Quadrante Futuro - Le strategie per l'europa del prossimo decennio
1. Figura 1 - La strategia di Lisbona
La “Strategia di Lisbona”, è stata proposta nel corso del Consiglio Europeo di Lisbona
del marzo 2000 con l’obiettivo di fare dell’Unione Europea l’economia più competitiva
del mondo e di pervenire alla piena occupazione entro il 2010, basandosi su tre
pilastri
Pilastro economico Pilastro sociale Pilastro ambientale
Per preparare la Per consentire di Aggiunto in una
transizione verso modernizzare il seconda fase, nel
un’economia modello sociale 2001, per favorire lo
competitiva, dinamica europeo grazie sviluppo sostenibile
e fondata sulla all'investimento nelle
conoscenza risorse umane e alla
lotta contro
l'esclusione sociale
2. Figura 2 - Il cammino verso gli obiettivi di Lisbona
(situazione pre-crisi)
In due aree critiche per lo sviluppo europeo (mercato del lavoro e occupazione,
ricerca&sviluppo e innovazione) gli obiettivi di Lisbona erano ancora lontani dall’essere
raggiunti, anche prima che la crisi economica dispiegasse i suoi effetti.
Mercato del lavoro e occupazione R&S e innovazione
80% 3,5
70% 3
60% 2,5
Obiettivo Obiettivo
50%
UE 2 UE
40%
Euro Area 1,5 Euro Area
30%
Italia 1 Italia
20%
10% 0,5
0% 0
Tasso di occupazione Tasso di occupazione Spese in R&D, % sul PIL
globale f emminile
L’obiettivo risultava quasi raggiunto, pur con forti La spesa in ricerca e sviluppo era
disparità tra i diversi paesi. sostanzialmente inferiore al target del 3%, e
L’Italia, in particolare, con un tasso di occupazione si collocava all’1,84% (contro il 2,61 degli USA
totale e femminile pari rispettivamente al 59 e 47%, e il 3,32 del Giappone).
risultava piuttosto lontana dal target.
Fonte: Eurostat (2007)
3. Figura 3 - La strategia Europa 2020
La “Strategia Europa 2020” si articola in 3 priorità, 5 obiettivi e 7 iniziative faro.
Tre priorità Cinque obiettivi Sette iniziative faro
1. Crescita intelligente 1. 75% di occupati nella 1. L’Unione dell’innovazione (accesso ai
(economia basata su fascia di età 20-64 anni finanziamenti per ricerca e innovazione)
conoscenza e innovazione)
2. 3% del PIL investito in 2. Youth on the move (aumentare l’attrattiva
2. Crescita sostenibile R&S internazionale dei sistemi di istruzione)
(economia efficiente sotto il
profilo dell’utilizzo delle 3. Raggiungimento del 3. Un’agenda europea del digitale (accelerare la
risorse) traguardo “20/20/20” in diffusione di internet ad alta velocità)
materia di clima ed energia
3. Crescita inclusiva 4. Un’Europa efficiente sotto il profilo delle
(alto tasso di occupazione, 4. Tasso di abbandono risorse (uso di energie rinnovabili, efficienza
coesione territoriale e scolastico inferiore al 10% e energetica)
sociale) 40% di giovani con possesso
di una laurea 5. Una politica industriale per l’era della
globalizzazione (miglioramento del clima
5. Riduzione di 20 milioni imprenditoriale)
del numero di persone a
rischio di povertà 6. Un’agenda per nuove competenze e nuovi
posti di lavoro (modernizzare i mercati del lavoro)
7. Piattaforma europea contro la povertà
(promuovere la coesione sociale e territoriale)
4. Figura 4 - L’occupazione nell’Unione Europea
Ad oggi soltanto 4 paesi
(Cipro, Danimarca,
d Paesi Bassi e Svezia)
hanno tassi di occupazione
in linea con gli obiettivi
della strategia “Europa 2020”.
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Il tasso complessivo di occupazione è
cresciuto nel corso dello scorso decennio,
con l’eccezione del 2009, anno di picco
della crisi economica.
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D
Il divario tra tasso di occupazione
maschile e femminile si è ridotto ma
rimane tuttora molto elevato.
5. Figura 5 - Gli scenari del rapporto “Europa 2020”
Il rapporto “Europa 2020”
propone tre differenti scenari
economici post-crisi.
L’adozione di misure per
accrescere la competitività
europea è necessaria per
scongiurare la perdita di
terreno e riprendere un
sentiero sostenuto di
crescita.
Tratto da: Europa 2020, Una strategia per
una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva,
Commissione Europea (2010)