The Art of War is a subject that has enthusiast for centuries not only the military but also historians, architects, engineers, mathematicians and scholars of other disciplines that have produced a large number of articles, essays and books. Nevertheless, the Art of War has gone through all periods of history, from antiquity to the present day, gradually adapting to the evolution of techniques and weapons technologies, tactics and military strategy, thanks to what we call a particular “passion” of man to prevaricate his fellows. Simultaneously, in Architecture and Urban Planning, the will to fortify cities and towns, castles and fortresses, create defensive and offensive works, stimulated the intelligence of leaders and military men, architects, engineers and mathematicians who have offered their speculative abilities to compose treaties of fortification and military architecture, introducing what will be the “Star Fort” or “tracé à l'italienne” in the Renaissance. The purpose of this note is retraces, in that span of time ranging from the sixteenth century to the eighteenth century and face even briefly the developments, the steps and the interferences between art and architecture, empirical science and applied sciences, in a big tourbillon studies and research which, although carried out in the fields and distant disciplines together, they have a common denominator in the more general science applied to the architecture of the fortifications and defensive systems.
Giornata Tecnica da Piave Servizi, 11 aprile 2024 | SERRA Giorgio
La balistica di-segna la città: l’arte delle fortificazioni nell’età moderna
1. La balistica di-segna la città:
l’arte delle fortificazioni nell’età moderna
Massimo Corradi
Dipartimento di Scienze per l’Architettura, Scuola Politecnica – Genova
corradi@arch.unige.it
Battaglia di Marignano, 13 e 14 settembre 1515 a Melegnano e San Giuliano Milanese
Maître à la Ratière (XVI sec.)
2. L’Arte della guerra
L’Arte della guerra ha attraversato tutte le epoche storiche,
dall’antichità ai giorni nostri … grazie a quella che chiamiamo una
particolare “passione” dell’uomo a prevaricare i suoi simili.
«Honorare, et premiare le vertù, non
dispreggiare la povertà, stimare i
modi et gli ordini della disciplina
militare, costringere i cittadini ad
amare l’uno l’altro, à vivere senza
sette, à stimare meno il privato, che
il pubblico, et altre simili cose, che
facilmente si potrebbono con questi
tempi accompagnare; …»
[Niccolò Machiavelli (1469 – 1527). Libro della arte
della guerra di Niccolo Machiavegli cittadino et
segretario fiorentino. Firenze: er haer. Filippo I
Giunta, 1521]
Iusti Lipsi. De militia Romana libri quinque, commentarius ad Polybium. Editio nova, aucta variè & castigata [Legato
con:] Lipsius Justus. Admiranda, sive, de magnitudine Romana libri quattuor. [...]. Antuerpiae, ex officina
Plantiniana, apud Ioannem Moretum, 1598.
3. L’arditezza dell’uomo militare a progettare
e costruire fortificazioni
Nessun giorno vi cancellerà dalla memoria del tempo.
Muraglia cinese, III sec. a.C.
4. L’arditezza dell’uomo militare a progettare
e costruire castelli
Castel del Monte
XIII sec.
Federico II Hohenstaufen (1194 – 1250)
5. L’arditezza dell’uomo militare a progettare
e costruire città fortificate
In Architettura e Urbanistica, la volontà di fortificare città e paesi,
castelli e piazzeforti, creare opere difensive e offensive, ha stimolato
l’ingegno di condottieri e uomini d’arme, architetti e ingegneri,
matematici.
6. La “fortificazione alla moderna”
la nuova scienza di fortificare città a piazzeforti
La matematica diventa partecipe del disegno della città.
7. La “fortificazione alla moderna”
la geometria di-segna città a piazzeforti
La geometria è lo strumento indispensabile che consente di
tradurre la città ideale nella città costruita.
Galasso Alghisi (1523 - 1573), La fortezza dei sette baluardi (1570).
8. La “fortificazione alla moderna”
la balistica traccia città a piazzeforti
Michelangelo Buonarroti, Studi di fortificazione per la Porta al Prato d’Ognissanti 1529-1530.
Firenze, Casa Buonarroti, inv. 13 A.
10. La “fortificazione alla moderna”
il disegno come segno della città
Pierre Panseron (1736 - 1787). Etude pour le lavis ou il est
fait mention du mélange & de l’emploi des couleurs dans
les plans de fortifications & les cartes topographiques.
Paris, ca. 1781).
Il disegno e il colore diventano strumenti di trasmissione del
sapere.
11. La “fortificazione alla moderna”
l’arte di fortificare città a piazzeforti
Dunkirk, France 1709.
12. La “fortificazione alla moderna”
la perfezione matematica nell’architettura
La perfezione della fortezza trascende la perfezione dell’uomo.
Francesco di Giorgio Martini, Trattato di architettura militare e civile,
di idrostatica, geometria, e prospettiva, libri di mulini e macchine,
trattati di fortificazioni e macchine militari
[Biblioteca Nazionale di Firenze]
13. L’Art de jetter les bombes
ovvero la scienza balistica
Henry Hexam (1585 – 1650),
Principles of the art militarie, 1637.
Robert Ward (XVII sec.), Anima'dversions of vvarre; or, A
militarie magazine of the truest rules, and ablest
instructions, for the managing of warre. … With divers
new inventions, both of fortifications and stratagems,
1639.
Levin Hulsius (1550 – 1606),
Tractatus instrumentorum
mechanicorum. Francofurti ad
Moenum: Wolfgang Richter, Levin
Hulsius, 1605
14. Dalla matematica di Niccolò Tartaglia
all’artigliere pratico
Dal moto rettilineo al moto parabolico
Niccolò Tartaglia (1499 – 1557)
Johannes Müller da Königsberg o Regiomontanus (1436 – 1476).
A sinistra: curva balistica di Tartaglia [Niccola Tartaglia, Nova Scientia, 1606: 28]; a destra:
traiettoria della palla di cannone da Regiomontanus, Johannes:Ioannis Regiomontani Mathematici
Praestantissimi De Triangvlis Planis Et Sphaericis libri quinque. Basilae: Daniel Santbech,1561.
15. Galileo Galilei
Trattato di fortificazioni e modo d’espugnare la città con
disegni e piante di fortificazioni
Galileo Galilei (1564 – 1642)
Isaac Newton (1642 – 1727), Robert Anderson (1668 – 1696).
Trattato di Fortificazioni, manoscritto di Galileo Galilei;
linee di tiro parabolico secondo Blondel [Blondel, L’Art de jetter les bombes, 1683: 22].
16. Il bombardamento di Genova del 1684
Bombardamento di Genova da parte della flotta francese comandata da Abraham Duquesne
(1610 – 1688) nel 1684 [Sébastien Pontault de Beaulieu (1612 – 1674) in Albert Sebille.
Histoire de la Marine, Editions Saint-Georges, 1939].
17. Il moto dei proietti e la Forza di Coriolis
Gustave-Gaspard de Coriolis (1792 – 1843)
Un monaco e un borghese osservano il lancio di un cannone disposto
verticalmente chiedendosi da che parte cadrà l’oggetto lanciato, incisione
riportata nel 1690 nell’opera di Pierre Varignon, Nouvelles conjectures sur la
pesanteur (Paris: Jean Boudot, 1690). Lanci verticali di palle di cannone
realizzati dal monaco Marin Mersenne (1588 – 1648) e dall’ingegnere Pierre
Petit (1594 – 1677) nel 1638.
Disegno dall’Almagestum novum (Bologna, 1651) di Giovanni
Battista Riccioli (1598 – 1671) sul lancio di una palla di
cannone lungo il meridiano e sulla sua deviazione provocata
dalla rotazione terrestre.
18. Françoise Blondel (1618 - 1686) :
L’Art de jetter les bombes
La scienza balistica modifica la pratica di artiglieria.
Esemplificazione del tiro del cannone. Nel disegno della bocca da fuoco si possono individuare tre
linee: 1) la linea A-B che collega lo sguardo dell’artigliere al suo bersaglio, 2) la linea D-F che corre
lungo l’asse del cannone, 3) la curva E-G-B che rappresenta l’andamento del tiro parabolico [Blondel,
L’Art de jetter les bombes, 1683: 364].
19. Una concettualizzazione differenziale della
scienza del moto
Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646 – 1716), Christiaan Huygens
(1629 – 1695), Pierre Varignon (1654 - 1722), Johann Bernoulli
(1667 – 1748), Leonhard Euler (1707 – 1783), Jean-Baptiste Le
Rond d’Alembert (1717 – 1783).
Tiro di artiglieria: mortaio, incisione di Jean Théodore de Bry (1561-1623). In: Diego Ufano (… - 1613),
Artillerie, ou Vraye instruction de l'artillerie et de ses appartenances. Rouen: David du Petit Val, 1628.
y = y0
+ tan θ0
x −
g
2 v0
cos θ0( )
2
x2
v0
= velocità iniziale
g = accelerazione di gravità
Moto parabolico di un proietto
y = gittata
θ0
= alzo (angolo di tiro)
20. Le bombardier françois ou nouvelle methode
de jetter les bombes avec precision (1731)
Matematici vs ingegneri: teoria vs esperienza
Bernard Forest de Bélidor (1698 – 1761)
Jean-Louis Lombard (1723 – 1794)
Adrien-Marie Legendre (1752 – 1833)
21. Il castello diventa rocca, fortezza,
fortificazione
I torrioni si abbassano fino a raggiungere il livello delle cortine
murarie. I bastioni diventano poligonali. Le murature, di spessore
sempre più rilevante, perdono la loro verticalità, che serviva a
opporsi agli assalti delle fanterie, e assumono una scarpa sempre
più pendente e sfuggente.
Krak dei Cavalieri,
fortezza nei pressi di Homs, Siria (XI sec.)
Rocca di Imola,
rinnovata da Gian Galeazzo Sforza (1469 – 1494)
Fort Carré (Antibes) costruito alla metà del XVI sec.
e rinnovato da Vauban nel XVII sec.
Mura Teodosiane, Costantinopoli V sec.
22. La teoria delle fortificazioni tra utopia e realtà
Francesco di Giorgio Martini, Trattato di architettura civile
e militare. Frammento (sec. XV).
Non più grandi castelli inespugnabili all’attacco degli assalitori, ma
nuove fortificazioni in grado di resistere al tiro dell’artiglieria.
Leonardo da Vinci (1542 - 1519): fortezza di montagna
[Codice Atlantico, Biblioteca Ambrosiana, Milano, F. 83].
23. La teoria delle fortificazioni nell’età moderna
Le mura delle città diventano sistemi coordinati di fortificazioni per
mezzo di rilevati e ridotte, murature basse e ‘sfuggenti’ in grado di
resistere al colpo di cannone che assume traiettorie sempre più
radenti e maggiore potenza distruttiva.
A sinistra: Tavola di Fortificazioni, da Cyclopaedia or an universal dictionary of arts and sciences.
London: Chambers, 1728. A destra: “Art Militaire, Fortification”. Encyclopédie ou Dictionnaire
raisonne des Sciences, des Arts et des Métiers, 1751-81.
24. Una nuova scienza :
l’arte di fortificare città e piazzeforti
L’arma da fuoco diventa lo strumento principe della guerra.
25. Architetti, Ingegneri, Matematici
Girolamo Cataneo (seconda metà del XVI sec.), Vicenzo Scamozzi
(1548 - 1616), Françoise Blondel (1618 - 1686), Alessandro Capra
(sec. XVII), Bonaiuto Lorini (1540 - 1611), Pietro Sardi (sec. XVII),
Giovanni Scala (fine XVI sec. - inizi XVII sec.).
Alessandro Capra, La nuova architettura
militare d'antica rinovata, divisa in tre parti.
Bologna: G. Monti,1683.
26. I trattati di architettura civile e militare
Mariano di Iacopo senese, detto il Taccola (1381 - 1458), Antonio
Giamberti da Sangallo il vecchio (1455 – 1534), Giuliano Giamberti
da Sangallo (1445 – 1516) e Antonio da Sangallo il giovane (1484 –
1546).
Giust’Emilio Alberghetti. Compendio della
fortificatione....Scritto per comando dell'Ill.mo, & Ecc.mo,
Si.r Sebastiano Mocenigo ... In Venetia, per Girolamo
Albrizzi, 1694.
Alessandro Capobianco, Corona e Palma Militare di
Arteglieria …Con una giunta della fortificatione Moderna, …
Nuovamente composta, e data in luce Dallo strenuo
Capitano Alessandro Capo Bianco Vicentino delli
Bombardieri della città di Crema. ... . Con privilegio.
Venetia: Gio.Antonio Rampazetto, 1598
Jacopo Aconcio (1520 – 1567). Trattato sulle
fortificazioni. Manoscritto 1562 (?).
27. Francesco De Marchi
La fortificazione stellata
Francesco De Marchi. Dell'architettura militare libri tre. Opera novamente data in luce. In Brescia,
appresso Comino Presegni. Ad instanza di Gasparo dall'Oglio, 1599.
28. La città stellata
A sinistra: Palmanova [Vincenzo Maria Coronelli (1650-1718), pianta di Palmanova, 1708].
Palmanova, città-fortezza stellata con nove baluardi ai vertici e tre porte monumentali, costruita dalla
Repubblica di Venezia nel 1593 esprime al meglio l’utopia della Città Ideale e riprende le idee di
Antonio Averlino detto il Filarete (ca 1400 – 1469) per la città ideale di Sforzinda sviluppata nel
Trattato di Architettura del 1464. Giulio Savorgnan (1510 - 1595), coniugando le esigenze della difesa,
della vita civile e della celebrazione artistica della Repubblica di Venezia, contribuì a rendere
Palmanova una città-fortezza perfetta. A destra: Filarete (Antonio Averlino), Trattato di architettura II-I
140 - Folio 43r, 1464. Pianta della ‘Sforzinda’.
29. Gli ingegneri militari del Rinascimento
Fronti bastionati, fossati, cortine, rivellini, coprifacce o
controguardie, tanaglie e cavalieri
Sébastien Le Prestre de Vauban. Manuscrit du traité des fortifications. Première partie: De l’art de
fortifier les places où l’on explique les différents sistèmes qui ont été mis en usage … Seconde partie. De
l’attaque et de la défense des places. Où l’on explique tout ce qui s’est pratiqué de nouveau dans les
sièges, soit pour l’attaque, soit pour la deffense jusqu’à l’année 1714 [circa 1714].
30. Gli ingegneri militari del Rinascimento
Evoluzione del fronte bastionato
La geometria del fronte bastionato doveva rispettare regole precise
per impedire che il nemico potesse disporre linee ravvicinate di tiro
e, viceversa, costringerlo ad attaccare in posizione sfavorevole alla
sua difesa ma sotto il fuoco incrociato dei difensori.
Antonio Cassi Ramelli (1905 - 1980)
31. “La figura di sei lati fa il balovardo perfetto”
[Gabrio Busca (1540 - 1605)]
Gabrio Busca. Dell’Architettura Militare. Milano: G. Bordone e P. M. Locarni, 1601; p. 143, 167.
Nové Zámky (Neuhäusel) in Slovacchia,
costruita nel 1663, stampa ca. 1680
32. Bonaiuto Lorini (1540 – 1611) “inzegnero”
Bonaiuto Lorini, Città fortificata di Coevorden (Paesi Bassi).
Maurizio di Nassau (1567 - 1625): pianta della città di Coevorden (Paesi Bassi)
33. Le Jeu des Fortifications
1698 ca.
Il gioco delle fortificazioni, inventato e disegnato da Gille La Boissière, ingegnere al servizio di Luigi
XIV. À Paris, chez J. Mariette, circa 1698. Le regole sono quelle del gioco dell’oca. Seguendo un
percorso di 53 caselle, i giocatori imparano i principi dell'arte della fortificazione secondo le teorie del
tempo.
34. L’Illuminismo : fortificazioni e enciclopedie
System of Fortification. Warner (engraved by). London. Alexr. Hogg, ca. 1785.
39. La fortificazione di-segna la città:
la città fortificata
La situazione delle difese torinesi negli anni Sessanta del Seicento.
Theatrum statuum regiae celsitudinis Sabaudiae ducis ... , Amsterdam, héritiers de J. Blaeu, 1682, T.
1. Collection Bibliothèque municipale de Lyon, cote 5222.
40. La fortificazione di-segna il territorio
La fortezza di Torino, l’investimento, l’assedio, la battaglia del 1706 sulla pianta della città attuale
(1911) da Pietro Magni, Rivista di Artiglieria e Genio, n. 4/1913.
41. La fortificazione di Savona
George Louis le Rouge (1712 – 1790). Paris, circa 1750
42. George Louis le Rouge (1712 – 1790). Paris, circa 1745
Genova città fortificata:
le fortificazioni di-segnano il territorio
43. Sistemi fortificati di difesa
di piazzeforti e città
I sistemi “stellati” divennero così patrimonio dell’architettura
militare e fortificata.
A sinistra: Pianta della città di Nancy [Nicolas de Fer (1646 – 1720): 1693]. A destra: pianta della città
di Neuf Brisach, costruita su progetto di Vauban per ordine di Louis XIV (1638 – 1715) dopo la
perdita della città di Vieux Brisach sul Reno [1697].
44. Fortificazioni alla Vauban
Città “stellate” alla Vauban.
A sin.: Fortificazioni della città di Hunnigen sul Reno costruite da Vauban (1679-1681) con il ponte
che collega la cittadella fortificata. Tali fortificazioni sono state demolito ai sensi dell'articolo III del
Trattato di Parigi (1815); a destra fortificazioni della città di Thionville.
46. Dalla battaglia campale all’assedio delle
piazzeforti
L’armata di Fiandra alla battaglia di Nieuwpoort (2 luglio 1600).
Repubblica delle Sette Province Unite e Regno d'Inghilterra vs Regno di Spagna.
48. L’assedio delle piazzeforti
La distruzione della Cittadella di Anversa in occasione della rivolta del 1577, da W. Baudartius,
Les Guerres de Nassau, pourtraits … . Amsterdam, 1616.
49. Il Marchese di Vauban al servizio di Luigi XIV
di Borbone, il Re Sole
Sébastien Le Prestre marchese di Vauban (1633 – 1707).
• Manuscrit du traité des fortifications. [circa 1714].
• De l’attaque et de la défense des places. (Traité pratique des mines: et un autre de la guerre
en général, par un Officier de distinction). La Haye: Pierre de Hondt, 1737-42.
• Mémoire pour servir d’instruction dans la conduite des sièges et la défense des places. Leide:
Herman Verbeek, 1840.
• Traité des sièges et de l'attaque des places, par le maréchal de Vauban. Nouvelle édition,
entièrement conforme au ms. présenté par l'auteur au duc de Bourgogne, publiée... par M.
Augoyat, ... Paris: Anselin, 1829.
50. La scienza dell’attacco e della difesa
delle piazzeforti
François de Foissac-Latour (1750 - 1804). Traité de l’attaque des places … [Foissac-Latour , 1795],
“Oeuvres militaires du Maréchal Vauban. Tome premier, contenant le traité de l’attaque des places”.
51. Dell’attacco e della difesa delle piazzeforti
L’assedio
L’assedio di Ypres (Belgio), 15-26 marzo 1678 condotto da Sébastien Le Prestre, marquis de Vauban
al servizio di Luigi XIV di Borbone, il Re Sole (1638 –1715).
52. La Fortification perpendiculaire
[Marc-René de Montalembert (1714 - 1800)]
La guerra di movimento e la ricerca della battaglia campale
influirono sensibilmente il progetto e la costruzione
dell’architettura e della città fortificata.
Fort Boyard (1801), Rochefort/La Rochelle
Napoleone Bonaparte scrisse : « doit être un ouvrage d’une très grande puissance ».
« Il est difficile de concevoir comment ont
a pusse flatter que des places sans
batteries de canons couvertes pourroient
être capables de quelque résistance ;
comment on a pu se borner à placer
l’artillerie sur des remparts tout
découverts et enfilés de tous les sens, ou
sur des cavaliers également exposés à la
formidable artillerie dont ont écrase
aujourd’hui les places assiégées … »
[Marc René de Montalembert].
53. Epilogo
Napoleone Bonaparte rivoluziona l’arte della guerra
Napoleone Bonaparte (1769 – 1821) a cavallo durante la battaglia di Wagram (1809).
L’arte della guerra è l’arte di distruggere gli uomini, come la politica e l’arte d’ingannarli.
Jean Baptiste Le Rond d'Alembert (1717 – 1783), Zibaldone di letteratura e di filosofia, 1753/67.
54. La Guerra Civile Americana
(1861 – 1865)
Gettysburg (1-3 luglio 1863)
46.286 caduti (morti, feriti, dispersi)
Qui desiderat pacem, praeparet bellum.
[Chi aspira alla pace, prepari la guerra].
Publio Vegezio Renato (IV-V sec. d.C.), Epitoma rei militaris (L’arte della guerra).
55. L’architettura fortificata
e la fortificazione diffusa
Linea Sigfrido (1916-17) e Linea Maginot (1928-40).
Andrè Maginot (1877 –1932)
56. “La guerra è la lezione della storia che i popoli
non ricordano mai abbastanza”
Grazie per l’attenzione
Le casematte come soldati con gli elmi di cemento, baluardi immobili,
scrutano i nostri monti e riflettono silenziosamente sulla stupidità dell’uomo.
“Croda Sora i Colesei”, presso lo sbarramento Passo di Monte Croce Comelico, Alto Adige (I Guerra Mondiale, 1915-18).
Pablo Picasso (1881 –1973), Guernica, 1937.