In Property & Casualty Business Allianz Italy had a strong performance in a declining market, continuing gaining market share.
Good top-line growth in motor offset by non-motor. Direct business continues growing at double-digit rate.
In Property & Casualty Business Allianz Italy had a strong performance in a declining market, continuing gaining market share.
Good top-line growth in motor offset by non-motor. Direct business continues growing at double-digit rate.
Raccolta premi 2013: La diminuzione dei premi RC Auto libera risorse per un maggiore acquisto di altri rami danni. Cala ancora lentamente la quota di mercato degli agenti, ma non decolla la vendita di polizze online.
Lo studio analizza i modelli di distribuzione assicurativa prevalenti nei principali paesi concentrando l'attenzione sulle principali forze trainanti che ne hanno facilitato il consolidamento. Prendendo in considerazione le caratteristiche comuni e le differenze riscontrate nei vari paesi, la ricerca offre una descrizione delle dinamiche distributive differenziate per rami di attività (vita, danni, auto, danni non auto) e settori di mercato (commerciale e retail). Nel rapporto è presente, inoltre, una valutazione degli scenari evolutivi nel panorama europeo della distribuzione assicurativa e il ruolo potenziale che le modifiche normative - in atto e in prospettiva - possono svolgervi.
Il 2012 si conferma un anno da ricordare per le Compagnie che operano sul ramo RC Auto: tutti i dati su premi, sinistri, provvigioni e conti tecnici del settore.
Nel corso degli ultimi quindici anni la partecipazione delle famiglie italiane
a prodotti di investimento di lungo termine a carattere previdenziale o
assicurativo è cresciuta molto lentamente, e il relativo peso sul portafoglio
finanziario non ha mai raggiunto livelli paragonabili a quello di altri Paesi
sviluppati.
Gli ultimi dati della Ragioneria Generale dello Stato sul tasso di sostituzione, cioè del rapporto tra
ultimo stipendio e prima pensione, che i lavoratori più giovani si potranno ragionevolmente attendere all’età del pensionamento.
In questo contesto lo scarso sviluppo degli strumenti di previdenza complementare rappresenta un elemento di seria preoccupazione e una reale minaccia al futuro benessere dei lavoratori di oggi, purtroppo ancora troppo sottovalutata.
Fonte: Assogestioni 2012 Factbook
Raccolta premi 2013: La diminuzione dei premi RC Auto libera risorse per un maggiore acquisto di altri rami danni. Cala ancora lentamente la quota di mercato degli agenti, ma non decolla la vendita di polizze online.
Lo studio analizza i modelli di distribuzione assicurativa prevalenti nei principali paesi concentrando l'attenzione sulle principali forze trainanti che ne hanno facilitato il consolidamento. Prendendo in considerazione le caratteristiche comuni e le differenze riscontrate nei vari paesi, la ricerca offre una descrizione delle dinamiche distributive differenziate per rami di attività (vita, danni, auto, danni non auto) e settori di mercato (commerciale e retail). Nel rapporto è presente, inoltre, una valutazione degli scenari evolutivi nel panorama europeo della distribuzione assicurativa e il ruolo potenziale che le modifiche normative - in atto e in prospettiva - possono svolgervi.
Il 2012 si conferma un anno da ricordare per le Compagnie che operano sul ramo RC Auto: tutti i dati su premi, sinistri, provvigioni e conti tecnici del settore.
Nel corso degli ultimi quindici anni la partecipazione delle famiglie italiane
a prodotti di investimento di lungo termine a carattere previdenziale o
assicurativo è cresciuta molto lentamente, e il relativo peso sul portafoglio
finanziario non ha mai raggiunto livelli paragonabili a quello di altri Paesi
sviluppati.
Gli ultimi dati della Ragioneria Generale dello Stato sul tasso di sostituzione, cioè del rapporto tra
ultimo stipendio e prima pensione, che i lavoratori più giovani si potranno ragionevolmente attendere all’età del pensionamento.
In questo contesto lo scarso sviluppo degli strumenti di previdenza complementare rappresenta un elemento di seria preoccupazione e una reale minaccia al futuro benessere dei lavoratori di oggi, purtroppo ancora troppo sottovalutata.
Fonte: Assogestioni 2012 Factbook