Studio sulla percezione del make-up eseguito per l'esame di Psicofisica e Percezione del prof. Stucchi.
Università degli Studi di Milano - Bicocca
Corso di Laurea Magistrale Teoria e Tecnologia della Comunicazione
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1. Corso di Laurea inTeoria eTecnologia della Comunicazione
A.A. 2014|2015
Studio sulla percezione del make-up:
tanto è davvero bello?
Prof. Adolfo Natale Stucchi
Martina Agogliati [792067]
Rachele Sicuro [791804]
Valentina Zanelli [791642]
2. 2M. Agogliati - R.Sicuro -V.Zanelli
Abstract
Questo esperimento si propone di analizzare la percezione dell’attrattività di una donna
in rapporto al tipo e alla quantità di make-up che indossa e di verificare quale sia la soglia
di bellezza percepita, in relazione a 5 diversi tipi di make-up che variamo gradualmente da
assente a molto vistoso.
Abbiamo scattato 5 fotografie della stessa modella con differenti make-up e abbiamo
presentato le fotografie a coppie per un totale di 10 combinazioni. Le fotografie sono state
mostrate a 30 soggetti, chiedendo loro di esprimere una preferenza avvalendoci del
metodo del confronto per coppie di Thurstone.
3. 3M. Agogliati - R.Sicuro -V.Zanelli
Introduzione
Gli antropologi sottolineano l’importanza che riveste l’apparenza fisica nello sviluppo della
personalità e delle relazioni sociali. In particolare, un aspetto fisico attraente dovrebbe
svolgere un ruolo cruciale nelle interazioni sociali, in quanto fornisce un rapido accesso
ad informazioni riguardo la persona, riconducibili all’ambito della comunicazione non verbale,
soprattutto nelle prime fasi dell’interazione.
Essendo questo aspetto fondamentale a livello personale e sociale, il ruolo del make-up e di
altri accorgimenti per migliorare il proprio aspetto diviene centrale.
Il truccarsi nasce, fin dalle sue origini, con la funzione di abbellimento dell’immagine del viso.
In quest’ottica il make-up rientra tra le forme di comunicazione non verbale che si ricollegano al
concetto di identità ed appartenenza culturale.
4. 4M. Agogliati - R.Sicuro -V.Zanelli
Studi sull’argomento
Numerosi studi rivelano che le caratteristiche facciali giocano un ruolo fondamentale
nell’attrattività fisica, più che altre caratteristiche corporee: non è, infatti,
un caso che il volto sia il centro dell’espressione delle emozioni.
A tal proposito, Nielsen e Kernaleguen, attraverso un loro studio*, affermano che l’attrattività
facciale, e non quella del corpo, influenza maggiormente la valutazione soggettiva
complessiva, così come la soddisfazione professionale e sociale e la desiderabilità sociale.
* J.P. Nielsen and A. Kernaleguen, Influence of clothing and physical attractiveness in person perception, Percept Motor Skill (1967)
Studi sull’argomentoStudi sull’argomento
5. 5M. Agogliati - R.Sicuro -V.Zanelli
Considerazioni
Al giorno d’oggi, è soprattutto attraverso l’uso dei cosmetici che le donne migliorano
il proprio aspetto fisico percepito. Se da una parte, l’industria cosmetica e la pubblicità
propongono il make-up come unica soluzione per migliorare l’attrattività, dall’altra, ricerche
in questo ambito, hanno cercato di chiarire se i cosmetici avessero un’oggettiva efficacia.
Con il nostro esperimento ci siamo proposte di valutare quale tra cinque diversi tipi di make-up,
dal più naturale al più elaborato, risulti preferibile dal campione di soggetti da noi selezionato,
per verificare se quello che comunemente viene proposto dai media come un modello di
bellezza oggettivo, e cioè un viso femminile molto truccato, si rifletta effettivamente sulla
percezione comune.
6. 6M. Agogliati - R.Sicuro -V.Zanelli
Esperimento - Metodo e Materiali
30 partecipanti: 15 maschi, 15 femmine, età tra i 25 e i 40 anni
Abbiamo scattato 5 fotografie di un soggetto femminile in primo piano con diverse variazioni di makeup:
da assente a molto pesante. Per evitare ogni di influenza sulle scelte, i capelli sono raccolti e non
abbiamo incluso il corpo nelle immagini proposte.
A C D EB
7. 7M. Agogliati - R.Sicuro -V.Zanelli
Esperimento - Risultati
Il seguente grafico mostra i risultati di tutti i soggetti coinvolti nell’esperimento.
Dal grafico risulta evidente che il make-up C è quello preferito, mentre il make-up E è quello con il punteggio più basso.
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
E
A
D
B
C
Preferenze
generali
Preferenze
generali
8. 8M. Agogliati - R.Sicuro -V.Zanelli
Esperimento - Risultati
I seguenti grafici, invece, mostrano i risultati dei 15 soggetti maschi e dei 15 soggetti femmine.
Si può notare come i risultati siano piuttosto simili. Si può notare una leggera discrepanza solo per quanto riguarda i make-up B
(più preferito dalle femmine) e D (più preferito dai maschi).
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
E
A
D
B
C
Preferenze
maschi
Preferenze
maschi
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
E
D
A
B
C
Preferenze
femmine
Preferenze
femmine
9. 9M. Agogliati - R.Sicuro -V.Zanelli
Esperimento - Risultati
Il seguente grafico mostra il confronto tra le preferenze dei soggetti maschi, dei soggetti femmine e delle preferenze generali.
Si può notare dal grafico che i risultati si organizzano in una curva che evidenzia che le preferenze sono orientate ai make-up
intermedi mentre gli estremi corrispondono ad un make-up assente o molto carico.
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
A
B
C
D
E
Confronto
preferenze
Maschi
Femmine
Totale
10. 10M. Agogliati - R.Sicuro -V.Zanelli
Conclusione
I dati raccolti mostrano:
Dai risultati è emerso che sia le femmine che i maschi trovano maggiormente attraente il make-up C, ovvero un trucco
curato ma non eccessivo. Anche un trucco solo accennato (make-up B) riceve dei buoni risultati che si distanziano di
poco dal prefertito (make-up C) ed è importante sottolinearlo soprattutto se messo in relazione con make-up D ed E, che
sono i make-up più appariscenti della nostra scala. Ciò dimostra che non vi è nessuna corrispondenza tra una maggiore
quantità di make-up e l’aumento dell’attrattività percepita della persone.
Uno dei dati più sorprendenti è quello che emerge confrontando A (assenza totale di make-up) con D ed E: un viso
completamente struccato è giudicato comunque migliore di uno con un trucco eccessivo (confronto A - E) o alla pari di
un trucco sofisticato ma non eccessivo (confronto A - D).
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
A
B
C
D
E
Preferenze
generali
Preferenze
generali
11. 11M. Agogliati - R.Sicuro -V.Zanelli
Conclusione
Ci siamo, infine, chieste se le leggere e involontarie variazioni di espressione della modella avessero potuto in qualche
modo influenzare la scelta dei nostri soggetti. Notiamo che nelle foto A e D l’espressione della modella appare seria
mentre nelle restanti sembra leggermente sorridente. Tuttavia dalle preferenze si evince che E (sorride) resta comunque
meno preferito di A e D (non sorride), questo ci porta a concludere che, se anche l’espressione possa aver influenzato le
preferenze, non l’ha fatto in maniera tale da preponderare sulla percezione di un make-up sgradito.
A C D EB
12. 12M. Agogliati - R.Sicuro -V.Zanelli
Bibliografia
Rodolphe Korichi, Delphine Pelle-De-Queral, Germaine Gazano, And Arnaud Aubert,
Why women use make-up: implication of psychological traits in make-up functions
J.P. Nielsen and A. Kernaleguen, Influence of clothing and physical attractiveness in
person perception, Percept Motor Skill (1967)