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Periodicopromossodall’ArciconfraternitaMariaSS.delCarmine-Giovinazzo-RegistratopressoilTribunalediBarialn.1307indata20/1/1997-SpedizioneinA.P.70%FilialediBari
Anno XIX
N. 9
Settembre 2015
Euro 2,00
3N. 9 - Settembre 2015
PPEERRIIOODDIICCOO PPRROOMMOOSSSSOO
ddaallll’’AArrcciiccoonnffrraatteerrnniittaa MMaarriiaa SSSS.. ddeell CCaarrmmiinnee
Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997
DDIIRREEZZIIOONNEE,, RREEDDAAZZIIOONNEE EE AAMMMMIINNIISSTTRRAAZZIIOONNEE
Via Cattedrale, 38 - 70054 Giovinazzo (Ba)
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intestato alla Arciconfraternita Maria SS. del Carmine
Chiuso in tipografia il 31 Agosto 2015
Redazione
Presidente
Direttore
Responsabile
Gianluca
Battista
Girolamo
Capurso
Giuseppe
Dagostino
Giuseppe
Dalbis
Nicola
Miccione
Marzia
Morva
Filippo Luigi
Fasano
Giuseppe
Maldarella
Luigi VerzilloSegretario Responsabile archivio Michele Amoia (334477..77998855228811)
Responsabile abbonam. Giuseppe Dagostino (Tel. 334400 22557711007777)
Responsabile pubblicità 347.5231877
Progetto grafico e impag. a cura della Redazione
Nicola
Coppola
Filippo
D’Attolico
Collaboratori
Fedele
Capurso
Gerardo
Nardò
Mauro
Capurso
Giuseppe
Demartino
Italo
Cinquepalmi
Gabriella
Serrone
Angelica
Taldone
Dario
Verolino
Gaetano
Nacci
Roberta
Deruvo
Frank
De Santis
Corrispondente
estero
Responsabile
estero
Responsabile
fotografie
Beatrice
Andriano Cesari
Nicola
Marinelli
I tempi cambiano! La Festa Patronale pure?
È
il quesito che da decenni ci si pone, puntualmente, all’indo-
mani del più importante appuntamento che fa da richiamo
della nostra città nel periodo estivo: la Festa Patronale. Esso
scaturisce con naturalezza e spontaneità proprio perché ci impone
una profonda riflessione sul nesso che accomuna la ricorrenza re-
ligiosa rivolta ad onorare la Madonna di Corsignano e tutta una se-
rie indiscriminata e a volte disordinata di attrazioni folkloristiche
che attorno ad essa, prima, durante e poi, si realizzano. La stessa
processione appare una mostra coreografica di costumi baroccheg-
gianti, di luci sfarzose e di note musicali che ne impongono il ritmo
alla sfilata.
E le mie perplessità non provengono solo da un isolato e margi-
nale pensiero: vi invito a rivedere ““iinn CCiittttàà”” 12/2012 pag. 5 a firma
Maldarella o prim’ancora settembre 2002 il commento editoriale del
mio predecessore Franco Amendolagine.
Nel mentre le nostre sollecitazioni trovavano spazio radicandosi
nella coscienza comunitaria, una voce istituzionale, puntuale e pre-
cisa, giungeva, nel 2013, in concomitanza con l’avvio delle organiz-
zazioni delle feste patronali diocesane, dal direttore della “Charitas”
di Molfetta don Francesco de Lucia, col richiamo a feste più sobrie
e meno spendaccione: «Rinunciare a qualcosa, durante le feste pa-
tronali, per aiutare chi ne ha bisogno, rappresenterebbe più di un se-
gnale e come comunità cristiana dovremmo farlo sempre. Perché una
festa sia religiosa bisogna innanzitutto pensare ai poveri».
Quindi riavvolgiamo il nastro e ripartiamo da un momento so-
lenne, quello della visitazione della nostra Protettrice che attraver-
sava le strade della città ed entrava nelle case popolose dell’antico
centro dentro le mura e che con il suo sguardo materno accoglieva
le preghiere della gente per strada e di quanti in processione testi-
moniava la sua silenziosa devozione. Perché incrociare quel dolce
volto ispirava la preghiera di supplica per l’abbondanza dei prossi-
mi raccolti e la protezione ai nostri marinai nei perigli dei loro viag-
gi, come ancora si recita con l’inno che in suo onore si leva nei gior-
ni della festa: «... quando suona la tua campana ad ogni tempesta
viene la calma...».
Proviamo a riprendere il significato originario di quella Festa,
“La festa granne”, come abbiamo tentato di fare quando, nel set-
tembre del 2010, questo stesso spazio venne occupato a sostegno
di una istanza giuntaci a firma di un lettore finalizzata proprio al
recupero della ragione vera di quel ritrovarsi tutti ad agosto per in-
vocare le grazie della Madonna. Tentiamo, anche ora, di riattualiz-
zare, magari con la nostra immaginazione, il senso autentico dei fe-
steggiamenti della Protettrice e particolarmente della stessa parte-
cipazione comunitaria alla processione esterna dopo il pontificale,
quale corale momento di ringraziamento filiale che tutto il popolo
soleva rivolgere alla Vergine per i benefici che accordava ai suoi fi-
gli che la impetravano e la invocavano in proprio soccorso.
L’attualità non è più quella realtà rurale ed artigiana, ormai tra-
sformatasi radicalmente e sempre più secolarizzata per l’evoluzione
della modernizzazione della società, ormai multiculturale. E così
anche la festa grande, conseguentemente, è andata progressiva-
mente trasformandosi fino a divenire una vera e propria sagra, tut-
t’altro che un momento comunitario di lode e ringraziamento alla
Patrona. Un evento del tutto coreografico e fulcro di continue ma-
nifestazioni di ogni genere e di spettacoli tesi a divertire ed attrarre
gente dai dintorni, che poco hanno a che fare con la fede di un po-
polo.
Tanti gli interrogativi allora: proviamo a dar loro delle risposte;
lo facciamo con il supporto di Giuseppe Dalbis, nostro storico col-
laboratore che quest’anno, all’interno del Comitato della Festa pa-
tronale, ha ricoperto il ruolo di responsabile della comunicazione.
Rimandandovi nelle pagine 14 e 15 vi auguro buona lettura.
Filippo D’Attolico
Editoriale
Nuove Aperture a Giovinazzo:
www.incittagiovinazzo.it
5N. 9 - Settembre 2015
l’anno 2014, operata difformemente
dallo stesso Regolamento Comunale per
la disciplina tributaria di detta imposi-
zione, deliberata dalla maggioranza
stessa ad Agosto 2014.
E, così, pure a fronte di tali evidenti e concre-
te confutazioni, anche di ordine legale,
l’Amministrazione ha continuato, con svariati
comunicati, a sostenere la regolarità impositi-
va delle tariffe TARI, nei termini deliberati dal-
la maggioranza, asserendo essere stato il com-
puto tariffario improntato ad un certa logica di
equità comparata. Una sorta di computo com-
pensativo, quanto mai ambiguo, perché deri-
vato dalla comparazione percentuale anno
2015 con il 2014 delle riduzioni consentite, ri-
feribili alle utenze domestiche e quelle non do-
mestiche. Insomma uno scontro di comunica-
ti da ambo le parti che non giova certo al cit-
tadino che vuole avere informazioni precise
del perché e del quanto è tenuto a pagare per
il servizio raccolta rifiuti e per lo spazzamento
delle strade del paese senza sospetti di vessa-
zione e di ingiusto trattamento.
Il punto ad origine di tutte queste dia-
tribe, naturalmente, rimane il costo
complessivo dell’intero servizio che la
legge vuole debba essere interamente
coperto dalle contribuzioni delle utenze
locali attraverso la corresponsione del-
la tassa “TARI”. Per la qual cosa alla
base della individuazione dell’entità del
tributo è posto il Piano economico-fi-
nanziario comunale che illustra le mo-
dalità e qualità del servizio e ne previ-
siona l’andamento gestionale con
l’indicazione di tutti gli impegni econo-
mici necessari a fronteggiare le spese di
tutte le forniture e prestazioni di ogni
genere.
Come prescritto per legge, detto Piano è stato
redatto dal gestore appaltatore Daneco che ha
computato un costo complessivo per l’anno
corente di € 3.618.149,00, compresi i così det-
ti costi comuni, per circa € 484.000,00, sti-
mati dall’Ufficio Finanziario Comunale ed affe-
renti alle spese di accertamenti e riscossione
del tributo e costi amministrativi, di consu-
lenza e del contenzioso. Il piano medesimo, in
sede di discussione in Consiglio, è stato og-
getto di severi rilievi essendo stato recepito dal
Comune, per quanto emerge dal dibattito con-
siliare, senza il pur minimo riscontro a cura
dell’apparato comunale delle rispettive voci di
costo, previsionate e stimate dalla Daneco.
In effetti, la scarna relazione tecnico-
economica che accompagna detto docu-
mento di contabilizzazione non può che
dare adito a dubbi di ogni sorta. Ed è da
supporre che la distinta dei costi com-
plessivi del servizio, presentati dalla
Daneco, non abbia avuto una spunta
con le voci di costo previsti nel con-
tratto d’appalto né tanto meno con i
corrispettivi di spettanza della medesi-
ma Daneco per le attività in parte già
corrisposte e liquidate.
Personalmente sono indotto ad aggiungere
dell’altro. A mio avviso non sarebbero state
considerate neppure i pagamenti che il Comu-
ne fa ad altri fornitori, diversi dalla Daneco,
per prestazioni accessorie e sussidiarie a quel-
lo principale di nettezza urbana o di particola-
ri inteventi di propaganda, consultazione a
supporto integrativo delle attività fornite dal
gestore ordinario. È il caso delle spese per il
lancio promozionle ed informativo della raccol-
ta selettiva e quelle per le forniture di servizio
commissionate in circostanza di grandi mani-
festazioni e spettacoli pubblici, ove si intervie-
ne a mezzo di aziende specializzate con siste-
mi aggiuntivi per la raccolta e cernita dei rifiu-
ti durante lo svolgimento degli eventi stessi.
Infine, mi pare doveroso far notare che,
se trattasi di un vero Piano economico-
finanziaro, secondo quanto prescrive il
DPR n. 158/1999, in detto documento,
oltre i sistemi di esplicazione dell’ap-
palto, dovrebbero essere indicati anche
le innovozioni infrastrutturali che sono
in programma di realizzazione con i re-
latii impegni economici che gravano in
bilancio e gli eventuali costi di gestione
dei nuovi impianti.
Sempre nel mese di luglio scorso, prima del
Consiglio del giorno 30, la Giunta ha approva-
to in linea tecnica e finanziaria l’ennesimo
progetto esecutivo per la costruzione del Polo
cittadino di raccolta e selezione per tipologie
omogenee dei rifiuti anche di quelli pericolosi,
da insediare in un’area comunale in contrada
Zurlo sotto il cavalcavia della diramazione di
via Cola Olidda a monte della ferrovia.
Il progetto originariamente redatto, nel
2009, dall’Ufficio Tecnico, come isola
attrezzata per la raccolta di rifiuti in-
gombranti per un importo poco più di €
100.000,00, poi in una successiva rivi-
sitazione, su richiesta della Giunta De-
palma, in altra collocazione, per un va-
lore di oltre € 155.000,00, di cui €
100.345,00 corrisposto dalla Regione,
ora riformulato interamente dall’ing.
Vitangelo Bavaro, quale grosso centro
di raccolta e smistamento rifiuti (CCR),
ha raggiunto un valore più che raddop-
piato di ben € 316.000,00.
L’opera da insediarsi su un terreno di oltre
3.000 mq. nella Zona artigianale di servizio
D1.1, di cui è stato richiesto lo svincolo del se-
questro giudiziario, si presenta, come da pian-
tina allegata, di grande dimensione, adatta
forse ad una città medio grande. Il Dirigente
del Settore Ambiente dovrà procedere quanto
prima ad appaltarla per non perdere il contri-
buto regionale, ancorchè è prevista
l’esecuzione solo del primo stralcio di €
155.903,00, relativo ai soli lavori di infrastrut-
turazione dell’area, mancando allo stato la
completa copertura finanziaria dell’impianto.
Tuttavia, l’investimento per questo
grande Centro urbano di raccolta e di
smistamento dei rifiuti non viene per
niente menzionato nel Piano, come
vuole l’art. 8 del DPR n. 158/1999, né
vengono indicati le possibili modalità
gestionali della struttura e i costi di
funzionamento come pure i benefici
che si attendono dell’operatività di
quell’impianto in termini di incidenza
sulla differenziata ma anche di agevola-
zioni del tributo fiscale per gli utenti
virtuosi che porteranno i rifiuti al cen-
tro. E così che nasce una profonda sfi-
ducia nei confronti del Sindaco Depal-
ma che pur ha ritenuto di doversi avva-
lere di esimi personaggi esterni per il
governo e la direzione operativa del-
l’importante comparto “Ambiente e
Territorio”.
C
’è qualcosa, ancora, che si può
dire sull’aspra controversia in
atto circa la gestione dei rifiuti
urbani e di igiene ambientale, così
come condotta da Depalma e dal suo go-
verno? Ci provo. Non già perchè dis-
pongo di qualche altra notizia inedita,
quanto per mettere insieme un puuzle
di situazioni incresciose che mostrano
nella loro connessione d’insieme una
vertiginosa approssimazione dell’eser-
cizio dei diversi servizi nel loro integra-
le ciclo di produzione, raccolta e tratta-
mento dei rifiuti urbani.
E tanto non per rimarcare lo stato ormai
emergenziale cui è giunto questo processo,
che sicuramente vede coinvolti anche i pre-
gressi decisori politici, quanto, piuttosto, per
tentare una diretta osservazione degli esiti
perniciosi che investono i cittadini, vessati da
pesanti oneri tributari.
Sullo sfondo di questo puzzle, a mò di un
grande mosaico, campeggia un dato in-
controvertibile: la deludente percentua-
le della differeziata che, al di là di quel-
lo che afferma l’Amministrazione, rima-
ne sempre su indici del tutto inconsi-
stenti rispetto a quelli indicati dal Piano
della Regione. Dopo ben tre anni di go-
verno, contrariamente a quanto propa-
gandato, Depalma non ha fatto meglio di
Natalicchio, neppure un tantino.
Né può invocare a sua discolpa, come ora va
facendo a piè sospinto, che ciò dipende dalla
inadeguatezza e vetustà dei mezzi e delle at-
trezzature e dalla inefficienza operativa nelle
prestazioni di ritiro e movimentazione dei ri-
fiuti e di pulizia dell’ambiente cittadino da
parte della Daneco, che mantiene l’appalto in
regime di proroga obbligata.
Non escludo che tali criticità possano
concorrere al conclamato fallimento, ri-
conosciuto peraltro dagli stessi ammi-
nistratori. Ma ciò, non assolve Depalma
che aveva promesso cambiamenti scon-
volgenti anche in questo campo. Quello
che è mancato alla sua azione da primo
cittadino è stato un convinto ed appro-
priato intervento di induzione a speri-
mentare all’origine una selezione vo-
lontaria dei rifiuti, facendo presa su un
percorso di informazione e pressante
sensibilizzazione ai cittadini sull’ado-
zione di stili di vita improntati alla so-
stenibilità. Una sinergica concordanza
di intenti tra Amministrazione civica e
cittadinanza ed in particolar modo con
la categoria degli esercenti pubblici, ne-
cessaria per portare finalmente Giovi-
nazzo a raggiungere apprezzabili incre-
menti di differenziata, senza attendere
l’arrivo del gestore consortile, aggiudi-
catario dell’appalto indetto dall’ARO/2.
Ci si è troppo adagiati sulla prospettiva di una
imminente svolta nel sistema di raccolta con
l’avvio del ritiro porta a porta che avrebbe in-
trodotto il nuove gestore. Fatto che, puntual-
mente, non si è verificato, né si sa quando po-
trà accadere. Questo lo sfondo del mosaico,
ma vediamo i tasselli nello scenario di tante
altre accidentalità. Nel pieno di questa bollen-
te estate un esposto del “Movimento per la sa-
lute pubblica” sollecitava Depalma a chiarire
quale fosse la posizione assunta dal Comune
in sede di confronto tecnico delle istituzioni
pubbliche impegnate a valutare la richiesta
della Daneco di riaprire i vecchi lotti della dis-
carica di San Pietro Pago. E’ noto, infatti, che
la Daneco mira a tenere in esercizio l’impianto
provvisorio di biostabilizzazione meccanica
per continuare a smaltire i rifiuti pretrattati
sui lotti I°, II° e III°, fino a pareggiarne i livelli
terminali con quello di sopralzo finale del VI
lotto. Quanto mai evasive e divaganti sono sta-
te le risposte dapprima dell’Assesore all’Am-
biente, dott. Sannicandro, e poi dello stesso
Sindaco che sulla questione mantiene uno
stretto riserbo. E, nonostante siano stati cen-
surati a più riprese per i loro improvvidi ri-
scontri, hanno perseverato nel denegare pre-
cisi ragguagli agli interpellanti come pure a
tutte le forze politiche di opposizione circa gli
obiettivi cui tende il Comune, quale proprie-
tario della discarica, riguardo alla possibile ri-
presa delle lavorazioni di trattamento e conse-
guente smaltimento dei rifiuti presso il sito di
Giovinazzo.
A discussione ancora accesa prende
fuoco un mastodontico stivaggio di ri-
fiuti pretrattati stoccati sul piazzale di
San Pietro Pago in attesa di essere tra-
sportati presso le discariche private
convenzionate dopo lunghe e costose
trattative avviate dall’ATO/BA. Domato
l’incendio, per motivi precauzionali, si
dice, viene sospesa, all’inizio di Agosto,
ogni attività dell’impianto provvisorio,
tenuto fino allora in esercizio senza una
precipua autorizzazione, ancorchè
sprovvisto di una discarica a supporto.
Anche in dipendenza di tale grave inci-
dente, il Sindaco non è stato in grado di
riferire sulle cause reali dell’incendio,
né tanto meno se l’inconveniente abbia
potuto produrre un inquinamento am-
bientale con rischio per la salute pub-
blica, fornendo prove di analisi che il
caso certamente richiedeva. La città
non è tenuta a sapere!. Eppure, a segui-
to di tali eventi, ha rischiato una vera e
propria emergenza essendosi bloccato
ogni tipo di conferimento a San Pietro
Pago dopo l’arresto dell’impianto prov-
visorio di biostabilizzazione.
Solo una ordinanza del Presidente della Re-
gione ha scongiuarato tale evenienza ed ha
evitato che i rifiuti rimanessero per le strade,
non sapendo dove andarli a smaltire. Il prov-
vedimento ordinatorio, infatti, ha imposto al
titolare della discarica di Massafra di ricevere
i rifiuti di Giovinazzo e di altri Comuni. Ma
questo è un dispositivo a tempo determinato,
per la durata di venti giorni, per cui alla sua
scadenza, a fine mese, dovrà essere ricercata
altra soluzione concreta su come e dove con-
ferire i nostri rifiuti, a meno che non si con-
cordi la riapertura di San Pietro Pago.
A parte tali sconcertanti vicende, ci
sono poi i tasselli del mosaico che ri-
guardano gli aspetti economici, finan-
ziari e fiscali connessi alla problemati-
ca medesima e che hanno inciso sulla
impostazione del bilancio comunale
2015, approvato dal Consiglio, fuori
tempo massimo, domenica 9 agosto.
Anche su questo fronte, le critiche più
accese si sono incentrate in maniera in-
sistente e generalizzata sulle determi-
nazioni della Amministrazione circa
l’articolazione delle aliquote tariffarie
da impore ai cittadini come TARI per il
2015 (TARI – Acronimo per Tassa sui ri-
fiuti e nettezza urbana). Durissime ed
agguerrite nella loro esplicitazione si
sono levate le proteste tanto degli espo-
nenti politici d’opposizione che del
“Movimento per la salute pubblica”.
Le decisioni assunte in questo senso dalla
maggioranza nel Consiglio comunale del 30
luglio scorso, hanno visto una netta e decisa
contrarietà, perfino, durante i lavori della suc-
cessiva Assemblea consiliare del 9 agosto in
cui si è discusso il bilancio 2015. Una pregiu-
diziale del consigliere Iannone, che illustrava
con dovizia di particolari le incongrenze del si-
stema di calcolo delle aliquote tributarie e la
loro difformità dai dispositivi normativi in vi-
gore, è stata prodotta in aula con la richiesta,
puntualmente rigettata, di aggiornare i lavori
ai fini di una analisi sulle procedure seguite
dall’Amministrazione per il computo della tas-
sa.
E che grosse anomalie si ravvisino nel
computo delle tariffe TARI approntate
dall’Esecutivo è del tutto realistico,
perché è riscontrabile chiaramente la
prosecuzione dell’erronea elaborazione
tariffaria praticata già per l’anno 2014.
Una valente e completa esposizione sul-
le discutibili procedure seguite dall’Am-
ministrazione per il computo tariffario
ce la fornisce nelle successive pagini
Gerolamo Capurso. Per la verità, lui per
primo, già nel numero di Novembre
scorso (pagg. 8-9) di questo stesso men-
sile, aveva sollevato vistose incon-
gruenze nella definizione della TARI per
4 N. 9 - Settembre 2015
Opinione
Giuseppe Maldarella
TOM IN UN GORGO DI RIFIUTI Affiora solo la sua tempra barricadera
7N. 9 - Settembre 2015
Cronaca
Vito Arciuli voleva affermare il proprio predominio nel porto di Giovinazzo
«Ammazzato per uno scoglio»
Cronaca
«E
ra un gruppo
emergente – ha
detto il 27 luglio il
Colonnello Rosario Castel-
lo nel corso della conferen-
za stampa che si è tenuta
presso il Comando Provin-
ciale dei Carabinieri di Bari
– facente capo alla famiglia
Arciuli» che con furti, in-
cendi e minacce, ma so-
prattutto attraverso le
estorsioni ai pescatori, vo-
leva affermare il proprio
predominio lungo il litorale
che va da Giovinazzo a
Santo Spirito. La banda fa-
ceva capo al 19enne Vito
Arciuli, del rione San Giro-
lamo di Bari, trapiantatosi
da alcuni anni a Giovinaz-
zo. La guerra (gli inquirenti
hanno annotato numerosi
episodi di aggressioni, ndr)
ha terrorizzato il porto cit-
tadino, un'intera città. E
registrato, in soli sei mesi,
un tentato omicidio ed «un
delitto cruento, quello di
Gaetano Spera, dalle carat-
teristiche mafiose», secondo
Castello. Riconoscendo i
reati, in concorso, di omici-
dio e detenzione e porto il-
legale di arma da fuoco
(Vito Arciuli risponde an-
che dell'aggravante della
modalità mafiosa, nda), i
Carabinieri della Compa-
gnia di Molfetta, agli ordini
del capitano Vito
Ingrosso, hanno eseguito
un'ordinanza di custodia
cautelare in carcere emes-
sa dal Giudice per le inda-
gini preliminari del Tribu-
nale di Bari, su richiesta
della Procura della Repub-
blica del capoluogo. Un
cerchio chiuso in tempi ra-
pidi. Così come l'indagine
dei detective della Compa-
gnia di Molfetta e dei colle-
ghi della Stazione di Giovi-
nazzo, coordinata dal Pm
antimafia, Isabella Gine-
fra, che in quattro mesi
«nonostante le difficoltà in-
vestigative – come ha sotto-
lineato Castello – e l'omertà
e la reticenza incontrate du-
rante il percorso» ha fatto
luce su un giro di «taglieg-
giamenti a danno dei pe-
scatori locali e di coloro i
quali ormeggiavano le pro-
prie imbarcazioni». Una sor-
ta di imposizione del pizzo,
proprio per «affermare il
proprio predominio – secon-
do il giudice per le indagini
preliminari Giovanni Ab-
battista – tra i porti di Gio-
vinazzo e Santo Spirito». Per
loro valeva una regola sola:
«Qui ci siamo noi che co-
mandiamo e nessun altro!».
«Volevano dimostrare – ha
spiegato ai cronisti il capi-
tano Vito Ingrosso – che
loro comandavano nella
zona e non c'era scampo per
chiunque decidesse di op-
porsi a questo tipo di predo-
minio». E l'omicidio di Gae-
tano Spera è nato proprio
«dall'imposizione mafiosa – ha
spiegato ancora Castello – de-
gli Arciuli». Si è trattato, dun-
que, di «Un segnale forte nei
confronti di quei soggetti che
resistevano. Un regolamento
di conti, una vera e propria di-
mostrazione di potenza – ha
continuato Castello – verso
chi (come Gaetano Spera,
nda) voleva sottrarsi al loro
predominio, verso chi non vole-
va assoggettarsi agli Arciuli».
Non solo Gaetano Spera, però,
ucciso il 25 marzo scorso. Nel
mirino degli Arciuli è finito
anche un pescatore del posto
(di cui non sono state fornite
le generalità). Nel corso delle
indagini, infatti, è emerso an-
che un tentativo di omicidio
(mai denunciato alle forze del-
l'ordine, nda) commesso da
Vito Arciuli il 17 settembre
dello scorso anno nel porto di
Giovinazzo. In quella circo-
stanza, però, l'agguato morta-
le non fu portato a compi-
mento, poiché, dopo il primo
colpo esploso e non andato a
segno, l'arma s'inceppò, con-
sentendo quindi alla vittima
di mettersi in salvo. A fine lu-
glio è stata probabilmente
scritta la parola fine. «Abbia-
mo sgominato un gruppo di
giovanissimi emergenti -– ha
concluso Castello –. E quest'e-
pilogo, grazie all'Arma dei Ca-
rabinieri, dà la giusta serenità
ai giovinazzesi e mette fuori-
gioco dei criminali che non si
facevano scrupolo di uccidere
per imporre la loro predomi-
nanza nel territorio».
6 N. 9 - Settembre 2015
 IL FATTO DEL MESE
Il nostro plauso a forze
dell’ordine e magistratura
E adesso chiediamo
loro scusa
C
hiediamo loro scusa. Subito. Perché per troppe
volte noi della stampa e buona parte della citta-
dinanza, come una parte vigliacca della politica,
che davanti incensa e da dietro pugnala, abbiamo
troppo spesso pensato, detto e scritto che “le forze del-
l’ordine appaiono impotenti”. Abbiamo commentato
fatti criminosi ed abbiamo paventato la possibilità che
qualsiasi malvivente venisse a Giovinazzo potesse fare
il suo comodo. Diciamocelo, anzi scriviamolo a carat-
teri cubitali: abbiamo dubitato, velatamente o meno,
troppo spesso di loro, delle capacità investigative del-
la magistratura e delle forze dell’ordine. Non ci siamo
fidati. E non c’è nulla di peggio che non fidarsi di chi,
quotidianamente, mette la propria vita ed il proprio
impegno al servizio dello Stato, quello sano, e soprat-
tutto della popolazione. Sono stati bravi Carabinieri e
Procura della Repubblica a trovare il bandolo della
matassa. Essendo garantisti al cento per cento, atten-
diamo che sia un processo a stabilire se le responsa-
bilità addebitate ad alcuni giovanissimi, siano reali.
Chi davvero non ci ha fatto una bella figura è stata
Giovinazzo, per una volta imbrigliata in logiche di pau-
ra, con troppa gente che aveva poca voglia di parlare
ed un’omertà, riportata anche nell’articolo precedente,
che non ha di certo aiutato le indagini. I giovinazzesi,
insomma, non si sono rivelati migliori di altri abitanti
di comuni viciniori, molte volte additati come conni-
venti. Ed invece la mafia c’era e c’è anche qui, inutile
continuare a negarlo, dipingendo questa cittadina
come un’isola felicissima. Bravi loro, dunque, quelli in
divisa, sempre pronti, anche con uno stipendio risica-
to, che hanno saputo fare ordine, mettere i tasselli del
puzzle al loro posto, senza fragore mediatico, lavoran-
do sotto traccia, come dovrebbe sempre essere per chi
ricopre incarichi di grande responsabilità pubblica.
C’è stato coordinamento e lavoro mirato ed i risultati
sembrano essere arrivati. Hanno vinto i servitori dello
Stato, per una volta, ed hanno perso, se le responsa-
bilità verranno accertate, i servi di una mafietta di pe-
riferia tutta muscoli e proiettili.
Gianluca Battista
La conferenza stampa delle forze dell'ordine
Il Col. Castello illustra i particolariIl meritato plauso mediatico ai Carabinieri
TTRRAASSPPOORRTTOO EE SSMMAALLTTIIMMEENNTTOO LLIIQQUUAAMMII CCIIVVIILLII EE SSPPEECCIIAALLII,,
SSTTUURRAAMMEENNTTOO EE MMAANNUUTTEENNZZIIOONNEE RREETTII FFOOGGNNAARRIIEE,,
TTRRAASSPPOORRTTOO AACCQQUUAA PPOOTTAABBIILLEE,,
SSEERRVVIIZZIIOO IIMMMMEEDDIIAATTOO IINN IIMMPPIIAANNTTII AAUUTTOORRIIZZZZAATTII PPRROOPPRRII,,
NNOOLLEEGGGGIIOO BBAAGGNNII CCHHIIMMIICCII,, PPEERR MMAANNIIFFEESSTTAAZZIIOONNII,, MMEERRCCAATTII,, FFIIEERREE,, EECCCC..
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CENTRO RADIO: 080.374.35.36 - 080.537.87.68
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9N. 9 - Settembre 2015
Attualità
suddividere i costi fissi fra le utenze dome-
stiche e non domestiche. Come potete facil-
mente intuire è una semplice operazione.
Non stiamo parlando di logaritmi complessi.
Per la ripartizione dei costi variabili fra le
due macrotipologie di utenze, domestiche e
non domestiche, la legge 201/2011 (art. 14
comma 17) prevede che si debba (categori-
co, obbligatorio) assicurare riduzioni per la
raccolta differenziata riferibile alle sole
utenze domestiche. Ogni Comune attraver-
so l’emanazione di un regolamento (D.L.
201/2011 art. 14 comma 22) decide come
effettuare questa riduzione. Il Consiglio Co-
munale di Giovinazzo ha approvato sia il re-
golamento TARES che TARI, quest’ultimo ad
agosto 2014, deliberando all’art. 14 comma
4, che la riduzione è assicurata attraverso
la riduzione della parte variabile (già previ-
sta dalla norma nazionale) in misura pari al
valore medio annuo percentuale della raccol-
ta differenziata pubblicato sul sito della Re-
gione Puglia riferito all’anno precedente. Nel
2014 tale valore è stato del 13,001%. La per-
centuale da usare è questa, avendo il Con-
siglio Comunale, che è il massimo organo
deliberativo, approvato un regolamento, vin-
colante sia per i cittadini che per
l’amministrazione, che prevede esplicita-
mente la percentuale da applicare. Per cal-
colare la parte variabile della tariffa si ese-
gue dapprima l’operazione di ripartizione
tecnica dei costi attraverso la percentuale di
produzione dei rifiuti e poi si sottrae dalla
quota delle utenze domestiche la percentua-
le dovuta per la raccolta differenziata. Una
volta ottenute la ripartizione della parte fis-
sa e variabile si provvede al calcolo delle ta-
riffe attraverso una serie di logaritmi che
utilizzano i coefficienti previsti dagli allegati
del DL 158/1999. La scelta di tali coeffi-
cienti tra il minimo e il massimo previsto, è
di esclusiva competenza dell’amministrazio-
ne, che deve però esplicitarla nella delibera.
Ricordiamo che il totale dei costi deve rima-
nere invariato e che, se si utilizzano coeffi-
cienti minimi per alcune categorie di utenze
ciò che viene da questi risparmiato si spal-
ma sulle altre. L’amministrazione Depalma,
legittimamente, ha deciso di utilizzare i co-
efficienti minimi solo per alcune categorie
commerciali (uffici, parrucchieri, botteghe di
falegname, idraulico, fabbro, elettricista,
carrozzerie, bar, ristoranti ortofrutta, ecc.)
lasciando il coefficiente medio per le altre.
Nel 2014 l’ elaborazione delle tariffe è
stata sbagliata. L’errore tecnico fu riscon-
trato e sanato attraverso una seconda deli-
berazione e le utenze domestiche pagarono
una tariffa superiore del 25% rispetto al-
l’anno precedente a vantaggio delle non do-
mestiche. Come fu possibile tutto questo?
Leggendo la delibera riscontriamo, nella ri-
partizione dei costi, la mancanza dell’appli-
cazione della riduzione per la raccolta diffe-
renziata prevista dalla legge nazionale e dal
nostro regolamento. Una strana ripartizione
anche nella parte relativa ai costi fissi, che
non rispettava la ripartizione tecnica previ-
sta dalla legge. La stessa delibera era sprov-
vista di alcuni dati essenziali per il control-
lo, come la statistica delle pertinenze. Ma è
storia passata. Quest’anno, con molta enfa-
si, la giunta Depalma ha annunciato di aver
ridotto le tariffe alle utenze domestiche e ha
presentato nel Consiglio Comunale del
30/07 il nuovo PEF (Piano Economico Fi-
nanziario) e il nuovo Piano Tariffario. Du-
rante il Consiglio Comunale del 30/07 nes-
suno tra amministratori e Dirigenti è stato
in grado di approfondire la natura dei costi
del PEF, che viene elaborato dalla società
che gestisce il servizio. Quel piano è servito
a elaborare le tariffe e per la maggioranza
del Palazzo di Città è sembrato normale. Il
consigliere Dott. Ruggero Iannone, avendo
riscontrato errori nella ripartizione dei costi
fissi e la erronea applicazione della riduzio-
ne per la raccolta differenziata, ha chiesto
all’amministrazione di rimandarne
l’approvazione e di rivedere il regolamento
per non incorrere in una irregolarità che
avrebbe potuto invalidare la deliberazione.
La maggioranza compatta ha rigettato la
proposta sostenendo di essere nel giusto e
dando interpretazioni che non avevano al-
cuna connessione con l’atto che si stava dis-
cutendo. Qualcuno per esempio ha sostenu-
to che non si potevano sommare le percen-
tuali di due anni consecutivi del 9% e del
13% che avrebbero agevolato troppo le uten-
ze domestiche. Niente di più falso: ogni anno
vengono elaborate nuove tariffe indipenden-
ti da quelle dell’anno precedente attraverso
un nuovo PEF, nuove statistiche e quantita-
tivo di rifiuti diverso. Ma il Consigliere Ian-
none nel successivo consiglio del 09/08 ha
presentato una pregiudiziale articolata e cir-
costanziata che poneva l’accento sugli erro-
ri e le irregolarità della delibera tariffaria.
Solo allora la dott.ssa Pansini e la sua mag-
gioranza hanno ammesso che c’erano errori
nella ripartizione dei costi fissi, a cui era
stata applicata la stessa riduzione della par-
te variabile, ma non nel ribasso applicato
per la raccolta differenziata arbitrariamente
ridotto al 3,921%. Per loro stessa ammissio-
ne, per il secondo anno consecutivo le ta-
riffe erano state sbagliate. Avevano di-
menticato l’arroganza con cui nel Consiglio
Comunale precedente avevano sostenuto
l’inconsistenza della posizione del consiglie-
re Iannone.
Per il secondo anno consecutivo sbagliata l’elaborazione
delle tariffe TARI e disatteso il Regolamento Comunale
DUEFACCEDELLASTESSAMEDAGLIA
Ma come si fa a guardare in faccia la realtà e non scontentare nessuno?
Attualità
D
ue facce della stessa medaglia. C’è il pensionato al minimo con la
casa acquistata dopo innumerevoli sacrifici, magari con qualche me-
tro in più perché all’epoca c’era concorrenza tra chi costruiva. C’è
l’imprenditore in proprio che lavora ogni giorno, comprese le feste comanda-
te e deve fare i conti con la crisi. Entrambi sono chiamati a pagare la TARI,
acronimo di Tassa sui Rifiuti. Entrambi ritengono di dover pagare una tas-
sa iniqua che serve a finanziare un sistema di gestione dei rifiuti antiquato
e scadente. Entrambi sanno che fra poco arriveranno le bollette e dovranno
cominciare sin d’ora a risparmiare qualcosa per pagare la prima rata. Forse
non sanno che, se uno viene agevolato, l’altro dovrà pagare la sua quota per-
ché è previsto che il totale sia sempre lo stesso.
8 N. 9 - Settembre 2015
Girolamo Capurso
C
erto, chi governa deve cercare la giu-
sta proporzione fra tassazione e pro-
duzione di rifiuti, perché il punto di
partenza di questa imposizione fiscale è la
copertura integrale dei costi del servizio e c’è
un principio fondamentale delle repubbliche
democratiche che si chiama equità fiscale.
Già nel 1999 si era pensato a una tariffa che
avesse questo presupposto e il governo del-
l’epoca emanò una legge, la 158, che regola-
va il calcolo della TIA (Tariffa di Igiene Am-
bientale) e dettava le prescrizioni per una
giusta ripartizione dei costi. Già da allora si
pensava che riuscire a pesare i rifiuti pro-
dotti fosse il sistema migliore per far pagare
il giusto, ma già da allora, si sapeva che non
era possibile farlo dappertutto. Fu ideato un
sistema che suddivideva i costi complessivi
del servizio tra fissi e variabili. La parte fissa
della tariffa fu individuata in relazione alle
componenti essenziali del servizio come, per
esempio, le spese di raccolta dei rifiuti e
spazzamento delle strade che non si modifi-
cano nel tempo. La parte variabile fu rap-
portata alla quantità di rifiuti conferiti, come
per esempio, le spese di smaltimento. Oltre
a questo, la tariffa era articolata nelle fascie
di utenza domestica e non domestica. Una
base fondamentale del sistema era la ripar-
tizione dei costi fra le diverse utenze attra-
verso un sistema presuntivo di produzione
dei rifiuti e furono formulate alcune tabelle
con coefficienti di potenziale produzione dei
rifiuti collegati alla tipologia di attività per
unità di superficie. Già nel 1999 si pensò,
giustamente, di agevolare le utenze domesti-
che nella parte variabile della tariffa, che ri-
cordiamo, tiene conto della quantità di rifiu-
ti prodotti. I Comuni potevano determinare
una quota che tenesse conto dei risultati
raggiunti nella raccolta differenziata. Non
tutti però vollero applicare questo sistema
anche in virtù di continue proroghe conces-
se ai Comuni. Anche a Giovinazzo si pagava
la TARSU che prevedeva una compartecipa-
zione del Comune alla spesa complessiva at-
traverso la fiscalità generale. La TARSU co-
priva circa il 70% del costo totale del servizio
ed era commisurata alla sola superficie dei
locali. Si arriva così alla fine del 2011 quan-
do si decise di uniformare le previgenti dis-
posizioni attraverso il D.L. 201/2011 e fu
creato un nuovo prelievo denominato Tribu-
to per i Rifiuti e i Servizi (TARES) in vigore
dal 2013. Non vogliamo addentrarci nei
meandri della legislazione che volendo, per-
metteva ai Comuni di rimanere per un breve
periodo con il sistema precedente e analiz-
ziamo il nuovo tributo. Per l’elaborazione del
nuovo tributo si scelse di utilizzare il metodo
normalizzato ideato nel 1999 e mai comple-
tamente applicato ed erano necessarie alcu-
ne cose fondamentali: il Piano Economico Fi-
nanziario, che ogni anno è elaborato dalla
società di gestione del servizio, il Regola-
mento Comunale votato dal Consiglio Comu-
nale che disciplina l’applicazione del tributo
nelle parti di competenza del Comune, una
statistica aggiornata sul numero di famiglie,
attività commerciali, superfici utilizzate e la
quantità totale di rifiuti prodotti nel Comu-
ne. La legge di stabilità del 2014 ha operato
l’ennesima riforma istituendo la TARI che nei
dettagli essenziali è simile alla TARES e uti-
lizza per l’elaborazione delle tariffe lo stesso
sistema previsto nel regolamento del 1999.
Tanti cambiamenti per ritornare indietro.
Naturalmente la nostra ricostruzione è mol-
to semplice, non è completa ma speriamo sia
servita a comprendere come si è arrivati al-
l’attuale TARI.
Superficialità o volontà politica?
L
’assessora dott.ssa Antonia Pansini,
pur accettando l’errore sulla ripartizione
della parte fissa, continua a difendere le
motivazioni della riduzione percentuale da
loro applicata sulla parte variabile delle uten-
ze domestiche. La percentuale applicata del
3,921 è il risultato dell’ incremento della rac-
colta differenziata dello scorso anno rispetto
al precedente. La dott.ssa Pansini ritiene di
non essere obbligata a rispettare il regola-
mento TARI del Comune di Giovinazzo soste-
nendo che l’applicazione della percentuale di
incremento del 3,921% è consigliata, insieme
ad altre opzioni, nelle linee guida del Mini-
stero. L’assessora dimentica però di dire che
la stessa opzione è stata scartata dalla giun-
ta Depalma quando ha proposto sia il regola-
mento TARES sia il Regolamento TARI. Infat-
ti il Ministero nelle linee guida consigliava:
«Per tener conto della variabilità delle situa-
zioni e delle esigenze locali sono state indica-
te alcune possibili varianti, tra le quali il co-
mune potrà individuare l’opzione preferita o
anche introdurre nuove soluzioni». Il Comune
di Giovinazzo legittimamente, nel caso del-
l’art 14 comma 4 del Regolamento, anziché
scegliere una delle soluzioni proposte dai re-
ferenti ministeriali, fra cui quella che preve-
deva l’incremento delle percentuali di raccol-
ta differenziata (soluzione applicata nel
2015), optò per una soluzione diversa. La so-
luzione deliberata ed inserita nel nostro Re-
golamento è la seguente: è assicurata la ridu-
zione per la raccolta differenziata riferibile alle
utenze domestiche (seguono una serie di arti-
coli di legge che la prevedono) attraverso
l’abbattimento della parte variabile della tarif-
fa complessivamente imputata a tali utenze,
in misura pari al valore medio annuo percen-
tuale pubblicato sul sito della regione Puglia
riferito all’anno precedente. Ma può un Co-
mune disattendere un regolamento che è un
atto amministrativo avente natura normativa
per applicare una soluzione consigliata dalle
linee guida emanate dal Ministero e che negli
anni precedenti intenzionalmente non è sta-
ta inserita nel regolamento? La legge
201/2011 è molto chiara attribuendo al Re-
golamento Comunale la disciplina delle ridu-
zioni ed esenzioni tariffarie. Della stessa opi-
nione è l’ANCI, che attraverso un dossier sul-
la TARI presentato dalla sua fondazione
IFEL, a pag 170 ritiene che: «il regolamento di-
venta lo strumento capace di dettagliare, an-
che dal punto di vista operativo, la disciplina
del tributo».
La stessa delibera in premessa richiama
l’art. 14 comma 4 come elemento essenziale
per la determinazione delle tariffe senza ri-
portarne la completa formulazione.
La giustificazione dell’amministrazione a
noi sembra una cosiddetta “Pezza a colore”.
Rimodulando le tariffe, sia nella parte fissa
che variabile, così come prevede la legge ed il
Regolamento Comunale, una famiglia di 4
persone che abita in un appartamento di 100
metri risparmierebbe circa 20,00 € su una ci-
fra vicina ai 450,00 €, rispetto alle tariffe at-
tuali proposte e deliberate dalla maggioran-
za. Di contro un ristorante sempre di 100
metri, pagherebbe in più circa 195,00 € su
un totale di circa 1900,00 € e un supermer-
cato della stessa superficie pagherebbe in più
circa 15,00 € su un totale di circa 1050,00 €.
Anche all’interno delle attività commerciali la
diversa modulazione dei coefficienti K produ-
ce differenze di rilievo in funzione della po-
tenziale capacità di produzione dei rifiuti.
Le odiate tariffe
P
er il calcolo delle tariffe il metodo nor-
malizzato, previsto dal DPR 158/1999,
parte dalla suddivisione dei rifiuti pro-
dotti nell’anno precedente fra utenze dome-
stiche e non domestiche. Non avendo la pos-
sibilità di una misurazione puntuale si cal-
colano i rifiuti prodotti dalle utenze non do-
mestiche attraverso un coefficiente Kd di po-
tenziale produzione di rifiuti, che il Comune
decide autonomamente di utilizzare tra un
minimo e un massimo per ogni tipologia di
utenza. Tale coefficiente viene moltiplicato
per la superficie delle varie utenze. La som-
ma di questi prodotti ci dà la quantità di ri-
fiuti presuntivamente prodotti dalle utenze
non domestiche. Sottraendo tale somma
dalla quantità di rifiuti totale abbiamo i ri-
fiuti prodotti dalle utenze domestiche. Que-
sta ripartizione tecnica serve per calcolare la
percentuale sul totale dei rifiuti prodotti dal-
le due tipologie di utenze ed è utilizzata per
11N. 9 - Settembre 2015
Ma il Sindaco assicura:
«Continuerà
a lavorare con noi»
Finita la festa arrivano
le dimissioni dell’assessore
Raffaele Sannicandro
Attualità
L
a notizia era già nell’aria, ma
l’ufficialità è arrivata appena fi-
nita la Festa Patronale. Il Sin-
daco, condividendo notizie giornali-
stiche, in una nota diffusa attraver-
so il profilo Facebook Comune di
Giovinazzo-cittadini in rete, ha
confermato le dimissioni dell’asses-
sore Raffaele (detto Elio) Sannican-
dro che rimarrebbe al fianco della
giunta Depalma con un ruolo diver-
so. Tommaso Depalma ha ricordato
che la scelta è stata «dettata per esi-
genze strettamente personali» del-
l’ingegnere, già presidente del Comi-
tato regionale pugliese del Coni, che
ambirebbe (il condizionale è
d’obbligo perché per tale incarico è
stato emanato un avviso pubblico
per l’acquisizione di candidature) a
occupare la carica di Direttore di Di-
partimento alla Regione Puglia. De-
palma ha precisato che Sannican-
dro, in ogni caso, andrebbe ad af-
fiancare l’ing. Balenzano nell’ufficio
di staff alle sue dirette dipendenze
in modo completamente gratuito.
Questo lascia prevedere che per il
momento terrà ad interim
l’Assessorato. Naturalmente la noti-
zia ha dato all’opposizione la possi-
bilità di contestare la scelta dell’as-
sessore che lo stesso Sindaco esat-
tamente un anno fa nell’attribuirgli
la delega alla Pianificazione del Ter-
ritorio, Urbanistica, Lavori Pubblici,
Ambiente e Sport aveva definito «il
fiore all’occhiello della nostra giunta
che ci permetterà di affrontare meglio
le sfide che ci attendono».
Il Partito Democratico in modo
molto ironico ha affermato che le
persone selezionate dal Sindaco nel-
l’assessorato detenuto dall’ingegne-
re barese «esaminando centinaia e
centinaia di curricula», cadono una
dopo l’altra come birilli senza avere
avuto «il tempo, la possibilità e la ca-
pacità di incidere positivamente sul
presente e sul futuro della nostra cit-
tà».
Il circolo territoriale di Sinistra
Ecologia e Libertà si è spinto oltre
dichiarando di avere forti dubbi sul-
la compatibilità del nuovo ruolo pro-
spettato dal Sindaco, di componen-
te dello staff, con l’eventuale nuovo
incarico alla Regione Puglia. La nota
di SEL continua affermando che in
3 anni di Amministrazione si sono
avvicendati ben 4 Assessori all'Ur-
banistica, più di uno l’anno e che
non può esserci continuità di lavoro
se si cambia assessore ogni sette o
otto mesi e conclude: «Come cittadi-
ni di Giovinazzo e come forza politica
siamo preoccupati e ci sentiamo offe-
si per come questi illustri Assessori
esterni trattano la nostra città e i no-
stri concittadini, mentre Sindaco e
Amministrazione si prestano a questi
balletti. Giovinazzo non è un poltro-
nificio e merita rispetto, dedizione e
lavoro duro».
Anche il Dott. Ruggero Iannone,
consigliere di Forza Italia, ha com-
mentato le dimissioni dell’ ing. San-
nicandro rispondendo al Sindaco
nel suo comunicato su facebook: «In
realtà è stato, quello dell'ing. Sanni-
candro, un parcheggio economico in
attesa di incarichi economicamente
più vantaggiosi. Non usiamo metafo-
re dal contenuto politichese».
Naturalmente Depalma contesta
tutte le obiezioni che gli arrivano
dall’opposizione e ha ribadito: «Ieri
l'ing. Sannicandro era con me al la-
voro e lo stesso accadrà oggi, doma-
ni, dopodomani e così nei mesi se-
guenti».
Questa la cronaca degli ultimi
giorni. Il prossimo mese continuere-
mo ad aggiornarvi sugli sviluppi di
queste dimissioni e riscontreremo
(l’avviso pubblico scade l’11 settem-
bre) se l’ing. Raffaele Sannicandro
avrà ottenuto l’ambito incarico di
Direttore del Dipartimento Mobilità,
Qualita Urbana, Opere Pubbliche e
Paesaggio della Regione Puglia.
Girolamo Capurso
Attualità
I
l consigliere di Forza Italia Dott. Ruggero Ian-
none è stato il primo a evidenziare, nel consi-
glio comunale del 30/7 (gli ordini del giorno
erano approvazione tariffe TARI,TASI e IMU),
l’errata interpretazione delle tariffe della Tari oltre
alla contestuale errata applicazione della leg-
ge158/1999 nella formulazione della parte fissa
delle tariffe. Per storia personale, tradizione poli-
tica e per partito di appartenenza il Dott. Ianno-
ne non può essere considerato lontano dalle esi-
genze delle utenze produttive di Giovinazzo, ep-
pure, ha evidenziato alcuni errori che, se sanati,
potrebbero penalizzare tali utenze, per colpa del
regolamento così come disciplinato e approvato
dall’attuale amministrazione nel 2014.
Consigliere Iannone perché lo ha fatto?
«Come evidenziato in diversi passaggi dallo
stesso Sindaco, la mia opposizione è sempre stata
costruttiva e ho tentato anche questa volta, pur nel-
la diversità di vedute, di invitare l’Amm.ne a sa-
C
oncludiamo con la consape-
volezza che Giovinazzo anco-
ra una volta è stata ferita.
Ferita attraverso l’ idea sbagliata
che chi governa può effettuare
qualsiasi scelta e che, se anche
non rispettasse le norme, ne deve
dare conto solo ai suoi elettori. La
democrazia non è questa. Chi go-
verna deve essere il primo a rispet-
tare codici e codicilli e, come con i
figli, deve dare l’esempio. Certo il
voto legittima l’azione politica, ma
chiamare bizantinismi o complica-
zioni burocratiche il rispetto delle
regole ci sembra sviante rispetto
alla assunzione di responsabilità.
Modificare un Regolamento è pos-
sibile quando ci rendiamo conto
che ci sono discordanze rispetto
alla volontà politica. Però bisogna
farlo. In caso contrario si rispetta.
Il prossimo anno, per esempio, se
parte la raccolta dei rifiuti porta a
porta, sarà necessario modificarlo
e siamo i primi a dirlo. Si potrebbe
pensare di agevolare le utenze do-
mestiche stabilendo una percen-
tuale minima e massima, oppure
pesare i rifiuti prodotti da ogni fa-
miglia, ogni condominio o ogni at-
tività commerciale. L’ importante è
che si faccia nei tempi debiti.
L’amministrazione, soprattutto
quella pubblica, piuttosto che
esprimere autorità, potere, ruolo
dominante, deve dimostrare auto-
revolezza, mantenere comporta-
menti adeguati in ogni circostanza,
competenza e modestia nel ricono-
scere i propri errori. Nella storia
che vi abbiamo raccontato non ser-
ve conoscere chi vince e chi perde,
lo abbiamo detto all’inizio, proprie-
tari di abitazioni e locali commer-
ciali sono due faccia della stessa
medaglia. Entrambi sono chiamati
a pagare per un servizio pessimo.
Entrambi possono sentirsi tartas-
sati. È fondamentale però che en-
trambi non si sentano penalizzati o
… favoriti rispetto agli altri.
nare le illegittimità della delibera tariffaria. Ho pro-
posto alla maggioranza di modificare il famoso art.
14 comma 4 del Regolamento Tari, come già detto,
da loro approvato nell’agosto 2014 (consiglio co-
munale del 7.8.2014 con o.d.g. approvazione del
bilancio e delle tariffe TARI, IMU e TASI), per ren-
derlo conforme alle loro scelte attuali applicando la
differenza di incremento della percentuale della
raccolta differenziata dei 2 anni precedenti (anno
2013 9,08% e anno 2014 13,001%, differenza
3,921%), piuttosto che solo la media della percen-
tuale di raccolta differenziata dell’anno 2014
(13,001%) così come stabilito dal regolamento TARI
all’art. 14 comma 4. Infatti così come da loro ap-
provata, e cioè 3,921% è una palese illegittimità.
Oltre a questo avrebbero potuto e dovuto corregge-
re gli errori nella definizione della parte fissa della
tariffa. In questo modo nessuno avrebbe contesta-
to alcunché e avrebbero potuto esprimere legitti-
mamente la loro scelta politica di non penalizzare
oltremodo le utenze non domestiche. La loro su-
perficialità a volte è disarmante. Quando nel se-
condo Consiglio Comunale del 09/08 ho presenta-
to la pregiudiziale chiedendo di rimandare
l’approvazione del bilancio per sanare le illegitti-
mità di quella delibera tariffaria, hanno ammesso
finalmente, e ce n’è voluto per farglielo capire, al-
cuni loro errori nell’elaborazione delle tariffe, ma
hanno rimandato il tutto a un successivo consiglio
comunale. La dott.ssa Pansini continua a non am-
mettere l’errore sostanziale del mancato rispetto
del Regolamento e presumo che a fine mese do-
vremo confrontaci nuovamente su un argomento di
sostanza non solo per le tasche dei cittadini giovi-
nazzesi, ma anche per la democrazia rappresenta-
tiva. Per me vale il principio sacrosanto del rispet-
to delle regole e nella mia azione politica continue-
rò a collaborare quando riterrò giusto farlo ma
esprimerò tutto il mio dissenso quando la maggio-
ranza opererà in modo ingiusto e illegittimo».
10 N. 9 - Settembre 2015
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(SOTTO I PORTICI)AzzurraGIOIELLERIA
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Iannone: per me vale il principio sacrosanto di rispetto delle regole
Questo mese non vi proponiamo la solita tabella statistica sulle percentuali di raccolta differenziata dal titolo: “Un minuto di attenzione prego”.
Non è dipeso dalla nostra volontà ma i dati diffusi sono fermi a Marzo 2015 già pubblicati il mese scorso.
I
l Comitato per la salute pubblica–no alla discarica attraverso un comunicato ha espresso la
sua posizione sull’argomento biasimando l’operato dell’amministrazione e dei tecnici comuna-
li che nel Consiglio Comunale del 30/07 hanno ammesso di non avere elementi certi sul PEF,
redatto e proposto da Daneco, e di aver espresso solo un giudizio di regolarità formale del docu-
mento. Secondo il Comitato lo stesso Sindaco ha espresso giudizi negativi sull’operato di Daneco
e li ha definiti “professionisti del saccheggio” ma non ha saputo fare di meglio che invitare la sua maggioranza ad esprimere voto favorevole. La su-
perficialità espressa in sede di Consiglio Comunale, scrive sempre il Comitato, si lega all’ingiustizia per la mancata applicazione del dettato regola-
mentare rendendo illegittime le deliberazioni che la giunta Depalma ha voluto “consapevolmente ed arrogantemente” approvare adottando cri-
teri arbitrari e mostrando incompetenza con la promessa di interventi posticci e il rimando dell’invio delle cartelle. Il Comitato mette in luce anche
il possibile spreco di denaro pubblico in quanto il Comune ha speso 6.100 € affidandosi ad un’agenzia esterna per l’elaborazione delle tariffe, con
risultati discutibili, quando lo stesso Ministero aveva diffuso dei fogli di lavoro gratuiti facili da usare. Il comunicato termina con l’esortazione a “fi-
nirla con proclami e chiacchiere che provano a nascondere solo il vuoto di idee e palesi incapacità” e a compiere “un atto di umiltà”. Il Sindaco sul pro-
filo facebook Comune di Giovinazzo – cittadini in rete ha risposto accusando il Comitato di faziosità e che: «Tutte il resto sono chiacchiere di furbac-
chioni che si vergognano ad indossare le maglie di certi partiti di sinistra e attraverso il finto perbenismo associativo cercano di fare politica. Troppo
facile da capire, troppo semplice da smascherare». Un’accusa condita con il solito e ormai logorato richiamo alla sentenza sulla D1.1 che si conclu-
de con una insinuazione verso un componente del Comitato che ci riporta più ai diverbi della nostra infanzia che alla discussione politica.
Girolamo Capurso
LOSCONTROPOLITICO
Il parere del Consigliere Dott. Iannone che per primo ha riscontrato errori nella elaborazione delle tariffe
13N. 9 - Settembre 2015
Tante le novità apprezzate dal pubblico, diversi gli spunti su cui lavorare
Corteo storico,
la svolta è dietro l'angolo?
Attualità
L
e attese erano tante, forse an-
che troppe, anche a causa del-
la travagliata preparazione del-
la 49ª edizione del corteo storico,
che fino a qualche settimana ri-
schiava di saltare. E queste non
sono andate deluse, almeno in larga
parte.
L'evento organizzato dalla Pro
Loco, in collaborazione con
l'Organizzazione Festeggiamenti Ma-
ria Ss. Di Corsignano e con la con-
sulenza di Bruno Soriato ed Anna
Moscatelli del Collettivo Polartis, ha
richiamato, come sempre, tanta gen-
te, anche proveniente dai paesi vici-
nori, che hanno affollato le strade
della città ed anche la centrale Piaz-
za Vittorio Emanuele II.
Diverse le novità introdotte nella
versione 2015 della rievocazione del-
la traslazione dell'icona della Santa
Patrona dal Casale di Corsignano in
città: la narrazione di Bruno Soriato,
che ha spiegato la storia della mani-
festazione; l' introduzione di un se-
condo gruppo di sbandieratori, la
“Militia Santi Nicolai”, che, assieme
allo storico gruppo 'Nzegna di Caro-
vigno, ha dato un tocco più autenti-
co al corteo; lo spettacolo di fontane
pirotecniche all'arrivo della sacra
icona in piazza e, infine, l'esibizione
della compagnia “Teatri 35” ispirate
al Caravaggio e che tanti consensi
ha raccolto tra il pubblico.
La 49ª edizione del Corteo Storico
va, così, in archivio, lanciando ed
anche lasciando tanti ricchi spunti
sui quali lavorare per l'anno prossi-
mo, quando si taglierà il traguardo
del mezzo secolo di vita. A dimostra-
zione del fatto che, se non si resta
barricati tra le proprie mura e si ha
il coraggio di aprirsi all'esterno avva-
lersi della consulenza di persone gio-
vani e preparate, si può dare tanta
linfa ed un rinnovato tocco ad una
manifestazione che, negli ultimi
anni, ha raccolto sempre meno di
quanto ci si poteva aspettare, ma
che ha tutte le carte per poter diven-
tare il fiore all'occhiello della Festa
Patronale.
Gaetano Nacci
Celebrata la Festa del Ritorno dedicata agli emigranti
chequest’annohannovolutoriviverelafestapatronale
Bentornati nella
vostra Giovinazzo
Attualità
O
vunque nel mondo
c’è almeno un giovi-
nazzese che, pochi
mesi o mezzo secolo fa, ha
lasciato a malincuore il
proprio paese per cercare
fortuna. Molto spesso il
contatto con la terra natia
si è affievolito col tempo e
Giovinazzo, in alcuni casi,
si è quasi scordata dei pro-
pri figli. Per questo, nel
corso della Festa Patrona-
le 2015, è stata organizza-
ta una serata conviviale
dedicata proprio agli emi-
granti. Dopo la traslazione
del manto e l’omaggio a chi
ha perso la vita in mare,
venerdì 21 agosto in piaz-
za Vittorio Emanuele II si è
tenuta la “Festa del Ri-
torno – Home Sweet
Home” a cura dell’Orga-
nizzazione Festeggia-
menti Maria SS. di Corsi-
gnano in collaborazione
con i rappresentanti delle
comunità risiedenti nel
nord Italia e all’estero. “I
Nati Stanchi” hanno fatto
cantare la platea con il re-
pertorio di musica leggera
degli anni ’60 e ’70, Davide
Ceddia ha evidenziato con
la sua comicità barese il
nostro modo di pensare al-
quanto originale, Pierluigi
Patimo ha fatto irruzione
con i suoi sketch, oltre a
presentare l’evento assie-
me a Letizia Caccavo. Il
momento più emozionante
è stato però senza dubbio
quello delle premiazioni da
parte di Francesco Pu-
gliese, Presidente dell’Or-
ganizzazione Festeggia-
menti Patronali e del Sin-
daco Tommaso Depalma.
Hanno ricevuto la targa ri-
cordo: Agostino Picicco,
Responsabile Culturale
dell’Associazione Regiona-
le Pugliesi a Milano e pre-
zioso aiuto nella fase orga-
nizzativa; Giuseppe Illuz-
zi, Presidente della Fede-
razione Italiana Lavoratori
Emigranti Famiglie Puglia
per l’Australia; Francesco
Sterlacci dell’Associazione
Sant’Antonio di New York;
Vincenzo Dinatale, Presi-
dente dell’Associazione
Maria SS. di Corsignano di
New York; Giuseppe Fasa-
no, distintosi a Milano nel
campo associativo, sporti-
vo e sociale; Salvatore
Stallone, imprenditore
che ha fatto arrivare il suo
olio in tutto il mondo. La
poesia in dialetto di Anto-
nio Labombarda, letta da
Mimmo Tridente, ha sug-
gellato infine una cerimo-
nia fatta di ricordi e com-
mozione che meriterebbe
di essere vissuta anche più
volte all’anno.
12 N. 9 - Settembre 2015
Giuseppe Dalbis
RADIANT
CALDAIE A GASNINOMARZELLAIMPIANTI E RIPARAZIONI IDROTERMICHE
E CONDIZIONAMENTO
ESECUZIONE OPERE EDILI
70054 Giovinazzo (Bari) - 1ª Trav. XX Settembre, 20
Uff. 080.3947256 - Cell. 349.4266418
15N. 9 - Settembre 2015
perché mai imposte prima, con
l’obiettivo di eliminare ogni situazione
di pericolo. La situazione che si crea in
Cala Porto per lo spettacolo piromusi-
cale è invece del tutto eccezionale; ab-
biamo trovato il modo di mettere in si-
curezza un’area, ora ci riserviamo di
confrontarci con gli esperti per trovare
la giusta soluzione globale per il pros-
simo anno.
Il rispetto dei poveri, dei bisogno-
si, di coloro che stentano a soddi-
sfare decorosamente le proprie esi-
genze basilari: è ancora ammissibi-
le ricorrere a proposte “decorati-
ve” di una Festa patronale che
hanno costi esorbitanti? Mille euro
al minuto per un fuoco pirotecni-
co, mi sembra uno schiaffo alla po-
vertà!
È troppo facile pensare di elimina-
re effetti scenici costosi per fare bene-
ficenza. In un periodo difficile come
questo, gli imprenditori contribuiscono
solo se la Festa può rappresentare
una precisa e concordata occasione di
Ringrazio Giuseppe Dalbis per la sua gentile collaborazione, considerando queste nostre riflessioni di sprone
ad un confronto puntuale al quale tutta la cittadinanza è invitata e che le pagine di questo mensile sono pronte
ad accogliere per farne utile fattore comune.
promozione della loro attività. C’è tan-
ta gente, ahimè, che dà il proprio con-
tributo solo se vengono garantiti fuo-
chi d’artificio da migliaia di euro, lu-
minarie sfavillanti, esibizioni delle
bande (e in particolare di quelle citta-
dine)… Basti pensare che qualche cit-
tadino ha osato chiedere di più non-
ostante le proposte decorative fossero
già abbastanza ricche e che c’è chi
non ha compreso la nostra scelta di
devolvere la cifra prevista per i fuochi
del lunedì alle famiglie delle vittime
dell’incidente della ditta Bruscella,
alla quale sarebbe stato affidato il la-
voro. Le buone intenzioni sono costret-
te quindi a scontrarsi con la dura real-
tà fatta troppo spesso di materialismo
e scarsa sensibilità, per cui non resta
che far viaggiare in parallelo
l’organizzazione di grandi eventi con
la solidarietà autentica.
Come meglio reimpostare una fe-
sta patronale partendo dall’indo-
mani, a bocce ferme, con
l’esperienza di chi ha vissuto mille
difficoltà...
Si dice che solo chi resta fermo non
incontra difficoltà ma il gruppo guida-
to da un imprenditore attento come
Francesco Pugliese, che mette insieme
tanti giovani intraprendenti e adulti
non nuovi a questo genere di espe-
rienze, è pronto ad affrontare nuova-
mente la sfida. Già dalla notte dopo il
concerto conclusivo della festa 2015
abbiamo cominciato ad immaginare
come far meglio per il prossimo anno.
Ripartiremo presto, per avere il van-
taggio del tempo e per lavorare a pro-
getti che hanno bisogno di molti mesi
per la realizzazione. Lo faremo tenen-
do conto necessariamente di quanto
di buono è stato realizzato e introdot-
to nei festeggiamenti appena termina-
ti, che tanto consenso hanno riscosso
tra chi non si è mai perso una festa
patronale, chi si era disaffezionato,
chi assisteva per la prima volta. Fare-
mo le nostre valutazioni e ascolteremo
i consigli, correggeremo ciò che neces-
sita di essere rivisto e cercheremo di
fare ancora meglio, unendo sempre
spettacolarità e sobrietà, esteriorità e
raccoglimento, promozione turistica e
solidarietà.
A colloquio con Giuseppe Dalbis responsabile della comunicazione
dell’Organizzazione Festeggiamenti Patronali 2015/2016
I tempi cambiano!
La Festa Patronale pure?
Attualità
Dunque Giuseppe, partiamo col
dire che da sempre attraverso le
nostre pagine abbiamo cercato di
dare un significato alla Festa pa-
tronale, un significato religioso
che ne recupera dalle sue origini
storiche. Come ti sembra sia possi-
bile questo all’insegna delle attese
della popolazione ma nel rispetto
dei tempi che cambiano?
Credo che anche le attese della po-
polazione siano cambiate assieme ai
tempi. La religiosità si è fatta sempre
meno popolare e più individuale, vis-
suta in maniera intima. Una volta che
vengono salvaguardati i riti consolida-
ti, dalla festa patronale ci si aspetta
momenti di svago che siano molto più
spettacolari di quelli vissuti nel resto
della stagione estiva. Un gruppo di la-
voro sensibile a ciò che non è esterio-
rità, piuttosto che incrementare le ce-
lebrazioni liturgiche già sufficienti, ha
il dovere di limitare gli sprechi e gli ec-
cessi e mostrare attenzione nei con-
fronti di chi viene lasciato indietro da
una società che non ha tempo, che fa-
vorisce chi è in salute ed economica-
mente benestante. Ed è ciò che ab-
biam fatto senza troppo clamore.
La Festa Patronale: un insieme di
iniziative collaterali. Secondo te
non sarebbe più opportuno, anche
per una convenienza di carattere
generale, spalmare in più momenti
le molteplici attività folkloristiche
e culturali che sono complementa-
L
a necessità di voler trattare un argomento così delicato per la nostra città
come quello della Festa Patronale ci è sembrata essenziale, sia pure riecheg-
giante nella sua trattazione che attraverso le pagine di questo mensile sono
giunte ai nostri lettori nel corso del ventennio di presenza sul territorio. Quest’an-
no, poi, abbiamo voluto approfittare del ruolo di responsabile della comunicazione
che il nostro redattore Giuseppe Dalbis riveste all’interno dell’Organizzazione Fe-
steggiamenti Patronali per meglio comprendere le dinamiche organizzative di una
macchina complessa e difficile da manovrare nel suo insieme.
ri alla festa religiosa?
Il mandato ricevuto dal Vescovo ri-
guarda l’organizzazione dei festeggia-
menti in onore della Madonna di Cor-
signano per cui il clou degli eventi non
può che concentrarsi nei giorni che
precedono e seguono la processione,
anche per non perdere di vista la mo-
tivazione alla base di tutto. Ci sono
già tante associazioni che sgomitano
per avere una finestra nell’estate gio-
vinazzese, inserirsi in un calendario
generale fin troppo vario e fitto è lon-
tano dagli interessi di un comitato. Ciò
non toglie comunque che si possa im-
maginare un percorso di avvicinamen-
to alla festa, ma fatto di eventi minori.
La sicurezza: in ogni ambiente è ri-
chiesta con rigore e fermezza. I
momenti della Festa patronale
come quello dei fuochi piromusica-
li, non mi sembrano rispettare que-
sto principio severo ma indispen-
sabile più che necessario...
Quest’anno ci siamo avvalsi di pro-
fessionisti e tecnici particolarmente
scrupolosi che hanno imposto regole
rigide anche di difficile comprensione,
14 N. 9 - Settembre 2015
Filippo D’Attolico
17N. 9 - Settembre 2015
l’autore una vera e propria lente
di ingrandimento con cui osser-
vare il mondo. Storie esilaranti e
situazioni paradossali, molto
spesso frutto di divertenti giochi
di parole, tratte da opere come
“Manuale di conversazione”,
“Asparagi e immortalità dell’ani-
ma”, “Vite degli uomini illustri”,
“Ma che cos’è quest’amore”, fino
ad arrivare alle “Tragedie in due
battute”, scenette estremamente
brevi ma molto intense per ironia
e senso dell’umorismo.
L’ineccepibile interpretazione di
Martini ha reso ancora più effica-
ce e brillante lo stile dell’autore
romano e riprodotto con estrema
disinvoltura doppi sensi ed effet-
ti fonetici, permettendo al pub-
blico di immaginare le situazioni
surreali descritte nelle opere let-
te. Alla lettura si sono affiancate
le vivaci note del Quartetto Ver-
nè, composto dal primo violino
Francesca Faleo, dal secondo
violino Annamaria Dangelico,
dalla viola di Sabrina Della Cro-
ciata e dal violoncello di Maria-
pia D’Attolico. Melodie di com-
positori come Cole Porter, Leroy
Anderson, Henry Mancini e
George Gershwin hanno accom-
pagnato i sette gruppi di storie e
reso ancora più gradevole gli
scritti di Campanile. Come ogni
anno, ““TTrraa NNoottee...... ee VVeerrssii”” dà al suo
pubblico la possibilità di cono-
scere o rispolverare uno o più au-
tori, grazie anche ad un’accurata
selezione musicale, che valorizza
i versi declamati o le pagine di
prosa lette. Oltre a questa possi-
bilità, la rassegna si fa promotri-
ce di un modo di fare cultura,
che intende rispettare il luogo in
cui viene ospitata e valorizzarlo
dando spazio a linguaggi artistici
che ne esaltano le caratteristi-
che. Lo hanno più volte afferma-
to nel corso della serata Nicola
Coppola, Presidente dell’Arci-
confraternita Maria SS. del Car-
mine, e Filippo D’Attolico, Di-
rettore di ““iinn CCiittttàà””. «Possiamo fare
cultura – ha precisato D’Attolico,
richiamando il pensiero del com-
pianto Don Nicola Gaudio – valo-
rizzando il nostro patrimonio, pe-
netrando per le vie del centro sto-
rico per promuoverlo e dargli un
valore aggiunto». Un’idea in cui si
è creduto fermamente già dal
2002, anno in cui veniva conce-
pita ““TTrraa NNoottee...... ee VVeerrssii””, e che
l’Arciconfraternita e la redazione
della testata, in un impegno co-
stante ed aperto ad altre collabo-
razioni, vogliono perseguire con
convinzione ancora più radicata
per il futuro della città.
Omaggio ad
Achille Campanile
nella 14ª edizione
della rassegna voluta
dall’Arciconfraternita
Maria SS. del Carmine
e dal mensile ““iinn CCiittttàà””
UMORISMO E SIMPATIA
““TTRRAA NNOOTTEE...... EE VVEERRSSII””
Attualità
U
n compleanno all’insegna
del buonumore per ““TTrraa
NNoottee...... ee VVeerrssii””, la rassegna
culturale nata dalla collaborazio-
ne tra l’Arciconfraternita Maria
SS. del Carmine ed il mensile ““iinn
CCiittttàà”” nell’ambito del programma
“Ricucire la Memoria”. La manife-
stazione ha spento quattordici
candeline la Notte di San Loren-
zo, proponendo lo spettacolo
“Manuale di Conversazione.
Omaggio a Achille Campani-
le”, che ha unito letture a cura di
Franco Martini di alcuni brani
dello scrittore e giornalista italia-
no Achille Campanile alle piace-
voli note del “Quartetto d’archi
Vernè”. La serata si è aperta con
il ricordo commosso di due figu-
re fondamentali, che sono stati
punti di riferimento imprescindi-
bili ed hanno dato slancio alla
rassegna sin dall’inizio: Don Ni-
cola Gaudio, padre spirituale
dell’Arciconfraternita, e Santa
Depalo. Poi, si è entrati nel vivo
del programma. Una ventata di
allegria si è diffusa su Piazza Be-
nedettine, lasciando più di un
sorriso sulle labbra del pubblico
presente. In effetti, proprio Fran-
co Martini, prima di cimentarsi
nella lettura, ha definito lo spet-
tacolo “un viaggio surreale e
strampalato”, alludendo alle in-
credibili storie ideate da Campa-
nile sfruttando fino all’osso quel-
la sua vena ironica, divenuta per
16 N. 9 - Settembre 2015
Gabriella Serrone
15 AGOSTO – Il 9 agosto scorso, in Consiglio Comunale si è discussa la propo-
sta di istituire una commissione ad hoc, che si interessi della questione ASI
(Area di Sviluppo Industriale). Tale proposta è giunta dalla maggioranza a Pa-
lazzo di Città, in seguito ad un intervento Consigliere Ruggero Iannone, in quota For-
za Italia, al quale potrebbe essere affidata la Presidenza. Istituita con D.P.R. n. 804
del 28 agosto 1960, l’ASI ha il compito di
individuare aree compatibili con insedia-
menti produttivi industriali nella provincia
di Bari. L’affiliazione a tale istituzione da
parte del Comune di Giovinazzo comporte-
rebbe il versamento di una quota associati-
va annuale di 20.000 euro, che peserebbe
non poco sulle tasche dei cittadini. A preci-
sarlo lo stesso Iannone in un commento sul
proprio profilo Facebook, con cui conferma
inoltre l’impegno a far parte della Commis-
sione: «La mia esposizione, con dovizia di
dati – ha evidenziato Iannone – ha dato i
suoi frutti e l'Amministrazione Depalma con
la sua maggioranza, capeggiata dal Presidente del Consiglio Vito Favuzzi, ha deciso
di istituire una Commissione consiliare speciale, tra i cui componenti ci sarà il sotto-
scritto, per dirimere questa annosa questione e tentare di trovare definitivamente la
soluzione affinché si esca dal Consorzio ASI o quanto meno si possa stralciare dal
nostro piano regolatore quell'area e non far pagare più ai nostri concittadini questa
tassa insensata, a fronte di uno sviluppo industriale che non c'è mai stato e che sarà
di difficilissima futura realizzazione». Qualche mugugno in merito è poi arrivato nei
giorni successivi da ambienti vicini alla sinistra. L’auspicio è che si giunga presto alla formazione della Commissione, affin-
ché si lavori nel solo interesse della cittadinanza.
19N. 9 - Settembre 201518 N. 9 - Settembre 2015

4 AGOSTO – Un incendio di vaste proporzioni, che solo dopo oltre 8 ore i soc-
corritori sono riusciti a contenere e a domare, è scoppiato intorno alle ore 12.30
del 4 agosto scorso, all'interno della discarica di Giovinazzo, in località San Pie-
tro Pago, gestita dalla Daneco Impianti. Nessuno tra i dipendenti è rimasto ferito o
intossicato. A dare l'allarme è stato proprio uno dei dipendenti, che si è accorto di
quanto stava accadendo. All'interno dello stabilimento sono prontamente intervenuti i
Vigili del Fuoco. Tre squadre (provenienti dal Distaccamento di Molfetta e dai Co-
mandi Provinciali di Bari e Barletta) hanno agito via terra, mentre per via aerea si è
reso necessario l'intervento di un elicottero con cestello, che ha effettuato alcuni lanci
d'acqua. A dare manforte agli uomini in divisa anche gli addetti della Daneco Impian-
ti con le loro ruspe, gli escavatori e i loro camion. Un lavoro, il loro, che è terminato a
sera inoltrata, concentratosi sullo spostamento di diverse tonnellate di rifiuti, prima
per consentire di interve-
nire in profondità e poi
per ricoprire di terra gli
abbancamenti, allo scopo
di soffocare qualsiasi al-
tro eventuale focolaio.
Ancora ignote le cause
del rogo, che ha provoca-
to una colonna di fumo
visibile da tutta la città e
dalla strada provinciale
88, e che si è sviluppato
all'interno di un deposito
a cielo aperto in cui era
stoccata la frazione secca
e disidratata dei rifiuti,
pronta per essere smalti-
ta altrove. Nel sito di Giovinazzo, infatti, il flusso di sopravaglio, derivante dai rifiuti so-
lidi urbani e successivamente tritovagliato e separato, non resta in discarica, ma vie-
ne trasportato in altri impianti privati di rifiuti speciali regolarmente autorizzati. E le
fiamme hanno interessato proprio la parte secca, aggredendo in poche ore circa 700
tonnellate di rifiuti. I caschi rossi, affiancati da numerose pattuglie dei Carabinieri
della locale Stazione e della Compagnia di Molfetta, della Polizia Locale e del Con-
sorzio Guardie Campestri, hanno dovuto anche stabilire in tempi brevissimi se il rogo
(il cui fumo non ha provocato problemi di visibilità per l'atterraggio e il decollo degli ae-
rei dallo scalo di Palese, nda) abbia provocato emissioni tossiche. I Vigili del Fuoco, in-
fatti, hanno effettuato campionamenti sull'aria all'interno della discarica e nell'intera
area rurale e nelle zone interessate dall'incendio, al fine di stabilire la corrispondenza
a parametri rassicuranti per la vita umana.
Nicola Miccione
Incendio a San Pietro Pago
Per domarlo ci sono volute 8 ore di lavoro dei Vigili del Fuoco

13 AGOSTO – Teresa De Leo non
è più la Segretaria Generale del
Comune di Giovinazzo. Ha lascia-
to l’incarico che ricopriva dal 2012 dopo
evidenti divergenze con
l’Amministrazione comunale, che
l’aveva fortemente voluta, sul suo ope-
rato. La notizia ha fatto subito rumore
ed il Partito Democratico, principale
partito di opposizione, aveva tuonato in
una missiva «la dottoressa è andata
avanti per tre anni e mezzo – hanno sot-
tolineato – mal sopportando le indicazio-
ni ed i metodi utilizzati, l'ambiente lavo-
rativo che hanno creato, i rapporti tra le
persone che hanno instaurato. È stata
tentata più volte dal lasciare il suo inca-
rico di gravosa responsabilità e in questi
giorni ha maturato la sua decisione defi-
nitiva. Un’altra che sbatte la porta e ab-
bandona. Un ennesimo fallimento di que-
sta Amministrazione». Il Sindaco, Tom-
maso Depalma, il 13 agosto aveva spie-
gato che «si è giunti a questa scelta in
maniera assolutamente condivisa con la
stessa dott.ssa De Leo. Vi erano distonie
legate essenzialmente al coordinamento
delle attività degli uffici ed ai tempi di ri-
sposta alle nostre istanze». Dopo aver
ringraziato l’operato integerrimo della
De Leo, il primo cittadino aveva contrat-
taccato al comunicato del PD, parlando
di «solite farneticazioni. Abbiamo sempli-
cemente compreso – aveva poi sottoli-
neato – come noi avessimo bisogno di
qualcuno che possa coordinare in manie-
ra più efficace i nostri uffici». Bocche cu-
citissime, a Palazzo di Città, su even-
tuali sostituti. Mentre andiamo in stam-
pa si preparano, forse, altri addii eccel-
lenti, ma per motivazioni del tutto diffe-
renti.
Gianluca Battista
La Segretaria Generale si dimette,
Depalma spiega il perché
Il PD: «Ennesimo fallimento»
Gabriella Serrone
ASI, Iannone presidente
di una commissione ad hoc?
La proposta è arrivata dalla maggioranza

17 AGOSTO – Un video per raccontare le origini della
Festa Patronale ed allo stesso tempo promuovere la cit-
tà. È stato pubblicato anche sul canale Youtube Festa
Patronale Giovinazzo il minidocumentario fortemente voluto
dall'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS. di Corsigna-
no e girato tra giugno e luglio da una troupe di Telenorba con
la regia di Mauro Dalsogno, noto speaker della prima emit-
tente privata d'Italia che ben conosce il nostro paese. Nei 19
minuti di filmato, molte riprese aeree del porticciolo, del cen-
tro storico, del Dolmen di San Silvestro, una panoramica del-
le cinque parrocchie chiamate a sfidarsi nel Palio dei Rioni
Gamberemo e la testimonianza di chi ha stabilito la propria
attività nella nostra terra. Il culto di Maria di Corsignano
a Giovinazzo, questo il titolo, fa vedere anche la Cattedrale
e la sua cripta per poi concentrarsi sulla Santa Patrona e sul-
la sua storia. Ricostruisce, con figuranti in abiti storici,
l'arrivo dell'icona presso la chiesa rurale del Padre Eterno per
mano del crociato Gereteo e la nascita del culto per la Vergi-
ne di Corsignano, venerata sin da subito e anticamente invo-
cata soprattutto nei periodi di siccità a cui sapeva miracolosamente porre rimedio. Il video si conclude con la traslazione del-
l'Immagine nella Cattedrale che ancora oggi la custodisce gelosamente così come fanno i cuori di tutti i giovinazzesi sparsi
per il mondo. Chi non vive più da anni a Giovinazzo potrà sempre gustarsi il minidocumentario comodamente da casa clic-
cando su Youtube.
Giuseppe Dalbis
Il culto di Maria di Corsignano adesso è un video
La produzione a cura di Telenorba è pubblicata su youtube

11 AGOSTO – Anche a scuola si può imparare a mangiar bene. Questo l’intento
dell’avviso pubblico indetto dal Gal “Fior d’Olivi”, che incoraggia «la promozione di
un percorso di educazione alimentare sulla qualità dei prodotti tipici locali, il Km 0, i
valori nutrizionali, la promozione del territorio, il mangiar sano e la giusta merenda». De-
stinatari di tale proposta sono le scuole pubbliche e paritarie dell’infanzia o della pri-
maria site nel territorio di competenza dell’Ente locale, ovvero nei comuni di Bitonto, Gio-
vinazzo e Terlizzi. La scadenza dell’avviso, inizialmente fissata alle 12.00 del 30 giugno, è
stata poi prorogata al 31 agosto, data entro cui le scuole interessate dovranno far per-
venire la propria manifestazione di interesse a mano o a mezzo raccomandata A.R., o cor-
riere autorizzato, in plico chiuso, all'indirizzo Gal Fior d'Olivi S.c.r.l. - Via Sarcone, n.
102 – 70038 Terlizzi (Ba). Ulteriori informazioni circa la compilazione e la presentazione
della domanda sono disponibili sul sito dell’ente http://www.galfiordolivi.it/.
Gabriella Serrone
Avviso del Gal “Fior d’Olivi” sull’educazione alimentare
C’è tempo fino al 31 agosto scorso per presentare domanda
Un mese in pillole
Vigili del Fuoco in azione a San Pietro Pago
Il Sindaco Tommaso Depalma
Un bando Gal per le scuole
Ruggero Iannone
Un video per la Madonna di Corsignano
21N. 9 - Settembre 2015
Gamberemo by night
Arte e Cultura
L
a 24esima edizione del Palio
del Gamberemo resterà nella
memoria dei giovinazzesi non
tanto per la performance sportiva
culminata con la vittoria dei ragazzi
della Parrocchia San Domenico, che
mancava dal lontano 1998, ma so-
prattutto per esser stata la prima
edizione disputata in notturna.
Il countdown per l’accensione
delle luminarie e la partecipazione
di ben quattro street-band, che han-
no animato i quartieri già dal primo
pomeriggio, sono state la ciliegina
sulla torta di un evento che unisce
sport e tradizioni locali. La supre-
mazia dei rioni Immacolata, Sant’A-
gostino e San Giuseppe, date per fa-
vorite, non ha spaventato i ragazzi
della Parrocchia San Domenico, che
hanno mostrato la loro superiorità
soprattutto nella parte di gara che si
disputa in cala porto, dove consue-
tudine vuole che si rimescolino le
carte prima dell’ultimo sprint in
Piazza Vittorio Emanuele.
Al di là dei meriti sportivi, è sem-
pre bello vedere cinque tifoserie ani-
mate da sana competizione organiz-
zare piccole coreografie prima della
gara, come ad esempio quella realiz-
zata dai ragazzi della Parrocchia Im-
macolata che hanno addirittura rea-
lizzato un carro allegorico. Così
come è stato entusiasmante vedere
il giovane parroco della Parrocchia
San Domenico, don Pietro Rubini,
festeggiare assieme ai propri ragaz-
zi.
Chi più puntava sul successo di
questo nuovo format ha vinto la pro-
pria scommessa. La separazione dei
festeggiamenti in onore del Beato
Nicola Paglia da quelli Patronali in
onore di Maria Santissima di Corsi-
gnano, unita al desiderio di rilancia-
re un evento seguitissimo da giovi-
nazzesi e non, hanno contribuito al
successo di questa iniziativa che si
appresta a festeggiare la 25esima
edizione nel migliore dei modi.
Mauro Capurso
20 N. 9 - Settembre 2015
23N. 9 - Settembre 2015
La rassegna nazionale
torna dal 29 agosto
al 13 settembre
16ª EDIZIONE PER
“GIOVINAZZO TEATRO”
Arte e Cultura
A
ncora una volta il teatro sarà
protagonista della fine dell’e-
state. “Giovinazzo Teatro” al-
lieterà il pubblico con sei interes-
santissime pièces, nei tre fine setti-
mana dal 29 agosto al 13 settembre
presso il giardino della Scuola Ele-
mentare “San Giovanni Bosco”. La
rassegna, patrocinata dall’Assesso-
rato alla Cultura del Comune di Gio-
vinazzo e dall’Assessorato al Medi-
terraneo Cultura e Turismo della
Regione Puglia con l’importante col-
laborazione offerta dal Comitato Re-
gionale “Federazione Italiana Teatro
Amatori” (F.I.T.A.) Puglia e
l’Associazione “Ascenaperta”, ripar-
te con un programma ricco e coin-
volgente, che saprà soddisfare i pa-
lati dei più affezionati, ma anche di
chi la scopre per la prima volta. Il
weekend iniziale, sabato 29 e dome-
nica 30 agosto, porterà in scena il
“Tartufo” di Molière, rappresentato
dalla compagnia “Calandra” della
salentina Tuglie e la commedia
“Andy e Norman” con le sue vicende
paradossali, interpretata dalla com-
pagnia tarantina “Quanta brava
gente”.
Entusiasmante sarà anche il se-
condo finesettimana, il 5 ed il 6 set-
tembre, con l’esibizione delle com-
pagnie “I sani da legare” di Tivoli e
“La Torre del Drago” di Bitritto. La
prima si esibirà il 5 settembre nella
commedia surreale “Più vera del
vero”, che porrà l’attenzione sul
tema dell’identità umana e su cosa
la distingue dalle macchine; la se-
conda proporrà al pubblico “Dina-
stie Bastarde (la storia del Re Dia-
volo)”, tragedia di ispirazione shea-
kespiriana in cui i sentimenti ven-
gono vissuti nella loro intensità ed
incontrollabilità estreme. I classici
del teatro e della letteratura saran-
no al centro dell’ultimo fine settima-
na della rassegna. Il 12 settembre,
la compagnia tarantina “Instabile
Napolinscena” reciterà nella com-
media di Eduardo De Filippo “Uomo
e Galantuomo”. Invece, il 13 settem-
bre si chiuderà con il recital “750 e
non sentirli. All’Inferno (con messer
Alighieri e il signor F.M.)”, in cui il
numero uno di “Moduloesse”, Fran-
co Martini, leggerà brani tratti dal-
l’Inferno di Dante con
l’accompagnamento della chitarra
elettrica di Mauro Stallone. Sei ap-
puntamenti che promettono grandi
emozioni e stupiranno per il livello
degli artisti, molto elevato per esse-
re semplicemente teatro amatoriale.
Viene riconfermato il luogo scelto e
sperimentato l’anno scorso per esi-
genze logistiche, dovute alla ristrut-
turazione dell’Istituto Vittorio Ema-
nuele II, storica cornice della mani-
festazione. La Scuola Elementare
“San Giovanni Bosco” presterà per il
secondo anno consecutivo il proprio
giardino rendendolo un vero e pro-
prio teatro all’aperto. «Non ci dispia-
ce – ha affermato Franco Martini ai
nostri taccuini – ritornare nel giardi-
no della Scuola “San Giovanni Bo-
sco”, soprattutto in seguito al suc-
cesso della scorsa edizione». Indi-
pendentemente dal luogo che la
ospita, la rassegna rimane un pun-
to saldo dell’Estate Giovinazzese ed
un appuntamento atteso dagli
amanti del teatro. Nel prossimo nu-
mero, vi proporremo un excursus
delle sei serate, cercando di far tra-
pelare le emozioni che “Giovinazzo
Teatro” non mancherà di trasmette-
re ai suoi spettatori anche in questa
edizione 2015.
Gabriella Serrone
I “live” della 12ª edizione di
Festival in Porto: un successo!
Arte e Cultura
L
a promozione e la diffusio-
ne di attività musicali, di
concerti, di spettacoli e di
manifestazioni artistiche sono
gli elementi cardine sui quali si
fonda da tantissimi anni
l’attività organizzativa dell’As-
sociazione Culturale “Amici del-
la Musica”.
La 12ª edizione del Festival
in Porto ha dato piena confer-
ma di tutto ciò raggiungendo
ampiamente gli obiettivi previ-
sti: presenza di pubblico rileva-
to intorno a più di mille perso-
ne a sera. La tre giorni “live” ha
proposto tre differenti tipologie
di bella e buona musica in
omaggio ad alcune tra le eccel-
lenze della musica italiana ed
internazionale. La qualità delle
esecuzioni è stata di alto valore
stilistico nel rispetto della fedel-
tà ai repertori originali. A no-
stro modesto parere è stato
molto piacevole scoprire la cura
e l’attenzione posta con spicca-
to talento da Cinzia Bellini e dai
Viale Mazzini nell’interpretare
scenicamente e vocalmente la
voce di Mina, il suo essere pas-
sionale, in una bella scaletta di
successi intramontabili. Il ri-
sultato è stato semplicemente
splendido!
Una bella scoperta di sicuro
sono stati gli Area Medina,
band campana di musicisti
professionisti che ha tributato
un omaggio meraviglioso al no-
stro grande mito, Pino Daniele.
La voce particolarissima di
Fabrizio Trapani, molto curata
e molto simile alla timbrica
espressiva del compianto Pino,
ha letteralmente stregato il nu-
meroso pubblico.
La passione e la dedizione
rivolta dalla band al blues e al
sound di Pino Daniele sono
giunti diretti al cuore. La sera-
Nella terza ed ultima serata,
a tutto rock, protagonisti asso-
luti sul palco, hanno suonato
gli Achtung Babies, la più im-
portante cover band internazio-
nale degli U2. Nell’anima della
band romana nata nel 1993
batte forte il sound della mitica
band irlandese. Il nome si rifà
al settimo album “Achtung
ta ha presentato un ospite a
sorpresa: sul palco, infatti, è
stato presente per un saluto ed
un ricordo, uno dei batteristi ed
amici nella gloriosa carriera di
Pino Daniele, tra gli altri quello
che suonò nel doppio live Sciò
in pezzi meravigliosi tra cui
“Viento ‘e terra” e “Chillo è nu
buono guaglione” per ricordar-
ne alcuni.
Baby” che gli U2 pubblicarono
nel novembre del 1991. I brani
meravigliosi e intramontabili
estratti dalla lunga e prestigio-
sa carriera discografica della
U2 hanno risuonato a tinte for-
ti del rock e con adrenalina
pura in una piazza che ha tri-
butato loro un ottimo consen-
so.
Molto bella e curata la voce,
l’espressività e la mimica del
cantante Chris e dei suoi amici:
Edo alla chitarra, Luca al bas-
so, Stefano alla batteria. Il rock
da loro eseguito rigorosamente
live ha espresso grinta da ven-
dere e tanta passione per gli
U2. Infatti rispettosi e fedeli del
sound, dello stile e della musi-
calità dei pezzi originali degli
U2, hanno eseguito alcuni bra-
ni dal nuovo disco degli U2
“Songs of Innocence” tra cui
“Ordinary Love” dedicato a Nel-
son Mandela. La scaletta poi
con energia pura ci propone: “I
will follow”, “Sunday bloody
Sunday”, “Pride-In the name of
love”, ”Until the end of the
world”, ”Mysterious way”, “De-
sire”, “Miss Sarajevo” con il
cantante ad impersonare Lu-
ciano Pavarotti nel ricordo di
quel celebre duetto tra il tenore
e Bono Vox al Pavarotti and
Friends, e poi ancora “Angel of
Harlem”, “One”, “Where the
streets have no name”.
È stato un piacere ascoltare
questo bellissimo tributo alla
band irlandese ora in tour (po-
chi giorni fa a New York al Ma-
dison Square Garden) in giro
per il mondo ed in Italia a Tori-
no il 4 e 5 settembre. Il cantan-
te Chris degli Achtung Babies,
versatile e comunicativo, con
piacere ci informa di aver già
acquistato il biglietto. Lo show
è stato vissuto intensamente
grazie alle splendide esecuzioni
di quattro ragazzi che, senza
entrare in crisi d’identità, han-
no saputo rendere un omaggio
fedele e stilisticamente di otti-
ma fattura degli U2.
L’Edizione 2015 del Festival
in Porto si è conclusa a nostro
parere con successo e appas-
sionata attenzione di pubblico,
grazie alle differenti sfumature
della musica live che ha saputo
coinvolgere, appassionare e far-
ci sognare.
22 N. 9 - Settembre 2015
Marzia Morva
in Via Bitonto a Giovinazzo - Tel. 080.3944445
edaloDdi Anna Lasorsa
Franco Martini durante una lettura scenica
““iinnCCiittttàà””questomesefagliauguria...
A Carmela i migliori auguri
per il suo compleanno
dalla famiglia e da tutti gli amici
Il Giovinazzo Rock Festival si evolve
Non spegnete la musica!
Arte e Cultura
29
luglio, 1 e 2 agosto: non-
ostante l'iniziale distanza
fra organizzatore ed am-
ministrazione, anche quest'anno il
Giovinazzo Rock Festival, la storica
kermesse musicale gratuita giovi-
nazzese, si è svolta per la sedicesi-
ma edizione consecutiva.
Non sono mancate, però, le novi-
tà soprattutto logistiche: la prima
serata, ovvero mercoledì 29 luglio, è
stata svolta nel Centro Storico citta-
dino. Sui palchi principali di Piazza
delle Benedettine e Piazza Meschi-
no, si sono esibite le band selezio-
nate, fra cui la più nota Chop Chop
Band, storica realtà reggae pugliese.
In Piazza Costantinopoli, invece,
è stata allestita un'estemporanea
d'arte a cui hanno partecipato arti-
sti locali e non, e grazie alla quale
questi ultimi hanno avuto
l'opportunità di mettere in mostra la
propria arte. A ciò bisogna aggiun-
gere spettacoli itineranti di giocole-
ria e la possibilità, per i più curiosi,
di poter osservare le stelle grazie ad
una postazione ad hoc allestita con
un telescopio.
Poi, dopo una breve pausa di due
giorni, il Circolo 37 ha riportato a
casa la manifestazione, destinando
all'area mercatale le due ultime se-
rate.
Questa volta il format non cam-
bia e mantiene la sua tradizione: un
gruppo headliner a sera, preceduto
dalle nuove promesse del rock più
indipendente. Ed è così che sabato
1 agosto si esibiscono gli statuni-
tensi The Soft Moon già in tour in
Italia, portando sul palco giovinaz-
zese il loro rock dal sapore interna-
zionale, mentre domenica 2 agosto è
la volta del saxofonista blues napo-
letano James Senese, accompagna-
to dalla band Napoli Centrale, notis-
simo ai più per aver collaborato, in
carriera, con il compianto Pino Da-
niele.
Dario Verolino e Angelica Taldone
25N. 9 - Settembre 2015
La sagra, che ha ospitato Formula 3 e
Dirotta su Cuba, ha fatto registrare 20.000
presenze nonostante le minacce del meteo
PaninodellaNonna,non
c’èpioggiachetenga
15.500 e 400 filoni venduti. Non
servono altri numeri per illustra-
re il successo della ventesima
edizione della Sagra del Panino
della Nonna che ha avuto luogo
l’11 e il 12 agosto presso l’area
mercatale. Nata come forma di fi-
nanziamento per gli addobbi del
rione Immacolata in vista del
Gamberemo, la manifestazione è
cresciuta a dismisura tanto da
attirare l’attenzione persino della
BBC. La pioggia pomeridiana
della prima giornata, che aveva
indotto gli organizzatori a ridurre
l’approvvigionamento, non ha
scoraggiato i tanti visitatori ac-
corsi per assaggiare panini con
pemedorre sott'ogl, pemedorre
e tonn, pesticchje, alejsce e pe-
medorre, scarciof sott'ogl, ma-
langen sott'ogl, recòtte asce-
quand, ambascieune, morta-
dell e prevelaun, frettète e par-
meggen” (i più richiesti), i filoni
n' picc d tutt, offerti persino in
versione gluten free grazie alla
collaborazione con l’Associazione
Italiana Celiachia. Ma la Sagra è
anche sinonimo di spettacolo: si
sono esibiti Radius con la sua
Formula 3 per ricordare Battisti,
le giovinazzesi Annalisa Marella,
Stefania Rilievo ed Anny Perrino
presentate da Nino Marzella, i
Terraross e la loro musica popo-
lare, i Dirotta su Cuba carichi
d’energia e i dj di Radionorba
presentati da Mauro Dalsogno.
Giù dal palco animazione per
grandi e piccini, stand di anti-
quariato, artigianato e pittura, le
isole ecologiche di EcoFesta Pu-
glia, che tramite raccolta diffe-
renziata e sensibilizzazione han-
no reso la Sagra ecosostenibile.
Tanti dunque gli ingredienti di
un evento dalla formula ormai
consolidata ma che nonostante il
passare degli anni trova sempre
più estimatori.
Giuseppe Dalbis
Arte e Cultura
24 N. 9 - Settembre 2015
È
proprio vero che oggi i social
network sono utili mezzi per
restare in contatto anche
quando non ci si vede da lungo tem-
po! Un’idea simpatica di Gaetano
Dagostino è stata la “Réunion”,
condivisa piacevolmente dalla clas-
se 5ªA anno 1965 della Scuola Ele-
mentare “Papa Giovanni XXIII”,
come testimonia la foto di gruppo.
La classe della maestra Coltura Se-
clì, alla quale è stata donata una
sorpresa emozionante, si è riunita il
18 Agosto nella sua quasi totalità.
Una lunga serata per raccontarsi,
emozionarsi, condividere e brinda-
re su tanti bellissimi ricordi passati
con il taglio della torta finale a sug-
gellare l’incontro. I social network
se usati bene possono “regalare”
emozioni piacevolissime!
Marzia Morva
“Réunion” ricca
dei ricordi della
Scuola Elementare
FOTONOTIZIA
27N. 9 - Settembre 201526 N. 9 - Settembre 2015
Ospiti dall’Italia / Guests from Italy
Sempre con noi
Il giorno 1-08-2015 è deceduto
nel New Jersey Domenico Cor-
tese nativo di Giovinazzo.
On 1/08/2015, Domenico Cor-
tese, born in Giovinazzo, passed
away in New Jersey.
In data 31-07-2015, in New Britain
(Connecticut USA) è venuto a man-
care Joseph Stufano, immigrato in
USA nel 1935 all'età di 9 anni con i
genitori Vita Caravella, Vincenzo
Stufano e la sorella Maria.
La famiglia Caravella di Giovinazzo
e di Torino porge sentite condo-
glianze ai figli e parenti tutti.
On 31/07/2015, in New Britain
(Connecticut U.S.A.), Joseph Stufa-
no passed away. He moved to the
USA in 1935, when he was 9, with
his parents Vita Caravella and
Vincenzo Stufano and his sister
Maria. The Caravella family living
in Giovinazzo and in Turin expres-
ses its sincere condolences to Jose-
ph’s children and relatives.
Foto n. 1 - Domenico Berardi,
ospite del figlio Marco, circondato
dalle famiglie Germinario e De
Santis.
Foto n. 2 e 3 - Dora e Nicola Pa-
lermo, ospiti del cognato Sabino
Palermo in Canada, in occasione
del matrimonio dei nipoti Sabina e
Pietro Arcaro.
Photo n. 1 - Domenico Berardi,
his son Marco’s guest, surrounded
by the Germinario and the De
Santis families.
Photo n. 2 and 3 - Dora and Nico-
la Palermo, their brother-in-law
Sabino Palermo’s guests in Cana-
da, during their nephews Sabina
and Pietro Arcaro’s marriage.
Traduzione a cura di Gabriella Serrone
Nelle foto seguenti, vengono immortalati momenti conviviali e di ritrovo tra alcuni nostri concittadini e le fami-
glie giovinazzesi residenti negli USA.
The following pictures capture some convivial moments and meetings between our fellow townsmen and some
Giovinazzo families who live in the USA.
Foto 1
Foto 2 Foto 3
Il nostro fotografo
ha chiuso
definitivamente
bottega
Sociale
V
incenzo Mottola ha
concluso la sua car-
riera, solo ora, con la
sua improvvisa scompar-
sa. Noi dell’Arciconfrater-
nita Maria SS. del Carmine
vogliamo ricordarlo in que-
sto modo. E già, perché
anche dopo aver dismesso
la sua attività, ormai da
qualche anno, ci ha conti-
nuamente dato sostegno
mettendoci a disposizione
suoi fotogrammi che aveva
scattato tempo addietro
presso la Chiesa di S. Gio-
vanni Battista o durante le
tante nostre iniziative cul-
turali e manifestazioni reli-
giose e che aveva rinvenu-
to mettendo ordine al suo
inestimabile archivio. Di
lui possediamo le primissi-
me foto. Una della Festa di
S. Francesco da Paola del
1964 ma anche della pro-
cessione dei misteri del
1965, quando ancora ra-
gazzi avevamo aderito alla
Confraternita ed eravamo
impegnati a portare a spal-
la la imponente immagine
di Gesù agonizzante. Sono
fotogrammi spontanei,
scattati nel mentre si svol-
gevano gli eventi che era
solito seguire da vicino,
quasi fosse parte degli
stessi. Era questo l’intuito
dell’artista, cogliere perso-
ne e fatti nella loro natura-
lezza ed espressività este-
riore. Sosteneva, infatti,
Vincenzo che in una foto
sono impressionati in una
manciata di secondi mo-
menti di vita di una perso-
na di una comunità di uno
stato figurativo ambienta-
le, sia esso ammirabile o
sconveniente. La sua pro-
fessionalità, esercitata con
macchine all’avanguardia,
lo affascinava compiuta-
mente perché sempre alla
ricerca di immagini im-
provvisate, senza un
preavviso, senza una mes-
sa in scena per lo scatto, a
meno che non andavi nel
suo studio per una foto
tessera. La sua naturale
predisposizione a riprende
l’incomprensibile attraver-
so la figurazione di un vol-
to, di un gesto, di un trat-
to relazionale, significava
cogliere un frammento di
storia individuale, colletti-
va o di un paesaggio natu-
rale affascinante o disdice-
vole. E, proprio questo ha
fatto della sua impeccabile
artigianalità una vera
esperienza artistica. Il suo
modo di fare le foto da su-
bito ci ha colpito, per cui
non mancavano nostre ce-
rimonie ed avvenimenti li-
turgici che non venissero a
lui segnalati affinché, in-
curiosito, si invogliasse a
presenziare le manifesta-
zioni stesse con i suoi in-
separabili attrezzi del me-
stiere per poi, compiaciuto
del lavoro svolto, teneva a
mostrarcelo ed illustrarlo
per sentire il nostro pare-
re. A noi ci piace ricordalo
così Vincenzo, consapevoli
che le sue foto, in esposi-
zione nel vano di accesso
alla sacrestia, e che ritrag-
gono scene di addobbi nel-
la chiesa di San Giovanni
Battista sono la sua più
cara eredità lasciata alla
nostro sodalizio. Come
pure siamo consci che il
suo archivio di foto che ul-
timamente stava catalo-
gando e selezionando, an-
che per possibili mostre
dopo quelle già allestite,
costituiscono un patrimo-
nio artistico che auguria-
mo possa essere valorizza-
to e reso pubblico. Siamo
certi che quel prezioso ma-
teriale possa, sono senza
meno, testimoniare anche
la grande evoluzione e lo
sviluppo avuto della tecni-
ca della documentazione
fotografica, prima che que-
sta divenisse con il digita-
le pratica popolare, non
sempre nobile e, di fre-
quente, anche ingannevo-
le.
Alla signora Margherita
e ai suoi figli il nostro più
sentito cordoglio.
Giuseppe Maldarella
In memoria di...
Il 16 agosto us si è spenta serena-
mente l'esistenza terrena del caro
confratello
Stefano Marrano
Egli ha trascorso una vita nel pieno
impegno familiare e lavorativo con
la Sua umanità e socievolezza.
L'amico di tanti ha lasciato un se-
gno in tutti quanti lo hanno cono-
sciuto e l'Arciconfraternita, a cui
era molto legato, lo ricorderà sem-
pre con fraterno amore.
Alla famiglia tutta porgiamo le
nostre più sentite condoglianze.
La messa di suffragio del trigesi-
mo si terrà sabato 19 settembre
alle ore 18 presso la Chiesa di San
Giovanni Battista.
Foto Festa San Francesco da Paola, anno 1964, di Vincenzo Mottola
"In Città" - Settembre 2015
"In Città" - Settembre 2015
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"In Città" - Settembre 2015

  • 2. 3N. 9 - Settembre 2015 PPEERRIIOODDIICCOO PPRROOMMOOSSSSOO ddaallll’’AArrcciiccoonnffrraatteerrnniittaa MMaarriiaa SSSS.. ddeell CCaarrmmiinnee Registrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997 DDIIRREEZZIIOONNEE,, RREEDDAAZZIIOONNEE EE AAMMMMIINNIISSTTRRAAZZIIOONNEE Via Cattedrale, 38 - 70054 Giovinazzo (Ba) Tel. 334400 11006622002222 - E-mail: ffiiddaattttoo@@lliibbeerroo..iitt OORRAARRII DDII AAPPEERRTTUURRAA SSEEDDEE:: Lunedì, Mercoledì, Venerdì: ore 18,00/20,00 Fotolito e Stampa «Grafiche Ferrara» Via Auricarro, 105 - 70027 Palo del Colle Tel./Fax 080 3811927 www.graficheferrara.com info@graficheferrara.com Abbonamenti: ITALIA Euro 20 SOSTENITORE Euro 30 BENEMERITO Euro 50 ESTERO: U.S.A. $ 150 con versamento sul c/c postale n. 17099706 oppure sul c/c presso il Banco di Napoli - Bitonto IBAN IT53B0101041380041200001523 intestato alla Arciconfraternita Maria SS. del Carmine Chiuso in tipografia il 31 Agosto 2015 Redazione Presidente Direttore Responsabile Gianluca Battista Girolamo Capurso Giuseppe Dagostino Giuseppe Dalbis Nicola Miccione Marzia Morva Filippo Luigi Fasano Giuseppe Maldarella Luigi VerzilloSegretario Responsabile archivio Michele Amoia (334477..77998855228811) Responsabile abbonam. Giuseppe Dagostino (Tel. 334400 22557711007777) Responsabile pubblicità 347.5231877 Progetto grafico e impag. a cura della Redazione Nicola Coppola Filippo D’Attolico Collaboratori Fedele Capurso Gerardo Nardò Mauro Capurso Giuseppe Demartino Italo Cinquepalmi Gabriella Serrone Angelica Taldone Dario Verolino Gaetano Nacci Roberta Deruvo Frank De Santis Corrispondente estero Responsabile estero Responsabile fotografie Beatrice Andriano Cesari Nicola Marinelli I tempi cambiano! La Festa Patronale pure? È il quesito che da decenni ci si pone, puntualmente, all’indo- mani del più importante appuntamento che fa da richiamo della nostra città nel periodo estivo: la Festa Patronale. Esso scaturisce con naturalezza e spontaneità proprio perché ci impone una profonda riflessione sul nesso che accomuna la ricorrenza re- ligiosa rivolta ad onorare la Madonna di Corsignano e tutta una se- rie indiscriminata e a volte disordinata di attrazioni folkloristiche che attorno ad essa, prima, durante e poi, si realizzano. La stessa processione appare una mostra coreografica di costumi baroccheg- gianti, di luci sfarzose e di note musicali che ne impongono il ritmo alla sfilata. E le mie perplessità non provengono solo da un isolato e margi- nale pensiero: vi invito a rivedere ““iinn CCiittttàà”” 12/2012 pag. 5 a firma Maldarella o prim’ancora settembre 2002 il commento editoriale del mio predecessore Franco Amendolagine. Nel mentre le nostre sollecitazioni trovavano spazio radicandosi nella coscienza comunitaria, una voce istituzionale, puntuale e pre- cisa, giungeva, nel 2013, in concomitanza con l’avvio delle organiz- zazioni delle feste patronali diocesane, dal direttore della “Charitas” di Molfetta don Francesco de Lucia, col richiamo a feste più sobrie e meno spendaccione: «Rinunciare a qualcosa, durante le feste pa- tronali, per aiutare chi ne ha bisogno, rappresenterebbe più di un se- gnale e come comunità cristiana dovremmo farlo sempre. Perché una festa sia religiosa bisogna innanzitutto pensare ai poveri». Quindi riavvolgiamo il nastro e ripartiamo da un momento so- lenne, quello della visitazione della nostra Protettrice che attraver- sava le strade della città ed entrava nelle case popolose dell’antico centro dentro le mura e che con il suo sguardo materno accoglieva le preghiere della gente per strada e di quanti in processione testi- moniava la sua silenziosa devozione. Perché incrociare quel dolce volto ispirava la preghiera di supplica per l’abbondanza dei prossi- mi raccolti e la protezione ai nostri marinai nei perigli dei loro viag- gi, come ancora si recita con l’inno che in suo onore si leva nei gior- ni della festa: «... quando suona la tua campana ad ogni tempesta viene la calma...». Proviamo a riprendere il significato originario di quella Festa, “La festa granne”, come abbiamo tentato di fare quando, nel set- tembre del 2010, questo stesso spazio venne occupato a sostegno di una istanza giuntaci a firma di un lettore finalizzata proprio al recupero della ragione vera di quel ritrovarsi tutti ad agosto per in- vocare le grazie della Madonna. Tentiamo, anche ora, di riattualiz- zare, magari con la nostra immaginazione, il senso autentico dei fe- steggiamenti della Protettrice e particolarmente della stessa parte- cipazione comunitaria alla processione esterna dopo il pontificale, quale corale momento di ringraziamento filiale che tutto il popolo soleva rivolgere alla Vergine per i benefici che accordava ai suoi fi- gli che la impetravano e la invocavano in proprio soccorso. L’attualità non è più quella realtà rurale ed artigiana, ormai tra- sformatasi radicalmente e sempre più secolarizzata per l’evoluzione della modernizzazione della società, ormai multiculturale. E così anche la festa grande, conseguentemente, è andata progressiva- mente trasformandosi fino a divenire una vera e propria sagra, tut- t’altro che un momento comunitario di lode e ringraziamento alla Patrona. Un evento del tutto coreografico e fulcro di continue ma- nifestazioni di ogni genere e di spettacoli tesi a divertire ed attrarre gente dai dintorni, che poco hanno a che fare con la fede di un po- polo. Tanti gli interrogativi allora: proviamo a dar loro delle risposte; lo facciamo con il supporto di Giuseppe Dalbis, nostro storico col- laboratore che quest’anno, all’interno del Comitato della Festa pa- tronale, ha ricoperto il ruolo di responsabile della comunicazione. Rimandandovi nelle pagine 14 e 15 vi auguro buona lettura. Filippo D’Attolico Editoriale Nuove Aperture a Giovinazzo: www.incittagiovinazzo.it
  • 3. 5N. 9 - Settembre 2015 l’anno 2014, operata difformemente dallo stesso Regolamento Comunale per la disciplina tributaria di detta imposi- zione, deliberata dalla maggioranza stessa ad Agosto 2014. E, così, pure a fronte di tali evidenti e concre- te confutazioni, anche di ordine legale, l’Amministrazione ha continuato, con svariati comunicati, a sostenere la regolarità impositi- va delle tariffe TARI, nei termini deliberati dal- la maggioranza, asserendo essere stato il com- puto tariffario improntato ad un certa logica di equità comparata. Una sorta di computo com- pensativo, quanto mai ambiguo, perché deri- vato dalla comparazione percentuale anno 2015 con il 2014 delle riduzioni consentite, ri- feribili alle utenze domestiche e quelle non do- mestiche. Insomma uno scontro di comunica- ti da ambo le parti che non giova certo al cit- tadino che vuole avere informazioni precise del perché e del quanto è tenuto a pagare per il servizio raccolta rifiuti e per lo spazzamento delle strade del paese senza sospetti di vessa- zione e di ingiusto trattamento. Il punto ad origine di tutte queste dia- tribe, naturalmente, rimane il costo complessivo dell’intero servizio che la legge vuole debba essere interamente coperto dalle contribuzioni delle utenze locali attraverso la corresponsione del- la tassa “TARI”. Per la qual cosa alla base della individuazione dell’entità del tributo è posto il Piano economico-fi- nanziario comunale che illustra le mo- dalità e qualità del servizio e ne previ- siona l’andamento gestionale con l’indicazione di tutti gli impegni econo- mici necessari a fronteggiare le spese di tutte le forniture e prestazioni di ogni genere. Come prescritto per legge, detto Piano è stato redatto dal gestore appaltatore Daneco che ha computato un costo complessivo per l’anno corente di € 3.618.149,00, compresi i così det- ti costi comuni, per circa € 484.000,00, sti- mati dall’Ufficio Finanziario Comunale ed affe- renti alle spese di accertamenti e riscossione del tributo e costi amministrativi, di consu- lenza e del contenzioso. Il piano medesimo, in sede di discussione in Consiglio, è stato og- getto di severi rilievi essendo stato recepito dal Comune, per quanto emerge dal dibattito con- siliare, senza il pur minimo riscontro a cura dell’apparato comunale delle rispettive voci di costo, previsionate e stimate dalla Daneco. In effetti, la scarna relazione tecnico- economica che accompagna detto docu- mento di contabilizzazione non può che dare adito a dubbi di ogni sorta. Ed è da supporre che la distinta dei costi com- plessivi del servizio, presentati dalla Daneco, non abbia avuto una spunta con le voci di costo previsti nel con- tratto d’appalto né tanto meno con i corrispettivi di spettanza della medesi- ma Daneco per le attività in parte già corrisposte e liquidate. Personalmente sono indotto ad aggiungere dell’altro. A mio avviso non sarebbero state considerate neppure i pagamenti che il Comu- ne fa ad altri fornitori, diversi dalla Daneco, per prestazioni accessorie e sussidiarie a quel- lo principale di nettezza urbana o di particola- ri inteventi di propaganda, consultazione a supporto integrativo delle attività fornite dal gestore ordinario. È il caso delle spese per il lancio promozionle ed informativo della raccol- ta selettiva e quelle per le forniture di servizio commissionate in circostanza di grandi mani- festazioni e spettacoli pubblici, ove si intervie- ne a mezzo di aziende specializzate con siste- mi aggiuntivi per la raccolta e cernita dei rifiu- ti durante lo svolgimento degli eventi stessi. Infine, mi pare doveroso far notare che, se trattasi di un vero Piano economico- finanziaro, secondo quanto prescrive il DPR n. 158/1999, in detto documento, oltre i sistemi di esplicazione dell’ap- palto, dovrebbero essere indicati anche le innovozioni infrastrutturali che sono in programma di realizzazione con i re- latii impegni economici che gravano in bilancio e gli eventuali costi di gestione dei nuovi impianti. Sempre nel mese di luglio scorso, prima del Consiglio del giorno 30, la Giunta ha approva- to in linea tecnica e finanziaria l’ennesimo progetto esecutivo per la costruzione del Polo cittadino di raccolta e selezione per tipologie omogenee dei rifiuti anche di quelli pericolosi, da insediare in un’area comunale in contrada Zurlo sotto il cavalcavia della diramazione di via Cola Olidda a monte della ferrovia. Il progetto originariamente redatto, nel 2009, dall’Ufficio Tecnico, come isola attrezzata per la raccolta di rifiuti in- gombranti per un importo poco più di € 100.000,00, poi in una successiva rivi- sitazione, su richiesta della Giunta De- palma, in altra collocazione, per un va- lore di oltre € 155.000,00, di cui € 100.345,00 corrisposto dalla Regione, ora riformulato interamente dall’ing. Vitangelo Bavaro, quale grosso centro di raccolta e smistamento rifiuti (CCR), ha raggiunto un valore più che raddop- piato di ben € 316.000,00. L’opera da insediarsi su un terreno di oltre 3.000 mq. nella Zona artigianale di servizio D1.1, di cui è stato richiesto lo svincolo del se- questro giudiziario, si presenta, come da pian- tina allegata, di grande dimensione, adatta forse ad una città medio grande. Il Dirigente del Settore Ambiente dovrà procedere quanto prima ad appaltarla per non perdere il contri- buto regionale, ancorchè è prevista l’esecuzione solo del primo stralcio di € 155.903,00, relativo ai soli lavori di infrastrut- turazione dell’area, mancando allo stato la completa copertura finanziaria dell’impianto. Tuttavia, l’investimento per questo grande Centro urbano di raccolta e di smistamento dei rifiuti non viene per niente menzionato nel Piano, come vuole l’art. 8 del DPR n. 158/1999, né vengono indicati le possibili modalità gestionali della struttura e i costi di funzionamento come pure i benefici che si attendono dell’operatività di quell’impianto in termini di incidenza sulla differenziata ma anche di agevola- zioni del tributo fiscale per gli utenti virtuosi che porteranno i rifiuti al cen- tro. E così che nasce una profonda sfi- ducia nei confronti del Sindaco Depal- ma che pur ha ritenuto di doversi avva- lere di esimi personaggi esterni per il governo e la direzione operativa del- l’importante comparto “Ambiente e Territorio”. C ’è qualcosa, ancora, che si può dire sull’aspra controversia in atto circa la gestione dei rifiuti urbani e di igiene ambientale, così come condotta da Depalma e dal suo go- verno? Ci provo. Non già perchè dis- pongo di qualche altra notizia inedita, quanto per mettere insieme un puuzle di situazioni incresciose che mostrano nella loro connessione d’insieme una vertiginosa approssimazione dell’eser- cizio dei diversi servizi nel loro integra- le ciclo di produzione, raccolta e tratta- mento dei rifiuti urbani. E tanto non per rimarcare lo stato ormai emergenziale cui è giunto questo processo, che sicuramente vede coinvolti anche i pre- gressi decisori politici, quanto, piuttosto, per tentare una diretta osservazione degli esiti perniciosi che investono i cittadini, vessati da pesanti oneri tributari. Sullo sfondo di questo puzzle, a mò di un grande mosaico, campeggia un dato in- controvertibile: la deludente percentua- le della differeziata che, al di là di quel- lo che afferma l’Amministrazione, rima- ne sempre su indici del tutto inconsi- stenti rispetto a quelli indicati dal Piano della Regione. Dopo ben tre anni di go- verno, contrariamente a quanto propa- gandato, Depalma non ha fatto meglio di Natalicchio, neppure un tantino. Né può invocare a sua discolpa, come ora va facendo a piè sospinto, che ciò dipende dalla inadeguatezza e vetustà dei mezzi e delle at- trezzature e dalla inefficienza operativa nelle prestazioni di ritiro e movimentazione dei ri- fiuti e di pulizia dell’ambiente cittadino da parte della Daneco, che mantiene l’appalto in regime di proroga obbligata. Non escludo che tali criticità possano concorrere al conclamato fallimento, ri- conosciuto peraltro dagli stessi ammi- nistratori. Ma ciò, non assolve Depalma che aveva promesso cambiamenti scon- volgenti anche in questo campo. Quello che è mancato alla sua azione da primo cittadino è stato un convinto ed appro- priato intervento di induzione a speri- mentare all’origine una selezione vo- lontaria dei rifiuti, facendo presa su un percorso di informazione e pressante sensibilizzazione ai cittadini sull’ado- zione di stili di vita improntati alla so- stenibilità. Una sinergica concordanza di intenti tra Amministrazione civica e cittadinanza ed in particolar modo con la categoria degli esercenti pubblici, ne- cessaria per portare finalmente Giovi- nazzo a raggiungere apprezzabili incre- menti di differenziata, senza attendere l’arrivo del gestore consortile, aggiudi- catario dell’appalto indetto dall’ARO/2. Ci si è troppo adagiati sulla prospettiva di una imminente svolta nel sistema di raccolta con l’avvio del ritiro porta a porta che avrebbe in- trodotto il nuove gestore. Fatto che, puntual- mente, non si è verificato, né si sa quando po- trà accadere. Questo lo sfondo del mosaico, ma vediamo i tasselli nello scenario di tante altre accidentalità. Nel pieno di questa bollen- te estate un esposto del “Movimento per la sa- lute pubblica” sollecitava Depalma a chiarire quale fosse la posizione assunta dal Comune in sede di confronto tecnico delle istituzioni pubbliche impegnate a valutare la richiesta della Daneco di riaprire i vecchi lotti della dis- carica di San Pietro Pago. E’ noto, infatti, che la Daneco mira a tenere in esercizio l’impianto provvisorio di biostabilizzazione meccanica per continuare a smaltire i rifiuti pretrattati sui lotti I°, II° e III°, fino a pareggiarne i livelli terminali con quello di sopralzo finale del VI lotto. Quanto mai evasive e divaganti sono sta- te le risposte dapprima dell’Assesore all’Am- biente, dott. Sannicandro, e poi dello stesso Sindaco che sulla questione mantiene uno stretto riserbo. E, nonostante siano stati cen- surati a più riprese per i loro improvvidi ri- scontri, hanno perseverato nel denegare pre- cisi ragguagli agli interpellanti come pure a tutte le forze politiche di opposizione circa gli obiettivi cui tende il Comune, quale proprie- tario della discarica, riguardo alla possibile ri- presa delle lavorazioni di trattamento e conse- guente smaltimento dei rifiuti presso il sito di Giovinazzo. A discussione ancora accesa prende fuoco un mastodontico stivaggio di ri- fiuti pretrattati stoccati sul piazzale di San Pietro Pago in attesa di essere tra- sportati presso le discariche private convenzionate dopo lunghe e costose trattative avviate dall’ATO/BA. Domato l’incendio, per motivi precauzionali, si dice, viene sospesa, all’inizio di Agosto, ogni attività dell’impianto provvisorio, tenuto fino allora in esercizio senza una precipua autorizzazione, ancorchè sprovvisto di una discarica a supporto. Anche in dipendenza di tale grave inci- dente, il Sindaco non è stato in grado di riferire sulle cause reali dell’incendio, né tanto meno se l’inconveniente abbia potuto produrre un inquinamento am- bientale con rischio per la salute pub- blica, fornendo prove di analisi che il caso certamente richiedeva. La città non è tenuta a sapere!. Eppure, a segui- to di tali eventi, ha rischiato una vera e propria emergenza essendosi bloccato ogni tipo di conferimento a San Pietro Pago dopo l’arresto dell’impianto prov- visorio di biostabilizzazione. Solo una ordinanza del Presidente della Re- gione ha scongiuarato tale evenienza ed ha evitato che i rifiuti rimanessero per le strade, non sapendo dove andarli a smaltire. Il prov- vedimento ordinatorio, infatti, ha imposto al titolare della discarica di Massafra di ricevere i rifiuti di Giovinazzo e di altri Comuni. Ma questo è un dispositivo a tempo determinato, per la durata di venti giorni, per cui alla sua scadenza, a fine mese, dovrà essere ricercata altra soluzione concreta su come e dove con- ferire i nostri rifiuti, a meno che non si con- cordi la riapertura di San Pietro Pago. A parte tali sconcertanti vicende, ci sono poi i tasselli del mosaico che ri- guardano gli aspetti economici, finan- ziari e fiscali connessi alla problemati- ca medesima e che hanno inciso sulla impostazione del bilancio comunale 2015, approvato dal Consiglio, fuori tempo massimo, domenica 9 agosto. Anche su questo fronte, le critiche più accese si sono incentrate in maniera in- sistente e generalizzata sulle determi- nazioni della Amministrazione circa l’articolazione delle aliquote tariffarie da impore ai cittadini come TARI per il 2015 (TARI – Acronimo per Tassa sui ri- fiuti e nettezza urbana). Durissime ed agguerrite nella loro esplicitazione si sono levate le proteste tanto degli espo- nenti politici d’opposizione che del “Movimento per la salute pubblica”. Le decisioni assunte in questo senso dalla maggioranza nel Consiglio comunale del 30 luglio scorso, hanno visto una netta e decisa contrarietà, perfino, durante i lavori della suc- cessiva Assemblea consiliare del 9 agosto in cui si è discusso il bilancio 2015. Una pregiu- diziale del consigliere Iannone, che illustrava con dovizia di particolari le incongrenze del si- stema di calcolo delle aliquote tributarie e la loro difformità dai dispositivi normativi in vi- gore, è stata prodotta in aula con la richiesta, puntualmente rigettata, di aggiornare i lavori ai fini di una analisi sulle procedure seguite dall’Amministrazione per il computo della tas- sa. E che grosse anomalie si ravvisino nel computo delle tariffe TARI approntate dall’Esecutivo è del tutto realistico, perché è riscontrabile chiaramente la prosecuzione dell’erronea elaborazione tariffaria praticata già per l’anno 2014. Una valente e completa esposizione sul- le discutibili procedure seguite dall’Am- ministrazione per il computo tariffario ce la fornisce nelle successive pagini Gerolamo Capurso. Per la verità, lui per primo, già nel numero di Novembre scorso (pagg. 8-9) di questo stesso men- sile, aveva sollevato vistose incon- gruenze nella definizione della TARI per 4 N. 9 - Settembre 2015 Opinione Giuseppe Maldarella TOM IN UN GORGO DI RIFIUTI Affiora solo la sua tempra barricadera
  • 4. 7N. 9 - Settembre 2015 Cronaca Vito Arciuli voleva affermare il proprio predominio nel porto di Giovinazzo «Ammazzato per uno scoglio» Cronaca «E ra un gruppo emergente – ha detto il 27 luglio il Colonnello Rosario Castel- lo nel corso della conferen- za stampa che si è tenuta presso il Comando Provin- ciale dei Carabinieri di Bari – facente capo alla famiglia Arciuli» che con furti, in- cendi e minacce, ma so- prattutto attraverso le estorsioni ai pescatori, vo- leva affermare il proprio predominio lungo il litorale che va da Giovinazzo a Santo Spirito. La banda fa- ceva capo al 19enne Vito Arciuli, del rione San Giro- lamo di Bari, trapiantatosi da alcuni anni a Giovinaz- zo. La guerra (gli inquirenti hanno annotato numerosi episodi di aggressioni, ndr) ha terrorizzato il porto cit- tadino, un'intera città. E registrato, in soli sei mesi, un tentato omicidio ed «un delitto cruento, quello di Gaetano Spera, dalle carat- teristiche mafiose», secondo Castello. Riconoscendo i reati, in concorso, di omici- dio e detenzione e porto il- legale di arma da fuoco (Vito Arciuli risponde an- che dell'aggravante della modalità mafiosa, nda), i Carabinieri della Compa- gnia di Molfetta, agli ordini del capitano Vito Ingrosso, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emes- sa dal Giudice per le inda- gini preliminari del Tribu- nale di Bari, su richiesta della Procura della Repub- blica del capoluogo. Un cerchio chiuso in tempi ra- pidi. Così come l'indagine dei detective della Compa- gnia di Molfetta e dei colle- ghi della Stazione di Giovi- nazzo, coordinata dal Pm antimafia, Isabella Gine- fra, che in quattro mesi «nonostante le difficoltà in- vestigative – come ha sotto- lineato Castello – e l'omertà e la reticenza incontrate du- rante il percorso» ha fatto luce su un giro di «taglieg- giamenti a danno dei pe- scatori locali e di coloro i quali ormeggiavano le pro- prie imbarcazioni». Una sor- ta di imposizione del pizzo, proprio per «affermare il proprio predominio – secon- do il giudice per le indagini preliminari Giovanni Ab- battista – tra i porti di Gio- vinazzo e Santo Spirito». Per loro valeva una regola sola: «Qui ci siamo noi che co- mandiamo e nessun altro!». «Volevano dimostrare – ha spiegato ai cronisti il capi- tano Vito Ingrosso – che loro comandavano nella zona e non c'era scampo per chiunque decidesse di op- porsi a questo tipo di predo- minio». E l'omicidio di Gae- tano Spera è nato proprio «dall'imposizione mafiosa – ha spiegato ancora Castello – de- gli Arciuli». Si è trattato, dun- que, di «Un segnale forte nei confronti di quei soggetti che resistevano. Un regolamento di conti, una vera e propria di- mostrazione di potenza – ha continuato Castello – verso chi (come Gaetano Spera, nda) voleva sottrarsi al loro predominio, verso chi non vole- va assoggettarsi agli Arciuli». Non solo Gaetano Spera, però, ucciso il 25 marzo scorso. Nel mirino degli Arciuli è finito anche un pescatore del posto (di cui non sono state fornite le generalità). Nel corso delle indagini, infatti, è emerso an- che un tentativo di omicidio (mai denunciato alle forze del- l'ordine, nda) commesso da Vito Arciuli il 17 settembre dello scorso anno nel porto di Giovinazzo. In quella circo- stanza, però, l'agguato morta- le non fu portato a compi- mento, poiché, dopo il primo colpo esploso e non andato a segno, l'arma s'inceppò, con- sentendo quindi alla vittima di mettersi in salvo. A fine lu- glio è stata probabilmente scritta la parola fine. «Abbia- mo sgominato un gruppo di giovanissimi emergenti -– ha concluso Castello –. E quest'e- pilogo, grazie all'Arma dei Ca- rabinieri, dà la giusta serenità ai giovinazzesi e mette fuori- gioco dei criminali che non si facevano scrupolo di uccidere per imporre la loro predomi- nanza nel territorio». 6 N. 9 - Settembre 2015 IL FATTO DEL MESE Il nostro plauso a forze dell’ordine e magistratura E adesso chiediamo loro scusa C hiediamo loro scusa. Subito. Perché per troppe volte noi della stampa e buona parte della citta- dinanza, come una parte vigliacca della politica, che davanti incensa e da dietro pugnala, abbiamo troppo spesso pensato, detto e scritto che “le forze del- l’ordine appaiono impotenti”. Abbiamo commentato fatti criminosi ed abbiamo paventato la possibilità che qualsiasi malvivente venisse a Giovinazzo potesse fare il suo comodo. Diciamocelo, anzi scriviamolo a carat- teri cubitali: abbiamo dubitato, velatamente o meno, troppo spesso di loro, delle capacità investigative del- la magistratura e delle forze dell’ordine. Non ci siamo fidati. E non c’è nulla di peggio che non fidarsi di chi, quotidianamente, mette la propria vita ed il proprio impegno al servizio dello Stato, quello sano, e soprat- tutto della popolazione. Sono stati bravi Carabinieri e Procura della Repubblica a trovare il bandolo della matassa. Essendo garantisti al cento per cento, atten- diamo che sia un processo a stabilire se le responsa- bilità addebitate ad alcuni giovanissimi, siano reali. Chi davvero non ci ha fatto una bella figura è stata Giovinazzo, per una volta imbrigliata in logiche di pau- ra, con troppa gente che aveva poca voglia di parlare ed un’omertà, riportata anche nell’articolo precedente, che non ha di certo aiutato le indagini. I giovinazzesi, insomma, non si sono rivelati migliori di altri abitanti di comuni viciniori, molte volte additati come conni- venti. Ed invece la mafia c’era e c’è anche qui, inutile continuare a negarlo, dipingendo questa cittadina come un’isola felicissima. Bravi loro, dunque, quelli in divisa, sempre pronti, anche con uno stipendio risica- to, che hanno saputo fare ordine, mettere i tasselli del puzzle al loro posto, senza fragore mediatico, lavoran- do sotto traccia, come dovrebbe sempre essere per chi ricopre incarichi di grande responsabilità pubblica. C’è stato coordinamento e lavoro mirato ed i risultati sembrano essere arrivati. Hanno vinto i servitori dello Stato, per una volta, ed hanno perso, se le responsa- bilità verranno accertate, i servi di una mafietta di pe- riferia tutta muscoli e proiettili. Gianluca Battista La conferenza stampa delle forze dell'ordine Il Col. Castello illustra i particolariIl meritato plauso mediatico ai Carabinieri TTRRAASSPPOORRTTOO EE SSMMAALLTTIIMMEENNTTOO LLIIQQUUAAMMII CCIIVVIILLII EE SSPPEECCIIAALLII,, SSTTUURRAAMMEENNTTOO EE MMAANNUUTTEENNZZIIOONNEE RREETTII FFOOGGNNAARRIIEE,, TTRRAASSPPOORRTTOO AACCQQUUAA PPOOTTAABBIILLEE,, SSEERRVVIIZZIIOO IIMMMMEEDDIIAATTOO IINN IIMMPPIIAANNTTII AAUUTTOORRIIZZZZAATTII PPRROOPPRRII,, NNOOLLEEGGGGIIOO BBAAGGNNII CCHHIIMMIICCII,, PPEERR MMAANNIIFFEESSTTAAZZIIOONNII,, MMEERRCCAATTII,, FFIIEERREE,, EECCCC.. CELL.: 335.74.67.579 - 335.596.09.51 CENTRO RADIO: 080.374.35.36 - 080.537.87.68 70032 BITONTO (Ba) - Via G. Ancona, 3
  • 5. 9N. 9 - Settembre 2015 Attualità suddividere i costi fissi fra le utenze dome- stiche e non domestiche. Come potete facil- mente intuire è una semplice operazione. Non stiamo parlando di logaritmi complessi. Per la ripartizione dei costi variabili fra le due macrotipologie di utenze, domestiche e non domestiche, la legge 201/2011 (art. 14 comma 17) prevede che si debba (categori- co, obbligatorio) assicurare riduzioni per la raccolta differenziata riferibile alle sole utenze domestiche. Ogni Comune attraver- so l’emanazione di un regolamento (D.L. 201/2011 art. 14 comma 22) decide come effettuare questa riduzione. Il Consiglio Co- munale di Giovinazzo ha approvato sia il re- golamento TARES che TARI, quest’ultimo ad agosto 2014, deliberando all’art. 14 comma 4, che la riduzione è assicurata attraverso la riduzione della parte variabile (già previ- sta dalla norma nazionale) in misura pari al valore medio annuo percentuale della raccol- ta differenziata pubblicato sul sito della Re- gione Puglia riferito all’anno precedente. Nel 2014 tale valore è stato del 13,001%. La per- centuale da usare è questa, avendo il Con- siglio Comunale, che è il massimo organo deliberativo, approvato un regolamento, vin- colante sia per i cittadini che per l’amministrazione, che prevede esplicita- mente la percentuale da applicare. Per cal- colare la parte variabile della tariffa si ese- gue dapprima l’operazione di ripartizione tecnica dei costi attraverso la percentuale di produzione dei rifiuti e poi si sottrae dalla quota delle utenze domestiche la percentua- le dovuta per la raccolta differenziata. Una volta ottenute la ripartizione della parte fis- sa e variabile si provvede al calcolo delle ta- riffe attraverso una serie di logaritmi che utilizzano i coefficienti previsti dagli allegati del DL 158/1999. La scelta di tali coeffi- cienti tra il minimo e il massimo previsto, è di esclusiva competenza dell’amministrazio- ne, che deve però esplicitarla nella delibera. Ricordiamo che il totale dei costi deve rima- nere invariato e che, se si utilizzano coeffi- cienti minimi per alcune categorie di utenze ciò che viene da questi risparmiato si spal- ma sulle altre. L’amministrazione Depalma, legittimamente, ha deciso di utilizzare i co- efficienti minimi solo per alcune categorie commerciali (uffici, parrucchieri, botteghe di falegname, idraulico, fabbro, elettricista, carrozzerie, bar, ristoranti ortofrutta, ecc.) lasciando il coefficiente medio per le altre. Nel 2014 l’ elaborazione delle tariffe è stata sbagliata. L’errore tecnico fu riscon- trato e sanato attraverso una seconda deli- berazione e le utenze domestiche pagarono una tariffa superiore del 25% rispetto al- l’anno precedente a vantaggio delle non do- mestiche. Come fu possibile tutto questo? Leggendo la delibera riscontriamo, nella ri- partizione dei costi, la mancanza dell’appli- cazione della riduzione per la raccolta diffe- renziata prevista dalla legge nazionale e dal nostro regolamento. Una strana ripartizione anche nella parte relativa ai costi fissi, che non rispettava la ripartizione tecnica previ- sta dalla legge. La stessa delibera era sprov- vista di alcuni dati essenziali per il control- lo, come la statistica delle pertinenze. Ma è storia passata. Quest’anno, con molta enfa- si, la giunta Depalma ha annunciato di aver ridotto le tariffe alle utenze domestiche e ha presentato nel Consiglio Comunale del 30/07 il nuovo PEF (Piano Economico Fi- nanziario) e il nuovo Piano Tariffario. Du- rante il Consiglio Comunale del 30/07 nes- suno tra amministratori e Dirigenti è stato in grado di approfondire la natura dei costi del PEF, che viene elaborato dalla società che gestisce il servizio. Quel piano è servito a elaborare le tariffe e per la maggioranza del Palazzo di Città è sembrato normale. Il consigliere Dott. Ruggero Iannone, avendo riscontrato errori nella ripartizione dei costi fissi e la erronea applicazione della riduzio- ne per la raccolta differenziata, ha chiesto all’amministrazione di rimandarne l’approvazione e di rivedere il regolamento per non incorrere in una irregolarità che avrebbe potuto invalidare la deliberazione. La maggioranza compatta ha rigettato la proposta sostenendo di essere nel giusto e dando interpretazioni che non avevano al- cuna connessione con l’atto che si stava dis- cutendo. Qualcuno per esempio ha sostenu- to che non si potevano sommare le percen- tuali di due anni consecutivi del 9% e del 13% che avrebbero agevolato troppo le uten- ze domestiche. Niente di più falso: ogni anno vengono elaborate nuove tariffe indipenden- ti da quelle dell’anno precedente attraverso un nuovo PEF, nuove statistiche e quantita- tivo di rifiuti diverso. Ma il Consigliere Ian- none nel successivo consiglio del 09/08 ha presentato una pregiudiziale articolata e cir- costanziata che poneva l’accento sugli erro- ri e le irregolarità della delibera tariffaria. Solo allora la dott.ssa Pansini e la sua mag- gioranza hanno ammesso che c’erano errori nella ripartizione dei costi fissi, a cui era stata applicata la stessa riduzione della par- te variabile, ma non nel ribasso applicato per la raccolta differenziata arbitrariamente ridotto al 3,921%. Per loro stessa ammissio- ne, per il secondo anno consecutivo le ta- riffe erano state sbagliate. Avevano di- menticato l’arroganza con cui nel Consiglio Comunale precedente avevano sostenuto l’inconsistenza della posizione del consiglie- re Iannone. Per il secondo anno consecutivo sbagliata l’elaborazione delle tariffe TARI e disatteso il Regolamento Comunale DUEFACCEDELLASTESSAMEDAGLIA Ma come si fa a guardare in faccia la realtà e non scontentare nessuno? Attualità D ue facce della stessa medaglia. C’è il pensionato al minimo con la casa acquistata dopo innumerevoli sacrifici, magari con qualche me- tro in più perché all’epoca c’era concorrenza tra chi costruiva. C’è l’imprenditore in proprio che lavora ogni giorno, comprese le feste comanda- te e deve fare i conti con la crisi. Entrambi sono chiamati a pagare la TARI, acronimo di Tassa sui Rifiuti. Entrambi ritengono di dover pagare una tas- sa iniqua che serve a finanziare un sistema di gestione dei rifiuti antiquato e scadente. Entrambi sanno che fra poco arriveranno le bollette e dovranno cominciare sin d’ora a risparmiare qualcosa per pagare la prima rata. Forse non sanno che, se uno viene agevolato, l’altro dovrà pagare la sua quota per- ché è previsto che il totale sia sempre lo stesso. 8 N. 9 - Settembre 2015 Girolamo Capurso C erto, chi governa deve cercare la giu- sta proporzione fra tassazione e pro- duzione di rifiuti, perché il punto di partenza di questa imposizione fiscale è la copertura integrale dei costi del servizio e c’è un principio fondamentale delle repubbliche democratiche che si chiama equità fiscale. Già nel 1999 si era pensato a una tariffa che avesse questo presupposto e il governo del- l’epoca emanò una legge, la 158, che regola- va il calcolo della TIA (Tariffa di Igiene Am- bientale) e dettava le prescrizioni per una giusta ripartizione dei costi. Già da allora si pensava che riuscire a pesare i rifiuti pro- dotti fosse il sistema migliore per far pagare il giusto, ma già da allora, si sapeva che non era possibile farlo dappertutto. Fu ideato un sistema che suddivideva i costi complessivi del servizio tra fissi e variabili. La parte fissa della tariffa fu individuata in relazione alle componenti essenziali del servizio come, per esempio, le spese di raccolta dei rifiuti e spazzamento delle strade che non si modifi- cano nel tempo. La parte variabile fu rap- portata alla quantità di rifiuti conferiti, come per esempio, le spese di smaltimento. Oltre a questo, la tariffa era articolata nelle fascie di utenza domestica e non domestica. Una base fondamentale del sistema era la ripar- tizione dei costi fra le diverse utenze attra- verso un sistema presuntivo di produzione dei rifiuti e furono formulate alcune tabelle con coefficienti di potenziale produzione dei rifiuti collegati alla tipologia di attività per unità di superficie. Già nel 1999 si pensò, giustamente, di agevolare le utenze domesti- che nella parte variabile della tariffa, che ri- cordiamo, tiene conto della quantità di rifiu- ti prodotti. I Comuni potevano determinare una quota che tenesse conto dei risultati raggiunti nella raccolta differenziata. Non tutti però vollero applicare questo sistema anche in virtù di continue proroghe conces- se ai Comuni. Anche a Giovinazzo si pagava la TARSU che prevedeva una compartecipa- zione del Comune alla spesa complessiva at- traverso la fiscalità generale. La TARSU co- priva circa il 70% del costo totale del servizio ed era commisurata alla sola superficie dei locali. Si arriva così alla fine del 2011 quan- do si decise di uniformare le previgenti dis- posizioni attraverso il D.L. 201/2011 e fu creato un nuovo prelievo denominato Tribu- to per i Rifiuti e i Servizi (TARES) in vigore dal 2013. Non vogliamo addentrarci nei meandri della legislazione che volendo, per- metteva ai Comuni di rimanere per un breve periodo con il sistema precedente e analiz- ziamo il nuovo tributo. Per l’elaborazione del nuovo tributo si scelse di utilizzare il metodo normalizzato ideato nel 1999 e mai comple- tamente applicato ed erano necessarie alcu- ne cose fondamentali: il Piano Economico Fi- nanziario, che ogni anno è elaborato dalla società di gestione del servizio, il Regola- mento Comunale votato dal Consiglio Comu- nale che disciplina l’applicazione del tributo nelle parti di competenza del Comune, una statistica aggiornata sul numero di famiglie, attività commerciali, superfici utilizzate e la quantità totale di rifiuti prodotti nel Comu- ne. La legge di stabilità del 2014 ha operato l’ennesima riforma istituendo la TARI che nei dettagli essenziali è simile alla TARES e uti- lizza per l’elaborazione delle tariffe lo stesso sistema previsto nel regolamento del 1999. Tanti cambiamenti per ritornare indietro. Naturalmente la nostra ricostruzione è mol- to semplice, non è completa ma speriamo sia servita a comprendere come si è arrivati al- l’attuale TARI. Superficialità o volontà politica? L ’assessora dott.ssa Antonia Pansini, pur accettando l’errore sulla ripartizione della parte fissa, continua a difendere le motivazioni della riduzione percentuale da loro applicata sulla parte variabile delle uten- ze domestiche. La percentuale applicata del 3,921 è il risultato dell’ incremento della rac- colta differenziata dello scorso anno rispetto al precedente. La dott.ssa Pansini ritiene di non essere obbligata a rispettare il regola- mento TARI del Comune di Giovinazzo soste- nendo che l’applicazione della percentuale di incremento del 3,921% è consigliata, insieme ad altre opzioni, nelle linee guida del Mini- stero. L’assessora dimentica però di dire che la stessa opzione è stata scartata dalla giun- ta Depalma quando ha proposto sia il regola- mento TARES sia il Regolamento TARI. Infat- ti il Ministero nelle linee guida consigliava: «Per tener conto della variabilità delle situa- zioni e delle esigenze locali sono state indica- te alcune possibili varianti, tra le quali il co- mune potrà individuare l’opzione preferita o anche introdurre nuove soluzioni». Il Comune di Giovinazzo legittimamente, nel caso del- l’art 14 comma 4 del Regolamento, anziché scegliere una delle soluzioni proposte dai re- ferenti ministeriali, fra cui quella che preve- deva l’incremento delle percentuali di raccol- ta differenziata (soluzione applicata nel 2015), optò per una soluzione diversa. La so- luzione deliberata ed inserita nel nostro Re- golamento è la seguente: è assicurata la ridu- zione per la raccolta differenziata riferibile alle utenze domestiche (seguono una serie di arti- coli di legge che la prevedono) attraverso l’abbattimento della parte variabile della tarif- fa complessivamente imputata a tali utenze, in misura pari al valore medio annuo percen- tuale pubblicato sul sito della regione Puglia riferito all’anno precedente. Ma può un Co- mune disattendere un regolamento che è un atto amministrativo avente natura normativa per applicare una soluzione consigliata dalle linee guida emanate dal Ministero e che negli anni precedenti intenzionalmente non è sta- ta inserita nel regolamento? La legge 201/2011 è molto chiara attribuendo al Re- golamento Comunale la disciplina delle ridu- zioni ed esenzioni tariffarie. Della stessa opi- nione è l’ANCI, che attraverso un dossier sul- la TARI presentato dalla sua fondazione IFEL, a pag 170 ritiene che: «il regolamento di- venta lo strumento capace di dettagliare, an- che dal punto di vista operativo, la disciplina del tributo». La stessa delibera in premessa richiama l’art. 14 comma 4 come elemento essenziale per la determinazione delle tariffe senza ri- portarne la completa formulazione. La giustificazione dell’amministrazione a noi sembra una cosiddetta “Pezza a colore”. Rimodulando le tariffe, sia nella parte fissa che variabile, così come prevede la legge ed il Regolamento Comunale, una famiglia di 4 persone che abita in un appartamento di 100 metri risparmierebbe circa 20,00 € su una ci- fra vicina ai 450,00 €, rispetto alle tariffe at- tuali proposte e deliberate dalla maggioran- za. Di contro un ristorante sempre di 100 metri, pagherebbe in più circa 195,00 € su un totale di circa 1900,00 € e un supermer- cato della stessa superficie pagherebbe in più circa 15,00 € su un totale di circa 1050,00 €. Anche all’interno delle attività commerciali la diversa modulazione dei coefficienti K produ- ce differenze di rilievo in funzione della po- tenziale capacità di produzione dei rifiuti. Le odiate tariffe P er il calcolo delle tariffe il metodo nor- malizzato, previsto dal DPR 158/1999, parte dalla suddivisione dei rifiuti pro- dotti nell’anno precedente fra utenze dome- stiche e non domestiche. Non avendo la pos- sibilità di una misurazione puntuale si cal- colano i rifiuti prodotti dalle utenze non do- mestiche attraverso un coefficiente Kd di po- tenziale produzione di rifiuti, che il Comune decide autonomamente di utilizzare tra un minimo e un massimo per ogni tipologia di utenza. Tale coefficiente viene moltiplicato per la superficie delle varie utenze. La som- ma di questi prodotti ci dà la quantità di ri- fiuti presuntivamente prodotti dalle utenze non domestiche. Sottraendo tale somma dalla quantità di rifiuti totale abbiamo i ri- fiuti prodotti dalle utenze domestiche. Que- sta ripartizione tecnica serve per calcolare la percentuale sul totale dei rifiuti prodotti dal- le due tipologie di utenze ed è utilizzata per
  • 6. 11N. 9 - Settembre 2015 Ma il Sindaco assicura: «Continuerà a lavorare con noi» Finita la festa arrivano le dimissioni dell’assessore Raffaele Sannicandro Attualità L a notizia era già nell’aria, ma l’ufficialità è arrivata appena fi- nita la Festa Patronale. Il Sin- daco, condividendo notizie giornali- stiche, in una nota diffusa attraver- so il profilo Facebook Comune di Giovinazzo-cittadini in rete, ha confermato le dimissioni dell’asses- sore Raffaele (detto Elio) Sannican- dro che rimarrebbe al fianco della giunta Depalma con un ruolo diver- so. Tommaso Depalma ha ricordato che la scelta è stata «dettata per esi- genze strettamente personali» del- l’ingegnere, già presidente del Comi- tato regionale pugliese del Coni, che ambirebbe (il condizionale è d’obbligo perché per tale incarico è stato emanato un avviso pubblico per l’acquisizione di candidature) a occupare la carica di Direttore di Di- partimento alla Regione Puglia. De- palma ha precisato che Sannican- dro, in ogni caso, andrebbe ad af- fiancare l’ing. Balenzano nell’ufficio di staff alle sue dirette dipendenze in modo completamente gratuito. Questo lascia prevedere che per il momento terrà ad interim l’Assessorato. Naturalmente la noti- zia ha dato all’opposizione la possi- bilità di contestare la scelta dell’as- sessore che lo stesso Sindaco esat- tamente un anno fa nell’attribuirgli la delega alla Pianificazione del Ter- ritorio, Urbanistica, Lavori Pubblici, Ambiente e Sport aveva definito «il fiore all’occhiello della nostra giunta che ci permetterà di affrontare meglio le sfide che ci attendono». Il Partito Democratico in modo molto ironico ha affermato che le persone selezionate dal Sindaco nel- l’assessorato detenuto dall’ingegne- re barese «esaminando centinaia e centinaia di curricula», cadono una dopo l’altra come birilli senza avere avuto «il tempo, la possibilità e la ca- pacità di incidere positivamente sul presente e sul futuro della nostra cit- tà». Il circolo territoriale di Sinistra Ecologia e Libertà si è spinto oltre dichiarando di avere forti dubbi sul- la compatibilità del nuovo ruolo pro- spettato dal Sindaco, di componen- te dello staff, con l’eventuale nuovo incarico alla Regione Puglia. La nota di SEL continua affermando che in 3 anni di Amministrazione si sono avvicendati ben 4 Assessori all'Ur- banistica, più di uno l’anno e che non può esserci continuità di lavoro se si cambia assessore ogni sette o otto mesi e conclude: «Come cittadi- ni di Giovinazzo e come forza politica siamo preoccupati e ci sentiamo offe- si per come questi illustri Assessori esterni trattano la nostra città e i no- stri concittadini, mentre Sindaco e Amministrazione si prestano a questi balletti. Giovinazzo non è un poltro- nificio e merita rispetto, dedizione e lavoro duro». Anche il Dott. Ruggero Iannone, consigliere di Forza Italia, ha com- mentato le dimissioni dell’ ing. San- nicandro rispondendo al Sindaco nel suo comunicato su facebook: «In realtà è stato, quello dell'ing. Sanni- candro, un parcheggio economico in attesa di incarichi economicamente più vantaggiosi. Non usiamo metafo- re dal contenuto politichese». Naturalmente Depalma contesta tutte le obiezioni che gli arrivano dall’opposizione e ha ribadito: «Ieri l'ing. Sannicandro era con me al la- voro e lo stesso accadrà oggi, doma- ni, dopodomani e così nei mesi se- guenti». Questa la cronaca degli ultimi giorni. Il prossimo mese continuere- mo ad aggiornarvi sugli sviluppi di queste dimissioni e riscontreremo (l’avviso pubblico scade l’11 settem- bre) se l’ing. Raffaele Sannicandro avrà ottenuto l’ambito incarico di Direttore del Dipartimento Mobilità, Qualita Urbana, Opere Pubbliche e Paesaggio della Regione Puglia. Girolamo Capurso Attualità I l consigliere di Forza Italia Dott. Ruggero Ian- none è stato il primo a evidenziare, nel consi- glio comunale del 30/7 (gli ordini del giorno erano approvazione tariffe TARI,TASI e IMU), l’errata interpretazione delle tariffe della Tari oltre alla contestuale errata applicazione della leg- ge158/1999 nella formulazione della parte fissa delle tariffe. Per storia personale, tradizione poli- tica e per partito di appartenenza il Dott. Ianno- ne non può essere considerato lontano dalle esi- genze delle utenze produttive di Giovinazzo, ep- pure, ha evidenziato alcuni errori che, se sanati, potrebbero penalizzare tali utenze, per colpa del regolamento così come disciplinato e approvato dall’attuale amministrazione nel 2014. Consigliere Iannone perché lo ha fatto? «Come evidenziato in diversi passaggi dallo stesso Sindaco, la mia opposizione è sempre stata costruttiva e ho tentato anche questa volta, pur nel- la diversità di vedute, di invitare l’Amm.ne a sa- C oncludiamo con la consape- volezza che Giovinazzo anco- ra una volta è stata ferita. Ferita attraverso l’ idea sbagliata che chi governa può effettuare qualsiasi scelta e che, se anche non rispettasse le norme, ne deve dare conto solo ai suoi elettori. La democrazia non è questa. Chi go- verna deve essere il primo a rispet- tare codici e codicilli e, come con i figli, deve dare l’esempio. Certo il voto legittima l’azione politica, ma chiamare bizantinismi o complica- zioni burocratiche il rispetto delle regole ci sembra sviante rispetto alla assunzione di responsabilità. Modificare un Regolamento è pos- sibile quando ci rendiamo conto che ci sono discordanze rispetto alla volontà politica. Però bisogna farlo. In caso contrario si rispetta. Il prossimo anno, per esempio, se parte la raccolta dei rifiuti porta a porta, sarà necessario modificarlo e siamo i primi a dirlo. Si potrebbe pensare di agevolare le utenze do- mestiche stabilendo una percen- tuale minima e massima, oppure pesare i rifiuti prodotti da ogni fa- miglia, ogni condominio o ogni at- tività commerciale. L’ importante è che si faccia nei tempi debiti. L’amministrazione, soprattutto quella pubblica, piuttosto che esprimere autorità, potere, ruolo dominante, deve dimostrare auto- revolezza, mantenere comporta- menti adeguati in ogni circostanza, competenza e modestia nel ricono- scere i propri errori. Nella storia che vi abbiamo raccontato non ser- ve conoscere chi vince e chi perde, lo abbiamo detto all’inizio, proprie- tari di abitazioni e locali commer- ciali sono due faccia della stessa medaglia. Entrambi sono chiamati a pagare per un servizio pessimo. Entrambi possono sentirsi tartas- sati. È fondamentale però che en- trambi non si sentano penalizzati o … favoriti rispetto agli altri. nare le illegittimità della delibera tariffaria. Ho pro- posto alla maggioranza di modificare il famoso art. 14 comma 4 del Regolamento Tari, come già detto, da loro approvato nell’agosto 2014 (consiglio co- munale del 7.8.2014 con o.d.g. approvazione del bilancio e delle tariffe TARI, IMU e TASI), per ren- derlo conforme alle loro scelte attuali applicando la differenza di incremento della percentuale della raccolta differenziata dei 2 anni precedenti (anno 2013 9,08% e anno 2014 13,001%, differenza 3,921%), piuttosto che solo la media della percen- tuale di raccolta differenziata dell’anno 2014 (13,001%) così come stabilito dal regolamento TARI all’art. 14 comma 4. Infatti così come da loro ap- provata, e cioè 3,921% è una palese illegittimità. Oltre a questo avrebbero potuto e dovuto corregge- re gli errori nella definizione della parte fissa della tariffa. In questo modo nessuno avrebbe contesta- to alcunché e avrebbero potuto esprimere legitti- mamente la loro scelta politica di non penalizzare oltremodo le utenze non domestiche. La loro su- perficialità a volte è disarmante. Quando nel se- condo Consiglio Comunale del 09/08 ho presenta- to la pregiudiziale chiedendo di rimandare l’approvazione del bilancio per sanare le illegitti- mità di quella delibera tariffaria, hanno ammesso finalmente, e ce n’è voluto per farglielo capire, al- cuni loro errori nell’elaborazione delle tariffe, ma hanno rimandato il tutto a un successivo consiglio comunale. La dott.ssa Pansini continua a non am- mettere l’errore sostanziale del mancato rispetto del Regolamento e presumo che a fine mese do- vremo confrontaci nuovamente su un argomento di sostanza non solo per le tasche dei cittadini giovi- nazzesi, ma anche per la democrazia rappresenta- tiva. Per me vale il principio sacrosanto del rispet- to delle regole e nella mia azione politica continue- rò a collaborare quando riterrò giusto farlo ma esprimerò tutto il mio dissenso quando la maggio- ranza opererà in modo ingiusto e illegittimo». 10 N. 9 - Settembre 2015 VIA REP. ITALIANA, 106/F BITONTO (BA) - TEL. 080.3718342 gioielleriaazzurra@hotmail.it (SOTTO I PORTICI)AzzurraGIOIELLERIA Rivenditore autorizzato Iannone: per me vale il principio sacrosanto di rispetto delle regole Questo mese non vi proponiamo la solita tabella statistica sulle percentuali di raccolta differenziata dal titolo: “Un minuto di attenzione prego”. Non è dipeso dalla nostra volontà ma i dati diffusi sono fermi a Marzo 2015 già pubblicati il mese scorso. I l Comitato per la salute pubblica–no alla discarica attraverso un comunicato ha espresso la sua posizione sull’argomento biasimando l’operato dell’amministrazione e dei tecnici comuna- li che nel Consiglio Comunale del 30/07 hanno ammesso di non avere elementi certi sul PEF, redatto e proposto da Daneco, e di aver espresso solo un giudizio di regolarità formale del docu- mento. Secondo il Comitato lo stesso Sindaco ha espresso giudizi negativi sull’operato di Daneco e li ha definiti “professionisti del saccheggio” ma non ha saputo fare di meglio che invitare la sua maggioranza ad esprimere voto favorevole. La su- perficialità espressa in sede di Consiglio Comunale, scrive sempre il Comitato, si lega all’ingiustizia per la mancata applicazione del dettato regola- mentare rendendo illegittime le deliberazioni che la giunta Depalma ha voluto “consapevolmente ed arrogantemente” approvare adottando cri- teri arbitrari e mostrando incompetenza con la promessa di interventi posticci e il rimando dell’invio delle cartelle. Il Comitato mette in luce anche il possibile spreco di denaro pubblico in quanto il Comune ha speso 6.100 € affidandosi ad un’agenzia esterna per l’elaborazione delle tariffe, con risultati discutibili, quando lo stesso Ministero aveva diffuso dei fogli di lavoro gratuiti facili da usare. Il comunicato termina con l’esortazione a “fi- nirla con proclami e chiacchiere che provano a nascondere solo il vuoto di idee e palesi incapacità” e a compiere “un atto di umiltà”. Il Sindaco sul pro- filo facebook Comune di Giovinazzo – cittadini in rete ha risposto accusando il Comitato di faziosità e che: «Tutte il resto sono chiacchiere di furbac- chioni che si vergognano ad indossare le maglie di certi partiti di sinistra e attraverso il finto perbenismo associativo cercano di fare politica. Troppo facile da capire, troppo semplice da smascherare». Un’accusa condita con il solito e ormai logorato richiamo alla sentenza sulla D1.1 che si conclu- de con una insinuazione verso un componente del Comitato che ci riporta più ai diverbi della nostra infanzia che alla discussione politica. Girolamo Capurso LOSCONTROPOLITICO Il parere del Consigliere Dott. Iannone che per primo ha riscontrato errori nella elaborazione delle tariffe
  • 7. 13N. 9 - Settembre 2015 Tante le novità apprezzate dal pubblico, diversi gli spunti su cui lavorare Corteo storico, la svolta è dietro l'angolo? Attualità L e attese erano tante, forse an- che troppe, anche a causa del- la travagliata preparazione del- la 49ª edizione del corteo storico, che fino a qualche settimana ri- schiava di saltare. E queste non sono andate deluse, almeno in larga parte. L'evento organizzato dalla Pro Loco, in collaborazione con l'Organizzazione Festeggiamenti Ma- ria Ss. Di Corsignano e con la con- sulenza di Bruno Soriato ed Anna Moscatelli del Collettivo Polartis, ha richiamato, come sempre, tanta gen- te, anche proveniente dai paesi vici- nori, che hanno affollato le strade della città ed anche la centrale Piaz- za Vittorio Emanuele II. Diverse le novità introdotte nella versione 2015 della rievocazione del- la traslazione dell'icona della Santa Patrona dal Casale di Corsignano in città: la narrazione di Bruno Soriato, che ha spiegato la storia della mani- festazione; l' introduzione di un se- condo gruppo di sbandieratori, la “Militia Santi Nicolai”, che, assieme allo storico gruppo 'Nzegna di Caro- vigno, ha dato un tocco più autenti- co al corteo; lo spettacolo di fontane pirotecniche all'arrivo della sacra icona in piazza e, infine, l'esibizione della compagnia “Teatri 35” ispirate al Caravaggio e che tanti consensi ha raccolto tra il pubblico. La 49ª edizione del Corteo Storico va, così, in archivio, lanciando ed anche lasciando tanti ricchi spunti sui quali lavorare per l'anno prossi- mo, quando si taglierà il traguardo del mezzo secolo di vita. A dimostra- zione del fatto che, se non si resta barricati tra le proprie mura e si ha il coraggio di aprirsi all'esterno avva- lersi della consulenza di persone gio- vani e preparate, si può dare tanta linfa ed un rinnovato tocco ad una manifestazione che, negli ultimi anni, ha raccolto sempre meno di quanto ci si poteva aspettare, ma che ha tutte le carte per poter diven- tare il fiore all'occhiello della Festa Patronale. Gaetano Nacci Celebrata la Festa del Ritorno dedicata agli emigranti chequest’annohannovolutoriviverelafestapatronale Bentornati nella vostra Giovinazzo Attualità O vunque nel mondo c’è almeno un giovi- nazzese che, pochi mesi o mezzo secolo fa, ha lasciato a malincuore il proprio paese per cercare fortuna. Molto spesso il contatto con la terra natia si è affievolito col tempo e Giovinazzo, in alcuni casi, si è quasi scordata dei pro- pri figli. Per questo, nel corso della Festa Patrona- le 2015, è stata organizza- ta una serata conviviale dedicata proprio agli emi- granti. Dopo la traslazione del manto e l’omaggio a chi ha perso la vita in mare, venerdì 21 agosto in piaz- za Vittorio Emanuele II si è tenuta la “Festa del Ri- torno – Home Sweet Home” a cura dell’Orga- nizzazione Festeggia- menti Maria SS. di Corsi- gnano in collaborazione con i rappresentanti delle comunità risiedenti nel nord Italia e all’estero. “I Nati Stanchi” hanno fatto cantare la platea con il re- pertorio di musica leggera degli anni ’60 e ’70, Davide Ceddia ha evidenziato con la sua comicità barese il nostro modo di pensare al- quanto originale, Pierluigi Patimo ha fatto irruzione con i suoi sketch, oltre a presentare l’evento assie- me a Letizia Caccavo. Il momento più emozionante è stato però senza dubbio quello delle premiazioni da parte di Francesco Pu- gliese, Presidente dell’Or- ganizzazione Festeggia- menti Patronali e del Sin- daco Tommaso Depalma. Hanno ricevuto la targa ri- cordo: Agostino Picicco, Responsabile Culturale dell’Associazione Regiona- le Pugliesi a Milano e pre- zioso aiuto nella fase orga- nizzativa; Giuseppe Illuz- zi, Presidente della Fede- razione Italiana Lavoratori Emigranti Famiglie Puglia per l’Australia; Francesco Sterlacci dell’Associazione Sant’Antonio di New York; Vincenzo Dinatale, Presi- dente dell’Associazione Maria SS. di Corsignano di New York; Giuseppe Fasa- no, distintosi a Milano nel campo associativo, sporti- vo e sociale; Salvatore Stallone, imprenditore che ha fatto arrivare il suo olio in tutto il mondo. La poesia in dialetto di Anto- nio Labombarda, letta da Mimmo Tridente, ha sug- gellato infine una cerimo- nia fatta di ricordi e com- mozione che meriterebbe di essere vissuta anche più volte all’anno. 12 N. 9 - Settembre 2015 Giuseppe Dalbis RADIANT CALDAIE A GASNINOMARZELLAIMPIANTI E RIPARAZIONI IDROTERMICHE E CONDIZIONAMENTO ESECUZIONE OPERE EDILI 70054 Giovinazzo (Bari) - 1ª Trav. XX Settembre, 20 Uff. 080.3947256 - Cell. 349.4266418
  • 8. 15N. 9 - Settembre 2015 perché mai imposte prima, con l’obiettivo di eliminare ogni situazione di pericolo. La situazione che si crea in Cala Porto per lo spettacolo piromusi- cale è invece del tutto eccezionale; ab- biamo trovato il modo di mettere in si- curezza un’area, ora ci riserviamo di confrontarci con gli esperti per trovare la giusta soluzione globale per il pros- simo anno. Il rispetto dei poveri, dei bisogno- si, di coloro che stentano a soddi- sfare decorosamente le proprie esi- genze basilari: è ancora ammissibi- le ricorrere a proposte “decorati- ve” di una Festa patronale che hanno costi esorbitanti? Mille euro al minuto per un fuoco pirotecni- co, mi sembra uno schiaffo alla po- vertà! È troppo facile pensare di elimina- re effetti scenici costosi per fare bene- ficenza. In un periodo difficile come questo, gli imprenditori contribuiscono solo se la Festa può rappresentare una precisa e concordata occasione di Ringrazio Giuseppe Dalbis per la sua gentile collaborazione, considerando queste nostre riflessioni di sprone ad un confronto puntuale al quale tutta la cittadinanza è invitata e che le pagine di questo mensile sono pronte ad accogliere per farne utile fattore comune. promozione della loro attività. C’è tan- ta gente, ahimè, che dà il proprio con- tributo solo se vengono garantiti fuo- chi d’artificio da migliaia di euro, lu- minarie sfavillanti, esibizioni delle bande (e in particolare di quelle citta- dine)… Basti pensare che qualche cit- tadino ha osato chiedere di più non- ostante le proposte decorative fossero già abbastanza ricche e che c’è chi non ha compreso la nostra scelta di devolvere la cifra prevista per i fuochi del lunedì alle famiglie delle vittime dell’incidente della ditta Bruscella, alla quale sarebbe stato affidato il la- voro. Le buone intenzioni sono costret- te quindi a scontrarsi con la dura real- tà fatta troppo spesso di materialismo e scarsa sensibilità, per cui non resta che far viaggiare in parallelo l’organizzazione di grandi eventi con la solidarietà autentica. Come meglio reimpostare una fe- sta patronale partendo dall’indo- mani, a bocce ferme, con l’esperienza di chi ha vissuto mille difficoltà... Si dice che solo chi resta fermo non incontra difficoltà ma il gruppo guida- to da un imprenditore attento come Francesco Pugliese, che mette insieme tanti giovani intraprendenti e adulti non nuovi a questo genere di espe- rienze, è pronto ad affrontare nuova- mente la sfida. Già dalla notte dopo il concerto conclusivo della festa 2015 abbiamo cominciato ad immaginare come far meglio per il prossimo anno. Ripartiremo presto, per avere il van- taggio del tempo e per lavorare a pro- getti che hanno bisogno di molti mesi per la realizzazione. Lo faremo tenen- do conto necessariamente di quanto di buono è stato realizzato e introdot- to nei festeggiamenti appena termina- ti, che tanto consenso hanno riscosso tra chi non si è mai perso una festa patronale, chi si era disaffezionato, chi assisteva per la prima volta. Fare- mo le nostre valutazioni e ascolteremo i consigli, correggeremo ciò che neces- sita di essere rivisto e cercheremo di fare ancora meglio, unendo sempre spettacolarità e sobrietà, esteriorità e raccoglimento, promozione turistica e solidarietà. A colloquio con Giuseppe Dalbis responsabile della comunicazione dell’Organizzazione Festeggiamenti Patronali 2015/2016 I tempi cambiano! La Festa Patronale pure? Attualità Dunque Giuseppe, partiamo col dire che da sempre attraverso le nostre pagine abbiamo cercato di dare un significato alla Festa pa- tronale, un significato religioso che ne recupera dalle sue origini storiche. Come ti sembra sia possi- bile questo all’insegna delle attese della popolazione ma nel rispetto dei tempi che cambiano? Credo che anche le attese della po- polazione siano cambiate assieme ai tempi. La religiosità si è fatta sempre meno popolare e più individuale, vis- suta in maniera intima. Una volta che vengono salvaguardati i riti consolida- ti, dalla festa patronale ci si aspetta momenti di svago che siano molto più spettacolari di quelli vissuti nel resto della stagione estiva. Un gruppo di la- voro sensibile a ciò che non è esterio- rità, piuttosto che incrementare le ce- lebrazioni liturgiche già sufficienti, ha il dovere di limitare gli sprechi e gli ec- cessi e mostrare attenzione nei con- fronti di chi viene lasciato indietro da una società che non ha tempo, che fa- vorisce chi è in salute ed economica- mente benestante. Ed è ciò che ab- biam fatto senza troppo clamore. La Festa Patronale: un insieme di iniziative collaterali. Secondo te non sarebbe più opportuno, anche per una convenienza di carattere generale, spalmare in più momenti le molteplici attività folkloristiche e culturali che sono complementa- L a necessità di voler trattare un argomento così delicato per la nostra città come quello della Festa Patronale ci è sembrata essenziale, sia pure riecheg- giante nella sua trattazione che attraverso le pagine di questo mensile sono giunte ai nostri lettori nel corso del ventennio di presenza sul territorio. Quest’an- no, poi, abbiamo voluto approfittare del ruolo di responsabile della comunicazione che il nostro redattore Giuseppe Dalbis riveste all’interno dell’Organizzazione Fe- steggiamenti Patronali per meglio comprendere le dinamiche organizzative di una macchina complessa e difficile da manovrare nel suo insieme. ri alla festa religiosa? Il mandato ricevuto dal Vescovo ri- guarda l’organizzazione dei festeggia- menti in onore della Madonna di Cor- signano per cui il clou degli eventi non può che concentrarsi nei giorni che precedono e seguono la processione, anche per non perdere di vista la mo- tivazione alla base di tutto. Ci sono già tante associazioni che sgomitano per avere una finestra nell’estate gio- vinazzese, inserirsi in un calendario generale fin troppo vario e fitto è lon- tano dagli interessi di un comitato. Ciò non toglie comunque che si possa im- maginare un percorso di avvicinamen- to alla festa, ma fatto di eventi minori. La sicurezza: in ogni ambiente è ri- chiesta con rigore e fermezza. I momenti della Festa patronale come quello dei fuochi piromusica- li, non mi sembrano rispettare que- sto principio severo ma indispen- sabile più che necessario... Quest’anno ci siamo avvalsi di pro- fessionisti e tecnici particolarmente scrupolosi che hanno imposto regole rigide anche di difficile comprensione, 14 N. 9 - Settembre 2015 Filippo D’Attolico
  • 9. 17N. 9 - Settembre 2015 l’autore una vera e propria lente di ingrandimento con cui osser- vare il mondo. Storie esilaranti e situazioni paradossali, molto spesso frutto di divertenti giochi di parole, tratte da opere come “Manuale di conversazione”, “Asparagi e immortalità dell’ani- ma”, “Vite degli uomini illustri”, “Ma che cos’è quest’amore”, fino ad arrivare alle “Tragedie in due battute”, scenette estremamente brevi ma molto intense per ironia e senso dell’umorismo. L’ineccepibile interpretazione di Martini ha reso ancora più effica- ce e brillante lo stile dell’autore romano e riprodotto con estrema disinvoltura doppi sensi ed effet- ti fonetici, permettendo al pub- blico di immaginare le situazioni surreali descritte nelle opere let- te. Alla lettura si sono affiancate le vivaci note del Quartetto Ver- nè, composto dal primo violino Francesca Faleo, dal secondo violino Annamaria Dangelico, dalla viola di Sabrina Della Cro- ciata e dal violoncello di Maria- pia D’Attolico. Melodie di com- positori come Cole Porter, Leroy Anderson, Henry Mancini e George Gershwin hanno accom- pagnato i sette gruppi di storie e reso ancora più gradevole gli scritti di Campanile. Come ogni anno, ““TTrraa NNoottee...... ee VVeerrssii”” dà al suo pubblico la possibilità di cono- scere o rispolverare uno o più au- tori, grazie anche ad un’accurata selezione musicale, che valorizza i versi declamati o le pagine di prosa lette. Oltre a questa possi- bilità, la rassegna si fa promotri- ce di un modo di fare cultura, che intende rispettare il luogo in cui viene ospitata e valorizzarlo dando spazio a linguaggi artistici che ne esaltano le caratteristi- che. Lo hanno più volte afferma- to nel corso della serata Nicola Coppola, Presidente dell’Arci- confraternita Maria SS. del Car- mine, e Filippo D’Attolico, Di- rettore di ““iinn CCiittttàà””. «Possiamo fare cultura – ha precisato D’Attolico, richiamando il pensiero del com- pianto Don Nicola Gaudio – valo- rizzando il nostro patrimonio, pe- netrando per le vie del centro sto- rico per promuoverlo e dargli un valore aggiunto». Un’idea in cui si è creduto fermamente già dal 2002, anno in cui veniva conce- pita ““TTrraa NNoottee...... ee VVeerrssii””, e che l’Arciconfraternita e la redazione della testata, in un impegno co- stante ed aperto ad altre collabo- razioni, vogliono perseguire con convinzione ancora più radicata per il futuro della città. Omaggio ad Achille Campanile nella 14ª edizione della rassegna voluta dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine e dal mensile ““iinn CCiittttàà”” UMORISMO E SIMPATIA ““TTRRAA NNOOTTEE...... EE VVEERRSSII”” Attualità U n compleanno all’insegna del buonumore per ““TTrraa NNoottee...... ee VVeerrssii””, la rassegna culturale nata dalla collaborazio- ne tra l’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine ed il mensile ““iinn CCiittttàà”” nell’ambito del programma “Ricucire la Memoria”. La manife- stazione ha spento quattordici candeline la Notte di San Loren- zo, proponendo lo spettacolo “Manuale di Conversazione. Omaggio a Achille Campani- le”, che ha unito letture a cura di Franco Martini di alcuni brani dello scrittore e giornalista italia- no Achille Campanile alle piace- voli note del “Quartetto d’archi Vernè”. La serata si è aperta con il ricordo commosso di due figu- re fondamentali, che sono stati punti di riferimento imprescindi- bili ed hanno dato slancio alla rassegna sin dall’inizio: Don Ni- cola Gaudio, padre spirituale dell’Arciconfraternita, e Santa Depalo. Poi, si è entrati nel vivo del programma. Una ventata di allegria si è diffusa su Piazza Be- nedettine, lasciando più di un sorriso sulle labbra del pubblico presente. In effetti, proprio Fran- co Martini, prima di cimentarsi nella lettura, ha definito lo spet- tacolo “un viaggio surreale e strampalato”, alludendo alle in- credibili storie ideate da Campa- nile sfruttando fino all’osso quel- la sua vena ironica, divenuta per 16 N. 9 - Settembre 2015 Gabriella Serrone
  • 10. 15 AGOSTO – Il 9 agosto scorso, in Consiglio Comunale si è discussa la propo- sta di istituire una commissione ad hoc, che si interessi della questione ASI (Area di Sviluppo Industriale). Tale proposta è giunta dalla maggioranza a Pa- lazzo di Città, in seguito ad un intervento Consigliere Ruggero Iannone, in quota For- za Italia, al quale potrebbe essere affidata la Presidenza. Istituita con D.P.R. n. 804 del 28 agosto 1960, l’ASI ha il compito di individuare aree compatibili con insedia- menti produttivi industriali nella provincia di Bari. L’affiliazione a tale istituzione da parte del Comune di Giovinazzo comporte- rebbe il versamento di una quota associati- va annuale di 20.000 euro, che peserebbe non poco sulle tasche dei cittadini. A preci- sarlo lo stesso Iannone in un commento sul proprio profilo Facebook, con cui conferma inoltre l’impegno a far parte della Commis- sione: «La mia esposizione, con dovizia di dati – ha evidenziato Iannone – ha dato i suoi frutti e l'Amministrazione Depalma con la sua maggioranza, capeggiata dal Presidente del Consiglio Vito Favuzzi, ha deciso di istituire una Commissione consiliare speciale, tra i cui componenti ci sarà il sotto- scritto, per dirimere questa annosa questione e tentare di trovare definitivamente la soluzione affinché si esca dal Consorzio ASI o quanto meno si possa stralciare dal nostro piano regolatore quell'area e non far pagare più ai nostri concittadini questa tassa insensata, a fronte di uno sviluppo industriale che non c'è mai stato e che sarà di difficilissima futura realizzazione». Qualche mugugno in merito è poi arrivato nei giorni successivi da ambienti vicini alla sinistra. L’auspicio è che si giunga presto alla formazione della Commissione, affin- ché si lavori nel solo interesse della cittadinanza. 19N. 9 - Settembre 201518 N. 9 - Settembre 2015 4 AGOSTO – Un incendio di vaste proporzioni, che solo dopo oltre 8 ore i soc- corritori sono riusciti a contenere e a domare, è scoppiato intorno alle ore 12.30 del 4 agosto scorso, all'interno della discarica di Giovinazzo, in località San Pie- tro Pago, gestita dalla Daneco Impianti. Nessuno tra i dipendenti è rimasto ferito o intossicato. A dare l'allarme è stato proprio uno dei dipendenti, che si è accorto di quanto stava accadendo. All'interno dello stabilimento sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco. Tre squadre (provenienti dal Distaccamento di Molfetta e dai Co- mandi Provinciali di Bari e Barletta) hanno agito via terra, mentre per via aerea si è reso necessario l'intervento di un elicottero con cestello, che ha effettuato alcuni lanci d'acqua. A dare manforte agli uomini in divisa anche gli addetti della Daneco Impian- ti con le loro ruspe, gli escavatori e i loro camion. Un lavoro, il loro, che è terminato a sera inoltrata, concentratosi sullo spostamento di diverse tonnellate di rifiuti, prima per consentire di interve- nire in profondità e poi per ricoprire di terra gli abbancamenti, allo scopo di soffocare qualsiasi al- tro eventuale focolaio. Ancora ignote le cause del rogo, che ha provoca- to una colonna di fumo visibile da tutta la città e dalla strada provinciale 88, e che si è sviluppato all'interno di un deposito a cielo aperto in cui era stoccata la frazione secca e disidratata dei rifiuti, pronta per essere smalti- ta altrove. Nel sito di Giovinazzo, infatti, il flusso di sopravaglio, derivante dai rifiuti so- lidi urbani e successivamente tritovagliato e separato, non resta in discarica, ma vie- ne trasportato in altri impianti privati di rifiuti speciali regolarmente autorizzati. E le fiamme hanno interessato proprio la parte secca, aggredendo in poche ore circa 700 tonnellate di rifiuti. I caschi rossi, affiancati da numerose pattuglie dei Carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Molfetta, della Polizia Locale e del Con- sorzio Guardie Campestri, hanno dovuto anche stabilire in tempi brevissimi se il rogo (il cui fumo non ha provocato problemi di visibilità per l'atterraggio e il decollo degli ae- rei dallo scalo di Palese, nda) abbia provocato emissioni tossiche. I Vigili del Fuoco, in- fatti, hanno effettuato campionamenti sull'aria all'interno della discarica e nell'intera area rurale e nelle zone interessate dall'incendio, al fine di stabilire la corrispondenza a parametri rassicuranti per la vita umana. Nicola Miccione Incendio a San Pietro Pago Per domarlo ci sono volute 8 ore di lavoro dei Vigili del Fuoco 13 AGOSTO – Teresa De Leo non è più la Segretaria Generale del Comune di Giovinazzo. Ha lascia- to l’incarico che ricopriva dal 2012 dopo evidenti divergenze con l’Amministrazione comunale, che l’aveva fortemente voluta, sul suo ope- rato. La notizia ha fatto subito rumore ed il Partito Democratico, principale partito di opposizione, aveva tuonato in una missiva «la dottoressa è andata avanti per tre anni e mezzo – hanno sot- tolineato – mal sopportando le indicazio- ni ed i metodi utilizzati, l'ambiente lavo- rativo che hanno creato, i rapporti tra le persone che hanno instaurato. È stata tentata più volte dal lasciare il suo inca- rico di gravosa responsabilità e in questi giorni ha maturato la sua decisione defi- nitiva. Un’altra che sbatte la porta e ab- bandona. Un ennesimo fallimento di que- sta Amministrazione». Il Sindaco, Tom- maso Depalma, il 13 agosto aveva spie- gato che «si è giunti a questa scelta in maniera assolutamente condivisa con la stessa dott.ssa De Leo. Vi erano distonie legate essenzialmente al coordinamento delle attività degli uffici ed ai tempi di ri- sposta alle nostre istanze». Dopo aver ringraziato l’operato integerrimo della De Leo, il primo cittadino aveva contrat- taccato al comunicato del PD, parlando di «solite farneticazioni. Abbiamo sempli- cemente compreso – aveva poi sottoli- neato – come noi avessimo bisogno di qualcuno che possa coordinare in manie- ra più efficace i nostri uffici». Bocche cu- citissime, a Palazzo di Città, su even- tuali sostituti. Mentre andiamo in stam- pa si preparano, forse, altri addii eccel- lenti, ma per motivazioni del tutto diffe- renti. Gianluca Battista La Segretaria Generale si dimette, Depalma spiega il perché Il PD: «Ennesimo fallimento» Gabriella Serrone ASI, Iannone presidente di una commissione ad hoc? La proposta è arrivata dalla maggioranza 17 AGOSTO – Un video per raccontare le origini della Festa Patronale ed allo stesso tempo promuovere la cit- tà. È stato pubblicato anche sul canale Youtube Festa Patronale Giovinazzo il minidocumentario fortemente voluto dall'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS. di Corsigna- no e girato tra giugno e luglio da una troupe di Telenorba con la regia di Mauro Dalsogno, noto speaker della prima emit- tente privata d'Italia che ben conosce il nostro paese. Nei 19 minuti di filmato, molte riprese aeree del porticciolo, del cen- tro storico, del Dolmen di San Silvestro, una panoramica del- le cinque parrocchie chiamate a sfidarsi nel Palio dei Rioni Gamberemo e la testimonianza di chi ha stabilito la propria attività nella nostra terra. Il culto di Maria di Corsignano a Giovinazzo, questo il titolo, fa vedere anche la Cattedrale e la sua cripta per poi concentrarsi sulla Santa Patrona e sul- la sua storia. Ricostruisce, con figuranti in abiti storici, l'arrivo dell'icona presso la chiesa rurale del Padre Eterno per mano del crociato Gereteo e la nascita del culto per la Vergi- ne di Corsignano, venerata sin da subito e anticamente invo- cata soprattutto nei periodi di siccità a cui sapeva miracolosamente porre rimedio. Il video si conclude con la traslazione del- l'Immagine nella Cattedrale che ancora oggi la custodisce gelosamente così come fanno i cuori di tutti i giovinazzesi sparsi per il mondo. Chi non vive più da anni a Giovinazzo potrà sempre gustarsi il minidocumentario comodamente da casa clic- cando su Youtube. Giuseppe Dalbis Il culto di Maria di Corsignano adesso è un video La produzione a cura di Telenorba è pubblicata su youtube 11 AGOSTO – Anche a scuola si può imparare a mangiar bene. Questo l’intento dell’avviso pubblico indetto dal Gal “Fior d’Olivi”, che incoraggia «la promozione di un percorso di educazione alimentare sulla qualità dei prodotti tipici locali, il Km 0, i valori nutrizionali, la promozione del territorio, il mangiar sano e la giusta merenda». De- stinatari di tale proposta sono le scuole pubbliche e paritarie dell’infanzia o della pri- maria site nel territorio di competenza dell’Ente locale, ovvero nei comuni di Bitonto, Gio- vinazzo e Terlizzi. La scadenza dell’avviso, inizialmente fissata alle 12.00 del 30 giugno, è stata poi prorogata al 31 agosto, data entro cui le scuole interessate dovranno far per- venire la propria manifestazione di interesse a mano o a mezzo raccomandata A.R., o cor- riere autorizzato, in plico chiuso, all'indirizzo Gal Fior d'Olivi S.c.r.l. - Via Sarcone, n. 102 – 70038 Terlizzi (Ba). Ulteriori informazioni circa la compilazione e la presentazione della domanda sono disponibili sul sito dell’ente http://www.galfiordolivi.it/. Gabriella Serrone Avviso del Gal “Fior d’Olivi” sull’educazione alimentare C’è tempo fino al 31 agosto scorso per presentare domanda Un mese in pillole Vigili del Fuoco in azione a San Pietro Pago Il Sindaco Tommaso Depalma Un bando Gal per le scuole Ruggero Iannone Un video per la Madonna di Corsignano
  • 11. 21N. 9 - Settembre 2015 Gamberemo by night Arte e Cultura L a 24esima edizione del Palio del Gamberemo resterà nella memoria dei giovinazzesi non tanto per la performance sportiva culminata con la vittoria dei ragazzi della Parrocchia San Domenico, che mancava dal lontano 1998, ma so- prattutto per esser stata la prima edizione disputata in notturna. Il countdown per l’accensione delle luminarie e la partecipazione di ben quattro street-band, che han- no animato i quartieri già dal primo pomeriggio, sono state la ciliegina sulla torta di un evento che unisce sport e tradizioni locali. La supre- mazia dei rioni Immacolata, Sant’A- gostino e San Giuseppe, date per fa- vorite, non ha spaventato i ragazzi della Parrocchia San Domenico, che hanno mostrato la loro superiorità soprattutto nella parte di gara che si disputa in cala porto, dove consue- tudine vuole che si rimescolino le carte prima dell’ultimo sprint in Piazza Vittorio Emanuele. Al di là dei meriti sportivi, è sem- pre bello vedere cinque tifoserie ani- mate da sana competizione organiz- zare piccole coreografie prima della gara, come ad esempio quella realiz- zata dai ragazzi della Parrocchia Im- macolata che hanno addirittura rea- lizzato un carro allegorico. Così come è stato entusiasmante vedere il giovane parroco della Parrocchia San Domenico, don Pietro Rubini, festeggiare assieme ai propri ragaz- zi. Chi più puntava sul successo di questo nuovo format ha vinto la pro- pria scommessa. La separazione dei festeggiamenti in onore del Beato Nicola Paglia da quelli Patronali in onore di Maria Santissima di Corsi- gnano, unita al desiderio di rilancia- re un evento seguitissimo da giovi- nazzesi e non, hanno contribuito al successo di questa iniziativa che si appresta a festeggiare la 25esima edizione nel migliore dei modi. Mauro Capurso 20 N. 9 - Settembre 2015
  • 12. 23N. 9 - Settembre 2015 La rassegna nazionale torna dal 29 agosto al 13 settembre 16ª EDIZIONE PER “GIOVINAZZO TEATRO” Arte e Cultura A ncora una volta il teatro sarà protagonista della fine dell’e- state. “Giovinazzo Teatro” al- lieterà il pubblico con sei interes- santissime pièces, nei tre fine setti- mana dal 29 agosto al 13 settembre presso il giardino della Scuola Ele- mentare “San Giovanni Bosco”. La rassegna, patrocinata dall’Assesso- rato alla Cultura del Comune di Gio- vinazzo e dall’Assessorato al Medi- terraneo Cultura e Turismo della Regione Puglia con l’importante col- laborazione offerta dal Comitato Re- gionale “Federazione Italiana Teatro Amatori” (F.I.T.A.) Puglia e l’Associazione “Ascenaperta”, ripar- te con un programma ricco e coin- volgente, che saprà soddisfare i pa- lati dei più affezionati, ma anche di chi la scopre per la prima volta. Il weekend iniziale, sabato 29 e dome- nica 30 agosto, porterà in scena il “Tartufo” di Molière, rappresentato dalla compagnia “Calandra” della salentina Tuglie e la commedia “Andy e Norman” con le sue vicende paradossali, interpretata dalla com- pagnia tarantina “Quanta brava gente”. Entusiasmante sarà anche il se- condo finesettimana, il 5 ed il 6 set- tembre, con l’esibizione delle com- pagnie “I sani da legare” di Tivoli e “La Torre del Drago” di Bitritto. La prima si esibirà il 5 settembre nella commedia surreale “Più vera del vero”, che porrà l’attenzione sul tema dell’identità umana e su cosa la distingue dalle macchine; la se- conda proporrà al pubblico “Dina- stie Bastarde (la storia del Re Dia- volo)”, tragedia di ispirazione shea- kespiriana in cui i sentimenti ven- gono vissuti nella loro intensità ed incontrollabilità estreme. I classici del teatro e della letteratura saran- no al centro dell’ultimo fine settima- na della rassegna. Il 12 settembre, la compagnia tarantina “Instabile Napolinscena” reciterà nella com- media di Eduardo De Filippo “Uomo e Galantuomo”. Invece, il 13 settem- bre si chiuderà con il recital “750 e non sentirli. All’Inferno (con messer Alighieri e il signor F.M.)”, in cui il numero uno di “Moduloesse”, Fran- co Martini, leggerà brani tratti dal- l’Inferno di Dante con l’accompagnamento della chitarra elettrica di Mauro Stallone. Sei ap- puntamenti che promettono grandi emozioni e stupiranno per il livello degli artisti, molto elevato per esse- re semplicemente teatro amatoriale. Viene riconfermato il luogo scelto e sperimentato l’anno scorso per esi- genze logistiche, dovute alla ristrut- turazione dell’Istituto Vittorio Ema- nuele II, storica cornice della mani- festazione. La Scuola Elementare “San Giovanni Bosco” presterà per il secondo anno consecutivo il proprio giardino rendendolo un vero e pro- prio teatro all’aperto. «Non ci dispia- ce – ha affermato Franco Martini ai nostri taccuini – ritornare nel giardi- no della Scuola “San Giovanni Bo- sco”, soprattutto in seguito al suc- cesso della scorsa edizione». Indi- pendentemente dal luogo che la ospita, la rassegna rimane un pun- to saldo dell’Estate Giovinazzese ed un appuntamento atteso dagli amanti del teatro. Nel prossimo nu- mero, vi proporremo un excursus delle sei serate, cercando di far tra- pelare le emozioni che “Giovinazzo Teatro” non mancherà di trasmette- re ai suoi spettatori anche in questa edizione 2015. Gabriella Serrone I “live” della 12ª edizione di Festival in Porto: un successo! Arte e Cultura L a promozione e la diffusio- ne di attività musicali, di concerti, di spettacoli e di manifestazioni artistiche sono gli elementi cardine sui quali si fonda da tantissimi anni l’attività organizzativa dell’As- sociazione Culturale “Amici del- la Musica”. La 12ª edizione del Festival in Porto ha dato piena confer- ma di tutto ciò raggiungendo ampiamente gli obiettivi previ- sti: presenza di pubblico rileva- to intorno a più di mille perso- ne a sera. La tre giorni “live” ha proposto tre differenti tipologie di bella e buona musica in omaggio ad alcune tra le eccel- lenze della musica italiana ed internazionale. La qualità delle esecuzioni è stata di alto valore stilistico nel rispetto della fedel- tà ai repertori originali. A no- stro modesto parere è stato molto piacevole scoprire la cura e l’attenzione posta con spicca- to talento da Cinzia Bellini e dai Viale Mazzini nell’interpretare scenicamente e vocalmente la voce di Mina, il suo essere pas- sionale, in una bella scaletta di successi intramontabili. Il ri- sultato è stato semplicemente splendido! Una bella scoperta di sicuro sono stati gli Area Medina, band campana di musicisti professionisti che ha tributato un omaggio meraviglioso al no- stro grande mito, Pino Daniele. La voce particolarissima di Fabrizio Trapani, molto curata e molto simile alla timbrica espressiva del compianto Pino, ha letteralmente stregato il nu- meroso pubblico. La passione e la dedizione rivolta dalla band al blues e al sound di Pino Daniele sono giunti diretti al cuore. La sera- Nella terza ed ultima serata, a tutto rock, protagonisti asso- luti sul palco, hanno suonato gli Achtung Babies, la più im- portante cover band internazio- nale degli U2. Nell’anima della band romana nata nel 1993 batte forte il sound della mitica band irlandese. Il nome si rifà al settimo album “Achtung ta ha presentato un ospite a sorpresa: sul palco, infatti, è stato presente per un saluto ed un ricordo, uno dei batteristi ed amici nella gloriosa carriera di Pino Daniele, tra gli altri quello che suonò nel doppio live Sciò in pezzi meravigliosi tra cui “Viento ‘e terra” e “Chillo è nu buono guaglione” per ricordar- ne alcuni. Baby” che gli U2 pubblicarono nel novembre del 1991. I brani meravigliosi e intramontabili estratti dalla lunga e prestigio- sa carriera discografica della U2 hanno risuonato a tinte for- ti del rock e con adrenalina pura in una piazza che ha tri- butato loro un ottimo consen- so. Molto bella e curata la voce, l’espressività e la mimica del cantante Chris e dei suoi amici: Edo alla chitarra, Luca al bas- so, Stefano alla batteria. Il rock da loro eseguito rigorosamente live ha espresso grinta da ven- dere e tanta passione per gli U2. Infatti rispettosi e fedeli del sound, dello stile e della musi- calità dei pezzi originali degli U2, hanno eseguito alcuni bra- ni dal nuovo disco degli U2 “Songs of Innocence” tra cui “Ordinary Love” dedicato a Nel- son Mandela. La scaletta poi con energia pura ci propone: “I will follow”, “Sunday bloody Sunday”, “Pride-In the name of love”, ”Until the end of the world”, ”Mysterious way”, “De- sire”, “Miss Sarajevo” con il cantante ad impersonare Lu- ciano Pavarotti nel ricordo di quel celebre duetto tra il tenore e Bono Vox al Pavarotti and Friends, e poi ancora “Angel of Harlem”, “One”, “Where the streets have no name”. È stato un piacere ascoltare questo bellissimo tributo alla band irlandese ora in tour (po- chi giorni fa a New York al Ma- dison Square Garden) in giro per il mondo ed in Italia a Tori- no il 4 e 5 settembre. Il cantan- te Chris degli Achtung Babies, versatile e comunicativo, con piacere ci informa di aver già acquistato il biglietto. Lo show è stato vissuto intensamente grazie alle splendide esecuzioni di quattro ragazzi che, senza entrare in crisi d’identità, han- no saputo rendere un omaggio fedele e stilisticamente di otti- ma fattura degli U2. L’Edizione 2015 del Festival in Porto si è conclusa a nostro parere con successo e appas- sionata attenzione di pubblico, grazie alle differenti sfumature della musica live che ha saputo coinvolgere, appassionare e far- ci sognare. 22 N. 9 - Settembre 2015 Marzia Morva in Via Bitonto a Giovinazzo - Tel. 080.3944445 edaloDdi Anna Lasorsa Franco Martini durante una lettura scenica ““iinnCCiittttàà””questomesefagliauguria... A Carmela i migliori auguri per il suo compleanno dalla famiglia e da tutti gli amici
  • 13. Il Giovinazzo Rock Festival si evolve Non spegnete la musica! Arte e Cultura 29 luglio, 1 e 2 agosto: non- ostante l'iniziale distanza fra organizzatore ed am- ministrazione, anche quest'anno il Giovinazzo Rock Festival, la storica kermesse musicale gratuita giovi- nazzese, si è svolta per la sedicesi- ma edizione consecutiva. Non sono mancate, però, le novi- tà soprattutto logistiche: la prima serata, ovvero mercoledì 29 luglio, è stata svolta nel Centro Storico citta- dino. Sui palchi principali di Piazza delle Benedettine e Piazza Meschi- no, si sono esibite le band selezio- nate, fra cui la più nota Chop Chop Band, storica realtà reggae pugliese. In Piazza Costantinopoli, invece, è stata allestita un'estemporanea d'arte a cui hanno partecipato arti- sti locali e non, e grazie alla quale questi ultimi hanno avuto l'opportunità di mettere in mostra la propria arte. A ciò bisogna aggiun- gere spettacoli itineranti di giocole- ria e la possibilità, per i più curiosi, di poter osservare le stelle grazie ad una postazione ad hoc allestita con un telescopio. Poi, dopo una breve pausa di due giorni, il Circolo 37 ha riportato a casa la manifestazione, destinando all'area mercatale le due ultime se- rate. Questa volta il format non cam- bia e mantiene la sua tradizione: un gruppo headliner a sera, preceduto dalle nuove promesse del rock più indipendente. Ed è così che sabato 1 agosto si esibiscono gli statuni- tensi The Soft Moon già in tour in Italia, portando sul palco giovinaz- zese il loro rock dal sapore interna- zionale, mentre domenica 2 agosto è la volta del saxofonista blues napo- letano James Senese, accompagna- to dalla band Napoli Centrale, notis- simo ai più per aver collaborato, in carriera, con il compianto Pino Da- niele. Dario Verolino e Angelica Taldone 25N. 9 - Settembre 2015 La sagra, che ha ospitato Formula 3 e Dirotta su Cuba, ha fatto registrare 20.000 presenze nonostante le minacce del meteo PaninodellaNonna,non c’èpioggiachetenga 15.500 e 400 filoni venduti. Non servono altri numeri per illustra- re il successo della ventesima edizione della Sagra del Panino della Nonna che ha avuto luogo l’11 e il 12 agosto presso l’area mercatale. Nata come forma di fi- nanziamento per gli addobbi del rione Immacolata in vista del Gamberemo, la manifestazione è cresciuta a dismisura tanto da attirare l’attenzione persino della BBC. La pioggia pomeridiana della prima giornata, che aveva indotto gli organizzatori a ridurre l’approvvigionamento, non ha scoraggiato i tanti visitatori ac- corsi per assaggiare panini con pemedorre sott'ogl, pemedorre e tonn, pesticchje, alejsce e pe- medorre, scarciof sott'ogl, ma- langen sott'ogl, recòtte asce- quand, ambascieune, morta- dell e prevelaun, frettète e par- meggen” (i più richiesti), i filoni n' picc d tutt, offerti persino in versione gluten free grazie alla collaborazione con l’Associazione Italiana Celiachia. Ma la Sagra è anche sinonimo di spettacolo: si sono esibiti Radius con la sua Formula 3 per ricordare Battisti, le giovinazzesi Annalisa Marella, Stefania Rilievo ed Anny Perrino presentate da Nino Marzella, i Terraross e la loro musica popo- lare, i Dirotta su Cuba carichi d’energia e i dj di Radionorba presentati da Mauro Dalsogno. Giù dal palco animazione per grandi e piccini, stand di anti- quariato, artigianato e pittura, le isole ecologiche di EcoFesta Pu- glia, che tramite raccolta diffe- renziata e sensibilizzazione han- no reso la Sagra ecosostenibile. Tanti dunque gli ingredienti di un evento dalla formula ormai consolidata ma che nonostante il passare degli anni trova sempre più estimatori. Giuseppe Dalbis Arte e Cultura 24 N. 9 - Settembre 2015 È proprio vero che oggi i social network sono utili mezzi per restare in contatto anche quando non ci si vede da lungo tem- po! Un’idea simpatica di Gaetano Dagostino è stata la “Réunion”, condivisa piacevolmente dalla clas- se 5ªA anno 1965 della Scuola Ele- mentare “Papa Giovanni XXIII”, come testimonia la foto di gruppo. La classe della maestra Coltura Se- clì, alla quale è stata donata una sorpresa emozionante, si è riunita il 18 Agosto nella sua quasi totalità. Una lunga serata per raccontarsi, emozionarsi, condividere e brinda- re su tanti bellissimi ricordi passati con il taglio della torta finale a sug- gellare l’incontro. I social network se usati bene possono “regalare” emozioni piacevolissime! Marzia Morva “Réunion” ricca dei ricordi della Scuola Elementare FOTONOTIZIA
  • 14. 27N. 9 - Settembre 201526 N. 9 - Settembre 2015 Ospiti dall’Italia / Guests from Italy Sempre con noi Il giorno 1-08-2015 è deceduto nel New Jersey Domenico Cor- tese nativo di Giovinazzo. On 1/08/2015, Domenico Cor- tese, born in Giovinazzo, passed away in New Jersey. In data 31-07-2015, in New Britain (Connecticut USA) è venuto a man- care Joseph Stufano, immigrato in USA nel 1935 all'età di 9 anni con i genitori Vita Caravella, Vincenzo Stufano e la sorella Maria. La famiglia Caravella di Giovinazzo e di Torino porge sentite condo- glianze ai figli e parenti tutti. On 31/07/2015, in New Britain (Connecticut U.S.A.), Joseph Stufa- no passed away. He moved to the USA in 1935, when he was 9, with his parents Vita Caravella and Vincenzo Stufano and his sister Maria. The Caravella family living in Giovinazzo and in Turin expres- ses its sincere condolences to Jose- ph’s children and relatives. Foto n. 1 - Domenico Berardi, ospite del figlio Marco, circondato dalle famiglie Germinario e De Santis. Foto n. 2 e 3 - Dora e Nicola Pa- lermo, ospiti del cognato Sabino Palermo in Canada, in occasione del matrimonio dei nipoti Sabina e Pietro Arcaro. Photo n. 1 - Domenico Berardi, his son Marco’s guest, surrounded by the Germinario and the De Santis families. Photo n. 2 and 3 - Dora and Nico- la Palermo, their brother-in-law Sabino Palermo’s guests in Cana- da, during their nephews Sabina and Pietro Arcaro’s marriage. Traduzione a cura di Gabriella Serrone Nelle foto seguenti, vengono immortalati momenti conviviali e di ritrovo tra alcuni nostri concittadini e le fami- glie giovinazzesi residenti negli USA. The following pictures capture some convivial moments and meetings between our fellow townsmen and some Giovinazzo families who live in the USA. Foto 1 Foto 2 Foto 3 Il nostro fotografo ha chiuso definitivamente bottega Sociale V incenzo Mottola ha concluso la sua car- riera, solo ora, con la sua improvvisa scompar- sa. Noi dell’Arciconfrater- nita Maria SS. del Carmine vogliamo ricordarlo in que- sto modo. E già, perché anche dopo aver dismesso la sua attività, ormai da qualche anno, ci ha conti- nuamente dato sostegno mettendoci a disposizione suoi fotogrammi che aveva scattato tempo addietro presso la Chiesa di S. Gio- vanni Battista o durante le tante nostre iniziative cul- turali e manifestazioni reli- giose e che aveva rinvenu- to mettendo ordine al suo inestimabile archivio. Di lui possediamo le primissi- me foto. Una della Festa di S. Francesco da Paola del 1964 ma anche della pro- cessione dei misteri del 1965, quando ancora ra- gazzi avevamo aderito alla Confraternita ed eravamo impegnati a portare a spal- la la imponente immagine di Gesù agonizzante. Sono fotogrammi spontanei, scattati nel mentre si svol- gevano gli eventi che era solito seguire da vicino, quasi fosse parte degli stessi. Era questo l’intuito dell’artista, cogliere perso- ne e fatti nella loro natura- lezza ed espressività este- riore. Sosteneva, infatti, Vincenzo che in una foto sono impressionati in una manciata di secondi mo- menti di vita di una perso- na di una comunità di uno stato figurativo ambienta- le, sia esso ammirabile o sconveniente. La sua pro- fessionalità, esercitata con macchine all’avanguardia, lo affascinava compiuta- mente perché sempre alla ricerca di immagini im- provvisate, senza un preavviso, senza una mes- sa in scena per lo scatto, a meno che non andavi nel suo studio per una foto tessera. La sua naturale predisposizione a riprende l’incomprensibile attraver- so la figurazione di un vol- to, di un gesto, di un trat- to relazionale, significava cogliere un frammento di storia individuale, colletti- va o di un paesaggio natu- rale affascinante o disdice- vole. E, proprio questo ha fatto della sua impeccabile artigianalità una vera esperienza artistica. Il suo modo di fare le foto da su- bito ci ha colpito, per cui non mancavano nostre ce- rimonie ed avvenimenti li- turgici che non venissero a lui segnalati affinché, in- curiosito, si invogliasse a presenziare le manifesta- zioni stesse con i suoi in- separabili attrezzi del me- stiere per poi, compiaciuto del lavoro svolto, teneva a mostrarcelo ed illustrarlo per sentire il nostro pare- re. A noi ci piace ricordalo così Vincenzo, consapevoli che le sue foto, in esposi- zione nel vano di accesso alla sacrestia, e che ritrag- gono scene di addobbi nel- la chiesa di San Giovanni Battista sono la sua più cara eredità lasciata alla nostro sodalizio. Come pure siamo consci che il suo archivio di foto che ul- timamente stava catalo- gando e selezionando, an- che per possibili mostre dopo quelle già allestite, costituiscono un patrimo- nio artistico che auguria- mo possa essere valorizza- to e reso pubblico. Siamo certi che quel prezioso ma- teriale possa, sono senza meno, testimoniare anche la grande evoluzione e lo sviluppo avuto della tecni- ca della documentazione fotografica, prima che que- sta divenisse con il digita- le pratica popolare, non sempre nobile e, di fre- quente, anche ingannevo- le. Alla signora Margherita e ai suoi figli il nostro più sentito cordoglio. Giuseppe Maldarella In memoria di... Il 16 agosto us si è spenta serena- mente l'esistenza terrena del caro confratello Stefano Marrano Egli ha trascorso una vita nel pieno impegno familiare e lavorativo con la Sua umanità e socievolezza. L'amico di tanti ha lasciato un se- gno in tutti quanti lo hanno cono- sciuto e l'Arciconfraternita, a cui era molto legato, lo ricorderà sem- pre con fraterno amore. Alla famiglia tutta porgiamo le nostre più sentite condoglianze. La messa di suffragio del trigesi- mo si terrà sabato 19 settembre alle ore 18 presso la Chiesa di San Giovanni Battista. Foto Festa San Francesco da Paola, anno 1964, di Vincenzo Mottola