È bene essere chiari: di inquinamento ci si ammala e si muore. Sono innumerevoli ormai le evidenze mediche e scientifiche in materia, a partire dai richiami dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di scorie ambientali contenenti metalli pesanti, ossidi di azoto e altri inquinanti identificati come pericolosi per la salute umana.
Dossier amianto 2012
- 29 maggio 2012 -
L'Osservatorio Regionale
Ambiente e Legalità di Legambiente Lazio
presenta
“Il CASO AMIANTO
NELLA REGIONE LAZIO”
________________________________
source: http://www.legambientelazio.it
Amianto - Il caso amianto nella Regione Lazioangerado
Il caso amianto nella Regione Lazio
Dossier di: Osservatorio Regionale Ambiente e Legalità di Legambiente Lazio
Roma, 29 maggio 2012 - Regione Lazio - Sala Tirreno
_______________________
[source: legambientelazio.it]
Il trend dei mesoteliomi è in continuo aumento e il mesotelioma è solo la punta dell’iceberg dei danni alla salute indotti dall’amianto.
Infatti, tenendo presente che i casi di tumore al polmone sono almeno il doppio dei mesoteliomi e che l’amianto provoca anche altri tipi di tumore (alla laringe, alle ovaie, al tratto gastrointestinale, ecc.) ed è causa di altre patologie letali, come ad esempio l’asbestosi, si stima che i decessi provocati dall’amianto ogni anno in Italia possano collocarsi tra le 5mila e le 6mila unità.
Nella tarda mattinata di lunedì 16 dicembre 2019 il "Comitato No Biodigestore Saliceti", insieme ai comitati "Sarzana che Botta!" e ad "Acqua Bene Comune", ha partecipato alla Terza Audizione in IV Commissione Ambiente della Liguria. All'Audizione erano presenti anche i Comitati Spezzini.
Questo speciale affronta il tema della sostenibilità applicato al servizio di
somministrazione pasti, declinato nei suo molteplici ambiti: ristoranti, fast food
, bar, etc. e ambito collettivo (mense scolastiche, ospedaliere, etc.).
Appunti sulla Legge regionale del Veneto 14/2017 sul consumo di suolo. Contenuti e aspetti critici. Presentazione al corso di Diritto Europeo dell'Ambiente. Padova, Palazzo del Bo - 16 maggio 2018
Avellino ha raggiunto alla data odierna il numero record di 75 sforamenti dei limiti di polveri sottili nell’anno 2020, ben oltre la soglia massima di 35 per anno prevista dalla normativa italiana (D.Lgs.155/2010). Non c’è città capoluogo in Campania che abbia situazione peggiore, non Napoli, non Caserta, Salerno, Benevento né altre città oggetto di attenzione come Solofra e Acerra
È bene essere chiari: di inquinamento ci si ammala e si muore. Sono innumerevoli ormai le evidenze mediche e scientifiche in materia, a partire dai richiami dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di scorie ambientali contenenti metalli pesanti, ossidi di azoto e altri inquinanti identificati come pericolosi per la salute umana.
Dossier amianto 2012
- 29 maggio 2012 -
L'Osservatorio Regionale
Ambiente e Legalità di Legambiente Lazio
presenta
“Il CASO AMIANTO
NELLA REGIONE LAZIO”
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Amianto - Il caso amianto nella Regione Lazioangerado
Il caso amianto nella Regione Lazio
Dossier di: Osservatorio Regionale Ambiente e Legalità di Legambiente Lazio
Roma, 29 maggio 2012 - Regione Lazio - Sala Tirreno
_______________________
[source: legambientelazio.it]
Il trend dei mesoteliomi è in continuo aumento e il mesotelioma è solo la punta dell’iceberg dei danni alla salute indotti dall’amianto.
Infatti, tenendo presente che i casi di tumore al polmone sono almeno il doppio dei mesoteliomi e che l’amianto provoca anche altri tipi di tumore (alla laringe, alle ovaie, al tratto gastrointestinale, ecc.) ed è causa di altre patologie letali, come ad esempio l’asbestosi, si stima che i decessi provocati dall’amianto ogni anno in Italia possano collocarsi tra le 5mila e le 6mila unità.
Nella tarda mattinata di lunedì 16 dicembre 2019 il "Comitato No Biodigestore Saliceti", insieme ai comitati "Sarzana che Botta!" e ad "Acqua Bene Comune", ha partecipato alla Terza Audizione in IV Commissione Ambiente della Liguria. All'Audizione erano presenti anche i Comitati Spezzini.
Questo speciale affronta il tema della sostenibilità applicato al servizio di
somministrazione pasti, declinato nei suo molteplici ambiti: ristoranti, fast food
, bar, etc. e ambito collettivo (mense scolastiche, ospedaliere, etc.).
Appunti sulla Legge regionale del Veneto 14/2017 sul consumo di suolo. Contenuti e aspetti critici. Presentazione al corso di Diritto Europeo dell'Ambiente. Padova, Palazzo del Bo - 16 maggio 2018
Avellino ha raggiunto alla data odierna il numero record di 75 sforamenti dei limiti di polveri sottili nell’anno 2020, ben oltre la soglia massima di 35 per anno prevista dalla normativa italiana (D.Lgs.155/2010). Non c’è città capoluogo in Campania che abbia situazione peggiore, non Napoli, non Caserta, Salerno, Benevento né altre città oggetto di attenzione come Solofra e Acerra
1. redazione@chiamamicitta.net www.chiamamicitta.net Maggio 2014 Anno XXV n. 729
gratisa casa tua e nei dispenserNel cuore della tua città
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47922 Rimini - tel. 0541 780332
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Torna Bellaria Film Festival
“Senza Franca, sempre con
Franca”. Intervista a Dario Fo.
di Giampaolo Proni pag 5
di Marta Ileana Tomasicchio pag 13
di Maria Luisa Bertolini pag 19
di Stefano Cicchetti
segue a pagina 3
L’
acqua potabile viaggia nell’eternit. Succede un po’ in tutta
Italia, pur con grandi differenze da luogo a luogo. E succede
anche nella rete idrica della provincia di Rimini, in una per-
centuale di poco superiore al 10%: su 2992,94 km di condutture per
l’acqua potabile, 300,39 sono in “fibrocemento”. E se in certi comuni
i tubi di eternit non esistono, a Riccione costituiscono quasi la metà
della rete.
Questo e altri dati sono contenuti nei controlli periodici di Hera. Che
l’Ausl di Rimini ha chiesto di vedere. Perché il “fibrocemento” è quella
miscela di cemento e amianto largamente impiegata nei tubi, con-
dotte idriche comprese, fin dagli anni ’30 e soprattutto negli anni ‘60.
Fino al 1992, quando furono proibite sia la produzione che la vendita
di prodotti contenenti amianto, dopo che le ricerche lo avevano indi-
viduato come responsabile di gravissime patologie.
Hera: “Dalle analisi tutto ok”
L’Ausl: “Stiamo vigilando”
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I NOSTRI ACQUEDOTTI
IN ETERNIT
3. Maggio 2014 3
In cemento-amianto il 10 per cento delle condotte
ma a Riccione sono quasi la metà
Finora tracce di fibre nell’acqua
sono state trovate solo a Santarcangelo
N
ella nostra regione, la percentuale
più alta di acquedotti in eternit è
a Ferrara, con ben il 50%. Seguo-
no Ravenna con il 33%, Bologna, Modena
e Reggio intorno al 25%, mentre Parma,
Forlì-Cesena e Rimini si attestano fra il 15
e il 10%. Solo a Piacenza, con il suo 0,3%,
l’eternit è praticamente assente.
Ma anche da comune a comune le differen-
ze sono notevoli. Secondo il monitoraggio
di Hera, nella nostra provincia è Riccione
ad avere più condotte in cemento-amianto:
il 48%. Seguono Santarcangelo (22%), Bel-
laria (20%), Cattolica (16%), Misano (13%),
Rimini (11%), San Clemente (5%), Monte
Colombo (4%), San Giovanni in Marigna-
no (3%), Novafeltria (1%). Nelle reti dei re-
stanti 16 comuni l’eternit è del tutto assente.
Hera specifica inoltre che l’eternit è sempre
stato impiegato nelle reti principali, mai
nelle diramazioni che arrivano ai contatori.
Ma l’amianto finisce poi nell’acqua di casa
nostra? Hera conduce analisi da almeno tre
anni e finora l’unico punto critico è stato
rilevato a Santarcangelo e sempre presso
il medesimo impianto, “idrante viale Ma-
rini 46”. Qui il 30 settembre 2013 furono
trovate 5978 fibre per litro (di cui 3782 di
lunghezza superiore a 10 µm), scese a 1107
il 15 ottobre e a 0 il 14 novembre. Tutti gli
altri campioni hanno sempre dato esito del
tutto negativo.
E’ il caso di mettersi in allarme? Secondo
Hera, assolutamente no: «L’Organizzazio-
ne Mondiale della Sanità - si legge nel rap-
porto - a proposito della presenza di fibre
di amianto nell’acqua potabile dichiara che:
“L’amianto è un noto agente cancerogeno per
l’uomo se assorbito per via inalatoria. Non
sono state raccolte evidenze convincenti del-
la cancerogenicità dell’amianto ingerito negli
studi epidemiologici di popolazioni approv-
vigionate con acque potabili contenenti alte
concentrazioni di amianto. Inoltre, nei nu-
merosi studi su differenti specie di animali
da laboratorio non è stato possibile mettere
in evidenza un aumento sistematico dell’in-
cidenza dei tumori gastrointestinali. Non
ci sono pertanto evidenze convincenti che
l’amianto ingerito sia pericoloso per la salu-
te dell’uomo e per tale motivo è stato deciso
che non è necessario stabilire un valore di
linea guida basato su criteri di protezione
della salute”. Anche l’ultima edizione delle
“Guidelines for Drinking Water Quality”
non ha indicato nessun valore soglia per la
concentrazione di tale parametro nell’ac-
qua potabile. La normativa comunitaria e
la normativa italiana non prevedono limiti
per l’eventuale presenza di amianto nell’ac-
qua destinata al consumo umano».
PRIMO PIANO
I NOSTRI ACQUEDOTTI
IN ETERNIT
REDAZIONE - Via Caduti di Marzabotto, 31 47922 Rimini Tel. 0541 - 780332 - Fax 0541 – 780544 redazione@chiamamicitta.net codice ISNN 1971 - 565X - DIREZIONE – Per pubblicità tel. 0541
780332 - commerciale@chiamamicitta.net - Direttore Responsabile Stefano Cicchetti - Caporedattore: Claudio Costantini - Redazione: Lorella Barlaam (cultura), Eva Micucci (spettacoli), M. Luisa
Bertolini (Chiamami Rosa) - Fotografi: Pasquale Bove, Marco Ventura - Direzione commerciale e Coordinamento progetto “Zeinta di Borg”: Antonio Cuccolo - Editore: Ondalibera Srl - Responsabile
amministrazione: Madelena Cerbara - Grafica: Agenzia NFC - Rimini - Stampa: Galeati Industrie Grafiche IMOLA (BO) - Distribuzione: Agenzia Rimini Marketing - Commerciale Agenzia Publieuro Italia.
continua dalla prima pagina di Stefano Cicchetti
Hera: “Dalle
analisi tutto ok”.
L’Ausl: “Stiamo
vigilando”
LA FIERA TORNA
A SORRIDERE
Riminifiera aveva previsto di chiudere il 2013
perdendo 1,9 milioni. Invece a conti fatti il ros-
so è di 900 mila euro. Lo ha detto il presidente
Lorenzo Cagnoni presentando il business plan
triennale. Per ora i debiti sono scesi dai 34 milio-
ni del 2008 a 16, mentre l’utile d’esercizio nei sei
anni della crisi è stato di 2,4 milioni. Per il futuro
Cagnoni prevede utili al netto delle tasse di 2,4
milioni querst’anno, 3,5 milioni nel 2015, 8,6 nel
2016. “Un piano realistico”, assicura Cagnoni,
che tiene conto solo delle manifestazioni certe e
della consapevolezza che la crisi non è superata.
Intanto arivano nuove manifestazioni, come il
Gluten Free Expo, salone internazionale dedi-
cato ai prodotti e all’alimentazione senza glutine
che terrà la terza edizione a Rimini dal 14 al 17
novembre dopo le prime due edizioni a Brescia.
Il Presidente Cagnoni:
debiti estinti entro il 2016
poi i dividendi
E a novembre arriva
anche il Gluten
4. 4 Maggio 2014PRIMO PIANO
Fonte: Hera Group
Fonte: Hera Group
L’Ausl di Rimini: “Le norme non ci obbligano
a controlli sull’amianto negli acquedotti,
ma noi li faremo lo stesso”
continua dalla prima pagina
A
livello mondiale, l’unico ente che ha
proposto dei parametri è stato lo sta-
tunitense Environmental Protection
Agency (Epa), che nel 1989 ha fissato il livel-
lo di guardia a 7 milioni di fibre lunghe più di
10µm per litro. Come si vede, cifre enorme-
mente superiori rispetto ai quantitativi rinve-
nuti a Santarcangelo.
Eppure c’è chi non è convinto. Vito Totire, me-
dico dell’AEA (Associazione Esposti Amian-
to), sostiene che «per il canceroso non esiste
una soglia di sicurezza». Si fa poi notare che
alcune fibre potrebbero anche finire per essere
comunque inalate, se depositate sui capi e i pa-
vimenti lavati con acqua “contaminata”. Come
Morando Soffritti, direttore scientifico dell’Isti-
tuto di ricerca Ramazzini, e l’oncologo Luciano
Mutti, Presidente del G.I.Me (Gruppo Italiano
Mesotelioma), Totire vede un’unica soluzione:
la sostituzione immediata di tutte le tubature
in eternit. Tesi riproposte nel documentario
“H2A” di Giuliano Bugani e Daniele Marzeddu.
Ma anche su questo punto le opinioni diver-
gono. L’assessore alla sanità del comune di Bo-
logna, Luca Rizzo Nervo, in risposta a diverse
interrogazioni nell’ottobre scorso dichiarò: «La
letteratura scientifica sconsiglia interventi di
sostituzione massiva di condotte in cemento
amianto che rischierebbe di immettere in cir-
colazione massicci quantitativi di fibre». Da
parte sua Hera non prevede nemmeno a Ri-
mini un piano per la sostituzione in blocco dei
tubi in eternit, dato anche che nessuna norma
lo impone.
Ovviamente, in caso di rotture la condotta in
fibro-cemento viene man mano rimpiazzata
con altri materiali.
Hera fa anche notare che la qualità delle nostre
acque, ricche di calcare, tende semmai a pro-
durre pellicole “protettive” all’interno dei con-
dotti, piuttosto che a corroderli come accade
in zone di acque più chimicamente aggressive.
Inoltre i tubi di eternit per acqua potabile sono
solitamente rivestiti all’interno di ceramica,
come quelle di Bellaria in via F.lli Cervi, che nel
2009 avevano suscitato un’interpellanza in con-
siglio comunale.
Fra l’altro, Rimini è in prima fila nella lotta
all’amianto. Ebbe a riconoscerlo anche il Mo-
vimento 5 Stelle di Zola Predosa, che nel 2012
invitava quell’amministrazione locale a seguire
proprio l’esempio del comune riminese, «che in
accordo con Hera ha cercato di dare un con-
tributo ai cittadini per incentivare allo smalti-
mento legale».
Contributo tutt’ora in vigore.
Sia come sia, il dottor Fausto Fabbri, direttore
del U.O. Igiene alimenti e nutrizione di Rimini
dell’Ausl della Romagna, ha chiesto a Hera di
essere tenuto al corrente dei risultati degli ac-
certamenti condotti dichiarando, in aggiunta,
l’intenzione di inserire nel piano di controllo
delle acque potabili dell’Ausl alcuni campioni
alla ricerca di fibre di amianto, nonostante la
vigente normativa in materia non lo preveda
esplicitamente.
Egli stesso invita, tuttavia, a preoccuparsi sem-
mai di altri killer, molto più diffusi e su cui
pendono sentenze di colpevolezza inappellabi-
li, essendo responsabili certi di malattie gravis-
sime: «Dai dati epidemiologici, sappiamo per
esempio che le polveri sottili causano un au-
mento significativo delle malattie respiratorie e
cardiovascolari, con incremento di mortalità. E
possiamo pure stimare quanto negativamente
incidono il tabacco, o una scorretta alimenta-
zione. Dovendo fare delle scelte di politica sani-
taria, e quindi dovendo assegnare delle priorità,
appare più corretto intervenire con più urgenza
contro fattori di rischio come questi, che sono
purtroppo accertati, invece che in ambiti dai
profili ancora non definiti, dove comunque è
bene continuare ad indagare».
ALCALINITA’DABICARBONATI
ALCALINITA’DACARBONATI
ALCALINITA`TOTALE
CALCIO
FIBREDIAMIANTO<10µm
FIBREDIAMIANTO>10µm
INDICEDIAGGRESSIVITA`
CONCENTRAZIONEIONI
IDROGENO
COMUNI KM RETE ACQUA FIBROCEMENTO KM RETE ACQUATOTALE %FIBROCEMENTO
Bellaria Igea Marina 25,59 126,51 20%
Casteldelci 0,00 51,63 0%
Cattolica 13,24 82,07 16%
Coriano 0,03 153,98 0%
Gemmano 0,00 35,43 0%
Misano Adriatico 16,90 134,95 13%
Mondaino 0,00 37,76 0%
Monte colombo 1,59 41,95 4%
Montefiore Conca 0,00 47,06 0%
Montegridolfo 0,00 22,71 0%
Montescudo 0,00 51,54 0%
Morciano di Romagna 0,18 49,18 0%
Novafeltria 1,45 127,30 1%
Pennabilli 0,00 102,98 0%
Poggio Berni 0,00 40,58 0%
Riccione 97,13 200,75 48%
Rimini 92,21 819,32 11%
Saludecio 0,00 72,80 0%
San Clemente 3,35 66,26 5%
San Giovanni in Marignano 2,96 94,41 3%
San Leo 0,00 121,29 0%
SANT`AGATA FELTRIA 0,00 136,70 0%
Santarcangelo di Romagna 45,77 209,45 22%
Talamello 0,00 31,58 0%
Torriana 0,00 38,22 0%
Verucchio 0,00 96,56 0%
I RISULTATI DELLE ANALISI
LE CONDOTTE IN ETERNIT NELLA PROVINCIA DI RIMINI
RN1BEL001RET010#VIA ASIAGO - BELLARIA BELLARIA 20110928 276,8 0 226,9 73 7,72 0 0 0 12,34
RN1BEL001RET010#VIA ASIAGO - BELLARIA BELLARIA 20121018 283,6 0 232,5 81 7,48 0 0 0 12,15
RN1BEL001RET015#IDRANTEVIATIBULLO N.18 BELLARIA 20131029 232,1 80 7,65 0 0 0 12,32
RN1CAT001RET007#VIA DE MEDICI-CATTOLICA CATTOLICA 20110927 503,7 0 412,9 129 7,37 0 0 0 12,49
RN1CAT001RET007#VIA DE MEDICI-CATTOLICA CATTOLICA 20121008 438,3 0 359,2 139 7,13 0 0 0 12,23
RN1CAT001RET012#IDRANTEVIA SVIZZERA 10 CATTOLICA 20130905 267 94 7,33 0 0 0 12,13
RN1RIM001RET030#VIA SABOTINO-S.GIULIANO RIMINI 20110928 300,3 0 246,1 73 7,75 0 0 0 12,4
RN1RIM001RET031#VIA LUSSEMBURGO-MIRAMARE RIMINI 20110928 291,1 0 238,6 86 7,5 0 0 0 12,21
RN1RIM001RET040#SCUOLAVIA PARIGI-RIMINI RIMINI 20110928 289,7 0 237,5 87 7,45 0 0 0 12,16
RN1RIM001RET030#VIA SABOTINO-S.GIULIANO RIMINI 20121018 333,9 0 273,7 109 7,29 0 0 0 12,16
RN1RIM001RET031#VIA LUSSEMBURGO-MIRAMARE RIMINI 20121121 263,5 0 216 92 7,4 0 0 0 12,1
RN1RIM001RET040#SCUOLAVIA PARIGI-RIMINI RIMINI 20121121 256,4 0 210,2 92 7,35 0 0 0 12,03
RN1RIM001RET067#IDRAN. REGINA MARGHERITA RIMINI 20130930 260 99 7,33 0 0 0 12,14
RN1MIS001RET012#IDRANTEVIA SETTEMBRINI MISANO 20130905 162,1 58 7,52 0 0 0 11,89
RN1RIC001RET014#IDRANTEVIA D`ANNUNZIO RICCIONE 20130925 361,4 95 7,8 0 0 0 12,73
RN1SCL001RET008#SCARICO LINEA CONDOTTA SAN CLEMENTE 20130925 260,9 76 7,88 0 0 0 12,58
RN1SDR000RET000#ACQUA POTABILE SANTARCANGELO DI ROMAGNA 20131114 0 0 0
RN1SDR000RET000#ACQUA POTABILE SANTARCANGELO DI ROMAGNA 20131114 0 0 0
RN1SDR001RET012#IDRANTEVIALE MARINI 46 SANTARCANGELO DI ROMAGNA 20130930 212,8 84 7,41 5978 2196 3782 12,06
RN1SDR001RET012#IDRANTEVIALE MARINI 46 SANTARCANGELO DI ROMAGNA 20131015 1107 246 861
RN1SDR001RET012#IDRANTEVIALE MARINI 46 SANTARCANGELO DI ROMAGNA 20131114 0 0 0
FIBREDIAMIANTO
5. Maggio 2014 5
I
l secolo scorso ha visto emergere la su-
premazia dei macrostati: nel ‘900 si è af-
fermato il dominio mondiale degli USA
e dell’URSS, sterminata entità politica di otto
fusi orari. Nel secondo dopoguerra l’Europa,
iniziando il lunghissimo e lento processo di
unione ha voluto seguire la tendenza, e nell’ul-
timo quarto del secolo la Cina ha iniziato a
esplodere come potenza economica, seguita
da grandi stati come India e Brasile. Si potreb-
be pensare che il futuro del pianeta sarà deci-
so dagli stati vasti e popolosi, e che gli altri, di
dimensioni più modeste, saranno destinati al
declino.
Eppure, se consideriamo gli stati più piccoli,
vediamo che molti di essi sono in ottima sa-
lute. La Svizzera, paese federale di modeste
dimensioni a sua volta formato da minuscoli
cantoni, ha una disoccupazione del 3,3%, in
discesa, e uno dei redditi pro capite più alti del
mondo.
Altri stati come Singapore, Principato di Mo-
naco, Bahrein, Liechtenstein, Lussemburgo,
Città del Vaticano, Brunei, Qatar, Hong Kong,
sono tra i più facoltosi. I primi dieci paesi del
mondo per PIL pro capite secondo la classifi-
ca del Fondo Monetario Internazionale sono:
Qatar, Lussemburgo, Singapore, Norvegia,
Brunei, USA, Hong Kong, Svizzera, San Ma-
rino, Canada e Australia. Su dieci, sette sono
stati piccoli.
Vicino a noi abbiamo l’esempio di San Ma-
rino, con un PIL pro capite di 44.500 dollari
nel 2013. Ovviamente il PIL pro capite è solo
il totale di quanto produce un paese diviso
per il numero degli abitanti, non dice come la
ricchezza è distribuita. Tuttavia, le statistiche
riferiscono che, in generale, gli stati più ricchi
sono anche quelli con una migliore distribu-
zione del reddito.
Sembra dunque che sia conveniente vivere in
uno stato piccolo: si guadagna di più e si paga-
no meno tasse.
E dunque, le ipotesi di divisione degli stati
nazionali che si stanno delineando in Euro-
pa non paiono così assurde. La Iugoslavia si è
divisa traumaticamente, ma alcuni dei nuovi
stati che ne sono risultati stanno crescendo ra-
pidamente. La Catalogna sembra abbastanza
vicina a coronare il suo progetto di indipen-
denza, e forse anche i Paesi Baschi. La Scozia
pare avere meno vantaggi a separarsi dal resto
del Regno Unito ma farà un referendum. La
parte francese e quella fiamminga del Belgio
convivono con difficoltà, anche se per ora
sembra vogliano restare insieme.
Quanto all’Italia, non dobbiamo sottovalutare
le spinte secessioniste del Veneto, che possiede
un’identità culturale e linguistica molto forte e
una grande capacità di organizzazione.
Rimini, da parte sua, ha una grande chance:
diventare il porto di terra, di mare e di cielo
di San Marino, entrando a far parte della Re-
pubblica del Titano. Con tre scali commerciali
aperti sul mondo lo sviluppo economico della
Terra della Libertà potrebbe accelerarsi note-
volmente, e si creerebbero moltissimi posti di
lavoro. I nostri redditi dovrebbero aumentare
in media del 50%, se manterranno le stesse
proporzioni. L’annessione potrebbe avvenire,
se la popolazione fosse unita, senza alcun atto
di violenza. L’Italia non può certo perseguitare
un territorio che pacificamente chiede di en-
trare a far parte di uno stato amico, al quale,
se non il cuore, sicuramente il portafoglio è
legato da decenni. Ma oggi il cuore non conta,
ce lo spiegano ogni giorno con molta chiarez-
za il governo, la UE, la Merkel e le tasse. Da
un’unione della Provincia di Rimini con la Re-
pubblica di San Marino potrebbero derivare
prosperità, benessere, lavoro e uno stato mo-
dello fondato sulle antiche radici della libertà.
Ecco i vantaggi
di una provincia di Rimini
annessa alla repubblica del Titano
SATIRA
di Gianpaolo Proni
Karl Marx, che pure qualcuna l’ha azzeccata,
non potendo prevedere Berlusconi aveva teo-
rizzato che la storia si ripete solo due volte: la
prima come tragedia, la seconda come farsa.
E la terza, la quarta, la quinta, dove le met-
tiamo? Perché altrettante sono le volte in cui
s’è ripetuta negli ultimi vent’anni la farsa della
“ridiscesa in campo” – sempre nel salotto di
Vespa – di quello che oggi è diventato “l’ex ca-
valiere a piede semi-libero”. Nell’ultima, con-
sumatasi qualche sera fa, la sua performance
ha però raggiunto un tale livello di pateticità
da suscitare commiserazione anche nel più in-
callito dei suoi detrattori: per lo sguardo ine-
spressivo e il lagnoso birignao in luogo della
passata verve arrogante; per la recita in stile
bar di campagna, accompagnata dalla mimica
facciale e dal gesticolare delle mani, tipici del
salumiere che si appresti a chiedere: “Signora,
che faccio? Sono venti grammi in più, glieli
lascio?”. Vedendolo, capivi perché i giudici di
sorveglianza ne avessero avuto umana com-
passione, comminandogli la burla, più che la
pena, di andare a infastidire per qualche ora
alla settimana gli ospiti di un centro anzia-
ni: una “gentilezza” che se non ci risparmierà
comunque un maggio di novene elettorali di
falchi e pitonesse invocanti San Silvio martire
della giustizia, si spera che almeno venga ri-
servata, d’ora in poi, anche ai “signor nessuno”.
Ma sono bastati pochi giorni perché
quell’ometto balbettante e incartapecorito
tentasse di tornare a ruggire, riuscendo però
solo a ragliare che «i Tedeschi, secondo loro, i
campi di concentramento non sono mai esisti-
ti». Mostrando così di considerare alla stregua
di una repellente accozzaglia di idiote teste ra-
sate un popolo che, invece, ha fatto del rifiuto
di quell’orrendo suo passato una ragione di
rivalsa morale e civile. Nonostante sia riusci-
to a diventare, grazie ai suoi soldi, un sia pur
carnevalesco statista europeo, evidentemente
Berlusconi non ha mai visto la foto, che fece il
giro del mondo, di Willy Brandt inginocchiato
davanti al Monumento agli Eroi del Ghetto di
Varsavia; né ha mai saputo che Helmut Kohl,
rendendo omaggio alle vittime del campo di
sterminio di Auschwitz, sostò a lungo davan-
ti al cancello che porta l’iscrizione in tedesco
«Arbeit macht frei» («Il lavoro rende liberi»).
Già, proprio la terribile scritta nazista che
pochi giorni prima dell’exploit berlusconiano
era stata oggetto di quella che il Presidente
dell’Unione delle Comunità Ebraiche ha de-
finito «un’oscenità, un’infame provocazione,
una profanazione criminale del valore della
Memoria e del ricordo di milioni di vittime in-
nocenti». Si riferiva, ovviamente, alla cialtro-
nesca trovata di Grillo che, con quel mix di
rozzo cinismo e ignoranza culturale che costi-
tuisce il suo “messaggio politico”, aveva usato
quell’orrido motto nazista per costruirci sopra
una delle sue più volgari gradassate.
Può succedere che talvolta, per ciò che si fa o
si dice, si finisca per dar corpo ad un qualche
proverbio popolare. Ma raramente capita di
diventare contemporaneamente “testimonial”
di Confucio («Coloro che non sanno, in primo
luogo non sanno di non sapere»), di saggezza
latina («Ignorantia non excusat = l’ignoranza
non scusa») e di ironia napoletana («Quann’
‘o peducchio saglie ‘ngloria, perde ‘a scienza
e ‘a memoria = quando il pidocchio sale in
gloria, perde la ragione e la memoria»). Se
poi la cosa si ripete due volte nel giro di pochi
giorni, avendo come identici protagonisti sia
Grillo che Berlusconi, allora non si tratta più
di una coincidenza ma di qualcosa che, men-
tre rallegra gli “animi di destra”, dovrebbe far
riflettere i non pochi “cocaloni” alla Dario Fo
che tifano per il “ciarlatano 5 stelle” coltivando
la patetica illusione di continuare a compiere
una scelta di sinistra.
Scivoloni gemelli
ENNESIMA CONFERMA:
BERLUSCONI E GRILLO PARI SONO
di Nando Piccari
FACCIAMOCI
SAMMARINESI
Singolari coincidenze
quando ci sono di mezzo i lager
La nostra secessione
8. 8 Maggio 2014CULTURA
NELLA CASA DELLA CULTURA SI DIVENTA COMUNITÀ
Intorno alle biblioteche si addensano me-
tafore, si sa. Così non è strano che l’inaugu-
razione della nuova Biblioteca A. Baldini di
Santarcangelo, nell’ex Ospedale rinnovato, sia
stata proprio il 23 aprile, Giornata mondiale
del libro. E che la trasmissione dei saperi di
generazione in generazione fosse rappresen-
tata da una ‘catena umana’ di 500 bambini
che hanno passato, di mano in mano, gli ulti-
mi libri dalla vecchia alla nuova ‘casa’.
Che adesso, con i suoi 1800 metri quadri
distribuiti su quattro piani si presenta come
una vera “Casa della Cultura”. In cui al piano
terra, oltre ad un ampio spazio d’accoglienza,
si trova la Galleria Baldini (che ora espone
sculture dei Mutoid), mentre si sale al primo
piano per la mediateca, le sale di lettura per
grandi e piccoli e la Stanza Antonio Baldini,
spazio polifunzionale che custodisce anche il
Fondo dello scrittore.
Al secondo piano, invece, ci sono l’archivio di
Santarcangelo dei Teatri, le Sezioni e i Fondi
locali e l’archivio di Santarcangelo dei Poeti,
con due sale studio e la Biblioteca del MET.
All’avanguardia la dotazione tecnologica, con
touch screen per la lettura dei quotidiani, pre-
stiti autogestiti grazie al sistema RFID e po-
stazioni internet, con wi-fi nell’intera area.
Leitmotiv, l’idea che una Biblioteca debba es-
sere un po’ la ‘casa’ di tutti, come auspica il
direttore Pier Angelo Fontana, luogo ospitale
d’incontro e di formazione non solo alla let-
tura ma anche alla cittadinanza attiva.
Giunge così al termine un iter durato anni: il
Comune di Santarcangelo aveva avviato già
nel 2008 i lavori di ristrutturazione dell’edi-
ficio ottocentesco dell’ex Ospedale civile,
dopo averlo acquisito dalla AUSL, che si era
impegnata a investire i due milioni ricevuti
nell’Ospedale nuovo.
Il disegno era stato allora affidato allo Studio
dell’architetto Bruno Agates, già ideatore del-
la Biblioteca del Senato. La prima tranche del
progetto, finanziata da mutui e dai contributi
del Ministero per i Beni e le attività Culturali
(368.000 euro) e della Regione Emilia Roma-
gna (320.000 euro) s’era conclusa nel 2010,
con una spesa complessiva di 3.410.000 euro.
E poi i lavori s’erano fermati, con l’edificio
ristrutturato e vuoto, mancando i fondi per
renderlo operativo e riqualificarne l’esterno,
in attesa dello sblocco di un mezzo milione di
euro di fondi FAS.
Nel 2012, grazie all’azione del Commissa-
rio straordinario Di Nuzzo, di concerto con
le forze politiche, la cittadinanza e i soggetti
interessati e finanziandoli con risorse inter-
ne i lavori sono ripresi, con la sistemazione
dell’area esterna (55.000 euro) e la messa in
opera degli impianti speciali e dei corpi illu-
minanti (50.000 euro), mentre un contributo
di 30.000 euro dell’IBC ha sostenuto le dota-
zioni informatiche e 75.000 euro della Fonda-
zione CARIM parte dell’arredo.
Biblioteca A. Baldini, via Pascoli 3. Info: tel.
0541 - 356299 www.biblioteca.comune.san-
tarcangelo.rn.it/
Agenda
…fino all’8 giugno
RIMINI. BIENNALE DISEGNO. Mu-
seo della Città: “Krobylos, un groviglio
di segni – da Parmigianino a Kentridge”,
“Elio Morri (1913-1992) una retrospet-
tiva”, “Aria, vuoto e assenza - disegni
antichi dalla collezione Ridolfi”, “René
Gruau - nuovo allestimento collezione”,
“Marcello Dudovich - un ospite inedi-
to”, “Federico Fellini - il Libro dei sogni”,
“Filippo De Pisis - lettere ai margini”,
“Il disegno in archeologia”; Ala Nuova
del Museo, “Cantiere Disegno, 30 artisti
nelle stanze del contemporaneo”; FAR-
Fabbrica Arte Rimini, in piazza Cavour,
“Krobylos, un groviglio di segni – da
Parmigianino a Kentridge”, “Domenico
Baccarini - disegni dal Museo Civico di
Faenza”, “Cinema disegnato di Gianluigi
Toccafondo”; Castel Sismondo, “Antonio
Basoli - il giro intorno al mondo dal dise-
gno al teatro al cinema”, “Adolfo Coppe-
dè - un architetto nel secolo d’oro della
borghesia”, “Hugo Pratt - il Segno il So-
gno e l’Avventura”; Palazzo Gambalun-
ga, Galleria dell’Immagine, personale di
Nicoletta Ceccoli; Sale Antiche Bibliote-
ca Gambalunga “Dear-daddy-long-legs”
di Leonardo Sonnoli; Istituto Musicale
Lettimi “Paolo Rosa - disegni per Studio
Azzurro”; Museo degli Sguardi “Alluna
tavole coraniche in lingua Hausa”. Nei
due weekend del 16 e 25 maggio, inoltre,
da non perdere gli eventi della Forma/
Festival.
Info: Musei Comunali
tel. 0541 704414/704416;
mail: musei@comune.rimini.it
www.biennaledisegnorimini.it
www.riminiturismo.it
…dal 30 aprile
RIMINI. Verdi e Wagner, due facce del
Romanticismo. Ciclo d’incontri curati da
Università Aperta in collaborazione con
Opera live- Cinema Teatro Tiberio. Cin-
que gli appuntamenti con Ubaldo Fab-
bri, insegnante al Conservatorio di Mu-
sica “G. Rossini” di Pesaro, il mercoledì
dal 30 aprile al 28 maggio. Cinema Teatro
Tiberio, via San Giuliano, 16 - Rimini San
Giuliano. Dalle ore 21.
Ingresso gratuito.
Info: 0541 28568 (Università Aperta)
www.uniaperta.it/
…dall’11 maggio
RIMINI. Teatropergioco - Alcantara La-
boratorio Stabile. Cartellone di spettacoli
inediti dei laboratori teatrali per bambi-
ni e ragazzi. Dall’11 maggio al Teatro de-
gli Atti “Direttissimo”, seguito da “Spam”
il 16 maggio, “Viaggio di-s-truzione” il 17
e il 18 maggio “Un circo allo sbando”.
A seguire, martedì 20 maggio, la prima
di “Oltre il confine”, del Laboratorio Psi-
cosociale e il 22 maggio “Sogno di una
notte di mezza estate”. Per chiudere alla
Casa del Teatro e della Danza di Viserba,
il 24 maggio, con “State a vedere”.
Ingresso ad offerta libera a favore di
Emergency. Info: 0541 727773
www.alcantarateatroragazzi.it
…dal 20 maggio
RIMINI. Casa della Pace. Inaugurazio-
ne mostra di disegni Sumi-e dal titolo: “I
quattro nobili”, opere del maestro Bep-
pe Mokuza Signoritti, monaco zen della
tradizione del Buddismo Zen Soto, re-
sponsabile del Dojo Zen “Bodei Dojo” di
Alba (CN). A cura dell’Istituto di Scienze
dell’Uomo di Rimini, nell’ambito delle
attività della Scuola Superiore di Filo-
sofia Orientale e Comparativa. Ore 17.30,
presente l’autore.
Orario della mostra 10-12 / 17.30- 20.00;
ingresso gratuito. Info: Istituto di Scienze
dell’Uomo,tel.O541/50555–346/5006345
…dal 30 maggio
RIMINI. I MAESTRI E IL TEMPO. Prose-
gue la IV edizione della rassegna, dedica-
ta a “Segni, visioni tesori nascosti”. Dopo
Oreste Delucca, il 30 maggio ci sarà Mas-
simo Pulini, Accademia di Belle Arte di
Bologna e Assessore alla Cultura di Ri-
mini, con “L’officina nascosta. I disegni
di Guido Cagnacci”, il 6 giugno toccherà
ad Antonio Paolucci, direttore dei Musei
Vaticani, con La Romagna di Augusto
Campana. Presentazione del III volume
degli «Scritti». (Storia, Civiltà, Erudizione
Romagnola). Salone di Palazzo Buona-
drata, Corso d’Augusto 62. Ore 17.30.
Ingresso gratuito. Info: 0541 351611
www.fondcarim.it
Oreste Delucca a “I Maestri e il Tempo” il 9 maggio
L’ARTISTA? NEL TRECENTO NON C’ERA
T
ra i “Segni, visioni, tesori nascosti” cui
si intitola l’edizione 2014 di “I Maestri
e il Tempo”, venerdì 9 maggio il nostro
Oreste Delucca inscriverà quelli di “L’artista
nel Medioevo. Profili riminesi fra ’300 e ’400”.
Il titolo suggestivo della sua conversazione ri-
schia però di sviare chi si aspetti una puntuale
disamina della trecentesca Scuola riminese
perché, precisa Delucca, «offrirò senz’altro
una serie di documenti relativi alla pittura
riminese del ‘300 e ‘400, come il sottotitolo
suggerisce; ma amplierò il discorso a una si-
tuazione che riguarda non solo i pittori ma la
generalità degli artisti del tempo, e vuole spa-
ziare entro un’area geografica piuttosto ampia
per esprimere realtà diffuse e non limitate alla
nostra città.
Così eviterò anche il rischio di citare me stes-
so: cosa che non amo fare».
Una dichiarazione di intenti coerente con la
figura di Delucca, Sigismondo d’oro 2013 per
il suo più che quarantennale impegno nello
studio delle fonti d’archivio, da cui sono nati
(ad oggi) 30 volumi monografici e circa 120
saggi.
«Non sono uno storico dell’arte, ma mi inte-
resso di aspetti materiali e di vicende econo-
mico-sociali riferite al tardo Medioevo» con-
ferma lui, e aggiunge: «Perciò, mentre lo stori-
co dell’arte si pone principalmente l’obiettivo
di analizzare e illustrare l’opera d’arte, il mio
sguardo è invece rivolto all’analisi di ciò che
sta a monte dell’opera: la persona dell’artista, il
suo lavoro, la sua vita, il suo ruolo nella socie-
tà. Così ne esamino la presenza, la condizione,
il rapporto con gli altri, la considerazione di
cui gode, il modo nel quale lui stesso si con-
sidera; e, in riferimento alla sua produzione,
cerco di capire dove, come, quando, perché è
stata realizzata, quale il suo significato e la sua
funzione.
Scontando ovviamente una certa approssima-
zione, perché il Medioevo è un periodo stori-
co assai lungo e nel suo dipanarsi ha registrato
una continua evoluzione, anche nel campo in
esame».
Puoi farci in anteprima un esempio degli ‘scarti’
tra le nostre concezioni e quelle medievali?
«Basti pensare alla parola ‘artista’, che nel Me-
dioevo non viene usata, praticamente non esi-
ste se non in rarissimi testi, perché chi esercita
un’arte, una qualsiasi arte, vale a dire un qual-
siasi mestiere, viene definito ‘artefice’, e all’in-
terno del singolo mestiere o arte non esistono
differenze istituzionali legate alla qualità di
quanto viene prodotto; tutti hanno uguale di-
gnità.
Per intenderci, nel Medioevo non si è ancora
operata quella scissione, tipica dell’età moder-
na e contemporanea che tende a distinguere le
comuni arti dalle “belle arti” e che tende a di-
stinguere in maniera netta un ‘artigiano’, cioè
colui che pratica il suo mestiere con diligenza
e competenza, eseguendo un lavoro che però
rimane impersonale e ripetibile, rispetto ad
un ‘artista’ nel significato odierno, cioè colui
che vi aggiunge estro e personalità, dando vita
ad opere personali e irripetibili.
Inoltre il pittore, lo scultore o l’architetto non
sono tali per ‘vocazione’ o ‘ispirazione’, ma per
professionalità ed esperienza, per cui si assiste
frequentemente alla trasmissione del mestiere
di padre in figlio, oppure alla presenza di in-
tere famiglie dedite alla medesima arte; il che
garantisce continuità alle rispettive botteghe.»
Appuntamento a Palazzo Buonadrata, dun-
que, il 9 maggio alle 17.30, per continuare
questo viaggio nel tempo.
di Lorella Barlaam
«La parola ‘artista’ nel Medioevo
praticamente non esiste se non in rarissimi
testi perché chi esercita un’arte, vale a dire un
qualsiasi mestiere, viene definito ‘artefice’»
Inaugurata a Santarcangelo la nuova sede della Biblioteca A. Baldini
Oreste Delucca
9. Maggio 2014 9CULTURA
“Alfabeti. Di/segni in segni” in Gambalunga, tra Maggio dei libri e Biennale Disegno
COME LEGGERE IL DISEGNO DEL MONDO
I
l “Maggio dei libri” della Biblioteca Gam-
balunga anche quest’anno apre ai lettori
la possibilità di invitare gli autori preferi-
ti, nello spirito della campagna promossa dal
Centro per il Libro e la Lettura del Ministero
per i Beni e le Attività Culturali.
A rappresentare il ‘lettore tipo’ della gamba-
lunghiana – specie in espansione, visto che nel
2013 le presenze hanno registrato una crescita
dell’11,37% nella sezione adulti – sono chiama-
ti i quattro Gruppi di Lettura che in Gambalun-
ga s’incontrano per condividere libri di narra-
tiva, filosofia, spiritualità. “Alfabeti. Di/segni in
segni” è il titolo della rassegna, perché, spiega
la curatrice Oriana Maroni, Responsabile Fon-
di Moderni della Gambalunga, «ci interessava
accogliere la suggestione proposta dalla Bien-
nale Disegno, che muove dalla focalizzazione
di quel misterioso e sovversivo momento che
è la gestazione del pensiero, e il suo prendere
forma nel segno, di cui le lingue e le scritture
sono la forma più raffinata e potente.
L’indicazione, per i gruppi, quindi, è stata gettar
luce sul farsi dei segni in parole, alfabeti, scrit-
ture, musica, ma anche del loro celarsi per la-
sciare pagine bianche e silenziose.»
Ouverture di “Alfabeti” sarà “Quando i suoni
raccontano”, l’otto maggio alle 16.00, in colla-
borazione con l’Istituto G. Lettimi. Un incon-
tro con il M° Luigi Livi che proporrà la guida
all’ascolto della Sonata per violino e pianoforte
n. 9 in la maggiore, op. 47 di Ludvig Van Be-
ethoven, quella “Sonata a Kreutzer” che ha
dato tema e titolo al folgorante romanzo bre-
ve di Lev Tolstoj. A seguire, il 10 maggio alle
17.30, nelle Sale Antiche della Gambalunga,
Maciej Bielawski parlerà del suo “In principio.
Racconti sull’origine del mondo” (Garzanti). Il
teologo polacco, già autore della biografia di
Raimon Panikkar, stavolta si misura con i miti
delle origini di varie culture e tradizioni e ci
propone una dimensione spirituale che è all’in-
crocio tra cosmologia, teologia e antropologia.
A presentarlo, Mariolina Tentoni.
Sabato 24 maggio sarà la volta di “Regina di
fiori e di perle” (Donzelli, 2011) di Gabriella
Ghermandi, «un lungo viaggio nel tempo e nel-
lo spazio, in cui scorrono la vita e le vicende di
una famiglia etiope nel periodo della dittatura
di Mengistu Hailè Mariam, e nel decennio suc-
cessivo dell’emigrazione», introdotto da Giulia-
na Merlini.
Sabato 31 maggio toccherà a “Pagine bianche.
55 libri che non ho scritto” (Sellerio) di Eugenio
Baroncelli, biografo di mille vite, che per Stefa-
no Salis è «raffinatissimo letterato, instancabile
ricercatore di trame e vite e sottili rimandi tra
fili dispersi di uomini e destini che si intreccia-
no, si lasciano, si riprendono» persino «trop-
po bravo, per la letteratura italiana corrente»,
mentre a chiudere, il 14 giugno, sarà il filosofo
Silvano Zucal, autore di “Maria Zambrano. Il
dono della parola” (Bruno Mondadori), a cura
di Isa Valbonesi. Insomma, conclude Oriana
Maroni, «Alfabeti. Di/segni in segni”, vorreb-
be proporre uno dei mille possibili viaggi fra
i libri che allargano i confini perché provocano
domande e suscitano il dialogo, convinti, con
Harold Bloom, che la lettura non sia solo un
grande piacere della solitudine, ma un prodi-
gioso stimolo al dialogo, di cui il pensiero per
esistere deve nutrirsi»
Info: tel. 0541 704486
www.bibliotecagambalunga.it/
di Lorella Barlaam
Oriana Maroni: «ci interessava muovere dalla
focalizzazione di quel misterioso e sovversivo
momento che è la gestazione del pensiero,
e il suo prendere forma nel segno»
A Palazzo Spina apre AUGEO Art Space
L’AUGEO Art Space, appena inaugurato a
Rimini, è sostenuto dal gruppo imprendi-
toriale Antolini e diretto da Matteo Sorma-
ni. Nasce dalla riconversione del seicente-
sco Palazzo Spina, come spiega Sormani,
«situato in corso d’Augusto, sul decumano
massimo di Ariminum, tra l’Arco d’Augu-
sto e il ponte di Tiberio. Perciò si chiama
AUGEO, dal latino augere, che significa
accrescere, arricchire. L’idea è offrire a chi
vive ma anche a chi visita la città da tutto
il mondo esperienze culturali innovative,
non le solite “cartoline da Rimini”»
A curare il progetto espositivo avete chia-
mato LaRete Art Projects, un collettivo
curatoriale internazionale fondato da Ju-
lia Draganović – da poco nominata pre-
sidente dell’IKT - e Claudia Löffelholz.
Quale la loro linea?
«Ci siamo rivolti a un collettivo ricono-
sciuto ormai in tutto il mondo che ha fra
gli interessi principali le pratiche sociali,
l’arte nello spazio pubblico e nel rapporto
con le comunità, il cross over multidisci-
plinare, il coinvolgimento di un pubblico
nuovo e l’introduzione dell’arte contempo-
ranea in contesti eterogenei. In quest’otti-
ca è stato pensato e realizzato un progetto
espositivo dedicato a esplorare i diversi
linguaggi della scena artistica nazionale e
internazionale.
La prima mostra, aperta fino all’8 giugno,
presenta questa duplice prospettiva, con
l’italiano Filippo Berta e il duo americano
Guerra de la Paz, protagonisti di una dop-
pia personale a cura di Claudia Löffelholz.
Gli artisti sono stati invitati a relazionarsi
con il contesto, nel caso dei Guerra de la
Paz tramite un periodo di residenza a Ri-
mini, in cui hanno prodotto un lavoro site-
specific.»
Come proseguirà il vostro percorso?
«L’obiettivo è produrre quattro mostre l’an-
no, sempre accostando un giovane artista
italiano (seppur con esperienze istituzio-
nali importanti) e un artista internazionale
mid carreer, più strutturato. Stiamo già la-
vorando ma non vogliamo per ora svelare
di più».
Ma a Rimini, che sembra in piena ripresa
dopo un torpore istituzionale durato de-
cenni, c’era davvero bisogno di un altro
spazio per l’arte contemporanea?
«Siamo senz’altro contenti che le istituzioni
oggi a Rimini si stiano muovendo anche in
una direzione culturale ma ciò non toglie
che il nostro progetto sia un unicum e non
solo per Rimini. Uno spazio permanen-
te che progetta e produce, che si impegna
investendo le proprie risorse sul territorio
per arricchirlo con sguardi differenti, per
vedere Rimini sotto una nuova (e antica)
prospettiva, in una dimensione culturale
diversa.»
www.augeo.it
UN NUOVO SPAZIO PER
L’ARTE CONTEMPORANEA
Gabriella Ghermandi
10. 10 Maggio 20145X1000
Un sostegno alle attività socialmente rilevanti
Perché versare il 5 per mille
A
nche quest’anno con la prossima denuncia dei redditi ogni cittadino-contribuente può
vincolare il 5 per mille della propria IRPEF al sostegno di enti che svolgono attività so-
cialmente rilevanti (non profit, ricerca scientifica e sanitaria). Dal punto di vista del cit-
tadino, il cinque per mille rappresenta una forma di finanziamento delle organizzazioni non
profit, delle Università e degli Istituti di ricerca scientifica e sanitaria che, a differenza delle do-
nazioni, non comporta maggiori oneri, in quanto all’organizzazione prescelta (con l’indicazione
del codice fiscale nella dichiarazione dei redditi) viene destinata direttamente una quota dell’IR-
PEF.
Dal punto di vista dello Stato rappresenta invece un provvedimento di spesa, in quanto teorica-
mente vincola parte del gettito dell’imposta sui redditi (IRPEF) alle finalità individuate dal con-
tribuente. Oltre che come nuova forma di finanziamento del cosiddetto terzo settore, l’istituto
del cinque per mille è pure considerato dalla dottrina giuridica quale esempio di sussidiarietà fi-
scale. In virtù della previsione del cinque per mille viene difatti garantita al contribuente una
sfera di sovranità nella quale egli stesso può teoricamente decidere a chi destinare parte della ric-
chezza con cui contribuisce alle spese pubbliche (art. 53 Costituzione: Tutti sono tenuti a concor-
rere alle spese pubbliche...) al di fuori dell’usuale processo per cui è unicamente il Parlamento a
decidere sulla destinazione del gettito delle imposte (sulla base del principio no taxation without
representation). In tale prospettiva, l’intento del cinque per mille non è solo l’individuazione di
nuove forme di sovranità, ma pure la responsabilizzazione del contribuente nell’individuazione
degli enti che meritano di essere finanziati con le risorse pubbliche.
Il cinque per mille rappresenta inoltre un’applicazione pratica del principio di sussidiarietà oriz-
zontale (art. 118, quarto comma della Costituzione: Stato, Regioni, Città metropolitane, Province
e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa deicittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di
attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà).
Cinque per mille al Campo don Pippo
Il Campo don Pippo, in località Casetti, è luogo di incontri e di amicizia, di sport e di festa,
realizzato dalla Parrocchia San Gaudenzo per i bambini e i giovani, per le famiglie e la città.
La sua realizzazione e la sua conduzione comportano un grande impegno economico.
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Scrivi nell’apposita casella il numero
82015590407 (Circolo Anspi Sanges)
Pensionati e dipendenti, che non presentano la dichiarazione dei redditi, possono portare
la pagina del modulo del CUD (nella quale c’è lo spazio per le firme)
in Segreteria parrocchiale, aperta tutte le mattine (piazza Mazzini 20, tel. 0541.782212).
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11. Maggio 2014 11SPETTACOLI
L’amore per le sei corde descritta da un collezionista
N
el salotto di casa mia trovano posto
qui e là una decina di chitarre elet-
triche, per lo più di marca Gretsch.
Appoggiate in verticale ai loro reggi chitarra
e con i loro spettacolari colori, ispirati spesso
alle auto americane degli anni ’50 e ’60, rila-
sciano ancora, dopo mezzo secolo di vita, un
sottile e penetrante odore di nitrocellulosa,
vernice ormai bandita da decenni. E’ un odore
che su di me ha un effetto decisamente stimo-
lante e favorisce il buon umore.
Ora è primavera e il riscaldamento ad aria del
grattacielo è stato spento. Dal mare arriva una
brezza umida attraverso le finestre ormai sem-
pre aperte e i legni delle “signorine”, pur sta-
gionati, sentono questa nuova atmosfera, im-
percettibilmente iniziano a muoversi e, dopo
due o tre giorni, una mattina le ritrovo che,
tutte insieme, sono cresciute di un quarto di
tono. Mi metto quindi sul divano, le appoggio
sul tappeto e le riassetto una per una per la
stagione estiva. Le pulisco con cura, di fatto
sono già pulite, cambio qualche muta di corde
a quelle che ogni tanto porto sul palco, e mi
commuovo…
Qualcuno dirà che sono matto e forse è così.
Ma di matti come me in giro per il mondo ce
n’è una discreta quantità; basta andare sul web
per vedere cosa rappresenta oggi il collezio-
nismo delle chitarre “vintage” per rendersi
conto che da un lato si tratta di un poderoso
mercato in continua espansione e rivalutazio-
ne, ovviamente anche oggetto di fenomeni
speculativi, e dall’altro una specie di malattia
(la cosiddetta G.A.S. Guitar Acquisition Syn-
drome) che una volta contratta è davvero dif-
ficile da debellare.
Si può affermare che la chitarra, elettrica o
acustica, nel periodo che pressappoco va dai
primi anni ’50 (quando uscirono le prime chi-
tarre “solid body” , a cassa piena, come la Fen-
der Telecaster o la Gibson Les Paul) e fino alla
fine degli anni ’60, conosce un fenomeno di
acquisizione di valore simile a quello dei vio-
lini artigianali del XVIII e XIX secolo. Alcuni
modelli sono in un certo senso gli Stradivari
del nostro tempo.
Non ho qui la possibilità di entrare in detta-
glio nelle vicende storiche e nelle specifiche
tecniche dei vari modelli che oggi rappresen-
tano il core del collezionismo vintage, ma per
semplificare basti ricordare che i marchi che
hanno fatto la storia della musica country,
blues, rock, pop e anche jazz sono principal-
mente americani. E si contano su una mano:
Fender, Gibson, Gretsch, Rickenbacker, Mar-
tin. Sicuramente si tratta di brand conosciuti
anche al grande pubblico. A questi si aggiun-
gono poi una pletora di altri marchi, anche
europei come Hofner, Burns, Framus, che pur
interessanti non sfiorano però le vette strato-
sferiche di certi modelli USA.
Sempre per la curiosità dei lettori riporto al-
cune valutazioni presenti nel “Price Guide”
del 2014, la Bibbia del collezionista di chitarre.
Una Martin D 45, acustica, degli anni ’30 vale
circa 400.000 euro (avete letto bene quattro-
centomila) Una Gibson Les Paul, detta “burst”,
del 1959 viaggia dai 250 ai 350 mila, le Fender
Stratocaster, forse la chitarra elettrica per ec-
cellenza, degli anni ’50, specie se “custom co-
lor” superano i 60…80mila euro.
Queste sono ovviamente i gioielli di punta ma
il grosso del mercato collezionistico si muove
su cifre che vanno da qualche migliaio di euro
ai 15 massimo 20mila per tutta una serie di
modelli e, cosa importante, di annate.
Il collezionista “vero” cerca le chitarre che
rappresentano un periodo storico, che han-
no suonato riff famosi, che hanno caratteriz-
zato una band (Beatles, Rolling Stones, Sha-
dows…).
Altri hanno la passione dei colori o di tutte
le annate. Altri ancora, un po’ disprezzati dai
primi, cercano solo un bene sicuro dove inve-
stire i propri soldi.
In circa trent’anni ho messo insieme una di-
screta collezione e con qualche pezzo interes-
sante come una Gretsch 6120 del 1959 appar-
tenuta a Graham Nash o una Gibson Es5 del
1951 appartenuta a Danny Kortchmar e che si
vede nel film di Scorsese “Lightning in a bot-
tle”.
Spesso le porto sul palco dei Rangzen e altret-
tanto spesso, come Keith Richards…, dormo
con accanto a me una delle mie signorine.
Magari leggo un libro e con la mano sinistra
accarezzo le corde o le sfioro le forme che,
inutile dirlo, sono molto femminili. E sento
che sono vive.
La passione si prova e non si spiega.
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Se la mia chitarra piange dolcemente…
Per chi ama i concerti in riva al mare
Per gli appassionati di rock e musica alternativa il chiuso
e buio club non è l’unica location. A ridosso della spiag-
gia, esiste, sì esiste, un lido con tanto di cabine e om-
brelloni e sdraio in cui l’estate non equivale alla rinuncia
del mood psichedelico o introspettivo o electro o rock
puro o desertico o d’autore o folk o tanto altro. Non si
trova nella zona di Rimini, cari lettori bensì a Marina di
Ravenna. Per certo non sono solo i ravennati a frequen-
tarlo ma anche appassionati da altre province e regioni.
Possibile che esista solo questa unica realtà lungo 100
km di costa di “riviera romagnola”? Ancora una volta,
sì. E’ l’unica da anni e sembra resta l’unica anche per
questa estate 2014. Sotto una romantica tettoia a mo’ di
presepe, si alternano tante strane sacre famiglie, piccole
e grandi band provenienti da tutto il pianeta e prendono
posizione tra amplificatori e cavi, con i propri strumenti.
Musicisti ad altezza uomo, a ridosso del palco. L’Hana-Bi
quindi apre con un calendario fitto e intenso di concerti
ed essendo senza tornelli o muri o porte, con l’altrui gra-
dita espressione e condizione “ad ingresso gratuito”. Nel
mese di maggio tra artisti in programma di forte carat-
tere spiccano Micah P. Hinson martedì 13, Wovenhand
lunedì 26 e EMA, alias Erika M. Anderson, martedì 27.
Quest’ultima splende con un look alla moda sulle coper-
tine dei magazine internazionali di musica rock, osan-
nata dalla critica per il felice nuovo album “The Future’s
Void”. Il chitarrista e cantautore Micah P. Hinson arriva
invece da altri tipi di percorsi personali, intrisi di dolo-
rose esperienze e disavventure, non per ultimo il rischio
di perdere l’uso di entrambe le braccia per un grave in-
cidente. Il suo ultimo album si intitola “The Nothing”,
ovvero il Nulla, ovvero il suo nemico da combattere.
Wovenhand è all’anagrafe David Eugene Edwards, musi-
cista che dietro al suo oscuro piglio folk-country, è in re-
altà un predicatore posseduto di misticismo da indiano
d’America e da fervente cristiano praticante. Ideale per
lui questa diversa modalità di concerto, che si riscalda al
tramonto e parte sotto la luna, in spiaggia.
Marta Ileana Tomasicchio
CON LE PINNE il FUCILE E le CHITARRE
Claudio Cardelli (a sinistra) e la sua collezione di chitarre.
EMA
A maggio riparte l’Hana-Bi
13. Maggio 2014 13SPETTACOLI
Al via il Bellaria Film Festival
A
Gianni Amelio, maestro del cinema
italiano, il premio alla carriera della
32/a edizione del Bellaria Film Fe-
stival, che si svolgerà dall’1 al 4 maggio sot-
to la direzione di Roberto Naccari e Simone
Bruscia. Il regista riceverà il Premio Casa
Rossa alla carriera e presenterà all’Astra il
suo nuovo lavoro “Felice chi è diverso”. Il fe-
stival quest’anno si fa in tre, si divide infatti
in tre grandi sezioni: Concorso Italia Doc,
Casa Rossa Art Doc e Sport Doc. Ventuno
i titoli in concorso sulle 220 opere arrivate.
“Sostanzialmente manteniamo la vocazione
documentaristica intrapresa dal 2006 come
asse principale del festival – racconta Roberto
Naccari – conserviamo lo “storico” Concorso
Italia Doc, ma accanto a questo abbiamo cre-
ato un secondo concorso denominato Casa
Rossa Art Doc che è riservato a documentari
dedicati al mondo dell’arte e degli artisti e che
intende mettere in luce i rapporti tra cinema
e altri codici artistici. In questo concorso ab-
biamo trovato e selezionato molte anteprime.’
Tra i film presentati in questa sezione ci sa-
ranno ‘I Tarantiniani’ di Steve Della Casa e
Maurizio Tedesco, ‘Temporary Road. (una)
vita di Franco Battiato’ di Mario Tani e Giu-
seppe Pollicelli, ‘The Column’ di Adrian Paci,
‘Terra cruda’ di Chloe’ Barreau e Andres Arce
Maldonado, ‘March of the Gods’ di Raffaele
Mosca, ‘Archi_Nature Balkan’s’ di Francesco
Fei e tanti altri ancora. Mentre il fil rouge che
muove temi e contenuti dei documentari in
rassegna Italia Doc è lo sguardo rivolto al
passato, la nostalgia di rivedere e raccontare
le storie di ieri. “Stiamo cercando di creare un
Festival che favorisca il dialogo del documen-
tario con mondi specifici - continua Naccari –
è in questo senso che abbiamo realizzato una
rassegna sul documentario sportivo con un
carattere internazionale, perché all’estero c’è
una grande tradizione di documentari molto
belli e capaci di raccontare lo sport andando
al di là della narrazione dell’agone sportivo
per arrivare a costruire me-
tafore articolate e complesse’.
Nella sezione Sport Doc anche
due documentari su Marco
Pantani e Ayrton Senna, nel
decennale e ventennale della
scomparsa. ‘Inoltre – conclu-
de Naccari - ci sarà in parti-
colare un focus dedicato al
mondo del surf che a Bellaria
vanta appassionati, praticanti
d’eccellenza e negozi di rile-
vanza nazionale’. Ma le novità
non finiscono qui! La vecchia
arena cinematografica Italia - che ora è un
parcheggio privato - tornerà alla sua funzione
originaria durante il festival grazie a concerti
live e sonorizzazioni dal vivo con ad esem-
pio ‘Scanner plays Michelangelo Antonioni’
in cui viene presentato il progetto dedicato
all’Eclisse da parte di Robin Rimbaud, uno
dei protagonisti della scena elettronica inter-
nazionale. Il #BFF32 continua a dedicare at-
tenzione al mondo degli audio documentari e
lo fa con un’inedita installazione-evento, Ca-
mera con vista. Panorama radio doc, a cura
di Lorenzo Pavolini e Graziano Graziani, in
collaborazione con Radio3 Rai. Venti stanze
di un albergo con vista sul mare dell’Hotel
Ermitage, saranno adibite all’ascolto della
migliore produzione di audio e radio docu-
mentari italiani. E i visitatori del BFF, accolti
al bureau dell’hotel, potranno chiedere libe-
ramente la chiave d’accesso alla propria stan-
za d’ascolto preferita. Infine a parlare di web
e delle nuove frontiere dell’entertainment in
rapporto al cinema arriverà anche Nicolas
Vaporidis, ospite di CineCocktail, format di
incontri a cura di Claudia Catalli.
La trentaduesima edizione si fa in tre
Dal 1 al 4 maggio
Da Alessandra Amoroso a Paolo Fresu
A spasso tra le sagre e i mercatini
Tutti i concerti dal pop al jazz
Maggio davvero ricco di eventi musicali in
Riviera e dintorni, dai grandi nomi della mu-
sica leggera ai protagonisti della scena jazz
più ricercata. Ma veniamo alle date ormai
confermate. Si parte sabato 3, al 105 Stadium
di Rimini, con uno dei grandi della musica
italiana degli ultimi decenni, Claudio Baglio-
ni, al termine di questo ultimo tour dal vivo,
iniziato due mesi fa, per presentare “Con
voi”, il suo ultimo disco. Martedì 6, sempre
al 105 Stadium, il concerto di Giorgia, una
delle voci femminili più affermate del pano-
rama italiano, anche lei in tour per presenta-
re il suo ultimo disco “Senza paura”. Ancora,
giovedì 8, al Teatro Novelli si conclude il tour
di Samuele Bersani. Il cantautore cattolichi-
no si ripropone felicemente al suo pubblico
con “Nuvola numero nove”, dedicato al mai
dimenticato Lucio Dalla. Sabato 17, si ritor-
na al 105 Stadium con Alessandra Amoroso
nell’ultima data del giro di concerti per pre-
sentare “Amore puro”, il nuovo album di ine-
diti prodotto da Tiziano Ferro. La stessa sera,
al Carisport di Cesena, l’esibizione di Luca
Carboni in “Fisico&Politico”, viaggio senti-
mentale nel percorso trentennale dell’artista
bolognese. Venerdì 23, ancora al Carisport di
Cesena, da segnalare l’arrivo del “Genesis Re-
visited World Tour” di Steve Hackett (http://
www.hackettsongs.com), il chitarrista dei
leggendari Genesis del periodo d’oro (1971-
’77) guidati allora da Peter Gabriel! Oltre a
questi appuntamenti di grande richiamo, o
in alternativa, dal 3 al 13, il grande jazz è in
scena con la quarantunesima edizione di Ra-
venna Jazz, il decano dei festival jazz italiani.
Ben undici giorni di eventi live incentrati al
Teatro Alighieri, ma articolati anche al Ma-
ma’s Club, al Teatro Socjale di Piangipane e
al Cisim di Lido Adriano, oltre ai quotidiani
concerti aperitivo distribuiti nei numerosi
locali del centro cittadino (http://www.erjn.
it/ravenna). Una carrellata di artisti di al-
tissimo livello calcherà i vari palcoscenici a
cominciare dalla serata inaugurale con il per-
cussionista indiano Trilok Gurtu che condi-
viderà il suo ultimo progetto, “Spellbound”,
dedicato alle grandi trombe del jazz, assieme
a Enrico Rava. A seguire, il chitarrista Al Di
Meola, il grande concerto all’aperto in Piazza
del popolo, lunedì 5, omaggio a Cole Porter,
uno dei geni musicali americani del ‘900, con
la partecipazione di Paolo Fresu assieme a
un ensemble di duecento giovani musicisti,
e ancora, Stefano Bollani e Antonello Salis in
duo, fino al concerto di chiusura, martedì 13,
dove la tromba di Paolo Fresu si ritroverà con
Uri Caine al pianoforte e all’orchestra PMJO
in una rivisitazione originale di “Sketches of
Spain” di Miles Davis.
Luciano Giovagnoli
Se april dorce dormir, maggio si presta a
calendario perfetto per sagre e mercatini. Si
parte da Saludecio, dove quello del 10 e 11
sarà un weekend interamente dedicato alla
porchetta, uno tra i prodotti più rappresen-
tativi della tradizione gastronomica roma-
gnola. Una sagra che è diventata ormai un
appuntamento fisso (quella di quest’anno è
la 53esima edizione!) che riempirà il centro
storico del borgo romagnolo di bancarelle e
invitanti profumi. Per i vicini marchigiani lo
stesso weekend (al Rossini Center di Pesa-
ro) sarà invece dedicato alle piante e ai fiori
ma anche ai prodotti di erboristeria, tra cui
erbe e spezie sfuse. Prodotti alimentari tipici
regionali, artigianato locale (cucito creati-
vo, incisioni su legno, accessori per la per-
sona) anche con lavorazione sul posto, sarà
presente anche truccabimbi per bambini.
A Misano Adriatico (nel parcheggio di via
Romagna) invece solo domenica 11 ‘Secon-
damano’, mercatino di tutto ciò che è usato
e riutilizzabile, rivolto a collezionisti, privati
e…. chiunque voglia disfarsi di qualcosa! Un
weekend all’insegna del Flower Power quello
del 17 e 18 maggio a Pesaro: tutto viale Trie-
ste sarà allestito col tema della primavera e
animato da mercatini, musiche e spettacoli
itineranti. Fondamentale la collaborazione
con l’Istituto Superiore Mengaroni: i giovani
studenti metteranno a disposizione la loro
esperienza per la sceneggiatura della mani-
festazione, colorando e allestendo viale Trie-
ste. Per i due giorni dell’evento gli operatori
di Viale Trieste aderiranno alla manifesta-
zione con stand e aperitivi in strada tavolini
e sedie. Sempre a Pesaro (nel centro storico)
ma solo domenica 18 ‘Mercanti in Pesaro’,
mercatino mensile di antiquariato, moder-
nariato e collezionismo, presenti circa 120
espositori. Domenica 25 maggio a San Gio-
vanni in Marignano ‘Il Vecchio e l’Antico’.
Dal 1995, appuntamento mensile di antiqua-
riato, modernariato e collezionismo nella
splendida cornice del Granaio dei Malatesta.
Presenti circa 90 espositori in via Vittorio
Veneto. Per gli appassionati di antiquariato
vale la pena fare qualche chilometro in più:
a Senigallia domenica 25 in via Garibaldi
(Portici Ercolani) 50 espositori per il merca-
tino mensile di antiquariato, modernariato e
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Nelle notti di maggio può bastare
la voce di una canzone
Sapori e profumi
di primavera
di Eva Micucci
Nicolas Vaporidis
16. 16 Maggio 2014commerciale@ondalibera.net
Il 26 giugno 2012, a poche settimane dal
sisma che aveva colpito l’Emilia, l’Assem-
blea dei Soci di Romagna Acque-Società
delle Fonti Spa deliberò l’erogazione di
un sostegno economico di 50 mila euro a
favore delle popolazioni colpite dal terre-
moto in Emilia - Romagna.
Nello scorso marzo, il Commissario Dele-
gato alla ricostruzione per l’Emilia – Ro-
magna ha comunicato che la donazione
di Romagna Acque è stata destinata al
comune di San Possidonio, nel modene-
se, come concreto contribuito alla rico-
struzione delle strutture del polo scola-
stico, in particolare all’ampliamento della
scuola elementare e media con la nuova
mensa e l’aula magna, alla costruzione
della nuova scuola materna e del Micro-
nido comunale, alla realizzazione di una
nuova palestra e all’urbanizzazione del
comparto. La cerimonia di inaugurazione si è svolta domenica 6 aprile a San
Possidonio (Modena): presenti, fra gli altri, il presidente delle Regione, Vasco
Errani, e il cantante Ligabue, che ha contribuito a sua volta devolvendo l’incasso
di alcuni suoi concerti.
Alla cerimonia era presente anche il presidente di Romagna Acque, Tonino Ber-
nabè. “Siamo orgogliosi di comunicare che l’impegno della Società a sostegno
di questa causa ha raggiunto l’obiettivo preposto - ha detto - aiutando con-
cretamente la comunità colpita dal grave sisma del 2012 e in particolare favo-
rendo la crescita delle strutture dedicate alle attività educative degli scolari del
comune di San Possidonio. Vorrei anche sottolineare la serietà delle istituzioni,
che in queste situazioni di emergenza hanno dimostrato capacità organizzative
e impegno, contribuendo attivamente a portare così a termine i progetti di
ricostruzione”.
Romagna Acque e il terremoto in Emilia
Inaugurata a San Possidonio la struttura scolastica realizzata
anche grazie al contributo della Società
La diga è ancora a livello di sfioro, e garantisce uno spettacolo unico e mozzafiato. Le strutture
organizzative e ricettive sono tutte aperte: così come il battello elettrico che permette bellis-
sime escursioni lungo il lago. Insomma, Ridracoli in piena primavera torna ad essere una delle
principali attrazioni turistiche della Romagna. Anche per chi pesca: come Alessandro Betti di
Corniolo, che lo scorso dieci aprile ha pescato una trota“gigante”, lunga 80 centimetri e pesan-
te 4 chili e mezzo…
Ridracoli, meta di turismo e… di pesca
18. 18 Maggio 2014commerciale@ondalibera.net
Il 31 maggio 2014 scade il termine per presentare il Modello 730 al CAF.
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Ecco le principali novità 2014
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dente, anche se non ha più un datore di lavoro e/o è stato licenziato.
• Se il contribuente risulta a credito e non ha il datore di lavoro, riceverà il rimbor-
so direttamente dall’Agenzia delle Entrate o potrà scontarlo dalla somma dovuta per tutte le
altre imposte.
• Aumentano le detrazioni per i figli a carico.
• Chi ha effettuato ristrutturazioni può beneficiare del bonus per i mobili ed elettrodomestici.
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col Modello 730 é semplice e conveniente
Nel Modello 730 basta indicare i redditi posseduti e gli oneri deducibili o detraibili, mentre tutto il calcolo delle
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19. Maggio 2014 19RUBRICAcommerciale@ondalibera.net
inserto di a cura di Maria Luisa Bertolini
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ario Fo in tour con lo spettacolo “In
fuga dal Senato”, ha portato a San
Marino e poi a Cesena la testimo-
nianza civile e politica della moglie Franca
Rame, tratta dal libro ultimato negli ultimi
giorni di vita dell’attrice.
“Franca che da qualche mese mi ha lascia-
to ha dichiarato pubblicamente il premio
Nobel - ha detto e ripetuto, nei suoi scritti
e negli interventi sia in teatro che in dibat-
titi pubblici, che noi stiamo vivendo in una
società il cui programma fondamentale è:
disinformare. Cioè, attraverso la gran parte
degli interventi televisivi, radiofonici, gior-
nalistici, si è arrivati ad ubriacare un pubbli-
co a forza di fandonie e notizie scandalistiche
ad effetto per giungere a ipnotizzare la gente
dentro una caterva di interventi banali, vuoti
di ogni valore culturale e soprattutto mani-
polati, cioè falsi. Franca ha voluto lasciare
soprattutto ai giovani e in particolare alle
donne questo scritto, frutto di un’esperien-
za che parte dalla sua giovinezza, dalle lotte
sociali, gli interventi contro lo sfruttamento
del lavoro spesso mafioso, contro le guerre di
conquista camuffate da battaglie per la pace
ma tempestate di cadaveri… Fino alla sua ul-
tima esperienza, quella in Senato, e alle sue
sofferte dimissioni”.
Abbiamo raggiunto Dario Fo per telefo-
no parlando a lungo e di tanti temi. Anche
di violenza sulle donne: la sera del 9 marzo
1973, a Milano, Franca Rame fu torturata
e violentata a turno da cinque uomini. Fu
uno stupro punitivo: i violentatori erano
neofascisti, volevano fargliela pagare per le
sue idee politiche, ma scelsero di punirla in
quanto donna. Due anni dopo, Franca portò
sulle scene il monologo per denunciare la sua
violenza, e quella di tutte le donne. I colpevo-
li non furono mai arrestati, nonostante molti
anni dopo un pentito abbia fatto i loro nomi,
perché il reato era ormai prescritto. Ma Fran-
ca Rame volle sconfiggere la loro violenza
con la parola. Invece di accettare l’obbligo al
silenzio esistenziale e politico, dimostrò con
la sua arte che era più forte dei suoi violen-
tatori.
Da cosa è determinata la violenza sulle
donne?
«Un problema vivo e attuale anche trent’anni
fa; molte donne non avevano il coraggio di
uscire allo scoperto, di dichiarare al mondo
l’accaduto. La tragedia rimaneva all’interno
delle mura domestiche, per vergogna, diso-
nore; spesso, erano i parenti che convince-
vano la vittima all’omertà perché era un di-
sonore. L’ignoranza portava alla convinzione
che le donne charmant seducevano gli uo-
mini, li provocavano. Franca ha lottato una
vita per sgretolare queste false convinzioni,
ha sempre dato voce alle donne anche nel
monologo “Lo Stupro” che scrisse nel 1975
e poi che portò coraggiosamente in teatro e
negli anni ’80 anche in Rai di fronte a
milioni di persone».
Cosa Fare?
«Denunciare l’accaduto, uscire allo
scoperto».
Come prevenire?
«Le forze dell’ordine hanno un ruolo
molto importante. Non bisogna la-
sciare liberi uomini recidivi che spes-
so ritornano a commettere lo stesso
errore».
Gli uomini hanno paura delle don-
ne intelligenti?
«Sì. Le donne con autorità, cono-
scenza, intelligenza, larghe vedute, sono te-
mute. Ma questo non deve assolutamente
essere un alibi».
Che ricordi ha di Rimini?
«Rimini, una città che rievoca ricordi dolci,
piacevoli, che si è sviluppata da un punto di
vista culturale».
Quando porta in scena lo spettacolo “In
fuga dal Senato” che sentimenti vive?
«Vivo quotidianamente un sentimento che
non saprei descrivere: se ne è andato un pez-
zo della mia esistenza, sono sconvolto, non è
facile descrivere questo animo».
Viviamo in un contesto in cui i matrimoni
traballano. Il vostro collante quale è stato?
«La nostra vita è stata una continua verifica
di sentimenti. Una barca che ha veleggia-
to mari calmi e mari in tempesta. Abbiamo
superato insieme tante tragedie con un con-
fronto continuo. Nelle circostanze più diffi-
cili, nelle sfide più dure ci siamo sempre cer-
cati e pensi, sempre nello stesso momento».
Franca Rame definiva l’ambiente politico
“un frigorifero dei sentimenti”...
«E’ ancora così. Per fortuna ogni tanto i gril-
lini salgono sui tetti e commettono azioni
plateali che “smuovono” una scena morta,
poco chiara, fatta di false promesse, progetti
mai realizzati, truffe pubbliche, spot elettora-
li auto celebrativi, inciuci collettivi».
Cosa la appassiona?
«Tante cose. I ragazzi che incontro all’estero
che studiano, che fanno tanti sacrifici e una
fatica infinita con una dignità enorme. I po-
litici dovrebbero vedere questa realtà e dare
speranza ai giovani».
“Se ne è andato un pezzo della mia esistenza”
Dario Fo a ruota libera: la politica, la violenza sulle donne, i ricordi riminesi
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ne della quotidianità è molto im-
portante. La scelta della qualità dei prodot-
ti adeguati e di qualità dedicati al piccolo è
impegnativa e molto selettiva da parte dei
genitori. Optare per il pannolino giusto
non è facile soprattutto in un settore in cui
la pubblicità gioca un ruolo importantissi-
mo. Il bombardamento di offerte può es-
sere deviante e spesso non ci si chiede con
quali materiali sia realizzato il prodotto,
che peraltro dovrà stare a stretto contatto
con la pelle del neonato almeno per due
anni e che se non consono, può causare di-
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Come acquistare il prodotto giusto?
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G
li scrupolosi padroni di cani e gatti in
questo periodo si trovano ad affronta-
re gli sgradevoli parassiti esterni. Una
delle situazioni che più preoccupa i proprietari
di animali domestici è la comparsa di zecche e
pulci, che non solo si trasformano in un pro-
blema di salute per l’animale ma possono inci-
dere anche sulla salute di tutti.
Perché essere più attenti con l’arrivo della
bella stagione?
Gli animali sono esposti tutto l’anno al conta-
gio di parassiti ma con il calore, le zecche e le
pulci proliferano; oltre a causare fastidi pos-
sono trasmettere malattie più gravi, per cui la
prevenzione e le attenzioni sono importanti.
Come prevenire il problema?
Un buon modo per prevenire la comparsa di
pulci e zecche è controllare costantemente il
pelame dell’animale per esempio spazzolan-
dolo varie volte a settimana.
Come scegliere la giusta soluzione?
Un collare antipulci è sempre una scelta giu-
sta ma, prima di metterlo all’animale, bisogna
assicurarsi che sia adeguato alla sua età, raz-
za e peso. È meglio chiedere a un veterinario
prima di prendere questa decisione; anche
uno shampoo è utile per combattere i paras-
siti ed è una buona strategia preventiva. Se vi
sarà necessario ricorrere a medicinali, seguite
scrupolosamente le istruzioni fornite dal vete-
rinario e conservateli lontano dalla portata dei
bambini.
Se il cane vive all’aperto?
Se passa la maggior parte del giorno in un
giardino o terreno ampio avrà certamente
bisogno di maggiori attenzioni perché sarà
più propenso alla comparsa di pulci e zecche.
Quindi è molto importante controllarlo al-
meno una volta a settimana per garantire che
sia libero da parassiti. Se l’animale dorme in
giardino è importante, specialmente durante i
mesi più caldi dell’anno, mantenere anche la
sua “casa” disinfettata. I negozi specializzato
hanno prodotti indicati per questo compito:
mantenere pulito l’ambiente dell’animale è
fondamentale per evitare il contagio.
Esistono soluzioni naturali?
Contro le pulci possono essere utili alcune
erbe aromatiche, come rosmarino, salvia,
timo, alloro o eucalipto; diluire una miscela di
queste erbe nell’acqua tiepida da usare per fare
il bagno al nostro animale. In questo modo
vengono tolte anche le uova delle pulci che si
nascondono nel pelo. Va bene anche l’olio di
Neem, che si trova in erboristeria ed è un vero
e proprio antiparassitario naturale. L’aglio è un
ottimo alleato: se ne può mettere uno spicchio
nella pappa anche se i gatti non lo mangiano
molto volentieri ma si possono anche usare
delle capsule proprio a base di estratto di aglio.
Un altro rimedio è costituito dal lievito di bir-
ra che non è efficace contro le zecche, ma è un
ottimo antipulci. Per combattere le zecche si
possono utilizzare la lavanda e l’eucalipto, di
cui vanno usati gli oli essenziali e possiamo
aggiungere anche del timo, che servirà a raf-
forzare il sistema immunitario dell’animale.
Particolarmente utili si rivelano le lozioni alla
citronella e al geranio. Il pelo dell’animale ne
va cosparso abbondantemente. Da non tra-
scurare anche l’aceto di mele, che può essere
aggiunto all’acqua del bagno, per poi essere
utilizzato per pulire alcune aree del corpo, in
cui le zecche possono concentrarsi, come il
collo, le orecchie o le zampe. Infine, non di-
mentichiamo di tagliare l’erba del giardino:
è importante per prevenire l’attacco da parte
delle zecche.
SALVIAMO I NOSTRI TESORI
DAI PARASSITI
Per la loro salute e la nostra
Con la bella stagione gli animali domestici
sono ancora più esposti a pulci e zecche.
Ecco come combatterle
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Niente paura, la bocca è uno
strumento di conoscenza
NOI GENITORI
Niente paura, la bocca è uno strumento di co-
noscenza
Chissà a quanti genitori è capitato di sentirsi
raccontare dalle educatrici del nido o della
scuola materna che il proprio piccolo ha mor-
so o è stato morso da un amichetto. In questa
situazione spesso ci si chiede se è quanto sia
normale che questo accada, ci si sente in col-
pa nei confronti degli altri e del proprio figlio,
si è spaventati e confusi da tanta “aggressivi-
tà”. State sereni cari lettori, è del tutto normale
che “mordano”!
I bambini piccoli sperimentano e cominciano
a comprendere il mondo che li circonda attra-
verso il contatto orale con gli oggetti. La boc-
ca è lo strumento attraverso il quale iniziano a
conoscere gli oggetti che li circondano.
Intorno ai due anni il bambino comincia a
comunicare anche attraverso i morsi. Biso-
gna considerare che in questa fase della vita
il linguaggio non è ancora molto sviluppato e
dunque mordendo il bambino può comuni-
care rabbia e frustrazione. Non vi è la consa-
pevolezza del dolore che viene provocato né
esiste un’alternativa valida per esprimere la
frustrazione. È importante però non etichet-
tare il bambino che morde come “aggressivo”,
ma infondere l’idea che mordere è sbagliato
dicendo un secco “no!”. Quando lo fa, aiutia-
molo inoltre a capire le conseguenze del suo
gesto, mostrandogli i segni lasciati sulla pel-
le dell’altro. Importantissimo è fornire anche
un’alternativa, spiegando in modo pratico
cosa si poteva fare. E soprattutto non cercare
di estinguere un comportamento aggressivo
con altra aggressività: le sculacciate non sono
la soluzione, anche perché i bambini ci osser-
vano e ci prendono a modello e paradossal-
mente in questo modo l’aggressività sarebbe
autorizzata.
Dott.ssa Valeria Galoppa
Psicologa e Coordinatrice del nido Foresta In-
cantata
I MORSI
DEL BAMBINO
Se trovo una zecca sul cane, cosa devo fare?
Toglierla immediatamente, ma senza limitarsi a “tirarla via”, perché si
rischia di estrarre solo il corpo e di lasciare il rostro (testa) conficcato
nella cute del cane che potrebbe causare un’infezione. Le possibili mo-
dalità di estrazione sono due: se non si prova ribrezzo nel toccare il pa-
rassita con le mani è possibile “svitarlo” letteralmente facendolo ruotare
in senso antiorario finché non si sentirà che non oppone più resistenza
all’estrazione. Se il padrone non se la sente di toccare direttamente la
zecca può “intontirla” usando un batuffolo di cotone imbevuto di olio
d’oliva, alcol, etere, acetone o altre sostanze ancora (ognuno ha la sua
preferita!). Dopo aver tenuto la zecca avvolta nel cotone impregnato per
qualche minuto si potrò provare ad estrarla con una pinzetta: anche in
questo caso si può tirare solo quando non si sente più resistenza da par-
te del parassita, ma è sempre meglio agire con un leggero movimento
rotatorio in senso antiorario.
I RIMEDI DELLA NONNA
Trappola antipulci fai-fa-te
Ponete nelle vicinanze dei luoghi maggiormente interessati dalla pre-
senza dei parassiti una ciotola contenente acqua e sapone. E’ consi-
gliabile esporre la ciotola all’aperto, alla luce del sole. Le pulci, attirate
dal calore e dalla luce, rimarranno intrappolate. Nel caso di ambienti
interni, è possibile sostituire alla luce solare con una lampada da pun-
tare in direzione della ciotola
Collare naturale
I collari antipulci comunemente in vendita vengono trattati con so-
stanze che potrebbero rivelarsi in grado di irritare la cute del cane,
andando a provocare fenomeni di prurito che si aggiungerebbero a
quelli già purtroppo provocati dalle pulci. E’ possibile realizzare un
collare antipulci naturale applicando su di un laccio o un fazzoletto
di stoffa, che verrà in seguito arrotolato su se stesso, 10 gocce di olio
essenziale di eucalipto e 10 gocce di olio essenziale di lavanda. Altri oli
essenziali adatti sono quelli di menta, cedro e citronella.
22. 22 Maggio 2014commerciale@ondalibera.net22 Maggio 2014
L’
estate è alle porte. E’ tempo di pensa-
re alle vacanze dei nostri bambini che
nella nostra città iniziano quando fi-
nisce la scuola. A Rimini dal 9 giugno al 12
settembre c’è il Pippicalzelunghe,una location
immersa nel verde, a stretto contatto con la
natura; il primo centro ricreativo per bambi-
ni da 5 a 10 anni con un approccio olistico
organizzato dall’associazione l’Officina degli
Angeli e affiliato alla Uisp e Legambiente.
Dalle 8 alle 13, dal lunedì al venerdì, un inse-
gnante ogni 5 bambini segue con amore e at-
tenzione i piccoli in maniera personalizzata e
li accompagna durante la mattinata attraver-
so attività creative, di movimento, manuali-
espressive, ludiche e musicali. Lavorare con
le mani, scoprire e ri-scoprire i propri talen-
ti, creare con la creta, costruire riciclando,
scoprire giocando, riutilizzare inventando.
Durante le giornate si alternano attività mo-
torie come yoga e danza e altri sport, pittura
degli angeli, percorsi sensoriali nella verde,
giochi a tema ambientale, laboratori creativi
all’aperto, costruzione con materiali naturali,
giochi con i cristalli, e altre numerose attività
creative. “Anche questa estate accogliamo tut-
ti i bambini per fargli vivere un’estate diversa
– dice Alessandra, la fondatrice del centro - il
nostro programma è ricco di tanti e speciali
atelier, laboratori musicali, di movimento sot-
to la super visione di personale specializzato
e di artisti. Desideriamo far vivere ai bambini
un’esperienza magica e li aiutiamo ad espri-
mere liberamente il loro potenziale innato per
poi integrarlo nella vita di tutti i giorni”.
Le novità di quest’anno sono i laboratori mu-
sicali, canto e body percussion (percussioni
col corpo) escursioni per stimolare all’educa-
zione ambientale in fattorie didattiche, visite
nei boschi della Provincia e in spiaggia.
Secondo Maria Montessori – la pedagogi-
sta, filosofa, medico, scienziata, educatrice
e volontaria italiana, nota per il metodo che
prende il suo nome, usato in migliaia di scuo-
le materne, elementari, medie e superiori in
tutto il mondo - il principio fondamentale
dell’educazione deve essere la libertà dell’allie-
vo, poiché solo la libertà favorisce la creativi-
tà del bambino già presente nella sua natura.
Mentre Steiner - il fondatore dell’antroposo-
fia, una particolare corrente pedagogica - ri-
teneva l’educazione un’arte, una via verso lo
spirituale, strumento per portare nella realtà
della vita quotidiana la luce dell’ideale.
Prendendo spunti da questi meravigliosi pre-
cetti, la pedagogia nel centro Pippicalzelun-
ghe è basata sull’innovativo metodo Gioìa, e
incoraggia un pensiero chiaro e libero, lo svi-
luppo della coscienza umana tramite l’espres-
sione artistica e il movimento nei bambini,
proponendo
un modello che si estende al di là del consueto
e va a toccare temi come l’energia, la
natura e il significato della vita.
Il centro è aperto dal 9 giugno al 12 settembre,
dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13
escluso i pasti, nella Casina nel parco Fabbri in
Via Bramante 10 a Rimini.
Le iscrizioni sono aperte fino al 20 maggio e
mercoledì 14 maggio alle ore 21
Alessandra Morri fondatrice dell’ Officina degli
Angeli, con lo staff del centro
Pippicalzelunghe, vi aspettano alla Casina per
illustrarvi il programma estivo con i
numerosi atelier e rispondere alle vostre do-
mande.
Associazione S.D.C.O L’Officina degli Ange-
li Rimini email lofficinadegliangeli@hotmail.
com cell.347-7446695
In vacanza con Pippicalzelunghe
Dal 9 giugno al 12 settembre
Il primo centro ricreativo per bambini con un approccio olistico
23. Maggio 2014 23
IL DOTTORE
DELLA RACCHETTA
L’impresa di Micol
di Enzo Pirroni
N
ell’immediato dopoguerra, lungo i
vialetti che correvano tra i vecchi cam-
pi Peragallo adiacenti alla villa Rastelli
a Marebello, era cresciuta la gramigna. Le in-
finite macerie testimoniavano la desolazione.
Non era più possibile ammirare gli eleganti
tennisti avvolti in candide flanelle. Rimini era
un acciaccato fondaco d’affanni, una città nella
quale ciascuno cercava di sdoganare le proprie
angosce ripartendo alla meno peggio.
Il tennis riminese rinacque in un’atmosfera ag-
grottescata e nuovi courts sorsero nei pressi del
Grand Hotel, all’ Hotel Excelsior (già Savoia-
Hungaria) e sul viale Duca d’Aosta. I giovani
delle famiglie bene iniziarono, in maniera assai
artigianale, a tirar colpi con le racchette che l’in-
comparabile Edo Grossi provvedeva ad incor-
dare. Alfredo Masinelli, Franco Ferrara, Cesare
Sega, Vero Vannucci, Elio Rambaldi, Riccardo
Ravegnani, Ulisse Pizzi, Carlo Cappelli furono
gli ingenui, improvvisati tennisti che calzate le
loro sbrecciate Superga in tela, si scambiarono
palle spelacchiate con stile incerto non avendo
avuto, nessuno di essi, maestro alcuno.
Il tennis riminese andò avanti così: in maniera
autarchica anche se, nella stagione estiva erano
soliti “venire a mietere il grano” i maestri Dino
Alfieri e Pierino Bologna, ma dei loro insegna-
menti s’avvalevano i esclusivamente i “signori
villeggianti”. In seguito, chi per una ragione, chi
per un’altra, tutti costoro; chi prima chi dopo,
smisero di giocare.
Unico a continuare senza mostrare cedimenti
fu il dottor Cappelli. Certo, Carlo Maria Cap-
pelli meriterebbe ben altro spazio e codeste
noterelle sono alquanto riduttive per descrivere
la di lui lunga, attiva, felice esistenza. Nato nel
1923 (i genitori erano i proprietari dello sto-
rico albergo “Stella Polare”), prese la laurea in
medicina, col massimo dei voti e dichiarazione
di lode ad appena ventitré anni e dopo essere
rimasto per qualche tempo, quale assistente di
clinica medica, presso l’Università di Bologna,
venne a Rimini dove iniziò un’onoratissima
carriera che ufficialmente si è conclusa soltanto
da pochi anni.
Carlo Cappelli, fu il primo vero cardiologo
operante nella nostra città. Egli univa ad una
solida preparazione medica la più sincera di-
sponibilità e non capitò mai che rifiutasse di
effettuare una visita anche nel cuore della not-
te o che negasse una parola di conforto ad un
ammalato. Certo, Carlo Cappelli, è stato, e lo è
tutt’ora, medico nell’animo. Di fronte ai medici
attuali, freddi decifratori di analisi strumenta-
li che agiscono più da burocrati che da clinici
Carlo Cappelli appare come un alieno. Dotato
di un’ottima cultura classica, spinto da un’ine-
sauribile, faustiana curiosità, il nostro uomo
oltre alla passione per il tennis ne ha coltivate
altre: i viaggi, la vela, la letteratura, il cinema,
il bridge.
Sempre affabile e simpatico, Carlo Cappelli,
non esita ad “ingaglioffarsi” con il popolo ed
avere per amici moltissimi che, nella scala so-
ciale, sono distanti dalla di lui collocazione. Per
oltre trent’anni, ogni giovedì, abbiamo giocato
a tennis per poi sederci a tavola, dove la sera-
ta finiva immancabilmente tra lazzi, “cante” e
scherzi d’ogni genere. Lui, è stato l’ultimo ad
arrendersi. Mentre noi (assai più giovani) do-
vevamo fare i conti chi con menischi sfilacciati,
chi con strappi muscolari, chi con sciatalgie più
o meno invalidanti, lui ha continuato a giocare
fino ad ottantasette anni, inossidabile e sicura-
mente eccezionale.
Il 5 aprile scorso, a Traversetolo (PR) si è di-
sputata la 2°Prova del Campionato Regionale
UISP di Ginnastica Artistica. Nella Cat. Al-
lieve una bambina della società Rimini Gym
Team, Micol Sabatelli, ha compiuto una vera
e propria impresa vincendo la prova indivi-
duale ed imponendosi in ben tre dei quat-
tro attrezzi classici: Parallele, Corpo libero e
Volteggio. Micol ha nove anni e frequenta la
palestra da quando di anni ne aveva sei. A ve-
derla, così sottile e delicata, seria e composta
non la si direbbe assolutamente un’agonista,
ma poi nel momento topico della gara, dopo
essere stata in preda a tremori ed ansie, Mi-
col si muta
in una de-
terminata,
lieve farfal-
la di fiabe-
sca bellezza e sulla pedana riesce a compiere
prodigi di luce e fulgore.
Carlo Cappelli fu uno
dei pionieri del tennis
riminese ma anche
uno dei primi veri
cardiologi della città
Giovedì 1 maggio
Trekking Casteldelci - Valmarec-
chia Trekking. Escursione naturali-
stica con guide del Consorzio Terre
Alte in occasione della Fiera dell’al-
levamento e del Bestiame.
Domenica 4 maggio
Basket - Riccione
L’ASD Basket Riccione organizza il
1° Torneo Dolphins nelle giornate
del 4 e del 18 maggio .
Calcio - Riccione
Riccione Calcio - Camaiore
Calcio - Santarcangelo
Santarcangelo Calcio - Bassano Vir-
tus
Domenica 11 maggio
Podismo - Bellaria Igea Marina
42ma Maratonina dei laghi. Gara
competitiva km 21 – camminata
non competitiva km 21-7-2,5gara
competitiva giovanile. Ritrovo in
viale Ennio, Igea Marina.
Calcio - Cattolica
Cattolica Calcio - Ravenna
Domenica 18 maggio
Podismo - Rimini
Strarimini 2014. Uno degli appun-
tamenti più attesi dagli amanti del
podismo romagnolo alla 30ma edi-
zione.
Domenica 25 maggio
Trekking - Pennabilli
Valmarecchia Trekking. Escursione
naturalistica in occasione della Sa-
gra del Fungo Prugnolo tra le arena-
rie e calanchi dell’abitato di Mirato-
io verso i sassi Simone e Simoncello.
Venerdì 30 maggio – lunedì 2
giugno
Wellness - Rimini
Rimini Wellness. L’appuntamen-
to leader in Europa per gli amanti
del fitness, del benessere e dello sport
Agenda
Storie e personaggi del nostro sport
A nove anni vince i regionali di ginnastica artistica
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Intervista ad Angelo Francesco Rosso del Gruppo Macro
D
al 9 all’11 Maggio 2014 il Palacon-
gressi di Rimini ospita la prima edi-
zione di @Vivi: la festa di tutte le
persone che hanno scelto un modo di vivere
nuovo e sostenibile, perché hanno a cuore se
stessi e il mondo che li circonda.
Tre giorni per riscoprire il piacere di prender-
si tempo in un ambiente naturale e festoso,
insieme ai massimi esperti del benessere di
corpo, mente e spirito, ad autori, formatori,
terapeuti di fama internazionale e alle migliori
realtà del settore.
@Vivi ospita straordinarie voci di fama inter-
nazionale, tra cui Gregg Braden, Isabelle Von
Fallosi, Salvatore Brizzi, Livio Sgarbi, Gabriel-
la Mereu, Vittorio Marchi. Una vera e propria
Fiera del naturale e del biologico, con terapie
e massaggi, food & beverage, yoga e discipline
orientali, workshop tematici di approfondi-
mento.
La manifestazione, organizzata da Macroli-
brarsi e dal Gruppo Editoriale Macro, due
importanti e consolidate realtà del settore edi-
toriale con sede a Cesena, è un evento dal con-
cept molto ambizioso: far trascorrere ai parte-
cipanti tre giorni intensi ed emozionanti, volti
a far vedere e sperimentare dal vivo il mondo
del Gruppo Macro da più di 25 anni filtro che
seleziona le numerose informazioni legate al
benessere in tutte le sue accezioni e portavoce
di nuovi concetti e nuove idee.
All’organizzazione collaborano “Terra e Sole”
e “Olfattiva”.
Ne parliamo con Angelo Francesco Rosso,
classe ’85, Direttore Generale del Gruppo Ma-
cro, ideatore e amministratore de La Fattoria
dell’Autosufficienza e, dal 2010, coordinatore
delle rivista “Vivi Consapevole”.
Francesco, come ti sei avvicinato ai temi del be-
nessere e della vita “consapevole”? Raccontaci
la tua storia…
«E’ uno stile di vita che mi appartiene dalla
nascita. Ho sempre vissuto in mezzo ai libri
e alla natura e apprezzo modelli di compor-
tamento e di formazione in sintonia con il
rispetto verso la persona e l’ambiente. Sono
nato in casa, ho sempre seguito un’alimenta-
zione sana e naturale, non sono stato vacci-
nato e utilizzo terapie dolci senza farmaci. I
temi del benessere fanno parte di me, sono la
mia vita».
Perché il Gruppo Macro sceglie Rimini per un
evento così ambizioso?
«Rimini ci mette nelle condizioni di poter
amplificare il nostro messaggio e quindi di
promuovere la sensibilità verso il benessere
globale dell’individuo e i temi dell’ecologia
che sono alla base della nostra Mission. Trovo
inoltre Rimini una città molto proiettata verso
il futuro e aperta a nuovi trend. Per la loca-
tion, le stesse architetture del Palacongressi e
della Fiera di Rimini, con i loro spazi ricchi
di legno e luce, richiamano già ad un idea di
benessere e di attenzione alla sostenibilità».
Cosa ti aspetti da questo progetto? Quali pro-
spettive in futuro?
«L’edizione 2014 rappresenta la prima tappa
di un programma che ha la grande ambizione
di evolvere in maniera decisiva nelle prossime
edizioni. Mantenendo sempre Rimini come
città di riferimento, @Vivi sarà riproposta il
prossimo anno sempre al Palacongressi men-
tre la terza edizione la pensiamo alla Fiera. E’
un cammino di arricchimento che ha come
obiettivo far diventare @Vivi un importante
appuntamento con ricorrenza annuale. Mi
aspetto che negli anni a venire diventi una
manifestazione sempre più partecipata dove
le persone possano sperimentare e vivere tutte
le possibilità per migliorare la propria vita e
quella dei loro cari. Questa è la vision di Ma-
crolibrarsi, ossia vivere in un mondo di perso-
ne consapevoli e in salute».
Cos’è la Fattoria dell’Autosufficienza?
«L’idea è di concretizzare in qualche cosa di
assolutamente tangibile ciò che il Gruppo Ma-
cro da più di 25 anni divulga con i suoi libri:
creare un luogo per vivere in natura, in salute
e in autosufficienza seguendo le regole della
bioedilizia e della sostenibilità. E’ un progetto
in fase di evoluzione che prevede per il 2016 la
realizzazione di un agriturismo bioecologico,
a 700 metri di altitudine, con un panorama
spettacolare. I 70ha di terra sono principal-
mente ricoperti da boschi e pascoli mentre i
terreni seminativi ospitano già grani antichi,
orti sinergici, piante da frutto di varietà anti-
che e erbe aromatiche».
Progetti futuri?
«Abbiamo tanti progetti. Tra questi creare i
nuovi spazi per il Gruppo Macro; nuove strut-
ture e uffici in legno e paglia, con tetto verde
per una superficie totale di 500 mq. Integrare
il negozio biologico con un ristorante biolo-
gico e vegano. Pubblicare libri in 7 lingue di-
verse. Creare un Macro Villaggio, un insedia-
mento umano che sia sostenibile nel tempo».
Informazione pubblicitaria
L’OCCASIONE PER VIVERE TRE GIORNI
DI BENESSERE A 360°
@Vivi al
Palacongressi
di Rimini dal 9
all’11 maggio