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Caso Concreto: Riconoscimento
del diritto al voto alle donne in
Arabia Saudita
Caleandro Martino
Christian
III D
Fonti:
www.arabpress.eu
www.mic.com
www.aawsat.com
La strada Verso il
Riconoscimento..
Settembre 2011 Dicembre 2015
●
●
●
Volontà da parte del le donne votano
per la
regnate di far entrare prima volta
La strada verso iL
riconoscimento:
Settembre 2011
Il Re Abdullah confermò il 29 settembre 2011 la sua
volontà di far entrare le donne nella Shura, consiglio
consultivo del regno e anche candidarsi alle elezioni
municipali ed esercitare il diritto di voto.
Un bel passo in avanti per i diritti delle donne in un
paese iperconservatore che le ha sempre accantonate ai
margini della società, senza diritto di parola o replica,
prive della possibilità di esprimere le proprie idee
politiche e di scegliere della propria vita lavorativa
senza l’intervento di un uomo, che ne decide la vita e
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medico per eventuali malori o malattie.
Viene finalmente riconosciuto il diritto/dovere di
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possibilità di entrare nel consigli municipali e diventare
consigliere e cambiando una storia di discriminazione ed
emarginazione sociale che dura da troppo tempo.
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Dicembre 2015
Sabato 12 dicembre diventa cosi una giornata storica per l’ultra-
conservatore regno saudita. Durante le odierne elezioni municipali
anche le donne saudite hanno potuto votare, e in alcuni casi, di
votare per altre donne candidate nelle liste dei consigli municipali.
(Agenzie). Gli elettori sauditi hanno eletto ben 20 donne per seggi
municipali, secondo i risultati pubblicati da The Associated Press
il giorno dopo che anche le donne in Arabia Saudita hanno votato
per la prima volta nella storia del Paese.
Le donne che hanno vinto provengono da zone molto diverse
dell’Arabia Saudita, che vanno dalle più grandi città ai piccoli
villaggi anche vicino la Mecca.
Alcuni dati...
Le 20 elette di sesso femminile rappresentano l’1% del consiglio di
circa 2.100 seggi comunali interessati, ma si tratta senza dubbio di un
passo avanti per la partecipazione elettorale delle donne.
La presenza femminile (979 donne) rappresenta solo il 14% dei
7.000 candidati totali e meno del 10% degli elettori registrati,
secondo il Washington Post.
La capitale Riyadh con ben
quattro elette. Nella provincia
orientale invece sono state elette
due donne. A Jeddah due donne elette.
Jeddah Provincia orientale Riyadh
La voce delle donne...
Inoltre, la così detta purdah, o segregazione di genere, è ancora molto forte nella
campagna elettorale e ciò rende complicato per le candidate donne raggiungere la
maggioranza degli elettori e quindi, anche per questi ultimi, risulta più difficile accedere
alle informazioni sulle candidate. “Noi non chiediamo altro che essere riconosciute e
avere i nostri diritti con le nostre piene capacità giuridiche”, dice Fawzia Abu Khalid,
una professoressa di sociologia politica. “Gli ostacoli che le donne stanno affrontando
sono un riflesso della posizione che la donna occupa nella società attuale. Non abbiamo
un organismo indipendente di rappresentanza, non possiamo essere autonome e siamo
sempre rappresentate con accanto un uomo”, aggiunge.
Le elezioni come OCCASIONE per il cambiamento
La domande più importante che ci poniamo è:
cosa significa questa vittoria della donna saudita? E inoltre, la società
saudita è effettivamente cambiata? Come sono riuscite le donne saudite a
realizzare questo successo in zone disparate del Paese, da Riyad a Medina,
da Mecca a Tabuk, così come nella regione orientale, a Asir, Jazan e Ha’il?
Tutto ciò è fonte di gioia ed esultanza che però non deve far ignorare tali interrogativi,
poiché queste elezioni municipali sono considerate un’occasione rara per comprendere
la portata dei cambiamenti in atto nel Paese.
Ora le università, i ricercatori, ma anche i mass media in Arabia Saudita
dovrebbero iniziare a condurre ricerche, presentare studi e relazioni sulle
candidate e sulle loro idee, sul modo in cui hanno vinto le elezioni e hanno
interagito con gli elettori riuscendo a convincerli del loro programma elettorale,
sulla necessità di comprendere l’orientamento di ciascuna candidata, nonché
sulla ragione per cui alcune sono riuscite a vincere in regioni dell’Arabia
Saudita considerate ultra conservatrici.
A sua volta, ciò permetterà di comprendere meglio la società saudita e la
Incidenti con gli
Oppositori...
Un video pubblicato online mostra alcuni giovani con
in mano alcuni manifesti elettorali delle candidate
mentre gridano: “Noi non vogliamo le donne
candidate”. Nonostante questi incidenti, il ministero
degli Affari comunali e dei villaggi ha condotto una
vasta campagna pubblicitaria per incoraggiare anche
le donne a registrarsi come elettrici e per sottolineare
l’importanza delle elezioni per lo sviluppo dei
quartieri e dei comuni.
Il diritto al voto concesso alle donne in realtà non ha
prodotto i risultati sperati, poiché poche sono coloro che
hanno partecipato attivamente al voto e anche pochissime
donne sono state elette.
Questo ci permette di capire come ancora la situazione sia
acerba a causa di alcuni divieti e diritti negati che
compromettono il voto e la possibilità di votare.
La donna rimane incatenata nella sfera coniugale a causa
della potenza dei mariti. Quindi la scarsa affluenza è anche
dovuta al divieto di guida per le donne e alla dipendenza dai
mariti che hanno potere decisionale su qualsiasi scelta delle
mogli.
Principlamente il 2015 è stato l’anno che ha visto il
posizionamento di alcune pietre miliari, ma c’è ancora molto
lavoro da fare nel 2016. La buona notizia però è che molti
hanno ancora fiducia nel fatto che i governi arabi possano e
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  • 1. Caso Concreto: Riconoscimento del diritto al voto alle donne in Arabia Saudita Caleandro Martino Christian III D
  • 3. La strada Verso il Riconoscimento.. Settembre 2011 Dicembre 2015 ● ● ● Volontà da parte del le donne votano per la regnate di far entrare prima volta
  • 4. La strada verso iL riconoscimento: Settembre 2011 Il Re Abdullah confermò il 29 settembre 2011 la sua volontà di far entrare le donne nella Shura, consiglio consultivo del regno e anche candidarsi alle elezioni municipali ed esercitare il diritto di voto. Un bel passo in avanti per i diritti delle donne in un paese iperconservatore che le ha sempre accantonate ai margini della società, senza diritto di parola o replica, prive della possibilità di esprimere le proprie idee politiche e di scegliere della propria vita lavorativa senza l’intervento di un uomo, che ne decide la vita e la morte, anche per quel che concerne l’intervento medico per eventuali malori o malattie. Viene finalmente riconosciuto il diritto/dovere di partecipare alla vita politica della propria terra, non solo con il voto ma anche con funzioni politiche, avendo la possibilità di entrare nel consigli municipali e diventare consigliere e cambiando una storia di discriminazione ed emarginazione sociale che dura da troppo tempo.
  • 5. La strada verso iL riconoscimento: Dicembre 2015 Sabato 12 dicembre diventa cosi una giornata storica per l’ultra- conservatore regno saudita. Durante le odierne elezioni municipali anche le donne saudite hanno potuto votare, e in alcuni casi, di votare per altre donne candidate nelle liste dei consigli municipali. (Agenzie). Gli elettori sauditi hanno eletto ben 20 donne per seggi municipali, secondo i risultati pubblicati da The Associated Press il giorno dopo che anche le donne in Arabia Saudita hanno votato per la prima volta nella storia del Paese. Le donne che hanno vinto provengono da zone molto diverse dell’Arabia Saudita, che vanno dalle più grandi città ai piccoli villaggi anche vicino la Mecca.
  • 6. Alcuni dati... Le 20 elette di sesso femminile rappresentano l’1% del consiglio di circa 2.100 seggi comunali interessati, ma si tratta senza dubbio di un passo avanti per la partecipazione elettorale delle donne. La presenza femminile (979 donne) rappresenta solo il 14% dei 7.000 candidati totali e meno del 10% degli elettori registrati, secondo il Washington Post. La capitale Riyadh con ben quattro elette. Nella provincia orientale invece sono state elette due donne. A Jeddah due donne elette. Jeddah Provincia orientale Riyadh
  • 7. La voce delle donne... Inoltre, la così detta purdah, o segregazione di genere, è ancora molto forte nella campagna elettorale e ciò rende complicato per le candidate donne raggiungere la maggioranza degli elettori e quindi, anche per questi ultimi, risulta più difficile accedere alle informazioni sulle candidate. “Noi non chiediamo altro che essere riconosciute e avere i nostri diritti con le nostre piene capacità giuridiche”, dice Fawzia Abu Khalid, una professoressa di sociologia politica. “Gli ostacoli che le donne stanno affrontando sono un riflesso della posizione che la donna occupa nella società attuale. Non abbiamo un organismo indipendente di rappresentanza, non possiamo essere autonome e siamo sempre rappresentate con accanto un uomo”, aggiunge.
  • 8.
  • 9. Le elezioni come OCCASIONE per il cambiamento La domande più importante che ci poniamo è: cosa significa questa vittoria della donna saudita? E inoltre, la società saudita è effettivamente cambiata? Come sono riuscite le donne saudite a realizzare questo successo in zone disparate del Paese, da Riyad a Medina, da Mecca a Tabuk, così come nella regione orientale, a Asir, Jazan e Ha’il? Tutto ciò è fonte di gioia ed esultanza che però non deve far ignorare tali interrogativi, poiché queste elezioni municipali sono considerate un’occasione rara per comprendere la portata dei cambiamenti in atto nel Paese. Ora le università, i ricercatori, ma anche i mass media in Arabia Saudita dovrebbero iniziare a condurre ricerche, presentare studi e relazioni sulle candidate e sulle loro idee, sul modo in cui hanno vinto le elezioni e hanno interagito con gli elettori riuscendo a convincerli del loro programma elettorale, sulla necessità di comprendere l’orientamento di ciascuna candidata, nonché sulla ragione per cui alcune sono riuscite a vincere in regioni dell’Arabia Saudita considerate ultra conservatrici. A sua volta, ciò permetterà di comprendere meglio la società saudita e la
  • 10. Incidenti con gli Oppositori... Un video pubblicato online mostra alcuni giovani con in mano alcuni manifesti elettorali delle candidate mentre gridano: “Noi non vogliamo le donne candidate”. Nonostante questi incidenti, il ministero degli Affari comunali e dei villaggi ha condotto una vasta campagna pubblicitaria per incoraggiare anche le donne a registrarsi come elettrici e per sottolineare l’importanza delle elezioni per lo sviluppo dei quartieri e dei comuni.
  • 11. Il diritto al voto concesso alle donne in realtà non ha prodotto i risultati sperati, poiché poche sono coloro che hanno partecipato attivamente al voto e anche pochissime donne sono state elette. Questo ci permette di capire come ancora la situazione sia acerba a causa di alcuni divieti e diritti negati che compromettono il voto e la possibilità di votare. La donna rimane incatenata nella sfera coniugale a causa della potenza dei mariti. Quindi la scarsa affluenza è anche dovuta al divieto di guida per le donne e alla dipendenza dai mariti che hanno potere decisionale su qualsiasi scelta delle mogli. Principlamente il 2015 è stato l’anno che ha visto il posizionamento di alcune pietre miliari, ma c’è ancora molto lavoro da fare nel 2016. La buona notizia però è che molti hanno ancora fiducia nel fatto che i governi arabi possano e vogliano fare il bene delle donne.