2. Le mani sono fondamentali nei contatti sociali e con le loro espressioni diventano uno strumento prezioso di lettura e di comprensione degli altri. Il saluto Le modalità di saluto variano spesso a seconda delle popolazioni e delle tradizioni. In Malesia, ad esempio, le mani si incrociano sul petto e stringono le spalle. Il saluto hawaiano è caratterizzato dalla mano alzata sopra la testa e fatta ondeggiare con pollice e mignolo distesi e le altre dita piegate. Nell’Antica Roma era solito stringere contemporaneamente i due avambracci della mano destra in segno di reciproca amicizia e non di uso aggressivo della mano, che solitamente impugnava la spada. I bantù africani, fra i pochi popoli ad usare da sempre la stretta di mano, si salutano invece sollevando in aria le mani strette reciprocamente e “sganciandole” poi nel momento in cui si trovano nella posizione più alta.
3. La stretta di mano La stretta di mano energica indica, da parte di chi la pratica, una personalità sicura e con buona autostima , se però si esprime in modo troppo energico potrebbe indicare una certa aggressività. Una stretta “ molle ” rivela invece una natura poco cordiale, sfuggente e talvolta ambigua. La stretta di mano viene definita “ rustica ” quando è troppo forte nello stringere ed agitare. Rivela schiettezza, abitudine ai lavori manuali, in qualche caso ostentazione di forza e grossolanità. La stretta di mano assente è invece sintomo di debolezza, insicurezza e paura di un coinvolgimento.
4. Quando la stretta di mano viene prolungata in modo eccessivo , il soggetto che la pratica rivela una natura invadente mentre una stretta di mano tremolante e con sudorazione trasmette ansia e agitazione da parte di chi la pratica. Quella denominata “ a sandwich ”, con l’uso cioè di entrambe le mani, vuole mostrare un particolare affetto. Quando il contatto è infine ponderato e normale , vi si può individuare tanto una spontanea socievolezza quanto un desiderio di prudenza nell’approccio e attenzione nel non svelare nulla di se stessi.
5. Le carezze ed il massaggio Le mani possono rimandare a contenuti affettivi e corporei, ad una relazione ed a un linguaggio - quello del tatto - penalizzato in una cultura, come quella occidentale, essenzialmente cognitiva, visiva e improntata su un formalismo che penalizza i contatti fisici. Anche quando si entra nella sfera di rapporti più intimi, le tenerezze, le carezze, i preliminari possono risultare poco facili o limitati mentre prevale il piacere della penetrazione e dell’orgasmo. A livello fisiologico, invece, i recettori della pelle, stimolati dagli sfioramenti delle mani, trasmettono le stimolazioni prima alla corteccia cerebrale, subito dopo al talamo e quindi all'ipotalamo fornendo sensazioni di piacere molto elevati.