Imu prima casa, sospesa la rata di giugno?! Rinvio dell’ acconto IMU sulla prima casa fino al 16 settembre Tanti sono i dubbi intorno all’imposta municipale unica e alle sue sorti, di certo, almeno per giugno, l’acconto Imu sulla prima casa sarà sospesa fino al 16 settembre. Il neonato governo Letta dovrà ridefinirla tenendo conto delle due anime di pensiero che circolano all’interno del proprio governo: una favorevole alla totale cancellazione (PDL) e l’altra sostanzialmente ad una riforma con l’obiettivo di riscrivere, entro il 31 agosto, le norme dell’imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare (PD). Qualsiasi pensiero prevalga il Premier dovrà comunque fare i conti con due problemi fondamentali: da una parte la questione logistica, ovvero la gestione di un cambiamento così improvviso a livello territoriale, dall’altra la reperibilità di fondi che finanzi la sospensione o la cancellazione della tassa. Va detto che solo l’introito dell’ Imu fa entrare nelle casse dello Stato 4,2 mila miliardi, di cui 3 mila riconducibili alle residenze. Gli immobili interessati all’Imu sono circa 60 milioni. Si pagano in media 225 euro, con punte di 537 a Roma, 475 a Torino e 379 a Napoli. Il peso della fiscalità locale, specie nelle grandi città, può determinare aumenti più o meno considerevoli delle aliquote da parte delle amministrazioni locali. E’ importante precisare che la mini proroga riguarda: l’abitazione principale e le pertinenze (per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo), gli alloggi sociali, ossia le case popolari possedute dagli Istituti autonomi case popolari (IACP) e dalle cooperative a proprietà indivisa, che pagavano l’IMU con l’aliquota ordinaria, con detrazioni, perché il residente ed il proprietario della casa non coincidono. I terreni erano già esenti da IMU se sono collocati in aree censite come collinari e montane, mentre i fabbricati rurali godono dell’aliquota agevolata del 2 per mille. Devono invece pagare l’acconto Imu entro il 17 giugno anche le abitazioni principale di tipo signorile, le ville, i castelli o i palazzi di pregio storico o artistico accatastate nelle categorie A/1, A/8 e A/9. L’A/1 riguarda le abitazioni di tipo signorile, l’A/8 le abitazioni in ville, le A/9 i castelli e i palazzi di eminenti pregi artistici o storici. La normale scadenza del 17 giugno 2013 rimane invariata anche per tutti gli altri immobili non rientranti nelle categorie sopra descritte, pertanto gli immobili secondari (seconde case, case concesse in affitto) e i fabbricati a uso produttivo. Salvo variazioni dell’ultima ora, l’importo e la modalità di pagamento della prima rata entro il 17 giugno 2013 va effettuata con il..Leggi tutto l'articolo su:www.cerca-affari.com