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Culto speciale sulla giustizia globale
Catanzaro 22 febbraio 2015
L: O Dio, Signore nostro, quant’è magnifico il tuo
nome in tutta la terra! Tu hai posto la tua maestà
nei cieli.
T: Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai
tratto una forza, a causa dei tuoi nemici, per
ridurre al silenzio l’avversario e il
vendicatore.
L: Quando io considero i tuoi cieli, opera delle tue
dita, la luna e le stelle che tu hai disposte,
T: che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il
figlio dell’uomo perché te ne prenda cura?
L: Eppure tu lo hai fatto solo di poco inferiore a
Dio e lo hai coronato di gloria e d’onore.
T: Tu lo hai fatto dominare sulle opere delle tue
mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi:
L: pecore e buoi tutti quanti e anche le bestie
selvatiche della campagna;
T: gli uccelli del cielo e i pesci del mare, tutto
quel che percorre i sentieri dei mari.
L: O Dio, Signore nostro, quant’è magnifico il tuo
nome in tutta la terra!
Siamo radunati nel tuo tempio per lodarti
Signor (bis)
Lode al Padre, lode al Figlio, lod'allo Spirito che
viv'in noi (bis)
Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.
Sta con me, Signor, sta con me,
sta con me Signor, sta con me,
sta con me Signor, sta con me,
Signore, sta con me.
C'è chi piange, Signor, sta con me,
C'è chi piange, Signor, sta con me,
C'è chi piange, Signor, sta con me,
Signore, sta con me.
C'è chi grida, Signor, sta con me,
C'è chi grida, Signor, sta con me,
C'è chi grida, Signor, sta con me,
Signore, sta con me.
Isaia 1, 18
Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come la neve; anche se
fossero rossi come porpora, diventeranno come la
lana.
O mio Signor! Allor che con rispetto io miro il ciel
che fece il Tuo voler e lo splendor di stelle o sento
il tuono.E' il mondo inter che narra il Tuo poter.
Un canto il cuor innalza a Te, Signor: Grande sei
tu! Grande sei Tu! Un canto il cuor innalza a Te,
Signor: Grande sei tu! Grande sei Tu!
Allor che vo' vagando su pei monti E degli uccel io
sento il cinguettar. E vedo giù gl'immensi prati
verdi, E d'un ruscel ascolto il mormorar.
Un canto il cuor innalza a Te, Signor: Grande sei
tu! Grande sei Tu! Un canto il cuor innalza a Te,
Signor: Grande sei tu! Grande sei Tu!
E nel pensar che il Salvator qui in terra Venne a
soffrir per l'uomo peccator; Ch'Egli portò sul
Golgota i miei mali e che morì per darmi Pace e
Amor.
Un canto il cuor innalza a Te, Signor: Grande sei
tu! Grande sei Tu! Un canto il cuor innalza a Te,
Signor: Grande sei tu! Grande sei Tu!
Amos 8, 4-7
Ascoltate questo, voi che vorreste divorare il
povero e distruggere gli umili del paese; voi che
dite: «Quando finirà il novilunio, perché possiamo
vendere il grano? Quando finirà il sabato, perché
possiamo aprire i granai, diminuire l’efa,
aumentare il siclo e usare bilance false per
frodare, per comprare con denaro i poveri, e
l’indigente se deve un paio di sandali? E
venderemo perfino lo scarto del grano!» Il
Signore lo ha giurato per colui che è la gloria di
Giacobbe: «Non dimenticherò mai nessuna delle
vostre opere.»
Romani 8, 18-25
Io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano
paragonabili alla gloria che deve essere manifestata a nostro
riguardo.
Poiché la creazione aspetta con impazienza la
manifestazione dei figli di Dio; perché la creazione è stata
sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma a
motivo di colui che ve l’ha sottoposta, nella speranza che
anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della
corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio.
Sappiamo infatti che fino ad ora tutta la creazione geme ed è
in travaglio; non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le
primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando
l’adozione, la redenzione del nostro corpo.
Poiché siamo stati salvati in speranza. Or la speranza di ciò
che si vede non è speranza; difatti, quello che uno vede
perché lo spererebbe ancora?
Ma se speriamo ciò che non vediamo, lo aspettiamo con
pazienza.
Luca 12, 13-20
Or uno della folla gli disse: «Maestro, di’ a mio fratello che
divida con me l’eredità».
Ma Gesù gli rispose: «Uomo, chi mi ha costituito su di voi
giudice o spartitore?»
Poi disse loro: «State attenti e guardatevi da ogni avarizia;
perché non è dall’abbondanza dei beni che uno possiede che
egli ha la sua vita».
E disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco
fruttò abbondantemente; egli ragionava così fra sé: “Che farò,
poiché non ho dove riporre i miei raccolti?” E disse: Questo
farò: demolirò i miei granai, ne costruirò altri più grandi, vi
raccoglierò tutto il mio grano e i miei beni, e dirò all’anima
mia: ‘Anima, tu hai molti beni ammassati per molti anni;
ripòsati, mangia, bevi, divèrtiti’”.
Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti
sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?”
Il Signore benedica la lettura e l'ascolto della sua parola.
Mi chiamo Armand. Vengo dal Congo, paese che
da anni viene devastata da una guerra civile
feroce e sanguinosa. Sono eserciti di mercenari
sostenuti ed armati dai paesi industrializzati,
perché il mio paese possiede molte risorse
minerarie utili per apparecchi elettronici e
smartphone. Sono dovuto fuggire già due volte
con tutta la mia famiglia. Non sappiamo dove
stare, dove costruire una casa e coltivare la terra.
Sono Giuditta. Provengo dalla regione del Rio
Xingù in Brasile. Proprio lì vogliono costruire una
enorme diga per produrre elettricità. Il governo
dice che serve anche ai poveri in modo da dare
loro la corrente elettrica. Ciò però non è vero.
Tutta la corrente viene inviata a dei complessi
industriali che producono merce da esportare nei
paesi ricchi.
Il mio villaggio sarà sommerso dall'acqua della
diga. Altre zone, per via delle deviazioni del fiume,
diventeranno deserte e non si arriverà più in città
con la barca. L'acqua della diga non sarà più
potabile e ci saranno infezioni. Noi che siamo
piccoli contadini e pescatori perderemo tutto.
Sono Sodaka, vivo in Giappone. Ho paura. Dal
grande terremoto e il conseguente incidente del
reattore a Fukushima so quanto sono vulnerabili
le nostre tecnologie e perciò anche noi uomini e
donne. Molti alimenti e l'acqua della mia zona
sono radioattivi. Come andrà avanti? Mettere a
rischio la vita di millioni di persone, animali e
piante è un prezzo troppo alto da pagare per il
nostro tenore di vita. Come andrà avanti?
Sono Obanja, vengo dalla Nigeria che è un paese
ricco di petrolio. Sono le multinazionali europee e
americane che sfruttano il petrolio. Loro non si
interessano delle conseguenze disastrose per
l'ambiente e per la salute della mia gente. Il suolo
e l'acqua del mio villaggio sono avvelenati. Non
peschiamo più, perché i pesci sono tutti morti. La
ricchezza del petrolio non serve a noi, riempie
solo le tasche delle multinazionali.
Mi chiamo Juan. Sono minatore in Cile. Per via
del salvataggio di 33 dei miei colleghi siamo stati
sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo. Ciò
però che voi non sapete sono le condizioni precari
del nostro lavoro: non c'è sicurezza, la nostra
salute è a rischio, veniamo sfruttati come schiavi
e non arriviamo nemmeno a far mangiare le
nostre famiglie. L'avidità dei ricchi distrugge noi
operai e le nostre famiglie.
Sono Peter, austriaco, e lavoro per una azienda
che produce turbine per la diga di Bèlomonte in
Brasile. Questo appalto mi salva dalla
disoccupazione. Ciò è importante per me e la mia
famiglia. Dall'altro canto leggo e vedo molto delle
proteste contro questa grande opera. Tutto ciò mi
fa riflettere. Che cosa devo fare? Come possiamo
vivere qui in Europa senza recare danni ad altri?
Sono Giovanni, italiano. Sono membro della
commissione ambiente del consiglio di chiesa
della chiesa valdese di Milano. Stiamo facendo un
check-up energetico della nostra chiesa.
Vogliamo utilizzare le risorse responsabilmente:
acqua, energia elettrica e metano. Vogliamo
essere un buon esempio e testimoniare la nostra
fede con impegni concreti a favore dell'ambiente.
Siamo in rete con molte altre chiese. Abbiamo
ricevuto il gallo verde. E' bello vedere che un altro
modo, un modo meno pesante per la terra, di
essere chiesa è possibile.
Sono Barbara, svizzera. Lavoro in una bottega del
commercio equo-solidale e sono la consulente
cantonale per il fairtrade. Mi piace lavorare con la
gente e convincerla di uscire dai meccanismi del
mercato che non si occupa né dell'ambiente né
del sociale ma vuole il profitto a tutti i costi. Più
commercianti diventano fair, meglio è per chi
produce e per chi compra prodotti sani e con
garanzia sociale e ambientale.
Sono Elisabeth della Repubblica Ceca. Frequento
il ginnasio. Io e i miei stanno bene. A scuola
stiamo lavorando sulla nostra impronta ecologica.
Ho imparato che ogni persona di questo mondo
ha a disposizione 1,8 ettari di terra. Noi però
utilizziamo 5,3 ettari. Se se tutti vivessero come
noi, avremmo bisogno di tre pianeti. Le mie
amiche ed io guardiamo bene per che cosa
consumiamo l'energia. Talvolta è difficile ...
Ma ormai mi sono abituata ad andare a scuola in
bici o a piedi invece di farmi portare in macchina
dai miei. Per i viaggi da mia nonna andiamo in
treno. Le vacanze le facciamo nel nostro bel
paese invece di andare lontani e sprecare
energie, perché ciò che spreco io lo tolgo a tante
persone che ne avrebbero bisogno per
sopravvivere.
Anonimo: Io ho fame e voi date ciò che servirebbe
a sfamare me ai vostri animali.
Io ho fame e voi non volete rinunciare alle vostre
bistecche dal Sudamerica.
Io ho fame e le vostre multinazionali utilizzano la
mia terra per farvi mangiare dei pomodori anche
d'inverno.
Io ho fame, ma dove potrebbe crescere il riso per
il mio povero pasto, cresce il vostro tè.
Io ho fame ma per i vostri palati la mia terra deve
produrre frutti esotici.
Io ho fame ma con il vostro denaro non date
spazio a me.
Io ho fame, ma dalla manioca e dalla canna di
zucchero voi fate carburante per le vostre
macchine.
Io ho fame ma i fiumi sono avvelenati dai vostri
veleni e i pesci morti.
Io ho fame e voi non mi date da mangiare.
Di che cosa avete paura?
Dio da il respiro perché viviamo
per veder gli altri occhi ci da.
Dio ci ha donato tutta la terra
per conservarla con amor. (bis)
Dio ci da orecchi perché ascoltiamo
ci da parole per ben capir.
Dio non distrugge questa sua terra
che creò buona e bella (bis)
Dio ci da mani perché operiamo
Dio ci da piedi per camminar.
Vuol trasformare con noi la terra
portiam nel mondo un nuovo cuor. (bis)
Credo in un Dio benevolo che, a sua immagine,
ha creato l'umanità, uomini e donne, cui ha
affidato la responsabilità di prendersi cura della
terra.
Dobbiamo prendercene cura.
Credo che abbiamo tradito Dio e noi stessi. Nel
nome del progresso abbiamo dominato la terra;
avvilito le creature, distrutto le foreste, inquinato
l'aria, i fiumi, i mari e sacrificato il futuro dei nostri
figli.
Dobbiamo prendercene cura.
Credo che, distruggendo la terra, uccidiamo noi
stessi. Dobbiamo custodirla e proteggerla nn solo
a motivo della nostra sopravvivenza, ma anche
per la sua salute.
Ora è davvero urgente cambiare
Credo che dobbiamo cambiare i nostri valori, il
nostro stile di vita e il nostro modo di comportarci
con il creato. Dobbiamo pentirci, digiunare e
pregare. Consumare meno, non fare sperpero.
Lavorare per la giustizia e la pace. Non dobbiamo
opprimere i bambini, le popolazioni più povere, le
donne, i senza tetto, i rifugiati e le vittime della
guerra.
Dobbiamo dedicare la nostra vita alla difesa
dell'uomo e del creato
Di conseguenza mi impegno, assieme a tutti
coloro che lo vorranno, a prendermi cura della
madre terra, a promuovere la giustizia, a scegliere
la pace e celebrare il nostro Dio. Amen
R: Vieni, benedici noi, Signor; poni su di noi la
pace. Sempre ci protegga la tua man. La tua
forza cambi_il cuor.
Nell'oscurità ci mettesti qua a dar la tua gioia_al
mondo. A chi, triste_in cuor, vive nel dolor, facci
annunciare Te. R: ...
In rivalità ci mettesti qua a far nota la tua pace,
che comincia se, come bimbi,_in Te e nel Verbo
noi fidiam. R: …
Nell'avversità ci mettesti qua testimoni del
tuo_amore. Facci_il bene far e sol riposar
quando_in luce ti vedrem. R: ...
Il Signore Dio vi benedica e vi protegga, riempia il vostro
cuore di tenerezza e di gioia, le vostre orecchie di musica e le
vostre narici di profumo, la vostra lingua di canti, per dare un
volto alla speranza.
Il Signore Gesu Cristo, Acqua viva, sia dietro di voi per̀
proteggervi, davanti a voi per guidarvi, accanto a voi per
accompagnarvi, dentro di voi per consolarvi, su di voi per
benedirvi.
Lo Spirito Santo, datore di vita, soffi su di voi per rendere i
vostri pensieri santi, agisca in voi per rendere le vostre opere
sante, conduca il vostro cuore ad amare cio che e santo, vì ̀
rafforzi per difendere cio che e santo. Il Signore stabilisca là ̀
sua dimora nel vostro cuore, ne irrighi l’aridita, ne stemperi là
freddezza, ne accenda nel piu profondo il fuoco del suò
amore e vi doni una fede vera, una speranza salda, un
sincero e perfetto amore.

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Culto sulla giustiza globale

  • 1. Culto speciale sulla giustizia globale Catanzaro 22 febbraio 2015
  • 2. L: O Dio, Signore nostro, quant’è magnifico il tuo nome in tutta la terra! Tu hai posto la tua maestà nei cieli. T: Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto una forza, a causa dei tuoi nemici, per ridurre al silenzio l’avversario e il vendicatore. L: Quando io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, T: che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo perché te ne prenda cura? L: Eppure tu lo hai fatto solo di poco inferiore a Dio e lo hai coronato di gloria e d’onore. T: Tu lo hai fatto dominare sulle opere delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi:
  • 3. L: pecore e buoi tutti quanti e anche le bestie selvatiche della campagna; T: gli uccelli del cielo e i pesci del mare, tutto quel che percorre i sentieri dei mari. L: O Dio, Signore nostro, quant’è magnifico il tuo nome in tutta la terra!
  • 4.
  • 5. Siamo radunati nel tuo tempio per lodarti Signor (bis) Lode al Padre, lode al Figlio, lod'allo Spirito che viv'in noi (bis) Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.
  • 6.
  • 7. Sta con me, Signor, sta con me, sta con me Signor, sta con me, sta con me Signor, sta con me, Signore, sta con me.
  • 8.
  • 9. C'è chi piange, Signor, sta con me, C'è chi piange, Signor, sta con me, C'è chi piange, Signor, sta con me, Signore, sta con me.
  • 10.
  • 11. C'è chi grida, Signor, sta con me, C'è chi grida, Signor, sta con me, C'è chi grida, Signor, sta con me, Signore, sta con me.
  • 12. Isaia 1, 18 Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana.
  • 13. O mio Signor! Allor che con rispetto io miro il ciel che fece il Tuo voler e lo splendor di stelle o sento il tuono.E' il mondo inter che narra il Tuo poter. Un canto il cuor innalza a Te, Signor: Grande sei tu! Grande sei Tu! Un canto il cuor innalza a Te, Signor: Grande sei tu! Grande sei Tu!
  • 14. Allor che vo' vagando su pei monti E degli uccel io sento il cinguettar. E vedo giù gl'immensi prati verdi, E d'un ruscel ascolto il mormorar. Un canto il cuor innalza a Te, Signor: Grande sei tu! Grande sei Tu! Un canto il cuor innalza a Te, Signor: Grande sei tu! Grande sei Tu!
  • 15. E nel pensar che il Salvator qui in terra Venne a soffrir per l'uomo peccator; Ch'Egli portò sul Golgota i miei mali e che morì per darmi Pace e Amor. Un canto il cuor innalza a Te, Signor: Grande sei tu! Grande sei Tu! Un canto il cuor innalza a Te, Signor: Grande sei tu! Grande sei Tu!
  • 16. Amos 8, 4-7 Ascoltate questo, voi che vorreste divorare il povero e distruggere gli umili del paese; voi che dite: «Quando finirà il novilunio, perché possiamo vendere il grano? Quando finirà il sabato, perché possiamo aprire i granai, diminuire l’efa, aumentare il siclo e usare bilance false per frodare, per comprare con denaro i poveri, e l’indigente se deve un paio di sandali? E venderemo perfino lo scarto del grano!» Il Signore lo ha giurato per colui che è la gloria di Giacobbe: «Non dimenticherò mai nessuna delle vostre opere.»
  • 17. Romani 8, 18-25 Io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che deve essere manifestata a nostro riguardo. Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; perché la creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma a motivo di colui che ve l’ha sottoposta, nella speranza che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio. Sappiamo infatti che fino ad ora tutta la creazione geme ed è in travaglio; non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando l’adozione, la redenzione del nostro corpo. Poiché siamo stati salvati in speranza. Or la speranza di ciò che si vede non è speranza; difatti, quello che uno vede perché lo spererebbe ancora? Ma se speriamo ciò che non vediamo, lo aspettiamo con pazienza.
  • 18. Luca 12, 13-20 Or uno della folla gli disse: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma Gesù gli rispose: «Uomo, chi mi ha costituito su di voi giudice o spartitore?» Poi disse loro: «State attenti e guardatevi da ogni avarizia; perché non è dall’abbondanza dei beni che uno possiede che egli ha la sua vita». E disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco fruttò abbondantemente; egli ragionava così fra sé: “Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?” E disse: Questo farò: demolirò i miei granai, ne costruirò altri più grandi, vi raccoglierò tutto il mio grano e i miei beni, e dirò all’anima mia: ‘Anima, tu hai molti beni ammassati per molti anni; ripòsati, mangia, bevi, divèrtiti’”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?” Il Signore benedica la lettura e l'ascolto della sua parola.
  • 19. Mi chiamo Armand. Vengo dal Congo, paese che da anni viene devastata da una guerra civile feroce e sanguinosa. Sono eserciti di mercenari sostenuti ed armati dai paesi industrializzati, perché il mio paese possiede molte risorse minerarie utili per apparecchi elettronici e smartphone. Sono dovuto fuggire già due volte con tutta la mia famiglia. Non sappiamo dove stare, dove costruire una casa e coltivare la terra.
  • 20. Sono Giuditta. Provengo dalla regione del Rio Xingù in Brasile. Proprio lì vogliono costruire una enorme diga per produrre elettricità. Il governo dice che serve anche ai poveri in modo da dare loro la corrente elettrica. Ciò però non è vero. Tutta la corrente viene inviata a dei complessi industriali che producono merce da esportare nei paesi ricchi. Il mio villaggio sarà sommerso dall'acqua della diga. Altre zone, per via delle deviazioni del fiume, diventeranno deserte e non si arriverà più in città con la barca. L'acqua della diga non sarà più potabile e ci saranno infezioni. Noi che siamo piccoli contadini e pescatori perderemo tutto.
  • 21. Sono Sodaka, vivo in Giappone. Ho paura. Dal grande terremoto e il conseguente incidente del reattore a Fukushima so quanto sono vulnerabili le nostre tecnologie e perciò anche noi uomini e donne. Molti alimenti e l'acqua della mia zona sono radioattivi. Come andrà avanti? Mettere a rischio la vita di millioni di persone, animali e piante è un prezzo troppo alto da pagare per il nostro tenore di vita. Come andrà avanti?
  • 22. Sono Obanja, vengo dalla Nigeria che è un paese ricco di petrolio. Sono le multinazionali europee e americane che sfruttano il petrolio. Loro non si interessano delle conseguenze disastrose per l'ambiente e per la salute della mia gente. Il suolo e l'acqua del mio villaggio sono avvelenati. Non peschiamo più, perché i pesci sono tutti morti. La ricchezza del petrolio non serve a noi, riempie solo le tasche delle multinazionali.
  • 23. Mi chiamo Juan. Sono minatore in Cile. Per via del salvataggio di 33 dei miei colleghi siamo stati sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo. Ciò però che voi non sapete sono le condizioni precari del nostro lavoro: non c'è sicurezza, la nostra salute è a rischio, veniamo sfruttati come schiavi e non arriviamo nemmeno a far mangiare le nostre famiglie. L'avidità dei ricchi distrugge noi operai e le nostre famiglie.
  • 24. Sono Peter, austriaco, e lavoro per una azienda che produce turbine per la diga di Bèlomonte in Brasile. Questo appalto mi salva dalla disoccupazione. Ciò è importante per me e la mia famiglia. Dall'altro canto leggo e vedo molto delle proteste contro questa grande opera. Tutto ciò mi fa riflettere. Che cosa devo fare? Come possiamo vivere qui in Europa senza recare danni ad altri?
  • 25. Sono Giovanni, italiano. Sono membro della commissione ambiente del consiglio di chiesa della chiesa valdese di Milano. Stiamo facendo un check-up energetico della nostra chiesa. Vogliamo utilizzare le risorse responsabilmente: acqua, energia elettrica e metano. Vogliamo essere un buon esempio e testimoniare la nostra fede con impegni concreti a favore dell'ambiente. Siamo in rete con molte altre chiese. Abbiamo ricevuto il gallo verde. E' bello vedere che un altro modo, un modo meno pesante per la terra, di essere chiesa è possibile.
  • 26. Sono Barbara, svizzera. Lavoro in una bottega del commercio equo-solidale e sono la consulente cantonale per il fairtrade. Mi piace lavorare con la gente e convincerla di uscire dai meccanismi del mercato che non si occupa né dell'ambiente né del sociale ma vuole il profitto a tutti i costi. Più commercianti diventano fair, meglio è per chi produce e per chi compra prodotti sani e con garanzia sociale e ambientale.
  • 27. Sono Elisabeth della Repubblica Ceca. Frequento il ginnasio. Io e i miei stanno bene. A scuola stiamo lavorando sulla nostra impronta ecologica. Ho imparato che ogni persona di questo mondo ha a disposizione 1,8 ettari di terra. Noi però utilizziamo 5,3 ettari. Se se tutti vivessero come noi, avremmo bisogno di tre pianeti. Le mie amiche ed io guardiamo bene per che cosa consumiamo l'energia. Talvolta è difficile ...
  • 28. Ma ormai mi sono abituata ad andare a scuola in bici o a piedi invece di farmi portare in macchina dai miei. Per i viaggi da mia nonna andiamo in treno. Le vacanze le facciamo nel nostro bel paese invece di andare lontani e sprecare energie, perché ciò che spreco io lo tolgo a tante persone che ne avrebbero bisogno per sopravvivere.
  • 29. Anonimo: Io ho fame e voi date ciò che servirebbe a sfamare me ai vostri animali. Io ho fame e voi non volete rinunciare alle vostre bistecche dal Sudamerica. Io ho fame e le vostre multinazionali utilizzano la mia terra per farvi mangiare dei pomodori anche d'inverno. Io ho fame, ma dove potrebbe crescere il riso per il mio povero pasto, cresce il vostro tè. Io ho fame ma per i vostri palati la mia terra deve produrre frutti esotici. Io ho fame ma con il vostro denaro non date spazio a me.
  • 30. Io ho fame, ma dalla manioca e dalla canna di zucchero voi fate carburante per le vostre macchine. Io ho fame ma i fiumi sono avvelenati dai vostri veleni e i pesci morti. Io ho fame e voi non mi date da mangiare. Di che cosa avete paura?
  • 31. Dio da il respiro perché viviamo per veder gli altri occhi ci da. Dio ci ha donato tutta la terra per conservarla con amor. (bis) Dio ci da orecchi perché ascoltiamo ci da parole per ben capir. Dio non distrugge questa sua terra che creò buona e bella (bis) Dio ci da mani perché operiamo Dio ci da piedi per camminar. Vuol trasformare con noi la terra portiam nel mondo un nuovo cuor. (bis)
  • 32. Credo in un Dio benevolo che, a sua immagine, ha creato l'umanità, uomini e donne, cui ha affidato la responsabilità di prendersi cura della terra. Dobbiamo prendercene cura. Credo che abbiamo tradito Dio e noi stessi. Nel nome del progresso abbiamo dominato la terra; avvilito le creature, distrutto le foreste, inquinato l'aria, i fiumi, i mari e sacrificato il futuro dei nostri figli. Dobbiamo prendercene cura.
  • 33. Credo che, distruggendo la terra, uccidiamo noi stessi. Dobbiamo custodirla e proteggerla nn solo a motivo della nostra sopravvivenza, ma anche per la sua salute. Ora è davvero urgente cambiare Credo che dobbiamo cambiare i nostri valori, il nostro stile di vita e il nostro modo di comportarci con il creato. Dobbiamo pentirci, digiunare e pregare. Consumare meno, non fare sperpero. Lavorare per la giustizia e la pace. Non dobbiamo opprimere i bambini, le popolazioni più povere, le donne, i senza tetto, i rifugiati e le vittime della guerra.
  • 34. Dobbiamo dedicare la nostra vita alla difesa dell'uomo e del creato Di conseguenza mi impegno, assieme a tutti coloro che lo vorranno, a prendermi cura della madre terra, a promuovere la giustizia, a scegliere la pace e celebrare il nostro Dio. Amen
  • 35.
  • 36. R: Vieni, benedici noi, Signor; poni su di noi la pace. Sempre ci protegga la tua man. La tua forza cambi_il cuor. Nell'oscurità ci mettesti qua a dar la tua gioia_al mondo. A chi, triste_in cuor, vive nel dolor, facci annunciare Te. R: ... In rivalità ci mettesti qua a far nota la tua pace, che comincia se, come bimbi,_in Te e nel Verbo noi fidiam. R: … Nell'avversità ci mettesti qua testimoni del tuo_amore. Facci_il bene far e sol riposar quando_in luce ti vedrem. R: ...
  • 37. Il Signore Dio vi benedica e vi protegga, riempia il vostro cuore di tenerezza e di gioia, le vostre orecchie di musica e le vostre narici di profumo, la vostra lingua di canti, per dare un volto alla speranza. Il Signore Gesu Cristo, Acqua viva, sia dietro di voi per̀ proteggervi, davanti a voi per guidarvi, accanto a voi per accompagnarvi, dentro di voi per consolarvi, su di voi per benedirvi. Lo Spirito Santo, datore di vita, soffi su di voi per rendere i vostri pensieri santi, agisca in voi per rendere le vostre opere sante, conduca il vostro cuore ad amare cio che e santo, vì ̀ rafforzi per difendere cio che e santo. Il Signore stabilisca là ̀ sua dimora nel vostro cuore, ne irrighi l’aridita, ne stemperi là freddezza, ne accenda nel piu profondo il fuoco del suò amore e vi doni una fede vera, una speranza salda, un sincero e perfetto amore.

Editor's Notes

  1. Ci presentiamo davanti a Dio: Dio ha creato il cielo e la terra e ora ha convocato noi affinché celebriamo il Creatore. Dio ci ha salvati in Cristo e ora ha convocato noi affinché celebriamo la nostra salvezza in Cristo. Dio ci da vita nello Spirito santo e ora ha convocato noi affinché l'energia dello Spirito ci dia forza per cambiare il mondo. Sia lodato il Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen.
  2. Preghiamo Ti rendiamo grazie, Signore, perché, per mezzo della tua Parola, Tu ingrandisci lo spazio della nostra fede, fino alle dimensioni dell'universo. Tu semini nel cuore della nostra vita la speranza di una creazione liberata da ogni violenza e da ogni corruzione. Tu aggiungi, alla nostra comprensione della salvezza la saggezza e l'audacia, la giustizia e la conoscenza, la pace e l'intelligenza. Davanti a tutte queste meraviglie noi ti lodiamo, noi ti rendiamo grazie, noi ti esaltiamo. Amen.
  3. Noi confessiamo il nostro fallimento: la terra è una casa per tutte le donne e tutti gli uomini. Noi che viviamo nel cosiddetto primo mondo, abitiamo l'appartamento di lusso, bruciamo il 75% delle risorse della terra, del cibo, dell'energia e dell'acqua. Ci è difficile rinunciare a ciò che ci è diventato caro: andare in macchina, la casa illuminata e riscaldata bene, l'aria condizionata, gli apparecchi elettronici sempre più sofisticati, il cibo fuori stagione che ci arriva da tutto il mondo. Non vogliamo sentir parlare di cambiare vita e avviare la condivisione.
  4. Confessiamo il nostro fallimento: bruciamo le foreste pluviali per fare spazio alle piantagioni di soia, palme da olio e caffè. Manipoliamo geneticamente le piante per aumentare il profitto delle multinazionali dell'agricoltura. Avveleniamo l'aria, la terra e l'acqua per la produzione di beni di lusso, sprechiamo risorse rare per sempre più prodotti inutili e danneggiamo l'atmosfera con le emissioni velenose dell'industria.
  5. Confessiamo il nostro fallimento: esportiamo gli scarti industriali nei paesi più poveri del mondo e rubiamo loro la terra fertile. Proteggiamo la nostra ricchezza con armi, eserciti e muri. Facciamo la scissione nucleare e non vogliamo sapere niente dei rischi. La distruzione della vita e della biosfera sono danni collaterali che tolleriamo se alla fine va bene il profitto e la vita comoda.
  6. Il Signore, in Cristo, ha affrontato il problema del peccato e ci indica una via nuova che parte dal perdono e viene resa visibile dalla nostra testimonianza. Amen.
  7. Dio, ti ringraziamo che hai creato la terra e tutti gli esseri viventi. Ti ringraziamo per la luce del mattino, per i raggi del sole, per le stelle, per le gocce della pioggia. Ti ringraziamo che ci hai fatto far parte delle buona creazione. Tu hai mandato tuo figlio Gesù. Egli crea una nuova comunione fra noi umani che ci fa sperimentare la tua presenza. Così possiamo vivere insieme nel tuo amore in questa tua creazione bella e buona. Vieni, Spirito del Signore, rinnova la faccia della terra. Riconciliaci con l'aria che stiamo avvelenando, riconciliaci con l'acqua dei mari, dei laghi e dei fiumi che abusiamo come discariche per i nostri veleni, riconciliaci con la terra che sigilliamo con cemento. Rinnova i nostri desideri e la faccia della terra. Vieni, madre della vita. Purificaci da ogni tentazione di potere. Facci credere alla riconciliazione fra noi e gli animali che sfruttiamo come se fossero delle macchine. Dacci pazienza con tutte le piante che non ci servono. Facci credere nel salvataggio degli alberi. Rinnova la nostra mente e la faccia della terra. Vieni, respiro di Dio, maestro degli umili, soffia in noi affinché impariamo a vivere. Fa che viviamo in comunione, non in concorrenza. Fa che non sfruttiamo ma custodiamo la tua creazione. Fa che non corriamo dietro al profitto ma che cerchiamo l'altro/l'altra. Rinnova il nostro cuore e la faccia della terra. Vieni, speranza dei poveri, giudice dei potenti. Tu che sei la salvezza in mezzo al naufragio del nostro pianeta. Facci usicre dal carcere, soffio di vita, soffia, acqua viva, fa che beviamo da te, fa che ti ospitiamo e rinnova la faccia della terra. Amen.