1. Perché leggerlo:
Perché leggendolo si ha la sensazione di aver di fronte
all’autore, di stare comodamente seduti a conversare in
sua compagnia, per quel clima di cordialità, d’intimità,
d’aspettativa che si instaura subito tra il suo dire e l’altrui
ascoltare.
Perché è una dichiarazione d’amore accorata, delicata,
sentita, attenta e dettagliata al suo lavoro, alla sua
“gente”, plasmata in una dimensione comprensibile anche
per l’inesperto.
Perché ha uno stile chiaro, semplice, non estremamente
medico né unicamente scientifico seppur professionale e,
in alcuni tratti, volutamente autobiografico ma
assolutamente privo di noia, ripetitività, artificio.
Perché è una voce mai ambiziosa, mai pretenziosa, che
accompagna, che racconta, che spiega, che fa chiarezza,
che rassicura, in una dimensione umana che avvince e
trascina fino alla fine, fino all’ultimo rigo, facendo
rimpiangere che sia già finito.
Perché si legge senza trovar volontà di pausa.
Perché è un libro per chi conosce, affinchè sappia, e per
chi sa, affinché si cerchi e si ritrovi nelle vite che si
raccontano, nei drammi, nelle solitudini, nelle speranze.
Contenuti:
In una deliziosa esemplificazione delle procedure utilizzate in psicoterapia, si pone il linguaggio al centro dello
scambio comunicativo fra terapeuta e paziente con la finalità di trovare i punti di collegamento tra gli aspetti teorici
della psicoterapia ericksoniana e l'applicazione pratica di essi nell'attività clinica giornaliera.
La I parte affronta concisamente la storia del fenomeno ipnosi e l'origine dei suoi miti. Delinea la natura e la
fenomenologia dello stato di trance ed indica al lettore la strada per poter indurre tale stato nel suo paziente.
La II parte esplicita le dinamiche della trance ed esamina lo strumento operativo più importante a disposizione del
clinico: il linguaggio.
La III parte analizza l'approccio ipnotico in psichiatria.
La IV parte tratta dell'impiego delle tecniche ipnotiche nel controllo del dolore dopo una attenta disamina del
vissuto che il paziente ha di questo fenomeno.
La V parte è dedicata all'esposizione di casi clinici.
La VI parte affronta il problema dell'atteggiamento professionale del terapeuta.
A chi è diretto:
A tutti coloro i quali si servono della comunicazione nella interazione quotidiana con l’altro da sé.
Oltre quindi ad essere formativo per chi opera nel campo delle helping professions: medici, psichiatri,
psicoterapeuti, psicologi, assistenti sociali ed infermieri, è altresì indispensabile per chi della comunicazione si
serve nell’ insegnamento, nella vendita, nel counseling e nella comunicazione attraverso i media.
Buona lettura !!!
Dove trovarlo:
http://www.alpesitalia.it/scheda.cfm?id=207120
http:// http://www.libreriauniversitaria.it/libri-autore_grana+michele-michele_grana.htm
http://www.hoepli.it/libro/la-comunicazione-efficace-ipnosi-ericksoniana/9788865310496.asp