Presentazione di 5 minuti per introdurre la stampa 3D al Girls Geek Dinner di Milano
http://www.girlgeekdinnersmilano.com/cene-ggd/speaker-ggd/le-speaker-della-ggd-milano-29/
5 e 6 Febbraio 2016 Quarto Modulo del percorso di alta formazione Out of Fashion
La tecnologia digitale come opportunità per il sistema della moda. Verràaffrontato il concetto di brand dai codici aperti e nuove prospettive di lavoro nella moda fondata sulla condivisione, la collaborazione e l’innovazione. Dal brand open source alla digital fabrication, passando per l’ecosistema di Makers e alcuni esempi di imprese creative con obiettivi e finalitàfuori dagli schemi di start-up classica.
Workshop pratici di prototipazione e produzione on demand sull’utilizzo della lasercut e dei comandi di grafica vettoriale per realizzare un capo d’abbigliamento.
foto https://www.flickr.com/photos/wemake_cc/albums/72157650287254946
http://www.connectingcultures.info/moda_consapevole_etica_green/prodotto/modulo-4il-sistema-dei-makers
Seminar Objects in Common - Media Lab Prado 2015
http://medialab-prado.es/article/seminario-objetos-comunes2
Read intro on my blog: https://zoescope.wordpress.com/2015/12/27/make-it-sharable-bits-of-my-talk-at-interactivos-2015/
5 e 6 Febbraio 2016 Quarto Modulo del percorso di alta formazione Out of Fashion
La tecnologia digitale come opportunità per il sistema della moda. Verràaffrontato il concetto di brand dai codici aperti e nuove prospettive di lavoro nella moda fondata sulla condivisione, la collaborazione e l’innovazione. Dal brand open source alla digital fabrication, passando per l’ecosistema di Makers e alcuni esempi di imprese creative con obiettivi e finalitàfuori dagli schemi di start-up classica.
Workshop pratici di prototipazione e produzione on demand sull’utilizzo della lasercut e dei comandi di grafica vettoriale per realizzare un capo d’abbigliamento.
foto https://www.flickr.com/photos/wemake_cc/albums/72157650287254946
http://www.connectingcultures.info/moda_consapevole_etica_green/prodotto/modulo-4il-sistema-dei-makers
Seminar Objects in Common - Media Lab Prado 2015
http://medialab-prado.es/article/seminario-objetos-comunes2
Read intro on my blog: https://zoescope.wordpress.com/2015/12/27/make-it-sharable-bits-of-my-talk-at-interactivos-2015/
Il paradigma dell’open source e della collaborazione nelle piccole produzioniZoe Romano
Presentazione al convegno: Un nuovo artigianato autoprodotto e sostenibile può rinnovare la moda e il design?
http://www.unibo.it/it/bacheca/rimini/un-nuovo-artigianato-autoprodotto-e-sostenibile-puo-rinnovare-la-moda-e-il-design
Rivoluzione Industriale Digitale ed Economia Open Source
Imprese, professionisti e comunità: strategie per il futuro
http://www.po.camcom.it/news/eventi/2014/20140415.php
Seminario alla Camera di Commercio di Prato
http://www.ong2zero.org/blog/corsi/makers-lo-sviluppo/
rtigiani digitali, inventori, ideatori dei più svariati oggetti e progetti, i cosiddetti “Makers” rappresentano un’estensione su base tecnologica del tradizionale mondo del bricolage e costituiscono ormai un movimento culturale diffusissimo in tutto il pianeta. Costruiscono apparecchiature elettroniche, realizzazioni robotiche, dispositivi per la stampa 3D, apparecchiature a controllo numerico e molte altre.
Elemento chiave di questo movimento culturale oltre all’applicazione della tecnologia all’artigianato, è la dimensione collettiva, sociale o comunitaria del lavoro stesso.
Makers e fabbricatori digitali infatti si trovano e lavorano nei FabLab o Makerspace, laboratori dove cittadini, imprese e istituzioni hanno accesso a macchine per la fabbricazione digitale solitamente non accessibili, e con processi e persone in grado di trasformare idee in prototipi e prodotti ad alto impatto sociale.
L’idea di FabLab nasce nel 2001 al MIT, dove il professor Neil Gershenfeld apre il “Center for Bits and Atoms” apre il primo laboratorio dove oggetti fisici nascono a partire dalle loro rappresentazioni digitali grazie a macchine in grado di trasformarli in materia. Oggi esiste una rete internazionale, FabFoundation, con più di 600 FabLab nel mondo, fondata su un insieme di macchine e valori condivisi, che permette di inviare oggetti digitali via Internet in modo da poterli fabbricare e materializzare fedelmente in ogni contesto simile.
Abbiamo organizzato un workshop per la facilitazione all'autoprogettazione del nuovo spazio BarrA di Avanz, anticipata da una presentazione di introduzione all'Open Design + esempi operativi
From open source branding to collaborative clothing Zoe Romano
Parsons The New School for Design, New York, October 2012
http://sds.parsons.edu/blog/2012/09/26/stephan-weiss-memorial-lecture-zoe-romano-on-open-source-branding/
The SlideShare 101 is a quick start guide if you want to walk through the main features that the platform offers. This will keep getting updated as new features are launched.
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Il paradigma dell’open source e della collaborazione nelle piccole produzioniZoe Romano
Presentazione al convegno: Un nuovo artigianato autoprodotto e sostenibile può rinnovare la moda e il design?
http://www.unibo.it/it/bacheca/rimini/un-nuovo-artigianato-autoprodotto-e-sostenibile-puo-rinnovare-la-moda-e-il-design
Rivoluzione Industriale Digitale ed Economia Open Source
Imprese, professionisti e comunità: strategie per il futuro
http://www.po.camcom.it/news/eventi/2014/20140415.php
Seminario alla Camera di Commercio di Prato
http://www.ong2zero.org/blog/corsi/makers-lo-sviluppo/
rtigiani digitali, inventori, ideatori dei più svariati oggetti e progetti, i cosiddetti “Makers” rappresentano un’estensione su base tecnologica del tradizionale mondo del bricolage e costituiscono ormai un movimento culturale diffusissimo in tutto il pianeta. Costruiscono apparecchiature elettroniche, realizzazioni robotiche, dispositivi per la stampa 3D, apparecchiature a controllo numerico e molte altre.
Elemento chiave di questo movimento culturale oltre all’applicazione della tecnologia all’artigianato, è la dimensione collettiva, sociale o comunitaria del lavoro stesso.
Makers e fabbricatori digitali infatti si trovano e lavorano nei FabLab o Makerspace, laboratori dove cittadini, imprese e istituzioni hanno accesso a macchine per la fabbricazione digitale solitamente non accessibili, e con processi e persone in grado di trasformare idee in prototipi e prodotti ad alto impatto sociale.
L’idea di FabLab nasce nel 2001 al MIT, dove il professor Neil Gershenfeld apre il “Center for Bits and Atoms” apre il primo laboratorio dove oggetti fisici nascono a partire dalle loro rappresentazioni digitali grazie a macchine in grado di trasformarli in materia. Oggi esiste una rete internazionale, FabFoundation, con più di 600 FabLab nel mondo, fondata su un insieme di macchine e valori condivisi, che permette di inviare oggetti digitali via Internet in modo da poterli fabbricare e materializzare fedelmente in ogni contesto simile.
Abbiamo organizzato un workshop per la facilitazione all'autoprogettazione del nuovo spazio BarrA di Avanz, anticipata da una presentazione di introduzione all'Open Design + esempi operativi
From open source branding to collaborative clothing Zoe Romano
Parsons The New School for Design, New York, October 2012
http://sds.parsons.edu/blog/2012/09/26/stephan-weiss-memorial-lecture-zoe-romano-on-open-source-branding/
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4. IL PROGETTO REPRAP
La stampa 3d esiste da 30
anni ma allo scadere di
alcuni brevetti il prof.
Adrian Bowyer ha realizzato
e rilasciato una stampante
in grado di riprodurre se
stessa.
La community RepRap ha
geneato centinaia di
progetti derivati