.P.C.M. 28 marzo 1983) per il limitato
periodo di rilevamento.
Monossido di carbonio (CO)
3
Il valore della media massima giornaliera su 8 ore è di 0,96 mg/m rilevato in data 11 maggio 2005. Questo valore
3
risulta largamente inferiore a quello limite per la protezione della salute umana (10 mg/m ) di cui al D.M. 60/02.
Le concentrazioni rilevate come media di 1 ora e media di 8 ore calcolate sono al di sotto del valore limite di
accettabilità delle concentrazioni e dei limiti massimi di esposizione di cui al D.P.C.M. 28 marzo 1983.
Monossido di azoto (NO)
Il monossido di azoto non è soggetto direttamente a normativa.
Ciò nonostante risulta interessante conoscere gli andamenti orari delle sue concentrazioni, poiché oltre a trasformarsi
in tempi brevi in NO2, la sua presenza influenza i processi fotochimici che determinano la produzione di O3 troposferico.
3
Il valore massimo orario raggiunto durante la campagna di monitoraggio è stato di 28,68 µg/m rilevato in data 11
maggio alle ore 8.00.
Biossido di azoto (NO2 )
I livelli di biossido di azoto (NO2 ), registrati durante il periodo di misura, sono stati molto contenuti.
Le concentrazioni medie orarie sono al di sotto sia del valore limite orario per la protezione della salute umana che
della soglia di allarme misurata su tre ore consecutive.
3
Il valore massimo orario raggiunto è stato 70,21 µg/m , rilevato il 3 maggio 2005 alle ore 9; che quindi risulta essere
largamente inferiore al limite orario di 200 µg/m 3 fissato dal D.M. 60/02.
Così come per il biossido di zolfo, anche in questo caso non è stato calcolato il 98° percentile delle medie sulle 24 ore.
Ozono (O3 )
Poiché la formazione di ozono (O3 ) è legata all’intensità della radiazione solare, le concentrazioni più elevate si
riscontrano d’estate, che, quindi, risulta essere il periodo più significativo per eseguirne le misure.
In ogni caso, in riferimento al D. Lgs. 21 maggio 2004 n.183, non si è mai assistito al superamento del livello della
soglia di informazione (180 g/m³ di media oraria).
Inoltre le concentrazioni medie sulle 8 ore non hanno mai superato il valore previsto dalla normativa come obiettivo a
lungo termine per la salvaguardia della salute umana (120 g/m³).
Il valore di concentrazione orario più elevato è stato di 126,87 µg/m3 , rilevato 11 maggio 2005 alle ore 16.00, mentre
il valore massimo raggiunto dalla concentrazione mediata sulle 8 ore è stato di 117 µg/m 3 anch’esso rilevato in data 11
maggio 2005.
Da notare il classico andamento ciclico, associato alla luce diurna, di questo inquinante fotochimico.
Benzene, Toluene, XILENI (BTX)
La media oraria delle concentrazioni di benzene, unico inquinante tra i tre sottoposto a normativa, calcolata su tutto il
3
periodo di monitoraggio è stata di 4,28 µg/m , quindi largamente al di sotto del limite normativo.
In effetti, il valore obiettivo da raggiungere per il benzene, calcolato come media annuale delle concentrazioni orarie
3
rilevate, è fissato, dal D.M. 60/2002, in 10 µg/m , considerando il margine di tolleranza previsto per l’anno 2005.
Nel breve periodo di rilevamento si sono verificati 2 superamenti orari di questo valore in data 24 aprile 2005 alle ore
9.00 e 10.00, altri 2 superamenti in data 26 aprile 2005 alle ore 8.00 e alle ore 20.00, ed infine un superamento in data 9
maggio 2005 alle ore 21.00.
3
Il massimo valore di concentrazione orario è stato di 15,49 µg/m , rilevato il 26 aprile alle ore 8.00.
Idrocarburi non Metanici (NMHC)
Come indicato in precedenza (vedi par. “Normativa in materia di inquinamento atmosferico”), per gli idrocarburi non
metanici, il valore obiettivo, valutato su un periodo di mediazione di 3 ore consecutive, è fissato dal D.P.C.M. del 28/3/83
in 200 g/m³.
Tale valore viene adottato soltanto nelle zone e nei periodi dell’anno nei quali si sono verificati superamenti
significativi dello standard dell’aria dell’ozono, che, durante questa campagna di monitoraggio, non sono mai stati
riscontrati.
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Tuttavia vanno evidenziati:
elevate punte di concentrazioni orarie rilevate durante l’intera campagna di monitoraggio;
l’elevato valore di concentrazione media oraria riferita all’intero periodo, che è stata di 288 g/m³;
i numerosi picchi di concentrazione di idrocarburi aromatici verificatisi in concomitanza con i picchi di
idrocarburi
In particolare, l’11 maggio 2005 si è verificato il valore più alto della media su 3 ore consecutive, 1899 g/m³, superiore
più di nove volte il limite suddetto, ed un valore di concentrazione media oraria di 3180 g/m³ rilevato alle ore 3.00.
Particolato Fine (PM10 )
Durante la campagna di misura non si è verificato il superamento del valore limite medio giornaliero per la protezione
della salute umana, fissato dal D.M. 60/2002 in 50 g/m³.
Il valore massimo di concentrazione oraria è stato di 117,45 g/m³ rilevato 11 maggio 2005 alle ore 13.00, mentre il
massimo valore medio giornaliero è stato di 41,18 g/m³ rilevato il 12 maggio 2005.
Monossido di carbonio (CO ).
Figura 2.61 – Monitoraggio CO
Figura 2.62 – Monitoraggio CO- media giornaliera
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Figura 2.63 - Monitoraggio CO – media oraria
Studio di simulazione di dispersione atmosferica degli inquinanti effettaute dal DREAM dell’Università di
,QTXDOHDQQR
Palermo
Di seguito si riportano i risultati relativi alle simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate dal
DREAM dell’università di Palermo. In particolare sono riportati i risultati sotto forma di:
Concentrazione media al suolo di SO2 su un dominio esteso (simulazioni effettuate con il modello ISC3).
Concentrazione media al suolo di SO2 su un dominio esteso per differenti periodi mensili e valore medio
relativo ai primi 6 mesi dell’anno (interpolazioni effettuate a partire dai dati rilevati dalle centraline di
monitoraggio).
Concentrazione media al suolo nell’area oggetto di studio su dominio locale.
I risultati della simulazione sono confrontabili con i dati rilevati con le centraline di monitoraggio e con i dati della
campagna dell’ARPA.
La mappa visualizzata mostra che già a poche centinaia di metri di distanza dai camini la concentrazione al suolo si
riduce di 4 volte rispetto al valore massimo ottenuto in corrispondenza delle vicinanze dell’impianto. Tale valore massimo,
in ogni caso, risulta di entità non superiore rispetto ai limiti di legge.
I valori massimi di concentrazione di SO2 che si ottengono dalle simulazioni rispetto al valore limite per la qualità
dell’aria dal D.M. 2 aprile 2002, n. 60 (350 µg/m3 come media oraria da non superarsi più di ventiquattro volte per anno
civile, e 125 µg/m3 come media giornaliera da non superarsi più di tre volte per anno civile), risultano evidentemente
contenuti.
Le soglie di concentrazione di 100 e di 50 µg/m 3 non vengono mai superate (in ambito urbano), secondo le
simulazioni eseguite, mentre la soglia di 5 µg/m 3 viene superata per diverse ore/anno ed anche nel centro urbano.
Per tale inquinante è possibile quindi evidenziare uno stato di carico ambientale generato significativo ma non
superiore ai limiti di normativa.
Sulla base delle impostazioni definite per il modello, il considerare inerti gli inquinanti analizzati non influisce in
maniera apprezzabile sui risultati. Se si effettua una simulazione relativa all’SO2, considerando una trasformazione chimica
in atmosfera con cinetica di trasformazione pari ad un tempo di dimezzamento (parametro di half-life) pari a 4 ore,
generalmente accettata per tale inquinante in condizioni atmosferiche medie, si può ipotizzare qualitativamente la
coincidenza dei valori. Per un confronto di tipo quantitativo dovrebbero essere applicati alcuni indicatori statistici.
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Fig. 2.64 - Impianti industriali - media dei primi 6 mesi dell’anno - mappa di concentrazione di SO2 (mg/m3 )
Figura 2.65 - Simulazione con ICS3: mappa di concentrazione media di SO2 (mg/m3 )
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