presentazione dell'intervento sul 5g di Alessio Beltrame della Fondazione Ugo Bordoni al panel di #digit19 dal titolo La rivoluzione digitale della Quinta Generazione
presentazione dell'intervento sul 5g di Alessio Beltrame della Fondazione Ugo Bordoni al panel di #digit19 dal titolo La rivoluzione digitale della Quinta Generazione
A Novembre del 2013 il Presidente Letta ha incaricato il Commissario di Governo per l’attuazione dell’Agenda Digitale di costituire un piccolo gruppo di esperti internazionali per condurre un’analisi dei piani di investimento dei gestori italiani di telecomunicazioni. Obbiettivo di tale analisi è stato quello di verificare se i piani in essere consentono all’Italia di raggiungere gli obbiettivi di copertura e penetrazione della rete in banda larga e ultra larga fissati per il 2020 dall’ Unione Europea nell’ ambito dei piani di Agenda Digitale.
Gli obiettivi indicati dall’UE sono i seguenti:
Obiettivo 1: entro il 2013, la totalità della popolazione deve avere accesso alla banda larga base;
Obiettivo 2: entro il 2020, il 100% della popolazione deve avere accesso a servizi a larga banda in grado di raggiungere velocità fino a 30Mbps;
Obiettivo 3: entro il 2020, almeno il 50% della popolazione deve essere abbonato ad un servizio a larga banda ultra-veloce in grado di raggiungere una velocità di almeno 100Mps.
Questa analisi si inserisce nel più ampio piano lanciato dal Presidente Letta per assicurare una tempestiva attuazione di tutti i principali obbiettivi dell‘Agenda Digitale, un progetto indicato dal Governo come una delle più importanti riforme strutturali per promuovere semplificazione della amministrazione dello Stato, crescita e occupazione giovanile.
Gli esperti internazionali che hanno affiancato il Commissario sono: J. Scott Marcus, Direttore alla WIK (Germania), membro del Comitato Scientifico della Florence School of Regulation (Italia) e già funzionario senior della FCC (USA) e Gerard Pogorel, Professore Emerito di Economia a Telecom Paris Tech.
Ecco l'articolo, che potrete leggere sulla rivista '112 Emergencies', relativo al recente Convegno ''COMUNICAZIONI RADIO PER LA SICUREZZA'', che si è tenuto al Politecnico di Milano lo scorso 16 Aprile
www.112emergencies.it
lo sviluppo del Mercato IoT richiede una forte interazione tra le diverse Autorità di regolamentazione settore
Tutti i modelli di sviluppo IoT dovranno tener conto dell’arrivo del 5G
Il Contratto di Rete - Studio Legale Pandolfini Assistenza Legale ImpreseStudio Legale Pandolfini
Servizi di Assistenza Legale alle Imprese dello Studio Legale Pandolfini:Il Contratto di Rete
Presentazione sul Contratto di Rete tenutasi nell'ambito del Seminario "Aggregarsi per Competere" tenutasi presso la CCIAA di Monza il 23 Ottobre 2013.
"Telecom Italia oltre i numeri – L’innovazione al servizio delle persone" ha l’obiettivo di raccontare le attività del Gruppo Telecom Italia con ricadute rilevanti sulle persone e sullo sviluppo della società .
Si illustrano non solo il piano industriale 2014-2016 e i principali risultati, ma soprattutto i progetti che possono abilitare uno stile di vita moderno, semplice e sicuro.
Fra le iniziative raccontate quelle sulla valorizzazione dei talenti, l’integrazione delle diversità, la digitalizzazione della scuola, la salvaguardia dell’ambiente, la mobilità intelligente, l’impegno in Expo 2015, la semplificazione dei pagamenti, per citarne solo alcune.
95 Tavola Rotonda "La Convergenza delle reti: potenzialità e criticità" - Fie...Cristian Randieri PhD
Oggi la convergenza delle reti si sta facendo via via sempre più spinta: reti dati che trasportano anche l’alimentazione e consentono di ridurre i cablaggi, reti industriali accessibili via web e che dal web traggono informazioni per il funzionamento dei dispositivi, reti nate per il mondo ‘office’ o aziendale che si ‘trasformano’ per ‘scendere’ in campo e, doverosamente ‘modificate’ e irrobustite, vengono utilizzare anche dall’industria. Con l’avvento di concetti quali Industry 4.0 e lo svilupparsi dell’idea della ‘fabbrica interconnessa’, poi, era inevitabile che il fenomeno della convergenza si acuisse ancora di più. Con tutte le problematiche e criticità che esso comporta, da quelle legate alla sicurezza dei dati e alla privacy, alla necessità di dotarsi di soluzioni in grado di resistere alle difficili condizioni ambientali del mondo manifatturiero. Centrali poi si stanno rivelando i problemi legati alla standardizzazione dei protocolli e all’interoperabilità delle soluzioni impiegate, perché, per poter scambiare informazioni e costruire applicazioni ‘intelligenti’ sulla base dei dati raccolti, occorre che i diversi dispositivi in gioco ‘parlino’ la stessa lingua e possano quindi ‘comprendersi’. Cosa a oggi non scontata e alla quale gli organismi regolatori dovranno dare al più presto una risposta… Abbiamo cercato di capire con i maggiori vendor del settore dove ci porterà questo trend. Già ora vediamo affacciarsi sul mercato industriale nuovi player e soggetti il cui business era prima focalizzato su ambiti affini ma separati. Gli operatori Telecom, per esempio, cominciano a vedere nel mondo industriale un interessante ambito di sviluppo per le applicazioni che si basano sulle reti. Dall’m2m all’Internet of Things le reti di telecomunicazione potranno giocare un ruolo importante e le Telco intendono sfruttare a pieno questo business proponendo anche soluzioni proprie. È un mercato ancora tutto da costruire, dove mandano applicazioni e dove c’è spazio un po’ per tutti i soggetti per crescere. Vediamo dunque quali sono le impressioni raccolte da Fieldbus&Networks e quali le esperienze maturate in questo ambito.
Con Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies; Sophie Borgne, marketing director Industry BU di Schneider Electric; Alberto Griffini, manager Advanced PLC&Scada di Mitsubishi Electric; Roberto Motta, solution architect team leader Connected Enterprise di Rockwell Automation; Cristian Sartori, industrial communication product manager di Siemens Italia; Marika Silla, marketing specialist di Advantech; Francesco Tieghi, responsabile digital marketing di ServiTecno; Alexander Bufalino, chief marketing officer di Telit; Michele Frassini, responsabile sales and marketing M2M e IoT di Vodafone Italia.
1NCE - Smart Meter: l'evoluzione della specieServizi a rete
Luigi Capobianco, Vice President Sales Southern and Western Europe - 1NCE
Connettività IoT: servizio fondamentale per molti settori. Qual è lo stato attuale? LoraWAN e NB-IoT si delineano come le due principali opzioni. Queste tecnologie sono testate e collaudate o sono ancora in stato di sviluppo?
Cloud Interno alle Pubbliche AmministrazioniAlex Curti
L’introduzione del modello “Cloud Interno nella PA” porterebbe a realizzare un risparmio pari a circa 500 mln € / anno di spesa IT e renderebbe disponibili per altre attività e servizi 8000 addetti ICT.
Se parliamo del Sistema Paese, l’adozione del Cloud Computing porterebbe un risparmio pari a circa 151 mld € entro il 2015 unitamente a 415.000 posti di lavoro.
Incredibile vero?
Incredibile non immaginare di andare in Europa e spingere con tutte le forze possibili – democraticamente – un progetto con questi numeri e questo impatto sull’economia e sul mondo del lavoro.
Io voglio andare in Europa per questo.
Per portare idee innovative e trasformarle in progetti virtuosi.
http://digitaldividemilano.com/2014/03/30/ideexeuropee-cloud-e-politiche-della-rete-04-m5s/
Internet of Things: mercato, tecnologie, applicazioni e competenzeArmando Martin
Oggi l’Internet delle cose è un paradigma tecnologico in cui la comunicazione è estesa all’interazione tra uomini, dispositivi e sottosistemi. L’Internet delle cose è un insieme
di tecnologie digitali che vanno dai tag RFId alle reti di sensori, dalle superfici touch alla realtà aumentata, dai sistemi logistici integrati alle infrastrutture in chiave di sostenibilità
ABSTRACT: L'Europa punta a diventare una "gigabit society" entro il 2030. Le infrastrutture digitali e in particolari le reti di telecomunicazione rappresentano un elemento strategico per la digitalizzazione e la ricerca, settori a cui il PNRR dedica il 33% dei fondi (63 miliardi di euro). Parleremo di come il territorio trentino abbia già da tempo abbracciato la sfida, e in particolare delle numerose reti di telecomunicazioni e tecnologie utilizzate nella realizzazioni di tali reti, dalla fibra alle reti radio, per dare connettività a tutto il territorio, dalle città di fondovalle fino ai remoti rifugi di alta quota.
BIO: Matteo Piazza, ingegnere, da sempre appassionato di tecnologia e di reti di telecomunicazioni, a partire da un lontano modem a 56k fino ai Giga dei nostri giorni. Da prima studente all'Università di Trento e poi da quasi vent'anni lavora nell'ambito dell'ICT. Ad oggi ricopre il ruolo di Responsabile dell'area Progetti e Interventi Speciali presso Trentino Digitale S.p.A.
Il rapporto 2010 dell'osservatorio "Il Futuro della Rete"FPA
L’Osservatorio “Il Futuro della Rete” nasce su impulso del Presidente della IX Commissione Trasporti, Poste e TLC che ha proposto ai principali operatori ICT e TLC di costituire un centro di osservazione sulla diffusione delle reti telematiche e dei servizi on- line. L'osservatorio è realizzato con la collaborazione di FORUM PA.
A Novembre del 2013 il Presidente Letta ha incaricato il Commissario di Governo per l’attuazione dell’Agenda Digitale di costituire un piccolo gruppo di esperti internazionali per condurre un’analisi dei piani di investimento dei gestori italiani di telecomunicazioni. Obbiettivo di tale analisi è stato quello di verificare se i piani in essere consentono all’Italia di raggiungere gli obbiettivi di copertura e penetrazione della rete in banda larga e ultra larga fissati per il 2020 dall’ Unione Europea nell’ ambito dei piani di Agenda Digitale.
Gli obiettivi indicati dall’UE sono i seguenti:
Obiettivo 1: entro il 2013, la totalità della popolazione deve avere accesso alla banda larga base;
Obiettivo 2: entro il 2020, il 100% della popolazione deve avere accesso a servizi a larga banda in grado di raggiungere velocità fino a 30Mbps;
Obiettivo 3: entro il 2020, almeno il 50% della popolazione deve essere abbonato ad un servizio a larga banda ultra-veloce in grado di raggiungere una velocità di almeno 100Mps.
Questa analisi si inserisce nel più ampio piano lanciato dal Presidente Letta per assicurare una tempestiva attuazione di tutti i principali obbiettivi dell‘Agenda Digitale, un progetto indicato dal Governo come una delle più importanti riforme strutturali per promuovere semplificazione della amministrazione dello Stato, crescita e occupazione giovanile.
Gli esperti internazionali che hanno affiancato il Commissario sono: J. Scott Marcus, Direttore alla WIK (Germania), membro del Comitato Scientifico della Florence School of Regulation (Italia) e già funzionario senior della FCC (USA) e Gerard Pogorel, Professore Emerito di Economia a Telecom Paris Tech.
Ecco l'articolo, che potrete leggere sulla rivista '112 Emergencies', relativo al recente Convegno ''COMUNICAZIONI RADIO PER LA SICUREZZA'', che si è tenuto al Politecnico di Milano lo scorso 16 Aprile
www.112emergencies.it
lo sviluppo del Mercato IoT richiede una forte interazione tra le diverse Autorità di regolamentazione settore
Tutti i modelli di sviluppo IoT dovranno tener conto dell’arrivo del 5G
Il Contratto di Rete - Studio Legale Pandolfini Assistenza Legale ImpreseStudio Legale Pandolfini
Servizi di Assistenza Legale alle Imprese dello Studio Legale Pandolfini:Il Contratto di Rete
Presentazione sul Contratto di Rete tenutasi nell'ambito del Seminario "Aggregarsi per Competere" tenutasi presso la CCIAA di Monza il 23 Ottobre 2013.
"Telecom Italia oltre i numeri – L’innovazione al servizio delle persone" ha l’obiettivo di raccontare le attività del Gruppo Telecom Italia con ricadute rilevanti sulle persone e sullo sviluppo della società .
Si illustrano non solo il piano industriale 2014-2016 e i principali risultati, ma soprattutto i progetti che possono abilitare uno stile di vita moderno, semplice e sicuro.
Fra le iniziative raccontate quelle sulla valorizzazione dei talenti, l’integrazione delle diversità, la digitalizzazione della scuola, la salvaguardia dell’ambiente, la mobilità intelligente, l’impegno in Expo 2015, la semplificazione dei pagamenti, per citarne solo alcune.
95 Tavola Rotonda "La Convergenza delle reti: potenzialità e criticità" - Fie...Cristian Randieri PhD
Oggi la convergenza delle reti si sta facendo via via sempre più spinta: reti dati che trasportano anche l’alimentazione e consentono di ridurre i cablaggi, reti industriali accessibili via web e che dal web traggono informazioni per il funzionamento dei dispositivi, reti nate per il mondo ‘office’ o aziendale che si ‘trasformano’ per ‘scendere’ in campo e, doverosamente ‘modificate’ e irrobustite, vengono utilizzare anche dall’industria. Con l’avvento di concetti quali Industry 4.0 e lo svilupparsi dell’idea della ‘fabbrica interconnessa’, poi, era inevitabile che il fenomeno della convergenza si acuisse ancora di più. Con tutte le problematiche e criticità che esso comporta, da quelle legate alla sicurezza dei dati e alla privacy, alla necessità di dotarsi di soluzioni in grado di resistere alle difficili condizioni ambientali del mondo manifatturiero. Centrali poi si stanno rivelando i problemi legati alla standardizzazione dei protocolli e all’interoperabilità delle soluzioni impiegate, perché, per poter scambiare informazioni e costruire applicazioni ‘intelligenti’ sulla base dei dati raccolti, occorre che i diversi dispositivi in gioco ‘parlino’ la stessa lingua e possano quindi ‘comprendersi’. Cosa a oggi non scontata e alla quale gli organismi regolatori dovranno dare al più presto una risposta… Abbiamo cercato di capire con i maggiori vendor del settore dove ci porterà questo trend. Già ora vediamo affacciarsi sul mercato industriale nuovi player e soggetti il cui business era prima focalizzato su ambiti affini ma separati. Gli operatori Telecom, per esempio, cominciano a vedere nel mondo industriale un interessante ambito di sviluppo per le applicazioni che si basano sulle reti. Dall’m2m all’Internet of Things le reti di telecomunicazione potranno giocare un ruolo importante e le Telco intendono sfruttare a pieno questo business proponendo anche soluzioni proprie. È un mercato ancora tutto da costruire, dove mandano applicazioni e dove c’è spazio un po’ per tutti i soggetti per crescere. Vediamo dunque quali sono le impressioni raccolte da Fieldbus&Networks e quali le esperienze maturate in questo ambito.
Con Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies; Sophie Borgne, marketing director Industry BU di Schneider Electric; Alberto Griffini, manager Advanced PLC&Scada di Mitsubishi Electric; Roberto Motta, solution architect team leader Connected Enterprise di Rockwell Automation; Cristian Sartori, industrial communication product manager di Siemens Italia; Marika Silla, marketing specialist di Advantech; Francesco Tieghi, responsabile digital marketing di ServiTecno; Alexander Bufalino, chief marketing officer di Telit; Michele Frassini, responsabile sales and marketing M2M e IoT di Vodafone Italia.
1NCE - Smart Meter: l'evoluzione della specieServizi a rete
Luigi Capobianco, Vice President Sales Southern and Western Europe - 1NCE
Connettività IoT: servizio fondamentale per molti settori. Qual è lo stato attuale? LoraWAN e NB-IoT si delineano come le due principali opzioni. Queste tecnologie sono testate e collaudate o sono ancora in stato di sviluppo?
Cloud Interno alle Pubbliche AmministrazioniAlex Curti
L’introduzione del modello “Cloud Interno nella PA” porterebbe a realizzare un risparmio pari a circa 500 mln € / anno di spesa IT e renderebbe disponibili per altre attività e servizi 8000 addetti ICT.
Se parliamo del Sistema Paese, l’adozione del Cloud Computing porterebbe un risparmio pari a circa 151 mld € entro il 2015 unitamente a 415.000 posti di lavoro.
Incredibile vero?
Incredibile non immaginare di andare in Europa e spingere con tutte le forze possibili – democraticamente – un progetto con questi numeri e questo impatto sull’economia e sul mondo del lavoro.
Io voglio andare in Europa per questo.
Per portare idee innovative e trasformarle in progetti virtuosi.
http://digitaldividemilano.com/2014/03/30/ideexeuropee-cloud-e-politiche-della-rete-04-m5s/
Internet of Things: mercato, tecnologie, applicazioni e competenzeArmando Martin
Oggi l’Internet delle cose è un paradigma tecnologico in cui la comunicazione è estesa all’interazione tra uomini, dispositivi e sottosistemi. L’Internet delle cose è un insieme
di tecnologie digitali che vanno dai tag RFId alle reti di sensori, dalle superfici touch alla realtà aumentata, dai sistemi logistici integrati alle infrastrutture in chiave di sostenibilità
ABSTRACT: L'Europa punta a diventare una "gigabit society" entro il 2030. Le infrastrutture digitali e in particolari le reti di telecomunicazione rappresentano un elemento strategico per la digitalizzazione e la ricerca, settori a cui il PNRR dedica il 33% dei fondi (63 miliardi di euro). Parleremo di come il territorio trentino abbia già da tempo abbracciato la sfida, e in particolare delle numerose reti di telecomunicazioni e tecnologie utilizzate nella realizzazioni di tali reti, dalla fibra alle reti radio, per dare connettività a tutto il territorio, dalle città di fondovalle fino ai remoti rifugi di alta quota.
BIO: Matteo Piazza, ingegnere, da sempre appassionato di tecnologia e di reti di telecomunicazioni, a partire da un lontano modem a 56k fino ai Giga dei nostri giorni. Da prima studente all'Università di Trento e poi da quasi vent'anni lavora nell'ambito dell'ICT. Ad oggi ricopre il ruolo di Responsabile dell'area Progetti e Interventi Speciali presso Trentino Digitale S.p.A.
Il rapporto 2010 dell'osservatorio "Il Futuro della Rete"FPA
L’Osservatorio “Il Futuro della Rete” nasce su impulso del Presidente della IX Commissione Trasporti, Poste e TLC che ha proposto ai principali operatori ICT e TLC di costituire un centro di osservazione sulla diffusione delle reti telematiche e dei servizi on- line. L'osservatorio è realizzato con la collaborazione di FORUM PA.
Linee Strategiche - Piano Tech Business Roma 2030 (estratto, giugno 2021)Cristiano Alviti
Estratto delle linee strategiche, del Piano Strategico Tech Business Roma 2030, approvato con Deliberazione di Giunta Capitolina n.142 del 25 giugno 2021, quale documento guida dell’Amministrazione Capitolina per la gestione strategica integrata degli obiettivi, delle azioni e dei progetti finalizzati a:
sostenere lo sviluppo di infrastrutture e servizi a supporto delle attività imprenditoriali, potenziare la capacità attrattiva del territorio per investimenti imprenditoriali e immobiliari, privilegiando sempre operazioni di recupero e rigenerazione degli spazi urbani;
favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali e potenziare la competitività degli operatori del territorio capitolino;
sviluppare reti di innovazione aperta tra l’amministrazione capitolina, imprese, startup, incubatori e acceleratori d’impresa, università, centri di ricerca, istituzioni e altri operatori della filiera dell’economia dell’innovazione.
Strategia Italiana per la Banda UtralargaAmmLibera AL
In prospettiva, ed è una prospettiva che si avvicina sempre più rapidamente, le reti di telecomunicazione saranno ancora più importanti. Non collegheranno soltanto milioni di persone, ma anche decine di milioni di computer e miliardi di oggetti (Internet of things). La cyber war, che fino a poco tempo fa era un argomento per libri di fantapolitica, fantascienza o spionaggio, oggi è una realtà. Per distruggere la reputazione di un’azienda cosa c’è di più semplice del violarne i sistemi informativi? Quanto tempo dovrà passare prima che interi Stati vengano presi di mira?
Occorre pensare fin da adesso le infrastrutture su cui costruire il nostro futuro prossimo. In questo scenario, la banda ultralarga sarà l’infrastruttura portante dell’intero sistema economico e sociale. Sarà la risorsa imprescindibile su cui sviluppare la competitività futura del Paese e su cui si misurerà la nostra capacità di rimanere una delle nazioni più avanzate del pianeta.
Qualcuno, comprensibilmente scettico, potrebbe chiedersi: ma sono davvero necessarie le autostrade informatiche a banda ultralarga se oggi non ci sono applicazioni che possano sfruttare i 100 Mbps che mettono a disposizione? Le metafore talvolta ingannano. Le “autostrade informatiche”, in particolare quelle in fibra ottica, più che essere veloci, garantiscono prestazioni più “sicure”. La frequenza dei loro guasti è di due ordini di grandezza inferiore rispetto al rame, con costi di manutenzione sensibilmente più bassi. Le si definisce “ultraveloci”, ma in realtà sono “ultralarghe”: è come se fossero strade a 100 corsie in cui è molto difficile trovare un ingorgo, e per questo le informazioni viaggiano più speditamente. Ma sono anche più veloci in senso intuitivo: hanno la latenza più bassa disponibile oggi sul mercato, che è sempre utile, ma in alcune applicazioni, come la videocomunicazione, il lavoro a distanza o la e-health, è fondamentale. Per queste ragioni, e anche perché la fibra ha una vita economica utile molto più lunga del rame che, ossidandosi, invecchia in modo più rapido e diminuisce le sue prestazioni, le reti di telecomunicazione del futuro viaggeranno su fibra ottica e gli investimenti fatti saranno capitalizzati su un arco di tempo più lungo. In questo futuro si potrà decidere a seconda delle necessità se all’ultimo tratto si accederà wireless o con un cavo, ma sarà sempre la fibra ottica a permetterlo.
L’Italia però è indietro in tutte le classifiche europee relative alla digitalizzazione e ultima per diffusione della banda ultralarga. È un dato che deve allarmare perché può essere l’origine di altri – e sempre più ampi – divari che saranno poi difficilmente colmabili se protratti nel tempo. Dotare l’Italia di reti a banda ultralarga è anche la premessa per avere un giorno un’Italia più veloce, più agile, meno burocratica. Per questo, la strategia per la banda ultralarga non è la risposta all
Tavola Rotonda Hotel Renaissance di Napoli.
Lo stato dell’arte della professione del Web a Napoli ed in Campania.
Le politiche di sostegno all’innovazione e alla nascita di nuove imprese in Campania
http://impresaeinnovazione.info/professioni-web/
1. 1
Pillole di 5G
Cosa è il 5G
La visione del 5G PPP e della Commissione Europea è che il 5G non sia semplicemente una evoluzione
delle attuali reti mobile broadband, bensì è una nuova tecnologia che porterà nuove capabilities sia in
termini di rete che di servizi.
Esso assicurerà la continuità nella user experience nelle situazioni più sfidanti ed eterogenee, quali elevata
mobilità, aree urbane molto dense o viceversa aree rurali, con una molteplicità di tecnologie. Il 5G sarà la
tecnologia abilitante per l’IoT, fornirà una piattaforma che permetterà la connessione di un massivo
numero di sensori, introducendo requisiti molto stringenti di “consumi energetici”. Inoltre abiliterà i servizi
“mission critical”, che richiedono un elevato tasso di reliability, copertura globale, bassa latenza, elevato
bit rate. Tutti questi requisiti saranno resi disponibili dal 5G in modo flessibile, sulla base dello specifico
ambito applicativo.
Il 5G è una tecnologia guidata dal business. La CE ha già definito 5 principali “use cases” che riguardano: e-
health, factories of the future (Industria 4.0); energy; media & entertainment; Automotive. Saranno gli use
cases, ovvero le emergenti esigenze del mercato, a definire le nuove architetture di rete.
Con il 5G viene introdotto il concetto di logical Network slices, che abilita gli operatori a fornire la Rete as a
sevice (network as a service). Le risorse vengono allocate in modo dinamico in base ai requirements
specifici del singolo use case.
Tecnologie quali Cloud, SDN, NFV sono gli strumenti per costruire sistemi con elevato grado di astrazione e
flessibilità di rete. Nel 5G le reti sono astratte ed i servizi vengono costruiti utilizzando le software defined
functions che governano i diversi requisiti di rete: si costruisce la rete virtuale che serve ,modificando le
Software defined Functions.
Il 5G integra risorse di rete, risorse computazionali, storage in un’unica infrastruttura programmabile,
utilizzando in modo efficiente e dinamico risorse distribuite di rete e la convergenza di servizi fissi, mobili e
broadcast. In questo modo il 5G aprirà nuovi modelli di business in cui operatori e altri player
collaboreranno in modo diverso rispetto ad oggi.
Figura 1: Vertical Requirements driving 5G [Fonte: 5GPPP]
Gli obiettivi finali del 5G rispetto a LTE advanced sono riassunti dalla seguente tabella.
2. 2
Figura 2: Preformance 5G rispetto LTE A [Fonte: 5GPPP]
Inoltre il 5G abiliterà lo sviluppo di una rete capillare che permetterà la connessione di oltre 7 Miliardi di
persone connesse e 7000 miliardi di oggetti connessi nonché l’accesso a tutti e in ogni luogo ad un ampio
panel di servizi e di applicazioni a costi minori.
Figura 3: Distruptive capabilities del 5G [Fonte: 5G Vision - 5G-PPP]
Quando saranno pronti lo standard e le prime reti
Sono passati 24 anni dall’introduzione del 2G (GSM) e l’introduzione del 5G può portare lo sviluppo di nuovi
modelli di business ed una nuova tecnologia digitale. In ambito 5GPPP si è definito un piano di lavoro
suddiviso in tre fasi, in cui vengono sviluppati i diversi “blocchi” previsti nell’architettura 5G. I risultati delle
attività svolte in ambito 5GPPP saranno quindi forniti ai diversi enti di standardizzazione, quali il 3GPP, IEEE,
IETF, al fine di definire lo standard 5G a livello globale.
3. 3
Figura 4: Timeline – Disponibilità dello Standard 5G e della Tecnologia [Fonte: 5GPPP]
In particolare il piano lavori prevede:
- 2015-2017: sviluppo dei blocchi rete di accesso, backbone a coreNW (incluso SDN, NFV, cloud
systems)
- 2016-2018: ottimizzazione dei blocchi sviluppati tenendo in considerazione i “vertical”
- 2017-2018: prototipi, demos, primi trial limitati
- 2018-2020: trial estesi anche tenendo conto della disponibilità dello spettro
- 2020: inizio sviluppo commerciale.
Le attività in corso in ambito europeo
Il 14 settembre 2016, la Commissione europea ha pubblicato tre documenti che contribuiscono a definire il
framework regolamentare che caratterizzerà i prossimi 10 anni e contribuirà allo sviluppo del Digital Single
Market (DSM) verso una società europea ad 1 Gbps. Ruolo fondamentale è rivestito dalla tecnologia 5G.
I documenti pubblicati dalla CE sono: 1) Connettività per un mercato unico digitale competitivo: verso una
società dei Gigabit europea; 2) Action Plan 5G; 3) Proposta di codice europeo delle comunicazioni
elettroniche.
Il primo documento definisce i nuovi obiettivi del DSM; il secondo documento definisce le azioni atte a
favorire lo svilippo del 5G; il terzo documento infine propone l’introduzione di regole favorevoli allo
sviluppo del 5G, che riducano gli attuali vincoli nell’implementazione di celle sempre più dense.
Fattor comune dei tre documenti è l’adozione di un approccio ambizioso che richiede l'impegno forte e
compatto di tutte le parti: le istituzioni dell'UE, gli Stati membri, l'industria e il mondo finanziario e della
ricerca per lo sviluppo di un nuovo ecosistema. Infatti l’assenza di un coordinamento ha generato un ritardo
significativo nel rollout delle reti 4G: a fine 2015 oltre il 75% della popolazione USA aveva accesso alle reti
4G mentre in Europa tale percentuale scende al 28% . L'impatto del piano di azione 5G è rafforzato
dall'effetto combinato degli obiettivi di connettività enunciati nella comunicazione Connettività per un
mercato unico digitale competitivo: verso una società dei Gigabit europea e delle misure contenute nella
proposta di codice europeo delle comunicazioni elettroniche. Solo se l’Europa riuscirà a creare un unico
4. 4
ecosistema ed un framework regolamentare uniforme tra i diversi Stati Membri e favorevole allo sviluppo
delle reti, sarà possibile recuperare il gap tecnologico generatosi nell’ultimo decennio con i Paesi asiatici e
con l’America e riacquisire nuovamente la posizione di leadership tecnologico a livello globale.
Connectivity for a competitive digital single market: towards a European
Gigabit Society
La Commissione Europea definisce i nuovi obiettivi del DSM. In particolare:
Obiettivo strategico per il 2025
- copertura 5G in tutte le aree urbane, vie di trasporto terrestre e principali strade e ferrovie
- tutte le famiglie, sia nelle aree urbane che rurali, devono avere accesso alla connettività
Internet, ad una velocità di almeno 100 Mbps, upgradabile al Gigabit
Obiettivo intermedio per il 2020: connettività 5G come servizio commerciale deve essere
disponibile in almeno una grande città per ciascun Stato membro, iniziando a lavorare per
l’introduzione commerciale nel 2018.
Importanza per il Paese
La Commissione Europea ha stimato che le revenue generate dal 5G a livello globale saranno 225 miliardi
di euro nel 2025, il settore industriale avrà benefici per 114 miliardi/anno.
Nel 2013 la CE ha creato partnership pubblica privata, il 5GPPP, per far sì che la tecnologia 5G sia
disponibile in Europa entro il 2020. Sono stati stanziati 700 Mln€ come fondi pubblici, a cui si
affiancheranno per 3,5Miliardi di euro come investimenti privati.
Figura 5: Distribuzione geografica delle aziende che partecipano al 5G PPP [Fonte: https://5g-ppp.eu/]
Il 5G permetterà la costituzione di un ampio ecosistema, aperto a nuovi player e start up e può
rappresentare un volano per la crescita del Paese. Con il 5G i servizi di rete verranno forniti via SW. Si
rafforzerà l’Industria del SW incluse le SME, gli sviluppatori. Nuovi modelli di business emergeranno.
L'entità degli investimenti necessari può essere affrontata solo mediante una più stretta collaborazione tra
gli Stati membri, la comunità finanziaria e la Banca europea per gli investimenti (BEI), al fine di mobilitare il
sostegno pubblico e privato e, in particolare, di attenuare i rischi di un divario digitale. Ciò richiederà agli
attori pubblici e privati, nonché agli operatori e agli utenti della connettività, di sviluppare tabelle di marcia
comuni per l'attuazione.
Ing Francesca Parasecolo Febbraio 2018