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Dipartimento di
Fisica e Astronomia
dell’UNICT
In natura distinguiamo 2 tipi di radiazioni:
• - dannose :
agiscono indirettamente modificando le molecole e danneggiano il
doppio filamento del DNA;
• Radiazioni non ionizzanti – non dannose:
non sono ancora stati accertati danni alla salute e all’ambiente;
vengono usate dal microonde e dal Wi-fi
Becquerel scoprì l’attività radioattiva grazie ai sali di
Uranio che annerivano le lastre fotografiche.
Nei primi tempi delle osservazioni sulla radioattività
furono scoperti tre tipi di radiazione:
-radiazioni α (nuclei di elio – 2 protoni + 2 neutroni)
-radiazioni β (elettroni)
-radiazioni γ (fotoni)
radiazioni α: sono nuclei di elio 2He4 carichi positivamente le
particelle alfa hanno scarso potere penetrante e sono di solito
emesse da nuclei di metalli pesanti. Generalizzando:
ZXA → Z –2 YA - 4 + 2He4
radiazioni β ±: sono costituite da elettroni ad alta velocità (β-) o da
positroni (β+). Hanno un discreto potere penetrante, essendo in
grado di attraversare sottili lamine di piombo. Generalizzando:
ZXA → Z ± 1 YA + e± + ν
radiazioni γ: non hanno natura corpuscolare ma sono radiazioni
elettromagnetiche il cui potere penetrante è di gran lunga maggiore
delle altre radiazioni. Esse hanno la capacità di distruggere i legami
chimici pertanto costituiscono il principale pericolo quando si
lavora con i materiali radioattivi.
IL RADON
Il radon è un gas nobile e radioattivo (simbolo Rn, nu
mero atomico 86).
È stato scoperto nel 1898 da coniugi Curie.
Viene generato dall'uranio che decade in torio, radio e infine in radon.
Il radon decade a sua volta in
polonio emettendo una
particella α
Il radon è un gas molto pesante,
presente in alcuni tipi di rocce e
nel terreno. Se si accumula
all’interno delle abitazioni può
diventare molto pericoloso per la
salute, soprattutto se inalato. È
secondo solo alle sigarette per la
causa del tumore ai polmoni.
RADON E ATTIVITÀ VULCANICA
Ricerche dimostrano il legame tra i fenomeni sismici e la
presenza di radon nel sottosuolo.
Questo stesso principio è stato usato per studiare l’attività
sismica e vulcanica dell’Etna: infatti, sono stati rilevati
aumenti di concentrazione di radon, in concomitanza con tali
fenomeni.
• Sistemi attivi: - Camere a ionizzazione
- Celle di Lucas
Essi permettono una misurazione real time, che sfrutta
l’aria emanata da una pompa;
• Sistemi passivi: - E-perm
- Canestri a carbone
I sistemi passivi, invece, sfruttano la normale diffusione
dell’aria all’interno del rivelatore e richiedono periodi di
misurazione molto lunghi;
Tra i rivelatori a tracce distinguiamo
principalmente il CR-39;
In esso la presenza di radon lascia
vere e proprie tracce e crea buchi nel
materiale plastico al suo interno:
queste tracce vengono rese visibili
tramite un attacco chimico ed in
seguito viene definita la
concentrazione di radon in Bq/m
222Rn → 218 Po + α

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Attenti al radon

  • 1. Giuseppe Oriti, Alice Raele, Carmelo Livolsi, Riccardo Signorelli, Giacinto Di Fazio, Gaetano Cavallaro Dott. Salvo Inzerilli Prof.ssa Maria Rosa Di Marco PLS 2015/16 I.I.S. «E. Medi» - Leonforte (EN) Catania, 29/01/2016 01/03/2016 03/03/2016 Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’UNICT
  • 2. In natura distinguiamo 2 tipi di radiazioni: • - dannose : agiscono indirettamente modificando le molecole e danneggiano il doppio filamento del DNA; • Radiazioni non ionizzanti – non dannose: non sono ancora stati accertati danni alla salute e all’ambiente; vengono usate dal microonde e dal Wi-fi
  • 3. Becquerel scoprì l’attività radioattiva grazie ai sali di Uranio che annerivano le lastre fotografiche. Nei primi tempi delle osservazioni sulla radioattività furono scoperti tre tipi di radiazione: -radiazioni α (nuclei di elio – 2 protoni + 2 neutroni) -radiazioni β (elettroni) -radiazioni γ (fotoni)
  • 4. radiazioni α: sono nuclei di elio 2He4 carichi positivamente le particelle alfa hanno scarso potere penetrante e sono di solito emesse da nuclei di metalli pesanti. Generalizzando: ZXA → Z –2 YA - 4 + 2He4 radiazioni β ±: sono costituite da elettroni ad alta velocità (β-) o da positroni (β+). Hanno un discreto potere penetrante, essendo in grado di attraversare sottili lamine di piombo. Generalizzando: ZXA → Z ± 1 YA + e± + ν radiazioni γ: non hanno natura corpuscolare ma sono radiazioni elettromagnetiche il cui potere penetrante è di gran lunga maggiore delle altre radiazioni. Esse hanno la capacità di distruggere i legami chimici pertanto costituiscono il principale pericolo quando si lavora con i materiali radioattivi.
  • 5. IL RADON Il radon è un gas nobile e radioattivo (simbolo Rn, nu mero atomico 86). È stato scoperto nel 1898 da coniugi Curie. Viene generato dall'uranio che decade in torio, radio e infine in radon. Il radon decade a sua volta in polonio emettendo una particella α Il radon è un gas molto pesante, presente in alcuni tipi di rocce e nel terreno. Se si accumula all’interno delle abitazioni può diventare molto pericoloso per la salute, soprattutto se inalato. È secondo solo alle sigarette per la causa del tumore ai polmoni.
  • 6. RADON E ATTIVITÀ VULCANICA Ricerche dimostrano il legame tra i fenomeni sismici e la presenza di radon nel sottosuolo. Questo stesso principio è stato usato per studiare l’attività sismica e vulcanica dell’Etna: infatti, sono stati rilevati aumenti di concentrazione di radon, in concomitanza con tali fenomeni.
  • 7. • Sistemi attivi: - Camere a ionizzazione - Celle di Lucas Essi permettono una misurazione real time, che sfrutta l’aria emanata da una pompa; • Sistemi passivi: - E-perm - Canestri a carbone I sistemi passivi, invece, sfruttano la normale diffusione dell’aria all’interno del rivelatore e richiedono periodi di misurazione molto lunghi;
  • 8. Tra i rivelatori a tracce distinguiamo principalmente il CR-39; In esso la presenza di radon lascia vere e proprie tracce e crea buchi nel materiale plastico al suo interno: queste tracce vengono rese visibili tramite un attacco chimico ed in seguito viene definita la concentrazione di radon in Bq/m 222Rn → 218 Po + α