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Giovedì 29 Marzo 2012 Corriere del Mezzogiorno
Lettere&Opinioni Le lettere vanno inviate a:
Corriere del Mezzogiorno
Vico II San Nicola alla Dogana, 9 - 80133 - Napoli
e-mail: m.demarco@corrieredelmezzogiorno.it
LA PROPOSTA DI FEDERALISMO URBANO IL CASO DEL MUSEO MADRE
Cultura in agonia
e la Regione
sta alla finestra
di MARISA FIGURATO *
C
aro direttore, il vuoto di politiche
Il rendering culturali sta producendo in Campa-
della nuova nia un effetto surreale. C’è un mu-
via Marina seo pubblico di alto profilo, il Madre, ab-
nel bandonato a una lenta agonia, mentre
progetto sulle sue spoglie gli addetti ai lavori si lan-
dell’insula ciano strali, volano insulti imbellettati di
presentato sarcasmo, si adombrano retroscena la-
dall’impren- sciando credere che siano irriferibili. Tut-
ditore to di nessun interesse per i cittadini. Inve-
Alfredo ce il fatto che interessa è che gli artisti
Romeo continuano a ritirare le loro opere nell’in-
differenza delle istituzioni di riferimento.
Non c’è un segnale, non c’è un cenno di
Napoli, il progetto di Romeo Meglio l’insula autogestita dissenso, non c’è chiarezza sul progetto
culturale in cui si dovrebbe inquadrare
una realtà di prestigio per la città e per la
è una chance da non perdere che lo spreco della Coppa regione. Meglio: non c’è proprio un pro-
getto culturale. Ancora una volta da quan-
do il presidente Caldoro ha inaugurato il
di PAOLO CIRINO POMICINO * città senza tangenziale, metropolitana di GIANNI LETTIERI * nesimo progetto futuristico: un garage nuovo corso del Madre, sembra che le po-
o centro direzionale?) ma che non han- interrato automatico, isole pedonali in lemiche siano l’unica cosa che tiene vivo il
C C
aro direttore, nella stagione della no determinato un moltiplicatore auto- aro direttore, ho letto con grande piazza Francese e piazza della Dogana. museo, eretto a simbolo dell’epopea basso-
confusione e della virtualità, final- propulsivo del processo di risanamento soddisfazione sul Corriere del Poi, ovviamente, una nuova illumina- liniana e perciò destinato a seguirne le
mente una proposta concreta che e di sviluppo della città perché manca- Mezzogiorno di ieri del progetto zione e la ripavimentazione dell’intera sorti per un ineluttabile disegno non divi-
ha dalla sua l’innovazione come meto- va ancora qualcosa. che Romeo ha proposto al Comune. Fi- area, arredo urbano: in una parola? De- no, ma terra terra. Già per i destini tutto-
do e il risultato come obiettivo. Ci rife- Quel qualcosa è un processo di «risa- nalmente, dopo tante chiacchiere al coro. ra imperscrutabili del Forum delle Cultu-
riamo alla proposta di Alfredo Romeo namento e di servizi integrati» per mo- vento, si parla di un atto concreto per A questo punto, mi viene in mente il re ci fu chi parlò autorevolmente di liti da
di procedere ad un «restiling» di un’in- duli o, se volete, per pezzi di territorio. la città. Mi riferisco alla proposta avan- progetto di ristrutturazione dell’intera cortile. Col Madre ci risiamo, e non ci vuo-
sula del territorio cittadino, quello della L’insieme di questi «pezzi» risanati e ge- zata da Alfredo Romeo che, per la zona città che ho presentato nel corso della le molto a intuire quale sia l’eco nei circui-
vecchia dogana, con parcheggi interra- stiti in maniera integrata potranno dare della vecchia dogana di Napoli, ha in campagna elettorale: l’idea di dividere ti internazionali dell’arte.
ti, isole pedonali nuova e diversa illumi- a Napoli nel corso di almeno 10-12 an- mente un piano di riqualificazione che Napoli in tante macro aree da riqualifi- La Regione, che non fa, lascia fare con
nazione, ripavimentazione e alberi ri- ni, un nuovo volto capaci di attrarre atti- potrebbe, finalmente, dare quel respiro care. Romeo, però, a onor del vero, va masochismo suicida, spianando la strada
piantati che offriranno, assieme a tante vità produttive terziarie e quaternarie internazionale alla nostra città. Una cit- oltre la mia idea. Per l’amministrazione a veleni mai assorbiti, velleitarismi e ri-
altre cose, un decoro urbano degno di in grado di rendere Napoli una città tà che, fino a oggi, ha assistito inerme di questa insula (anche se forse do- picche, come se fosse in gioco una galleria
una grande città. L’innovazione nel me- competitiva con Barcellona perché più al fallimento di troppi piani di valoriz- vremmo chiamarla oasi felice in un de- privata e non un museo d’arte contempo-
todo considera di procedere ad un risa- ricca di storia, di fantasia e di cultura. zazione mordi e fuggi. L’ultimo è quel- serto di abbandono) prevede addirittu- ranea finanziato con denaro pubblico, fio-
namento di quel miserabile urbanesi- Non sfugge a nessuno che per attivare lo per le regate del mese prossimo. Sol- ra una sorta di federalismo municipale. re all’occhiello di una città e di una regio-
mo che caratterizza da secoli Napoli il metodo del «risanamento e dei servi- di gettati al vento che non porteranno Un esempio che non dovrebbe limitarsi ne, che sull’arte (e sulla cultura) potrebbe-
zi integrati» c’è bisogno di alcune cose. solo all’area della vecchia dogana, ben- ro ricostruire un’immagine sicuramente
«aggredendo» porzioni di territorio alcun beneficio né alla città, né tanto-
La prima è una rivisitazione della mac- sì dovrebbe essere allargato alla intera molto di più che con qualsiasi effimero co-
omogenee attraverso una gestione inte- meno ai suoi abitanti che, al momento, città. In questo modo avremmo un im-
grata di servizi pubblici e privati. china comunale non più organizzata ne hanno avuto in cambio solo disagi. siddetto grande vento. Stando alle voci
«verticalmente» ma per progetti e in pianto amministrativo che potrebbe ad- sembra che il proprietario della collezione
L’obiettivo è il raggiungimento di un ri- Romeo, d’altra parte, da imprenditore dirittura soppiantare questa ammini-
sultato «misurabile» che valorizza il pa- maniera integrata e dipartimentale re- conosce bene il potenziale inespresso della gallerista newyorkese Ileana Sonna-
cuperando e valorizzando così tutte le strazione immobile e obsoleta, anche bend vorrebbe ritirare le opere dal Madre
trimonio dei singoli, attrae e implemen- dell’antica dogana. Ne è la prova che ab- nelle deleghe assegnate agli assessori
ta attività economiche con un saldo fi- proprie energie finalizzandole a risulta- bia scelto proprio questa zona per inve- e magari esporle nel museo di Capodimon-
ti di efficacia e di efficienza. Un piano che rispecchiano un modello vecchio te, a patto però di poter scegliere chi diri-
nanziario positivo anche per le casse co- stire creando una struttura ricettiva di di decenni. Una amministrazione che,
munali. A testimoniare la praticabilità finanziario decennale, anch’esso funzio- eccellenza. gerà lo spazio espositivo. Il ritiro sarebbe
nalmente definito, utilizzando fondi eu- al momento, ha saputo portare a Napo- legittimo, ma ci chiediamo quale politica
di questo «metodo» nuovo, il gruppo Nel momento in cui, candidandomi li solo eventi senza alcun tornaconto
Romeo si è dichiarato disponibile a met- ropei, risorse centrali, interventi della culturale è quella di una Regione che con-
a sindaco, ho scelto di mettermi in gio- per la città. Le regate, ma anche quello
terci la faccia realizzando gratuitamen- Cassa depositi e prestiti, risorse comu- sente di svuotare di senso, prima ancora
nali e regionali e le risorse private di- co per questa città così controversa, tra che ormai tentanto di spacciare per il che di opere, l’unico museo d’arte contem-
te il primo «modulo» di un risanamen- i punti del mio programma c’era pro- Forum delle Culture del 2013 che, però,
sponibili. Terza e ultima cosa, una visio- poranea di livello internazionale esisten-
to moderno della città. prio l’idea di suddividere la città in con il progetto originale non ha più nul-
ne complessiva della città recuperando te a Napoli.
La proposta Romeo si inserisce in un anche il progetto del waterfront di Aldo aree per procedere poi alla loro gradua- la a che vedere. Fino a oggi, a quasi un Dove mai si è visto che ruoli e rapporti
lungo dibattito sul risanamento della Loris Rossi e dello stesso Caldoro, ga- le riqualificazione. Tra le mie priorità anno dall’insediamento della nuova
personali (per quanto siano frutto di me-
città, premessa essenziale per uno svi- rantendo il rilancio dell’interporto Mar- c’erano il porto, la stazione e l’aeropor- amministrazione, abbiamo sentito solo
ritata stima e fiducia) prevalgono sul ruo-
luppo sempre più urgente. Dal «Regno cianise-Maddaloni, importante collega- to. I biglietti da visita della nostra città spot. Peccato che il tempo degli annun-
lo pubblico di un’istituzione museale?
del possibile» alla nostra «Neonapoli» e mento tra il porto e la rete ferroviaria che, al momento, offrono a chi arriva ci sia finito da un pezzo. È ora il mo-
Esasperando il concetto e fatte le debite
alle idee di Aldo Loris Rossi e di altri in- nazionale in aggiunta alla preesistenza uno scenario di degrado e di squallore. mento di rimboccarsi le maniche. I na-
poletani meritano risposte concrete e proporzioni di uomini e cose, è come se al
tellettuali, sono trascorsi vent’anni di del Cis (altro risultato degli anni ’80). Un progetto che ha molti punti in co- cambio del direttore del Louvre gli eredi
sostanziale immobilismo a fronte di mune con quello presentato ieri sul non più chiacchiere elettorali. Non per-
Napoli è l’unica grande città che non diamo tempo, il progetto di Romeo di Leonardo da Vinci (potendolo fare a
tanti risultati ottenuti negli anni ’80. ha fatto del suo meraviglioso centro sto- suo giornale che, certo in maniera non norma di contratto) pensassero di ritira-
Tutte le iniziative, anche quelle che han- così dettagliata, tendeva a migliorare di può essere un modello adottabile in al-
rico e della sua monumentalità un’op- tre aree e, sono sicuro, anche in altre re dal museo la Gioconda. Sarkozy reste-
no prodotto risultati, si sono mosse per- portunità di sviluppo e di alta residen- molto la parte della città che si presen- rebbe a guardare? Certo il Madre non è il
seguendo obiettivi di settore. Edilizia re- ta agli occhi dei turisti che arrivano a città italiane ed estere che, sicuramen-
zialità lasciando che diventasse perife- te, sapranno cogliere l’utilità del siste- Louvre, e certamente Caldoro non è
sidenziale (i 13 mila alloggi del post ter- ria tra le periferie perpetuando così Napoli. Si tratta di una proposta ambi- Sarkozy. Ma il ruolo delle istituzioni cul-
remoto) commerciale (il centro direzio- ziosa, a costo zero per il Comune e che ma.
quel che disse un viaggiatore inglese L’auspicio è che De Magistris, che fi- turali e il ruolo delle istituzioni politiche
nale) la mobilità su gomma (tangenzia- del ’700 che definì Napoli l’unica città bisogna cogliere al volo. Onestamente, si misura con lo stesso metro.
le) e su ferro (metropolitana) strutture non so se questa amministrazione co- no a oggi è stato bravo solo a «scassa-
orientale senza un quartiere europeo. re» la città, capisca la validità della pro- Il Partito democratico di fronte alla spo-
giudiziarie e sportive (il palazzo di giu- La proposta Romeo ha il segno dell’in- munale sarà in grado di capire la poten- liazione progressiva di un bene pubblico
posta e non la snaturi, trasformando
stizia e il palazzetto dello sport a Ponti- novazione e della speranza. Alla politi- zialità della proposta fatta da un im- chiede alla Regione un segno di esistenza
un ottimo progetto in un ennesimo
celli), sono risultati pensati e ottenuti ca saperla cogliere e organizzarla. prenditore o vi è il rischio che diventi, flop. in vita per restituire al museo la dignità
negli anni ’80 che hanno prodotto mi- * Ufficio politico nazionale dell’Udc magari, dopo l’annuncio di de Magi- * Leader opposizione di centrodestra che si è conquistata.
glioramenti sostanziali (cosa sarebbe la © RIPRODUZIONE RISERVATA stris che se ne dice entusiasta, solo l’en- al Consiglio comunale di Napoli * Responsabile cultura Pd Campania
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