Educazione cristiana e mura di Gerusalemme

1. La Gerusalemme terrena ovvero l’educazione cristiana

2. Anno 597: Nabucodonosor conquista Gerusalemme Deportazione Babilonese

3. I valori cristiani sono distrutti da un mondo materialista e consumista

4. Anno 538: Editto di Ciro Gli Ebrei possono tornare a Gerusalemme e riedificano il tempio

5. I cristiani vivono nella storia e ne sono protagonisti attivi

6. Ma Gerusalemme è sempre senza mura e il tempio è vuoto

7. I cristiani sono assediati da ogni parte e non riescono ad educare cristianamente

8. NEEMIA, ancora a Babilonia, riceve queste notizie: “ I superstiti della deportazione sono a Gerusalemme in grande miseria e abbattimento, le mura restano piene di brecce e le sue porte consumate dal fuoco”. (Neemia 1,3)

9. Udite queste parole, mi sedetti e piansi; feci lutto per parecchi giorni, digiunando e pregando davanti al Dio del cielo. Pregai Dio giorno e notte. (Neemia 1,4)

10. Neemia torna a Gerusalemme

11. Il cristiano trae la sua forza da Dio e da Lui viene educato. Il genitore cristiano si affida a Dio e torna a casa

12. Neemia ricostruisce le mura di Gerusalemme. “Venite, ricostruite le mura di Gerusalemme”. (Neemia 2,17)

13. Il cristiano costruisce i valori della sua comunità.

14. Quando le mura furono riedificate e io ebbi messo a posto le porte e i portinai, ordinai: “Le porte di Gerusalemme non si aprano finchè il sole non comincia a scaldare e si chiudano le porte, mentre i cittadini sono ancora in piedi. Si stabiliscano le sentinelle fra gli abitanti, ognuno al suo turno e ognuno davanti alla propria casa. (Neemia 7,1-3)