Bisogna abbandonare le liste di prospect e creare database di sales leads.
Obiettivo del workshop è infatti esplorare come i bisogni dei clienti e lo svilupparsi di nuove tecnologie abbiano determinato un nuovo approccio nei processi di acquisizione dei sales leads nel marketing B2B.
La convivenza, vissuta da alcune famiglie di ACF Toscana a Quorle dal 20 al 22 maggio 2011, è iniziata 13 mesi prima della data in cui si è realizzata. Lo scopo di quest’esperienza era nel cuore di alcuni sognatori che intravedevano la necessità di fermarsi un po’ per guardare la strada già percorsa e ripartire con maggior consapevolezza verso nuove mete.
Wolfgang Fasser, nella sua profonda illuminazione, ci ha presi per mano e con lui siamo penetrati nel cuore del nostro percorso e abbiamo visto una nuova breccia di Luce.
Gli appunti che vogliamo condividere con te, nuovo e vecchio amico, sono il frutto del lavoro che abbiamo svolto sotto la sua guida e che, pensando a te, abbiamo voluto registrare affinché possa essere uno strumento di condivisione.
Slide per fare una prima sintesi del lavoro fin qui svolto con le classi terze delle medie. Una storiella per classificare 3 idee di felicità e orientare il nostro sguardo.
Bisogna abbandonare le liste di prospect e creare database di sales leads.
Obiettivo del workshop è infatti esplorare come i bisogni dei clienti e lo svilupparsi di nuove tecnologie abbiano determinato un nuovo approccio nei processi di acquisizione dei sales leads nel marketing B2B.
La convivenza, vissuta da alcune famiglie di ACF Toscana a Quorle dal 20 al 22 maggio 2011, è iniziata 13 mesi prima della data in cui si è realizzata. Lo scopo di quest’esperienza era nel cuore di alcuni sognatori che intravedevano la necessità di fermarsi un po’ per guardare la strada già percorsa e ripartire con maggior consapevolezza verso nuove mete.
Wolfgang Fasser, nella sua profonda illuminazione, ci ha presi per mano e con lui siamo penetrati nel cuore del nostro percorso e abbiamo visto una nuova breccia di Luce.
Gli appunti che vogliamo condividere con te, nuovo e vecchio amico, sono il frutto del lavoro che abbiamo svolto sotto la sua guida e che, pensando a te, abbiamo voluto registrare affinché possa essere uno strumento di condivisione.
Slide per fare una prima sintesi del lavoro fin qui svolto con le classi terze delle medie. Una storiella per classificare 3 idee di felicità e orientare il nostro sguardo.
Pensando nella vita: riflessioni di uno spirito curioso (tascabile)Marian de Souza
Piccoli testi e riflessioni riguardo a diversi temi, diviso in 3 cattegorie: cambiamenti; momenti di riflessioni e, per ultimo, testi riguardo al mio lavoro, o sia, la Psico-oncologia, la Psicosomatica e le Cure Palliative.
Meditazioni, contemplazioni, riflessioni sulla via spirituale, sulle dinamiche interiori, sull'incontro con l'altro da sé, sulla lettura della vita come officina di apprendimento e trasformazione.
Dopo il successo di Svolte è la volta di Altre Svolte per continuare a raccontare le storie di chi ha “svoltato vita” abbandonando la comfort zone, le sue certezze e le sue abitudini buttandosi a capofitto in nuove avventure. Di chi ha “svoltato controcorrente “ scegliendo di non essere mamma e ci scherza con una vena di malinconia, di chi si è trovato sull’orlo del precipizio ma non è precipitato ed è riuscito a raddrizzare il tiro e, infine, di chi ha svoltato nonostante fosse troppo giovane per farlo come i ragazzi del reparto di oncologia di Parma.
“Il punto di vista psicologico ci dice che cambiare è nella natura delle cose e del mondo: da quando si nasce a quando si muore siamo in continua trasformazione. Eppure percettivamente le persone hanno bisogno di pensarsi nella stabilità e nella sicurezza di una continuità: gli affetti, una casa, un lavoro permanente. Ogni volta che uno di questi elementi viene a mancare, soprattutto per cause esterne, provoca sofferenza, disagio e desiderio di ristabilire un ordine precedente. Dalla parte opposta vivere in un contesto troppo sicuro, conosciuto, esperito ci porta alla noia e alla paralisi, alla percezione di vivere una vita vuota: sono i due estremi all’interno dei quali ognuno di noi si trova a vivere. Allora perché cambiare? (…)”
Nelle testimonianze raccolte in Altre Svolte c’è qualche risposta.
De-mente? No! Sente- Mente
Slide proiettate da Letizia Espanoli al Sente-Mente Day che si è tenuto il 4 settembre a Bologna
www.letiziaespanoli.com
www.sente-mente.com
Le parole di queste pagine descrivono un itinerario spirituale e un complesso di comprensioni maturato nel tempo: la vita nella solitudine di un eremo e la relazione con le sorelle e i fratelli del Sentiero contemplativo le hanno incubate.
Ogni composizione è l’istantanea di un sentire, l’affiorare di un’intuizione o il compiersi di una sfumatura di comprensione.
I brani percorrono l’arco temporale di quasi cinque anni (2018-2022), gli ultimi di un trentennio dedicato alla vita contemplativa, all’insegnamento e alla trasmissione del Sentiero.
Il libro completo: https://www.contemplazione.it/2023/01/20/il-sentiero-contemplativo-a-dorso-di-somaro/
Pensando nella vita: riflessioni di uno spirito curioso (tascabile)Marian de Souza
Piccoli testi e riflessioni riguardo a diversi temi, diviso in 3 cattegorie: cambiamenti; momenti di riflessioni e, per ultimo, testi riguardo al mio lavoro, o sia, la Psico-oncologia, la Psicosomatica e le Cure Palliative.
Meditazioni, contemplazioni, riflessioni sulla via spirituale, sulle dinamiche interiori, sull'incontro con l'altro da sé, sulla lettura della vita come officina di apprendimento e trasformazione.
Dopo il successo di Svolte è la volta di Altre Svolte per continuare a raccontare le storie di chi ha “svoltato vita” abbandonando la comfort zone, le sue certezze e le sue abitudini buttandosi a capofitto in nuove avventure. Di chi ha “svoltato controcorrente “ scegliendo di non essere mamma e ci scherza con una vena di malinconia, di chi si è trovato sull’orlo del precipizio ma non è precipitato ed è riuscito a raddrizzare il tiro e, infine, di chi ha svoltato nonostante fosse troppo giovane per farlo come i ragazzi del reparto di oncologia di Parma.
“Il punto di vista psicologico ci dice che cambiare è nella natura delle cose e del mondo: da quando si nasce a quando si muore siamo in continua trasformazione. Eppure percettivamente le persone hanno bisogno di pensarsi nella stabilità e nella sicurezza di una continuità: gli affetti, una casa, un lavoro permanente. Ogni volta che uno di questi elementi viene a mancare, soprattutto per cause esterne, provoca sofferenza, disagio e desiderio di ristabilire un ordine precedente. Dalla parte opposta vivere in un contesto troppo sicuro, conosciuto, esperito ci porta alla noia e alla paralisi, alla percezione di vivere una vita vuota: sono i due estremi all’interno dei quali ognuno di noi si trova a vivere. Allora perché cambiare? (…)”
Nelle testimonianze raccolte in Altre Svolte c’è qualche risposta.
De-mente? No! Sente- Mente
Slide proiettate da Letizia Espanoli al Sente-Mente Day che si è tenuto il 4 settembre a Bologna
www.letiziaespanoli.com
www.sente-mente.com
Le parole di queste pagine descrivono un itinerario spirituale e un complesso di comprensioni maturato nel tempo: la vita nella solitudine di un eremo e la relazione con le sorelle e i fratelli del Sentiero contemplativo le hanno incubate.
Ogni composizione è l’istantanea di un sentire, l’affiorare di un’intuizione o il compiersi di una sfumatura di comprensione.
I brani percorrono l’arco temporale di quasi cinque anni (2018-2022), gli ultimi di un trentennio dedicato alla vita contemplativa, all’insegnamento e alla trasmissione del Sentiero.
Il libro completo: https://www.contemplazione.it/2023/01/20/il-sentiero-contemplativo-a-dorso-di-somaro/
Dove nascono le nuvole nuovi cieli... e nuovi orizzonti
1. DOVE NASCONO LE NUVOLE
nuovi cieli …
C’era una volta l’Ecuador
2015
2. PARTIRE E’
“Partire è, anzitutto, uscire da sé.
Spezzare quella crosta di egoismo che tenta di imprigionarci nel
nostro io.
Partire è aprirci agli altri, scoprirli, farci loro incontro.
È possibile viaggiare soli; ma un buon camminatore sa che il grande
viaggio è quello della vita ed esso esige dei compagni.
Un buon camminatore si preoccupa dei compagni scoraggiati e
stanchi.
Intuisce il momento in cui cominciano a disperare.
Li prende dove lì trova. Li ascolta.
Con delicatezza, intuito e soprattutto amore,
ridà coraggio e gusto per il cammino.
Ma c’è cammino e cammino:
Partire è mettersi in marcia e aiutare gli altri a cominciare la
stessa marcia per costruire un mondo più giusto ed umano.”
Helder Camara
8. Non ho mai respirato un’aria più pura di quella, ossigeno al 100%.
Un’aria frizzante che odorava di piante,
di terra e sudore,
e ancora di sabbia, di cemento,
di cibo e legna bruciata.
9.
10. Un villaggio di circa duecento anime meravigliose,
disperso per le Ande,
sorvegliato dal Chimborazo il vulcano più grande della terra.
11. Il sole splendeva sempre alto nel cielo e il forte vento spazzava via le nuvole
che non erano più fluttuanti nell’aria, ma davanti a noi.
Eravamo talmente alti che le nuvole nascevano nelle immense vallate
incantate, dimenticate perfino dalle cartine, libere di giocare a rincorrersi tra le
raffiche di vento.
13. La mattina la sveglia suonava alle 7:00 da parte del gallo prima,
dell’asino poi ed, infine, dai cani e dall’allegro parlare della gente.
14. IL SENSO DEL GUSTO
“Il gusto di un cibo, di una cosa, di una
persona, può ingannare.
Solo il retrogusto conserva il vero sapore,
diluito sì,
ma anche depurato;
e solo nel retrogusto si manifesta l’idea della
persona, della cosa, del cibo
che abbiamo assaporato”.
Arthur Schnitzler
15. La cuoca locale cucinava piatti tipici tra cui: riso, patate, mais bollito oppure
tostato, zuppa e tanto formaggio per tutti i gusti.
La carne si mangia solo in occasioni speciali.
16. IL SENSO DEL
TATTO
“Un abbraccio vuol dire:
tu non sei una minaccia.
Non ho paura di starti così vicino.
Posso rilassarmi, sentirmi a casa.
Sono protetto, e qualcuno mi
comprende.”
La tradizione dice che quando abbracciamo
qualcuno in modo sincero, guadagniamo un
giorno di vita.
Paulo Coelho
17. L’importanza del saluto sempre e comunque,
le forti strette di mano,
i baci e gli abbracci che ti avvolgono calorosamente,
il chiederti come ti senti,
scoprire ciò che sei veramente, l’essenza e non
l’apparenza,
il chiamarti per nome.
Accarezzare la pelle morbida e sudicia dei bambini,
tendere la mano per aiutare un vecchio
e sentire la sua carne rugosa;
sono i punti di riferimento principali delle popolazioni
latine.
18. IL SENSO DELLA
VISTA
“Il vero viaggio di
scoperta non consiste
nel cercare nuove terre,
ma nell’ avere nuovi
occhi.”
Marcel Proust
23. Lo scopo della missione era quello di aiutare la comunità di Natahua
a costruire un caseificio,
in quanto,
produrre formaggio è una delle poche fonti di sostentamento.
24.
25. Si faceva tutto a mano, a partire dalle fondamenta scavate con qualche pala,
al trasporto di enormi massi,
alla sabbia e al cemento che venivano trasferiti con dei sacchi,
dei secchi
o con una delle tre carriole senza copertone che avevamo a disposizione.
26. Lascio a voi immaginare l’immenso sforzo che tutti i giorni dovevamo
affrontare.
La fatica, però, passava in secondo piano perché era condivisa con tutti.
28. Ricordo uno dei primi giorni quando quattro ragazzi ci invitarono per una passeggiata.
Camminammo per circa tre ore fermandoci solo per alcuni minuti.
La cosa che ha dell’incredibile è che la camminata aveva uno scopo ben preciso del
quale non eravamo ancora a conoscenza: andare a caccia di conigli selvatici.
Così quando i cani individuavano la preda cominciavano le nostre corse sfrenate
concluse con un cospicuo bottino.
33. e con i bambini che erano sempre in
mezzo a noi incuriositi.
34.
35.
36.
37. Durante il mese di missione abbiamo vissuto anche un’altra realtà.
Siamo andati a Guayaquill, la città più popolosa dell’Ecuador che si affaccia
sulla costa direttamente sull’oceano Pacifico.
Una metropoli popolata da immigrati afroamericani che si stabiliscono in
dimore costruite su palafitte lungo il fiume Guayas o in abitazioni precarie.
38. Abbiamo aiutato la Fondazione Funyme a costruire
dei giochi con dei copertoni di camion pitturati per
un asilo nido.
48. C’è poi, a mio parere, un sesto
senso:
quello del
CUORE
“Donerete bene poco se donerete
i vostri beni.
È quando fate dono di voi stessi
che donerete veramente”.
Khail Gibran
49. In poche altre occasioni sono stata così amata, accolta
e importante per qualcuno.
Ci hanno sempre riservato il meglio, privandosene loro, per donarci più di
quanto potevano permettersi.
Hanno semplicemente l’essenziale per vivere o sopravvivere, ma possiedono
una cosa che in pochi hanno, ma che in molti aspirano a raggiungere ed è la
“ricetta della felicità”.
50. La missione mi ha insegnato a vivere con più serenità e a trovare dentro di
me le risorse potenziali.
Ho scoperto una forza interiore che non credevo di avere.
Ho imparato a dedicare più tempo alle persone, fermandomi ad ascoltarle, a
dare priorità alla vita stessa.
Tre sono le cose fondamentali che ho appreso:
la prima è che quando ti viene offerto qualcosa in dono non si può rifiutare;
la seconda è che bisogna aprire sempre il cuore al servizio del prossimo;
la terza, ed ultima, è che le promesse fatte vanno mantenute sempre.
CHAO NOS VEMOS PRONTO!
52. “C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di
cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza,
dal conformismo, dal tradizionalismo,
tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito,
ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo
non esiste di più devastante di un futuro certo.
Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per
l’avventura.
La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze,
e quindi,
non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in continuo
cambiamento,
del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso”.
Christopher McCandless