L'articolo affronta il tema del numero degli stranieri nelle carceri italiane individuando anche la tipologia dei reati che caratterizza la presenza degli stranieri negli istituti di detenzione.
Dei delitti e delle paure. La criminalità, l'immigrazione e come vengono perc...Franco Pesaresi
L'andamento della criminalità in Italia e la sua percezione da parte degli italiani anche in relazione all'aumento della presenza degli immigrati.
Nel caso in cui non si riesca a scaricare l'articolo,lo stesso può essere scaricato al seguente link: https://welforum.it/dei-delitti-e-delle-paure/
Una sintesi dei dati analizzati nell'edizione 2013 del "Dossier Statistico Immigrazione" realizzato dal Centro Studi e Ricerche IDOS in collaborazione con il Ministero per l'Integrazione e l'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) che opera nell'ambito del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sintesi XXIII Rapporto Immigrazione 2013 Caritas e MigrantesCaritas_Italiana
Sintesi dei dati 2013 del XXIII Rapporto sull'Immigrazione in Italia realizzato da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, e presentato a Roma il 30 gennaio 2014
Dei delitti e delle paure. La criminalità, l'immigrazione e come vengono perc...Franco Pesaresi
L'andamento della criminalità in Italia e la sua percezione da parte degli italiani anche in relazione all'aumento della presenza degli immigrati.
Nel caso in cui non si riesca a scaricare l'articolo,lo stesso può essere scaricato al seguente link: https://welforum.it/dei-delitti-e-delle-paure/
Una sintesi dei dati analizzati nell'edizione 2013 del "Dossier Statistico Immigrazione" realizzato dal Centro Studi e Ricerche IDOS in collaborazione con il Ministero per l'Integrazione e l'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) che opera nell'ambito del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sintesi XXIII Rapporto Immigrazione 2013 Caritas e MigrantesCaritas_Italiana
Sintesi dei dati 2013 del XXIII Rapporto sull'Immigrazione in Italia realizzato da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, e presentato a Roma il 30 gennaio 2014
R. Villano - Intervento del Presidente Villano alla Tavola Rotonda del Rotary...Raimondo Villano
abs: Raimondo Villano, “Il Rotary per l’uomo” (patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est, Edizione Eidos,
pag. 320; Castellammare di Stabia, ottobre 2001).
Trade in Counterfeit Goods and the Italian Economy: Protecting Italy's intell...OECD Governance
OECD report measuring the direct, economic effects of counterfeiting on Italian consumers, the Italian retail and manufacturing industry, and the Italian government. It examines both the impact that the imports of fake products to Italy has on these three groups and the impact on the Italian intellectual property rights holders of the global trade in fake products that infringe their IP rights. For more information see oe.cd/counterfeits-italy
La “signora in nero”: non c’è immigrazione senza cronacaMarco Binotto
in M. Binotto, M. Bruno, V. Lai (a cura di) Gigantografie in nero. Ricerca su sicurezza, immigrazione e asilo nei media italiani, Lulu Press, Raleigh (North Carolina), 2012, pp. 19-35.
SERVONO GLI OBIETTIVI DI SERVIZIO NELL'ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIALE (SAD)Franco Pesaresi
Il problema principale oggi è costituito dalla bassissima percentuale di anziani assistiti con il SAD: bisognerebbe pertanto fissare un livello standard che tutti i Comuni o gli ambiti sociali devono raggiungere (degli obiettivi di servizio) . Occorre innanzitutto raggiungere un livello base uguale per tutti per poi crescere gradualmente in una seconda fase.
Ricostruire i contenuti del livello essenziale dell’assistenza domiciliare sociale non è facile perché la prestazione viene
presentata come singola mentre invece i servizi in essa contenuti sono diversi e di diversa natura. Non ci sono spiegazioni
adeguate nella Legge di bilancio 2022 e nel Piano per la non autosufficienza 2022-2024 per cui l’unica soluzione è
interpretare in modo letterale quanto contenuto nelle norme citate.
R. Villano - Intervento del Presidente Villano alla Tavola Rotonda del Rotary...Raimondo Villano
abs: Raimondo Villano, “Il Rotary per l’uomo” (patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est, Edizione Eidos,
pag. 320; Castellammare di Stabia, ottobre 2001).
Trade in Counterfeit Goods and the Italian Economy: Protecting Italy's intell...OECD Governance
OECD report measuring the direct, economic effects of counterfeiting on Italian consumers, the Italian retail and manufacturing industry, and the Italian government. It examines both the impact that the imports of fake products to Italy has on these three groups and the impact on the Italian intellectual property rights holders of the global trade in fake products that infringe their IP rights. For more information see oe.cd/counterfeits-italy
La “signora in nero”: non c’è immigrazione senza cronacaMarco Binotto
in M. Binotto, M. Bruno, V. Lai (a cura di) Gigantografie in nero. Ricerca su sicurezza, immigrazione e asilo nei media italiani, Lulu Press, Raleigh (North Carolina), 2012, pp. 19-35.
SERVONO GLI OBIETTIVI DI SERVIZIO NELL'ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIALE (SAD)Franco Pesaresi
Il problema principale oggi è costituito dalla bassissima percentuale di anziani assistiti con il SAD: bisognerebbe pertanto fissare un livello standard che tutti i Comuni o gli ambiti sociali devono raggiungere (degli obiettivi di servizio) . Occorre innanzitutto raggiungere un livello base uguale per tutti per poi crescere gradualmente in una seconda fase.
Ricostruire i contenuti del livello essenziale dell’assistenza domiciliare sociale non è facile perché la prestazione viene
presentata come singola mentre invece i servizi in essa contenuti sono diversi e di diversa natura. Non ci sono spiegazioni
adeguate nella Legge di bilancio 2022 e nel Piano per la non autosufficienza 2022-2024 per cui l’unica soluzione è
interpretare in modo letterale quanto contenuto nelle norme citate.
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraFranco Pesaresi
Per le persone senza dimora, la residenza anagrafica rappresenta un requisito decisivo per le sue possibilità di inclusione, perché ad essa si collega la possibilità di usufruire dei servizi sanitari, socio-assistenziali e abitativi, erogati dagli enti locali.
Una persona senza dimora può eleggere a suo domicilio non necessariamente un luogo fisico, l’importante è che scelga il Comune presso cui stabilisce i suoi interessi In questo caso, la persona viene iscritta in una via fittizia, territorialmente non esistente ma equivalente in valore giuridico; una via dove non vive nessuno e che in realtà non esiste, ma che viene istituita per dare la possibilità anche alle persone senza dimora di ottenere la residenza e i diritti ad essa connessi.
A quattro anni dal primo lockdown, e nella quarta giornata nazionale per le vittime del Covid, l'articolo si occupa delle residenze per
anziani ritornando a quel periodo terribile che ha segnato le vite, e le morti, di migliaia di anziani ricoverati. Lo facciamo
con la recensione del libro di Costanzo Ranci “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo” (Mimesis
Edizioni, 2023).
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'Franco Pesaresi
Il Decreto Legislativo attuativo n. 29/2024, in grandissima parte, non dà attuazione alla Legge delega rinviando quasi tutte le decisioni più importanti ad una serie impressionante di ulteriori 19 decreti e linee guida. Nei prossimi mesi bisognerà cogliere ogni occasione, compresa quelle dei tanti decreti attuativi previsti, per recuperare i contenuti in linea con le previsioni più innovative della legge 33/2023.
Il servizio di Pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari si attiva in caso di emergenze ed urgenze sociali, circostanze della vita quotidiana dei cittadini che insorgono repentinamente e improvvisamente, producono bisogni non differibili, in forma acuta e grave, che la persona deve affrontare e a cui è necessario dare una risposta immediata e tempestiva in modo qualificato, con un servizio specificatamente dedicato. Il pronto intervento sociale viene assicurato 24h/24 per 365 giorni l’anno.
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIFranco Pesaresi
on il Decreto Legislativo attuativo, approvato il 25 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri anziché procedere con l’avvio dell’attuazione della riforma della non autosufficienza prevista dalla Legge Delega 33/2023, si limita a disporre un rinvio quasi generalizzato degli obiettivi fondanti la riforma stessa. Franco Pesaresi mette a fuoco gli elementi centrali del recente Decreto, evidenziandone la distanza dai contenuti della Legge delega approvata meno di un anno fa dal Governo, una riforma che anziani non autosufficienti e caregiver attendono da anni.
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)Franco Pesaresi
Le dimissioni protette sono state individuate come Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS). L'articolo riordina il quadro normativo delle dimissioni protette.
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Franco Pesaresi
Dopo la presentazione della Legge di Bilancio 2024 al Parlamento si è sviluppata una discussione sulla dimensione dei fondi destinati alla disabilità tra chi affermava che i fondi sono diminuiti rispetto all’anno precedente e le dichiarazioni del Governo che invece affermavano che i fondi sono rimasti gli stessi.
Come stanno effettivamente le cose?
Il Decreto del Ministero del Salute n. 77/2022 sull’assistenza sanitaria territoriale ha introdotto un nuovo strumento per
l’assistenza globale dei pazienti territoriali: il Progetto di salute. In questo contributo, l'autore propone un’analisi
dello strumento come definito dal quadro normativo e propone alcune valutazioni rispetto alla sua attuazione nel sistema
organizzativo dei servizi.
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Franco Pesaresi
Questo ebook racconta dei primi due anni (2022-2023) di attuazione della parte sanitaria del PNRR nella Regione Marche. Parliamo di quella che tecnicamente si chiama Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il PNRR prevede, come è noto, numerosi investimenti sia nella sanità territoriale che in quella ospedaliera, nulla purtroppo per la prevenzione. Parliamo per intenderci di Case della salute, di ospedali di comunità, di centrali operative territoriali, di grandi attrezzature sanitarie, di digitalizzazione ecc.
In queste pagine si cercherà di mettere in condizione il lettore di valutare come procede nelle Marche l’attuazione del PNRR nel settore sanitario, fornendo documentazione e valutazioni.
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Franco Pesaresi
Seconda parte di un articolo che affronta il tema della regolamentazione nazionale degli alloggi per anziani. Negli ultimi due anni sono uscite ben 5 norme che dicono cose diverse ed inadeguate.
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Franco Pesaresi
Negli ultimi due anni (2021-2023) è scoppiato un improvviso e significativo interesse statale per la realizzazione di alloggi
dedicati agli anziani testimoniato da ben cinque norme diverse che si sono occupate del tema.
Si tratterebbe di una cosa molto positiva se non fosse che le diverse norme vanno a costituire un quadro contraddittorio e
confuso.
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaFranco Pesaresi
Con Delibera regionale 1496 del 2023, la Regione Marche ha approvato definitivamente le “Linee attuative regionali degli interventi per la non autosufficienza”, disponendo l’utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza sia per gli anziani che per i disabili. L'autore mette a disposizione un approfondimento sui contenuti di questa recente delibera regionale, proponendo alcune riflessioni su aspetti di particolare rilevanza.
La rivista "Abitare e Anziani" n.3/2023 ha dedicato l'intero numero agli alloggi assistiti. E' presente il mio articolo: "Gli alloggi assistiti: un'alternativa alle strutture residenziali per anziani".
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroFranco Pesaresi
Conciliare qualità e complessità oggi implica abbandonare la vecchia concezione delle organizzazioni sanitarie come strutture gerarchiche lineari: i sistemi sanitari e gli ospedali sono sempre più entità complesse governate da leggi di interazione e auto-organizzazione, spesso soggette a fenomeni emergenti, come lo è stato la minaccia pandemica. Sarà questa la chiave per riformare l’assistenza compresa quella ospedaliera, facendo convergere la pluralità di attori su un unico obiettivo: aumentare la flessibilità del sistema. Tutto il contrario della logica di “una singola causa genera un singolo effetto”.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. Franco Pesaresi
Le proposte del "Patto per la non autosufficienza" per la legge di bilancio 2024 per avviare un piano di legislatura per l'attuazione della L. 33/2023.
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIAFranco Pesaresi
Dopo l’approvazione della Legge delega per la riforma del sistema della non autosufficienza (l. 33/2023), e in attesa dei decreti legislativi attuativi, l'articolo propone un’analisi delle spese per la Long Term Care in Italia negli ultimi 10 anni. Una lettura utile per sapere cosa rientra sotto il “cappello” della LTC e quali sono le varie voci di spesa pubblica, tra sanità, indennità di accompagnamento e altri interventi socio-assistenziali. L'articolo propone anche informazioni legate alle macro-funzioni della Long Term Care e un confronto coi numeri degli altri Paesi UE.
1. 4/12/2019 Gli stranieri nelle carceri | Articolo | welforum.it
https://welforum.it/gli-stranieri-nelle-carceri/ 1/7
Migrazioni <https://welforum.it/area/migrazioni/>
Gli stranieri nelle carceri
Franco Pesaresi <https://welforum.it/autori/franco-pesaresi/> | 4 Dicembre 2019
I detenuti nelle carceri italiane sono 60.439 (al 30/4/2019). Fatta eccezione per la breve parentesi dell’indulto del 2006, la popolazione detenuta è stata
tendenzialmente in continuo aumento fino al picco del 2010 per poi ridursi fino al 2015 (Cfr. Fig. 1). Dall’inizio del 2016 si inverte nuovamente la tendenza,
registrando un continuo aumento del numero dei detenuti (Antigone, 2019).
Figura 1 – Andamento della popolazione detenuta
2. 4/12/2019 Gli stranieri nelle carceri | Articolo | welforum.it
https://welforum.it/gli-stranieri-nelle-carceri/ 2/7
<https://welforum.it/wp-content/uploads/2019/11/pop_detenuta.png>
Note: Il dato del 2019 è riferito al 31 marzo. Tutti gli altri al 31 dicembre. Fonte: Antigone, 2019.
Gli stranieri detenuti
I detenuti stranieri delle carceri italiane sono 20.324 che costituiscono il 33,6% del totale dei detenuti (33,8 nel 2018) (Antigone, 2019). Si tratta di una
importante sovra rappresentazione dato che gli stranieri residenti costituiscono l’8,7% della popolazione residente complessiva.
Per interpretare correttamente i dati occorre però precisare che i dati sui detenuti includono sia gli immigrati regolari sia gli irregolari, mentre i dati sui residenti
prendono solo in considerazione i residenti regolari. Di conseguenza sottostima la percentuale di immigrati sul totale della popolazione e, quindi, sovrastima –
anche se non di molto – la loro probabilità di incarcerazione rispetto al resto della popolazione. In secondo luogo, gli immigrati irregolari non hanno accesso a
misure alternative all’incarcerazione come per esempio gli arresti domiciliari. E questo ovviamente incide sul tasso di detenzione degli stranieri ai fini di una
corretta comparazione con i dati relativi ai detenuti italiani.
Il 61,5% dei detenuti stranieri sono concentrati in 5 nazionalità. Il 16,4% è costituito da marocchini, il 16,3% da rumeni, il 14,0% da albanesi, il 10,9% da
tunisini e il 3,9% da nigeriani. Tre nazionalità sono africane e due europee (Cfr. Tab. 1).
In parte, questi risultati non sorprendono perché tre di queste nazionalità – Marocco, Romania e Albania – sono anche quelle più presenti nel territorio italiano,
anche se i marocchini e gli albanesi sono fortemente sovra rappresentati nelle carceri italiane.
3. 4/12/2019 Gli stranieri nelle carceri | Articolo | welforum.it
https://welforum.it/gli-stranieri-nelle-carceri/ 3/7
Le cinque nazionalità costituiscono il 44,3% della popolazione straniera per cui si registra una forte sovra rappresentazione dovuta soprattutto all’alta
percentuale di detenuti del Marocco, della Tunisia, dell’Albania e della Nigeria. Si distingue, fra queste nazionalità, quella tunisina che esprime il 10,9% dei
detenuti stranieri rispetto ad una popolazione che costituisce solo l’1,9% della popolazione straniera.
Tabella 1 – Detenuti stranieri distinti per area geografica, al 31/12/2015
Paesi Donne Uomini Totale
% detenuti sul
totale stranieri
% popolazione sul
totale stranieri
Marocco 38 2.802 2.840 16,4 8,7
Romania 200 2.621 2.821 16,3 22,9
Albania 25 2.398 2.423 14,0 9,3
Tunisia 13 1.880 1.893 10,9 1,9
Nigeria 93 585 678 3,9 1,5
Totale 369 10.286 10.655 61,5 44,3
Egitto 3 604 607 3,5 2,2
Algeria 1 386 387 2,2 0,4
Senegal 1 326 327 1,9 1,9
Altri paesi 415 4.949 5.364 30,9 51,2
Totale 789 16.551 17.340 100,0 100,0
Fonte: DAP – Ufficio per lo sviluppo e la gestione del sistema informativo automatizzato
In Europa
La percentuale di stranieri detenuta nelle carceri italiane è molto più elevata che nel resto del continente. I non italiani ristretti nelle carceri italiane ad aprile
2019 erano il 33,6% del totale, contro una media europea del 20% (che scende però al 18% se si esclude il piccolo Lussemburgo). In Inghilterra gli stranieri
rappresentano appena il 10% della popolazione detenuta, in Francia il 22% e in Spagna il 28%. Tra i paesi più grandi solo la Germania – che però ha un tasso di
detenuti per abitanti ben più basso dell’Italia (77 persone detenute ogni 100.000 abitanti, contro i 96 dell’Italia) – ha un numero più alto (Antigone, 2019).
4. 4/12/2019 Gli stranieri nelle carceri | Articolo | welforum.it
https://welforum.it/gli-stranieri-nelle-carceri/ 4/7
I reati degli stranieri
Dati interessanti si registrano anche nella tipologia dei reati in base alla nazionalità. Analizzando le graduatorie dei principali reati rilevati per paese di nascita
dell’imputato si possono evidenziare enormi differenze fra le varie comunità di stranieri nel coinvolgimento in attività illecite sia in quantità che in qualità del
reato commesso. La tabella 2, elaborata dalla Fondazione Hume (2015), opportunamente colorata con il colore rosso – per le nazionalità che commettono uno
specifico reato in misura sensibilmente superiore alla media degli altri stranieri – e il colore verde – per le nazionalità che commettono uno specifico reato in
misura sensibilmente inferiore alla media degli altri stranieri – mostrano anche visivamente le caratterizzazioni delle singole comunità straniere.
La tabella 2 evidenzia che i tunisini hanno tassi di criminalità relativa molto più alti degli altri stranieri per quasi tutte le principali fattispecie di reato con
esclusione dello sfruttamento della prostituzione e dei reati informatici. I nigeriani registrano tassi criminalità relativa molto elevati per i reati di sfruttamento
della prostituzione, traffico di stupefacenti, lesioni ed estorsioni. I senegalesi hanno tassi di criminalità relativa quasi sempre sotto la media con eccezione dei
reati di contraffazione dei marchi e di ricettazione dove invece si registrano tassi elevatissimi. I cittadini di Serbia e Montenegro registrano tassi elevati di
criminalità relativa nei furti in abitazioni, gli egiziani nelle violenze sessuali e nelle rapine, i marocchini negli scippi e nel traffico di stupefacenti, i rumeni nei
furti e nello sfruttamento della prostituzione mentre i cinesi nella contraffazione di marchi e nello sfruttamento della prostituzione (Cfr. Tab. 2).
In diversi casi, quindi, emergono delle vere e proprie caratterizzazioni legate alle singole nazionalità.
Tabella 2 – Tassi di criminalità relativa di alcune comunità rispetto agli stranieri totali
(prime 8 nazionalità per numero di denunce e principali fattispecie di delitto (2009-2011).
Reato Tunisia Nigeria Senegal
Serbia/
Monten.
Egitto Marocco Romania Cina
Omicidio volontario 1,9 0,7 0,2 1,2 0,8 1,0 1,3 1,2
Sfrutt. della prostituzione 0,3 5,7 0,1 0,4 0,2 0,1 1,6 3,4
Tentati omicidi 3,0 2,0 0,1 1,1 1,1 1,4 0,9 1,2
Percosse 2,3 2,6 0,9 1,6 0,8 1,5 0,9 0,2
Lesioni dolose 3,2 3,5 1,2 1,3 1,1 1,6 0,9 0,4
Violenze sessuali 2,7 1,5 1,0 1,5 2,1 1,5 1,3 0,2
Furti 1,6 0,5 0,3 2,2 0,5 1,0 1,9 0,1
di cui furti con strappo 4,4 1,5 0,3 2,6 1,0 3,1 0,8 0,1
di cui furti con destrezza 1,7 0,4 0,3 1,8 0,3 1,1 1,5 0,1
di cui furti in abitazioni 0,9 0,4 0,1 6,5 0,3 0,6 1,0 0,0
5. 4/12/2019 Gli stranieri nelle carceri | Articolo | welforum.it
https://welforum.it/gli-stranieri-nelle-carceri/ 5/7
Reato Tunisia Nigeria Senegal
Serbia/
Monten.
Egitto Marocco Romania Cina
di cui furti in esercizi comm. 1,2 0,5 0,3 1,2 0,4 1,0 2,3 0,1
di cui Furti in auto in sosta 2,7 0,4 0,6 2,0 0,9 1,6 1,0 0,0
di cui Furti di autovetture 1,7 0,4 0,1 2,7 0,6 1,2 1,5 0,0
Rapine 3,2 1,5 0,8 2,0 1,3 1,9 1,1 0,2
di cui rapine in abitazione 1,9 2,6 0,5 3,5 1,1 1,0 1,4 0,5
di cui rapine in esercizi
comm.
2,6 0,7 0,8 1,7 1,1 1,8 1,4 0,2
di cui rapine in pubblica via 4,0 1,6 0,9 1,6 1,6 2,2 1,0 0,1
Estorsioni 2,2 2,7 0,4 2,3 1,4 1,0 1,3 1,2
Truffe e frodi informatiche 1,2 1,5 0,9 1,1 1,2 0,6 0,9 0,3
Delitti informatici 0,2 1,3 0,2 0,2 1,2 0,2 2,0 0,2
Contraffazione di marchi 0,5 0,1 26,0 0,1 0,2 0,9 0,1 3,8
Ricettazione 2,2 1,6 8,8 1,4 1,0 1,0 1,0 0,9
Danneggiamenti 4,9 1,7 0,6 1,0 0,9 1,5 0,9 0,2
Normativa stupefacenti 7,5 4,5 1,3 0,6 1,0 2,6 0,1 0,1
Associazione per delinquere 1,6 1,4 0,6 1,5 1,4 0,5 1,2 1,6
TOTALE al netto degli “altri
reati”
3,0 2,0 2,6 1,4 0,9 1,4 1,1 0,5
TOTALE REATI 3,2 2,9 2,6 1,4 1,4 1,3 0,9 0,7
Note: La tabella è stata opportunamente colorata con il colore rosso – per le nazionalità che commettono uno specifico reato in misura sensibilmente superiore
alla media degli altri stranieri – e il colore verde – per le nazionalità che commettono uno specifico reato in misura sensibilmente inferiore alla media degli
altri stranieri. Come si legge la tabella? Facciamo un esempio. I senegalesi hanno un tasso di criminalità relativa per quel che riguarda la contraffazione di
marchi (abbigliamento, borse, ecc.) che è di 26 volte superiore a quello medio della totalità degli stranieri. Fonte: Cima, Ricolfi (2015)
Che cosa emerge?
Che cosa emerge dai dati sugli stranieri detenuti e sui reati da loro commessi?
6. 4/12/2019 Gli stranieri nelle carceri | Articolo | welforum.it
https://welforum.it/gli-stranieri-nelle-carceri/ 6/7
a) I detenuti stranieri delle carceri italiane costituiscono il 33,6% del totale dei detenuti. Si tratta di una importante sovra rappresentazione dato che gli
stranieri residenti costituiscono l’8,7% della popolazione residente complessiva.
b) Il tasso di detenzione degli stranieri si riduce costantemente a ritmi molto elevati. Negli ultimi 15 anni il tasso di detenzione per mille abitanti è rimasto
sostanzialmente stabile per quel che riguarda gli italiani; nelle carceri si registrano 0,7 detenuti italiani ogni mille residenti italiani. Il tasso di detenzione degli
stranieri, invece, ha avuto un andamento ben diverso. Nel 2003, ogni mille stranieri residenti regolarmente in Italia 11,6 degli stessi finiva in carcere, oggi tale
numero è sceso a 3,9. Si è ridotto addirittura di due terzi. Nel 2003 il tasso di detenzione degli stranieri era di 16 volte quello degli italiani. Oggi è sceso a 5
volte (Cfr. Tab. 3). E si tratta di un trend che sembra destinato a proseguire.
Tab. 3 – Rapporto tra stranieri residenti e stranieri detenuti
Anno
Numero immigrati residenti regolarmente
in Italia
Numero detenuti
stranieri
Tasso di detenzione per mille stranieri
residenti
Tasso di detenzione per mille italiani
residenti
2003 1.464.663 17.007 11,6 0,7
2008 3.023.317 21.562 7,1 0,6
2013 4.387.721 21.854 4,9 0,7
2018 5.144.440 20.412* 3,9 0,7
Note: *(marzo 2018) Fonte: Antigone (2019) su dati Istat e DAP a cui abbiamo aggiunto i dati sugli italiani
c) Il tasso di detenzione degli stranieri regolari è poco più elevato di quello degli italiani. L’amministrazione penitenziaria, nei suoi rilievi statistici, non
distingue più tra detenuti extra-comunitari regolarmente soggiornanti in Italia ed extra-comunitari irregolarmente presenti. Da un’analisi empirica su base locale
realizzata dal Rapporto Antigone (2019) si evidenzia che i detenuti extracomunitari con regolare permesso di soggiorno sono meno di un terzo del totale degli
stranieri per cui, anche in questo caso, sembra confermarsi l’idea che il maggior tasso di detenzione sia dovuto in grandissima parte agli immigrati irregolari. Se
fosse corretta la valutazione di Antigone (2019), infatti, il tasso di detenzione degli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia sarebbe pari ad una volta e
mezzo quello degli italiani. Molto vicino a quello dei nativi.
d) Il 61,5% dei detenuti stranieri sono concentrati in 5 nazionalità (che costituiscono il 44,3% della popolazione straniera) per cui si registra una forte
concentrazione di reati in pochissime nazionalità dovuta all’altissimo numero, rispetto alla popolazione straniera, di detenuti del Marocco, della Tunisia,
dell’Albania e della Nigeria.
e) Man mano che passa il tempo dal loro insediamento in Italia, le comunità delle singole nazionalità esprimono un minor numero di detenuti al
proprio interno. Ciò accade in relazione all’aumento del tasso di integrazione di quella comunità nell’economia e nella società italiana. Più cresce
l’integrazione e più diminuisce il rischio per i suoi membri di finire in carcere.
È
7. 4/12/2019 Gli stranieri nelle carceri | Articolo | welforum.it
https://welforum.it/gli-stranieri-nelle-carceri/ 7/7
f) I detenuti stranieri sono colpevoli di reati meno gravi di quelli degli italiani. Alcuni dati lo confermano. È straniero il 42,2 % dei detenuti con pena
residua inferiore ad un anno (e dunque per reati di scarsa gravità) e solo il 6,2% degli ergastolani (che sono complessivamente 1.726) (Cfr. Tab. 4).
Tabella 4 – Detenuti italiani e stranieri per entità della pena
Detenuti con pena residua inferiore a un anno Detenuti che scontano la pena dell’ergastolo
Italiani 57,8% 93,8%
Stranieri 42,2% 6,2%
Fonte: Antigone (2019 su dati Istat e DAP
g) I reati più frequenti che caratterizzano le prime 4 nazionalità di stranieri sono sostanzialmente gli stessi. Al livello più elevato troviamo la produzione e lo
spaccio di stupefacenti e il furto. La quota più significativa di detenuti stranieri pari al 37,4% del totale dei detenuti stranieri sono in carcere per violazione della
legge sugli stupefacenti.
h) Alcune nazionalità hanno tassi di criminalità molto più alte di altre. La comunità tunisina ha tassi di criminalità che è superiore di 3,2 volte quella degli altri
stranieri, seguono la Nigeria con 2,9, il Senegal con 2,6, la Serbia/Montenegro con 1,4 e il Marocco con 1,3. In diversi casi, nelle diverse nazionalità sono
presenti delle vere e proprie caratterizzazioni nei reati commessi (per esempio tunisini per spaccio di stupefacenti, nigeriani per sfruttamento della prostituzione,
senegalesi e cinesi per contraffazione di marchi, ecc.).
Bibliografia
Antigone, XV rapporti di Antigone sulle condizioni di detenzione <https://www.antigone.it/quindicesimo-rapporto-sulle-condizioni-di-detenzione/>, 2019.
Cima R., Ricolfi L., Criminalità in Italia <http://www.fondazionehume.it/wp-content/uploads/2017/07/Criminalit%C3%A0.pdf>, Fondazione Hume, 2015.
Istat, Delitti, imputati e vittime dei reati <https://www.istat.it/it/archivio/204158>, Roma, 2017.
Ministero dell’Interno, Relazione al Parlamento, anno 2017, sull’attività delle forze di polizia, sullo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica e sulla
criminalità organizzata <http://www.interno.gov.it/sites/default/files/relazione_al_parlamento_anno_2017_.pdf>, Roma, 2019.
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