Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della provincia di Torino, si è fatta promotrice di due inchieste riguardanti la distanza tra politica e cittadini e la creatività di Torino; la testimonianze del web sono state raccolte in un e-book scaricabile dal suo sito
Elezioni comunali 2019 a Ferrara. Il laboratorio di idee 'Il battito della città' presentato da Mauro Presini e Marcella Ravaglia che tra gli obiettivi fa rientrare tra gli altri la sperimentazione di nuovi sistemi di democrazia partecipativa per il governo della città, la promozione del lavoro e la lotta all'esternalizzazione dei servizi, l'elaborazione di nuove linea guida sulla cultura e l'istruzione, il contrasto ai cambiamenti climatici, la gestione pubblica dei beni comuni , la riqualificazione della zona Gad e politiche sociali più efficaci.
Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della provincia di Torino, si è fatta promotrice di due inchieste riguardanti la distanza tra politica e cittadini e la creatività di Torino; la testimonianze del web sono state raccolte in un e-book scaricabile dal suo sito
Elezioni comunali 2019 a Ferrara. Il laboratorio di idee 'Il battito della città' presentato da Mauro Presini e Marcella Ravaglia che tra gli obiettivi fa rientrare tra gli altri la sperimentazione di nuovi sistemi di democrazia partecipativa per il governo della città, la promozione del lavoro e la lotta all'esternalizzazione dei servizi, l'elaborazione di nuove linea guida sulla cultura e l'istruzione, il contrasto ai cambiamenti climatici, la gestione pubblica dei beni comuni , la riqualificazione della zona Gad e politiche sociali più efficaci.
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Il nostro è un ruolo di controllo e di stimolo
L’opposizione in Consiglio Comunale ha un ruolo che le viene assegnato sia
dall’esito del voto che dall’ordinamento di leggi e regole del gioco
democratico. Un ruolo di controllo sull’azione politica di chi amministra e
anche di stimolo a far meglio e bene.
Certamente un ruolo che sempre più spesso viene limitato nei tempi e nelle
forme di attuazione da chi amministra, quantomeno mal sopportato, salvo poi
ricavarne benefici quando dai banchi dell’opposizione vengono “snocciolate”
tutte le inadempienze procedurali, ma anche politiche, che l’amministrazione
distratta compie.
È il caso della Giunta Lucilla e della sua maggioranza che non smette mai di
stupire - almeno gli addetti ai lavori – per gli infantili sotterfugi cui spesso
ricorrono, per l’incompetenza, per la superficialità con cui vengono affrontati
argomenti importanti per il futuro della città.
Il 30 marzo durante la seduta del Consiglio Comunale si è raggiunto però
l’inverosimile.
La discussione sull’approvazione del DUP, cioè il documento unico di
programmazione di cui si dota un’amministrazione per migliorare le condizioni
di vivibilità dei cittadini nei tre anni successivi all’approvazione, è stata a dir
poco illuminante su questo strano rapporto che si vuol tenere con
l’opposizione.
Dopo quasi due anni dalle ultime elezioni comunali vige ancora il clima da
campagna elettorale di vincitori contro i vinti, ma quando i vinti dimostrano
che i vincitori dovrebbero incominciare a studiare seriamente come si
amministra una città, il bottino diventa patrimonio di tutti e non deve essere
considerato bottino di guerra.
Durante quel Consiglio Comunale il consigliere di minoranza Donato
Paradiso, consigliere de “La città di tutti - La Bottega” ha segnalato alla
maggioranza che non avrebbe mai votato a favore di quel documento e
auspicava che non lo facessero tutti gli altri consiglieri di minoranza ma
anche della maggioranza in quanto:
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In parte copiato da un documento del Comune di Cellamare (copia e
incolla da internet, per intenderci).
Dava una descrizione della città che sembrava una città della Svezia
Elencava la presenza di aziende e servizi al cittadino inesistenti da anni
(non ultimi un efficiente ospedale e una ricca SPES)
Si descriveva la volontà di istituire a Gioia del Colle il Consiglio
Comunale dei Ragazzi (che invece esiste già, riattivato dopo quello
preesistente dai primi anni del nuovo millennio.
I dati immessi a supporto di quanto descritto nel documento erano
relativi al 2005 (13 anni fa).
Ora il DUP sarà riproposto all’approvazione del Consiglio Comunale
riveduto e corretto, e si spera non ricopiato da quello di altri comuni limitrofi
più virtuosi e amanti della propria identità oltre che conoscitori del proprio
territorio.
Suggeriamo di far buon uso delle informazioni date da chi le carte le legge, e
le sa leggere, e soprattutto di abbassare le lance, che nessuno vuole la
guerra ma solo fare un onesto lavoro di opposizione.
Gioia del Colle, 6 Aprile 2018
Uff. Comunicazione
“Città di tutti-La Bottega”