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Scozia
1. Il Nostro Viaggio In Scozia http:/www.msereno1970.com
Scozia On The Road
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Indice
Scozia On The Road ____________________________________________________________________ 1
I Nostri Consigli _______________________________________________________________________ 3
Il Nostro Viaggio In Scozia ______________________________________________________________ 4
Le Tappe del nostro Tour:____________________________________________________________________ 4
Glasgow ed Edimburgo ______________________________________________________________________ 5
Da Kinross ad Aberdeen _____________________________________________________________________ 6
Da Aberdeen a Inverness _____________________________________________________________________ 9
Da Inverness a Fort William _________________________________________________________________ 11
Da Fort William a Oban ____________________________________________________________________ 14
Da Oban al Loch Lomond ___________________________________________________________________ 16
Dal Loch Lomond a Stirling _________________________________________________________________ 20
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I Nostri Consigli
La Scozia non è una regione che necessita di particolari dritte. Il paese è organizzatissimo e in ogni location
interessante potrete trovare un Tourist Information Center che vi potrà aiutare (fate solo attenzione agli orari
di chiusura).
Tra i pochi consigli vi segnaliamo l'acquisto di pass per i castelli tipo l'Explorer Pass che noi abbiamo
acquistato a Edimburgo durante la visita al Castello e che garantisce l'accesso a vari siti storici in tutta la
Scozia (noi abbiamo scelto l'opzione a 7 giorni) e che vi permette di ridurre un poco i costi delle visite.
Per chi fosse particolarmente interessato al Loch Lomond segnaliamo che la costa migliore è quella a Nord
(quella di Balmaha e Rowardennan per intendersi) poco contagiata dal turismo di massa e
paesaggisticamente molto bella. Andate alla nostra visita per i dettagli.
Come guida noi siamo degli affezionati delle Rough Guides e anche quest'anno abbiamo scelto questa per
guidarci. Dobbiamo dire però che era abbastanza datata e non aggiornata su certe informazioni.
Di seguito riportiamo un elenco di siti che possono essere utili per recuperare informazioni e per prenotare
nei moltissimi bed&breakfast sparsi per tutta la Scozia. Con questi pochi link noi abbiamo organizzato tutto
il nostro viaggio senza incorrere mai in cattive sorprese!
visitbritain.com - Il sito ufficiale dell'Ente Nazionale Britannico per il Turismo (in italiano).
visitscotland.com - Il sito ufficiale dell'Ente Nazionale Scozzese per il Turismo (in italiano).
undiscoveredscotland.co.uk - La guida online per le accomodation e su tutto quello che serve sapere
in Scozia (in inglese).
activehotels.it - La lista degli alberghi con i migliori giudizi in Scozia.
scottishaccommodationindex.com - Ideale per scovare B&B e guest House a prezzi modici in ogni
angolo della scozia (in inglese).
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Il Nostro Viaggio In Scozia
Foto e maggiori info su http://www.msereno1970.com
Ecco la descrizione del nostro viaggio in Scozia. Potete consultare le nostre foto e leggere il resoconto
delle varie tappe.
Se vi servono ulteriori informazioni potete mandarci una e-mail (rapakruda-travel@yahoo.it), buona
lettura!!!.
Le Tappe del nostro Tour:
Glasgow ed Edimburgo
Da Kinross ad Aberdeen
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Da Aberdeen a Inverness
Da Inverness a Fort William
Da Fort William a Oban
Da Oban al Loch Lomond
Dal Loch Lomond a Stirling
Glasgow ed Edimburgo
Terminata la nostra visita a Londra partiamo alla volta della Scozia, destinazione Glasgow (Volo BA
da Gatwick a Glasgow).
L'arrivo nella città Scozzese è peculiare: ci colpisce in particolar modo il suono delle cornamuse che
arriva dall'esterno dell'aereoporto e l'accento locale che rende, perlomeno all'inizio, praticamente
inintellegibile il loro inglese. Recuperati i bagagli e affittata l'auto (una Ford Fiesta nera che ci
accompagnerà nella nostra avventura senza crearci particolari problemi o soddisfazioni: insomma una
macchina infamia e senza lode) iniziamo i nostri primi passi alla guida.
Per quanto gli inglesi asseriscano di guidare 'on the correct side of the street' i primi metri sono poco
divertenti: è tutto al contrario e alla prima rotonda ce la caviamo seguendo l'esempio di un'auto che ci
precede. comunque dopo i primi momenti ci abituiamo e individuiamo l'hotel dove passeremo la notte
(Tulip Inn, a 5 minuti a piedi dal centro). Nel complesso comunque guidare a sinistra non è così
complicato come comunemente si crede, i primi kilometri sembra tutto strano, ma ci si abitua
abbastanza in fretta. Il consiglio è sempre quello di seguire l'auto che precede e usare un poco di
attenzione agli incroci. Ricordate inoltre che gli scozzesi sono in genere molto educati alla guida (mai
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sentito un clacson strombazzare!!) e dimostrano una gran pazienza con la torma di turisti stranieri che
spesso svoltano in contromano!!.
Il cambio di temperatura da Londra è netto: si passa dai 25/30 gradi di Londra a 15 ventosissimi gradi
e siamo costretti nostro malgrado a mutare il nostro abbigliamento 'agostano' in uno 'novembrino';
anche i locali che incontriamo, certamente usi a questo clima, sono vestiti in maniera assai poco estiva.
Purtroppo (anche a causa del mix pioggia-freddo) la cittadina di Glasgow non ci trasmette sensazioni
da ricordare: la troviamo relativamente brutta e senza particolari attrazioni (ad eccezione di una gara
di cornamuse in George Square). Da segnalare solamente la Cattedrale e la vivacità di Buchanan Street.
La mattina seguente la BBC ci sveglia con le poco rassicuranti notizie sui presunti piani terroristici nei
voli UK-USA ed il conseguente blocco di tutti gli aeroporti in UK. Contenti di aver evitato il caos di
Gatwick partiamo alla volta di Edimburgo. Anche oggi fa ancora relativamente freddo, tira vento e il
sole è latitante, ma ci stiamo già abituando e l'atmosfera festosa che si respira ad Edimburgo mette tutti
questi inconvenienti in secondo piano. Con il suo castello medievale che spicca al centro della città
dominandola dall'alto, la capitale scozzese è davvero splendida: edificata sul tappo di un antico
vulcano ormai spento, la Royal Mile (la via centrale che parte dal castello lunga quasi un miglio ed è
formata da quattro strade diverse che contengono alcune tra le più importanti attrazioni della città)
domina su tutto Edimburgo. Il Festival in pieno svolgimento attira giovani da varie parti del mondo e
rende l'atmosfera particolarmente gioiosa e quasi frenetica. Lungo tutta la Royal Mile si incontrano
spettacoli per strada di vario tipo che, da soli, rendono piacevole la visita. A questo si aggiunge
l'architettura della cittadina che sembra emergere da un film in costume o da un romanzo di Walter
Scott. Visitiamo ovviamente il Castello, davvero notevole con la vista panoramica che offre anche se il
tempo brutto ancora una volta danneggia la vista sulla città. Al castello abbiamo acquistato l'Explorer
Pass che garantisce l'accesso a vari siti storici in tutta la Scozia (noi abbiamo scelto l'opzione a 7
giorni) e che vi consigliamo per ridurre un poco i costi delle visite. Assaggiamo tra l'altro uno dei
piatti tipici scozzesi (pare ormai lo si riservi solo più ai turisti!): l'Haggis, una sorta di sanguinaccio
fatto di polmoni, fegato e cuore di pecora mescolato con grasso di rognone, cipolle, sale pepe e avena
e bollito nello stomaco di una pecora e accompagnata da un puré di rape e patate. Molto buono e
speziato anche se si riproporrà fino a cena.....cornamusa e clown vari.
Completiamo la nostra visita percorrendo la Royal Mile in tutta la sua lunghezza e ci immergiamo
nell'atmosfera festosa del festival e nel folklore locale, fatta di improbabili giovani Wallace dalla
faccia dipinta, ragazze che mimano combattimenti di strada, suonatori di cornamusa e clown vari.
La sera lasciamo a malincuore la città e ci dirigiamo a Nord verso Kinross dove abbiamo prenotato
una notte al Burnbank Bed and Breakfast che si rivela ottimo e accogliente. Ormai siamo guidatori
(quasi) provetti e percorrendo le poche miglia che ci separano da Kinross gustiamo i primi assaggi
della campagna scozzese.
Da Kinross ad Aberdeen
Il giorno dopo, terminata la colazione (che si rivelerà la migliore di tutto il viaggio, come qualità e
abbondanza), ricominciamo il nostro viaggio. Oggi, finalmente, il sole splende alto nel cielo! e ci
permette di apprezzare appieno i colori della Scozia. Abbandonata Kinross, attraversiamo il regno del
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Fife e ammiriamo ancora la campagna scozzese visitanto il Balvaird Castle un piccolo maniero
diroccato e molto
suggestivo, popolato solo da una mandria di vacche al pascolo e annegato nel verde dei prati e nel
giallo dei campi di grano. A rendere ancora più suggestiva l'atmosfera contribuisce l'assoluto silenzio
delle campagne rotto solo dal fruscio dei campi di grano e dai muggiti delle mucche. Molto bucolico!
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Sostiamo anche a Perth, una cittadina carina anche se prima di un qualche segno distintivo, prima di
volgere il muso della nostra macchinina verso Nord.
Cammin facendo visitiamo il giardino dell'Hermitage a Dunkeld (piccolo villaggio caratteristico sul
fiume Tay, con la sua Cattedrale del nono secolo), dove percorriamo il fitto bosco di querce e conifere
e ammiriamo la pianta più alta di tutto il Regno Unito. A pochi passi dalla strada la foresta diventa
fittissima come si vede in certi film di cappa e spada, ci aspettiamo quasi di veder saltar fuori un Robin
Hood o un frate Tuck da un momento all'altro! anche se alla fine scorgiamo solo un capriolo che
subito fugge nel fitto degli alberi, spaventato dal nostro maldestro tentativo di fotografarlo.
Continuaiamo poi la nostra zingarata verso Blair Atholl dove visitiamo il Blair Castle che giudichiamo
non meritevole di una visita anche e soprattutto per l'enorme numero di selvaggina imbalsamata
esposta (cervi, volpi, orsi, pareti intere letteralmente tappezzate di palchi di corna e a completare
l'opera anche orsi bianchi e narvali!!) che i duchi di Atholl avevano l'abitudine di cacciare. Anche se il
sito è strombazzato su tutte le guide come importante noi lo ricordiamo solamente per il suo cattivo
gusto mentre abbiamo apprezzato di più le 'veraci' rovine del Balvaird Castle visitato in mattinata.
Nei prati antistanti il castello incontriamo per la prima volta tre vitelloni angus (la famosa mucca
scozzese, dal folto pelame rossiccio), molto fotogenici e caratteristici!
Ormai si fa tardi e decidiamo di proseguire alla volta di Aberdeen dove abbiamo pianificato di
trascorrere la notte. Le luci basse e calde del tardo pomeriggio ci permettono di immortalare parecchi
scorci di paesaggi campestri davvero suggestivi.
Giunti ad Aberdeen (ormai abbiamo preso piena confidenza con la guida alla sinistra e ci muoviamo
senza problemi) pernottiamo al Roselea Hotel di Aberdeen, un B&B non all'altezza del precedente, ma
comunque pulito e accogliente. Ad Aberdeen la sera fa davvero freddo e nelle camere del nostro B&B
il riscaldamento acceso è un piacevole fuori stagione (per noi).
L'impatto con la terza città della Scozia è particolare: 'La Città del Granito' è così chiamata perché la
quasi totalità delle case è costruita con solido granito a vista che rende la visione d'insieme (complice
anche il tempo che è nuovamente peggiorato e l'algido vento del Mare del Nord che soffia teso)
particolarmente lugubre: per strada non incontriamo praticamente nessuno mentre dal cielo giungono
gli schiamazzi di chiassosissimi (ed enormi!!) gabbianoni.
Per oggi è finita, domani ci attendono le pianure dei Grampiani scozzesi!
Da Aberdeen a Inverness
La mattina seguente il tempo è ancora pessimo: pioggia e vento teso direttamente dal Mare del Nord,
ma la città di giorno ha un'atmosfera molto meno tetra: il granito sparso ovunque (praticamente non vi
è edificio, sia esso pubblico o privato, che non sia costruito con massicci blocchi di granito a vista)
conferisce ad ogni cosa un colore grigio argenteo che rende la visione d'insieme particolare.
Dopo una breve visita della città utile più che altro per apprezzarne lo straordinario impatto cromatico
(dove troviamo anche un mercatino internazionale dove sono esposti prodotti tipici tedeschi, spagnoli
e italiani!) abbandoniamo Aberdeen e ci dirigiamo a Nord.
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Il percorso del giorno prevede di costeggiare tutta la costa dei Grampiani passando per Peterhead - una
cittadina di pescatori ad una
trentina di miglia da Aberdeen non certo famosa per la sua bellezza, ma caratterizzato da un ricco
mercato del pesce - e Fraserburgh - situata sulla parte più nord-orientale della costa e celebre per il
faro di Kinnaird Head che ora ospita lo 'Scotland’s Lighthouse Museum' dove viene raccontata la
storia dei fari del Nord a partire dai più antichi. Da Fraserburgh proseguiamo poi, sempre sulla costa,
fino a Banff dove facciamo sosta per il pranzo e gustiamo un ottimo Poached Haddock in un locale
molto suggestivo con vista direttamente sul porticciolo dove osserviamo i fishermen locali che si
preparano per iniziare la pesca d'altura. La vista del mare nero e tempestoso (e siamo in estate!) non ci
rende certo invidiosi del loro lavoro.
Il pomeriggio la nostra marcia a ovest per Inverness prosegue facendo tappa a Elgin (la capitale del
whisky scozzese qui infatti la principale attività è la produzione del celebre liquore, grazie alle
numerose distillerie che si trovano nell'area dello Speyside) dove sostiamo presso le impressionanti
rovine della Cattedrale Gotica.
La visita è meritevole: immaginate una cattedrale gotica delle dimensioni di quella di Amiens e di cui
rimangono solo parte delle mura portanti, qualche abside e poco altro. In un abside rimasta intatta un
registratore trasmetteva musica gregoriana che si propagava per tutte le rovine, disturbata solo dal
gracchiare degli onnipresenti gabbiani! Facciamo anche una visita alla Dallas Dhu Distillery antica
distilleria rilevata dall’Historic Scotland e trasformata in museo del whisky nella valle del fiume Spey.
Qui degustiamo anche il 'prodotto' (che ci taglia le gambe....).
Rientriamo poi verso l'entroterra fino a Aviemore e la riserva naturale di Cairngorms situata tra le
contee di Inverness e Aberdeen, sul territorio dei Monti Grampiani e della valle del fiume Spey. La
zona di Cairngorms è di notevole interesse naturalistico e si caratterizza (per quello che abbiamo visto
noi almeno) per le brughiere brulle ricoperte di erica e per i paesaggi ameni. Purtroppo il tempo
peggiora ancora e la nostra visita al Cairngorms si limita ad una veloce passeggiata nella cittadina di
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Aviemore prima di dirigerci alla volta di Inverness dove pernottiamo presso la Amanda Wimberley
House, un altro ottimo B&B.
Da Inverness a Fort William
Dopo una notte riposante alla Amanda Wimberley House una nuova mattina piovosa ci saluta.
Optiamo per una veloce passeggiata in Inverness, ma il tempo brutto avvolge la città in un'atmosfera,
ancora una volta, plumbea.
Senza perderci d'animo ci dirigiamo a sud alla volta del celeberrimo Lago di Ness. Loch Ness è un
lago d'acqua dolce (in Scozia lago si dice Loch) dalle acque profondissime che si estende per circa
quaranta miglia ed è il più largo specchio d'acqua di una valle conosciuta come Great Glen, che va da
Inverness a Nord e fino a Fort William nel Sud. Il Caledonian Channel, che collega il mare all'altro
capo del Great Glen, percorre il lago per una parte del suo percorso. Lasciando perdere queste
descrizioni alla Folco Quilici, ci basta ricordare che Loch Ness rappresenta forse la summa di tutti i
luoghi mitici e leggendari della Scozia per via del celeberrimo mostro che, udite udite, siamo riusciti a
fotografare prima e dopo che il Nostro, anzi il Mostro, si facesse una biretta!!!
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Soddisfatti per aver compiuto un'impresa sfuggita a tutti da secoli ci fermiamo a visitare le suggestive
rovine del Castello di Urquhart situato su una penisola rocciosa del Loch ad un paio di miglia da
Drumnadrochit.
Dopo aver pranzato al visitors' Centre del Castello proseguiamo la nostra marcia verso sud
costeggiando il Loch Ness prima e il Loch Lochy (il "lago lagoso") per arrivare a Fort William (da
dove si osserva la sagoma relativamente imponente del vicino monte Ben Nevis, il più alto della Gran
Bretagna) da dove continuiamo fino al Glen Coe Village (che si rivela un pacco al quadrato! poche
case senza un ristorante o un visitor centre) dove il tempo, ormai volto al bello, ci regala alcuni scorci
fantastici del Glen Coe; purtroppo l'ora tarda ci impedisce di fare una escursione seria e ci limitiamo a
fare due passi nella gola del Glen Coe dove scattiamo le foto che vedete qui.
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Per gli amanti del trekking ricordiamo comunque che seguendo il sentiero si può raggiungere la cima
del monte in circa 5 ore senza particolari difficoltà. Dal Glen Coe village percorriamo a ritroso la
scenic route del Loch Linnhe (le luci al tramonto ci permettono di godere di colori fantastici che
ormai abbiamo imparato essere una caratteristica di quest luoghi!) fino a Fort William da dove
proseguiamo poi per Roy Bridge dope pernottiamo allo Stronlossit Inn che si rivela non un granché
come hotel.
Da Fort William a Oban
La mattina seguente decidiamo di recarci a ovest percorrendo la A830, la 'strada per le isole' che
collega Fort William con Mallaig. Quest'ultima è un porto sulla costa ovest delle Highlands scozzesi
che collega Fort William alle isole di Skye, Knoydart, Rùm, Eigg, Muck, e Canna ed è un importante
centro ittico.
Fort William e Mallaig sono pure collegate da una ferrovia sulla quale ancora opera un treno a vapore
(The Jacobite Steam Train) che raggiunge Mallaig con un percorso assai suggestivo ed è
particolarmente famosa in quanto è il treno che porta Harry Potter a Hogwarts!!
Se avete un giorno a disposizione vi consigliamo di farvi un viaggetto e di gustarvi gli stupendi
paesaggi, ma ricordatevi che occorre prenotare dato il notevole afflusso di turisti ed il fatto che viene
effettuata una sola corsa giornaliera di andata e ritorno (le altre corse sono effettuate con più moderni,
e assai meno romantici, treni elettrici).
Come detto, noi optiamo di percorrere la A830 per ammirare i paesaggi incantevoli e nella speranza di
riuscire a fotografare il treno (speranza miseramente fallita: lo incontriamo ma è troppo rapido per
riuscire a immortalarlo!!). Se decidete di seguire le nostre orme ricordate che il tratto di strada da
Arisaig a Morar è strettissimo, praticamente un senso unico alternato.
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Terminata la nostra zingarata proseguiamo verso sud fino a Oban, importante porto di traghetti per le
isole Ebridi, dove visitiamo le austere rovine del Dunstaffnage Castle.
Per concludere la giornata proseguiamo a sud costeggiando il Firth of Lorne fino a Oban dove
sostiamo per una visita. Vi segnaliamo in questa zona le Falls of Lora, un'impressionante serie di
rapide che si formano alla foce del Loch Etive a causa delle maree: Le 'cascate' hanno origine quando
a causa delle maree il livello del mare nel Firth of Lorne scende al di sotto del livello delle acque del
Loch Etive generando un grandioso afflusso di acqua dal lago al mare che genera delle rapide
incredibili. Il fenomeno è osservabile dal Connel Bridge, un antico ponte in ferro che collega Oban a
Benderloch, e si ripete due volte al giorno nelle due direzioni mare-lago e viceversa a seconda del
livello
delle maree. Noi concludiamo la giornata gustandoci una lauta cena a base di bisteccona Top Sirloin,
patate, birrona e torta di mele all'Oyster Inn di Connel con vista sulle cascate. La sera pernottiamo al
Innis Chonain un buon B&B situato a Benderloch, poche miglia a Nord di Oban.
Da Oban al Loch Lomond
La mattina seguente, dopo la consueta colazione a base di porridge (continuiamo a rifiutare le laute
colazioni inglesi a base di uova, pancetta, fagioli e pomodori fritti....), Partendo da Benderloch
riattraversiamo il Connel Bridge e ci dirigiamo verso la regione del Loch Lomond, costeggiando tutto
il Loch Etive e proseguendo per la A82. La mattinata è splendida e ne approfittiamo per scattare
alcune foto sul Loch Etive dai colori meravigliosi. Il Loch Lomond, una ventina di miglia a nord di
Glasgow, è il più grande lago britannico, ed il parco omonimo comprende anche la catena montuosa
dei Trossachs dove un tempo imperversava in celebre e controverso Rob Roy, il Robin Hood di Scozia.
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Noi costeggiamo la costa occidentale per tutti i suoi 38 km da Crianlarich fino a Balloch. Sembra che
il parco racchiuda in se tutte le bellezze della Scozia: Le foreste di pini, il lago, l'erba verdissima con i
cuscinetti di erica e le montagne tondeggianti tipiche delle Highlands, vediamo anche un branco di
cervi al pascolo tra i pini.
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Il nostro programma prevede di passare due giorni sul Loch Lomond per avere il tempo di fare qualche
escursione a piedi. Prima di sostare sul lago peró ci spostiamo fino a Dumbarton a visitare il castello
omonino: una rocca che si estende per un centinaio di metri su una collina vulcanica circondato dal
fiume Clyde da un lato e dal Fiume Leven dall'altra. Conclusa la visita (che ci lascia un poco delusi: il
castello
in questione non è granché), facciamo rotta per Balmaha sulla costa orientale del Loch Lomond.
Soggiorniamo all'Oak Tree Inn, un hotel con tanto di birreria che a partire dal nome ('La Locanda della
Quercia') si rivela molto caratteristico, costruito sulle rovine di un antico mulino medievale e
circondato da una enorme quercia vecchia (cosi dicono) di 500 anni.
Spendiamo qui due parole sulla cittadina di Balmaha. Va subito detto che la costa orientale del lago è
molto meno turistica di quella occidentale e i turisti (pur frequenti) sono quasi tutti scozzesi che si
recano qui nel weekend ragion per cui durante la settimana la zona risulta vivibilissima.
Adagiata sulla riva del Loch Lomond (in una zona del lago ricchissima di fantastiche isolette boscose
che rappresentano un importante rifugio invernale per gli uccelli acquatici che qui sono molto
abbondanti) dal suo molo è possibile affittare delle barchette o canoe per andare a zonzo lungo la costa
o fino alla vicina isola di Inchcailloch. Balmaha è inoltre importante per l'ascesa al Ben Lomond
(raggiungibile a partire dalla vicina Rowardennan), il più meridionale dei Munro scozzesi (le colline
che superano i 3000 piedi di altezza, mete qui in scozia, dei Munro Baggers, gli alpinisti locali, che
fanno collezione di ascensioni su vette sopra i 3000 piedi).
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Sempre da Balmaha è possibile raggiungere la Conic Hill, una piccola collina che sovrasta il villaggio
e da cui si osservano splendidi panorami sul lago stesso.
Per i maniaci del trekking è infine da ricordare che per Balmaha passa il miglior sentiero per scoprire
le Highlands a piedi, ovvero la West Highland Way, che con i suoi 153 km, percorre splendidi
paesaggi da Glasgow fino a Fort William. Lo stesso Oak Tree Inn offre alloggio ai trekker offrendo
delle bunk rooms (stanze con letti a castello) a prezzi modici.
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Il nostro programma prevedeva l'ascensione al Ben Lomond: purtroppo la salita, da Rowardennan alla
cima, dura più di quattro ore anche se non è particolarmente faticosa, ma l'eccessiva variabilità del
tempo ci ha convinti a limitarci ad un'ascensione alla Conic Hill, da dove abbiamo potuto ammirare il
panorama del lago benedetto peraltro da una splendida mattinata di sole. La salita della collina, una
passeggiata di un'oretta, offre scorci fantastici sul lago e sulle ampie brughiere della zona del
Trossachs che si estendono sempre più man mano che si sale. I fianchi della collina, letteralmente
invasa dalle pecore e dagli angus allo stato brado, sono ricoperti di erba verdissima e di fantastici
cuscinetti di erica viola.
Terminata l'ascensione decidiamo di raggiungere comunque Rowardennan per ammirare il Ben
Lomond, purtroppo il tempo è già peggiorato e la cima del monte non è visibile: il nostro optare per la
Conic Hill si è rivelato saggio!.
Dal Loch Lomond a Stirling
Everything That Has A Beginning Has An End, così si diceva in un film di qualche anno fa. Il nostro
Tour in Scozia non fa eccezione. Stirling rappresenta infatti l'ultima tappa della nostra zingarata.
Andiamo a leggerla!
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Terminata la nostra due giorni sul Loch Lomond facciamo rotta verso la città di Stirling teatro in
passato di importanti eventi storici e antico crocevia verso il nord in quanto principale centro cittadino
della regione delimitata a ovest dalla stretta ed incantevole valle glaciale del Loch Lomond e dalla
barriera naturale del fiume Forth fino al punto in cui si getta in mare. Stirling è al centro della zona in
cui le Highlands incontrano le Lowlands. Questa regione è la terra di William Wallace (Braveheart - il
cui imponente monumento domina la skyline di Stirling) e fu teatro di alcune sanguinose battaglie nel
XIV secolo nella lotta d’indipendenza della Scozia. Come già accennato le terre a nord di Stirling
costituiscono la zona del Trossachs caratterizzata da laghi, brughiere e montagne e teatro delle
scorribande del controverso fuorilegge Rob Roy MacGregor. Consci di tutto questo popò di eventi
decidiamo di visitare l'omonimo castello, per lungo tempo una delle fortezze nevralgiche dell'intera
Scozia. Per salire al castello, vi consigliamo di percorrere a piedi la Castle Wynd, una strada tortuosa
ricca di edifici di rilievo. Il maniero è senz'altro molto suggestivo, anche se l'overdose di castelli a cui
ci siamo sottoposti durante la nostra vacanza ne riduce un poco l'impatto. La vista che si osserva sulla
città e sulle campagne circostanti è comunque notevole.
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Noi abbiamo visitato anche il celeberrimo Wallace Monument che a parte la statua di Mel Gibson che
trovate all'ingresso, è meritevole di una visita: la salita sulla collina fino a dove si erge la torre è
gratuita, mentre la salita sulla torre è particolarmente salata (12 GBP a testa) e non la consigliamo (la
vista su Stirling è meravigliosa, ma non aggiunge nulla a quanto già osservato dal castello).
Terminata l'escursione sulla torre risaliamo in macchina e diciamo addio alla Scozia: la nostra tappa
successiva è infatti l'Italia, dove arriveremo la mattina seguente dopo aver pernottato al Ramada nei
pressi dell'aeroporto di Glasgow.
Qui finisce la nostra vacanza estiva 2006, ci rivediamo tra un anno in Perù!
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