san Pietro Vernotico: Finanziamenti edilizia scolastica
Risposta articolo gazzetta del 29 maggio 2013
1. Spett.le redazione,
con la presente veniamo a chiederVi di pubblicare la replica, formulata dai sottoscritti, all'articolo del
29.05.u.s. apparso sulle pagine del Vs. preg.mo quotidiano ed a firma del pubblicista De Marco
Giuseppe ed avente come titolo “Carta igienica nello zaino”.
Vorrete pertanto pubblicare la seguente replica nei modi e termini di legge, su “La Gazzetta del
Mezzogiorno”, con attribuzione dello stesso risalto,pagina e spazio assegnato all’articolo in esame.
Spett.le redazione,
il presente articolo di riscontro appare doveroso a seguito del pezzo a firma dal pubblicista De Marco
e dal titolo “Carta igienica nello zaino” apparso su questo quotidiano in data 29 maggio il cui contenuto
mendace non poca indignazione ha suscitato nei confronti dei sottoscritti e ciò per i seguenti ordini di
motivi che si espongono.
A dire delle fonti del pubblicista De Marco, ovvero alcune “Famiglie furibonde”, la scuola, a causa
delle ristrettezze economiche del comune (nella specie la sede centrale ovvero la R. De Simone), non
avrebbe carta igienica, tanto che “i ragazzi (ma non stiamo parlando di scuola dell'infanzia e/o di scuola
primaria, ergo di bambini?) non si abbattono e provvedono da soli. A portare a galla (certo parliamo di
carta igienica) il problema ci hanno pensato i genitori” che “stanchi, forse, di dover provvedere loro alle
necessità dell'istituto, non sono andati a parlare direttamente con la dirigente scolastica, ma hanno
denunciato il problema oltre che sul web anche al cronista rendendo pubblica la vicenda”.
Ebbene per dovere di verità (considerato sia dalla L. n. 69/1963 che dalla stessa Carta dei Doveri
quale “obbligo inderogabile”), necessarie si rendono delle precisazioni.
In primis, alcun problema di siffatta natura sussiste nella R. De Simone, come assicurano sia la
dirigente dott.ssa Elia sia le insegnanti che operano in tale plesso, le quali hanno confermato che
alcuna problematica di tale specie si è mai verificata; non fosse solo che la carta igienica viene
custodita in classe dalle maestre che la consegnano agli alunni all'esigenza. Ciò al fine di evitare (come
già successo in passato) che i rotoli di carta igienica venissero buttati nei water otturandone gli scarichi.
Nè mai alcuna lamentela è stata mossa dai genitori, né risulta che gli alunni si recano in classe con la
carta igienica negli zaini.
In secondo luogo, ai fantomatici genitori furibondi, spiace osservare che, ove mai, ammesso che
quanto riportato nell'articolo in questione fosse vero, avrebbero potuto e dovuto porre il problema
all'attenzione del Consiglio di Istituto (nel quale siede la dirigente nonché un rappresentante eletto dai
genitori i cui figli frequentano l’istituto De Simone tra cui lo stesso Presidente del Consiglio d'Istituto);
oppure avrebbero potuto e dovuto rivolgersi alle maestre o direttamente all'assessore della Pubblica
Istruzione. Ma così non è stato.
Tutt'altro! Si è rifiutato il dialogo ed il confronto, come riportato nell'articolo contestato, preferendo
denunciare il problema ad organi non competenti (il web ed il cronista), al fine di rendere pubblica la
vicenda, tranne che innanzi all'organo che in prima istanza deve essere portato a conoscenza delle
problematiche che investono gli alunni, ovvero il Consiglio di Istituto, di cui i sottoscritti (dott.ssa Elia ed
Avv. Maurilio Marangio) hanno l’onore di farvi parte e di presiederlo.
Scelta questa che si commenta da sola.
Così come il cronista avrebbe dovuto, sempre per il dovere di verità di cui innanzi, controllare
l'attendibilità della fonte informativa. Anche perché gli organi d'informazione sono l'anello di
congiunzione tra il fatto e la collettività in quanto consentono alla collettività l'esercizio di quella
sovranità che secondo l'art. 1 Cost. “appartiene al popolo”. Un'informazione che occulta o distorce la
realtà dei fatti impedisce alla collettività un consapevole esercizio della sovranità.