@insopportabile spiega come la rete possa farsi ponte fra persone, Pubblica Amministrazione e territori nella promozione territoriale e nella gestione delle emergenze, concentrandosi sui casi del #sardolicesimo e di #allertameteoSAR.
Le slide fanno parte dell'intervento tenuto il 14 maggio 2014 nell'ambito dell'evento "Trieste+Social: dal racconto alla promozione del territorio" (Museo Revoltella, Trieste).
3. Il #sardolicesimo non esiste, quindi
è potente.
Trieste, 14 maggio 2014
Come nei rapporti reali un social
network diventa strumento potente
quando la comunità è coesa.
Creare la propria comunità è la chiave.
33. E con i dati sbloccati si può
creare uno strumento
completo.
Trieste, 14 maggio 2014
34. Il flusso dei soccorsi si
canalizza e georeferenzia.
Trieste, 14 maggio 2014
35. Anche la Regione Sardegna
usa #allertameteoSAR e la
mappa sardSOS.
Trieste, 14 maggio 2014
36. Dopo 7 giorni il nostro
volontariato digitale finisce.
E’ ora di pale e carriole.
Trieste, 14 maggio 2014
37. Suggerimenti.
Trieste, 14 maggio 2014
• Creare un social media team di protezione civile
che gestisca gli account e funga da tramite tra
protezione civile sul territorio e cittadinanza;
•Creare liste di volontari digitali pronti ad
intervenire in maniera autorevole e capace in loco;
•Codificare i tag di conversazione delle emergenze
e georeferenziarli.
38. Chi sono questi volontari
digitali.
Trieste, 14 maggio 2014
“La lezione civica degli «angeli
dell’hashtag» è forte, ma nessuno di loro
l’ha trasformata in un rimprovero
politico, che pure ci sarebbe stato tutto.
«Non importa se chi lo doveva fare non lo
ha fatto: importa solo che servisse farlo e
che noi lo abbiamo fatto»”
Michela Murgia (scrittrice)
39. Trieste, 14 maggio 2014
“Ma dopo due giorni passati a contare morti
e tirare dritto per dare aiuto oggi ho capito
cosa significa veramente il #sardolicesimo.
Sono quelle persone che insieme, senza
essersi mai viste e conosciute oppure magari
detestandosi profondamente questi problemi
si mettono a risolverli, insieme. Sono io e
mille e mille altre persone mai viste, attaccate
ad una catena digitale che sentono di far
parte di un qualcosa di importante e
dimostrano che la loro presenza è tangibile,
per quanto in bit.”
@insopportabile