Questa è una relazione fatta in gruppo con altri 4 studenti sull'azienda adidas e consegnata al nostro docente nel mese di Dicembre 2013.
This is a report made in team with other 4 students based on the adidas company and handed to our teacher during the month of December 2013.
3. A.A. 2013/2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pagina 3/21
PRESENTAZIONE
Adidas AG è un’azienda tedesca leader nel settore dello sportswear che vende i suoi
prodotti attraverso quattro brand: Adidas, Reebok, TaylorMade-Adidas Golf e
Rockport. L’headquarter della società si trova ad Herzogenaurach, Germania, stessa
cittadina in cui venne fondata l’impresa nel 1924. Qui si trova anche il Global Brand
Headquarter di Adidas, mentre quelli di Reebok e TaylorMade-Adidas Golf si trovano
rispettivamente a Canton e Carlsbad, negli Stati Uniti. Adidas ha inoltre una sede
distaccata in America del Nord (Portland) e uno in America Latina (Panama); ad
Amsterdam si trova il centro marketing, mentre a Hong Kong è situato il centro di
ricerca. L’Executive Board è formato da 5 membri,
ognuno responsabile di una principale area di business:
Herbert Hainer (Chief Executive Officer), che in Adidas
è riuscito a unire la sua passione per lo sport e per il
business, Roland Auschel (Global Sales), Glenn Bennett
(Global Operations), Robin J. Stalker (Chief Financial
Officer) e Erich Stamminger (Global Brands). Tutti i
membri hanno un’età compresa tra i 50 e i 60 anni e
lavorano nell’impresa da moltissimi anni, raggiungendo
queste cariche come culmine della loro carriera
lavorativa; essi ricoprono inoltre cariche anche in altre
società di vario genere come il CEO che fa parte del Supervisory Board del Bayern
Monaco, di Allianz e di Lufthansa. Il Supervisory Board di Adidas AG è invece
composto da 12 membri tra cui i più importanti sono Igor Landau (Chairman), Sabine
Bauer (Deputy Chairwoman) e Willi Schwerdtle (Deputy Chairman); i suoi componenti
hanno età comprese in una fascia più ampia, dai 40 ai 75. Adidas AG ha chiuso il 2012
con un fatturato di 15,1 miliardi di euro, in crescita rispetto all’anno precedente grazie
anche alle sponsorship e alle partnership con le Olimpiadi di Londra 2012, le Para
Olimpiadi, gli Europei di Calcio e al conseguente aumento dell’attività di retail.
Nell’ultimo decennio il numero di dipendenti si è triplicato raggiungendo i 46.000 nel
2012, questo a testimoniare la progressiva crescita del società negli ultimi anni. Adidas
si è legata al mondo dello sport attraverso molteplici contratti di sponsorizzazione, ha
stipulato accordi con alcune delle più blasonate società sportive, tra cui Real Madrid
C.F., F.C. Bayern München e A.C. Milan, con nazionali, come Argentina, Germania e
Spagna, e con singoli atleti, tra i quali Lionel Messi, Danilo Gallinari e Derrick Rose.
DAGLI ALBORI AD OGGI
La “Gebrüder Dassler Schuhfabrik”
Il marchio Adidas affonda le sue origini a Herzogenaurach, una piccola cittadina nei
pressi di Norimberga. Qui, nella sua bottega, a partire dai primi anni venti, Adolf
Dassler iniziò a progettare calzature sportive. Con l’aiuto del fratello Rudolf nel 1924
riuscì ad aprire un negozio di articoli sportivi, il “Gebrüder Dassler Schuhfabrik” (La
Fabbrica di Scarpe dei Fratelli Dassler). Alle Olimpiadi di Amsterdam 1928 Adolf
riuscì a far indossare a molti atleti, tra cui Lina Radke, medaglia d’oro negli 800
metri, le scarpe di sua produzione, le prime ad essere provviste di tacchetti. Con il
Il CEO Herbert Hainer
4. A.A. 2013/2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pagina 4/21
passare degli anni vennero prodotte scarpe adatte a molti altri sport e non più
esclusivamente per l’atletica: nel 1937 esistevano scarpe progettate specificatamente
per 11 diversi sport. La vera ribalta del marchio tuttavia giunse nel 1936, alle
Olimpiadi di Berlino, quando Jessie Owens, indossando scarpe Dassler, vinse quattro
medaglie d’oro e stabilì i nuovi record del mondo nei 100 e nei 200 metri, nel salto in
lungo e nella staffetta 4x100.
Nasce adidas
I continui litigi riguardanti la gestione dell’azienda non permisero ai due fratelli di
continuare congiuntamente la loro attività e fu per questo che nel 1949 fondarono,
entrambi, un proprio negozio di articoli sportivi: Adolf la “Adi Dassler Adidas
Sportschuhfabrik”, Rudolf la “Puma Schuhfabrik Rudolf Dassler”. All’inizio di questa
nuova avventura Adolf e i suoi 47 dipendenti si concentrano sulla produzione di
scarpe da calcio. L’intuizione calcistica si rivelò vincente e pochi anni dopo, alla
Coppa del Mondo di Calcio del 1954, la Germania vinse per la prima volta la
competizione contro l’imbattibile Ungheria di Puskas, indossando calzature con
tacchetti modulari Adidas. L’azienda acquisì così fama globale, testimoniata dal fatto
che alle Olimpiadi di Roma del ‘60 tre quarti degli atleti indossavano scarpe Adidas. È
sempre in questi anni che le tre strisce diventarono il simbolo distintivo del marchio;
non tutti forse sanno però che le tre bande presenti lateralmente sulle calzature
nacquero con lo scopo di unire meglio la suola al resto della scarpa.
adidas come azienda multi-sport
Nel 1967, con la nascita del modello di tuta Franz
Beckenbauer, Adidas, conosciuta fino ad allora solo per la
produzione di scarpe, entrò in un nuovo business, quello
dello sportswear. Dassler parlava spesso con gli atleti per
poter progettare e fornire prodotti che soddisfacessero le
loro esigenze: Adolf aveva dunque precocemente intuito
uno dei punti cardine del marketing. Oltre a Beckenbauer
molti altri grandi atleti di sport diversi come Jesse Owens,
già legato da diversi anni al marchio per averne indossato le
scarpe, Muhammad Ali e Max Schmeling (pugili),
Reinhold Messner (scalatore), Nadia Comaneci (ginnasta),
iniziarono ad indossare abbigliamento sportivo targato
Adidas che ben presto sarebbe diventato uno status
symbol. Adidas nel 1970 fornì alla FIFA il pallone per la
coppa del mondo, pallone denominato Telstar perché progettato per migliorare la
visibilità in televisore. In occasione delle Olimpiadi di Monaco del 1972 Adidas
presentò il suo nuovo marchio, un trifoglio, simbolo delle migliori prestazioni. Adidas
non legò a sé solo personaggi del mondo dello sport, ma sponsorizzò anche musicisti
come Bob Marley, i Run DMD e molti altri interpreti di un lifestyle moderno. Questa
mossa di marketing aiutò Adidas a diventare una delle più grandi aziende nel mondo.
Fine dell’azienda di famiglia
Dopo la morte di Adolf nel 1978 la guida dell’azienda venne presa dal figlio Horst e
dalla moglie Kathe che traghettarono l’azienda verso l’assetto attuale. Adidas
Adi Dassler da sportivo appassionato,
comprese gli atleti e le loro esigenze.
5. A.A. 2013/2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pagina 5/21
continuò nella sua campagna d’innovazione: nel 1980 fu la prima ad inserire nelle
scarpe il Micropacer, un chip in grado di fornire informazioni sulle prestazioni degli
atleti. Nel 1987 la morte improvvisa di Horst, due anni dopo quella della madre,
segnarono la definitiva uscita della famiglia Dassler dal marchio Adidas e l’inizio di
una nuova era.
Gli anni ’90
Nel 1993 il nuovo CEO Robert Louis Dreyfus riuscì a salvare il marchio dalla
bancarotta trasformandolo da una società di vendita ad una società marketing-driven e
guidò Adidas verso un lungo percorso di crescita, fino alla quotazione nel 1995 nelle
borse di Parigi e Francoforte. Con la riorganizzazione societaria iniziò ad operare
anche un nuovo team marketing che portò alla luce alcune delle novità più famose del
marchio come le scarpe “Predator” del 1994. Nel 1997 Adidas compì la sua prima
acquisizione comprando Salomon Group e tutti i suoi brand: Salomon, Taylor Made,
Mavic e Bonfire; la società cambiò così il suo nome in Adidas-Salomon AG. Sempre
nel 1997 Adidas venne ammessa al DAX, il principale indice azionario del mercato
tedesco che comprendeva le maggiori 30 società nazionali quotate in borsa. L’anno
successivo il marchio spostò la sua sede in un ex base militare: il “World of Sports”;
ampliato e modernizzato nel corso degli anni per stare al passo con i tempi. Oggi
ospita più di tremila dipendenti e offre diversi servizi, come strutture sportive
all’aperto, palestre e addirittura un asilo.
Il nuovo secolo
Nel 2001 viene eletto un nuovo CEO, Herbert Hainer; questi porterà il gruppo a
raggiungere molti nuovi record di mercato e attualmente ricopre ancora tale carica.
Sotto la sua guida l’azienda spinse ancor di più sull’innovazione: tra i vari progetti
ricordiamo “ClimaCool”, “Adizero” e la scarpe F50, lanciate per i mondiali 2006 in
Germania. Nel 2004 venne fatta una delle più importanti campagne marketing
dell’azienda con alcuni degli atleti più famosi al mondo: David Beckham, Haile
Gebrselassie, Mohamed e Laila Ali si misero alla prova sfidando le loro paure per
dimostrare che “impossible is nothing”, frase che diventerà lo slogan di Adidas. Nel
lustro 2006 - 2011 c’è stato un grande cambiamento nella composizione societaria: se
da un lato Salomon decise di andare per la propria strada, dall’altro vennero acquisite
Reebok con i brand Rockport e Hockey Reebok-CCM, Five Ten, Taylor Made e
Ashworth; la nuova ragione sociale diventa così Adidas AG. I nuovi piani aziendali
sono stati presentati nel “Route 2015” in cui sono spiegati gli obiettivi per i vari brand
e le funzioni dell’impresa a livello globale. L’ultimo sub-brand nato è Adidas NEO,
che si rivolge alle giovani generazioni con l’utilizzo dei social-networks.
“Non sappiamo cosa il futuro porterà nello sport, ma non ci fermerà dal plasmarlo.
Noi continueremo a spingere lo sviluppo con continue innovazioni. E ancora più
importante: faremo in modo di darvi gli strumenti necessari per essere il miglior atleta
possibile. Proprio come Adi voleva.” (Herbert Hainer, CEO)
CORPORATE GOVERNANCE
Per Adidas "corporate governance" è strettamente legata a:
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− Management basato su correttezza, responsabilità e competenza garantito dalla
stretta collaborazione tra i tre principali organi di direzione e controllo
dell'impresa: Executive Board, Supervisory Board e General Meeting. Questa
modalità di governo aziendale viene anche chiamata "Dual board sistem".
L' Executive Board si occupa principalmente di dirigere l'impresa ed è formato da
5 membri che hanno tutti alle spalle un background vario e complesso ma con una
caratteristica in comune: una grande esperienza in campo internazionale.
o Herbert Heiner, tedesco, è il CEO e si occupa soprattutto di dettare le linee
guida ed esercitare la leadership già trattato in precedenza.
o Roland Auschel, tedesco, esperto in politiche di business, è stato anche
direttore di Adidas per l’area EMEA.
o Glenn Bennett, americano formatosi nel campo dell'informatica, si occupa
delle global operations sfruttando la sue esperienze precedenti soprattutto
nel campo delle calzature, acquisite lavorando per Reebok.
o Robin J. Stalker, neozelandese, è il Chief Financial Officer, si occupa
principalmente delle questioni finanziarie, vanta nel suo curriculum anche
importanti incarichi di consulenza finanziaria presso Warner Bros.
o Eric Stamminger, tedesco, da sempre grande esperto di marketing di fama
mondiale, prima di occuparsi dei Global Brands si curava soprattutto
dell'area asiatica.
Il Supervisory Board è formato da dodici membri, sei dei quali, come preivisto
dalla legge tedesca, rappresentano i portatori di lavoro mentre i restanti sei
rappresentano gli interessi degli shareholders.
Durante l'Annual General Meeting ciascun shareholder esercita i propri diritti di
scelta e voto. Oltre ad eleggere i rappresentanti del Supervisory Board ha potere di
decisione riguardo all'utilizzo del capitale e degli utili e in caso di cambiamenti
degli articoli di associazione.
− Protezione degli interessi e rispetto della diversità di opinione di ogni stekeholder
in particolare dei prestatori di lavoro.
− Chiarezza e trasparenza necessarie per un dialogo aperto e costruttivo al fine di
creare uno sviluppo sempre sostenibile per l’impresa.
− Capacità di valutare e cogliere dei rischi per sfruttarne le opportunità. Le categorie
di rischio opportunità sono pubblicate sul sito e discusse in modalità assembleare
durante il general meeting.
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CONFIGURAZIONE DELLE COMBINAZIONI ECONOMICHE
Adidas AG opera nel mercato globale tramite brand diversificati che si occupano di
soddisfare la domanda dei suoi clienti per quanto riguarda articoli sportivi,
abbigliamento e accessori per la vita di tutti i giorni. La società si articola inoltre in una
serie di sub-brand ognuno operante in una specifica area di business:
− Adidas Sport Performance: questo marchio si occupa di fornire attrezzature agli
atleti per permettergli di praticare al meglio la loro attività sportiva. Si concentra
su calcio, basket, running, training e outdoor.
Calcio
Adidas Sport Performance deve in gran parte l’aumento della sua fama in questi
ultimi anni al settore calcistico. Ha sempre commercializzato prodotti
all’avanguardia e tuttora s’impegna nella ricerca e nello sviluppo per fornire
attrezzature sempre più moderne. Alla base del suo successo ci sono i rapporti di
partnership con i più grandi eventi sportivi, federazioni, leghe, club e giocatori
calcistici.
Basket
Adidas Sport Performance cerca di rafforzare il suo potere nei mercati già
sviluppati, come in quello americano, fornendo prodotti professionali per i
giocatori di un certo livello, ma anche prodotti per coloro a cui piace giocare a
basket a livello amatoriale. L’azienda sfrutta il fatto di essere fornitore ufficiale
della NBA e punta molto sulla collaborazione con giocatori di fama mondiale
come Derrick Rose, firmatario di calzature e di una linea d’abbigliamento.
Running
Il Running è fondamentale per l’azienda, la quale conta di aumentare la sua quota
di mercato in questo settore nei prossimi anni. Vengono progettate calzature
differenti per clienti diversi: dai prodotti più sofisticati per corridori di alto livello
a quelli per semplici appassionati.
Training
Il Training è la più grande categoria merceologica del settore sportivo di Adidas.
Si occupa di fornire a ogni tipo di atleta i comfort sia a livello di abbigliamento
che di calzature e anche supporti tecnologici per permettere all’atleta di praticare
la sua attività sportiva nelle migliori condizioni possibili. In questo settore
l’azienda è molto attiva sotto il punto di vista della R&D, cercando d’innovare e
sviluppare materiali e tecnologie sempre migliori.
Outdoor
Adidas Sport Performance nel settore dell’outdoor s’impegna a commercializzare
e a innovare prodotti per chi pratica attività sportive all’esterno come ad esempio
alpinismo, free climbing e simili. Produce attrezzature di tutti i tipi: calzature,
abbigliamento, zaini e occhiali. È un settore in cui l’innovazione gioca un ruolo
fondamentale, per questo l’azienda si impegna costantemente per restare al passo
8. A.A. 2013/2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pagina 8/21
con i tempi. Inoltre anche in questo settore sfrutta partnership con nomi eccellenti,
come Thomas Huber nell’alpinismo.
− Adidas Original e Sport Style: Adidas Original rappresenta un’icona per
l’abbigliamento casual. Sfrutta a pieno l’affidabilità del marchio che si è creata
negli anni. Inizialmente si focalizzava più sulla produzione di articoli rivolti a una
clientela giovanile, ma con il passare degli anni si sta estendendo sempre più
orizzontalmente. Adidas Sport Style invece si configura come il “Future of
Sportswear”. Inizialmente era un business secondario, oggi costituisce il 28%
delle vendite a marchio Adidas. Include etichette come Y-3, Porsche Design
Sport, Adidas SLVR e Adidas NEO.
Quest’ultimo ha come clienti ragazzi dai 14 ai 19 anni. Si
concentra sulle tendenze emergenti per fornire prodotti
d’abbigliamento che colpiscano i teenagers. Nel 2012 ha
sfruttato la partnership di due grandi nomi, nonché idoli dei
giovani d’oggi, Selena Gomez e Justin Bieber, ottenendo
risultati oltre alle aspettative. Questo successo gli ha consentito di aprire nuovi
negozi in Europa e di espandere la distribuzione anche in Cina, aprendo più di
mille punti vendita.
Y-3 unisce il lusso, l’ingegno e un design innovativo in una
nuova categoria di prodotti. “Y è l’iniziale di Yohji
Yamamoto, 3 sono le strisce simbolo del marchio adidas e
il – rappresenta il legame che unisce questi due elementi”
(www.y-3.com). Ha come obiettivo quello di unire uno stile
elegante all’abbigliamento sportivo. I suoi prodotti sono disponibili in negozi
monomarca Y-3 che sono presenti in città statunitensi come Miami e New York,
asiatiche come Pechino e Shanghai ed europee come Milano. Nel 2013 sono stati
aperti anche altri punti vendita in città strategiche come ad esempio Londra e
Hong Kong.
“Dieci anni fa, collaborando con adidas, ho potuto creare qualcosa che non
esisteva prima e completamente proiettato verso il futuro. Rendere elegante e chic
l'abbigliamento sportivo è sempre stato un mio desiderio. adidas è un'importante
fonte di ispirazione per me… Arricchisce la mia creatività.” (Yohji Yamamoto,
2011).
Porsche Design Sport presenta una gamma di prodotti
che uniscono tecnologie all’avanguardia a un
abbigliamento lussuoso per chi desidera avere un look elegante senza dover
rinunciare alla funzionalità.
Il made in Germany contribuisce a dare prestigio al marchio. Questi prodotti sono
disponibili in Porsche Design stores, Adidas Concept stores e grandi magazzini di
un certo livello.
Adidas SLVR unisce la tradizione all’innovazione. La sigla SLVR
sta per Silver il quale di per sé abbrevia il nome esteso Silver
9. A.A. 2013/2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pagina 9/21
Adidas Label. SLVR presenta abbigliamento funzionale ma con un inconfondibile
design. I primi negozi monomarca erano solamente a Pechino, New York, Miami
e Berlino. Adesso i prodotti sono presenti anche in tutti i negozi a marchio Adidas
e dall’autunno 2013 Adidas SLVR inizierà la vendita on-line tramite e-commerce.
− Five Ten: azienda che si occupa di produzione e vendita di calzature adatte agli
sport estremi come ad esempio il rock climbing.
− Reebok è un brand che tratta articoli sportivi che aspira a diventare uno tra i primi
al mondo. Punta molto sull’innovazione e opera in tutti i vari rami del fitness. È
presente inoltre un altro marchio Reebok-CCM Hockey, leader mondiale nella
produzione e nella vendita di attrezzature e abbigliamento per hockey su ghiaccio.
All’interno di Adidas AG ci sono anche marchi specializzati nella vendita di articoli per
il golf:
− Taylormade-Adidas Golf è un brand molto riconosciuto nel settore golfistico.
Offre ferri, legni, palline e vari accessori innovativi.
− Adidas Golf è specializzata nella produzione di calzature adatte all’attività
golfistica per giocatori professionisti o semplici amatori.
− Adams Golf è specializzata nella progettazione e nella produzione di attrezzature
utili ai golfisti di qualunque livello.
− Ashworth opera nel campo dell’abbigliamento e delle calzature sfruttando il nome
riconosciuto e rinomato in tutto il mondo golfistico.
Infine l’ultimo marchio di proprietà dell’azienda è Rockport, che unisce alle ultime
tecnologie di Adidas AG un design inconfondibile producendo calzature che uniscono
stile e comodità.
MERCATI E CANALI DI DISTRIBUZIONE
La distribuzione in Adidas avviene tramite tre canali distinti:
− All’ingrosso;
− Al dettaglio;
− E-commerce.
Per ognuno di questi tre canali l’azienda mette in atto strategie diverse.
Ad Adidas AG piace descrivere la propria filosofia di vendita all’ingrosso così:
S - Servizi, avere un ottimo servizio di vendita;
P - Punti vendita, ampliarli il più possibile su diversi segmenti di mercato;
O - Operation, funzionamento, essere leader nel settore;
R - Relazioni, avere patti forti con i principali rivenditori;
T - Team, sviluppare una squadra di rivenditori qualificati ed efficienti.
10. A.A. 2013/2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pagina 10/21
Nel 2012 le vendite in questo settore sono aumentate di circa il 2% rispetto all’anno
precedente. È merito soprattutto del marchio Adidas che con le sue alte percentuali di
vendita è riuscita a coprire anche i cali dati dalla percentuale negativa del marchio
Reebok. Qui sotto riportiamo una tabella e il relativo grafico che indica le vendite nette
del commercio all’ingrosso per regione.
€!in!milioni! ! 2012 ! 2011
Europa occidentale ! 3.257 ! 3.187
Mercati europei emergenti ! 545 ! 496
America settentrionale ! 1.744 ! 1.771
Cina ! 1.322 ! 1.038
Altri mercati asiatici ! 1.493 ! 1.332
America latina ! 1.172 ! 1.125
Totale ! 9.533 ! 8.949
Da questo grafico può osservare come le vendite di Adidas siano maggiormente
concentrate in Europa occidentale e come siano divise abbastanza equamente negli altri
paesi nel mondo (escludendo Africa e Australia di cui non si dispongono dati). Inoltre il
65% delle vendite all’ingrosso riguarda il marchio Adidas Sport Performance, il 23%
Adidas Sport Style e il 12% Reebok.
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000
9000
10000
3257
545
1744
1322 1493 1172
9533
3187
496
1771
1038 1332 1125
8949
2012
2011
65%!
23%!
12%! Adidas Sport
Performance
Adidas Sport Style
Reebok
11. A.A. 2013/2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pagina 11/21
Per Adidas la vendita al dettaglio ha grande importanza. Negli ultimi dieci anni
l’azienda ha venduto nei suoi 2446 negozi monomarca i brand Adidas e Reebok. Adidas
opera in tutto il mondo, qui sotto riportiamo una tabella che indica le vendite nette del
commercio al dettaglio per regione.
€!in!milioni! ! 2012 ! 2011
Europa occidentale ! 507 ! 476
Mercati europei emergenti ! 1.346 ! 1.055
America settentrionale ! 599 ! 504
Cina ! 198 ! 157
Altri mercati asiatici ! 436 ! 373
America latina ! 287 ! 228
Totale ! 3.373 ! 2.793
Per il 47% si tratta di vendite al dettaglio in concept store, per il 45% in factory outlet,
per il 5% in e-commerce e per il 3% tramite concession corners.
Adidas sta scommettendo molto nell’e-commerce, canale che sta cercando di migliorare
sempre più per adattarsi alle nuove abitudini dei consumatori d’oggi.
47%!
45%!
5%! 3%!
Concept!Store!
Factory!Outlet!
e<commerce!
concession!corners!
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
507
1346
599
198
436
287
3373
476
1055
504
157
373
228
2793
2012
2011
12. A.A. 2013/2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pagina 12/21
AMBIENTE ECONOMICO E SISTEMA COOPERATIVO ALLARGATO
Come già detto in precedenza il settore di Adidas AG è lo Sportswear, tale mercato è in
continua crescita e sembra risentire meno di altri della crisi economica. Osservando i
bilanci di Adidas AG, Nike Inc. e Puma SE. dal 2009 al 2012 notiamo una costante
crescita del fatturato; nello specifico caso di Adidas AG si passa da circa 10,5 miliardi
di euro nel 2009 a 15,1 miliardi di euro nel 2012, prova dell’evidente crescita di un
mercato che in tempo di depressione economica non sembra essere rallentato. Per
comprendere tali risultati bisogna considerare come lo Sportswear nel tempo si sia
trasformato, aggiungendo alla vendita di accessori e abbigliamento sportivo la vendita
di abbigliamento “casual”, attraverso questa trasformazione le aziende del settore hanno
potuto incrementare notevolmente il proprio bacino di potenziali clienti.
Oggi Adidas vende prodotti per Bambino, Donna e Uomo. I clienti non sono più solo
amanti e praticanti dello sport ma anche persone in cerca di un abbigliamento originale,
giovanile e pratico.
Nel settore dello sportswear i principali concorrenti di Adidas AG nel mercato globale
sono Nike Inc. e Puma SE. concorrenti minori invece sono le asiatiche Asics
Corporation e Mizuno Corporation, specializzate nella produzione di calzature sportive.
La Nike Inc. con un profitto di 18,4 miliardi di euro è la leader assoluta nel settore dello
sportswear ed è la concorrente principale di Adidas AG, con la quale si divide la più
grande fetta del mercato. La Puma SE. con un profitto di 2,4 miliardi di euro risulta
essere una concorrente marginale e meno pericolosa, tuttavia anch’essa è in costante
crescita da diversi anni. Le altre aziende registrano profitti nettamente inferiori e si
dividono le rimanenti fette del mercato puntando su un costo minore o sulla
specializzazione dei propri prodotti in diversi ambiti. Il settore dello sportswear risulta
quindi essere un mercato molto concentrato.
Andamento del valore azionario dei titoli delle tre principali imprese nel settore dello sportwears
Per quanto riguarda i fornitori di Adidas AG essi sono tutt’altro che concentrati essendo
13. A.A. 2013/2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pagina 13/21
oltre 1100 imprese distribuite su 63 Paesi. Tali imprese sono collocate per il 62% in
Asia, per lo più in Cina e Vietnam, per il 21% in America, soprattutto in USA e Brasile
e per il 17% in Europa, maggiormente in Germania e Regno Unito.
L’Adidas quindi seleziona fornitori di piccola e media dimensione per lo più in Paesi
dove è possibile acquistare manodopera a basso prezzo, nonostante ciò l’azienda non
dimentica di proteggere i fondamentali diritti degli impiegati dei propri fornitori
imponendo a quest’ultimi delle regole da rispettare. Fra queste sono di notevole
importanza:
− L’obbligo da parte dei fornitori di non assumere lavoratori con meno di 15 anni di
età o che comunque non abbiano ancora superato gli anni minimi previsti per
l’istruzione da parte del loro Paese di provenienza;
− Il divieto di far lavorare gli impiegati per più di 60 ore settimanali;
− L’obbligo di garantire almeno 24 ore di riposo per ogni settimana lavorativa.
Per quanto riguarda i potenziali entranti in un settore del genere risulta chiaramente
molto difficile inserirsi nel mercato a causa delle forti barriere all’ingresso.
Multinazionali come Nike Inc., Adidas AG e Puma SE. infatti godono di brand molto
famosi e riconosciuti, forti economie di esperienza e di scala, una rete di fornitura, di
distribuzione e di vendita consolidata ed efficiente, caratteristiche che rendono troppo
difficoltoso e costoso inserirsi nel settore con nuove imprese di grandi dimensioni.
Tuttavia è possibile notare nelle diverse nazioni la presenza di imprese più piccole e
marginali come la Lotto Sport Italia S.p.a. o la Vans, Inc., che sono riuscite a
conquistare fette di mercato lasciate vuote dalle più grandi multinazionali. E’ necessario
notare infine come aziende di abbigliamento specializzate in altri settori come la North
Face nel settore dell’abbigliamento tecnico, si siano inserite nello Sportswear sfruttando
economie di scopo e riuscendo a rubare fette di mercato ad Adidas AG e Nike Inc.
RELAZIONI CON GLI STAKEHOLDER
Adidas è convinta nel dichiarare quanto sia importante la chiarezza, la trasparenza e
l'apertura al dialogo in un'impresa che vuole crescere dal punto di vista economico e del
valore interno. I fini di questa collaborazione sono molteplici: risolvere problemi,
migliorare la solidità del gruppo, rafforzare la fedeltà dei clienti e puntare sulla
condivisione di conoscenze ed esperienze. Per questo motivo è considerato
fondamentale il confronto con gli stakeholder, ovvero quelle persone o gruppi di
persone che condizionano o sono condizionate da Adidas.
I principali stakeholder sono:
62%!
21%!
17%! Asia!
America!
Europa!
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− I prestatori di lavoro;
− I governi che autorizzano e tutelano il lavoro dell'azienda;
− Gli azionisti e i dirigenti;
− I soci d'affari;
− Coloro che giudicano il lavoro di Adidas come i giornalisti o le communities;
− I clienti.
Ovviamente questo è un gruppo molto vasto e disomogeneo che Adidas cerca di
coinvolgere il più possibile in un dialogo dettato dalla franchezza e dall'apertura al
confronto, al fine di tutelare gli interessi di entrambe le parti. Le occasioni di dialogo
sono molteplici: possono essere organizzate riunioni o incontri formali con le altre
imprese, con i prestatori di lavoro, con i partners o con organizzazioni non governative;
spesso vengono interpellati analisti esperti nel settore dello sviluppo sostenibile. La
serenità nell'ambiente lavorativo è garantita dai frequenti confronti diretti con i
lavoratori e dal clima di collaborazione con le altre imprese e il sempre maggiore
sviluppo è garantito dal continuo dialogo con i clienti. Adidas AG s’impegna a
rispettare le opinioni dei propri stakeholders. Eventuali lamentele possono essere
comunicate attraverso vari mezzi di comunicazione, soprattutto attraverso la linea "Fair
play hotline" rivolta soprattutto ai lavoratori, oppure attraverso un e-mail o il sito.
POLITICHE DI RESPONSABILITÀ SOCIALE
Adidas AG si distingue anche per la sua attenzione nel trovare un compromesso fra gli
interessi dei prestatori di lavoro, le aspettative degli azionisti e la tutela dell'ambiente.
L’impresa stessa compara la proprio tensione verso uno sviluppo sostenibile ad una
maratona, non uno sprint, basata non solo sulla velocità ma anche sulla capacità di
resistenza e la determinazione nel superare gli ostacoli puntando direttamente al
traguardo.
I principi fondamentali sono delineati nel "Sustainability Statement" nel quale Adidas
AG sottolinea il proprio impegno verso l'ambiente e evidenzia quanto raggiungere
questo obbiettivo sia difficile nel mondo delle imprese, dove regole di questo tipo non
sono scritte, ma vengono man mano imparate tramite la continua interazione fra
l'impresa e i suoi interlocutori. In particolare Adidas AG si impegna non solo
nell’utilizzare materiali sempre più ecosostenibili ma anche nel ridurre le emissioni
derivanti dalle proprie fabbriche, il cui ambiente è reso sereno dall'attenzione
dell’impresa ai propri prestatori di lavoro, considerati non solo come semplici
"macchine" ma come persone che han bisogno di soddisfare i propri bisogni sociali e di
realizzazione, puntando quindi ad un loro sviluppo dal punto di vista della carriera. Si
noti riguardo a questo aspetto come nel complesso World of Sports siano reso
disponibile per i dipendenti un asilo aziendale.
In particolare Adidas AG si concentra principalmente su 5 diverse aree:
− Prodotti e attenzione al pianeta: l'impresa si impegna costantemente nello
sviluppo di una filosofia di pensiero ecosostenibile in tutti i propri lavoratori,
incoraggiando a migliorare i prodotti e la catena di produzione dal punto di vista
ambientale.
− Lavoratori: Adidas AG si concentra anche per tutelare i diritti dei lavoratori non
solo nel proprio ambiente lavorativo ma anche in quello dei business partners,
15. A.A. 2013/2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pagina 15/21
tanto che anche questi ultimi devono firmare un contratto, chiamato "Workplace
Standards" nel quale l'impresa si impegna a rispettare i diritti e le richieste dei
propri lavoratori.
− Dialogo con gli stakeholder di cui si è già parlato precedentemente (vedi pag. 13).
− Legami con le comunità locali: Adidas AG si impegna costantemente per
soddisfare i bisogni delle comunità locali e per rispettarne la cultura, inoltre
spinge continuamente i propri fornitori a crescere dal punto di vista della
sostenibilità.
− Impiegati Adidas AG: l'impresa è perfettamente cosciente del fatto che sia i
prestatori di lavoro che i leader dell'impresa siano un tassello fondamentale del
proprio successo, fondato anche sulla capacità dei lavoratori stessi di collaborare
fra loro in un clima fertile ed eterogeneo basato sulla voglia di migliorare di
ciascuno.
Questo impegno è stato più volte riconosciuto mediante premi molto prestigiosi, solo
nel 2013 è stato incluso nei cataloghi del "Dow Jones Sustainability" per la
quattordicesima volta, dello "STOXX® GLOBAL ESG LEADERS", del
"FTSE4GOOD", del "Ethibel PIONEER and Ethibel EXCELLENCE" e del "GLOBAL
100 MOST SUSTAINABLE CORPPORATIONS IN THE WORLD" per la
diciannovesima volta.
BILANCIO
CONTO ECONOMICO ADIDAS AG
€ in milioni 31/12/2012 31/12/2011
Ricavi 14.883 13.322
Costo del venduto1
13.930 12.560
Reddito Operativo della Gestione Caratteristica 953 762
Proventi della gestione patrimoniale 268 222
Reddito Operativo 1.221 984
Oneri della gestione finanziaria 105 115
Reddito Lordo di Competenza 1.116 869
Oneri straordinari2
265 0
Reddito Ante Imposte 851 869
Imposte sul reddito 327 261
Reddito Netto 524 608
Note:
Per maggiore chiarezza riportiamo qui di seguito come sono stati calcolati i valori presenti in tabella.
1: La voce Costo del venduto comprende le seguenti voci: Costo del venduto + Altri costi operativi
2: La voce Perdite di valore sull'avviamento è stata riposizionata sotto Oneri straordinari
16. A.A. 2013/2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pagina 16/21
STATO PATRIMONIALE ADIDAS AG
€ in milioni 31/12/2012 31/12/2011
STATO PATRIMONIALE ATTIVO
c/c attivo 1.670 906
Titoli1
457 754
Crediti2
1.764 1.672
Rimanenze finali 2.486 2.502
Altre attività correnti3
500 494
Attivo Corrente 6.877 6.328
Immobilizzazioni tecniche 1.095 963
Immobilizzazioni finanziarie4
133 139
Immobilizzazioni immateriali5
1.651 1.663
Spese di costituzione 1.281 1.553
Altre immobilizzazioni6
614 591
Attivo Fisso Netto 4.774 4.909
Totale Attivo Netto 11.651 11.237
!
Note:
Per maggiore chiarezza riportiamo qui di seguito come sono stati calcolati i valori presenti in tabella.
1: La voce Titoli comprende: Attività finanziarie a breve + Altre attività finanziarie correnti
2: La voce Crediti comprende: Crediti + Crediti per imposte sul reddito
3: La voce Altre attività correnti comprende: Altre attività correnti + Attività classificate come
detenute per la vendita
4: La voce Immobilizzazioni finanziarie comprende: Attività finanziarie a lungo + Altre attività
finanziarie non correnti
5: La voce Immobilizzazioni immateriali comprende: Marchi di fabbrica + Altre attività immateriali
6: La voce Altre immobilizzazioni comprende: Attività per imposte anticipate + Altre attività non
correnti
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
Debiti all’erario 275 252
Debiti di fornitura 1.790 1.887
Debiti finanziari7
363 355
Altre passività a breve8
1.946 1.844
Passivo Corrente 4.374 4.338
TFR 251 205
Mutui9
1.224 1.000
Altre passività non correnti10
511 566
Passività Consolidate 1.986 1.771
17. A.A. 2013/2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pagina 17/21
Capitale sociale 209 209
Riserve 641 791
Riserve di utili 4.454 4.137
Partecipazioni di minoranza11
-13 -9
Capitale Netto 5.291 5.128
Totale Passivo 11.651 11.237
Note:
Per maggiore chiarezza riportiamo qui di seguito come sono stati calcolati i valori presenti in tabella.
7: La voce Debiti finanziari comprende: Finanziamenti a breve + altre passività finanziarie correnti
8: La voce Altre passività a breve comprende: Altri fondi correnti + Ratei passivi correnti + Altre
passività correnti
9: La voce Mutui comprende: Finanziamenti a lungo + Altre passività finanziarie non correnti
10: La voce Altre passività non correnti comprende: Passività per imposte differite + Altri fondi non
correnti + Ratei passivi non correnti + Altre passività non correnti
11: La voce Partecipazioni di minoranza è stata inserita con il segno meno in quanto dal bilancio di
adidas AG usato come fonte si evince che tale voce viene sottratta dal Capitale Netto totale
INDICI
19. A.A. 2013/2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pagina 19/21
COMMENTO AL BILANCIO
L’azienda ha chiuso il suo bilancio il 31 dicembre 2012 presentando un utile di 524
milioni di euro. Il 2012 ha rappresentato per adidas AG un anno di crescita, infatti i
ricavi scaturiti dalle vendite sono aumentati rispetto all’anno precedente, passando da
13,33 miliardi di euro del 2011 ai 14,88 del 2012; inoltre anche il reddito derivante dalla
gestione caratteristica è in crescita. Nonostante questo il reddito netto è diminuito: a fine
2011 l’azienda presentava un utile pari a 608 milioni di euro. Questa diminuzione è
provocata soprattutto dall’onere straordinario di 265 milioni di euro, dovuto alla perdita
di valore sull’avviamento.
− Liquidità: Oltre che presentare utili, l’azienda possiede liquidità, questo è
testimoniato sia dal conto corrente attivo (presente nello stato patrimoniale sia nel
2011 che nel 2012), sia dagli indici di liquidità e stabilità. Essi sono migliorati
nell’ultimo anno, aumentando entrambi di 0,11. Nonostante un’approfondita
analisi non riusciamo a spiegarci un tale aumento di liquidità (circa un miliardo di
euro) in un solo anno, in quanto gli utili sono diminuiti, i crediti aumentati e gli
oneri straordinari hanno inciso negativamente. L’aumento di proventi finanziari,
la diminuzione di rimanenze finali e l’aumento di debiti a nostro avviso non sono
tali da permettere una crescita di disponibilità finanziaria.
− Solidità: Osservando gli indici di solidità possiamo affermare che l’azienda nel
suo complesso è stabile. Il rapporto d’indebitamento rimane fisso intorno al 2,20,
valore non basso ma accettabile siccome l’azienda presenta uno spread maggiore
di zero che gli permette di sfruttare positivamente la leva finanziaria. Un altro
indice che ci permette di rafforzare la nostra convinzione sulla stabilità
dell’azienda è quello circa la Copertura delle Immobilizzazioni, maggiore di uno
sia nel 2011 che nel 2012.
− Redditività: Per quanto riguarda la redditività, i singoli indici non forniscono
grandi informazioni. ROA, ROS e ROE sono tutti situati intorno al 10%, che
oggigiorno data la crisi economica sono dei buon risultati. Non siamo tuttavia
riusciti a trovare i valore medi del mercato calcolati nello stesso modo dei nostri
non potendo così effettuare comparazioni significative. Considerando
complessivamente tutti i dati a disposizione a nostro parere non sarebbe azzardato
investire in adidas AG.
COMMENTO SULL’AZIENDA
Al termine delle nostre ricerche siamo riusciti a guardare adidas AG da un punto di vista
del tutto diverso dal tipico consumatore. Innanzitutto siamo rimasti stupiti da come una
piccola impresa fondata a metà del ‘900 sia potuta diventare una multinazionale così
grande e ricca, fondandosi soprattutto sulla passione per lo sport. Questo è sicuramente
il primo punto di forza di adidas AG, che nel corso degli anni è stata sempre guidata da
veri e propri amanti dello sport, dal fondatore Adolf Dassler all’attuale CEO Herbert
Hainer. Nonostante ciò il gruppo è riuscito a non limitarsi solo al mondo dello
sportswear ma è riuscito ad allargare i propri orizzonti economici stipulando partnership
commerciali con alcuni grandi nomi dell’alta moda, come Yohji Yamamoto.
Un altro importantissimo punto di forza che abbiamo riscontrato è stato la capacità da
20. A.A. 2013/2014!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pagina 20/21
parte del gruppo di adattarsi ai cambiamenti del mercato, prestando sempre molta
attenzione all’innovazione tecnologica dei propri prodotti. L’azienda sta investendo
moltissimo in ricerca e sviluppo e ha da poco assunto antropologi ed etnologi,
professionisti competenti che possano aiutare adidas AG a comprendere e soddisfare i
gusti dei consumatori. Proprio quest’ultimo è uno dei punti critici della strategia
economica dell’azienda, una completa e assoluta attenzione ai bisogni del cliente.
Per quanto riguarda i rapporti di sponsorship un aspetto che ci ha molto colpito è la
quantità di contratti stipulati con team, eventi, atleti professionisti e club sportivi,
contratti che determinano costi ingenti ma che sicuramente garantiscono un ritorno
consistente all’azienda, in termini di immagine e vendite.
Analizzando il mercato dello sportswear siamo giunti inoltre alla considerazione di
essere di fatto di fronte a un duopolio tra adidas AG e Nike Inc., due enormi
multinazionali che in termini di vendite, fatturato e fama superano di gran lunga le
dirette inseguitrici. Abbiamo concluso che questo duopolio sia ormai in una situazione
di equilibrio e che non ci sia il rischio dello scatenarsi di una guerra di prezzo, ciò
danneggerebbe entrambe le aziende favorendo probabilmente le concorrenti.
Per quanto riguarda l’ambiente, nonostante i dichiarati obiettivi di sustainability, adidas
AG continua ad essere soggetta a critiche e a denunce da parte di importanti
organizzazioni ambientali come Greenpeace. L’ultima risale al 12 Dicembre 2013,
Greenpeace ha accusato il gruppo e altre aziende del settore di aver prodotto capi di
abbigliamento contenenti sostanze tossiche e inquinanti. Ciò ci suggerisce che
probabilmente adidas AG non sia in grado di controllare i propri numerosissimi
fornitori in modo capillare nei processi produttivi, nella qualità delle materie prime e nel
rispetto dei diritti dei lavoratori.
COMMENTO SUL LAVORO DI GRUPPO
In seguito all’assegnazione dell’azienda abbiamo deciso di iniziare lavorando
innanzitutto individualmente, dividendoci gli argomenti da trattare. Questa prima fase è
stata la più lunga e ci ha permesso di lavorare in maniera autonoma ed efficace.
Secondariamente abbiamo condiviso con gli altri membri del gruppo i nostri elaborati
attraverso software di file sharing. A questo punto a ognuno di noi è stata assegnata una
composizione di un altro membro da visionare e correggere, al fine di filtrare
velocemente queste prime bozze, eliminando evidenti errori di forma e/o di contenuto.
Terminata anche questa fase abbiamo incominciato a incontrarci tutti insieme per unire
e perfezionare i diversi elaborati, cancellando ripetizioni, livellando la forma, curando
lo stile e strutturando al meglio il lavoro. Infine ci siamo confrontati e abbiamo
dibattuto sulle considerazioni finali sulla multinazionale, trovando una linea comune di
pensiero e scrivendo per ultimo il commento sull’azienda.
22. adidas AG Consolidated Income Statement (IFRS)
Year ending Year ending Change
€ in millions
Net sales 14.883 13.322 11,7%
Cost of sales 7.780 6.993 11,3%
Gross profit 7.103 6.329 12,2%
(% of net sales) 47,7% 47,5% 0,2pp
Royalty and commission income 105 93 13,0%
Other operating income 127 98 28,7%
Other operating expenses 6.150 5.567 10,5%
(% of net sales) 41,3% 41,8% (0,5)pp
Goodwill impairment losses 265 0 100,0%
Operating profit 920 953 (3,4)%
(% of net sales) 6,2% 7,2% (1,0)pp
Financial income 36 31 17,4%
Financial expenses 105 115 (7,8)%
Income before taxes 851 869 (2,1)%
(% of net sales) 5,7% 6,5% (0,8)pp
Income taxes 327 261 25,3%
(% of income before taxes) 38,4% 30,0% 8,4pp
Net income 524 608 (13,8)%
(% of net sales) 3,5% 4,6% (1,0)pp
Net income attributable to shareholders 526 613 (14,2)%
(% of net sales) 3,5% 4,6% (1,1)pp
Net income attributable to non-controlling interests (2) (5) 54,8%
Basic earnings per share (in €) 2,52 2,93 (14,2)%
Diluted earnings per share (in €) 2,52 2,93 (14,2)%
Rounding differences may arise in percentages and totals
1) Restated according to IAS 8, see Note 3 in the adidas Group Annual Report 2012
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Dec. 31, 2012 Dec. 31, 2011 1)
23. adidas AG Consolidated Statement of Financial Position (IFRS)
€ in millions December 31 December 31 Change January 1,
2012 2011
1)
in % 2011
1)
Cash and cash equivalents 1.670 906 84,4 1.150
Short-term financial assets 265 465 (42,9) 233
Accounts receivable 1.688 1.595 5,8 1.620
Other current financial assets 192 289 (33,7) 178
Inventories 2.486 2.502 (0,6) 2.135
Income tax receivables 76 77 (0,9) 71
Other current assets 489 469 4,0 390
Assets classified as held for sale 11 25 (55,0) 47
Total current assets 6.877 6.328 8,7 5.824
Property, plant and equipment 1.095 963 13,6 855
Goodwill 1.281 1.553 (17,5) 1.512
Trademarks 1.484 1.503 (1,3) 1.447
Other intangible assets 167 160 4,8 142
Long-term financial assets 112 97 14,7 93
Other non-current financial assets 21 42 (49,1) 54
Deferred tax assets 528 484 9,0 501
Other non-current assets 86 107 (19,2) 100
Total non-current assets 4.774 4.909 (2,7) 4.704
Total assets 11.651 11.237 3,7 10.528
Short-term borrowings 280 289 (3,2) 284
Accounts payable 1.790 1.887 (5,1) 1.697
Other current financial liabilities 83 66 24,4 132
Income taxes 275 252 9,1 265
Other current provisions 563 549 2,6 485
Current accrued liabilities 1.084 992 9,3 842
Other current liabilities 299 303 (1,2) 241
Liabilities classified as held for sale - 0 (100,0) 0
Total current liabilities 4.374 4.338 0,8 3.946
Long-term borrowings 1.207 991 21,8 1.337
Other non-current financial liabilities 17 9 92,3 17
Pensions and similar obligations 251 205 22,3 180
Deferred tax liabilities 368 430 (14,4) 451
Other non-current provisions 69 55 26,5 61
Non-current accrued liabilities 40 45 (9,0) 39
Other non-current liabilities 34 36 (9,5) 36
Total non-current liabilities 1.986 1.771 12,2 2.121
Share capital 209 209 - 209
Reserves 641 791 (18,9) 563
Retained earnings 4.454 4.137 7,7 3.691
Shareholders' equity 5.304 5.137 3,3 4.463
Non-controlling interests (13) (9) (54,4) (2)
Total equity 5.291 5.128 3,2 4.461
Total liabilities and equity 11.651 11.237 3,7 10.528
Rounding differences may arise in percentages and totals
1) Restated according to IAS 8, see Note 3 in the adidas Group Annual Report 2012
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24. adidas AG Consolidated Statement of Financial Position (IFRS)
€ in millions December 31 December 31 Change January 1,
2012 2011
1)
in % 2011
1)
Cash and cash equivalents 1.670 906 84,4 1.150
Short-term financial assets 265 465 (42,9) 233
Accounts receivable 1.688 1.595 5,8 1.620
Other current financial assets 192 289 (33,7) 178
Inventories 2.486 2.502 (0,6) 2.135
Income tax receivables 76 77 (0,9) 71
Other current assets 489 469 4,0 390
Assets classified as held for sale 11 25 (55,0) 47
Total current assets 6.877 6.328 8,7 5.824
Property, plant and equipment 1.095 963 13,6 855
Goodwill 1.281 1.553 (17,5) 1.512
Trademarks 1.484 1.503 (1,3) 1.447
Other intangible assets 167 160 4,8 142
Long-term financial assets 112 97 14,7 93
Other non-current financial assets 21 42 (49,1) 54
Deferred tax assets 528 484 9,0 501
Other non-current assets 86 107 (19,2) 100
Total non-current assets 4.774 4.909 (2,7) 4.704
Total assets 11.651 11.237 3,7 10.528
Short-term borrowings 280 289 (3,2) 284
Accounts payable 1.790 1.887 (5,1) 1.697
Other current financial liabilities 83 66 24,4 132
Income taxes 275 252 9,1 265
Other current provisions 563 549 2,6 485
Current accrued liabilities 1.084 992 9,3 842
Other current liabilities 299 303 (1,2) 241
Liabilities classified as held for sale - 0 (100,0) 0
Total current liabilities 4.374 4.338 0,8 3.946
Long-term borrowings 1.207 991 21,8 1.337
Other non-current financial liabilities 17 9 92,3 17
Pensions and similar obligations 251 205 22,3 180
Deferred tax liabilities 368 430 (14,4) 451
Other non-current provisions 69 55 26,5 61
Non-current accrued liabilities 40 45 (9,0) 39
Other non-current liabilities 34 36 (9,5) 36
Total non-current liabilities 1.986 1.771 12,2 2.121
Share capital 209 209 - 209
Reserves 641 791 (18,9) 563
Retained earnings 4.454 4.137 7,7 3.691
Shareholders' equity 5.304 5.137 3,3 4.463
Non-controlling interests (13) (9) (54,4) (2)
Total equity 5.291 5.128 3,2 4.461
Total liabilities and equity 11.651 11.237 3,7 10.528
Rounding differences may arise in percentages and totals
1) Restated according to IAS 8, see Note 3 in the adidas Group Annual Report 2012
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