L'articolo di Chiara Scavone nella Scienzeinrete.it pubbicato 04.03.2020 Cosa succede quando un virus attacca il sistema immunitario dei mercati finanziari?
Covid-19: Risposte di Policy per le PMI (Piccole e Medie Imprese)TatianaApostolovich
Questa nota è stata redatta dal Centro OCSE per l'Imprenditorialità, le PMI, le Regioni e le Città (CFE). Essa discute i fattori attraverso cui le PMI possono essere interessate dall'attuale epidemia di coronavirus, riporta le prime evidenze o stime sull'impatto di tale fenomeno, e fornisce una raccolta preliminare delle risposte di policy nazionali per promuovere la resilienza delle PMI.
Questo documento è pubblicato sotto la responsabilità del Segretario Generale dell'OCSE. Le opinioni espresse e gli argomenti qui trattati non riflettono necessariamente le opinioni ufficiali dei Paesi membri dell'OCSE.
La traduzione, non ufficiale, in italiano è curata del Centro OCSE di Trento allo scopo di fornire un servizio utile ai propri partner italiani.
Covid-19: Risposte di Policy per le PMI (Piccole e Medie Imprese)TatianaApostolovich
Questa nota è stata redatta dal Centro OCSE per l'Imprenditorialità, le PMI, le Regioni e le Città (CFE). Essa discute i fattori attraverso cui le PMI possono essere interessate dall'attuale epidemia di coronavirus, riporta le prime evidenze o stime sull'impatto di tale fenomeno, e fornisce una raccolta preliminare delle risposte di policy nazionali per promuovere la resilienza delle PMI.
Questo documento è pubblicato sotto la responsabilità del Segretario Generale dell'OCSE. Le opinioni espresse e gli argomenti qui trattati non riflettono necessariamente le opinioni ufficiali dei Paesi membri dell'OCSE.
La traduzione, non ufficiale, in italiano è curata del Centro OCSE di Trento allo scopo di fornire un servizio utile ai propri partner italiani.
Antiriciclaggio - Notariato IPSOA 1/2021
Identificazione a distanza ai fini antiriciclaggio nella
prestazione notarile: aspetti pratici e criticità
di Marco Krogh
Quale sarà l’impatto del coronavirus sull’economia mondiale? Le stime e gli s...FlavioAntonelli1
Su un punto sono tutti concordi: l’impatto del danno del Coronavirus sull’economia mondiale dipenderà dalla rapidità delle messa in campo delle misure di contenimento del virus e dalla quantità di soldi che verranno destinati per il sostegno dell’economia reale.
Come euristiche e i bias hanno favorito la diffusione del Virus. Attraverso l'esame di una sola informazione dal sito di Repubblica On Line, con le relative immagini dal 20 Gennaio al 26 Febbraio 2020, si propone un esercizio per capire come la mente personale ma anche collettiva ignora sistematicamente informazioni immediate, immagini evocative, e crea modelli d'azione sulla base di euristiche che hanno condizionato le scelte anche degli esperti.
L’attentato di Parigi riportare alla memoria quelli di Madrid e di New York ma a differenza di allora è inserito in un più complesso scenario di medio termine. Dal punto di vista economico la Francia e l’eurozona non sono in una fase di ripresa economica post recessione, come nel 2004/05, bensì in un contesto di rallentamento globale a cui potrebbe seguire un’analoga campagna di “guerra al terrore” ed i cui effetti potrebbero non essere così positivi per i mercati come nel post 11 settembre 2001.
Con la diffusione del coronavirus in Italia, l’occidente ha compreso bene che questa sarà un’emergenza con cui fare i conti in modo diretto, con risvolti negativi e strascichi per le imprese e l’economia globale. Ora, oltre all’emergenza sanitaria, occorre unità e coordinamento centrale anche per quella economica
CAMA: The global macroeconomic impacts of COVID-19: Seven scenarios (results)TatianaApostolovich
The research of Warwick McKibbin (Australian National University, The Brookings Institution, Centre of Excellence in Population Ageing Research) and Roshen Fernando (Australian National University, Centre of Excellence in Population Ageing Research (CEPAR))
Antiriciclaggio - Notariato IPSOA 1/2021
Identificazione a distanza ai fini antiriciclaggio nella
prestazione notarile: aspetti pratici e criticità
di Marco Krogh
Quale sarà l’impatto del coronavirus sull’economia mondiale? Le stime e gli s...FlavioAntonelli1
Su un punto sono tutti concordi: l’impatto del danno del Coronavirus sull’economia mondiale dipenderà dalla rapidità delle messa in campo delle misure di contenimento del virus e dalla quantità di soldi che verranno destinati per il sostegno dell’economia reale.
Come euristiche e i bias hanno favorito la diffusione del Virus. Attraverso l'esame di una sola informazione dal sito di Repubblica On Line, con le relative immagini dal 20 Gennaio al 26 Febbraio 2020, si propone un esercizio per capire come la mente personale ma anche collettiva ignora sistematicamente informazioni immediate, immagini evocative, e crea modelli d'azione sulla base di euristiche che hanno condizionato le scelte anche degli esperti.
L’attentato di Parigi riportare alla memoria quelli di Madrid e di New York ma a differenza di allora è inserito in un più complesso scenario di medio termine. Dal punto di vista economico la Francia e l’eurozona non sono in una fase di ripresa economica post recessione, come nel 2004/05, bensì in un contesto di rallentamento globale a cui potrebbe seguire un’analoga campagna di “guerra al terrore” ed i cui effetti potrebbero non essere così positivi per i mercati come nel post 11 settembre 2001.
Con la diffusione del coronavirus in Italia, l’occidente ha compreso bene che questa sarà un’emergenza con cui fare i conti in modo diretto, con risvolti negativi e strascichi per le imprese e l’economia globale. Ora, oltre all’emergenza sanitaria, occorre unità e coordinamento centrale anche per quella economica
CAMA: The global macroeconomic impacts of COVID-19: Seven scenarios (results)TatianaApostolovich
The research of Warwick McKibbin (Australian National University, The Brookings Institution, Centre of Excellence in Population Ageing Research) and Roshen Fernando (Australian National University, Centre of Excellence in Population Ageing Research (CEPAR))
IMF Fiscal Monitor: Policies to support people during the COVID-19 pandemicTatianaApostolovich
The COVID-19 pandemic has struck against the backdrop of a preexisting sluggish global growth outlook, with low inflation and nominal interest rates. The pandemic has elevated the need for fiscal policy action to an unprecedented level. This issue of the Fiscal Monitor discusses the role of fiscal policy to save lives, protect the most-affected people and firms from income losses, unemployment, and bankruptcies, and reduce the likelihood that the pandemic results in a deep, long-lasting slump.
La pandemia di coronavirus (COVID-19) pone sfide di stabilità sanitaria, economica e finanziaria senza precedenti. A seguito dell'epidemia di COVID-19, i prezzi delle attività a rischio sono crollati e la volatilità del mercato è aumentata vertiginosamente, mentre le aspettative di inadempienze diffuse hanno portato a un aumento dei costi di indebitamento. Le decisive azioni di politica monetaria, finanziaria e fiscale volte a contenere le ricadute della pandemia e sono riuscite a stabilizzare gli investitori tra la fine di marzo e l'inizio di aprile. I mercati hanno recuperato alcune delle loro perdite.
The brookings institution webinar covid 19 and the economyTatianaApostolovich
With more than 1,000 deaths, 3 million and counting unemployed, and no definite end in sight, the coronavirus has upended nearly every aspect of American life. In the last two weeks, the Federal Reserve and Congress scrambled to pass policies to mitigate what will be a very deep recession. Americans across the country are asking— what exactly is going on economically? Is the government responding effectively? How do we set ourselves up for economic recovery once the pandemic recedes? On Monday, March 30, Brookings hosted an online discussion on the current state of the economy, the federal response, and challenges for state and local governments. After the discussion, speakers answered questions from the audience. This was an exclusively virtual event that was streamed live on the Brookings website
Coronavirus-hit markets brace for the worst economic consequencesTatianaApostolovich
The coronavirus outbreak is leading investors to plan for situations more serious than a recession.
The S&P 500 has declined by 29.5% in two months.
The Federal Reserve's action to cut interest rates has been perceived as a "total breakdown of confidence".
PIMCO’s global economic advisor has warned a global recession is a "foregone conclusion".
This page provide analysis of economic and policy developments affecting the financial performance of the global airline industry during the COVID-19 emergency.
Outbreak Readiness and Business Impact: Protecting Lives and Livelihoods acro...TatianaApostolovich
Launched in January 2019, Outbreak Readiness and Business Impact highlighted the growing risk of infectious disease and cautioned businesses that pandemics were worryingly underrepresented in considerations of risk. It proposed tailored insights on the impact of outbreaks, offering strategies for effective response and resilience. There was stark warning that “the world remains ill-prepared to detect and respond to outbreaks and is not prepared to respond to a significant pandemic threat”. It said outbreaks and epidemics could cause catastrophic economic damage when they occur.
The research of Warwick McKibbin (Australian National University, The Brookings Institution, Centre of Excellence in Population Ageing Research) and Roshen Fernando (Australian National University, Centre of Excellence in Population Ageing Research (CEPAR))
1. Finanzaesalute,COVID-19
diChiaraScavone
ECONOMIA SALUTE
COVID-19infettaanchel'economia
Pubblicato il 04/03/2020
Tempo di lettura: 5 mins
Cosa succede quando un virus attacca il sistema immunitario dei mercati finanziari? Il coronavirus è calato sui
mercati internazionali come un cigno nero, il classico evento esterno non previsto dagli addetti ai lavori e forse
troppo sottovalutato fino a oggi causa eccessivo ottimismo circa la capacità del sistema economico di affrontare
l’emergenza coronavirus. Saranno gli eventuali shock di domanda guidati dai consumatori e fenomeni di panic
selling guidati dagli investitori a dettare le regole del gioco; per il momento, così come i 10 consigli diffusi dal
Ministero della salute, è più che mai valida la citazione di uno dei maggiori investitori al mondo, Warren Buffett:
“Bisogna avere paura quando gli altri sono avidi, ed essere avidi quando gli altri hanno paura”. Immagine di Gerd
Altmann da Pixabay
2. Cosa succede quando un virus attacca il sistema immunitario dei mercati finanziari?
Finora la maggior parte delle analisi ha preso in in considerazione le conseguenze
della COVID-19 sugli esseri umani, tralasciando quelle “non sanitarie” e altrettanto
pesanti verso uno dei pilastri dell’intero sistema economico: l’ecosistema
finanziario.
Il coronavirus è calato sui mercati internazionali come un cigno nero, il classico
evento esterno non previsto dagli addetti ai lavori e forse troppo sottovalutato fino
a oggi causa eccessivo ottimismo circa la capacità del sistema economico di
affrontare l’emergenza coronavirus.
Un’influenza temporanea, circoscritta al solo mercato cinese non avrebbe mai
potuto interrompere il rally decennale delle borse azionarie globali, eppure
l’impensabile evento “di coda”, nonché lo scenario negativo, si è verificato e ha
scosso gli investitori di tutto il mondo.
La previsione di un rallentamento più marcato dell’economia cinese si è
rapidamente trasformata in recessione tecnica per i primi due trimestri del 2020 al
di fuori dei mercati cinesi, in primis dell’economia giapponese e di quella italiana,
già deboli e pesantemente indebitate prima dello scoppio dell’epidemia.
Perché stiamo assistendo a quest’improvviso cambio di rotta nonché alla peggiore
settimana di mercato dai tempi della crisi finanziaria del 2008? Semplice, mentre la
stringenti misure cinesi hanno limitato i danni portando a una rapida riduzione dei
casi registrati di persone infette su base giornaliera, le minacce provenienti da Italia,
Corea e Giappone delineano uno scenario piuttosto complicato.
Oltre 400 casi di contagio al giorno al di fuori della Cina sono più che sufficienti a
scatenare il panico sui mercati, rendendo sempre meno improbabile la minaccia di
una pandemia globale.
L’espansione del contagio da coronavirus ha fatto crollare i listini azionari (-10% la
scorsa settimana) e i prezzi delle materie prime industriali e al contempo ha teso la
mano ai cosiddetti beni rifugio: Treasury decennale (titolo di stato statunitense),
bund (titolo di stato tedesco) e oro.
La borsa domestica, il FTSE MIB, ha cancellato in soli 5 giorni i guadagni degli ultimi
5 mesi, pari a 14 miliardi di euro, chiudendo il mese di Febbraio in profondo rosso al
-3,76%.
Gli investitori, specie i “retail” (i piccoli investitori privati) subiscono l’effetto panico
e il cosiddetto fenomeno di bank run (corsa allo sportello), relativo al mondo degli
investimenti, crea un circolo vizioso a cui diventa impossibile porre freno.
L’emotività umana rende gli investitori improvvisamente irrazionali e avidi di
sicurezza, rinvenibile in poche asset class quali il settore obbligazionario
governativo.
Dagli addetti ai lavori arrivano segnali poco incoraggianti, con diffuse revisioni al
ribasso delle aspettative di crescita aziendali, rallentamenti dei settori
manifatturiero e dei servizi e utili societari minori delle attese per questo primo
trimestre dell’anno.
3. La volatilità che si è scatenata sui mercati finanziari allontana l’ipotesi di un
imminente contenimento della diffusione dell’epidemia e conseguente ritorno alla
normalità; un evento temporaneo i cui effetti avranno ripercussioni di tipo
strutturale, senza dubbio estese all’intero anno in corso.
Mentre l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE)
prevede un’economia mondiale a rischio e una crescita globale in rallentamento al
2,4% nel 2020 rispetto al 2,9% stimato a Novembre 2019, la Banca centrale
americana, la Federal reserve, è corsa ai ripari annunciando un ulteriore taglio dei
tassi d’interesse dello 0,5%; un palliativo per garantire stabilità ai mercati finanziari
condiviso anche dalla Banca del Giappone e dalla Banca d’Inghilterra.
La COVID-19 è forse l’alibi perfetto per una recessione annunciata già da troppo
tempo e finora mai scontata dai mercati? La storia, per quanto dimenticata troppo
in fretta dagli operatori finanziari e dagli investitori, ci offre degli spunti interessanti;
peste polmonare, aviaria, influenza suina, ebola e SARS sono solo alcune delle
epidemie storiche che hanno lasciato segni indelebili sulle borse di tutto il mondo
ma con una peculiarità comune: la durata limitata.
Correzioni di mercato “fisiologiche” di breve termine in fase di scoppio e diffusione
dell’epidemia e repentina ripresa non appena si assiste a una riduzione del tasso di
diffusione della stessa. La motivazione è presto data: minore diffusione significa un
minore numero di persone infettate e dunque minori rischi di contagio in
un’economia a tutti gli effetti globalizzata che teme una propagazione esponenziale
dei disastrosi effetti associati al cigno nero.
La storia si ripeterà anche questa volta, con un improvviso e inarrestabile rimbalzo
dei mercati o saremo costretti a fare i conti con un’escalation dell’epidemia che
l’Organizzazione mondiale della sanità potrebbe classificare come pandemia, dalle
conseguenze devastanti per l’intera economia?
Sarà la gravità ed estensione del contagio a determinarne le implicazioni finanziarie,
stando alle evidenze delle tre pandemie del secolo scorso.
In tutti e tre i casi utilizzati come ipotesi per le numerose simulazioni fatte (influenza
asiatica, influenza spagnola e influenza di Hong Kong) il tasso di diffusione si
aggirava attorno al 25/35% mentre differenze notevoli furono riscontrate circa il
tasso di letalità: <3% per l’influenza spagnola e <0,2% per influenza asiatica e di
Hong Kong.
Troppo presto per avere dati accurati sul reale tasso di diffusione e letalità
dell’epidemia in corso ma, stando alle simulazioni basate su modelli econometrici di
equilibrio economico generale elaborate nel 2011 da George Verikios su due ipotesi
antitetiche (primo caso di elevata contagiosità e bassa letalità e secondo caso di
bassa contagiosità ed elevata letalità), fermo restando la forte contrazione del
PIL nel secondo e terzo trimestre successivi allo scoppio della pandemia, gli scenari
che potrebbero presentarsi sono i seguenti:
impatto sul PIL globale del 3,3% e sul commercio e occupazione internazionale
del 5% in media nel primo anno in caso di elevata contagiosità del virus
(scenario attualmente più probabile stando agli ultimi dati diffusi);
impatto sul PIL globale dello 0,3% e doppio sul commercio e occupazione
internazionale in media nel primo anno in caso di bassa contagiosità del virus.
4. diMicheleSimonato diElisabettaCerbaidiMicaelaMorelli diAntonioMusarò diMarcoOnorati
diMarcoTamietto
Saranno gli eventuali shock di domanda guidati dai consumatori e fenomeni di
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Note
- Edoardo Frattola. Che effetti può avere una pandemia sull’economia mondiale? Oosservatorio conti pubblici
italiani Università Cattolica, 29 febbraio 2020.
- Marco Grande. Coronavirus: stime su costi e scenari globali, gli effetti della pandemia. Wallstreetcina.com, 2
marzo 2020.
- Massimiliano Carrà. Le Borse verso la peggiore settimana da Lehman Brothers. Forbes.it, 28 febbraio 2020.
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altri articoli
Sperimentazioneanimale:a
quandolospilloverculturale?
Pubblicato il 06/04/2020
5. Non serve, non è etica, ci sono alternative, fa fuggire i ricercatori: e se la pandemia da coronavirus fosse
l'occasione per un po' di spillover culturale, almeno per quanto riguarda la sperimentazione animale? Le
valutazioni di Michele Simonato, Elisabetta Cerbai, Micaela Morelli, Antonio Musarò, Marco Onorati, Marco
Tamietto - a nome di tanti altri ricercatori e ricercatrici.
Crediti immagine: Tibor Janosi Mozes/Pixabay. Licenza: Pixabay License
Coronavirus. Non sarebbe questa l’occasione perfetta per smetterla, una volta per
tutte, con la sperimentazione animale? In fondo non serve, ci sono alternative, non è
etica, fa fuggire i nostri giovani ricercatori. Quindi, cosa aspettiamo?
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