Asl Lanciano Vasto Chieti - premio PA Sostenibile e Resiliente 2020
01 12 2008_torino_cronaca_cup_recall_ i-tel
1. Pagina 9 stampata da: monticone alle 22.38.55 del 01/12/2008
martedì 2 dicembre 2008 9
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SEDE DI LAVORO TORINO
CRONACA
LA STORIA L’uomo è anche accusato di persecuzioni a una collega
Costringedisabileaprostituirsi
Ilpmchiede7annidicarcere
ASL TO1
Telefonate automatiche per prenotare gli esami
DELITTO DEL FERRO DA STIRO
Una nuova perizia per i fidanzati diabolici
Una nuova perizia psichiatrica e nuovi accertamenti
sui tabulati telefonici. Sono questi gli elementi ri-
chiestiieridaigiudicinelprocessod’appello,comin-
ciato ieri mattina, per l’omicidio di Deborah Rossi, la
ventenne uccisa nel suo appartamento torinese in
Borgata Vittoria nel settembre del 2006 (quando era
al quinto mese di gravidanza). Per il delitto sono stati
condannati in primo grado l’ex amica del cuore,
Giulia Fiori, insieme al fidanzato Antonio Ferraro
detto “Toni”, rispettivamente a 23 anni e mezzo e a
22 anni e quattro mesi di reclusione. Deborah fu
colpita alla testa con un ferro ad stiro e poi trafitta da
sette coltellate. Il marito, un giovane marocchino, in
quel periodo era in carcere per scontare una con-
danna per droga, e la pubblica accusa ritiene che la
spiegazione del delitto sia da ricercare nel rapporto
torbido che legava due ragazze sbandate. Ieri matti-
naGiuliaeTonisisonorivistiinaulaesisonosalutati.
Dopo di che si è passati all’esame degli atti proces-
suali e i giudici hanno disposto un rinvio a marzo
proprioperconsentirel’esecuzionedellenuoveperi-
zie.
L’AslTo1all’avanguardianelsistemadelletelecomuni-
cazioni. I primi a Torino a installare un servizio di “re-
call” automatico che telefonerà all’utente per confer-
mare o cancellare la prenotazione effettuata per una
visita medica o un esame specialistico. «Si tratta di un
sistemainnovativo-spiegaildirettoregeneraledell’Asl
To1, Ferruccio Massa -, che porterà molti vantaggi. Il
pazienteverràcontattatotelefonicamentedaunrichia-
matoreautomaticopochigiorniprimadellaprestazione
prenotataperconfermareoannullarel’appuntamento.
Gli utenti non rischieranno così di dimenticare l’impe-
gno e l’Asl, da parte sua, potrà riassegnare ad altri
pazientiipostichesisonoliberati,evitandoinutilispre-
chi di tempo e denaro». Il sistema informatico è fornito
da Telecom Italia che ha vinto l’appalto e in futuro sa-
rannoattivatiunsistemadicancellazione“ondemand”
(ipazientipotrannoconunasemplicetelefonatadisdire
unappuntamento)eunsistemaautomaticodiavvisodi
indisponibilità del medico, grazie al quale il paziente
verrà avvertito nel caso in cui si debba concordare un
nuovo appuntamento, per esempio per malattia del
medico o per un guasto delle apparecchiature.
Ô Era solita rovistare in mezzo ai rifiuti per procu-
rarsidamangiare.Epoierafinitaaprostituirsilungo
le strade del Canavese, per compiacere un “ami-
co”.
Èquestalaterribilestoriadiunadisabilequaranten-
ne, affetta da gravi problemi psichici, strappata a
una terribile esistenza di sfruttamento e degrado
dall’intervento dei carabinieri. Ieri mattina, in
un’aula del tribunale, c’erano i suoi sfruttatori:
l’amico Claudio D. e la sua compagna romena Ga-
briela D., entrambi assistiti dall’avvocato Erasmo
Geusa.
Nelcorsodiquestadelicatainchiestacoordinatadal
pmAntonioMalagnino,eraemersocomeClaudioD.
fosse veramente ossessionato dal sesso e dalle don-
ne: video pornografici ovunque in casa, nel bagno,
nel garage, sul cellulare, sul computer. E poi quella
fissazione ormai deviata per una collega di lavoro,
neiconfrontidellaqualeeraarrivatoaddiritturaalla
persecuzione. In una occasione, era riuscito a entra-
reall’internodell’abitazionedelladonnaeascarica-
re sul balcone alcuni sacchetti pieni di feci, abban-
donati accanto ad alcune riviste pornografiche. Pri-
ma di fuggire, era riuscito anche a portare con sé un
reggiseno e un perizoma con piccole piume di
svariati colori.
E così oltre allo sfruttamento della prostituzione,
Claudio D. è accusato anche di violenza sessuale,
lesionipersonali,molestie,violazionedidomicilio,
furto in abitazione e ingiurie. Tanto che, ieri matti-
na,perluiilpmhachiestounacondannaasetteanni
direclusionee8milaeurodirisarcimento.Perlasua
compagna, invece, accusata solo di sfruttamento
dellaprostituzione,larichiestaèstatadi2500euroe
tre anni e sei mesi di reclusione.
Sia la disabile sia la collega di lavoro, assistite
rispettivamente dagli avvocati Carmelo Scialò e
Isabella Nacci, hanno raccontato le loro vicende in
tribunale nelle passate udienze. In particolare era
stata la denuncia della collega a far individuare
l’operaio anche come responsabile della seconda
vicenda. La donna aveva raccontato alla polizia
giudiziaria di aver ricevuto sms di minacce e telefo-
nate anonime da uno sconosciuto: «Quell’uomo mi
perseguita, mi segue, mi osserva. Un giorno mi
trovavosulbalconedicasa,horicevutounachiama-
ta sul cellulare e quella voce sconosciuta mi ha
detto: “Ti vedo, lo sai? Ora sei sul balcone”». Lo
studio dei tabulati telefonici aveva consentito di
scoprire che le chiamate erano state effettuate attra-
verso una scheda telefonica intestata alla stessa
donna.Unaincredibilecircostanzachehaspintogli
inquirenti a pensare che qualcuno avesse rubato la
scheda all’interno dell’azienda in cui lavorava la
responsabile del personale. Ed ecco individuato
Claudio D. La sentenza è attesa per il 18 dicembre.
La prostituta era stata salvata dai carabinieri
PIAZZA VITTORIO Sotto i portici si rivive l’incubo di un anno fa, quando un folle al volante irruppe in un dehor
Conl’autocontroilbar,feritaunaragazza
Alla guida un invalido: «Ho problemi con le scarpre ortopediche, ho perso il controllo»
Ô Un film del terrore già visto nell’ago-
sto del 2007. Stessa piazza (Vittorio Ve-
neto) e stesso bar (Caffè Vittorio). Cam-
bianosoloiprotagonistidellatrama,ma
la vicenda è praticamente la stessa. Ieri
sera, intorno alle 20, una macchina im-
pazzita finisce contro la ve-
trina del locale investendo
una ragazza che passava lì
davanti. Alla guida di una
Peugeot 307 (con comandi
per disabili) il sessantano-
venneManricoStiffi.Lavit-
tima dell’investimento la
diciannovenne Valentina
Bongiovanni, studentessa,
salva per miracolo.
LA RICOSTRUZIONE
Arrivato da via Po all’altez-
za delle strisce pedonali di
piazza Vittorio, il condu-
cente dell’auto ha perso il
controllo sbattendo prima
contro una Fiat Palio par-
cheggiata, poi dentro la vetrina del bar:
«Ho problemi con le scarpe ortopedi-
che; ho perso il controllo», dirà poi
Stiffi, ricoverato malconcio alle Moli-
nette.
L’INVESTITA
«Ho visto la macchina che mi stava
venendo addosso - il racconto confuso
diValentina-.Misonofattascudoconle
mani e mi sono ritrovata sul
cofano. Fortunatamente la
porta del bar era ancora
aperta, altrimenti non so co-
me sarebbe andata a finire.
Ho battuto forte la testa, ma
sono rimasta sempre co-
sciente». «Adesso - ha conti-
nuato - sono ancora molto
scossa. Mi poteva andare
peggio». Trasportata al Cto è
stata sottoposta subito a de-
gli accertamenti che hanno
evidenziato un leggero trau-
ma cranico. Al capezzale
della figlia al Cto c’erano il
fidanzatoeilpadrediValen-
tina: «Ero in ufficio, era di-
sperata, mi sono spaventato
tantissimo. C’è stata tanta paura, ma per
fortuna sembra passata. Quello è pro-
prio un punto maledetto».
Andrea Magri
Ô
Schiacciata
contro la vetra-
ta, è stata me-
dicata al Cto:
«Stavo attra-
versando quan-
do me lo sono
vista arrivare
addosso»
COME UN ANNO FA
Qui sopra, Valentina Bongiovanni al
Cto, dopo essere stata travolta da
un’auto sotto i portici di piazza Vittorio