1. La povertà avanza, le istituzioni faticano a dare risposte,
la rete della solidarietà si infittisce
“Contrastare le povertà. Promuovere il Bene Comune e la cittadinanza attiva. Dalle analisi alle
proposte” è il tema del seminario distrettuale dei Lions Clubs International (Distretto 108 AB) che si terrà a
Bari presso l’Hotel Sheraton il 23 febbraio 2014 a partire dalle ore 9.30. Il seminario, che vede la
collaborazione della Regione Puglia, della rete dei CSV, della Caritas Regionale, mira a fare il punto su un
tema centrale per il nostro tempo, quello della povertà, un fenomeno ormai persistente e in continua crescita,
cui le Istituzioni sembrano fare sempre più fatica a dare risposta, anche perché è il punto di convergenza di
una sorta di “tempesta perfetta”, quella di una crisi economica, che si intreccia con la crisi sociale, con la
crisi istituzionale e politica, con la crisi culturale. E allora per dare le risposte a questa “Tempesta perfetta”,
non bastano solo le risorse economiche e i tagli alla politica, ma anche risorse culturali e relazionali, che
mirano a diffondere la cultura della responsabilità, della condivisione, della solidarietà. Dalla crisi, infatti,
non si esce con la demolizione di tutto e con l’elemosina di sussidi e social card, ma con l’investimento nella
buona politica, che mira all’implemento dei Beni Comuni, rafforzando questa azione con il principio di
sussidiarietà. E al seminario di Bari si presenterà appunto una proposta di legge regionale sulla sussidiarietà
orizzontale (art. 118 della Costituzione).
L’analisi della situazione pugliese, in particolare sotto il profilo della questione sociale e delle povertà sarà
effettuato dal sociologo Luigi Russo, che presenterà il “dossier Povertà” preparato per l’occasione dal Centro
Studi del CSV Salento. Secondo questo studio sono 8 le aree fortemente critiche sulle quali si segnalano
emergenze severe dal punto di vista sociale: 1. Il disagio alimentare, che colpisce 294.765 persone pugliesi,
che non hanno sufficienti risorse per mangiare (il ricorso alle mense della carità per i poveri “estremi”
raggiunge le 1700 unità al giorno); 2. La disoccupazione, che tocca 231.466 pugliesi, soprattutto donne e
giovani; 3. Le famiglie che cascano nella trappola dell’usura e del gioco d’azzardo patologico; 4. La
povertà infantile e la dispersione scolastica; 5. La deprivazione degli anziani e il precariato dei giovani;
6. L’emergenza abitativa e gli sfratti; 7. Gli “Invisibili” (senza fissa dimora); 8. L’impossibilità di curarsi.
“Tutti questi fenomeni – dice Russo – sono in decisa crescita, e dimostrano innanzitutto che il termine
povertà oggi fa fatica a comprendere tutta la complessità del fenomeno della miseria economica e culturale
che colpisce strati sempre più ampi della società pugliese, compresa la cosiddetta classe media. E dimostra
anche che le politiche (il poco Welfare rimasto) non riescono più a dare adeguate risposte, perché le risposte
non possono puntare solo sulla leva finanziaria. Mentre il Terzo Settore, in particolare la grande rete delle
2100 associazioni volontariato e delle Caritas pugliesi, riesce a intercettare questi bisogni e a farsene carico,
molto spesso in una operazione di supplenza che ricorda altre epoche storiche, mettendo sul campo risorse
materiali ma anche relazionali e di dono”. Le azioni del Terzo Settore, infatti, non si limitano alla logica
puramente assistenziale (fondamentale in taluni casi) ma vanno anche verso l’inclusione attraverso progetti
finalizzati ad incentivare la coesione sociale ed economica.
Ecco alcune delle eccellenze regionali in questo particolare settore del contrasto alle povertà: l’Emporio
della Solidarietà della Comunità Emmanuel di Lecce, un vero e proprio supermercato di medie
dimensioni (500 mq) con scaffali, carrelli, casse automatizzate dove reperire gratuitamente beni e servizi; il
dormitorio di Sant’Alfonso de’ Liguori di Foggia realizzato da associazioni di volontariato, Caritas e
parrocchie per rispondere all’emergenza freddo dei mesi invernali; il “San Paolo Social Network: le
periferie al centro”, progetto promosso a Bari dalla Cooperativa Esedra che ha coinvolto moltissime
associazioni di volontariato del territorio, scuole e istituzioni sul contrasto della dispersione scolastica, della
formazione professionale, dello start-up di nuove imprese; il Taxi Sociale del Centro Auser “Rosanna
Benzi” di Torre Santa Susanna in Provincia di Brindisi per combattere la condizione di isolamento in cui
stanno sprofondano i nostri anziani; la social street di Tricase (Lecce) pensata per riscoprire i vantaggi e la
bellezza del vicinato, per diffondere l’idea che proprio nei momenti di disagio più profondo l’unione e la
riscoperta della comunità possono rappresentare delle soluzioni.
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