SALeF nel Welfare e nelle Politiche Sociali.
La strategia che propone SALeF si basa sul community development che fa riferimento ai paradigmi teorici della psicologia di comunità - USA. Si tratta di attivare processi “partecipativi” capaci di far confrontare le diverse componenti della Città e dei cittadini al fine di comprendere la situazione, i bisogni assodati ed emergenti e definire, in rapporto alle risorse certe e potenziali, le priorità strategiche del welfare cittadino.
SALeF nel Welfare e nelle Politiche Sociali.
La strategia che propone SALeF si basa sul community development che fa riferimento ai paradigmi teorici della psicologia di comunità - USA. Si tratta di attivare processi “partecipativi” capaci di far confrontare le diverse componenti della Città e dei cittadini al fine di comprendere la situazione, i bisogni assodati ed emergenti e definire, in rapporto alle risorse certe e potenziali, le priorità strategiche del welfare cittadino.
L'economia alternativa sta trovando nuove forme aggregative dei produttori biologici, dei GAS (gruppi di acquisto solidale), delle istituzioni locali e degli dei consumatori critici attraverso i DES, ovvero i Distretti di Economia Solidale http://web.resmarche.it/resmarche/articles/art_1978.html. Il coaching, invece, è una metodologia applicata negli ultimi anni anche in Italia che sviluppa il potenziale delle aziende, delle persone, dei team. In questo caso, con questo mio breve studio, analizzo l'incontro tra questa metodologia ed i DES, quindi lo sviluppo di un territorio inteso come relazioni, processi produttivi, dinamiche e ....sviluppo delle potenzialità. Da qui il coaching territoriale!
Il modello della Silicon Valley a Palermostartappa
Proposta di costituzione di un polo di innovazione e creatività, composto da sole associazioni autonome per lo startup digitale, presentata al LivingLabCamp Palermo 2012.
L'Associazione RENA è stata partner di Coppa+Landini per l'Explore Talk di luglio 2015 dedicato alla "Sharing Economy". Questa presentazione racconta chi è RENA e quali iniziative sta portando avanti a livello nazionale su questo ambito.
Comunicazione Etica nell'era della globalizzazione | Master Executive in Busi...AskesisSrl
Estratto delle slide del quarto modulo del Master Executive in Business Ethics 2016 dell'Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza su "Comunicazione Etica nell'era della globalizzazione".
Docente: Dott. Claudio Casiraghi
La co-produzione: E’ possibile nelle amministrazioni provinciali?cittametro
Slide presentate da Renato Ruffini durante il webinar "La co-produzione e l'erogazione di servizi pubblici" realizzato il 18 novembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
Amministrare e gestire il condominio collaborativo - Programma Culturale Expe...Associazione HousingLab
Con questo seminario si è voluto approfondire come si amministra e si gestisce un condominio collaborativo a partire dall'analisi di qualche esperienza sul campo. Cosa effettivamente cambia rispetto al modello tradizionale? Si possono trovare degli strumenti che definiscano un modello da seguire per l'amministrazione? In che modo si possono integrare e valorizzare l'autogestione e la presenza di spazi e servizi condivisi? Di quali strumenti si stanno dotando i gestori sociali?
a cura di Rossana Zaccaria, LegaCoop Abitanti
Presentazione di Giampietro Carboni (Laore) su "Costituzione ed ottimizzazione di reti territoriali" - Seminario su "Servizi Prodotti e Territorio: strategie per lo sviluppo integrato del Marghine", organizzato dal GAL Marghine a Bolotana (Ortachis) - 4 settembre 2011
Progettare e gestire reti per una nuova governance dei territoricittametro
Slide presentate da Denita Cepiku nel corso del webinar "Città metropolitane e Province: ruolo, missione istituzionale, nuove forme di governance", realizzato il 15 settembre 2015 nell'ambito del Progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA
Carta dei beni comuni , un Manifesto di principi e azioni civiche congiunte, per
permettere l’elaborazione, sperimentazione e valutazione di un Regolamento per il governo e la cura
partecipata dei beni comuni, oggetto decisionale del percorso partecipativo.
More Related Content
Similar to Materiale di organizzazione_aziendale_4_retisociali (1)
L'economia alternativa sta trovando nuove forme aggregative dei produttori biologici, dei GAS (gruppi di acquisto solidale), delle istituzioni locali e degli dei consumatori critici attraverso i DES, ovvero i Distretti di Economia Solidale http://web.resmarche.it/resmarche/articles/art_1978.html. Il coaching, invece, è una metodologia applicata negli ultimi anni anche in Italia che sviluppa il potenziale delle aziende, delle persone, dei team. In questo caso, con questo mio breve studio, analizzo l'incontro tra questa metodologia ed i DES, quindi lo sviluppo di un territorio inteso come relazioni, processi produttivi, dinamiche e ....sviluppo delle potenzialità. Da qui il coaching territoriale!
Il modello della Silicon Valley a Palermostartappa
Proposta di costituzione di un polo di innovazione e creatività, composto da sole associazioni autonome per lo startup digitale, presentata al LivingLabCamp Palermo 2012.
L'Associazione RENA è stata partner di Coppa+Landini per l'Explore Talk di luglio 2015 dedicato alla "Sharing Economy". Questa presentazione racconta chi è RENA e quali iniziative sta portando avanti a livello nazionale su questo ambito.
Comunicazione Etica nell'era della globalizzazione | Master Executive in Busi...AskesisSrl
Estratto delle slide del quarto modulo del Master Executive in Business Ethics 2016 dell'Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza su "Comunicazione Etica nell'era della globalizzazione".
Docente: Dott. Claudio Casiraghi
La co-produzione: E’ possibile nelle amministrazioni provinciali?cittametro
Slide presentate da Renato Ruffini durante il webinar "La co-produzione e l'erogazione di servizi pubblici" realizzato il 18 novembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
Amministrare e gestire il condominio collaborativo - Programma Culturale Expe...Associazione HousingLab
Con questo seminario si è voluto approfondire come si amministra e si gestisce un condominio collaborativo a partire dall'analisi di qualche esperienza sul campo. Cosa effettivamente cambia rispetto al modello tradizionale? Si possono trovare degli strumenti che definiscano un modello da seguire per l'amministrazione? In che modo si possono integrare e valorizzare l'autogestione e la presenza di spazi e servizi condivisi? Di quali strumenti si stanno dotando i gestori sociali?
a cura di Rossana Zaccaria, LegaCoop Abitanti
Presentazione di Giampietro Carboni (Laore) su "Costituzione ed ottimizzazione di reti territoriali" - Seminario su "Servizi Prodotti e Territorio: strategie per lo sviluppo integrato del Marghine", organizzato dal GAL Marghine a Bolotana (Ortachis) - 4 settembre 2011
Progettare e gestire reti per una nuova governance dei territoricittametro
Slide presentate da Denita Cepiku nel corso del webinar "Città metropolitane e Province: ruolo, missione istituzionale, nuove forme di governance", realizzato il 15 settembre 2015 nell'ambito del Progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA
Carta dei beni comuni , un Manifesto di principi e azioni civiche congiunte, per
permettere l’elaborazione, sperimentazione e valutazione di un Regolamento per il governo e la cura
partecipata dei beni comuni, oggetto decisionale del percorso partecipativo.
Similar to Materiale di organizzazione_aziendale_4_retisociali (1) (20)
Materiale di organizzazione_aziendale_4_retisociali (1)
1. La rete tra imprese
è una forma organizzativa basata su due principi :
• Un principio di differenziazione
in funzione delle specificità locali e delle
esigenze di specializzazione;
• Un principio di integrazione
tramite l’impiego di un mix di meccanismi
del coordinamento.
1
2. In relazione ai meccanismi del coordinamento
che prevalgono, le reti tra imprese possono
distinguersi in:
• Reti sociali
• Reti burocratiche
• Reti proprietarie
2
3. La rete sociale è:
• un insieme di imprese con relazioni di
interdipendenza
• regolate da meccanismi del coordinamento
dell’istituzionalizzazione non formali
3
4. Meccanismi del coordinamento
dell’istituzionalizzazione non formali
La cultura,
intesa come un sistema di norme – o modelli di
comportamento generali prescritti a tutti gli attori di
un sistema di azione – accettato dai partecipanti e
rilevante ai fini dell’azione economica e sociale
4
5. In questo tipo di rete la fiducia è una
componente molto importante
Essa determina nella relazione tra le imprese una riduzione
dell’incertezza endogena e favorisce il coordinamento tramite
meccanismi dell’istituzionalizzazione non formali
La fiducia è:
un’attitudine – senso di sicurezza che deriva da
un giudizio – un convincimento che qualcuno o qualcosa
sia conforme alle proprie
aspettative – attese o speranze
5
6. La fiducia dipende da:
• esistenza di obiettivi comuni
• esistenza di una cultura comune
• effetti di reputazione e prestigio
• interazioni ripetute e frequenti tra gli attori
• un numero non elevato di imprese interdipendenti e di
materie da trattare
6
7. Tipologie di reti sociali:
• Reti sociali • Reti sociali
simmetriche, asimmetriche,
dove le imprese operano dove c’è un’impresa che
in condizioni di parità ha un controllo su
risorse chiave ed
esercita la leadership
7
8. Le variabili organizzative nelle reti sociali:
• Economie di specializzazione alte
• Economie di scala alte
• Economie di scope medie
• Complementarità alta
• Insostituibilità alta
• Incertezza endogena bassa
• Incertezza esogena alta
• Conflitto di interessi basso
• Numero di attori coinvolti basso
8
9. Forme di interdipendenza
semplice complessa
sequenziale reciproca
transazionale
associativa pooled intensiva
9
10. L’interdipendenza transazionale dà luogo a
scambi nelle reti
Anche nelle reti sociali tali scambi sono
regolati da prezzi e contratti istantanei
10
11. I contratti istantanei regolano l’allocazione
delle risorse in termini puramente “sostantivi”
o distributivi
Essi non regolano aspetti di processo,
pertanto il contenuto “procedurale”
del contratto è basso
11
12. Nelle reti tra imprese
Prezzo + Contratti istantanei =
Mercato
12
13. Interdipendenze e mix di meccanismi del
coordinamento nelle reti sociali asimmetriche
semplice complessa
sequenziale reciproca
transazionale Cultura, prezzo, Cultura, prezzo,
Contratti istantanei contratti istantanei,
autorità
Pooled Intensiva
associativa cultura Cultura, autorità
13
14. Esempi di reti sociali asimmetriche con
interdipendenze complesse:
• Il putting-out
• La costellazione
N.B. In queste forme organizzative è
presente un’impresa leader
14
15. La costellazione
si caratterizza per la presenza di una impresa guida che si
configura come impresa di progettazione, assemblaggio e
commercializzazione, la quale si approvvigiona
largamente da imprese esterne, configurando in tal modo
una forte divisione del lavoro
L’impresa guida ha funzioni di
coordinamento e di controllo sulle
attività decentrate
15
17. Interdipendenze e mix di meccanismi del
coordinamento nelle reti sociali simmetriche
semplice complessa
sequenziale reciproca
transazionale Cultura, prezzo, Cultura, gruppo,
Contratti istantanei prezzo, contratti
istantanei
Pooled Intensiva
associativa cultura Cultura, gruppo
17
19. Il CLAN
si configura come un processo di socializzazione,
relativamente completo, che, all’interno di un
contesto culturale simile, elimina le incongruenze
tra gli obiettivi dei singoli
Un ambiente privo di incongruenze richiede
una forte volontà di collaborazione e lo
sviluppo di un processo decisionale condiviso
da tutti gli attori
19
20. Nelle reti tra imprese
Cultura + Gruppo + Prezzo + Contratti istantanei =
Mercato C
20
21. Limite dei Mercati C
Sono sistemi ad accesso relativamente
chiuso, e quindi potenzialmente iniqui verso
gli aspiranti nuovi entranti, nonché
potenzialmente poco innovativi
21
22. Una possibile risposta a questo limite
Contratti relazionali
in cui sono combinate regole formali
incorporate nei contratti e norme socialmente
accettate non formalizzate e non difendibili in
termini legali
22
23. Esempi di reti sociali simmetriche
con interdipendenze complesse
• I distretti
23
24. Il distretto viene definito come una
concentrazione territoriale di piccole imprese
che cooperano tra loro (Lorenzoni, 1997)
24
25. Elementi costitutivi del distretto:
• Delimitazione territoriale: il distretto nasce e si sviluppa
su un’area geografica circoscritta, caratterizzata da una
propria specificità rispetto alle aree limitrofe;
• Cultura omogenea: che induce le imprese locali ad una
collaborazione spontanea;
• Sistema di piccole e medie imprese, tendenzialmente
impegnate su specifiche lavorazioni di fase e in varia
forma collegate alle altre imprese dell’area;
• Ruolo attivo degli attori istituzionali, attraverso
l’erogazione di servizi, la predisposizione di infrastrutture
e di corsi di formazione.
25
26. I distretti industriali in Italia si
caratterizzano per:
il coordinamento informale di catene di
transazioni tra stadi di lavorazione svolti tra
diverse imprese della stessa zona (nello stesso
contesto culturale ed istituzionale)
oppure
la concertazione informale sul tipo di divisione
del lavoro e i livelli e i tipi di output nelle
relazioni orizzontali tra imprese caratterizzate
dallo stesso tipo di produzione e di Know how
26