Questa mattina, 18 Ottobre San Luca, ho incominciato a ricevere auguri di Buon Onomastico da compagne e compagni di classe del Liceo Paolo Sarpi - BG, famosi come La Terza D del '76.
Ben presto l' amico Fulvio ci ha ricordato che un altro Luca della Terza D del '76 era ancor più da festeggiare e che avremmo dovuto brindare con lui.
E' stato un pomeriggio carico di pensieri ed emozioni, rileggendo e rivedendo quanto ci ha lasciato.
RIP caro, indimenticabile e indimenticato LucaD
3. Luca D., una vita Oltraggiosa
(Prefazione)
Ci siamo conosciuti in quarta Ginnasio, esattamente il 6 Ottobre 1971. Ripensando a quella stu-
penda parentesi della nostra vita, mi è subito balzato alla mente l’atteggiamento dell’uomo greco
che, volendo andare oltre, peccava di tracotanza ed era di conseguenza punito dagli Dèi.
Luca spesso e volentieri si è macchiato di hybris, così come è capitato a Ulisse, l’eroe omerico,
con il quale aveva in comune anche il multiforme ingegno.
La curiosità, il non accontentarsi delle apparenze, il voler ricercare sempre qualcosa di nuovo e di
più profondo sono stati i tratti peculiari di una vita vissuta pericolosamente.
Luca, così come il re di Itaca, è sceso negli inferi, ne è ritornato provato e segnato indelebilmente,
ma, nonostante tutto, vivo per testimoniare che: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir
virtute e canoscenza”.
Ciao Amico,
Fulvio
Fulvio
4. Luca Daina, figlio del mitico Renato e della guerriera Ginetta Bombardieri, viene alla luce il 2Agosto
1957.
Per due anni e qualche mese prova l’ebbrezza di essere figlio unico, ma verso la fine del 1960
nasce Sara, qualcosa di molto più di una sorella: un punto di riferimento sempre e comunque nella
sua vita.
Bambino sensibilissimo, affabulatore meraviglioso e meravigliato, trascorre la sua infanzia tra gio-
chi e storie immaginifici, che la dicono lunga sul percorso che andrà a compiere negli anni a venire.
Si distingue anche alle scuole Medie, tanto da meritarsi d’ufficio un posto nel Liceo più prestigioso
della provincia: il “Paolo Sarpi”.
Studente sui generis, in quegli anni comincia a far capolino sempre più forte in lui l’irrequietezza,
tipica dell’adolescenza, spinto da una tensione emotiva, selvaggia e istintiva alla ricerca di qualcosa
che desse un senso ad un’esistenza costretta e circoscritta in regole di buon senso.
Pittore, musicista, poeta e fotografo, artista insomma a tutto tondo, conseguirà la maturità classica
e trascorrerà poi qualche anno senza saper bene che direzione prendere, abbinando lavori saltuari
al suo impegno artistico, lanciandosi in molte avventure purtroppo non sempre fortunate e positive.
L’età adulta lo costringe a fare i conti con la vita di tutti i giorni e, incoraggiato da uno zio paterno che
intuiva il suo disagio, si diploma come odontotecnico e inizia a lavorare nella struttura di famiglia.
Trascorre così molti anni, tra alti e bassi, vivendo una vita parallela da artista soprattutto in campo
pittorico.
Il suo “ascoltare” la vita dalla parte dei deboli lo porta spesso a cercare esperienze di condivisione e
negli anni della maturità percepisce sempre più chiaramente il desiderio di dedicare del tempo e del
denaro a chi ha bisogno, soprattutto ai bambini e agli anziani. Partecipa a un viaggio missionario
in Brasile che lo aiuterà a prendere la decisione della sua vita, la più vicina al suo sentire reale,
lavorare presso una cooperativa sociale ONLUS.
Apprezzatissimo da tutti i suoi vecchietti, che visitava quotidianamente, univa sempre alla con-
segna di un pasto caldo una parola o un gesto che riempivano le sue e le altrui giornate.
Ma, proprio in un momento così sereno, un male oscuro apparso all’improvviso e in tutta la sua
gravità lo ha portato via dai suoi affetti più cari, a quasi 53 anni, il 23 Luglio 2010.
Fulvio Gilardi
Biografia
5. Sorprendente!
E’ questo l’aggettivo che riassume i sentimenti che mi sono corsi incontro il giorno in cui ho salu-
tato Luca, così fragile, così in pace, incorniciato tra i suoi quadri , dai quali esplodevano energia e
vitalità, lampi di colore scagliati come bacchette di tamburo sulla sua batteria.
Non ho conosciuto a fondo Luca, anzi forse solo per i sentito dire delle tante parole, e scoprire
questa sua dimensione intima e sorprendente mi ha fatto sperare che Sara riservasse ad Albino il
privilegio di questa Mostra, di questo viaggio alla scoperta dell’uomo, della sua poliedricità.
Se vogliamo, è un po’ un intrufolarsi nella sua anima alla scoperta di quello che di più profondo ha
saputo esprimere attraverso i vari mezzi artistici da lui sperimentati: dalla pittura, alla fotografia, alla
poesia.
In questo opuscoletto che offriamo ai visitatori sono stati selezionati alcuni suoi versi, voluta-
mente riprodotti sui taccuini con la sua scrittura originale, per restituirne correttamente anche
l’impostazione grafica, a testimonianza della ricchezza spirituale ed emotiva della sua personalità
e di una scrittura che, come per la pittura nasce da un profondo impulso dell’anima e non da studio
o da motivazione professionale.
Vi auguro che da queste opere possiate ricevere stupore, sorpresa, risarcimento, incanto, esper-
ienza di bellezza e intensità, insomma.. un dono di Luca.
Gerry Gualini
Assessore ai servizi sociali Comune di Albino
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24. Raccolte civiche di Storia e Arte
Antologia di scritti in occasione della mostra
Albino, maggio 2011
Città di Albino