2. ANCHE QUANDO GLI
INTERESSI SONO BASSI,
IL MUTUO A TASSO
FISSO CONTINUA AD
ESSERE IL PIU’
RICHIESTO IN ITALIA
3. Il motivo?
Questa forma di
finanziamento permette
la possibilità di
prevedere in anticipo e
con esattezza la rata che
si dovrà sostenere.
4. In tempi di incertezza
economica e di lavoro
precario, questo non è
sicuramente un punto
da sottovalutare e spiega
perché i mutui a tasso
fisso continuano ad
essere i più richiesti,
soprattutto dalle
famiglie.
5. Tuttavia, in periodi in cui
gli interessi sui mutui
sono particolarmente
bassi per direttiva della
Banca Centrale Europea,
rinunciare al tasso
variabile, potrebbe voler
dire «pagare di più».
6. Mutuo a tasso fisso o
variabile: quale conviene
di più oggi?
7. Premettendo che rimane
una scelta molto
personale, esiste una
regola empirica che si
dimostra efficace per
valutare se un tasso fisso
è conveniente o meno.
8. Se la proposta si assesta
intorno al 4-5% può
essere considerata
buona.
(al di sotto conviene
quasi sempre, mentre se
supera questa soglia
rischia di essere troppo
costoso rispetto al tasso
variabile)
9. Inoltre, va tenuto in
considerazione anche
il valore dell’Euribor
nel momento della
firma del contratto.
10. LA SURROGA
Qualora si volesse
modificare il tasso di
interesse, basta ricorrere
alla surroga.
Questo è uno strumento
previsto per la portabilità
gratuita da una banca
all’altra e se non si volesse
cambiare banca è possibile
rinegoziare il mutuo con lo
stesso istituto di credito che
lo ha concesso.
11. Infine, per una scelta più
consapevole, si può sempre
ricorrere ai comparatori di
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