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newsletter 22 marzo 2011
FUKUSHIMA,€MOLTO SU CUI RIFLETTERE
Quando si è pensato al profilo editoriale di questa newsletter l’idea era €di rimanere
strettamente focalizzati sui temi business evitando di farsi coinvolgere dalla cronaca o
dagli inevitabili risvolti€politici della green economy. Ma ci sono dei momenti in cui
quello che accade attorno a noi è talmente potente e sconvolgente che risulta
impossibile far finta di niente. Già nell’ultima edizione si era fatto un riferimento alla
Mario Iesari€di
GreenActions dipendenza “geopolitica” nei confronti dei paesi produttori di petrolio. Ma certamente
nessuno avrebbe mai immaginato di fare i conti con quello che sta€ succedendo in
Giappone. Terremoto, maremoto, catastrofe nucleare … cosa altro potrebbe accadere?
Credo che ognuno di noi sia stato toccato nel profondo dalla successione degli eventi.
Certo l’innesco di questa tragedia non ha niente a che fare con le nostre responsabilità,
anzi sappiamo bene cosa sarebbe potuto accadere in un paese diverso dall’avanzato ed
organizzato Giappone. E’ indubbio però che gli effetti successivi, dal rischio nucleare al
black out energetico e logistico fanno riflettere tantissimo su come la nostra società è
organizzata e sulla sua capacità di adattamento all’ambiente circostante.€L’obiettivo
esaltante e presuntuoso di padroneggiare e “sottomettere” la natura ci ha spinto verso
un modello di sviluppo “muscolare”: sempre più grossi, sempre più forti , più
concentrati...e più bisognosi di energia e delle altre risorse. Una scommessa€che, lo
abbiamo capito ormai, non riusciremo a vincere. Non riusciremo mai ad essere del
tutto€al sicuro puntando sulla forza€ ma€forse potremmo ottenere più risultati€ con un
sistema€ leggero e flessibile che cresce in armonia con madre natura. Più efficienti
e€moderati nel consumo delle risorse e più distribuiti nella loro produzione. Suona un po’
teatrale, ma nel corso dell'ultimo grande cambiamento epocale€i grossi dinosauri sono
scomparsi mentre i piccoli mammiferi riuscivano a sopravvivere!
Oggi avremmo dovuto parlare anche della Giornata Mondiale dell’Acqua che sarà
celebrata il 22 Marzo. L’acqua, una risorse che molte aziende stanno cominciando a
considerare nei loro piani di azione e nei loro conti economici. L’acqua, che farebbe
tanto comodo per spegnere quelle maledette barre radioattive nel Nord del Giappone!
DISTRIBUZIONE: TOUCH SCREEN NEI SUPERMERCATI PER MONITORARE IL CONSUMO DI
ENERGIA
E’ un’idea di Tesco, una delle principali catene di supermarket in Gran Bretagna. Al
fine di coinvolgere i dipendenti nella riduzione dei consumi e dell’impronta
carbonica degli store, saranno installati in 500 punti vendita della catena dei
monitor “touch screen” per il controllo dei consumi energetici in tempo reale.
I monitor verranno posizionati nelle aree dedicate allo staff e non saranno quindi visibili
ai clienti dei negozi. In questo modo i dipendenti potranno facilmente rendersi conto di
quali reparti del supermercato stanno consumando la maggiore quantità di energia (ad
esempio per il riscaldamento o l’illuminazione) e di conseguenza attivarsi in tempo reale
per la sua riduzione. Il progetto è stato già testato in nove dei supermercati appartenenti
alla catena nei quali si è rilevata, durante il periodo di prova, una diminuzione dei
consumi di energia del 2-3%. Con l’incremento dei punti vendita monitorati, Tesco conta
di ridurre di 23.000 tonnellate le sue emissioni di CO2. Ma questo non è l’unico beneficio
all’ambiente derivante dal nuovo sistema. Esso ridurrà anche l’utilizzo della carta
utilizzata negli uffici dei supermarket Tesco in quanto non sarà più necessario stampare
report dettagliati relativi al consumo di energia. Per l’implementazione di questo
http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=173 22/03/2011
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progetto, Tesco ha vinto il premio “Programma dell’anno per la riduzione dei consumi
energetici” del Platts Global Energy Awards di New York. Per conoscere tutte le
iniziative “verdi” di Tesco, click su: www.tesco.com
EFFICIENZA: IL WEB 2.0 SI OCCUPA ANCHE DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
“Trasforma i tuoi rifiuti in risorse” è questo l’headline di RecycleMatch, il nuovo
sito che mette in contatto aziende che vogliono disfarsi degli scarti di produzione
evitando di conferirli in discarica ed aziende che potrebbero invece utilizzarli nei
loro processi produttivi, riciclandoli. Vediamo come funziona.
Recyclematch (www.recyclematch.com) è un mercato virtuale B2B. Permette alle
aziende di vendere, acquistare o regalare grandi quantitativi di rifiuti tra i quali plastica,
tessili, carta, sostanze chimiche, alimentari, metalli e materiali da costruzione. Le
aziende venditrici possono inserire in maniera anonima nel sito la lista dei materiali di
cui vorrebbero disfarsi. I potenziali acquirenti interessati a riutilizzare o a riciclare gli
stessi possono fare domande, chiedere l’invio di campioni di materiale e fare offerte per
l’acquisto. Le aziende venditrici potranno quindi scegliere tra le varie offerte in base al
loro valore, ma anche tenendo in considerazione fattori come l’uso che l’acquirente farà
dei rifiuti o la distanza che essi dovranno percorrere per raggiungere il nuovo
utilizzatore. RecycleMatch riceve un 5% di commissione sul valore della merce venduta
attraverso il sito. Anche in caso di cessione gratuita, l’azienda che offre i suoi rifiuti,
oltre ad generare un beneficio all’ambiente, ci guadagna. Non paga infatti in questo
modo il costo del conferimento in discarica che in USA è pari in media a 45$ per
tonnellata.
MARKETING: QUANDO LA CONFUSIONE DELLE ECO-ETICHETTE DIVENTA
UN'OPPORTUNITA' PER RAFFORZARE LA MARCA
L’industria chimica BASF ha lanciato un sito web per aiutare tutti gli interessati a
trovare le soluzioni ricercate€nel mare affollato delle ecolabels e delle
certificazioni. A tale proposito l’EcoLabels Index ha appena€quantificato l'esistenza
di €378 certificazioni ambientali in 211 paesi e 25 settori industriali.
Lo strumento proposto da BASF ha un nome è il Select Ecolabel Manager. Si tratta di un
database progettato per la gestione delle etichette ecologiche, delle comunicazioni
ambientali, delle directory e dei sistemi di classificazione. Lo strumento sarà
particolarmente utile alle organizzazioni governative, ai grandi distributori, alle
associazioni commerciali e alle organizzazioni terze parti che oggi hanno a che fare con
le centinaia di etichette e certificazioni ambientali. In particolare le aziende che
utilizzeranno il sito BASF potranno€ valutare i loro prodotti sulla base delle richieste del
sistema di certificazione considerato. Lo strumento attualmente contiene i dati di 100
programmi ambientali operanti in Nord America, come i due sistemi per l’edilizia LEED e
Built Green Canada, ma€ il piano è di integrare sistemi di certificazione ambientali
presenti nel resto del mondo. In tema di Green Marketing altri tentativi di
razionalizzazione arrivano dalle istituzioni pubbliche dei principali paesi. Negli Stati uniti
la Federal Trade Commission sta aggiornando gli standard delle Green Guide mentre in
Gran Bretagna il governo ha rilasciato le nuove linee guida per le comunicazioni
ambientali.
Gli interessati al progetto BASF €possono richiedere l’accesso al Database Select sul sito
www.selectecolabels.com
ECODESIGN: UNA NUOVA LINEA DI ABBIGLIAMENTO SOSTENIBILE PER H&M
H&M ha annunciato per questa primavera il debutto di una linea di prodotti green.
Il suo nome è Conscious Collection, destinata a uomini donne e bambini. I materiali
utilizzati includono fibre organiche e riciclate e sarà posta in vendita nei negozi
della marca a partire dal 14 aprile.
I capi della collezione includono camicette, tuniche, t-shirt, abiti e saranno realizzati
con lino organico, poliestere riciclato dal PET delle bottiglie, scarti di tessuti ed un
nuovo materiale il Tencel. Si tratta di una fibra rinnovabile, a base di seta, che viene
realizzata con il minimo impatto ambientale. Ovviamente per quanto riguarda il design la
nuova linea di prodotti sostenibili non rinuncia al rispetto dei canoni della moda attuale.
La sperimentazione di molti nuovi materiali rende la proposta di H&M particolarmente
attesa perché è in grado di andare al di là della ormai tradizionale offerta di prodotti a
base di cotone organico. Appena un mese fa l’azienda aveva presentato una linea di
prodotti chiamata Waste che è interamente realizzata con gli scarti della collezione
Lanvin. Vale la pena ricordare che la coscienza ambientale di H&M è probabilmente il
risultato delle grandi contestazioni ricevute nel corso del 2010 quando l’azienda era
stata scoperta a distruggere gli invenduti delle nuove collezioni! Una situazione che non
si dovrebbe ripetere più dopo la promessa della grande catena di distribuzione di donare
gli invenduti alle organizzazioni di carità.
http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=173 22/03/2011
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MARKETING: COMPONENTI DEI DETERSIVI, ANCHE CLOROX FA CHIAREZZA
Un nuovo caso di informazioni trasparenti€relative ai€€componenti chimici dei
prodotti si aggiunge a quelli già conosciuti€di Johnson& Johnson e 7th Generation.
Parliamo di Clorox, azienda americana produttrice di detergenti e disinfettanti per
la pulizia della casa. La società ha recentemente annunciato che renderà pubblici
tutti i componenti (compresi conservanti, coloranti e fragranze) utilizzati per la
realizzazione dei suoi prodotti.
La decisione non è altro che la parte finale del programma “Clorox Ingredients Inside”
che€è stato€intrapreso qualche anno fa proprio con la finalità di fare progressivamente
chiarezza€ sulle sostanze chimiche usate dall'azienda. Già in passato infatti€Clorox aveva
reso pubblici i componenti€presenti nei prodotti della sua linea verde Greenworks. Le
etichette poste sulle confezioni di tutti i detergenti di Clorox€inviteranno i consumatori a
visitare€il sito www.cloroxcsr.com dove sarà presente la lista dei componenti in ordine
alfabetico e€ l’indicazione del nome chimico di ogni ingrediente e del numero di registro
Chemical Abstracts Service. Da parte dell’azienda sono state inoltre prese misure anche
nei confronti dei suoi fornitori di fragranze. Clorox acquisterà quest’ultime solo se prive
di sostanze come alchilfenoli e ftalati. Maggiori informazioni su: www.cloroxcsr.com
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LE AZIENDE DI FRONTE AL CAMBIAMENTO
Il documento che mettiamo a vostra disposizione questa settimana è una interessante ed
autorevole ricerca realizzata in collaborazione da MIT Sloan Management Review e da
Boston Consulting Group. Sono stati coinvolti 3500 manager di tutto il mondo per fare
il punto della situazione su motivazioni, impegni e prospettive riguardanti l’introduzione
di pratiche sostenibili nelle strategie aziendali. La ricerca relativa al 2010€ è alla seconda
edizione. Il dato più significativo ci mostra che, con la parziale uscita dalla crisi, sono
aumentate considerevolmente le imprese che dichiarano di incrementare i loro
investimenti in sostenibilità. Erano solo il 29% nel 2009 e oggi sono quasi il 60%. Un
trend quindi chiaramente in crescita rispetto al quale la ricerca€individua due
atteggiamenti fortemente differenti.€Un gruppo di€aziende€ hanno abbracciato€in
maniera convinta€la causa della sostenibilità ed altre invece hanno una posizione di
“cauta adozione”. In cosa differiscono ? Le prime hanno una€ visione molto più orientata
al lungo periodo e considerano la sostenibilità come un valore stabile mentre le seconde
guardano al breve periodo e€riconoscono i vantaggi di efficienza e riduzione costi delle
pratiche green. Chi ha abbracciato la sostenibilità invece è convinto di più degli effetti
relativi alla reputazione del Brand, alla acquisizione di vantaggi competitivi e di nuovi
clienti.€Per saperne di più potete scaricare la ricerca qui. Buona lettura.
FA LA COSA GIUSTA! - Fiera Milanocity, 25-27 Marzo 2011
Dal 25 al 27 marzo 2011 torna a Milano Fa' la cosa giusta! La fiera nazionale del consumo
critico e degli stili di vita sostenibili. Protagonista di quest'anno sarà l'alimentazione con
la sezione speciale "Mangia come parli”. Maggiori info su: falacosagiusta.terre.it
L'ORA DELLA TERRA - 26 Marzo 2011
Promossa dal WWF contro i cambiamenti climatici, l’ Earth Hour 2011 simbolicamente
scatterà il 26 marzo 2011, dalle 20.30 alle 21.30, quando si spegneranno in tutto il
mondo le luci di monumenti, luoghi di interesse, uffici pubblici e privati, abitazioni.€ Info
su: www.wwf.it/oradellaterra/
http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=173 22/03/2011
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