2. Risultati – intervento chirurgico
Interventi chirurgici contro il dolore al quadrante dal 2003-2005
A partire da settembre 2003 sono stati monitorati in modo sistematico 677 pazienti sottoposti a intervento con-
tro il dolore al quadrante. Tramite un questionario sono stati raccolti i dati di base (età, sesso, destrorso o man-
cino), i dati dell’anamnesi (presenza di disturbi anni/mesi prima dell’operazione, diagnosi esterna di fibromial-
gia, diagnosi mediante agopuntura, terapie precedenti) e dati sulla sintomatologia (dolori, disturbi) al quadrante
superiore e/o inferiore. Questo ha consentito un controllo degli esiti dopo 3, 6, 12 mesi e dopo 3 anni dall’in-
tervento. Inoltre gli esiti operatori potranno essere valutati anche in relazione a sottogruppi, ad esempio al
dolore e alla sindrome da intestino irritabile. Ora è disponibile la seguente analisi dei dati.
Controllo postoperatorio dopo 6 mesi
Tre mesi dopo l’intervento chirurgico contro il
dolore al quadrante, 93 dei 651 pazienti monito-
rati (14,28%) erano completamente esenti da
disturbi, 365 pazienti (56,07%) ottennero un mig-
lioramento e 193 pazienti (29,65%) mani- fes-
tarono gli stessi sintomi.
* 43 trasferiti con destinazione ignota, valutazione impossibile
Controllo postoperatorio dopo 12 mesi
Un anno dopo l’intervento chirurgico contro il
dolore al quadrante, 285 dei 563* pazienti osser-
vati (il 50,62%) erano completamente privi da
disturbi , 231 (il 41,03%) erano migliorati e 47
(l’8,35%) hanno continuato a manifestare gli
stessi sintomi.
* 114 trasferiti con destinazione ignota, valutazione impossibile
Controllo postoperatorio dopo 3 anni
Tre anni dopo l’intervento chirurgico contro il
dolore al quadrante, 294 dei 478* pazienti osser-
vati (il 61,51%) erano completamente privi da
disturbi, 180 (il 37,66%) erano migliorati mentre 4
(lo 0,84%) continuavano a manifestare gli stessi
sintomi.
* 199 trasferiti con destinazione ignota, valutazione impossibile
Per approfondire:
Bauer J.A. FIBROMIALGIA -
LA SCOPERTA RISOLUTIVA
CONTRO IL DOLORE
E.S.I. SpA Edizioni Scientifiche
Italiane, NAPOLI, ITALIA
Tel: +39 081-7645443 PBX
Fax: +39 081-7646477
ISBN : 8849510764
Cod. ESI : 1105038050
3. Indice
Parte I - La sindrome fibromialgica (SFM) Pagina
Risultati chirurgici
(interventi contro il dolore al quadrante 2003-2005) Cop. 2
Dove trovarci? Cop. 3
Mappa di CH-6340 Baar, Svizzera Cop. 4
Curriculum vitae 4
Che cosa è SFM? Che cosa è la fibromialgia?
Come si diagnostica SFM? 5
Sintomi e sindromi associate,
altri sintomi frequenti 6
Diagnosi comuni formulate erroneamente
in luogo della fibromialgia 7
Cause della fibromialgia 7
Terapia della fibromialgia / Bibliografia 8
Parte II – I punti di agopuntura ed il dolore al quadrante
Procedura diagnostica e correlazioni causali,
sommario 9
Diagnostica digitopressione del dolore al quadrante superiore 10
I punti di agopuntura come tender point. Il meridiano del colon 11
Diagnostica digitopressione del dolore al quadrante inferiore 12
I punti di agopuntura come tender point. Il meridiano del rene 13
Classificazione degli stadi della fibromialgia 13
La metodologia nel caso di intervento chirurgico 13 + 14
Pazienti (Risultati 1990-2000) 15
Discussione 15
Epilogo 16
SFM - una malattia organica con cause somatiche 17
Indirizzi / informazioni supplementari e link 18
Preventivo dei costi 19
Domande frequenti a riguardo dell’intervento
L’ignoranza genera confusione 20 + 21
Forma di anamnesi per la fibromialgia 22
3
4. Curriculum vitae
Cognome Bauer
Nome Johann Andreas
Titolo di studio Professore associato
Dr. med. Dr. med. habil.
Data di nascita 11 settembre 1947
Luogo di nascita Pontedera (Pisa - Italia)
Genitori Bauer
(Padre) Andreas
(Madre) Bauer Dr. phil. Nicla
1953 - 1957 Scuola elementare
1957 - 1966 Wittelsbacher Gymnasium
[Scuola secondaria superiore con indirizzo generico]
1966 Migliore Abitur dell'anno [esame di maturità]
Borsa di studio per studenti di eccellenza
1966 - 1972 Studio di Medicina all'Università di Monaco di Baviera
1972 Staatsexamen [laurea]
1973 Dottorato di ricerca nella facoltà di Medicina Interna
Concessione del titolo di dottore in medicina
1972 - 1976 Studio di Filosofia e Epistemologia all'Università
di Monaco di Baviera
1974 - 1975 Servizio militare, in ultimo come Maggiore Medico
1976 - 1982 Ulteriore formazione in campo chirurgico presso
il Politecnico Universitario di Monaco di Baviera
1982 Abilitazione come medico specialista in chirurgia
1984 -1988 Chirurgia della mano presso il Policlinico Universitario
di Monaco di Baviera
1987 Abilitazione nella facoltà di chirurgia, pubblicato come
libro nel 1988 presso la Thieme-Copythek con il titolo
"Aspetti Nuovi nella Medicina per le ustioni"
1987 Conferimento del titolo Dr. med. habil.
1987 Nomina come Professore Universitario senza cattedra
alla facoltà di chirurgia
1995 Nomina come Professore Associato alla facoltà di chirurgia
sin dal 1989 Proprio studio medico
Campi di ricerca Sonografia della cute, teoria delle infiammazioni,
terapia del neurinoma mediante anastomosi circuitate
anatomia dei punti di agopuntura e fibromialgia
4
5. La sindrome fibromialgica (SFM)
FIBROMIALGIA
Che cosa è SFM? Che cosa è la fibromialgia?
SFM (sindrome fibromialgica) è una malattia che colpisce l’apparato locomotore con dolore
e sintomi di affaticamento nei muscoli, legamenti e tendini (i tessuti connettivi del corpo che
consistono in fibre). "Fibro" rappresenta il tessuto fibroso, "mi" la componente muscolare, e
"algia" lo stato doloroso. Il termine è sinonimo di fibromialgia.
Come può essere diagnosticata la fibromialgia?
Nella maggior parte gli esami di laboratorio rientrano nella norma. In particolare non si pos-
sono provare alcune variazioni come accade con il reumatismo classico, la poliartrite cro-
nica. Questo fatto vero ed essenziale conduce a diagnosi semplificate parlando di "reuma-
tismo falso" a differenza del reumatismo vero. Mentre nel caso del reumatismo vero si deve
usare il cortisone, secondo i reumatologi americani, nel caso della fibromialgia il cortisone è
controindicato.
Nel 1990, i reumatologi americani pubblicarono una multi-center-criteria-study che definisce
i criteri clinici e di esame. I pazienti devono aver manifestato il dolore per una durata minima
di 3 mesi e, per lo meno 11 dei 18 tender point specificati del corpo, devono risultare dolo-
rosi su pressione. Il medico eserciterà la pressione con il pollice o l’indice; per scopi di
ricerca, si utilizzano attrezzature che esercitano un grado di pressione per centimetro qua-
dro esattamente predefinito. I punti che reagiscono con dolore alla pressione, sono chiamati
“tender point" da non confondere con i “trigger point” del dolore miofasciale che dolgono da
soli e possono, su pressione, evocare il dolore in una parte diversa del corpo. Tale effetto a
distanza denominato “referred pain” o dolore differito, è comparabile alla reazione a distanze
dei punti di agopuntura cinese. È degno di nota l’osservazione che la fibromialgia concerne
sia i tender point che i trigger point.
Proprio queste somiglianze che hanno condotto alle menzionate possibilità di confusione,
per il Prof. Dr. Bauer ed il Prof. Dr. Heine (1,2) sono state il punto di partenza per scoprire le
caratteristiche comuni. Era già stato dimostrato, secondo le conclusioni del gruppo di
Melzack, che i trigger point coincidono nel 71% dei casi con i punti di agopuntura (3), men-
tre secondo Heine (4), i punti di agopuntura a loro volta corrispondono nel 82% dei casi a
fasci nervovascolari (NVB) anatomicamente definibili. Di conseguenza, i punti di agopuntura
sono stati riconosciuti e descritti come dei fori di passaggio dei menzionati fasci nervovas-
colari, che a loro volta rappresentano esattamente la triade anatomica che consiste nelle 3
componenti: arteria, vena, nervo. Esaminando accuratamente i 18 tender point, Bauer
osservò la loro coincidenza con i punti di agopuntura noti.
Tale constatazione spinse Bauer a cercare durante l’esecuzione di interventi chirurgici alle
mani o ai piedi questo genere di stenosi o fori passanti della triade anatomica corrispondenti
alla posizione dei punti di agopuntura. Riuscì a trovare alcuni di essi nelle estremità, notando
che in aree particolari spesso da 6 a 8 di queste stenosi si erano agglomerate e precisa-
mente nel caso di quei pazienti che, indipendentemente dal tipo di intervento chirurgico,
manifestarono frequenti dolori migranti.
Così nacque la diagnostica mediante la digitopressione. Il procedimento è lo stesso della
ricerca dei “tender point” dolorosi, con la differenza che tutti i punti di tutti i meridiani possono
potenzialmente essere colpiti, e nel caso lo fossero, reagiscono con il dolore tipico alla pres-
sione definita. Ogni punto di agopuntura può divenire un tender point. Pertanto è necessa-
rio palpare tutti i punti dei meridiani del colon, del polmone e del pericardio nonché tutti i punti
dei meridiani del rene, della vescica e della cistifellea e degli altri meridiani.
Il numero elevatissimo di punti consente una diagnostica molto più precisa rispetto all’esame
dei 18 tender point. Era possibile dimostrare che spesso la fibromialgia comincia in un sin-
golo quadrante sviluppando, soltanto nel corso di un decennio, il quadro completo, descritto
come fibromialgia generalizzata, ovvero quello che alcuni reumatologi americani intendono
5
6. La sindrome fibromialgica (SFM)
quando richiedono che il dolore dei pazienti debba affliggere tutti i quattro quadranti. La fibro-
mialgia può, nel caso di una giovane ragazza ad esempio, iniziare durante il periodo di
apprendistato ed essere erroneamente diagnosticata come tendinite. Anni dopo, il dolore
include le spalle, la cervicale e l’occipite, ed ancora più tardi si estende anche al lato oppo-
sto del corpo o alla gamba dello stesso lato. Si aggiungono dolori alla schiena, in particolare
durante e dopo una gravidanza.
Infine, dopo 5, 10 o più anni "tutto fa male": secondo questo esempio, nello stadio 1 uno dei
quadranti superiori era affetto, nello stadio 2 un quadrante vicino, nello stadio 3 ambo i qua-
dranti vicini erano affetti, e nello stadio 4 si rappresenta il quadro completo, la fibromialgia
generalizzata.
La fibromialgia può essere accertata con la diagnostica mediante digitopressione, e da que-
sto momento in poi non rappresenterà più né una diagnosi sparata né una di sospetto.
Sintomi e sindromi associate
Dolore
Il dolore fibromialgico non ha limiti. La sua intensità e la sua diffusione non hanno confini.
Può manifestarsi come dolore continuo, ma anche variare a seconda della parte del corpo
affetta, secondo l'intensità, la durata e la frequenza; può manifestarsi come sindrome del
"tutto fa male" oppure come dolori migranti. I pazienti lo descrivono come un profondo dolore
muscolare, bruciore, crampo, dolore lancinante, come un colpo di coltello o come un coltello
conficcato. Molto spesso, il dolore e la rigidezza sono peggiori di mattina, ed i gruppi di mus-
coli che sono sollecitati con maggiore frequenza dolgono più intensamente.
Il dolore può colpire le articolazioni mandibolari intensificandosi sino a manifestarsi come le
più forti nevralgie facciali (pseudo nevralgia del trigemino, nevralgia facciale atipica); pos-
sono aggiungersi altresì mal di denti e dolori al seno mascellare. Spesso i denti vengono
estratti ed il paziente lamenta dolori fantomatici, nei punti dove erano precedentemente le
sedi dei denti. I disturbi a livello della lingua e la difficoltà di deglutire sono noti come sin-
drome “neck-tongue”.
Altri sintomi frequenti sono:
Sensazioni di cuore/cardiofobia con ECG senza esito particolare, dolore al torace talvolta
dietro lo sterno (eventualmente abbinato con riflusso gastrico) oppure a fasce attorno il tor-
ace o lungo l'arco delle costole. L’ultima forma di dolore era già conosciuta nell’antichità
quale dolore sotto la cartilagine delle costole, ovvero ipocondria. Dato che anche i medici
dell'antichità non capirono le cause di questo tipo di dolore (non avendo trovato niente di
patologico), questa descrizione divenne sinonimo per il malato immaginario, l'ipocondriaco.
I medici moderni tendono alla stessa conclusione sbagliata quando considerano la fibro-
mialgia un disturbo somatoforme, cercando quindi le cause nella psiche. Un errore di oltre
2500 anni or sono che viene predicato ancora oggi. Le donne possono manifestare masto-
dinia (dolore in una o entrambe le mammelle), dolori linfatici, dolori inguinali e nella zona
genitale, sintomi urologici. Dolori inguinali senza la presenza di un’ernia inguinale, ernia da
calciatore. Disturbi di minzione, disturbi nel flusso d’urina, vescica irritata, cistite interstiziale,
spasmi vaginali, spasmi anali, mestruazione dolorosa, dolori non specifici addominali ("utero
retroflesso", legamenti lassi) che spesso conducono addirittura ad un’isterectomia non
necessaria.
Astenia
I pazienti descrivono questo sintomo in modo differente. Alcuni si sentono fisicamente affa-
ticati, altri si sentono mentalmente esausti o con difficoltà di concentrazione. L’intera ener-
gia sembra essersi sciolta come il ghiaccio ed è svanita. Alcuni descrivono un senso di
estrema pesantezza alle arti che li priva di tutta l’energia.
6
7. La sindrome fibromialgica (SFM)
Disturbi del sonno
Solitamente, i pazienti non hanno difficoltà di addormentarsi bensì di dormire senza interru-
zione. Il loro sonno comunque è disturbato in quanto i dolori che si manifestano ad ogni movi-
mento li svegliano dal sonno più profondo. Spesso compare la sindrome di apnea nel sonno,
ma anche dei tremori e spasmi muscolari, (movimenti incontrollati di braccia e gambe). La
sindrome delle gambe senza riposo (“restless leg”) rappresenta un altro aspetto parziale
della fibromialgia. Lo stesso si riferisce al bruxismo. Il modello del sonno è distintamente
diverso da quello trovato nei pazienti depressi.
Sindrome dell’intestino irritabile
20-40% dei pazienti soffrono di dolori addominali, stipsi, diarrea meteorismo e nausea; qual-
che volta i dolori sembrano emanare dall’interno del corpo ed "essere appesi alla parte ante-
riore e posteriore dell'arco costale" (ipocondria, vedasi sopra) oppure irradiare dalla cistifel-
lea. Anche la sindrome dell’intestino irritabile rappresenta un aspetto parziale della
fibromialgia.
Cefalea
Dolori all’occipite, tinnito auricolare, edemi delle palpebra, emicrania con attacchi di dolore
negli avambracci durante l'aura.
Sintomi neurologici
I pazienti manifestano intorpidimento e formicolio alle estremità, zone cutanee ipersensibili,
gonfiore a mani e gambe, disturbi motorici e dell’andatura, mentre i neurologi non possono
trovare alcuna variazione patologica, talvolta constatano la sindrome dolorosa regionale
complessa (CRPS).
Diagnosi spesso formulate erroneamente in luogo della fibromialgia:
Osteoartrite della spalla, sindromi degenerative delle vertebre lombari e/o toraciche, mal di
schiena, dischi intervertebrali protrusivi (non "ancora" da operare, non trattandosi di "vera"
ernia al disco, ma soltanto di protrusioni), artrosi lombo sacrale, sindrome delle faccette arti-
colari vertebrali, artrosi dell’anca e del ginocchio, trocanterodinia, achillodinia, sperone cal-
caneare, piede piatto con alluce valgo. Addirittura osteoporosi, pseudo Parkinson, Parkin-
son atipico di un'estremità e sclerosi multipla! La diagnosi più odiata e temuta dai pazienti è
quella del "disturbo somatoforme", perché si traduce nel linguaggio corrente del paziente e
del suo ambiente come "tutto psicologico!" I pazienti subiscono continue umiliazioni, men-
tre la depressione dei pazienti fibromialgici dovrebbe essere intesa come nevrosi reattiva
causata dal dolore continuo.
Quali sono le cause della fibromialgia?
In generale, i medici sostengono: patogenesi poco chiara, diagnosi difficile, trattamento sin-
tomatico. La fibromialgia è incurabile.
Per la prima volta, la cognizione che, nel caso della fibromialgia, i punti di agopuntura si rap-
presentano come fori di agopuntura agglomerati, apre nuovi orizzonti sia per quanto con-
cerne l'accuratezza della diagnostica che il trattamento causale. Come risultato di stress
fisico e/o mentale, le terminali libere dei nervi sono avvolte da proteine che raggrumano in
loco otturando i fori. I fori otturati possono essere liberati tramite un intervento chirurgico in
modo che non si ottureranno di nuovo. Tensioni subentrate all'interno dei fasci fibrosi pos-
sono essere eliminate. Incisioni di sollievo sono opportune, ovvero si richiedono tutte le abi-
lità della chirurgia della mano e della neurochirurgia periferica incluse le tecniche della micro-
chirurgia. La cognizione che vi siano delle specie di "scatole di interconnessione dei
meridiani" sulle braccia e le gambe, consentono un intervento durante il quale si esaminano
i 6-8 punti di agopuntura che dominano un quadrante mediante una sola incisione. La teo-
ria dello stress copre facilmente tutti i fattori comuni che possono peggiorare una fibromial-
gia esistente o provocare una SFM latente. Condizioni meteorologiche, correnti d’aria, clima
freddo, un allenamento troppo rigido, costruzione della propria casa, rinnovamento, cambi
7
8. Terapia della fibromialgia / Bibliografia
ormonali, disgrazie e stress mentale. Comunque rientrano anche malattie, infezioni virali e
batteriche, infortuni, reumatismo vero, tubercolosi cutanea (lupus), malattie tiroidee.
Molti fattori - un unico meccanismo!
Terapia della fibromialgia
Durante i primi mesi, si consiglia il trattamento tradizionale: l’impiego di farmaci antinfiam-
matori, decongestionanti, miorilassanti e antidepressivi è indicato; lieve fisioterapia, criote-
rapia e consulenza alimentare nel caso della sindrome dell’intestino irritabile. Comunque,
l'approccio terapeutico consueto non dovrebbe togliere la nostra attenzione dai meridiani
disturbati. È possibile che i pazienti imparino a massaggiare la zona corretta nella direzione
corretta, secondo il proverbio cinese che dice “il vento soave porta la riuscita” ovvero che il
successo verrà gradualmente. Nei casi in cui la malattia avesse raggiunto uno stadio avan-
zato, la pulizia chirurgica dei punti di agopuntura raggrumati non potrà essere evitata. Le per-
centuali di successo sono alte. Nel 90% delle operazioni, i pazienti diventano e restano liberi
da sintomi (1,2).
1 Bauer J, Heine H. Acupuncture Points and Fibromyalgia
Biol Med 1998; 27(6):257-61
2 Bauer J, Heine H. Possibilities of Surgical Intervention in Case of Fibromyalgetic Pain
(Back and Lower Extremities)
Biol Med 1999; 28(3):135-41
3 Egerbacher M. Anatomical and Histological Structure of Specific Acupuncture Points
of Cattle and Dogs., Dtsch Z Akunpunktur 1993;36:75-80
4 Freyberger HJ, Freyberger H. Psychosomatics in Medicine.
In: Gerock W, Huber C, Meinertz T, Zeidler H.
(Hrgs.I. Die Innere Medizin, Stuttgart, New York: Schattauer 2000; 99-115
5 Heine H. Anatomical Structure of Acupuncture Points.
Dtsch Z. Akupunktur 1987; 31:26-30
6 Heine H. Neurogenous Inflammations as the Basis of Chronic Pain –
Connections with Antihomotoxical Medicine
Biol Med1997;26(6):246-50
7 Heine H. Textbook of Biological Medicine. 2. Edition
Stuttgart: Hippokrates 1991; 267-9
8 Sprott H, Müller A, Heine H. Collagen Crosslinks in Fibromyalgia.
Arthritis Rheuma 1997;1450-4
9 Stux G, Stiller N, Pomeranz B: Acupuncture Points
Dtsch Z Akupunktur 1998;31:26-30
10 Zenz M, Jurna J (Hrsg.). Textbook of Pain Therapy.
Stuttgart: Wissenschaftliche Verlagsgesellschaft 1993; 412-6
11 Zerlaut B, Böheim C, Moriggl B. Histology of Acupuncture Points.
Dtsch Z Akupunktur 1992;35:34-8
12. Bauer J, Heine H. Acupuncture Points and Quadrant Pain
(Diagnostic Procedure and Causal Correlations)
Biol Med 2000; 29(6):282-8
13. Melzack R et al. Trigger Points and Acupuncture Points for Pain:
Correlations and Implications. Pain 1977; 3:3-23
8
9. I punti di agopuntura ed
il dolore al quadrante
Johann Bauer, Hartmut Heine 1
1
Istituto per la Medicina Antiomotossica e Ricerca nella Regolazione Basale, Baden-Baden
(Articolo revisionato tratto dalla rivista tedesca “Biologische Medizin”, dicembre 2000)
Sommario
La fibromialgia è associata ai punti di agopuntura dolorosi noti come tender point. Ciò è correlato alla strut-
tura anatomica dei punti di agopuntura. Essenzialmente, essi formano un fascio nervovascolare che pene-
tra fori di fasce marcatamente delineati, legamenti ed aponeurosi o canali ossei, ovvero ossa facciali ecc.
Il fascio nervovascolare è avvolto da uno strato di tessuto connettivo sciolto e facilmente infiammabile. Gli
assoni del fascio dei nervi sono connessi con riflessi cutanei di tipo miogene, viscerale e neuronale.
Disturbi di questi meccanismi reattivi possono provocare lo sviluppo dei tender point, iniziando in un qua-
drante del corpo ed estendendosi con il tempo in tutto il corpo. Nel contempo si sviluppano sempre più ten-
der point a causa della formazione di collagene in eccesso con la compressione del fascio nervovascolare
nel punto di agopuntura infiammato. Siamo in grado di dimostrare che la mobilitazione chirurgica di fasci
nervovascolari ai punti di agopuntura definiti all'interno di un quadrante del corpo allevia il dolore fibromial-
gico nel 90% dei pazienti.
Keywords: dolore fibromialgico, punti di agopuntura, tender point, fibromialgia, mobilitazione chirurgica
Procedura diagnostica e connessione causale
Introduzione
Molti pazienti fibromialgici o con disturbi fibromialgici (1,2) sono in grado di ricordare l’inizio
del dolore, ed in particolare che 5, 10 o ancora più anni fa, il dolore cominciò, per esempio,
nella zona del braccio destro e della spalla destra. Nel corso del tempo, il dolore si sparse
nell’intero corpo. All’atto dell'esame, il paziente manifesta dolori migranti all’intero corpo in
momenti diversi.
L’anamnesi medica tradizionale del dolore può essere descritta come segue (10): Si sup-
pone che tramite l’ "anamnesi del dolore vengano individuati gli aspetti della percezione del
dolore: locali (quali braccio intero, mascella superiore sinistra), temporali (quali dolore con-
tinuo, dolore improvviso lanciante), qualitativi (quali bruciore o sensazioni elettrizzanti), e
quantitativi (quali moderato, molto forte). La percezione del dolore viene rilevata tramite le
domande seguenti:
• Dove ha dolori? Quando sente abitualmente il dolore?
• Come descriverebbe il dolore? Con che cosa è connesso il dolore?
• Che intensità ha il dolore?
Non appena terminata la localizzazione e la radiazione del dolore, si può procedere con l’as-
segnazione strutturale e parziale dei sintomi."
Studi precedenti erano in grado di dimostrare che i punti di agopuntura dolorosi assumono
un ruolo prioritario nel complesso dei sintomi fibromialgici e che il loro sollievo chirurgico rap-
presenta un nuovo percorso nella lotta contro i sintomi di dolore della fibromialgia (1,2). L’ob-
biettivo di questo studio è quello di disegnare un quadro più particolareggiato delle connes-
sioni tra il dolore al quadrante ed i punti di agopuntura. I risultati chirurgici sono documentati
nei controlli postoperatori. Fino ad ora, è stato possibile mantenere la percentuale di suc-
cesso del 90% (già pubblicata 1, 2). Dopo un certo periodo di attesa postoperatorio, gene-
9
10. I punti di agopuntura ed
il dolore al quadrante
ralmente correlato con il decorso della malattia, i pazienti sono permanentemente esenti dal
dolore nella parte del quadrante operato.
Nell’ 80% di questi pazienti, l'effetto positivo dell’intervento chirurgico si estende anche ai
quadranti vicini non operati. Pertanto, per il 70% dei pazienti è sufficiente un solo intervento
chirurgico e soltanto per il 20% è necessario un secondo intervento. Di regola, il secondo
intervento chirurgico viene eseguito 6 - 12 mesi dopo il primo.
Diagnostica digitopressione del dolore al quadrante dell'estremità superiore
Sin dall'inizio degli anni ottanta si sta discutendo la questione se i punti trigger siano sino-
nimo di punti di agopuntura (9). I punti di agopuntura sono basati su una struttura definita:
un fascio nervovascolare avvolto in uno strato di tessuto connettivo facilmente infiammabile
penetra a sua volta un passaggio stretto (perforazione di fasce, canali ossei, aponeurosi,
ecc. {13, 5, 7 11}). In tale contesto non si deve dimenticare che i nervi del fascio di agopun-
tura sono connessi ai sentieri di riflesso cutaneo del tipo miogene, viscerale e neuronale.
Attraverso il plesso nervoso della parete vascolare subentra il simpatico.
Ogni disturbo prolungato dei sentieri di riflesso menzionati comporta, fra l’altro, la liberazione
della sostanza flogogena P ("infiammazione neurogena"). Di conseguenza, si possono
infiammare i fori di agopuntura. Attraverso la formazione di collagene provocheranno l’occlu-
sione delle pareti in corrispondenza del relativo fascio nervovascolare, oltre ad intensificare
notevolmente i sintomi di dolore nella zona del relativo punto (8). Trattasi di meccanismi affe-
renti patologiche che partono dai punti di agopuntura occlusi. Sono rappresentati a livello
centrale e progettati dall'ego nelle altre zone. Ciò costituisce un genere di dolore fantoma-
tico.
La profondità della foratura richiesta è indispensabile per raggiungere l’effettiva strettoia fun-
zionale, per esempio IC 10. Questo punto è a sua volta marcato da un fascio nervovasco-
lare più fine che perfora la fascia del corpo superficiale (qui fascia brachiale) e dirama dal
fascio nervovascolare profondo (1).
Nel caso di dolori al braccio, alla spalla o nella regione del collo e della testa, il meridiano del
colon è disturbato, in alcuni casi anche il meridiano del polmone quale meridiano vicino, e
talvolta anche altri meridiani vicini.
Il meridiano del polmone causa la sensibilità alla pressione del lato anteriore dell’articola-
zione della spalla. Ciò spiega il perché del dolore nella zona dell'estremità superiore che può
simulare al paziente un dolore alla spalla e all'esaminatore l’affezione nella zona della cuf-
fia dei rotatori della spalla. Il meridiano del colon incrocia il meridiano della cistifellea nella
regione del trapezio laterale del collo e può, quindi, trasmettere il disturbo al meridiano della
cistifellea che inizia nell'angolo laterale di un occhio, si estende all'orecchio, all'osso mastoi-
deo e da lì attraverso il cuoio capelluto alla fronte, ritornando quindi alla parte posteriore del
collo. Ciò spiega, infatti, perché i pazienti con disturbi nella regione del meridiano del colon
manifestano mal di testa e dolore alla cervicale oppure ad un occhio, precisamente quello
sul lato omolaterale del disturbo, che si gonfia, particolarmente di mattina.
Anche il dolore facciale atipico si spiega in questo modo, nonché l’emicrania con attacchi di
dolore negli avambracci durante l'aura.
La parte terminale del meridiano del colon è situata nella zona del lato opposto sopra il dente
canino ed il seno mascellare corrispondente. Diventa così comprensibile perché alcuni pazi-
enti che dimostrano un disturbo del meridiano del colon manifestano mal di dente e/o dolore
alla mascella (1, 2, 9) oppure disturbi nella regione delle giunture masticatorie.
Per la diagnosi del dolore al quadrante superiore ed in particolare per chiarire le correlazioni,
si consiglia di cominciare con il punto di agopuntura IC 4 (Fig. 2). Questo può già essere
accertato nel corso della prima stretta di mano. Nella maggior parte dei casi il paziente tirerà
10
11. I punti di agopuntura ed
il dolore al quadrante
indietro la mano, se il punto è doloroso alla palpazione. Se il paziente, invece, non tira indie-
tro la mano, ovvero non manifesta alcun dolore, è molto probabile che non ci sia nessun
disturbo del meridiano del colon del lato destro. In tal caso si deve chiarire se il paziente è
mancino o meno. Si consiglia di interrogare il paziente su tutte le zone che gli creano dolore.
Se il paziente tralascia certe aree che appartengono al meridiano del colon ed a quelli vicini,
bisogna chiedere specificamente.
Dopo aver consultato diversi medici specialisti, il paziente potrebbe involontariamente cel-
are all’ortopedico il fatto di soffrire di dolori alla mascella ed allo specialista otorinolaringoia-
tra o dentista di avere anche dolori alla spalla, ecc. In seguito ai vari concetti relativi alla fibro-
mialgia e sensazioni fibromialgiche, il quadro clinico non è visto nell'insieme né dal paziente
né da parte dei medici.
Dopo l’esame del punto di agopuntura IC 4 (ciò si riferisce ad ambo le estremità superiori),
si segue il meridiano del colon in direzione centrale. Prestare particolare attenzione al pos-
sibile dolore su pressione nella regione di IC 5, da P 7 a P 10. P 7 e P 8 corrispondono al
dolore su pressione considerato dalla chirurgia della mano un indicatore di tendovaginite del
primo e secondo tendine estensore. Per questo motivo, la diagnostica mediante la digito-
pressione non dovrebbe essere applicata esclusivamente bensì in aggiunta; si dovranno
esaminare tutti i punti di esame noti dalla chirurgia della mano quali dita scattanti, instabilità
del legamento capsulare, tendovaginite, pollice dello sciatore, ecc.
Innanzitutto, si dovrà prestare attenzione se IC 7, 8 9, 10 11, 12 13 e 14 sono dolorosi su
pressione. I punti P 6, P 5 e MC 3 dovranno essere esaminati di conseguenza. Si racco-
manda di chiedere al paziente, nel corso della digitopressione del meridiano del polmone,
se patisce il dolore nella testa omerale o nella parte anteriore della spalla. Inoltre, si dovrà
chiarire se il paziente abbia mai accusato dolori nel petto o torace o addirittura notato dei
disturbi cardiaci non chiariti.
Si prosegue con la palpazione della spalla. Particolarmente importante sono i punti IC 15 e
16. Di regola, i punti nella regione del collo non sono dolorosi su pressione. Si dovrebbero
però considerare tutti i quadri clinici che potrebbero potenzialmente risultare in correlazione
per la loro posizione con i meridiani già menzionati e quindi indagare: se ci sono dolori nella
regione dell'angolo mandibolare o della mascella superiore, mal di denti o dolori alla mas-
cella, se l'occhio o entrambi gli occhi si gonfiano, se appariscono disturbi visivi, se la pres-
sione intraoculare è aumentata, se ci sono rumori soggettivi nell'orecchio, eventualmente tin-
nito auricolare o un dolore all’occipite.
Il referto tipico di un paziente affetto da dolore al quadrante si rappresenta come segue:
dolore su pressione dei punti IC 4, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, P 6 e P 5, sensazioni dolorose varia-
bili ai punti IC 14, 15, P 1, 2, IC 19, 20, VB 1, 14, 20 e 12.
• emicrania o cefalea • sindrome spalla-braccio
• dolore all’occipite • miogelosi nella regione delle scapole
• pseudo nevralgia del trigemino • sospettata ernia al disco intervertebrale
nella regione del rachide cervicale
• sindrome delle vertebre cervicali e toracico
• muscoli contratti alla schiena • tendovaginite con ricaduta
• lesione della spalla sugli avambracci
• «freddo alle spalle» • CRPS
Tabella 1: Diagnosi con dolore al quadrante dell'estremità superiore
11
12. I punti di agopuntura ed
il dolore al quadrante
Se la diagnostica mediante digitopressione è eseguita con precisione, dimostrerà che, di
regola, i punti IC 7-12 e P 6 risultano dolorosi alla pressione. In tal caso, abbiamo un dolore
al quadrante che risale all'irritazione di queste importanti sezioni del meridiano del colon (1).
In caso di un'anamnesi comprensiva con una varietà di diagnosi, la liberazione chirurgica
dei punti di agopuntura corrispondenti è infine indicata. Le diagnosi elencate nella Tabella
1 si riferiscono al dolore al quadrante dell'estremità superiore.
Secondo le esperienze acquisite sin d’ora, la Sindrome Dolorosa Regionale Complessa
(CRPS) rappresenta un dolore al quadrante ed è identica allo stadio 1 di SFM: la ricerca su
questo punto procede.
Diagnostica digitopressione del dolore al quadrante dell'estremità inferiore.
Per la diagnosi del dolore al quadrante inferiore, è essenziale seguire i punti di agopuntura
del meridiano del rene (fig. 1). In questo contesto, si dovrebbe prima esaminare la presenza
di un dolore di compressione all’avampiede. In seguito, il medico cercherà un dolore alla
pressione sul lato dorsale degli spazi tra le teste dell'osso metatarsale (VB 43, ST 44 e IC
2) (2). Il meridiano del rene è disturbato nel caso di dolore profondo della schiena, dolori nella
regione dell’anca, del trocantere, del femore, dolori all’articolazione del ginocchio, al tendine
di Achille, al tallone ed all’avampiede; in alcuni casi anche i meridiani della vescica e della
cistifellea, essendoci dei collegamenti trasversali. Attraverso MP 6 vi è un collegamento tra
i meridiani del fegato, della milza e del rene (9). Il meridiano del rene inizia con R 1 sul lato
plantare dell’avampiede. Se questo punto è disturbato, qualche volta è marcato da callosità
di una verruca plantare resistente alla terapia. In tal caso procedere con cautela. Il dolore
alla digitopressione di R 1 può essere simulato da un neuroma di Morton.
Mentre R 2 risulta raramente doloroso su pressione, i punti R 3, 4, 5, 6, 7 e 8 e MP 6 sono
di importanza cruciale per la diagnostica. Il disturbo in questi punti rappresenta l'esistenza
di fibromialgia del quadrante inferiore destro o sinistro. Il meridiano del fegato potrebbe
essere irritato dovuto al collegamento MP 6. Ciò si manifesta come dolore inguinale omola-
terale che potrebbe simulare un'ernia inguinale (inguine da calciatore).
L'irritazione del meridiano di milza-pancreas potrebbe provocare del meteorismo. Dal 30 al
40% dei pazienti fibromialgici manifestano infatti la Sindrome dell’Intestino Irritabile.
I collegamenti trasversali da ed al meridiano della vescica conducono al relativo disturbo che
potrebbero manifestarsi come dolore all’articolazione del ginocchio (V 38, 39, 40) e sulla
linea seduta (V 36). Qui, i pazienti riferiscono che in posizione seduta sembrano appoggi-
are su una zolla di ghiaccio della dimensione di una palla da tennis. Si manifestano ulteriori
dolori nella regione dell’articolazione sacrale o iliosacrale (V 27 - 34) espressa come dolore
Summary
Fibromyalgia is accompanied with painful acupucture points known as tender points. This is Iinked to the
anatomical structure of acupucture points. In principle they form a nerve vessel bundle penetrating sharp
outlined perforations of fascias, Iigaments and aponeuroses or channels in bones, i.e. bones of the face and
so on. The nerve vessel bundle is wrapped in a sneet of lose and easy inflammable connective tissue. The
axons of the nerve bundle are connected with cuti-myogenous, cuti-visceral and cuti-neuronal reflexes.
Disturbances of these feedback mechanisms can cause the development of tender points starting at one
quadrant of the body spreading with time throughout the body. At the same time more and more tenderpoints
develop because of excess collagen formation with compression of the nerve-vessel bundle within an infla-
med acupuncture point. We are able to demonstrate that surgical mobilisation of nerve-vessel bundle of defi-
nite acupuncture-points within a body quadrant relieves fibromyalgetic pain in 90% of the patients.
Keywords: Quadrant pain, acupucture points, acupressure, fibromyalgia, surgical intervention
12
13. I punti di agopuntura ed
il dolore al quadrante
profondo alla schiena. Inoltre, molti pazienti fibro-
mialgici soffrono di cistite interstiziale, disturbo
della vescica con scarso flusso di urina.
L'irritazione del meridiano della vescica può spar-
gersi in direzione retrograda, rispetto al suo punto
iniziale all'angolo interno di un occhio, e causare
mal di testa associati, dolori alla cervicale, tra le
scapole e la regione della muscolatura della
schiena. Molto spesso, il meridiano della cistifellea
è disturbato simultaneamente. Inoltre, si potrà dia-
gnosticare un dolore distinto di compressione
dell’avampiede anteriore (vedasi sopra). Dolori su
pressione nelle zone VB 35, 36 e 37 sono piutto-
sto rari.
Contrariamente, i punti VB 32 e 33 risultano
spesso dolorosi su pressione. In caso di dolori
nella regione dell’anca o sopra il trocantere, VB 30
risulta doloroso su pressione.
Il dolore condotto attraverso il meridiano della cisti-
fellea potrebbe, a causa dell’incrocio con il meridi-
ano del colon nella fossa sopraclaviculare, inten-
sificare il dolore provocato dal meridiano del colon Fig. 1: Rappresentazione del meridiano del
simultaneamente disturbato, oppure causare il rene (Ni) con i punti attinenti al problema del
dolore profondo della schiena
dolore al collo/occipite nel caso in cui il meridiano (secondo 9 da 2).
del colon non fosse disturbato. I meridiani del
rene, della vescica e della cistifellea sono conn-
essi attraverso il meridiano del colon che consente
quindi ad un dolore al quadrante superiore di Stadio Diagnosi
estendersi anche al quadrante inferiore dello
stesso lato. 1 un quadrante è colpito
Come risultato di questo collegamento, il dolore al 2s un quadrante vicino è colpito
quadrante superiore si trasformerà nel dolore di (standard)
una metà del corpo che colpirà anche il quadrante
inferiore dello stesso lato, ed il dolore al quadrante 2h un quadrante vicino è colpito
inferiore si trasformerà nel dolore di una metà del (semilaterale)
corpo che colpirà anche il quadrante superiore
2d un quadrante vicino è colpito
dello stesso lato (Tabella 2). (diagonale)
Il collegamento trasversale tra il lato destro e
3 ambo i quadranti vicini sono
quello sinistro, percorre attraverso l’incrocio dei colpiti
meridiani del colon nella regione dell'infundibulo al
labbro superiore, così come il meridiano Ren-Mai 4 tutti i quadranti sono colpiti
e Du-Mai alla linea centrale anteriore e posteriore (questo stadio corrisponde
del corpo (9). alla fibromialgia generalizza-
ta dove tutti i 18 tender
Il dolore al quadrante/ad una metà del corpo dia- point della classificazione
gnosticato per mezzo di digitopressione può ACR iniziale risultano dolo-
essere considerato soltanto un criterio per l'inter- rosi su pressione)
vento, se le procedure di esame tradizionale, ed in
particolare i metodi di rappresentazione grafica,
nonché l’esame reumatologico di laboratorio non Tabella 2 : La classificazione dei stadi di
produssero delle caratteristiche distintive. Se è fibromialgia secondo Bauer 2002
13
14. I punti di agopuntura ed
il dolore al quadrante
possibile una terapia con metodi tradizionali, la diagnostica mediante digitopressione è usata
soltanto per stabilire la diagnosi.
Nei casi delle diagnosi elencate nella Tabella 3, la ricerca per una causa del dolore che il
paziente manifesta non avrà molto successo, finché non si prenda in considerazione una
fibromialgia non riconosciuta in prece-
denza come possibile causa dei disturbi.
• lieve protrusione del disco
Ci sono pochissimi casi in cui è compren-
intervertebrale
sibile che a pazienti 30-40-enni sono stati
inseriti un'anca artificiale o un’articola-
• lieve protrusione del discointervertebrale
zione artificiale del ginocchio come con-
senza compressione sul sacco durale
seguenza di un dolore perenne. È errato
considerare che il dolore sia esclusiva-
• stenosi con compressione dubbiosa
mente degenerativo e causato da artrosi.
della radice del nervo di piccolo grado
Ecco la ragione dietro la percentuale rela-
tivamente bassa di successo (40-60%) di
• cambi degenerativi locali moderati
certe operazioni ai dischi intervertebrali, di
sostituzioni di giunti articolari ed artrosco-
• artrosi moderata dell’articolazione del
pie.
gomito, articolazione della spalla, ecc.
La procedura operativa è già stata illust-
• artrosi uncovertebrale distinta ma no rata ampiamente (1, 2). Di seguito sarà
molto intensa spiegata nuovamente in breve, usando il
quadrante superiore quale esempio (fig.
• osteoporosi moderata 2).
Si esegue un'incisione cutanea a “S” di
lunghezza di 8 cm, partendo dall’epicon-
Tabella 3: Esempi di diagnosi che possono essere dilo laterale verso il distale per consentire
simulate da fibromialgia l'esposizione dei punti attinenti al dolore al
quadrante superiore, di modo che si possano scoprire rispettivamente le fasce e i fori di apo-
neurosi dei punti IC 10 e IC 11 così come P 5 e P 6. I fasci nervovascolari sono seguiti in
profondità per alzare ed incidere un'arcata di Frohse restringente o un nodo di Henry.
Le diramazioni muscolari del nervo radiale che perforano la fascia/aponeurosi sul lato
posteriore in un punto di agopuntura specifico (IC 7), sono scoperte successivamente. I fasci
nervovascolari vengono preparati attentamente, allargando o incidendo i fori corrispondenti.
I margini del taglio della fascia/aponeurosi sono da adattare per mezzo di sutura con mate-
riale assorbente. Si chiudono cute e subcute attraverso sutura intradermica continua. Immo-
Fig. 2:
Sentiero del meridiano del colon
lungo l'avambraccio (Di)
(linea continua).
I punti Di 7, 8, 9 10 e 11 del meri-
diano del colon sono rappresen-
tati oltre al punto Lu 5 del meridi-
ano del polmone.
Il punto di incisione della pelle
è rappresentato da una
linea tratteggiata.
14
15. I punti di agopuntura ed
il dolore al quadrante
bilizzazione successiva dell'estremità con un bendaggio in cotone per 24 ore. Esercizi di
movimento attivo dal 1° giorno POP (POP = postoperatorio); in caso di suture assorbibili, la
stessa si dissolverà dopo 14 giorni, i nodi cadranno (in caso di sutura non-assorbibile, rimo-
zione dei fili).
Per quanto riguarda le gambe inferiori, i punti chirurgici operativa sono R 3, 4 5, 6 e 7 non-
ché MP 6.
Esercizio parziale è consentito il giorno dell’intervento.
Generalizzando, si può dire che in caso di dolori alla spalla e nella regione del collo, si dovrà
operare l'avambraccio, ed in caso di dolori alla schiena il malleolo interno - a sorpresa del
paziente e dello specialista premedicante.
Pazienti
Sino alla fine dell'anno 2000, è stata eseguita la diagnosi mediante digitopressione con più
di 1.100 pazienti. Complessivamente 627 pazienti sono stati sottoposti ad interventi chirur-
gici (Tabella 4), 401 pazienti potevano essere monitorati dopo l’intervento (aggiornato al
dicembre 2000, vedasi anche la statistica a dieci anni, pagina 19, presentata il 17 giugno
2001, in Velden/Wörthersee in occasione del 9° anniversario dell'associazione contro il
dolore austriaca).
■ 1.100 pazienti esaminati
■ 627 pazienti operati
■ 401 pazienti monitorati dopo l’intervento (ott./nov./dic. 2000)
1%
Senza disturbi
(66%) 11%
Miglioramento dei disturbi 22%
(22%) 66%
Senza successo
(11%)
Niente informazioni(1%)
Tabella 4: Fibromialgia - la terapia causale attraverso l’intervento chirurgico
Percentuale di successo per il periodo dal 1990 al 2000
Discussione
Con i pazienti che avevano subito un intervento chirurgico a causa della fibromialgia, si è
sempre dimostrato che soffrivano di un dolore al quadrante corrispondente al momento
dell'esame o già dall'inizio della malattia (1, 2).
La fibromialgia può partire nella regione di un quadrante ed essere limitato ad un quadrante
nella sua fase iniziale (10). La fibromialgia può essere suddivisa in diversi stadi (Tabella 2)
integrando la sindrome CRPS senza la minima difficoltà.
L’esecuzione della diagnosi mediante digitopressione e l'esame dei tender point come punti
di agopuntura, porta alla conclusione che ci sono delle fasi iniziali di fibromialgia e che que-
sti stadi sono concreti e diagnosticabili quale dolore al quadrante e/o quale dolore di una
metà del corpo. Nel caso di una corrispondente diagnosi distinta, il quadrante più doloroso
o il primo quadrante affetto dovrà essere operato. Pazienti con quattro quadranti ugualmente
affetti devono essere operati prima sui quadranti superiori delle mani.
Attraverso l’intervento chirurgico, i pazienti hanno una buona prospettiva di liberarsi dai loro
disturbi. Il paziente non è quindi costretto di convivere con questo dolore (presumibilmente)
non curabile con alcuna terapia. La fibromialgia è considerata dalla medicina tradizionale
15
16. Epilogo / Bibliografia
una malattia incurabile (4). La diagnosi mediante digitopressione ha creato un nuovo
accesso alla terapia causale. La fibromialgia è quindi curabile.
Epilogo
I pazienti domandono giustamente:
• Chi mi crederà?
• Chi mi aiuterà nell’affrontare l'umiliazione e l'ignoranza?
Le informazioni contenute in questa guida per il paziente non sono da considerarsi
esaustive, ma servono allo scopo di un primo approccio a questo quadro clinico piuttosto
ignoto ma frequente, ed intendono indurre il lettore a dedicarsi ulteriormente
all’argomento fibromialgia in futuro.
Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito
http://www.fms-bauer.com
oppure contattando direttamente:
office@fms-bauer.ch
16
17. È stato provato senza alcun dubbio:
La sindrome fibromialgica (SFM) è una
malattia organica con cause somatiche
Il problema terapeutico: Risolto fig.2
fig.1
Un’unica incisione consente l'esame di 7-8
strutture che corrispondono ai punti di ago-
puntura, la rimozione dei strati contenenti pro-
teine e la decompressione dei segmenti e
delle parti terminali del nervo che posano
sotto.
Quadrante superiore: Incisione a “S” sul
retro prossimale dell'avambraccio (fig.1)
Quadrante inferiore: Incisione a “L” dietro
alla caviglia interna (fig.2)
Anestesia: Anestesia regionale/locale
Lo scopo ed il significato di questo intervento
chirurgico e della terapia chirurgica della sin-
drome del tunnel carpale (STC) sono gli
stessi. Nel caso della sindrome del tunnel car-
pale, l’intervento chirurgico è altresì conside-
rato l'unica terapia causale. Anche la sin-
drome del tunnel carpale non si limita sempre
ad un lato del corpo, ma può colpire entrambi
le mani. In tal caso, un secondo intervento
dovrà essere eseguito sul lato opposto, e
sarebbe errato considerare che, il primo inter-
vento chirurgico fosse stato inutile data l’esi-
genza di operare ora il lato opposto.
Per quanto concerne l’intervento al quadrante
per SFM, un’operazione può essere suffi-
ciente. I casi che richiedono operazioni su tutti
i quattro quadranti sono, comunque, rari.
L’agglomerazione fibrosa
(strati) del passaggio affetto
Nota: della triade anatomica arte-
ria-vena- nervo viene
Attualmente si operano 80 - 90 pazienti al rimossa nel corso di un inter-
mese. L’agglomerazione del passaggio della vento al quadrante ...
triade anatomica arteria-vena-nervo affetta,
porta ad un'ostruzione dei condotti dei piccoli
nervi di intensità variabile. Questo impedi-
mento si nota come un segnale di nocicettori
che si rappresenta come dolore. La deaffe-
renziazione conduce al sollievo della soglia di
dolore sovraccarica (la quale non è ridotta,
ma piuttosto sovrastimolata) che riprende la
sua funzione. La memoria del dolore - non
avvenendo più molte afferenze patologiche -
rallenta sino a fermarsi come un orologio con
meccanismo manuale. … e consegnata al paziente.
La tipologia dello strato e
Conclusioni: dell’agglomerazione (tessuto
cicatrizzato) è analizzata in
La causa di SFM non è assolutamente psico- cooperazione con un rino-
logia. La medicina psicosomatica commette mato istituto patologico.
un grosso errore.
17
18. Indirizzi / Informazioni supplementari
Prof. Dr. Dr. med. Johann Bauer
Professore associato in Chirurgia all’Università Ludwig Maximilian
Monaco di Baviera, Germania
eMail: office@fms-bauer.ch
Internet: www.fms-bauer.com
Studio (controlli/esami + interventi chirurgici)
Falkenweg 1, CH - 6340 Baar, Svizzera
+41 (0)41 763 16 60
+41 (0)41 763 16 61
Segreteria/ufficio (Informazioni + appuntamenti)
+41 (0)41 763 16 60
+41 (0)41544 27 22
Chiediamo la comprensione dei pazienti per il fatto che non si possano eseguire diagnosi o consigli medici "on-
line". Il miglior modo è fissare un’appuntamento per un esame o un intervento via telefono, e-mail o inviando una
lettera o un fax. Ci sono molte persone che ci chiamano per chiedere consiglio. Pertanto, il nostro telefono è spesso
occupato - non abbiamo un call-center con tanti operatori telefonici. Se non si riesce a contattarci immediatamente,
preghiamo semplicemente di riprovarci più volte finché non ci si riuscirà! Per essere ricontattati si può anche las-
ciare un messaggio sulla nostra segreteria telefonica indicando nome e recapito.
Il metodo operativo (intervento al quadrante) è stato sviluppato dal Professor Bauer ed egli è l’unico – in tutto il
mondo – a praticarlo. Non abbiamo alcun elenco di medici a disposizione che sono veramente competenti nella
fibromialgia, perché ce ne sono pochi - e non solo in Germania. Resterà compito del paziente trovare uno specia-
lista nelle proprie vicinanze - una telefonata all’ordine dei medici locale potrà essere utile. Chiediamo altresì la com-
prensione di non poter fornire elenchi di pazienti che sono o erano in trattamento dal Prof. Bauer, per ovvie que-
stioni legali e la riservatezza dei dati.
I trattamenti medici dal Professor Bauer sono a titolo privato – ciò significa che egli non è un medico convenzio-
nato e non collabora con alcuna Assicurazione contro le malattie o mutua. Il paziente riceverà una fattura da pagare
nello studio (VISA o contanti). Se ci sarà il rimborso delle spese per esami/controlli e/o dell'intervento da parte
dell’assicurazione contro le malattie e/o mutua e l’eventuale ammontare dipenderà da ente a ente. Qualche assicu-
razione rimborserà le spese interamente (come cosiddetto "tentativo di terapia "), l'altra ne pagherà la metà, un’al-
tra ancora pagherà soltanto una parte o addirittura nulla. Dipenderà sempre dall’interlocutore e dalle condizioni spe-
cifiche della convenzione con l’assicurazione/mutua. Il miglior modo è quello di presentare semplicemente il
preventivo dei costi (allegato) alla propria compagnia di assicurazione sanitaria e negoziare il rimborso. Sarà in ogni
caso compito del paziente, e non quello del nostro studio medico, negoziare con il proprio assicuratore.
Link relativo alla spiegazione del metodo (presentazione di manifesti, San Diego, 2002), Titolo: "Un metodo nuovo
per la diagnosi e la terapia della sindrome fibromialgica (SFM)": http://www.fms-bauer.com/usa/presentation.html
Per approfondire: Per approfondire:
Bauer J.A. FIBROMIALGIA - Bauer J.A. Fibromyalgia –
LA SCOPERTA RISOLUTIVA Healing is possible
CONTRO IL DOLORE (Fibromialgia - Guarire è possibile)
E.S.I. SpA Senza dolore attraverso il tratta-
Edizioni Scientifiche mento della causa)
Italiane, NAPOLI, ITALIA Lingua: inglese
Tel: +39 081-7645443 PBX Editore: Trafford Publishing
Fax: +39 081-7646477 (UK) Ltd, Oxford 2007
ISBN : 8849510764 Rilegatura: cucita
Cod. ESI : 1105038050 ISBN : 142513515
18
19. Pratica/chirurgia Prof. Dr. Dr. med. J. Bauer
Falkenweg 1, CH-6340 Baar, Schweiz
Telefon: +41 (0)41 763 16 60, Fax: +41 (0)41 763 16 61, eMail: office@fms-bauer.ch
Preventivo per visita medica specialistica
per la diagnosi della sindrome fibromialgica
Preventivo dei costi per quadrante arto superiore
Un intervento chirurgico al quadrante superiore (operazione al braccio):
CHF 4'600.00
Preventivo dei costi per quadrante arto inferiore
Un intervento chirurgico al quadrante inferiore (operazione alla gamba):
CHF 4’850.00
La visitá/Diagnosi calcolata dopo la durata
à CHF 460.00 / ora
I trattamenti medici eseguiti dal Prof. Bauer sono privati. Dopo la visita eo
dopo la chirurgia il paziente riceve regolare ricevuta fiscale da pagare al momento.
Qualora volgiate ottenere dei rimborsi: Si potrebbe provare a fornire la ricevuta
fiscale alla propria agenzia assicurativa, ma il Prof Bauer non può garantire assolu-
tamente il risarcimento delle spese. Il modo migliore per ottenere un rimborso è
quello di prendere un appuntamento con personale qualificato della vostra agenzia
assicurativa e spiegare ad esso la situazione chiedendo chiarimenti. Le spese dell'o-
peratore possono variare secondo la difficoltà dell'intevention chirurgico e loro rap-
presentano solamente una dichiarazione non impegnativa. L'ammontare esatto del-
la fattura non può essere determini che dopo l'operazione.
Il pagamento dei costi della visita e/o dell'operazione chirurgica è possibile solo in
contanti in franchi svizzeri o in Euro (Prezzo EUR = tasso di cambio corrente)
oppure con carta di credito VISA con copertura sufficiente. Il paziente dovrebbe
informarsi delle limitazioni della carta presso la propria banca.
Atenzione: D'ora il numero segreto di quattro-cifras PIN (Personal Identification
Number) è necessario per pagamenti con carta di credito VISA. Questo PIN Lei ha
ricevuto della Sua banca insieme con la carta. Senza questo PIN un pagamento non
è più possibile.
19
20. Domande frequenti
Domande frequenti a riguardo degli interventi chirurgici
Agency for Healthcare Research and Quality (Agenzia per la Ricerca e la Qualità sanitaria), Rocheville, citato da Jörg Blech, Heillose
Medizin (Medicina incurabile), editore: S. Fischer Verlag, Francoforte sul Meno 2005, pagine 232-233)
Qui: L’Intervento al quadrante secondo Bauer in fibromialgia / sindrome fibromialgica (SFM)
1) Perché questo intervento elettivo deve essere eseguito?
Questo intervento elettivo non deve essere eseguito obbligatoriamente. Dipende da ciascuno se intende continuare con il trattamento
finora adottato, se pensa di poter sopportare e vivere con la propria indisposizione. Comunque, attenzione! La sindrome della fibro-
mialgia è una malattia cronica che peggiora in fasi nel corso di decenni ed infine porterà all’incapacità di lavorare e guadagnare e darà
luogo all'invalidità (sedia a rotelle, essere legati al letto). In seguito al dolore qualche volta meno intenso, ma mai assente, questa malat-
tia può provocare danni alla propria personalità e portare in seconda istanza a disturbi psichici. Questi cambiamenti sono la conse-
guenza, non la causa della malattia. La quota di suicidio si aggira sul 15%, ed è probabile che aumenti dopo l’assunzione di farmaci
che agiscono sul sistema nervoso centrale - le statistiche non sono disponibili, come per molto tempo non erano disponibili sulla noci-
vità del fumo.
2) Ci sono alternative alla chirurgia elettiva?
No. L'intervento al quadrante è l'unico trattamento che elimina causalmente la sindrome di compressione di piccoli nervi. Tutte le tera-
pie multi-modali sono incomplete. Neppure sono efficaci nel caso di una sindrome inequivoca del tunnel carpale. Per documentare
l'efficacia di farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale sui sindromi di compressione, sarebbero dovuti essere esaminati con
uno studio con prospettiva multi-centro, doppio-cieco, casualizzato, placebo-controllato - ma ciò non avvenne. Le terapie multi-modali
non possono trovare l'uscita da un vicolo cieco.
3) A cosa punta invece l'intervento elettivo?
L’obiettivo e lo scopo dell’intervento sono la scomparsa persistente del dolore e di altri disturbi causati dalla fibromialgia. Inoltre, sarà
fermato il progresso della malattia (vedasi paragrafo 1).
4) Quale è il beneficio effettivo dell'intervento?
Eseguendo l’intervento riguardante un singolo quadrante su 1.000 pazienti, 600 di loro manifesteranno la perdita di disturbi in tutti i
quattro quadranti, tantoché potranno cessare l’assunzione di tutti i farmaci, sospendendo altri trattamenti (=cure). Chiaramente, il danno
già causato a giunture e capsule nonché le conseguenze di lesioni, rimangono, come il fatto immutabile che il paziente diventa più anzi-
ano.
Per 300 pazienti, dopo 1 anno si può osservare soltanto un miglioramento. Può darsi che:
a) il quadrante operato si libera dai disturbi, mentre i rimanenti tre non recuperano,
b) il quadrante operato nonché i 3 quadranti rimanenti si liberano rapidamente dai disturbi, ma dopo un po' di tempo l’effetto scompare,
c) dopo 12 mesi, tutti i 4 quadranti sono migliorati in qualche modo, ma il paziente non percepisce questo successo come rilevante,
d) il quadrante operato è assolutamente esente da disturbi, ed ora il corpo del paziente (il suo cervello) considera questo quadrante
senza disturbi quale valore di riferimento (zero) nel paragone con i rimanenti tre. Di conseguenza, il paziente ha l'impressione che gli
altri tre quadranti siano ora più dolorosi rispetto a prima,
e) all'inizio, durante le prime settimane o i primi mesi postoperatori, un aggravamento iniziale (conosciuto anche nell’omeopatia) ha
luogo, e soltanto dopo si ottiene il risultato citato sotto a),
f) casi che rappresentano combinazioni di varie forme citate sotto a) - e) appaiono.
Nel caso di alcune caratteristiche notate riguardo ai punti da a) a f), raccomandiamo perciò ai nostri pazienti di contattare il chirurgo
che ha compiuto l'intervento per utilizzare il vantaggio di un controllo postoperatorio (al costo di ca. 50 - 80 Euro). Ci raccomandiamo
di non trascurare questa opportunità tra il sesto ed il nono mese postoperatorio.
5) Quali sono i rischi dell’intervento?
Su 1.000 pazienti che subiscono l'intervento, c'è il rischio che 70 di loro non ne traggano alcun profitto, e nei loro casi neache il pro-
gresso della malattia potrà essere prevenuto.
Rischi generali:
20 pazienti su 1.000 notano emorragie nel bendaggio durante le prime 24 ore, o lo sviluppo di infezioni sino alla suppurazione, o con-
siderano che la cicatrice risultante non sembri la solita linea sottile. Perciò, il cambio del bendaggio il giorno susseguente all'inter-
vento è obbligatorio. Ciò significa che il paziente dovrebbe restare la notte in un albergo o una pensione, presentarsi la mattina suc-
cessiva per il controllo. In 9 casi su 1.000 dopo l’intervento l’arto superiore o inferiore si gonfia, diventa blu e diventa molle - ci sono
degli esercizi speciali per reagire a questo processo, ed il paziente sarà istruito come praticarli. Un paziente su 1.000 subisce una lesione
di qualche nervo, vaso sanguino o tendine che può essere riparato utilizzando metodi della microchirurgia intraoperatoria.
6) Quanto tempo passa finché il paziente recupera dall'intervento?
Il permesso di malattia dura 6-8 settimane dopo l’intervento sull’arto superiore, 8-12 settimane dopo un intervento che riguarda l’arto
inferiore. Sport, mestieri domestici pesanti, ecc. sono soltanto possibili sino ad un'estensione limitata durante i primi 3 mesi posto-
peratori. Guidare la macchina non è possibile fino a 3 - 6 settimane dopo l’intervento a seconda del quadrante operato: se l'intervento
riguardava il lato destro, l'incapacità di guidare sarà più lunga (a causa delle manipolazioni della leva di cambio e del pedale del freno).
7) Che cosa accade se l'intervento non viene eseguito?
Per una risposta vedasi i paragrafi 1) e 2).
8) Quante volte è stato eseguito questo intervento finora?
Su 10.000 pazienti fibromialgici esaminati, questo intervento è stato compiuto 2.500 volte. Per dati statistici a riguardo dei risultati
vedasi paragrafo 4). Queste statistiche (concernenti la qualità ed il successo dei risultati finali) sono basate su interrogazioni eseguite,
raccolte, e statisticamente valutate da periti indipendenti 3, 6 e 12 mesi dopo l'intervento. Alla fine del 2008 saranno disponibili anche
i risultati del secondo studio riguardante i risultati postoperatori 3 anni dopo l’intervento.
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21. L’ignoranza genera confusione
Qualsiasi specialista esperto in chirurgia della mano sa come alcuni pazienti soffrano di sindrome del tunnel carpale a entrambi
gli arti superiori. Due mani, due operazioni. Non necessariamente!
Qualsiasi specialista esperto in chirurgia della mano sa come si debba innanzitutto intervenire sul lato maggiormente compro-
messo.
Qualsiasi specialista esperto in chirurgia della mano sa come spesso l’operazione sull’altro lato non sia necessaria, poiché dopo
alcuni mesi entrambe le mani, anche quella non sottoposta a intervento, mostrano segni di ripresa.
La sindrome fibromialgica è espressione di molteplici sindromi da compressione croniche a carico di piccoli nervi (o termina-
zioni nervose) o sezioni nervose, che costituiscono il "nucleo " di forami e tunnel, chiamati punti di agopuntura.
Nel caso dell’intervento sui quadranti il possibile obiettivo è rappresentato da 4 sezioni del corpo, 4 quadranti, 4 operazioni. Non
necessariamente!
In occasione di ogni visita il professor Bauer stila un’anamnesi mirata, cercando non solo di verificare che le sofferenze siano
riconducibili alla sindrome fibromialgica, ma anche di scoprire il momento e il sito in cui la patologia si è manifestata per la prima
volta. Sopra o sotto? A destra o a sinistra?
L’esame obiettivo verifica la dolorosità delle aree algogene (tender point) e permette di tracciare una cartografia del dolore.
Con l’ausilio di anamnesi mirata e cartografia, il professor Bauer è in condizione di determinare se il paziente sia affetto da sin-
drome fibromialgica, eventualmente a quale stadio, quale sia il quadrante maggiormente colpito da sottoporre a intervento. Il pazi-
ente conferma con la propria firma l’accettazione dei risultati dell’anamnesi e concede l'autorizzazione all'intervento.
Occorre ricordare che 428 dei 457 pazienti coinvolti nello studio iniziato il 23 settembre 2004 erano stati sottoposti a tutte le tera-
pie multimodali complete, senza risultati positivi. A tutti i pazienti è stata diagnosticata la sindrome fibromialgica. Le affermazioni
secondo cui il professor Bauer non eseguirebbe alcun intervento sulla SFM sono così confutate.
Il controllo della qualità dei risultati, prassi consueta in tutte le discipline chirurgiche, ha evidenziato la scomparsa definitiva dei
disturbi nel 60-65% dei casi dopo una singola operazione al quadrante. Il restante 20-30%, che non riporta alcun miglioramento,
oppure solo un miglioramento passeggero o limitato ai quadranti operati, o un peggioramento ai quadranti non operati (la causa
è da ricercarsi nell’impiego del quadrante privo di disturbi come punto zero, con cui confrontare i quadranti non operati), in fase
preoperatoria viene informato delle suddette possibilità, nonché della necessità di sottoporsi a una visita post-trattamento a 6 -
9 mesi dall’intervento.
La visita post-trattamento serve a determinare l’eventuale compatibilità della sensibilità soggettiva del paziente con la cartogra-
fia. Comunemente occorre comprovare come un altro quadrante non operato abbia ora acquisito la funzione di origine del dolore
e debba essere sottoposto a intervento.
La totale scomparsa dei disturbi richiede al massimo l'intervento su tutti e quattro i quadranti.
Alcuni pazienti riescono a convivere con i disturbi residui dopo una singola operazione. La loro condizione si considera “miglio-
rata”.
Esistono tuttavia anche pazienti che non si attengono alle indicazioni, si lasciano influenzare da medici scettici o in mala fede
oppure negano semplicemente il successo dell’intervento a fini pensionistici. I suddetti soggetti vengono considerati “non res-
ponder“ per svariati motivi. Il loro numero si è considerevolmente ridotto (in seguito al miglioramento del controllo post-opera-
torio) e nel secondo studio (2005 – 2008) si è attestato sul 3,06% contro l’ 11% precedente.
Prof. Dr. Dr. med. Johann Bauer
Professore associato in Chirurgia all’Università Ludwig Maximilian
Monaco di Baviera, Germania
Internet: www.fms-bauer.com
Studio (controlli/esami + interventi chirurgici)
Falkenweg 1, CH - 6340 Baar, Svizzera
Tel: +41 (0)41 763 1660
Fax: +41 (0)41 763 1661
Segreteria/ufficio (Informazioni + appuntamenti)
Tel: +41 (0)41 763 16 60, Fax: +41 (0)41 544 27 22
eMail: office@fms-bauer.ch
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22. Domande per la diagnosi del dolore
Domande generali
• Di che genere sono i dolori ?
• Da quanto durano ?
• Ha consultato già altri medici ? Quali ?
• Le è stata già diagnosticata una fibromialgia ?
• Quali diagnosi le sono state fatte ?
• Quali cure sono state intraprese ?
• È già stato operato ?
Domande relative al quadranti superiori
(Testa, nuca, spalle, estremità superiori)
Ha dolori sul lato destro o sinistro, al centro, variabile
• Dolori alla nuca/schiena
• Dolori intrascapolari Contratture, miogelosi
• Dolori occipitali Emicrania Ronzii auricolari/Tinnito
• Problemi dentali, mascella superiore, mandibola, articolazione
temporo-mandibolare, seni paranasali
• Gonfiore delle palpebre, lacrimazione, disturbi visivi
• Dolori alla spalla: a riposo, dipendenti da movimento, da posizione
• Dolori a raggio alla spalla
• Dolori sul lato esterno del braccio, dolori al gomito
• Tenosinoviti, dolori articolari della mano, edema a mani/dita
• Astenia
• Dolori cardiaci
• Dolori sotto l'arco costale, allo sterno, nell'area della ghiandola mammaria
• Sudorazione notturna, febbre, disturbi del sonno
• Dispnea, disturbi della deglutizione
• Manualità ridotta: gli oggetti le cadono di mano
• Dolori nello svolgimento d'attività normali (stirare, scrivere, sbucciare ecc.)
• Formicolio nelle mani/braccia, intorpidimento delle dita, mani freddi
• Osteoporosi, artrosi, reumatismi
Domande relative al quadranti inferiori
(Schiena/Estremità inferiori)
Ha dolori sul lato destro o sinistro, al centro, variabile
• Dolori di schiena, dolori all'osso sacro, artrosi ilio-sacrale, sindrome delle
faccette vertebrali
• Problemi alle anche
• Trocanterodinia
• Insensibilità nella zona femorale, dolori alle natiche
• Dolori alle ginocchia
• Dolori al polpaccio, crampi al polpaccio, spasmi muscolari, «restless legs»
• Difficoltà a salire e scendere le scale
• Disturbi circolatori
• Osteoporosi
• Artrosi
• Ritenzione idrica/edemi
• Dolori nell'area del tendine d'Achille, del calcagno (achillodinia, spina calca-neare),
del metatarso, delle eminenze delle piante dei piedi
• Formicolio, prurito, intorpidimento, piedi secchi e screpolati, piedi freddi
• Dolori inguinali
• Addome gonfio, sindrome dell'intestino irritabile, vescica irritabile
• Assume ormoni ? (problemi mestruali, tiroide, glicemia)
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