Le prospettive dell'Open Data - Francesco Tortorelli (Agenzia dell’Italia Dig...
Open City Platform_FORUM PA_call4ideas
1. Mirco Mazzucato/INFN
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
(A nome dei proponenti e PA del progetto OCP)
Ambiti: Cloud computing e razionalizzazione del patrimonio infrastrutturale
Dematerializzazione e digitalizzazione dei processi amministrativi
Mobile Payment & Commerce e Sanità elettronica
Sviluppo di un’infrastruttura cloud federata
per accelerare l’attivazione digitale dei servizi
per la PA
2. Presentazione del gruppo di lavoro
ATI Toscana/E.R.
Open City Platform parte
dall’esperienza del progetto PRISMA
Le tre regioni Insieme al Lazio, l’Umbria e l’Agenzia per
l’Italia Digitale hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa per
l’attuazione del piano strategico Crescita Digitale, dando
vita al Cloud dell’Italia Mediana che fa riferimento a OCP
+ Personale di numerose PAL
sperimentatrici di Marche, Emilia
Romagna e Toscana, le tre regioni
che guidano gli sviluppi di OCP per
accelerare l’adozione di modelli
nativamente digitali
nell’erogazione dei servizi sul
territorio.
3 Grandi Aziende
2 Enti di Ricerca
15 PMI organizzate in 2 ATI
La Compagine dei Proponenti
del progetto OCP comprende
personale fornito da:
Coordinato da : M. Mazzucato
3. Il progetto Open City Platform-OCP sta sostenendo efficacemente la realizzazione di una solida
infrastruttura IT nazionale federata di private Cloud che abilita l’attivazione digitale on demand di
nuovi servizi, open data e open service e il loro uso condiviso, controllato e sicuro da parte di
amministratori cittadini e imprese indipendentemente da dove questi siano ospitati
Questa si può ottenere installando nei Data Center sotto controllo della PA la piattaforma Cloud open
source di OCP (IaaS, PaaS e SaaS), che è stata ottenuta integrando le più diffuse e solide componenti
aperte sviluppate a livello mondiale, garantendo i livelli massimi di trasparenza, privacy dei dati e
compliance alle normative nazionali richiesti ad una PA e nello stesso tempo la possibilità di utilizzo di
cloud commerciali quando è necessario
L’openness di OCP consente di evitare il vendor lock in, supporta l’uso d’ identità federate e di un
sistema autorizzativo e di policy enforcement compatibile con SPID, la possibilità di scaling verticale e
orizzontale per le applicazioni, il disaster recovery a livello geografico, la disponibilità di un Application
Store con un livello autorizzativo adeguato per poter sostenere l’attivazione digitale di nuovi servizi in
infrastrutture cloud diverse, la capacità di gestire il ciclo di vita di applicazioni e servizi in infrastrutture
cloud eterogenee mascherandone la complessità e la disponibilità di ambienti specifici per accelerare
lo sviluppo e il deployment di nuove applicazioni per la PA
Presentazione dell’idea o soluzione 1/2
4. La soluzione proposta ha una valenza del tutto generale e può essere in linea di principio
adottata da una qualunque PA che abbia un Data Center di riferimento per le proprie
attività IT rendendone i servizi e dati ospitati integrabili e condivisibili a livello nazionale
Nel modello di razionalizzazione considerato le Regioni agiscono come intermediari verso
altre PA collegate ( ad es. comuni) sia per l’acquisizione dei necessari servizi Cloud
infrastrutturali, che per l’acquisizione di nuove applicazioni e open service (stazione
appaltante), che come centri per il riuso di applicazioni aperte proprietarie, che come
interfacce verso i nodi cloud nazionali
Al momento la piattaforma di OCP contiene componenti IaaS, PaaS e SaaS di valenza
generale e una PaaS4eGov che fornisce un ambiente di sviluppo con componenti
riutilizzabili specifici principalmente per l’eGov.
In futuro potranno essere create altre PaaS specifiche per eHealth, Ambiente etc
Presentazione della soluzione 2/2