2. Informazioni generali
Gli Appennini sono lunghi 1350 chilometri, iniziano in
Liguria, dal colle di Cadibona, terminano con i rilievi
della Sicilia e costituiscono la spina dorsale dell’Italia.
3. Gli Appennini si suddividono
in:
Appennino settentrionale
Appennino centrale
Appennino meridionale
4. L’Appennino settentrionale
Nell’Appennino settentrionale si trova l’Appennino tosco-
emiliano dove spiccano le alpi Apuane(montagne dalle quali
si ricava il marmo bianco.)
Nel tratto emiliano ci sono rocce friabili che, con gli agenti
atmosferici, si trasformano in grandi solchi chiamati
calanchi.
5. I monti degli Appennini
Corno Grande - Gran Sasso - Monte Amaro – Maiella – Pollino – Sila –
Aspromonte – Peloritani – Nebrodi – Madonie – Gennargentu.
6. I fiumi Appenninici
I fiumi appenninici sono più corti di quelli alpini perché i rilievi
sono più vicini al mare; fanno eccezione l’Arno e il Tevere.
In Calabria e in Basilicata vi sono dei fiumi detti fiumare, che
restano asciutti per buona parte dell’anno.
7. I laghi appenninici
I laghi appenninici hanno diverse origini:
Il lago di Bracciano, Bolsena ,Vico e Albano sono di origine vulcanica, cioè occupano il
cratere di antichi vulcani spenti.
Il lago Trasimeno è di origine tettonica, cioè si è formato durante il sollevamento della
catena appenninica.
Il lago di Lesina e Varano sono di origine costiera, formati da sbarramenti di sabbia
accumulati dal mare.
8. Ambiente risorse
I fiumi e i laghi all’uomo offrono molte opportunità di lavoro, infatti,
quasi tutte le città più grandi d’Italia e d’Europa sono attraversate da un
fiume.
9. Acque per irrigare e navigare
I fiumi sono fondamentali per l’agricoltura, forniscono molta acqua per
irrigare i campi e,quelli più grandi, possono diventare anche una via di
comunicazione
10. Il turismo
Lungo le sponde dei laghi molte persone possono passeggiare
perché, il lago, come il mare, influenza il clima mitigandolo.
Si possono praticare anche molti sport come la pesca, la vela e il
windsurf.
11. L’energia elettrica
Le acque dei fiumi vengono incanalate in condotte forzate e, con la loro
velocità, attivano le turbine che producono energia elettrica