L’azienda intelligente coinvolge persone pensanti, originali, capaci di osare, di aprirsi, scoprire, creare, ascoltare, conversare, interagire.
L’azienda intelligente vive nel mondo, vive nel presente, e nel presente immagina il futuro che vuol costruire.
2. L’AZIENDA
INTELLIGENTE | 1Non parla di sé. Fa parlare di sé. Ma
innanzitutto ascolta.
L’azienda intelligente comunica
attraverso:
a - i prodotti e/o i servizi che produce,
perché quei prodotti/servizi hanno
qualcosa di nuovo, interessante,
curioso da raccontare;
b - le persone che fanno l’azienda,
cioè quelle che ogni giorno si dedicano
a fare (bene) i prodotti/servizi che
l’azienda propone al mercato;
c - gli stakeholder - i fornitori, i clienti,
gli analisti di mercato, i media.
L’azienda intelligente si comunica
da sé.
3. L’AZIENDA
INTELLIGENTE | 2Non fa convention motivazionali, non
ne ha bisogno.
L’azienda intelligente non tratta i
dipendenti come minorenni e no, non li
recluta un week-end l’anno in una
location suggestiva per raccontare loro
quanto sia fica. Le persone che ci
lavorano sanno già com’è.
Se nell’azienda non si lavora bene; se i
capi non hanno rispetto e attenzione per i
collaboratori, una pallosissima convention
fantozziana in cui si deve tutti fingere di
divertirsi con ridicoli giochi di ruolo, beh,
non farà alcuna differenza.
L’azienda intelligente motiva ogni
giorno ed ogni giorno offre nuovi
motivi.
4. L’AZIENDA
INTELLIGENTE | 3Incoraggia la libertà, non la fedeltà.
Le persone libere sono creative,
imprevedibili, dubbiose ma anche aperte,
altruiste, costruttive.
Le persone fedeli, servili, opportuniste - al
contrario - perseguono solo l’interesse
proprio. Sarà anche rassicurante per il
management, ma ai fini aziendali premiare
la fedeltà invece della libertà è più che
inutile: è improduttivo.
Sono le persone libere - non le persone
servili - che in un’azienda hanno il
potenziale per creare il valore che
l’azienda stessa ha interesse a
perseguire.
L’azienda intelligente è uno spazio
aperto, libero, curioso, dinamico, vivo.
5. L’AZIENDA
INTELLIGENTE | 4Non comunica quello che ha senso per sé:
comunica quello che ha senso in sé.
Ogni azienda ha a che fare con la vita di
persone vere: i clienti, gli stakeholder, i
decisori.
Chi se ne frega di quello che l’azienda vuole si
pensi di sé: alle persone interessa quello che
l’azienda ha da offrire di interessante per la
propria vita.
L’azienda intelligente ha ragion d’essere
fuori - non dentro - di sé.
6. L’AZIENDA
INTELLIGENTE | 5Non usa i social media per spammare
hashtag: li usa per conversare.
Sui social si conversa, si dibatte, si propone:
non si impone.
Non servono (tanti) soldi: serve tempo,
attenzione, dedizione, rispetto per le persone
che sui social media compongono una parte
importante delle proprie relazioni.
Serve essere capaci di conversare, quindi
ascoltare, coinvolgere, interagire, motivare.
L’azienda intelligente non è top-down, è
umile, autentica, spontanea: è tra le
persone, non sopra, non fuori.
7. L’AZIENDA
INTELLIGENTE | 6Non è monotematica, non vive in
una dimensione.
Nessuno vive in una unica dimensione:
siamo tutti lavoratori, consumatori,
elettori, padri, madri, figli, cittadini,
spettatori tv, amici su Facebook,
contribuenti fiscali ecc ecc. Siamo tutti
tutto questo, e lo siamo nello stesso
tempo.
L’azienda intelligente parla tutte le
lingue delle persone perché è lei
stessa una rete di persone.
8. L’AZIENDA
INTELLIGENTE | 7Non si riduce ad uno SWAT.
Le cose che succedono intorno ad
un’azienda fanno parte della complessità
del mondo.
E questa complessità non è mai quella che
l’azienda si illude di poter sintetizzare in uno
SWAT.
L’azienda intelligente vive di
contaminazione, ed è curiosa di capire
più che ansiosa di spiegare.
Non vive in un quadrato bidimensionale:
vive in 3D.
9. L’AZIENDA
INTELLIGENTE | 8Non racconta un mondo perfetto che non
esiste.
Un’azienda è un microcosmo sociale e non esiste
gruppo sociale in cui va sempre tutto e solo bene.
Che palle, quando si finge che sia davvero così.
E che brutto quando l’azienda si racconta per
quello che in realtà non è: la pratica auto-
celebrativa suona falsa, distante e no, non paga.
L’azienda intelligente si racconta con
sincerità. Condivide dubbi e preoccupazioni, ma
anche soddisfazioni e successi: è un’insieme di
persone, l’azienda, non la famiglia del Mulino
Bianco.
10. L’AZIENDA
INTELLIGENTE | 9Non misura la produttività dei suoi collaboratori
sulle ore passate in ufficio.
Al contrario: premia chi sa fa fare di più in meno
tempo. E il premio è il tempo libero, non (solo) il
denaro.
Le persone che meritano non sono quelle che
subordinano la vita privata alla vita di ufficio, ma
quelle che sanno usare con più intelligenza il tempo
in ufficio, quelle che sanno fare meglio, e con onestà,
trasparenza, rispetto per i colleghi e sì, anche con
allegria.
L’azienda intelligente innova, senza paura di
percorrere sentieri non ancora battuti e che scoraggia
i comportamenti furbi e scorretti tra colleghi così
come con i clienti.
11. L’AZIENDA
INTELLIGENTE |
10
Non copia l’originale, lo crea.
L’azienda intelligente non commissiona
riproduce modelli vincenti altrui, ne genera di
propri.
L’azienda intelligente trova una propria unicità
e la rappresenta.
Dunque no, l’azienda intelligente non
commissiona campagne virali come quelle
di cui hanno parlato tutti negli ultimi tempi.
Copiare è stupido perché già perdere!
12. L’AZIENDA
INTELLIGENTE | MUST
DO
L’azienda intelligente coinvolge persone
pensanti, originali, capaci di osare, di
aprirsi, scoprire, creare, ascoltare,
conversare, interagire.
L’azienda intelligente vive nel mondo,
vive nel presente, e nel presente
immagina il futuro che vuol costruire.