Introduzione del capito nove del libro L'ingiunzione fiscale e le entrate locali, edito da Maggioli e dove l'avvocato Nicola Ricciardi è coautore. In questo capitolo si parla in specifica della giurisdizione.

1. L'ingiunzione fiscale e le entrate locali.
Libro su Bilancio, Contabilità e Tributi dove L'Avvocato Nicola Ricciardi è coautore.
Capitolo IX
L’impugnativa
9.1 La giurisdizione
Preliminare all’esame del tipo di impugnazione e dei termini, è l’individuazione del
giudice a cui sono attribuite la giurisdizione e la competenza delle liti sorte a seguito
della notifica di un atto ingiunzionale. L’art. 3 del r.d. 639/1910 attribuiva al debitore
a cui è stato notificato l’atto di ingiunzione fiscale il diritto di opporsi ad esso
mediante ricorso od opposizione avanti il conciliatore o il pretore o il tribunale del
luogo in cui ha sede l’ufficio emittente secondo la rispettiva competenza a norma del
c.p.c. Tale disposizione pur essendo rimasta immutata nella sua formulazione
testuale, salva la sostituzione del conciliatore e del pretore con il giudice di pace e il
tribunale a seguito delle modifiche al codice di procedura civile, come si vedrà in
seguito, ha visto una forte evoluzione interpretativa.
In primo luogo è opportuno distinguere se l’ingiunzione è stata emessa per procedere
alla riscossione di entrate tributarie o di entrate patrimoniali dell’Ente locale. In
quest’ultimo caso, la giurisdizione spetta infatti all’AGO ossia al giudice di pace o al
tribunale competente in base al valore della controversia. In particolare se la
controversia ha valore non superiore a 2.500 E sarà il giudice di pace a decidere,
altrimenti il ricorso dovrà essere proposto innanzi al tribunale ai sensi dell’art. 7 del
c.p.c..