SlideShare a Scribd company logo
'
                                                                                     •
Lunedì 3 Febbraio: gruppi di studio».                 .tattro sbarbatelli del L
Duo «tre di scuola da "occupare" in      ceo si permettono di faro un giorna
qualche v.iodo. C'è chi si prepara alla  e noi dobbiaiao stare a guardare?
discussione, chi si documenta sui        Il rest»-della mattinata è stato
Decreti Delegati e chi pensa ai punti    un feribanto di idee strambe e no, d
dell'"ordine del giorno". Di contro
a queste mosche bianche la naggioran-
za o devia dal percorso abituale che
lo porta a scuola fino alla più vici-
                                         *
                                         ynvenzi^ni coniche e penose, di rubri
                                         chette più o L.eno cerisurabili. Abbia

                                         se bratta il meglio a il risultato è
na rivendita di giornali, o parte        quellgfcdie segue, pronte per essere
da casa con 1fIntrepido fra i libri      I iijilrft" »N**%ie*te^ Noi *éé**iaiao
o con il gialle ffa cu± .Mlll!M"'^tlèl         • soue di tutto si può trovare in
capitolo". Un altro invece è arrivata,           Vagine: mo^fca, sport, pettego
appunto lunedì, con una testata nucvar-    ez^i, politica, fard da b a ^ ^ *
                                                                       rf^i^
non in vendita in edicola di un gior-    nalistij^ siarao ser.:pre al servizi^ del
naletto di alcuni ragazzi del Classi-!   pubblico e so vci preferirete unn
co. All'unisono, spontaneamente, i       foruula diversa, noi si:./., qui.
noi è sorta una voce, principale deri- n effetti        solo una nanovra pubbli
vazi^ne della aegalouania dilagante      e itaria
caratteristica della VC, che dicev




                    •**
 Offi
   ggi compite in classe.Un te^a sulla     PotSSK^églere quello che volete.
 fede del panzoni, uno sulln conver        3 po*i^|«|fa dite che non c'è de»iocra-
 sione dell'Innominato, une sulla          zia nella scuola.
 religiosità di Lucia.
-2-




3GMKAÌUC :                                            CI SCUSIAO!
                                            Oh no ! Non crediate sia nostro
UMILMENTE CI JCUÒIAMO      -;ag. 2          intendiraento nìisurar le forze con
    IAMO: GALL££¥          - ag . 3         la Mansarda (giornale del liceo
           zoo                              classico di grandi interessi cul-
                           ?ag • 4          turali). Ben troppo alta è la man-
                           Pag . 5          sione di quel foglio che ha inte-
                                            ressi in muse, tragedie, satira e
IL KAZOG
                                            sì grande poesia, iiai vorremmo
                           Pag. 8           noi misurar la penna con F.D.3.,
                                            direttore del suddetto giornale,
3K3IA SPORTIVA                              maestro di noi tutti, ì.a cosa vo-
UN I VISITA»                                lete, anche noi, umile e dimessa
                                            gente, siamo punti da vaghezza di
                                            trattare argomenti di tanto largo
                                            interesse e di tanta pressante
                                            attualità come quello delle rico-
Franco i.asulli    liario Pasino            struzioni architettoniche. Nel mo-
i.arco Pizzamiglio Carlo Spetti             mento in cui diamo vita alla no-
i ichole Accettura i arina Gerovini         stra, ahimè, saltuaria pubblica-
                                            zione, ci rendiamo perfettamente
                                            conto di non poter offrire ai no-
                                            stri lettori (se ci saranno) tan-
COLLABORATORI:                              ta dovizia di argomenti, e neppu-
                                            re inchieste pubbliche di così
^manuela Tofani Anna Toscani                largo successo come quelle presen-
Donatella Braghin .laffi Braghin            tate (loro si che hanno la voca-
                                            zione) dalla Hansarda. Nella no-
                                            stra scarsissima cultura lettera-
                                            ria, probabilmente non riusciremo
                                            mai a mettere insieme un patrimo-
                                            nio tanto vasto 'i celeberrime ci-
                                            tazioni come quello del nostro
                                            sempre carissimo P.D.B.. Noi ci
                                            rivolgiamo speranzosi a coloro che
                                            hanno interessi troppo futili ac-
                                            contentandoci di una tiratura tre
                                            volte inferiore a quella della
                                            mansarda. Assicuriamo da parte
                                            nostra che il suddetto giornale
                                            ottiene presso di noi il piò gran-
                                            de successo e se per caso l'illu-
                                            stre Severini, o chi altro per
                                            lui, si interessa di inchieste,
                                            volesse degnarci di una visita
                                            troverebbe sempre presso ciascuno
                                            di noi una preziosa copia della
                                            Mansarda. §e dal canto suo r.D.3.
                                            volesse farci l'onore di gettare,
                                            magari distrattamente l'occL-lo so-
                                            pra una copia del Bugigattolo, eb-
                                            bene, che tutte le ttusc del gio-
                                            nalismo possano spianargli la
                                            strada che conduce al fatato
                                            Olimpo !
:r avere un'idea delia fauna urbana crerrc-go, una volta ciie gli "hóibitues" sono
nose ci sono almeno due vie: o percor- entrati non vi è materialwente posto
rerò' la città (a piedi naturalraento)     per altri, j^iù alla mano è uno dei bar
con dispendio di tenpc e di energie,       della navata centrale della galleria;
oppure recarsi nel più tipico serra-        il suo noi.ie ci richiama un noto locale
glio cittadino: la Galleria XjCv Apri-     di Piazza del .Duomo a Sfilano, ^a di
le. Infatti questo ;::onunento di dub-     questo ha solo l'insegna. La cliente-
bio gusto architettonico na di indub-       la è meno selezionata, forse peróne il
bia appartenenza a quell'insieme di         locale è più praticabile, e situato ir.
opere edilizie che, col loro stile         un punto di niaggior afflusso. Fatte po-
sobrio e rigidamente geometrico, oltre     che decine di ..etri ci si imbatte nel
che a deturpare in modo insanabile         terzo locale: stiamo procedendo peir.pre
quella che (a detta di molti) sarebbe      più in basso qualitativamente. Il ci-
stata una delle più belle città ita-       tato bar è il classico o scomodo loca-
liane, ricordano ai cre;:ao-nesi che Fa-    le a conduzione familiare, :.ia sewpre
rinacci era loro concittadino. Ad o-        frequentato perché dei tre descritti
gai buon cento ci è rinasto se non          fino ad ora è quello che incute meno
altro un luogo abbastanza vasto e al       soggezione al cliente occasionale. Ben
coperto, dove al posto delle "aduna-       pocàacosa sono, comunque, questi loca-
te oceanicfte" si radunano i cremonesi      li se paragonati alla perla della se-
liberi da inpegni per intrattenersi        rie, il famose e tenuto Bar Galleria,
in conversazioni di vario genere con       che con azzeccatissina ubicazione, per-
gli amici. Per noi crei senesi la Gal-     dette agli avventori di dominare la si-
leria non è solo una galleria, è una       tuazione da dietro ampi cristalli. Da-
istituzione. 3i dice che una delle co- ta la estensione del luogo, è opportu-
lonne che 1?. a domano sia storta e co- no considerarne le varie parti, in rela-
sì , non sapendo quale sia quella da       zione alla fauna che le popola. 11 lo-
sostenere, ai piedi ài ogni colonna        cale è a due piani: il piano terra,
si radunano sempre gruppi di volonta-      seapre frequentatissirro , è disposto
ri che, con spirito comunitario G gran- asimuietricament            ciò favorisce il KÌ-
de abnegazione sacrificano al tradi-       uetisiÀO di chi ha eletto questo bar a
zionale giro di galleria a cronometro      seconda dimora: i clienti abituali u-
il ben più gravoso colpito di sedere       sano sedere in prossimità delle porte-
sulla base delle colonne e di appog-       vetrina t)er poter controllare il pas-
giarsi ad esse cai chiaro intento di        saggio dei nortali che sfilano davanti
sostenerle se eventuali »ente dovessero     ai 1 ' C 1 iap o e re none s e .si, forti dei-
crollare. La Galleria è un serraglio,        la loro posizione di privilegio, con-
e come ogni serraglio che si rispetti        cedono benevole occhiate di sufficien-
non possono qui mancare le Rabbie, in        za a che, incauto, osa avventurarsi
cui sono esposte le più svariate specie dfi^Ha tana del lupo senza papere ciò
di unrani. Non so se per curioso gioco       che lo attende: se GÌ tratta di un
di parole o per ften più radicate ragio- "estraneo" (termine che identifica
ni, le gabbie che qui si trovano sono        circa il 99,48% della popolazione cre-
chiamate "0ar". Se ne possono contare       nonese) questi è non ài rado oggetto
ben quattro in poche decine di uetri ed di felicissime battute di spirito, di
ognuno è contraddistinto dalla fauna        una ilai ita veramente incontenibile.
che lo frequenta. C'è quello, minusco-      Precipua attività di questa fauna e-
lo, frequentato da una limitata cerchia letta è infatti il setteggio, arte in
di facoltosi conioercianti o da indaf-       cui eccellono. Ha altre persone fre-
faratissini dirigenti industriali cue        quentano questo prestigioso bar: gra-
ci fanno una capatina appena liberi          zie alla generosa disponibilità di ta-
dai gravosi impegni di ufficio giusto        voli     sedere esse si è Ruadairnato il-
per bere un cappuccio prima di recar-        lustro di una assidua frequenza.,di par-
si al lavoro o per un veloce aperitivo       te della grassa borghesia cremonese,
durante la pausa di mezzogiorno; più         per lo più esemplari feianiàili che non
a lungo essi si intrattengono alla ce-       esito a definire attempati, che trascor-
ra prima di rincasare per la cena.           re seduta qui parte del pomeriggio.
considerato un locale piuttosto "esclu- Dopo cena questo locale ha la spetta-
sivo" perche data la angustia del luo-       colare proprietà di trasformarsi
                                                         (contigua a pag. 7)
*pr-r


                                           -4-




                ÌOG

Ogni volta ci casco: sto parlando tifi-       molti animali in cattività non GÌ ri-
le- aie saltuarie visite agli zoo. 13a        producono o, se lo fanno, uccidono la
sempre gli animali esercitano su di           prole. Nelle stesse condizioni abbia-
me un fascino irresistibile. Non per-         mo fatto così anche noi ucraini.
ciò un'occasione, pago i pochi soldi          Gli zoo sono prigioni dove i carcera-
por il biglietto, entro, giro fra le g        ti penosamente rinchiusi danno spetta-
gabbie na quando esco sono solo delu-         colo al pubblice che crede di vedere
so. Deluso perché di quegli aninali           in loro i veri aninali, carceri dove
di cui hQoamffiirato spesse volte le fo-      i detenuti elemosinando un pezzo di
tografie, i filmati, ho visto solo le         pane, una nocciulina, si umiliano da-
stupide e false caricature. Chi siil-         vanti alla platea. L i chiedo cosa ci
lude che quelle luride gabbie, quegli         spinge ad imprigionare delle povero
stretti recinti siano un r.iodo per sal-      bestie. Forse voglialo togliere anche
vare quelle povere bestie dall'estin-         a loro quella libertà che uoi abbiamo
zione, deve aprire gli occhi. Al di           perso da troppo terapo? O è solo perche
là dello sbarre occhi spenti, movimen-        vogliamo ir/jporre la nostra superiorità?
ti stereotipate, ossessivi; personali-        Non dimentichiamo poi che in cattivi-
tà ridotte a zero. Non più l'animale          tà viene a mancare quella selezione
libero, sicuro, sereno ma una "cosa"          naturale che permette alla specie di
spenta, priva di vitalità: il prigio-         evolversi, generando elementi sempre
niero insotnma. Orsi costretti in po-         più perfetti. In libertà i predatori
chi .;ietri ripetono il loro estenuante       cacciano gli aninaìi tarati, deboli
dondolio ccn la testa, si mordono le          ed anche fra di loro sopravvivono so-
za:f:pe, si spezzano i denti azzannando       lo i più forti. In cattività questo
disperatamente le sbarre; gli scin-           non avviene-. Non è più la natura che
panzè non sono i Goliath o i Hike di          si controlla, è l'uomo che vuole con-
cui Jane van awick aoodall ci parla           trollarla ottenendo risultati sconcer-
nel suo libro "L'cr.ibra dell'uomo", nia      tanti. Nàn critico il rjcdo in cui so-
inutili vuote pelli acciambellate su          no tenuti in cattività gli aninali.
uno sporco asse; i cigni sono solo            A ine non interessa che in uno zoo
patetici uccelli dalle ali tarpate che        l'animale trovi ricostruito il suo
inutilmente vogliono levarsi in volo.         ambiente naturale. Sta di fatto che
Dove sono gli animali dalla s.iuscola-        mai e poi ir.ai avrà 3-e stesse condizio-
tura perfetta, dal pelo folto e puli-         ni ambientali a lui adatte, lìiai potrà
to, dagli cechi vigili, dalle orecchie        cacciare e andare in cerca di cibo.
vivaci?                                       Gli zoo finiscono per diventare mani-
Negli zoo solo goffi aninali dal ven-         comi per animali, i anicoroi in cui la
tre cascante, dal pelo lordo e strap-         Malattia, invece di regredire, progre-
pato; uccelli con le penne spezzate.          disce fino alla Morte. Ci sono casca-
Non stupiamoci poi se leggiamo che            to ancora una volta e ine ne vado più
                                              arrabbiato che mai.
                                                           Placido Duca
-5-


£' TUTTA NOSTRA LA CGLfifc?

Quattro "7" in condotta in VC! juesta       ra o democratica, vogliono da parte
la clamorosa notizia, forco in attesa,      degli studenti una partecipazione la
fci'se già da lungo te-rupe covata nello    più vasta possibile, uà non accettano
animo eli taluni. Dunque siano proprio      la libera critic£i, nun sopportano in-
cosi mascalzoni, dunque la nostra è         gerenze nel loro nodo di insegnare.
una classe di maleducati. Questo evi-       Io ivii domando una cosa: quale dialogo
dentemente il pensiero di coloro che        può esistere quando al noriento buono,
non sono riusciti, per varie ragioni,       durante il consiglio di classe, quando
a condurre in porto le proprie lezioni      cioè si decidono i voti, i singoli
Indubbiamente la colpa è anche nostra,      studenti non vengono ascoltati e solo
indubbiamente il nostro cor.portauento      i professori possono dire la loro?
non è stato irreprensibile nel quadri-      'uale dialogo può esistere quando i
mestre trascorso. l-*a scostando sul        voti del quadrimestre vengono stabili-
piano pnm generale la questione, io         ti durante fantomatici consigli di
LUÌ domando sino a che punto l'atteg-       classe, le cui decisioni sono coperte
giamento del professore può influenza-      dal se-greto d'ufficio? E se dunque
re il comportamento degli studenti.         durante la riunione di codesta società
Sino a che punte la mancanza di dialo-      segrete sono stati presi questi prov-
go e comprensione, da una parto e dal-      vedimenti di condotta, per quale ra-
l'altra, può provocare le conseguenze       gione i professori hanno poi voluto
che tutti conosciamo? Sino a che pun-       la propria rivalsa anche sui voti di
to il livello intellettuale di taluni       profitto? Perché alcuni voti sono sta-
professori, può influenzare il nostro       ti così scandalosamente differenti
comportamento? Insomma, per concludere      dalla realtà delle prestazioni dei
la colpa è effettivamente solo nostra?,     singoli? ?ercnè i voti di certe uate-
Due sono i punti che mi fanno dubitare      rie sono stati assegnati con così
sull'effettiva portata delle nostre         grande faciloneria dopo un quadrime-
colpe: i) S' ben strano che questi cla-     stre in cui nessuno aveva fatto nulla?
morosi scandali avvengano solo silurante    Non era forse negli,, distribuire la
determinate ore, "eatre in altre si         insufficienza a tutta la classe invece
possono svolger correttamente le le-        di ere-re tali ingiustizie? Come si
zioni, ed anzi da taluni professori         può non pensare in certi casi, che il v
ci sono arrivati anche coi.iplinente per    voto sia già stato deciso sin dall'ini-
L'interessamento e per il profitto ve-      zio dell'anno?
ramente positivo. 'A) I-fon è la priiTia    G^no forse supposizioni infondate tuia
volta che episodi di questo genere av-      il £o:.ìportamento dei professori può,
vengono, in cui siano coinvolti gli         in alcuni casi , giustificare ogni ,
stessi insegnanti che si sono resi          sospetto.
protagonisti degli avvenimenti in que-
stione. Tutti ricorderanno la /C dello                         P&GBOVIRo
scorso anno, e la sua incompatibilità
con i suddetti professori che già al-
lora furono costretto a sospendere va-
rie lezioni. Non è strano che certi
episodi capitino solai3.e{jte con taluni
insegnanti e con altri nai? lì) a guesto
punto sorge spontanea un'altra dos san-
da: a provocare tale antipatia verso
la nostra classe, non può essere sta-
to l'atteggiamento di critica da noi
assunto verso il .odo in cui ci veni-
vano insegnate certe ^aterie? Eppure
si dice che la critica nella scuola
di oggi è annessa ... forse solo a pa-
role! Eppure i professori propongono
il dialogo, auspicano una scuola libe-
-6-




lìi'i intenzione- di questa rubrica occu-    duatorie U.S.A.. Dopo l'insuccesso di
parsi eli tutti generi di nusica, cosa       "A Passion play", una "suite" unica,
molto di riìoda attualmente, fra l'al-       che non è stata compresa sia dalla
tro in scolte trasmissioni televisive:       critica dhe dal pubblico, ;ia indubbia-
ma tengo a jjuecisare che lo scopo di        mente risultava troppo eterogenea per
tale impegno non è tanto quello di ac-       costituire un unico brano, i Jethro
contentare i gusti di tutti, cone cer-       si sono convinti a tornare a brani
cano di fare appunto le suddette tra-        staccati di durata normale, r.ia anche
siTiidsioni (tipo "/.desso i usica"), che    questa nolta sono riusciti a non ri-
finiscono poi per non accontentare           petersi. Si sono ispirati chiaramente,
nessuno; il nustro intanto è di ccnsi)-      in alcune parti alla Musica, folklori-,
 derare tutti i generi musicali sullo        stica scozzese, o più seupliceuente
 stesso piano, in quanto in ognuno di        alle Marcette militari, nentr si no-
 essi c'è qualcosa di valido e qualco-       tano delle somiglianzà con le tarantel-
 sa di non valido. Cercheremo quindi         le napoletane. In nitri punti pare che
 semplicemente di occuparci di buona         il gruppo anglosassone conduca un di-
musica. 3ra doveroso fare questa pre-        scorso polemico contro la rraisica COSYÌ-
 cisazione, poiché purtroppo c'è gente       uerciale, sembra infatti prendere in
 che ancora crede che la buona musica        giro il rock facile e le canzonette
 sia solo quella classica, e tutto il        orecchiabili. Uno dei brani più riu-
 resto sia solo e sempre musica d'eva-       sciti ni i seifibra "Skating away in thè
 sione.                                      thin ice of thè new day", tipica bal-
                                             lata alla Jan Anderson, arrangiata
                                             poro in ?=ìodo insolito per i Jethro, s
       NOVITÀ-'                              sempre ccnìunque con buon gusto e in
                                             cui Jan anderson rivela le sue ottir.se
"The Power and thè glory" è il 5° L.P.       doti di cantante, modulando abilnente
dei Gentle Giant. Direi che esso non         la sua voce espressiva e ricca di
è da considerare tra la .»i»;liore pro-      sfumature.
duzione del gruppo inglese: in alcuni
•:.unti si notano segni di stanchezza
creativa, che si Manifestano, a volte,
in intrecci di voci (una delle specia-
lità dei ~c.G.) che non convincono trop-                               ii CLAo^ICI-
po, o nello schema fittizio del pri-             riiìLL '
mo brano; ci sono però due o tre pez-
zi veramente riusciti, cito in parti-        Vincenzo Bellini proselito la sua Nor-
colare "3o sincere", brano bizzarro,         aa per la prif/:a volta alla Scala il
dove e'è,fra l'altro, un timido ten-         25 dicembre 1031: la tanto fanosa di-
tativo della ,-vusica atonale, e "Play-      sputa fra Homanticisrao dilagante e
ing thè game", in cui il tenia princi-       Claescistio, perciò, era già scemata.
pale è formato da un rincorrersi di          Tuttavia permangono in quest'opera
due giri simili di basso e di chitar-        gli aspetti contrastanti, caratteri-
ra, in aedo analogo alle "fu^he" clas-       stici di questa "battaglia" culturale,
siche. Il disco denota comunque il           La "Norma" apparteneva ad un filone
consueto impegno del complesso, che          tutto particolare di opera che conser-
anche questa volta unisce a una matri-       vava precisi ricordi classici filtra-
ce rock eleménti di musica cortigiana,       ti attraverso la tradizione della tra-
sempre nella maniera più complicata ,        gedia francese. E scritte per le sce-
possibile, dando origine a una musica        ne francesi erano i due prototipi di
che potremmo battezzare "ba-rock"                                  , rispettivamente
(cioè un rock barocco, per le ricchez-       "f^edea" e "La Vestale" che avevano co-
ze di elementi, di ideo e soprattutto        r»ie protagoniste una iaadre infanticida
di risoluzioni difficili). Ger.pre in        ed una sacerdotessa infedele. ~.uali
forma i Jethro Tuli con il loro album        sono questi precisi ricordi classici?
"VJar child", ai prini posti nelle gra-
-7-



P i , a di tutte, si può considerare
 r::                                         la catarsi della morte, prolungare la
quest'opera quasi una rizniniscenza del      storia d'a:.;ore tra Noraa e foli ione.
teatro greco, con quel grande perso-         Questo desiderio di infinito, di puri
naggio preponderante nel corso della.'.      :iicazio>nechelia morte è proprio, cene
intera opera, che è !'Jor;via. ;ui i per-    si sa, dell'animo e della mentalità
sonaggi minori sono ridotti a poca co-       romantica»
sa e Pollione stesso, anante della                                 Carlo Spetti
protagonista, si vede affidate le par-
ti più convenzionali dell'opera; Cro-
veso ha appena due sortite e -dalgisa
non ha un solo pezzo solistico, rr.a ap-     Gallery   (continua da pag. J)
pena un breve arioso die introduce il
duetto con Pollione. Norma invece spa-       in occasionale luogo di ritrovo dei
zia ed invade con una ga-nua vastissi-       rari nottambuli ere. senesi che, trovan-
ma di possibilità, otracolno di ricor-       dosi ad attraversare la galleria sem-
di classici è poi il libretto del Do-        pre pressoché deserta dalle venti e
mani, che comunque, con la sua Musica-       trenta in poi, non sanno trovare di
lità, aiuta moltissimo la melodia foel-      meglio che finire qui per il caffè
liniana. Nonostante ciò, "Norma" si          serale. Da quest'ora in poi il (Locale
può considerare una tipica opera ro-         perde quell'alone di Magia che lo ca-
mantica. Come ai sa il liomanticisno         ratterizza nelle ore diurne e diventa
esalta soprattutto la spontaneità, la        un comunissimo bar.
libertà assoluta e vagheggia un ritor-       Triste giorno è il lunedì, tristissi-
no al primitivo, al selvaggio, "lellini,     mo » Cre^ona, perché in questo sciagu-
appunto, ambienta la sua opera tra i ,       rato giorno, odiato rr.onento di ripre-
Galli., popolo primitivo e quasi inci-       sa del lavoro, si aggiunge la catastro-
vile, e ad una donna di questo popolo,       fica realtà di un ftar Galloria chiuso
Norna appunto, vengono attribuiti pas-       per riposo feriale. La gravita del
sioni selvaggi, irrazionali, spontanee,      fatto assume tinte cir agnati e he , in
dettate dal sentimento e non dalla ra-       questo glorio alcuni degli abituali av-
gione. Esempio di ciò è l'inizio del         ventori ni aggirano per la galleria
secondo atto, quando Nori;a vuole uc-        con aria smarrita, e d^po fugaci appa-
cidere i pr^pri figli ed è presa da          rizioni scompaiono dalla vista di tut-
sentimenti contrastanti che culuin-r.no      ti, forse sublimati in profonde tuedi--
nell'urlo lacerante "3on uiei figli! ;       tazi^ni o sdegnosi dèlia Mescolanza
i.iei figli!". Inoltre quest'opera è         con la comune gente di galleria; altri
quasi sempre ambientata in luoghi sel-       abbandonata temporaneamente la masche-
vaggi, misteriosi, notturni: oasta           ra, si confondono Con "gli p.;.:ici del
ricordare il primo quadro del prino          lunedì", con coloro cioè che solo di
atto e gran parte del secondo. 7oi la        lunedì è lecito frequentare, più che
natura è continuamente partecipe, pre-       altro per lampanti Mietivi di convenien-
sente nella vicenda: indimenticabile         za.
è "Casta diva", «elodia lunare, stra-
ordinaria e celestiale, che discende                   American £,ulich
dall'alto sui sentimenti, sulle pas-
sioni del inondo guerriero fino a quel
momento descritte, Ger.ìbra che tutta la
foresta canti alla luna e che rimanga
inebriata dalla luce argentea dei suoi
raggi. Innovazione del tutto romanti-
ca fu introdotta nel finale secondo
di "Norma"; fino ad allora le opere
si chiudevano c^n un punto fermio, ri-
solutivo: in "Norma", invece, il fina-
le s'estende ben al di là della chiu-
sura del sipario. £ il senso, lo scopo
di Questo finale e della sua melodia,
che appunto fu chiamata infinito, era
quella di prolungare la vicenda oltre




                                                          ^*-"'~
AKALIA     RISPONDE

C-ri a-sici a.?, se hi e amiche, eccor.i .             !L'ho  sempre detto che queste ragazze
r;ui tra voi, che invocate un ni o n iu-               meridionali sono Licito perspicaci!
ta o un r^io suggerimento rassoronato-                 Cara Innocenza, n^n hai ancora prova-
ro, tratto cinlla r.ìia grande esperien-               to a furiare quei sigarini che si chia-
za » Cercherò di risolvere nel iaiglio-                r?.ano TA^.PAX? ! Te li consiglio, ivi i.a ca-
re dei -aedi i vostri assillanti pro-                  ra fanciulla !
blemi, lo vostre inquietanti situazic
ni amorose, i vostri dubbi di ogni                             A il ANNI
giorno. Seco il mio motto, che vi
consiglio di imparare a ine^oria:                      Cara Aualia,
                                                        sono una. ragazzina di 'Lì anni, alt ' e
          So di alalia vi fidate                        carina. Sono pazzamente innanorata di
          ai problemi un calcio date.                   un ragazzo di 17 anni. Cok.ie fare ad
                                                        -avvicinarlo? Sogno giorno e notte di
i.:a ora passo a dare risposta ad alcu-                 diventare la sua ragazza; ti prego di
no- delle nur.ierosissire lottoro ciie                 'risponderai e di aiutarci: sono dispe-
.'.ì sono giunte.
r                                                      ' r r n. • • •
CHE DIT071                                                             Ciccy ?i65

Cara amalia,                                           Dolce Ciccy oo, non sei un po' troppo
fra Dochi giorni        un r i e e v itr-e n t o im-   precoce-? Va bene che io ho avuto il
por tanti ss imo a casa ;ia!! Ci sono                  mio prime rapporto cotupletc a 7 anni,
persone veramente imortanti e vorrei                   na non esagerare !! - er avvicinare un
rettore l'anello con. l                   di           UOMO ci sono vari .nodi, te li elenco:
miglia ina non 30 in che dito si putta.                metodo pudibondo : far cadere il fazzo-
i. /e lo sai dire tu? Te ne sarò veramen-              letto (^1 ' ilmetodo usato quasi sei.:pre
te grata I                                             con successo dal uio nipotino)
               Ciao riosy '7ò                          metodo casto; cadérgli addosso, fin-)-
Tesoro mio, hai fatto bene a rivolger-                 gendo di svenice»
ti proprio a sic: con nobili e blasoni-                .letodo da :: brevettate;: f ir cadere le
                                                                   :e
ti :rii seno sempre trovata <".olto bene i             i.utande, dicendo che si è rotto l'ela-
l i ricordo di uri duca, certo Arci bn                 stico. Scegli tu. quest'ultimo noto do,
do che . . . rii a non divaghici -o ! Se devi          comunque, presenta alcuni inconvenieny
presentarti in pubblico c^n l'anello                   ti, che tu, spere caoirai. Ti bacio.
di famiglia, ti consiglio di metterle
nel pollice, perché... "se al pollice                  Ora vi saluto, e vi attendo al prossi-
l'anello netti, gli invitati ti danno                  mo nur.:ero !
i loro letti!!". Credo di essere stata
abbastanza esauriente: io ne la sono ••
sempre cavata in nodo favoloso. Para- •
r.ii sapere qualcosa, poi, della tua       i
festa.

NUÒVI
Cara donna Alalia,
sono un- ragazza di 10 anni. Nel
paese (vicino a ;>atera, abitanti 37, '
capro 324) hanno : sesso vicino alla
Fx^'a^iGlA-DitOGI-LS^lA un distributore
con su scritto "7-7-7". Devo dire che
questo nuovo tipo di cicche non mi è
piaciut,, proprio. Non si potrebbe fa-                 Indirizzare le lettere
ro qualcosa in riguardo?                               "Ad A^alia-VC"
                                                       Lice) Scientifico
                    Innocenza
-9-

                   SPORTILA.
                    S.^.Q.R.
(3ei      volt i

jovevauo ." tt .'•.cc'.-.t e un uanif est :. in cui      :ita sottc canestre per non battere
ci prcclaii.vnva^p pronti per ogni Donerò              la testa contro il ferro-; Cavalli , io
di sfida sportive: e io sfide erano                    si distingue perché gioca se.apre con
subito arrivate, soprattutto in caiapo                 "bragnini sexy-aexy" ; uca
calcistice.' con risultati disastrasi:                 del palleggio (s-sa bisogna preparo e ne
la jovora VC, cue avrebbe dovuto bat-                  non perda gli occhiali); fasulli, fa
terò chiunque, venira sconfitta dalla                  canestro solo quando tira ali 'indietro
VA, dalla VF e da altre classi ancora.                 (chi sa poi percaè gli dicono che è
.:ru cesi cae la suddetta ¥C decìse di                 fortunato); 4CC3'fctura, il ;a-ago del ti-
dedicarsi solo alla pallacanestrof de-                 ro j riesce a sbagliare quattro cg,nes
vo i {-'ìorxcsi 6 peccari - Duca - Ca-                 siri facendo tre tiri. Insonne, senza
valli - I'!&SUliÌ - PÌZSat"ÌglÌo - JiCCet-                  o dilungarci dirò che bisogna pr^-
tura non erano «v:ii stati battuti: e le                     ]ier credere: noi siam;o sef:ipro
pri^e partite- infatti vedovano la po-
sante sconfitta di squadre molto quo-
tate quali ìaVD e la IVD. Ha passiamo                                                                             •avi Ila
ad una piccola analisi dei coaonenti
Ir. squadra: Zeccar!, la locomotiva
unana, SG innesta Inquarta la rotino                            LA
del canestro incomincia a furaare ; Piz-
za; ..ligli o , deve stare attento a quando                                           la 7C, la classe c..e ti f
                                                        ihspàzsir                      questa è la VC, niente d
                                                        ; i i 1C <é    G      e*1.    13 O S Tf O   C C,j S 1 •


                                                         .e cottu fra il      an camio     l'esaltat
(Ciò che ci aspetta doìoe la parentesi                 del pallone se gli chiedi Ci. i è I-iàz^
liceale)                                               zini "la riserva di /..ìtafini".
Università: vocabolo che ci è sempre                   Dico cae non studia niente ed è sem-
più famigliare col progredire dei t<sa-                pre sufficiente, se poi dice cne ha
po. Mei priì'.':i inni di Liceo ora solo               studiato, l'exploit è assicurate.
un sogno lontano, ora, all'ultima an-                  tfr. se scoppiano dei guai scappa for-
no, il sogno sta per avverarsi. Tutta-                 te CoWie r^ai, e da lontano grida, "^or-
via avvicinandoci alla sospirata :aeta                 za dai vincila!"
bisogna essere :.:olto accorti per non                 Claudio ^.risi jàdoista è i p
far sì che il boi sogno diventi un                                     lla lista    c c o vien se:.i-
incubo, con ripercussioni forse dura-                  aro Ci~.ia~';ato e su. sedere lui è
ture sul nostro futuro. Ancora una                     ipsito, p»or la "ia <       none
volt^ ci troviamo a dover operare una                  radiologo Garlone pTtsta incolta atten-
scelta e forse questa è tra le -iù                     zione a quando gioca e a quando par-
delicate cuo saremo chiariti a faro:                    la; e so sgarra di un minute sullo
dalla facoltà cue sceglieremo dipende-                 orari,, stabilito, vion rinchiuso a
rà infatti in ^assisa parte il tipi? di                pane e donne e niente pij.
vita che condurre-"io. Pro-orio in questi               il barouito Arisi i .icac con quel bas-
^nni sia^,:c> chiar.ati a dare il meglio               so suo vocione *sso liglia. %à. un trom-
di noi stessi, por essere in grado                     bone che non t^ce un sol Momento;
poi, dopo la laurea, di intraprendere                  suona il kazoo che è ui. piacere sen-
la professione desiderata, con fonda-                  ZJL f rsi ":ai vedere, ogni tanto si
te basi di preparazione, pfi il -oroble-               addoriaenta con la testa sul suo ban-
;*.a che ci tocca forse di più è quello                 co; tua nessun gli dice niente "Così
concernente la scelta di una facoltà                   alr.ieno si sta in pace',1 speran solo
                                                        ìl«.V"iM:a. ancora, per un oo
consona alle nostre esigenze e possi-
bilità. Il nostro intendimento, attra-                 C'è Giaietti il gran crossista, tutto
                                                        il       . T I , , r1!™, •,
v^-rso questa rubrica, è quello di of-
                                                        ve e a tutti noto che lui è là con
frire una ranora.;,ica delle possibili
 facoltà,da frequentare, in alcuni dei                           sua :,;cto. juui del sesso è un DO'
         (segue in ultima pagina)
-10-


 ju.. BALLii.IV. L-_;LJL,^ VC.(continua da pag9)
patito, vede un nudo ed è già partito,              do strano r.ia si sa lui è americano;
dagli in mano un Play ,3oy e non parla              quando entra dalla porta che per lui
più nera.en con noi. Ha se ® ^n classe              è troppo corta, lui diventa un po'
fa attenzione, della fisic è un canno-              gasato specie quando è interrogato, e
ne: lui sa tutto sugli aapere, Doyle                se passa in galleria "ogni donna -pen-
e Ifariotte.                                        sa- è uia" i:'sa a bocca asciutta corae
Viene anche il gran 3eccari che fra                 sempre rinarra.
tutti gli scolari è senz'altro il più               Jfo tra i belli e tra i più belli vie-
studioso, della scienza lui è il moro-              ne fuori sol ìjasulli il suo naso pie-
se. 3e gli chiedi diradi questo, lui                colino senbra quello di un bambino,
dirà sempre più lesto "Guarda sai non                sulla testa quei camelli che son lun-
l'ac studiato, sono propria imprepara-               ghi e proprio belli, con quelle lab-
to". $£ se poi è interrogato da nessu-              bra delicate chissà quante ne a bacia-
no più è fermato:"Jene, bravo, vai al                te; ogni donna quasi sviene quando a
posto S+".                                           lei lui incontro viene, ed esclama:
Viene pure leppo Cavalli con le sue                  'Quanto è bello quello là".
conquiste folli "Ultimo tango" 1'han                Uor.;o, se non sei mai stato in VC, vac-
chinr.iato che sin da infante a donne è             ci finché sei in te.ipo e solo allora
andato. Quando scia è un gran maestro               capirai che fino a poco priaa la tua
sia nessuno issai lo ha visto, la Tre :ó            vita non aveva avuto senso.
 lui ti sa fare anche senza riai guarda-
re. Quando è in classe è tutto caino                Dalla celebre ballata di F. liasulli,
seuspre intento alla lettura: legge                 a cura del gaio Spavilla.
Kriuiinal, Diabolik, Kenelik.
C'è anche Mario Cottarelli barba e
 corti i suoicapelli,musicista da                   (segue   Università)
 incompetente che n^n vale proprio
 niente. S' un filosofo grandioso nn.               maggiori centri universitari.
 non è molto studioso; quando è in clas-            Cercheremo di nottore in luce tanto li
 se fa pasticcio sembra quasi un disco-             vantaggi quanto le difficoltà, sce-
 laccio e se chi parla è il suo com-                gliendo naturalmente quelle facoltà
 pagno e lui viene richiamato dice                  più congeniali a chi come noi ha fre-
  "Porca l'oca beccan se; ipre irue".               quentato il Liceo Gcientifico.
  In fondo all'aula c'è il gran Duca,               Questa rubrica, sebbene interessi so-
  il cui nor;ie è -issai sbagliato: proprio         prattutto gli studenti delle quinte
  Placido l'han chiamato, lui che è                 classi, sarà a nostro avviso utile a
  setnpre sì agitato; con garelli ha di-            tutti coloro che .amano cominciare per
  scussioni, volan sempre paroloni:                 tempo ad affrontare una questione
  seiìbran quasi cani e gatti che si az~            spinosa co.r.e quella di una giusta scel-
  zannan come matti. Non contategli le              ta all'università.
  assenze, lui ne ha fatte tante tante,
  ma ben poche son firmate dal papa.                                  izzai.iiglio
  i-iaric Pasino con il naso a trampolino,
  lui non studia tutto il giurno ina poi
  copia tutto intorno. Quando il caro                «ingrazialo tutti coloro che hanno
  professore dice"3itto per favore" lui              fattivamente collaborato alla
  10 kvianda a fittare senza starci su a            realizzazione di questo giornaletto
  pensare e se sul terno è appoggiato                con i loro articoli.
  non vuoi esser disturbato che si sa
  cne tra ben poco dormirà.
   11 gran fusto Pizzaraiglio lungo forse
   più di un miglio parla sempre in tno-
   do
£*ètf JVKI.T ' , ^'.Ù^-OI,,
  j--,-t r-.; • • , 'i..-n «..U-;
   K-^Ti:**T f '?yV-'J
                                              .,;r;;'' r. i^,:^vvr;^--a,.
                                               ^»' , ' * : • ? " '' ' C'"f J t . .
                                                  :       :              v         ''•''",.  !:

u:-.vr-'--v           -.i-l ; ir s A.:Ì^::;                                   ,:c,-^-r"-f • ' • • ' '
                                                                                   'i.'''i^-^C
  ,. si.'.«M   - •- • • • ^ ' • " -   V''»'




ijtf/cs.i.'taopÉpf^;
."^-t; r^> Wf'"1^ SiiìlC.i'. ' • ". '•

More Related Content

Similar to Bugigattolo001

DIGITAL READERS 4: Anselmo Roveda, Periferie e immaginari narrativi
DIGITAL READERS 4: Anselmo Roveda, Periferie e immaginari narrativiDIGITAL READERS 4: Anselmo Roveda, Periferie e immaginari narrativi
DIGITAL READERS 4: Anselmo Roveda, Periferie e immaginari narrativi
bibliotecadeiragazzi
 
Cielo sopraesquilino numero37
Cielo sopraesquilino numero37Cielo sopraesquilino numero37
Cielo sopraesquilino numero37
mauvet52
 
Fantasticheria - giovanni verga
Fantasticheria -  giovanni vergaFantasticheria -  giovanni verga
Fantasticheria - giovanni verga
Giorgio Spano
 
Giugno copia
Giugno   copiaGiugno   copia
16 Pagine - Numero 6
16 Pagine - Numero 616 Pagine - Numero 6
16 Pagine - Numero 6
Paolo Micunco
 
La Costiera dei Giovani N.0
La Costiera dei Giovani N.0La Costiera dei Giovani N.0
La Costiera dei Giovani N.0Giò Caruso
 
La Porta Orientale (Gennaio-Febbraio-Marzo 1940)
La Porta Orientale (Gennaio-Febbraio-Marzo 1940)La Porta Orientale (Gennaio-Febbraio-Marzo 1940)
La Porta Orientale (Gennaio-Febbraio-Marzo 1940)
Movimento Irredentista Italiano
 
Agostino Queirolo - Il leone di Dalmazia (1937)
Agostino Queirolo - Il leone di Dalmazia (1937)Agostino Queirolo - Il leone di Dalmazia (1937)
Agostino Queirolo - Il leone di Dalmazia (1937)
Movimento Irredentista Italiano
 
Carlo Cattaneo - Notizie naturali e civili su la Lombardia (1844)
Carlo Cattaneo - Notizie naturali e civili su la Lombardia (1844)Carlo Cattaneo - Notizie naturali e civili su la Lombardia (1844)
Carlo Cattaneo - Notizie naturali e civili su la Lombardia (1844)Movimento Irredentista Italiano
 
febbraio 2013
febbraio 2013febbraio 2013
febbraio 2013
infocannizzaro
 
6 aprile 2032 di luigi lopez === siae viva verdi 2012 n2 pag. 40
6 aprile 2032 di luigi lopez === siae viva verdi 2012  n2  pag. 406 aprile 2032 di luigi lopez === siae viva verdi 2012  n2  pag. 40
6 aprile 2032 di luigi lopez === siae viva verdi 2012 n2 pag. 40lillolop
 
Atti e memorie della Società Dalmata di Storia Patria Vol. 3-4 (1934)
Atti e memorie della Società Dalmata di Storia Patria Vol. 3-4 (1934)Atti e memorie della Società Dalmata di Storia Patria Vol. 3-4 (1934)
Atti e memorie della Società Dalmata di Storia Patria Vol. 3-4 (1934)
Movimento Irredentista Italiano
 
Reita a Cendrole; i Retii a Riese
Reita a Cendrole; i Retii a RieseReita a Cendrole; i Retii a Riese
curiosità sorrisi e ricordi dalla bibliotecaria del Gramsci
curiosità sorrisi e ricordi dalla bibliotecaria del Gramscicuriosità sorrisi e ricordi dalla bibliotecaria del Gramsci
curiosità sorrisi e ricordi dalla bibliotecaria del GramsciMadiaA
 
Traversetolo-L'amministrazione informa
Traversetolo-L'amministrazione informaTraversetolo-L'amministrazione informa
Traversetolo-L'amministrazione informa
Comune Traversetolo
 
Tracce prova italiano maturità 2014
Tracce prova italiano maturità 2014Tracce prova italiano maturità 2014
Tracce prova italiano maturità 2014Paolo Pascucci
 

Similar to Bugigattolo001 (20)

201110 00009
201110   00009201110   00009
201110 00009
 
DIGITAL READERS 4: Anselmo Roveda, Periferie e immaginari narrativi
DIGITAL READERS 4: Anselmo Roveda, Periferie e immaginari narrativiDIGITAL READERS 4: Anselmo Roveda, Periferie e immaginari narrativi
DIGITAL READERS 4: Anselmo Roveda, Periferie e immaginari narrativi
 
Cielo sopraesquilino numero37
Cielo sopraesquilino numero37Cielo sopraesquilino numero37
Cielo sopraesquilino numero37
 
Guareschi 0
Guareschi 0Guareschi 0
Guareschi 0
 
Fantasticheria - giovanni verga
Fantasticheria -  giovanni vergaFantasticheria -  giovanni verga
Fantasticheria - giovanni verga
 
Giugno copia
Giugno   copiaGiugno   copia
Giugno copia
 
16 Pagine - Numero 6
16 Pagine - Numero 616 Pagine - Numero 6
16 Pagine - Numero 6
 
La Costiera dei Giovani N.0
La Costiera dei Giovani N.0La Costiera dei Giovani N.0
La Costiera dei Giovani N.0
 
Prof
ProfProf
Prof
 
La Porta Orientale (Gennaio-Febbraio-Marzo 1940)
La Porta Orientale (Gennaio-Febbraio-Marzo 1940)La Porta Orientale (Gennaio-Febbraio-Marzo 1940)
La Porta Orientale (Gennaio-Febbraio-Marzo 1940)
 
Agostino Queirolo - Il leone di Dalmazia (1937)
Agostino Queirolo - Il leone di Dalmazia (1937)Agostino Queirolo - Il leone di Dalmazia (1937)
Agostino Queirolo - Il leone di Dalmazia (1937)
 
Carlo Cattaneo - Notizie naturali e civili su la Lombardia (1844)
Carlo Cattaneo - Notizie naturali e civili su la Lombardia (1844)Carlo Cattaneo - Notizie naturali e civili su la Lombardia (1844)
Carlo Cattaneo - Notizie naturali e civili su la Lombardia (1844)
 
febbraio 2013
febbraio 2013febbraio 2013
febbraio 2013
 
6 aprile 2032 di luigi lopez === siae viva verdi 2012 n2 pag. 40
6 aprile 2032 di luigi lopez === siae viva verdi 2012  n2  pag. 406 aprile 2032 di luigi lopez === siae viva verdi 2012  n2  pag. 40
6 aprile 2032 di luigi lopez === siae viva verdi 2012 n2 pag. 40
 
Atti e memorie della Società Dalmata di Storia Patria Vol. 3-4 (1934)
Atti e memorie della Società Dalmata di Storia Patria Vol. 3-4 (1934)Atti e memorie della Società Dalmata di Storia Patria Vol. 3-4 (1934)
Atti e memorie della Società Dalmata di Storia Patria Vol. 3-4 (1934)
 
Reita a Cendrole; i Retii a Riese
Reita a Cendrole; i Retii a RieseReita a Cendrole; i Retii a Riese
Reita a Cendrole; i Retii a Riese
 
curiosità sorrisi e ricordi dalla bibliotecaria del Gramsci
curiosità sorrisi e ricordi dalla bibliotecaria del Gramscicuriosità sorrisi e ricordi dalla bibliotecaria del Gramsci
curiosità sorrisi e ricordi dalla bibliotecaria del Gramsci
 
Traversetolo-L'amministrazione informa
Traversetolo-L'amministrazione informaTraversetolo-L'amministrazione informa
Traversetolo-L'amministrazione informa
 
Prima prova maturità 2014
Prima prova maturità 2014Prima prova maturità 2014
Prima prova maturità 2014
 
Tracce prova italiano maturità 2014
Tracce prova italiano maturità 2014Tracce prova italiano maturità 2014
Tracce prova italiano maturità 2014
 

Bugigattolo001

  • 1. ' • Lunedì 3 Febbraio: gruppi di studio». .tattro sbarbatelli del L Duo «tre di scuola da "occupare" in ceo si permettono di faro un giorna qualche v.iodo. C'è chi si prepara alla e noi dobbiaiao stare a guardare? discussione, chi si documenta sui Il rest»-della mattinata è stato Decreti Delegati e chi pensa ai punti un feribanto di idee strambe e no, d dell'"ordine del giorno". Di contro a queste mosche bianche la naggioran- za o devia dal percorso abituale che lo porta a scuola fino alla più vici- * ynvenzi^ni coniche e penose, di rubri chette più o L.eno cerisurabili. Abbia se bratta il meglio a il risultato è na rivendita di giornali, o parte quellgfcdie segue, pronte per essere da casa con 1fIntrepido fra i libri I iijilrft" »N**%ie*te^ Noi *éé**iaiao o con il gialle ffa cu± .Mlll!M"'^tlèl • soue di tutto si può trovare in capitolo". Un altro invece è arrivata, Vagine: mo^fca, sport, pettego appunto lunedì, con una testata nucvar- ez^i, politica, fard da b a ^ ^ * rf^i^ non in vendita in edicola di un gior- nalistij^ siarao ser.:pre al servizi^ del naletto di alcuni ragazzi del Classi-! pubblico e so vci preferirete unn co. All'unisono, spontaneamente, i foruula diversa, noi si:./., qui. noi è sorta una voce, principale deri- n effetti solo una nanovra pubbli vazi^ne della aegalouania dilagante e itaria caratteristica della VC, che dicev •** Offi ggi compite in classe.Un te^a sulla PotSSK^églere quello che volete. fede del panzoni, uno sulln conver 3 po*i^|«|fa dite che non c'è de»iocra- sione dell'Innominato, une sulla zia nella scuola. religiosità di Lucia.
  • 2. -2- 3GMKAÌUC : CI SCUSIAO! Oh no ! Non crediate sia nostro UMILMENTE CI JCUÒIAMO -;ag. 2 intendiraento nìisurar le forze con IAMO: GALL££¥ - ag . 3 la Mansarda (giornale del liceo zoo classico di grandi interessi cul- ?ag • 4 turali). Ben troppo alta è la man- Pag . 5 sione di quel foglio che ha inte- ressi in muse, tragedie, satira e IL KAZOG sì grande poesia, iiai vorremmo Pag. 8 noi misurar la penna con F.D.3., direttore del suddetto giornale, 3K3IA SPORTIVA maestro di noi tutti, ì.a cosa vo- UN I VISITA» lete, anche noi, umile e dimessa gente, siamo punti da vaghezza di trattare argomenti di tanto largo interesse e di tanta pressante attualità come quello delle rico- Franco i.asulli liario Pasino struzioni architettoniche. Nel mo- i.arco Pizzamiglio Carlo Spetti mento in cui diamo vita alla no- i ichole Accettura i arina Gerovini stra, ahimè, saltuaria pubblica- zione, ci rendiamo perfettamente conto di non poter offrire ai no- stri lettori (se ci saranno) tan- COLLABORATORI: ta dovizia di argomenti, e neppu- re inchieste pubbliche di così ^manuela Tofani Anna Toscani largo successo come quelle presen- Donatella Braghin .laffi Braghin tate (loro si che hanno la voca- zione) dalla Hansarda. Nella no- stra scarsissima cultura lettera- ria, probabilmente non riusciremo mai a mettere insieme un patrimo- nio tanto vasto 'i celeberrime ci- tazioni come quello del nostro sempre carissimo P.D.B.. Noi ci rivolgiamo speranzosi a coloro che hanno interessi troppo futili ac- contentandoci di una tiratura tre volte inferiore a quella della mansarda. Assicuriamo da parte nostra che il suddetto giornale ottiene presso di noi il piò gran- de successo e se per caso l'illu- stre Severini, o chi altro per lui, si interessa di inchieste, volesse degnarci di una visita troverebbe sempre presso ciascuno di noi una preziosa copia della Mansarda. §e dal canto suo r.D.3. volesse farci l'onore di gettare, magari distrattamente l'occL-lo so- pra una copia del Bugigattolo, eb- bene, che tutte le ttusc del gio- nalismo possano spianargli la strada che conduce al fatato Olimpo !
  • 3. :r avere un'idea delia fauna urbana crerrc-go, una volta ciie gli "hóibitues" sono nose ci sono almeno due vie: o percor- entrati non vi è materialwente posto rerò' la città (a piedi naturalraento) per altri, j^iù alla mano è uno dei bar con dispendio di tenpc e di energie, della navata centrale della galleria; oppure recarsi nel più tipico serra- il suo noi.ie ci richiama un noto locale glio cittadino: la Galleria XjCv Apri- di Piazza del .Duomo a Sfilano, ^a di le. Infatti questo ;::onunento di dub- questo ha solo l'insegna. La cliente- bio gusto architettonico na di indub- la è meno selezionata, forse peróne il bia appartenenza a quell'insieme di locale è più praticabile, e situato ir. opere edilizie che, col loro stile un punto di niaggior afflusso. Fatte po- sobrio e rigidamente geometrico, oltre che decine di ..etri ci si imbatte nel che a deturpare in modo insanabile terzo locale: stiamo procedendo peir.pre quella che (a detta di molti) sarebbe più in basso qualitativamente. Il ci- stata una delle più belle città ita- tato bar è il classico o scomodo loca- liane, ricordano ai cre;:ao-nesi che Fa- le a conduzione familiare, :.ia sewpre rinacci era loro concittadino. Ad o- frequentato perché dei tre descritti gai buon cento ci è rinasto se non fino ad ora è quello che incute meno altro un luogo abbastanza vasto e al soggezione al cliente occasionale. Ben coperto, dove al posto delle "aduna- pocàacosa sono, comunque, questi loca- te oceanicfte" si radunano i cremonesi li se paragonati alla perla della se- liberi da inpegni per intrattenersi rie, il famose e tenuto Bar Galleria, in conversazioni di vario genere con che con azzeccatissina ubicazione, per- gli amici. Per noi crei senesi la Gal- dette agli avventori di dominare la si- leria non è solo una galleria, è una tuazione da dietro ampi cristalli. Da- istituzione. 3i dice che una delle co- ta la estensione del luogo, è opportu- lonne che 1?. a domano sia storta e co- no considerarne le varie parti, in rela- sì , non sapendo quale sia quella da zione alla fauna che le popola. 11 lo- sostenere, ai piedi ài ogni colonna cale è a due piani: il piano terra, si radunano sempre gruppi di volonta- seapre frequentatissirro , è disposto ri che, con spirito comunitario G gran- asimuietricament ciò favorisce il KÌ- de abnegazione sacrificano al tradi- uetisiÀO di chi ha eletto questo bar a zionale giro di galleria a cronometro seconda dimora: i clienti abituali u- il ben più gravoso colpito di sedere sano sedere in prossimità delle porte- sulla base delle colonne e di appog- vetrina t)er poter controllare il pas- giarsi ad esse cai chiaro intento di saggio dei nortali che sfilano davanti sostenerle se eventuali »ente dovessero ai 1 ' C 1 iap o e re none s e .si, forti dei- crollare. La Galleria è un serraglio, la loro posizione di privilegio, con- e come ogni serraglio che si rispetti cedono benevole occhiate di sufficien- non possono qui mancare le Rabbie, in za a che, incauto, osa avventurarsi cui sono esposte le più svariate specie dfi^Ha tana del lupo senza papere ciò di unrani. Non so se per curioso gioco che lo attende: se GÌ tratta di un di parole o per ften più radicate ragio- "estraneo" (termine che identifica ni, le gabbie che qui si trovano sono circa il 99,48% della popolazione cre- chiamate "0ar". Se ne possono contare nonese) questi è non ài rado oggetto ben quattro in poche decine di uetri ed di felicissime battute di spirito, di ognuno è contraddistinto dalla fauna una ilai ita veramente incontenibile. che lo frequenta. C'è quello, minusco- Precipua attività di questa fauna e- lo, frequentato da una limitata cerchia letta è infatti il setteggio, arte in di facoltosi conioercianti o da indaf- cui eccellono. Ha altre persone fre- faratissini dirigenti industriali cue quentano questo prestigioso bar: gra- ci fanno una capatina appena liberi zie alla generosa disponibilità di ta- dai gravosi impegni di ufficio giusto voli sedere esse si è Ruadairnato il- per bere un cappuccio prima di recar- lustro di una assidua frequenza.,di par- si al lavoro o per un veloce aperitivo te della grassa borghesia cremonese, durante la pausa di mezzogiorno; più per lo più esemplari feianiàili che non a lungo essi si intrattengono alla ce- esito a definire attempati, che trascor- ra prima di rincasare per la cena. re seduta qui parte del pomeriggio. considerato un locale piuttosto "esclu- Dopo cena questo locale ha la spetta- sivo" perche data la angustia del luo- colare proprietà di trasformarsi (contigua a pag. 7)
  • 4. *pr-r -4- ÌOG Ogni volta ci casco: sto parlando tifi- molti animali in cattività non GÌ ri- le- aie saltuarie visite agli zoo. 13a producono o, se lo fanno, uccidono la sempre gli animali esercitano su di prole. Nelle stesse condizioni abbia- me un fascino irresistibile. Non per- mo fatto così anche noi ucraini. ciò un'occasione, pago i pochi soldi Gli zoo sono prigioni dove i carcera- por il biglietto, entro, giro fra le g ti penosamente rinchiusi danno spetta- gabbie na quando esco sono solo delu- colo al pubblice che crede di vedere so. Deluso perché di quegli aninali in loro i veri aninali, carceri dove di cui hQoamffiirato spesse volte le fo- i detenuti elemosinando un pezzo di tografie, i filmati, ho visto solo le pane, una nocciulina, si umiliano da- stupide e false caricature. Chi siil- vanti alla platea. L i chiedo cosa ci lude che quelle luride gabbie, quegli spinge ad imprigionare delle povero stretti recinti siano un r.iodo per sal- bestie. Forse voglialo togliere anche vare quelle povere bestie dall'estin- a loro quella libertà che uoi abbiamo zione, deve aprire gli occhi. Al di perso da troppo terapo? O è solo perche là dello sbarre occhi spenti, movimen- vogliamo ir/jporre la nostra superiorità? ti stereotipate, ossessivi; personali- Non dimentichiamo poi che in cattivi- tà ridotte a zero. Non più l'animale tà viene a mancare quella selezione libero, sicuro, sereno ma una "cosa" naturale che permette alla specie di spenta, priva di vitalità: il prigio- evolversi, generando elementi sempre niero insotnma. Orsi costretti in po- più perfetti. In libertà i predatori chi .;ietri ripetono il loro estenuante cacciano gli aninaìi tarati, deboli dondolio ccn la testa, si mordono le ed anche fra di loro sopravvivono so- za:f:pe, si spezzano i denti azzannando lo i più forti. In cattività questo disperatamente le sbarre; gli scin- non avviene-. Non è più la natura che panzè non sono i Goliath o i Hike di si controlla, è l'uomo che vuole con- cui Jane van awick aoodall ci parla trollarla ottenendo risultati sconcer- nel suo libro "L'cr.ibra dell'uomo", nia tanti. Nàn critico il rjcdo in cui so- inutili vuote pelli acciambellate su no tenuti in cattività gli aninali. uno sporco asse; i cigni sono solo A ine non interessa che in uno zoo patetici uccelli dalle ali tarpate che l'animale trovi ricostruito il suo inutilmente vogliono levarsi in volo. ambiente naturale. Sta di fatto che Dove sono gli animali dalla s.iuscola- mai e poi ir.ai avrà 3-e stesse condizio- tura perfetta, dal pelo folto e puli- ni ambientali a lui adatte, lìiai potrà to, dagli cechi vigili, dalle orecchie cacciare e andare in cerca di cibo. vivaci? Gli zoo finiscono per diventare mani- Negli zoo solo goffi aninali dal ven- comi per animali, i anicoroi in cui la tre cascante, dal pelo lordo e strap- Malattia, invece di regredire, progre- pato; uccelli con le penne spezzate. disce fino alla Morte. Ci sono casca- Non stupiamoci poi se leggiamo che to ancora una volta e ine ne vado più arrabbiato che mai. Placido Duca
  • 5. -5- £' TUTTA NOSTRA LA CGLfifc? Quattro "7" in condotta in VC! juesta ra o democratica, vogliono da parte la clamorosa notizia, forco in attesa, degli studenti una partecipazione la fci'se già da lungo te-rupe covata nello più vasta possibile, uà non accettano animo eli taluni. Dunque siano proprio la libera critic£i, nun sopportano in- cosi mascalzoni, dunque la nostra è gerenze nel loro nodo di insegnare. una classe di maleducati. Questo evi- Io ivii domando una cosa: quale dialogo dentemente il pensiero di coloro che può esistere quando al noriento buono, non sono riusciti, per varie ragioni, durante il consiglio di classe, quando a condurre in porto le proprie lezioni cioè si decidono i voti, i singoli Indubbiamente la colpa è anche nostra, studenti non vengono ascoltati e solo indubbiamente il nostro cor.portauento i professori possono dire la loro? non è stato irreprensibile nel quadri- 'uale dialogo può esistere quando i mestre trascorso. l-*a scostando sul voti del quadrimestre vengono stabili- piano pnm generale la questione, io ti durante fantomatici consigli di LUÌ domando sino a che punto l'atteg- classe, le cui decisioni sono coperte giamento del professore può influenza- dal se-greto d'ufficio? E se dunque re il comportamento degli studenti. durante la riunione di codesta società Sino a che punte la mancanza di dialo- segrete sono stati presi questi prov- go e comprensione, da una parto e dal- vedimenti di condotta, per quale ra- l'altra, può provocare le conseguenze gione i professori hanno poi voluto che tutti conosciamo? Sino a che pun- la propria rivalsa anche sui voti di to il livello intellettuale di taluni profitto? Perché alcuni voti sono sta- professori, può influenzare il nostro ti così scandalosamente differenti comportamento? Insomma, per concludere dalla realtà delle prestazioni dei la colpa è effettivamente solo nostra?, singoli? ?ercnè i voti di certe uate- Due sono i punti che mi fanno dubitare rie sono stati assegnati con così sull'effettiva portata delle nostre grande faciloneria dopo un quadrime- colpe: i) S' ben strano che questi cla- stre in cui nessuno aveva fatto nulla? morosi scandali avvengano solo silurante Non era forse negli,, distribuire la determinate ore, "eatre in altre si insufficienza a tutta la classe invece possono svolger correttamente le le- di ere-re tali ingiustizie? Come si zioni, ed anzi da taluni professori può non pensare in certi casi, che il v ci sono arrivati anche coi.iplinente per voto sia già stato deciso sin dall'ini- L'interessamento e per il profitto ve- zio dell'anno? ramente positivo. 'A) I-fon è la priiTia G^no forse supposizioni infondate tuia volta che episodi di questo genere av- il £o:.ìportamento dei professori può, vengono, in cui siano coinvolti gli in alcuni casi , giustificare ogni , stessi insegnanti che si sono resi sospetto. protagonisti degli avvenimenti in que- stione. Tutti ricorderanno la /C dello P&GBOVIRo scorso anno, e la sua incompatibilità con i suddetti professori che già al- lora furono costretto a sospendere va- rie lezioni. Non è strano che certi episodi capitino solai3.e{jte con taluni insegnanti e con altri nai? lì) a guesto punto sorge spontanea un'altra dos san- da: a provocare tale antipatia verso la nostra classe, non può essere sta- to l'atteggiamento di critica da noi assunto verso il .odo in cui ci veni- vano insegnate certe ^aterie? Eppure si dice che la critica nella scuola di oggi è annessa ... forse solo a pa- role! Eppure i professori propongono il dialogo, auspicano una scuola libe-
  • 6. -6- lìi'i intenzione- di questa rubrica occu- duatorie U.S.A.. Dopo l'insuccesso di parsi eli tutti generi di nusica, cosa "A Passion play", una "suite" unica, molto di riìoda attualmente, fra l'al- che non è stata compresa sia dalla tro in scolte trasmissioni televisive: critica dhe dal pubblico, ;ia indubbia- ma tengo a jjuecisare che lo scopo di mente risultava troppo eterogenea per tale impegno non è tanto quello di ac- costituire un unico brano, i Jethro contentare i gusti di tutti, cone cer- si sono convinti a tornare a brani cano di fare appunto le suddette tra- staccati di durata normale, r.ia anche siTiidsioni (tipo "/.desso i usica"), che questa nolta sono riusciti a non ri- finiscono poi per non accontentare petersi. Si sono ispirati chiaramente, nessuno; il nustro intanto è di ccnsi)- in alcune parti alla Musica, folklori-, derare tutti i generi musicali sullo stica scozzese, o più seupliceuente stesso piano, in quanto in ognuno di alle Marcette militari, nentr si no- essi c'è qualcosa di valido e qualco- tano delle somiglianzà con le tarantel- sa di non valido. Cercheremo quindi le napoletane. In nitri punti pare che semplicemente di occuparci di buona il gruppo anglosassone conduca un di- musica. 3ra doveroso fare questa pre- scorso polemico contro la rraisica COSYÌ- cisazione, poiché purtroppo c'è gente uerciale, sembra infatti prendere in che ancora crede che la buona musica giro il rock facile e le canzonette sia solo quella classica, e tutto il orecchiabili. Uno dei brani più riu- resto sia solo e sempre musica d'eva- sciti ni i seifibra "Skating away in thè sione. thin ice of thè new day", tipica bal- lata alla Jan Anderson, arrangiata poro in ?=ìodo insolito per i Jethro, s NOVITÀ-' sempre ccnìunque con buon gusto e in cui Jan anderson rivela le sue ottir.se "The Power and thè glory" è il 5° L.P. doti di cantante, modulando abilnente dei Gentle Giant. Direi che esso non la sua voce espressiva e ricca di è da considerare tra la .»i»;liore pro- sfumature. duzione del gruppo inglese: in alcuni •:.unti si notano segni di stanchezza creativa, che si Manifestano, a volte, in intrecci di voci (una delle specia- lità dei ~c.G.) che non convincono trop- ii CLAo^ICI- po, o nello schema fittizio del pri- riiìLL ' mo brano; ci sono però due o tre pez- zi veramente riusciti, cito in parti- Vincenzo Bellini proselito la sua Nor- colare "3o sincere", brano bizzarro, aa per la prif/:a volta alla Scala il dove e'è,fra l'altro, un timido ten- 25 dicembre 1031: la tanto fanosa di- tativo della ,-vusica atonale, e "Play- sputa fra Homanticisrao dilagante e ing thè game", in cui il tenia princi- Claescistio, perciò, era già scemata. pale è formato da un rincorrersi di Tuttavia permangono in quest'opera due giri simili di basso e di chitar- gli aspetti contrastanti, caratteri- ra, in aedo analogo alle "fu^he" clas- stici di questa "battaglia" culturale, siche. Il disco denota comunque il La "Norma" apparteneva ad un filone consueto impegno del complesso, che tutto particolare di opera che conser- anche questa volta unisce a una matri- vava precisi ricordi classici filtra- ce rock eleménti di musica cortigiana, ti attraverso la tradizione della tra- sempre nella maniera più complicata , gedia francese. E scritte per le sce- possibile, dando origine a una musica ne francesi erano i due prototipi di che potremmo battezzare "ba-rock" , rispettivamente (cioè un rock barocco, per le ricchez- "f^edea" e "La Vestale" che avevano co- ze di elementi, di ideo e soprattutto r»ie protagoniste una iaadre infanticida di risoluzioni difficili). Ger.pre in ed una sacerdotessa infedele. ~.uali forma i Jethro Tuli con il loro album sono questi precisi ricordi classici? "VJar child", ai prini posti nelle gra-
  • 7. -7- P i , a di tutte, si può considerare r:: la catarsi della morte, prolungare la quest'opera quasi una rizniniscenza del storia d'a:.;ore tra Noraa e foli ione. teatro greco, con quel grande perso- Questo desiderio di infinito, di puri naggio preponderante nel corso della.'. :iicazio>nechelia morte è proprio, cene intera opera, che è !'Jor;via. ;ui i per- si sa, dell'animo e della mentalità sonaggi minori sono ridotti a poca co- romantica» sa e Pollione stesso, anante della Carlo Spetti protagonista, si vede affidate le par- ti più convenzionali dell'opera; Cro- veso ha appena due sortite e -dalgisa non ha un solo pezzo solistico, rr.a ap- Gallery (continua da pag. J) pena un breve arioso die introduce il duetto con Pollione. Norma invece spa- in occasionale luogo di ritrovo dei zia ed invade con una ga-nua vastissi- rari nottambuli ere. senesi che, trovan- ma di possibilità, otracolno di ricor- dosi ad attraversare la galleria sem- di classici è poi il libretto del Do- pre pressoché deserta dalle venti e mani, che comunque, con la sua Musica- trenta in poi, non sanno trovare di lità, aiuta moltissimo la melodia foel- meglio che finire qui per il caffè liniana. Nonostante ciò, "Norma" si serale. Da quest'ora in poi il (Locale può considerare una tipica opera ro- perde quell'alone di Magia che lo ca- mantica. Come ai sa il liomanticisno ratterizza nelle ore diurne e diventa esalta soprattutto la spontaneità, la un comunissimo bar. libertà assoluta e vagheggia un ritor- Triste giorno è il lunedì, tristissi- no al primitivo, al selvaggio, "lellini, mo » Cre^ona, perché in questo sciagu- appunto, ambienta la sua opera tra i , rato giorno, odiato rr.onento di ripre- Galli., popolo primitivo e quasi inci- sa del lavoro, si aggiunge la catastro- vile, e ad una donna di questo popolo, fica realtà di un ftar Galloria chiuso Norna appunto, vengono attribuiti pas- per riposo feriale. La gravita del sioni selvaggi, irrazionali, spontanee, fatto assume tinte cir agnati e he , in dettate dal sentimento e non dalla ra- questo glorio alcuni degli abituali av- gione. Esempio di ciò è l'inizio del ventori ni aggirano per la galleria secondo atto, quando Nori;a vuole uc- con aria smarrita, e d^po fugaci appa- cidere i pr^pri figli ed è presa da rizioni scompaiono dalla vista di tut- sentimenti contrastanti che culuin-r.no ti, forse sublimati in profonde tuedi-- nell'urlo lacerante "3on uiei figli! ; tazi^ni o sdegnosi dèlia Mescolanza i.iei figli!". Inoltre quest'opera è con la comune gente di galleria; altri quasi sempre ambientata in luoghi sel- abbandonata temporaneamente la masche- vaggi, misteriosi, notturni: oasta ra, si confondono Con "gli p.;.:ici del ricordare il primo quadro del prino lunedì", con coloro cioè che solo di atto e gran parte del secondo. 7oi la lunedì è lecito frequentare, più che natura è continuamente partecipe, pre- altro per lampanti Mietivi di convenien- sente nella vicenda: indimenticabile za. è "Casta diva", «elodia lunare, stra- ordinaria e celestiale, che discende American £,ulich dall'alto sui sentimenti, sulle pas- sioni del inondo guerriero fino a quel momento descritte, Ger.ìbra che tutta la foresta canti alla luna e che rimanga inebriata dalla luce argentea dei suoi raggi. Innovazione del tutto romanti- ca fu introdotta nel finale secondo di "Norma"; fino ad allora le opere si chiudevano c^n un punto fermio, ri- solutivo: in "Norma", invece, il fina- le s'estende ben al di là della chiu- sura del sipario. £ il senso, lo scopo di Questo finale e della sua melodia, che appunto fu chiamata infinito, era quella di prolungare la vicenda oltre ^*-"'~
  • 8. AKALIA RISPONDE C-ri a-sici a.?, se hi e amiche, eccor.i . !L'ho sempre detto che queste ragazze r;ui tra voi, che invocate un ni o n iu- meridionali sono Licito perspicaci! ta o un r^io suggerimento rassoronato- Cara Innocenza, n^n hai ancora prova- ro, tratto cinlla r.ìia grande esperien- to a furiare quei sigarini che si chia- za » Cercherò di risolvere nel iaiglio- r?.ano TA^.PAX? ! Te li consiglio, ivi i.a ca- re dei -aedi i vostri assillanti pro- ra fanciulla ! blemi, lo vostre inquietanti situazic ni amorose, i vostri dubbi di ogni A il ANNI giorno. Seco il mio motto, che vi consiglio di imparare a ine^oria: Cara Aualia, sono una. ragazzina di 'Lì anni, alt ' e So di alalia vi fidate carina. Sono pazzamente innanorata di ai problemi un calcio date. un ragazzo di 17 anni. Cok.ie fare ad -avvicinarlo? Sogno giorno e notte di i.:a ora passo a dare risposta ad alcu- diventare la sua ragazza; ti prego di no- delle nur.ierosissire lottoro ciie 'risponderai e di aiutarci: sono dispe- .'.ì sono giunte. r ' r r n. • • • CHE DIT071 Ciccy ?i65 Cara amalia, Dolce Ciccy oo, non sei un po' troppo fra Dochi giorni un r i e e v itr-e n t o im- precoce-? Va bene che io ho avuto il por tanti ss imo a casa ;ia!! Ci sono mio prime rapporto cotupletc a 7 anni, persone veramente imortanti e vorrei na non esagerare !! - er avvicinare un rettore l'anello con. l di UOMO ci sono vari .nodi, te li elenco: miglia ina non 30 in che dito si putta. metodo pudibondo : far cadere il fazzo- i. /e lo sai dire tu? Te ne sarò veramen- letto (^1 ' ilmetodo usato quasi sei.:pre te grata I con successo dal uio nipotino) Ciao riosy '7ò metodo casto; cadérgli addosso, fin-)- Tesoro mio, hai fatto bene a rivolger- gendo di svenice» ti proprio a sic: con nobili e blasoni- .letodo da :: brevettate;: f ir cadere le :e ti :rii seno sempre trovata <".olto bene i i.utande, dicendo che si è rotto l'ela- l i ricordo di uri duca, certo Arci bn stico. Scegli tu. quest'ultimo noto do, do che . . . rii a non divaghici -o ! Se devi comunque, presenta alcuni inconvenieny presentarti in pubblico c^n l'anello ti, che tu, spere caoirai. Ti bacio. di famiglia, ti consiglio di metterle nel pollice, perché... "se al pollice Ora vi saluto, e vi attendo al prossi- l'anello netti, gli invitati ti danno mo nur.:ero ! i loro letti!!". Credo di essere stata abbastanza esauriente: io ne la sono •• sempre cavata in nodo favoloso. Para- • r.ii sapere qualcosa, poi, della tua i festa. NUÒVI Cara donna Alalia, sono un- ragazza di 10 anni. Nel paese (vicino a ;>atera, abitanti 37, ' capro 324) hanno : sesso vicino alla Fx^'a^iGlA-DitOGI-LS^lA un distributore con su scritto "7-7-7". Devo dire che questo nuovo tipo di cicche non mi è piaciut,, proprio. Non si potrebbe fa- Indirizzare le lettere ro qualcosa in riguardo? "Ad A^alia-VC" Lice) Scientifico Innocenza
  • 9. -9- SPORTILA. S.^.Q.R. (3ei volt i jovevauo ." tt .'•.cc'.-.t e un uanif est :. in cui :ita sottc canestre per non battere ci prcclaii.vnva^p pronti per ogni Donerò la testa contro il ferro-; Cavalli , io di sfida sportive: e io sfide erano si distingue perché gioca se.apre con subito arrivate, soprattutto in caiapo "bragnini sexy-aexy" ; uca calcistice.' con risultati disastrasi: del palleggio (s-sa bisogna preparo e ne la jovora VC, cue avrebbe dovuto bat- non perda gli occhiali); fasulli, fa terò chiunque, venira sconfitta dalla canestro solo quando tira ali 'indietro VA, dalla VF e da altre classi ancora. (chi sa poi percaè gli dicono che è .:ru cesi cae la suddetta ¥C decìse di fortunato); 4CC3'fctura, il ;a-ago del ti- dedicarsi solo alla pallacanestrof de- ro j riesce a sbagliare quattro cg,nes vo i {-'ìorxcsi 6 peccari - Duca - Ca- siri facendo tre tiri. Insonne, senza valli - I'!&SUliÌ - PÌZSat"ÌglÌo - JiCCet- o dilungarci dirò che bisogna pr^- tura non erano «v:ii stati battuti: e le ]ier credere: noi siam;o sef:ipro pri^e partite- infatti vedovano la po- sante sconfitta di squadre molto quo- tate quali ìaVD e la IVD. Ha passiamo •avi Ila ad una piccola analisi dei coaonenti Ir. squadra: Zeccar!, la locomotiva unana, SG innesta Inquarta la rotino LA del canestro incomincia a furaare ; Piz- za; ..ligli o , deve stare attento a quando la 7C, la classe c..e ti f ihspàzsir questa è la VC, niente d ; i i 1C <é G e*1. 13 O S Tf O C C,j S 1 • .e cottu fra il an camio l'esaltat (Ciò che ci aspetta doìoe la parentesi del pallone se gli chiedi Ci. i è I-iàz^ liceale) zini "la riserva di /..ìtafini". Università: vocabolo che ci è sempre Dico cae non studia niente ed è sem- più famigliare col progredire dei t<sa- pre sufficiente, se poi dice cne ha po. Mei priì'.':i inni di Liceo ora solo studiato, l'exploit è assicurate. un sogno lontano, ora, all'ultima an- tfr. se scoppiano dei guai scappa for- no, il sogno sta per avverarsi. Tutta- te CoWie r^ai, e da lontano grida, "^or- via avvicinandoci alla sospirata :aeta za dai vincila!" bisogna essere :.:olto accorti per non Claudio ^.risi jàdoista è i p far sì che il boi sogno diventi un lla lista c c o vien se:.i- incubo, con ripercussioni forse dura- aro Ci~.ia~';ato e su. sedere lui è ture sul nostro futuro. Ancora una ipsito, p»or la "ia < none volt^ ci troviamo a dover operare una radiologo Garlone pTtsta incolta atten- scelta e forse questa è tra le -iù zione a quando gioca e a quando par- delicate cuo saremo chiariti a faro: la; e so sgarra di un minute sullo dalla facoltà cue sceglieremo dipende- orari,, stabilito, vion rinchiuso a rà infatti in ^assisa parte il tipi? di pane e donne e niente pij. vita che condurre-"io. Pro-orio in questi il barouito Arisi i .icac con quel bas- ^nni sia^,:c> chiar.ati a dare il meglio so suo vocione *sso liglia. %à. un trom- di noi stessi, por essere in grado bone che non t^ce un sol Momento; poi, dopo la laurea, di intraprendere suona il kazoo che è ui. piacere sen- la professione desiderata, con fonda- ZJL f rsi ":ai vedere, ogni tanto si te basi di preparazione, pfi il -oroble- addoriaenta con la testa sul suo ban- ;*.a che ci tocca forse di più è quello co; tua nessun gli dice niente "Così concernente la scelta di una facoltà alr.ieno si sta in pace',1 speran solo ìl«.V"iM:a. ancora, per un oo consona alle nostre esigenze e possi- bilità. Il nostro intendimento, attra- C'è Giaietti il gran crossista, tutto il . T I , , r1!™, •, v^-rso questa rubrica, è quello di of- ve e a tutti noto che lui è là con frire una ranora.;,ica delle possibili facoltà,da frequentare, in alcuni dei sua :,;cto. juui del sesso è un DO' (segue in ultima pagina)
  • 10. -10- ju.. BALLii.IV. L-_;LJL,^ VC.(continua da pag9) patito, vede un nudo ed è già partito, do strano r.ia si sa lui è americano; dagli in mano un Play ,3oy e non parla quando entra dalla porta che per lui più nera.en con noi. Ha se ® ^n classe è troppo corta, lui diventa un po' fa attenzione, della fisic è un canno- gasato specie quando è interrogato, e ne: lui sa tutto sugli aapere, Doyle se passa in galleria "ogni donna -pen- e Ifariotte. sa- è uia" i:'sa a bocca asciutta corae Viene anche il gran 3eccari che fra sempre rinarra. tutti gli scolari è senz'altro il più Jfo tra i belli e tra i più belli vie- studioso, della scienza lui è il moro- ne fuori sol ìjasulli il suo naso pie- se. 3e gli chiedi diradi questo, lui colino senbra quello di un bambino, dirà sempre più lesto "Guarda sai non sulla testa quei camelli che son lun- l'ac studiato, sono propria imprepara- ghi e proprio belli, con quelle lab- to". $£ se poi è interrogato da nessu- bra delicate chissà quante ne a bacia- no più è fermato:"Jene, bravo, vai al te; ogni donna quasi sviene quando a posto S+". lei lui incontro viene, ed esclama: Viene pure leppo Cavalli con le sue 'Quanto è bello quello là". conquiste folli "Ultimo tango" 1'han Uor.;o, se non sei mai stato in VC, vac- chinr.iato che sin da infante a donne è ci finché sei in te.ipo e solo allora andato. Quando scia è un gran maestro capirai che fino a poco priaa la tua sia nessuno issai lo ha visto, la Tre :ó vita non aveva avuto senso. lui ti sa fare anche senza riai guarda- re. Quando è in classe è tutto caino Dalla celebre ballata di F. liasulli, seuspre intento alla lettura: legge a cura del gaio Spavilla. Kriuiinal, Diabolik, Kenelik. C'è anche Mario Cottarelli barba e corti i suoicapelli,musicista da (segue Università) incompetente che n^n vale proprio niente. S' un filosofo grandioso nn. maggiori centri universitari. non è molto studioso; quando è in clas- Cercheremo di nottore in luce tanto li se fa pasticcio sembra quasi un disco- vantaggi quanto le difficoltà, sce- laccio e se chi parla è il suo com- gliendo naturalmente quelle facoltà pagno e lui viene richiamato dice più congeniali a chi come noi ha fre- "Porca l'oca beccan se; ipre irue". quentato il Liceo Gcientifico. In fondo all'aula c'è il gran Duca, Questa rubrica, sebbene interessi so- il cui nor;ie è -issai sbagliato: proprio prattutto gli studenti delle quinte Placido l'han chiamato, lui che è classi, sarà a nostro avviso utile a setnpre sì agitato; con garelli ha di- tutti coloro che .amano cominciare per scussioni, volan sempre paroloni: tempo ad affrontare una questione seiìbran quasi cani e gatti che si az~ spinosa co.r.e quella di una giusta scel- zannan come matti. Non contategli le ta all'università. assenze, lui ne ha fatte tante tante, ma ben poche son firmate dal papa. izzai.iiglio i-iaric Pasino con il naso a trampolino, lui non studia tutto il giurno ina poi copia tutto intorno. Quando il caro «ingrazialo tutti coloro che hanno professore dice"3itto per favore" lui fattivamente collaborato alla 10 kvianda a fittare senza starci su a realizzazione di questo giornaletto pensare e se sul terno è appoggiato con i loro articoli. non vuoi esser disturbato che si sa cne tra ben poco dormirà. 11 gran fusto Pizzaraiglio lungo forse più di un miglio parla sempre in tno- do
  • 11. £*ètf JVKI.T ' , ^'.Ù^-OI,, j--,-t r-.; • • , 'i..-n «..U-; K-^Ti:**T f '?yV-'J .,;r;;'' r. i^,:^vvr;^--a,. ^»' , ' * : • ? " '' ' C'"f J t . . : : v ''•''",. !: u:-.vr-'--v -.i-l ; ir s A.:Ì^::; ,:c,-^-r"-f • ' • • ' ' 'i.'''i^-^C ,. si.'.«M - •- • • • ^ ' • " - V''»' ijtf/cs.i.'taopÉpf^; ."^-t; r^> Wf'"1^ SiiìlC.i'. ' • ". '•