Quando si ha l'opportunità di accorgersi veramente del valore assoluto di un figlio, difficilmente si riesce a dimenticare il valore di ogni persona.
Quando si ha la possibilità di vivere l'alleanza con Dio, il far coppia con Lui, allora si riconosce ogni vita umana, e non solo quella dei nostri familiari, come scaturita dal progetto di Dio: «Domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo, ad ognuno di suo fratello» (Gn 9,5).
Ogni persona viene affidata da Dio non solo ai propri genitori, ma anche alla paternità spirituale di tutti coloro che avranno modo di entrare in contatto con lei.
Coloro che incontro nella mia vita mi sono affidate. Le persone con cui ho l’occasione di stabilire relazioni, Dio vuole che le consideri in un certo senso «miei figli».
E non solo coloro che per la giovane età potrebbero essere veramente figli, ma anche chi è coetaneo o addirittura anziano, bisognoso però della nostra paternità spirituale per crescere nella sua pienezza di figli di Dio.
(da "La fecondità degli sposi oltre la fertilità", di Renzo Bonetti, ed. San Paolo)
La problematicità della coppia come via di conoscenza di sè e dell'altro.
The problematic nature of the couple as a way of self-knowledge and the other.
Le parole di queste pagine descrivono un itinerario spirituale e un complesso di comprensioni maturato nel tempo: la vita nella solitudine di un eremo e la relazione con le sorelle e i fratelli del Sentiero contemplativo le hanno incubate.
Ogni composizione è l’istantanea di un sentire, l’affiorare di un’intuizione o il compiersi di una sfumatura di comprensione.
I brani percorrono l’arco temporale di quasi cinque anni (2018-2022), gli ultimi di un trentennio dedicato alla vita contemplativa, all’insegnamento e alla trasmissione del Sentiero.
Il libro completo: https://www.contemplazione.it/2023/01/20/il-sentiero-contemplativo-a-dorso-di-somaro/
Alcune pagine su Chiara Amirante estratte dal numero di gennaio della rivista: "Credere" ed il primo capitolo del libro: "E gioia Sia" con prefazione di Lorella Cuccarini.
Quando si cade nell’abisso della disperazione è possibile risorgere a vita nuova e credere ancora nel futuro? Chiara Amirante – da vent’anni in prima linea con la comunità “Nuovi Orizzonti” per aiutare giovani e persone che vivono disagi di ogni genere – ne è convinta: nella sua lotta quotidiana a sostegno di chi soffre, ha incontrato ragazzi sbandati, alcolisti, barboni, disoccupati, manager affermati ma infelici, e tante persone impaurite e sole, che patiscono il peso di una società[...]
Quando si cade nell’abisso della disperazione è possibile risorgere a vita nuova e credere ancora nel futuro? Chiara Amirante – da vent’anni in prima linea con la comunità “Nuovi Orizzonti” per aiutare giovani e persone che vivono disagi di ogni genere – ne è convinta: nella sua lotta quotidiana a sostegno di chi soffre, ha incontrato ragazzi sbandati, alcolisti, barboni, disoccupati, manager affermati ma infelici, e tante persone impaurite e sole, che patiscono il peso di una società disumanizzata che ha smarrito la preziosità delle relazioni autentiche. Molti di loro sono riusciti a cambiare vita e a rinascere.In questo dialogo diretto e interlocutorio con il lettore – ricco di condivisioni personali – l’autrice invita a intraprendere un percorso di crescita interiore per vincere le proprie paure, le assuefazioni a droghe e sostanze, le tante forme nocive di dipendenza dal giudizio altrui, le sfide quotidiane che impone la crisi economica e culturale del nostro Paese e dell’intero Occidente.In ognuno di noi c’è un potenziale inespresso – ci confida Chiara – e la felicità dipende da come decidiamo di utilizzarlo per non fuggire di fronte a tutto ciò che di doloroso e meraviglioso la vita ci regala.
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Auguri Di Natale 2011 da Don Nicola Belli Don Giampietro e Don Ducciolubette
Carissimi parrocchiani,
è uno strano Natale questo del 2011. Il desiderio di festa e di gioia è
molto forte, ma ci sono tanti segnali che ci richiamano alla “dura realtà”..... Leggi tutto
5. Cosa pensiamo … Sansone e Dalila appartengono a tribù nemiche: è scontato il comportamento ingannevole di Dalila. Sansone si è fidato di Dalila: è naturale in una coppia. Quali i nostri pensieri al posto di Sansone? 5
6. Nessuno nega che sposarsi sia un salto nel buio del non prevedibile, tuttavia, nel farlo, ognuno crede che l'amore saprà superare tutte le difficoltà. 6
7. E questo significa affidarsi all'altro ed accoglierlo a propria volta, mettendosi entrambi in un cammino ignoto, credendo però che è meglio aver qualcuno con cui tenersi per mano piuttosto che procedere da soli 7
8. Anche se non si potrà sempre andare dove si vuole o al proprio passo. Significa scegliere di sperare e volere un destino comune anche quando il cuore tacerà. 8
9. E' naturale che prima di affidare la propria vita a qualcuno occorre aver valutato bene se si tratta della persona giusta. Ma la sicurezza assoluta che questi risponda a tutte le nostre aspettative, presenti e future, è impossibile; l'uomo non è una formula matematica di cui si può sapere e prevedere tutto 9
10. Ma se non si può prevedere cosa accadrà, è però possibile progettare come viverlo, decidendo di affrontare assieme le difficoltà anziché farsene gestire passivamente. E' la qualità della relazione che dà qualità alla vita. 10
11. E la relazione è qualcosa da costruire ogni giorno: se la si coltiva cresce e dà frutto; muore soltanto se la si trascura. 11
12. Nulla è scritto nelle stelle: 12 il nostro destino, il futuro della nostra vita a due lo scriviamo noi stessi sulle righe, talvolta storte, della vita.
13. C’è qualcosa che posso fare per aiutarti ad essermi fedele?”La sola e unica tecnica che porta alla fedeltà reciproca è fare di tutto perché al nostro coniuge sia facile e piacevole esserlo. Curare quello che fa bene alla nostra unione, impegnarci ad essere amici, compagni, fratelli, amanti: questo fa di noi due degli sposi fedeli. 13
14. Se non curiamo l’amicizia fra di noi, la complicità, la comprensione, sarà inevitabile la tentazione di andare a cercare altrove questi aspetti indispensabili per la nostra relazione di coppia.Non si tratta di un “lavoro” pesante e gravoso, perché è bello divenire sempre più uniti e intimi, e non smettere mai di cercarsi e provare la gioia dell’incontro. 14
15. Non sognate un matrimonio felice. Non è il matrimonio che rende felici, ma sono le due persone che possono rendere "felice“ il matrimonio. 15
17. Sansone arrivò a quella fede che aveva sempre cercato … ogni vicenda umana ha il suo significato dopo il matrimonio con la filistea Siamo chiamati anche a curare un altro tipo di fedeltà, quella al progetto di Dio su di noi. Quale è il disegno di Dio per noi? Cosa ha creato per noi, per la nostra felicità? Come fare concretamente per attuarlo nella nostra vita? . . 17
18. Quali atteggiamenti devo mettere in atto per aiutarti ad essermifedele? Cosa vuol dire per noi essere fedeli al progetto di Dio? Essere fedeli alla nostra coppia? Qual è il frutto più bello che la fedeltà ha portato nella nostra coppia? 18
20. Signore, siamo una parte infinitesimale dell’amore infinito che sei tu. Sei tu, in un certo senso, che cresci insieme a noi col crescere del nostro amore. Che bello, Signore poterti generare 20
27. E le proiezioni degli incontriVISITATELO ED INSERITE I VOSTRI COMMENTI 23
28. PREGHIERA FINALE Signore Gesù non è sempre facile per noi riconoscere nel fratello che incontriamo l’impronta del tuo amore e del tuo Spirito. Purtroppo, i nostri occhi si fermano solo all’apparenza e non ci sforziamo di scorgere quel seme d’eternità che tu hai posto in ciascuno di noi. Aiutaci a riscoprire la nostra dignità che si realizzerà quando ci renderai simili a te, trasfigurati di luce. Amen 24