In occasione delle elezioni del 24-25 Febbraio, il Politecnico di Milano, Mimesi360 e Blogmeter hanno istituito un Osservatorio Politico sui leader dei principali schieramenti politici. La ricerca è imponente e si basa sul monitoraggio costante di un insieme diversificato di fonti, tra cui 1.500 testate online, Facebook, Twitter, oltre 500mila blog e 700 tra forum e social network con commento a cura del prof. Giuliano Noci del Politecnico di Milano.
La ricerca è imponente e si basa sul monitoraggio costante di un insieme diversificato di fonti, tra cui 1.500 testate online, Facebook, Twitter, oltre 500mila blog e 700 tra forum e social network con commento a cura del prof. Giuliano Noci del Politecnico di Milano.
L'obbiettivo è quello di analizzare le variazioni di presenza, popolarità ed engagement dei leader dei diversi schieramenti politici:
Berlusconi
Bersani
Grillo
Ingroia
Monti
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Osservatorio Elezioni Politiche 2013 a cura di Mimesi360, Politecnico di Milano, Blogmeter - Analisi 1-16-gennaio
1. Elezioni Politiche 2013
PRESENTAZIONE E COMMENTO DEL PROF. GIULIANO NOCI (POLITECNICO DI
MILANO)
L’analisi effettuata dall’Osservatorio Politico del Politecnico di Milano, Blogmeter e
Mimesi360 relativa alle Elezioni Politiche 2013 ha considerato – nell’intervallo
temporale che va dal 1 Gennaio al 16 Gennaio 2013 – un insieme diversificato di fonti
digitali, includendo tra queste le maggiori testate online, Facebook e Twitter, oltre
500.000 blog, e 700 tra forum e altri Social Network.
L’analisi dei contenuti di tipo politico rilevati sulla Rete evidenzia – come risultato di
primario interesse – il modo in cui la campagna elettorale italiana, per la prima
volta, riveli il ruolo fondamentale della multicanalità e la presenza prepotente dei
canali digitali, in primis dei Social Network. E’ sui Social Network, infatti, che è rilevata
la maggior parte delle discussioni, degli scambi di opinioni e dei commenti degli
italiani relativi alla campagna elettorale. Se rimane ancora largamente incerta la
quantificazione del potere della Rete sull’influenza delle propensioni di voto degli
italiani, appare invece sempre più evidente il ruolo giocato dai Social Network – e
dalla Rete più in generale – nell’influenzare il processo di formazione delle opinioni
degli elettori. 1
2. Tuttavia, a fronte di una fortissima rilevanza del web, occorre osservare come un
mezzo “tradizionale” – qual è la televisioni – giochi ancora un ruolo pivotale nel
modulare l’intensità delle discussioni sulla Rete. In questo senso la programmazione
delle esposizioni televisive dei vari candidati risulta cruciale per la gestione del proprio
seguito, anche e soprattutto sulla Rete. La conclusione, quindi, è la necessità oramai
imprescindibile per i leader e le coalizioni di giocare la propria partita in ottica
pienamente multicanale.
Un secondo asse di interpretazione dei contenuti analizzati conferma come la
discussione sul web sia ancora fortemente incentrata su argomenti strettamente
elettorali – con conseguenti dinamiche da tifoseria calcistica -, mentre i programmi
delle coalizioni sono ancora ben lontani dall’essere al centro dell’attenzione. In
sostanza, quindi, manca ancora una vera discussioni di quale sia l’idea e il progetto di
Italia che ciascuna coalizione propone al Paese.
Infine, le rilevazioni effettuate e l’analisi del sentiment sulla piattaforma Twitter
permette di osservare come la Rete tenda ad enfatizzare gli aspetti negativi piuttosto
che quelli positivi. Questo spiega come vi sia generalmente un sentiment abbastanza
negativo per tutti i leader, ma coloro che sono maggiormente esposti a giudizi negativi
(Berlsconi: 28% tweet positivi, 72% negativi; Monti: 28% tweet positivi, 72% negativi)
sono anche coloro di cui si parla di più
2
3. ANALISI
I leader di coalizione esaminati in dettaglio:
BERSANI
BERLUSCONI
GRILLO
INGROIA
MONTI
Le dimensioni di analisi:
I volumi di conversazioni
I volumi di conversazioni indicano la quantità, ovvero il numero, di conversazioni
presenti nella rete che fanno riferimento a ciascun candidato. Tali conversazioni sono
rilevate sia su siti delle testate online, sia sui commenti ad articoli di tali testate, sia sui
social network (in particolare è da notare che la parte più rilevante viene rilevata su
Facebook e Twitter).
Il volume delle conversazioni è quindi un indicatore che dà conto di quanto nella rete
si parli di un determinato personaggio politico o tema della campagna elettorale. Non
vi è, in questo senso, alcuna indicazione in termini di giudizio o gradimento, ma
semplicemente di attenzione/awareness.
3
4. A partire dal periodo di rilevazione, che per i cinque candidati è fissato al 1 gennaio
2013, si nota come due leader hanno dominato la scena delle discussioni sulla rete:
Monti e Berlusconi.
Dal primo Gennaio, Monti ha conosciuto una progressione forte e costante in termini
di conversazioni sul proprio conto sulla rete e, fino a circa il 9 gennaio è stato il leader
di coalizione di cui si è parlato di più. A seguito dell’intensificarsi della campagna
elettorale di Berlusconi, invece, già a partire dal 6-7 Gennaio vi è stata
un’accelerazione dei volumi giornalieri relativi al leader del centrodestra che ha
portato al “sorpasso” sull’attuale premier il 9 gennaio. Naturalmente il picco di
massimo raggiunto da Berlusconi è stato l’11 gennaio, giorno della puntata di Servizio
Pubblico in cui è stato ospite da Santoro. La curva cumulata dal 1 gennaio quindi
testimonia come vi sia una esposizione molto forte da parte di Berlusconi, seguito dal
premier in carica (Figura 1).
E’ anche interessante notare come il leader del centrosinistra conosca analogamente
una progressione positiva e superiore alla performance ottenuta da Grillo. Un
fatto, questo, che si verifica anche se si considerano unicamente i due social network
più frequentati (Facebook e Twitter).
4
7. I siti delle testate online dimostrano, invece, come vi sia una situazione di parità che si
è verificata negli ultimi giorni tra Monti e Berlusconi. Infatti a partire dal 7 gennaio le
curve giornaliere sono sostanzialmente sovrapposte. A questo si aggiunge come
anche Bersani abbia una performance in termini di discussioni che lo riguardano del
tutto ragguardevole (figura 3)
Berlusconi Monti Bersani Grillo Ingroia
1200
1000
800
600
400
200
0
1/1/13
1/2/13
1/3/13
1/4/13
1/5/13
1/6/13
1/7/13
1/8/13
1/9/13
12/23/12
12/24/12
12/25/12
12/26/12
12/27/12
12/28/12
12/29/12
12/30/12
12/31/12
1/10/13
1/11/13
1/12/13
1/13/13
1/14/13
1/15/13
1/16/13
1/17/13
Figure 3 – GIORNALIERA – SOLO TESTATE ONLINE
7
8. Infine, per quanto riguarda Grillo e Ingroia, si nota che l’attenzione che la rete dedica a
questi due leader è tipicamente minore (o molto minore nel caso di Ingroia) rispetto ai
tre “grandi” della rete. Occorre sottolineare, però, come negli ultimi giorni si sia
registrato un certo incremento, sia sui social network che sulle testate online, delle
discussioni inerenti al leader di Rivoluzione Civile.
I totali cumulati dal 1 gennaio sul web (news, commenti alle news, blog, social
network, ecc.) sono i seguenti:
Berlusconi: 686.106 conversazioni
Monti: 396.591
Bersani: 253.098
Grillo: 197.714
Ingroia: 15.358
8
9. Il mood/sentiment su Twitter
Il sentiment su Twitter indica quale sia il “giudizio” espresso da chi invia il messaggio
relativamente al leader citato. Il sentiment (più propriamente “mood”) viene calcolato
considerando il totale dei tweet che possono essere classificati come positivi o
negativi (vengono non considerati i neutri o i “misti”, ovvero quelli che hanno sia
giudizi positivi che negativi). Viene effettuato il rapporto dei tweet positivi rispetto al
totale dei tweet con sentiment relativi a un determinato leader. La percentuale di
tweet positivi indica quindi un “gradimento percentuale” relativo ai candidati.
Dall’analisi della curva giornaliera del sentiment/mood (figura 4) si nota come in
generale vi sia un giudizio più negativo che positivo rispetto a tutti i leader. Questo
indica come le persone che scrivono sulla rete o commentano (qui solo su Twitter)
tendono a farlo maggiormente quando esprimono giudizi negativi.
Ciò detto rimane vero come Bersani risalti mediamente come il leader per il quale i
giudizi positivi siano relativamente superiori a tutti gli altri leader. In particolare poi si
vede come le figura più esposte e divisive siano quelle di Monti e Berlusconi. Per il
primo si nota anche una lieve diminuzione del giudizio positivo a partire dal giorno 8
gennaio, per il secondo si vede come sia presente un picco localizzato il giorno 11
gennaio (Servizio Pubblico) e successivamente una ricaduta negativa nei giorni
successivi. Interessante anche l’andamento di Ingroia, tra tutti il più “volatile” in
quanto da poco presente sulla scena politica.
9
10. Berlusconi Monti Bersani Grillo Ingroia
50%
45%
40%
35%
30%
25%
20%
15%
Figure 4 GIORNALIERA – Percentuale di sentimenti POSITIVO SU TWITTER
10
11. I temi
I temi che dominano il dibattito sulla rete sono di gran lunga le tematiche connesse
alla campagna elettorale per se. In questo senso si dibatte molto di campagna
elettorale (quasi 30.000 conversazioni), agenda monti (ca. 25.000), governo monti (ca.
20.000), il tema dei “candidati premier” (ca. 11.000) e dei posizionamenti dei partiti
(ad esempio il rapporto tra Monti e Bersani, ca. 7.000 conversazioni).
In posizioni secondarie invece i temi relativi ai programmi, con gli argomenti inerenti
la gestione del debito pubblico primi tra questi (ca. 10.000 conversazioni) e a seguire
le tematiche legate alla tassazione IMU (ca. 7000 conversazioni), alla spesa pubblica
(ca. 5000) e alle tematiche del lavoro – in particolar modo l’occupazione - (ca. 4500).
Rispetto ai temi vi è una polarizzazione dell’agenda in termini dei due leader che
hanno anche maggiore visibilità in termini di volume. Pertanto per quanto
riguarda, ad esempio, il tema dell’IMU vi è una prevalenza di Monti, con una
accelerazione negli ultimi giorni da parte di Berlusconi e di Bersani.
11
12. Mario Monti Silvio Berlusconi Pierluigi Bersani Beppe Grillo Antonio Ingroia
25000
20000
15000
10000
5000
0
Figure 5 – CUMULATA - TEMA: IMU
12
13. Analogo andamento si rileva per quanto riguarda i temi del fisco, dell’evasione fiscale
(con un forte incremento a partire dal 15 gennaio per Bersani) e ai temi relativi alla
crescita (mancato o futura) e allo sviluppo. Berlusconi risulta invece essere di gran
lunga il più discusso per i temi legati alla giustizia (figura 6).
Silvio Berlusconi Mario Monti Pierluigi Bersani Beppe Grillo Antonio Ingroia
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
Figure 6 – CUMULATA – TEMA: GIUSTIZIA
13
14. Altri temi rilevati: debito pubblico e spread, legge elettorale, campagna
elettorale, alleanze e accordi elettorali, evasione fiscale, candidati premier, diritti
civili, Europa, criminalità, lavoro e occupazione.
Le dinamiche sui social network: focus sull’attività dei leader su Facebook e Twitter
Facebook
Profili rilevati (dei leader, ove non presenti sono rilevati i partiti/coalizioni):
Bersani
Berlusconi
Rivoluzione Civile
Grillo
Monti (non presente, sarà rilevato da domani il suo nuovo profilo)
Totale fan
Indica il numero totale di utenti che seguono il profilo del leader. E’ un indicatore di
primo livello di audience potenziale, o seguito sul social network.
La hit parade dei leader con più fan:
Leader Numero di fan al 16 Gennaio
Grillo 994.819
Berlusconi 468.798
Bersani 92.997
Rivoluzione Civile 14.047 14
15. Incremento di fan
Indica il numero incrementale giornaliero di nuovi fan al profilo del leader. E’ il netto
tra coloro che si aggiungono e coloro che smettono di essere fan di tale leader.
L’andamento giornaliero riflette la campagna elettorale di impatto da parte di
Berlusconi. Si nota in particolare il picco che si ha l’11 Gennaio in occasione della
trasmissione di Santoro (figura 7)
Nuovi Fan
Rivoluzione Civile Beppe Grillo Mario Monti
Pierluigi Bersani Silvio Berlusconi
3000
2500
2000
Numero di Fan
1500
1000
500
0
1/2/13
1/4/13
1/6/13
1/8/13
1/10/13
1/12/13
1/14/13
1/16/13
1/18/13
1/20/13
12/21/12
12/23/12
12/25/12
12/27/12
12/29/12
12/31/12
15
Figure 7 - GIORNALIERA - INCREMENTO DI FAN
16. Da notare che in quell’occasione vi sia stato un effetto “trascinamento” per le figure di
Grillo e Ingroia/Rivoluzione Civile che, in occasione dell’11, hanno conosciuto un forte
incremento di propri fan. Bersani mantiene un andamento costante, con un
incremento negli ultimi giorni.
Leader Incremento giornaliero medio di fan
(1 gen – 16 gen)
Berlusconi 495
Grillo 325
Bersani 134
Rivoluzione Civile 657 (dato rilevato dal 10 gennaio)
Monti N/A
Engagement per post
Indica la capacità di attivare reazioni (“mi piace” + condivisioni + commenti) da parte
dei post dei leader. Anche in questo caso non vi è una connotazione valoriale. Ad
esempio, i commenti potrebbero essere positivi oppure negativi. L’engagement per
post è calcolato come (Mi piace + condivisioni + commenti totali al giorno) / Numero
di Post al giorno.
Analogamente a quanto osservato sopra si nota come i valori più elevati siano
raggiunti da parte del leader del centrodestra (Figura 8 e tabella sottostante), seguito
da una buona performance di Grillo. Il picco per Berlusconi si raggiunge l’11 gennaio
(a parte il post di auguri per il primo giorno dell’anno del 1 gennaio).
16
17. Leader Engagement rate medio giornaliero
(Mi piace + condivisioni +
commenti)/numero di post (1 gen –
16 gen)
Monti 222
Grillo 103
Bersani 94
Ingroia 50
Berlusconi2013 14
Engagement per post
Rivoluzione Civile Beppe Grillo Mario Monti
Pierluigi Bersani Silvio Berlusconi
18000
16000
14000
Engagement / Post
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0
1/2/13
1/4/13
1/6/13
1/8/13
12/31/12
1/10/13
1/12/13
1/14/13
1/16/13
1/18/13
Figure 8 - GIORNALIERO 17
18. Twitter
Profili rilevati (dei leader, ove non presenti sono rilevati i partiti/coalizioni):
Bersani
Berlusconi2013 (account non ufficiale, ma riconosciuto)
Ingroia (rilevato dal 9 Gennaio
Grillo
Monti
Se su Facebook l’account di Berlusconi raggiungeva risultati ragguardevoli, su twitter si
ottengono dei risultati molto diversi.
Totale follower
Indica il numero totale di utenti che seguono il profilo del leader. E’ un indicatore di
primo livello di audience potenziale, o seguito sul social network.
La hit parade dei leader con più fan:
Leader Numero di follower al 16 Gennaio
Grillo 820.292
Bersani 228.759
Monti 180.707
Berlusconi2013 67.390
Ingroia 14.504
18
19. Incremento di follower
Indica il numero incrementale giornaliero di nuovi fan al profilo del leader. E’ il netto
tra coloro che si aggiungono e coloro che smettono di essere fan di tale leader.
Si nota un andamento anomalo per l’account Berlusconi2013, che ha perso tra l’8 e il
9 Gennaio circa 10.000 follower (Figura 9 e tabella sottostante). Verosimilmente si
tratta di follower fake eliminati a causa del precedente forte incremento avvenuto nel
giro di 24h ripreso dalla stampa. E’ anche interessante notare, però, che l’andamento
poco brillante in termini di incremento di follower continua in questi giorni e torna in
zona negativa il 16 gennaio (-233 follower). Un altro dato degno di nota è la
performance molto elevata di Monti avvenuta nei giorni 5-6-7 gennaio con una media
di 20.000 nuovi follower al giorno (il 5 Gennaio è stato il giorno del live tweet da parte
di Monti, in cui rispondeva alle domande degli utenti su Twitter in diretta). In seconda
posizione e terza posizione, evidentemente non influenzati dall’effetto “novità” di
Monti, sono Grillo e Bersani. (N.B. Ingroia è rilevato a partire dal 7 Gennaio).
Leader Incremento giornaliero medio di
follower (1 gen – 16 gen)
Monti 6.718
Grillo 2.299
Bersani 1.866
Ingroia 704
Berlusconi2013 -431
19
20. Nuovi Follower
Antonio Ingroia Beppe Grillo Mario Monti Pier Luigi Bersani Silvio Berlusconi
30000
25000
20000
15000
Numero Follower
10000
5000
0
1/2/13
1/4/13
1/6/13
1/8/13
12/31/12
1/10/13
1/12/13
1/14/13
1/16/13
1/18/13
-5000
-10000
-15000
Periodo di analisi
Figure 9 - GIORNALIERO
20
21. Engagement per tweet
Indica la capacità di attivare reazioni (commenti + retweet) da parte dei tweet dei
leader. Anche in questo caso non vi è una connotazione valoriale. Ad esempio, i
commenti potrebbero essere positivi oppure negativi. L’engagement per tweet è
calcolato come (commenti + retweet totali al giorno) / Numero di Tweet al giorno.
Analogamente a quanto osservato sopra si nota come i valori più elevati siano
raggiunti da parte di Monti (Figura 10), il quale evidentemente gode di un effetto
“novità”.
Seguito da una buona performance di Grillo e Bersani. L’account Berlusconi2013
invece ha livelli di reazione molto più limitati, e ciò è dovuto anche al fatto che
l’account è molto attivo in termini di numero di tweet inviati (media di 117 tweet
inviati al giorno dal 1 gennaio), ma che evidentemente non ottengono un elevato
livello di reazione (cfr tabella di seguito).
21
22. Antonio Ingroia Beppe Grillo Mario Monti
Pier Luigi Bersani Silvio Berlusconi
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
Figure 10 - GIORNALIERO
Leader Engagement rate medio giornaliero
(retweet + commenti)/numero di
tweet (1 gen – 16 gen)
Monti 222
Grillo 103
Bersani 94
Ingroia 50
Berlusconi2013 14 22