1. Gli Stati Uniti si estendono su un vasto territorio comprendente paesaggi che
vanno dalla montagna antiche dell’est alle grandi pianure del Centro e alle
montagne giovani dell’Ovest. La popolazione, originata dagli emigrati europei, è
composta da molte minoranze etnico-culturali. L’economia si basa sulle imprese
private, spesso grandi multinazionali che dominano tutto il sistema.
L’industria è sviluppata in ogni settore, ma quelle delle produzioni all’avanguardia
è il più importante. L’agricoltura ha stretti collegamenti con l’industria e terziario
per i macchinari, la chimica e il commercio. Le maggiori produzioni sono i cereali,
la soia e i foraggi per l’allevamento.
Il terziario occupa la maggior parte degli addetti. È diffuso maggiormente nelle
città dove è situatoli centro degli affari e dove si sviluppano tutti i servizi per la
popolazione e per le imprese.
Gli Stati Uniti si dividono in tre grandi regioni: Nord-Est, Sud, Ovest. Nel Nord-est
si hanno le maggiori città con due megalopoli. Una è formata da una corona di
centri industriali sui Grandi Laghi: Detroit, Cleveland, Chicago, Buffalo. La seconda
comprende città industriali e con funzioni di terziario avanzato lungo la costa
atlantica: Boston, New York, Filadelfia, Baltimora, Washington.
Il Sud comprende il centro-sud con le regioni del Texas e della Louisiana, ricche
di petrolio e di allevamenti bovini; il sud-est, invece, comprende la Georgia e
l’Alabama, gia specializzate in colture di cotone e tabacco e oggi industrializzate
con attività decentrate dal Nord-Est. La Florida è uno stato prevalentemente
turistico, con molti immigrati latinoamericani.
L’ovest è molto vasto e comprende differenti regioni. Nel Middle West si hanno
estensioni agricole per il frumento e l’allevamento, interrotte da grandi città con
industrie avanzate come Saint Louis, Kansas City, Minneapolis. L’estremo ovest
2. comprende la California, il più popolato stato dell’Unione, con un’agricoltura
avanzatissima e industrie d’avanguardia lungo gli assi delle due principali città:San
Francisco e Los Angeles. Al nord-ovest le città di Seattle e Tracoma sono centri
per l’industria aeronautica.
Il Canada(Ottawa) ha una vasta superficie e un popolamento molto rado. Una
parte rilevante del territorio ha un clima rigido, con grandi spazi naturali isolati e
disabitati. Il paese, già colonia francese e poi britannica fino al 1867, ha oggi una
divisione in province, corrispondenti a Stati federali che, come nel caso del
Quebec(Quebec), rivendicando autonomie e nuovi equilibri. Le aree abitate, le
grandi città e le regioni industriali si estendono lungo i Grandi Laghi e la Valle
del San Lorenzo, mentre quelle meno abitate sono il centro-ovest e il nord.
L’economia è strettamente legata, attraverso la collaborazione commerciale del
NAFTA, a quella degli USA che controllano gran parte delle imprese canadesi. Le
industrie avvantaggiate dalla disponibilità di risorse minerarie e di energia. Tutti i
settori sono avanzati e sfruttano le innovazioni e le tecnologie più aggiornate.
L’industria spazia dall’alluminio alle auto, degli aerei all’elettronica.
L’agricoltura produce soprattutto cereali, si effettua su grandi spazi e consente
esportazioni. Il terziario è molto efficiente e accentrato nelle grandi città.
Il Messico(città del Messico) è il più popolato paese dell’America Latina e il
maggiore al mondo di lingua spagnola. La capitale supera i 16 milioni di abitanti.
Il suo territorio comprende un vasto altopiano e lunghe coste con le penisole
dello Yucatan e della California. Abitato in origine dalle popolazioni Maya e
Azteche, fu colonizzato dalla Spagna. Dopo trecento anni di colonizzazione,
ottenuta l’indipendenza, la terra fu divisa in latifondi, e questa divisione creò
ingiustizie e povertà. Una rivoluzione popolare all’inizio del ‘900 portò il Messico
alla riforma agraria e a un sistema di intervento statale, modificato recentemente
con le privatizzazioni.
Il pese dispone di buone risorse naturali: in particolare ha ampie riserve di
petrolio, che gli hanno consentito lo sviluppo dell’industrializzazione e un
miglioramento dei redditi. L’agricoltura soddisfa i bisogni interni ed esporta prodotti
di piantagione, ma è in parte ancora di sussistenza.
Il terziario è in crescita specie nelle aree urbane, tra le quali risalta la capitale,
una delle maggiori metropoli del mondo. Nel contesto internazionale il Messico fa
parte del NAFTA e ha uno stretto legame con gli USA, con i quali effettua la
maggio r parte degli scambi commerciali.
3. L’America centrale comprende sette stati lungo l’istmo di Panama e quattordici
isole delle Antille. Gli stati istmici sono Guatemala(Guatemala), El Salvador(San
Salvador), Belize(Belmopan), Honduras(Tegucigalpa), Nicaragua( Managua),
Costarica(San Jose),Panamaé(Panama). Il territorio dell’istmo è prevalentemente
montuoso, con vulcani e altopiani. La popolazione è poco densa, ma in forte
crescita. In questi paesi vi sono spesso governi dittatoriali cui si contrappongono
movimenti di opposizione armata. Nell’economia prevale l’agricoltura. Le
piantagioni producono per l’esportazione di banane, caffè, canna da zucchero e
carne bovina. La regione ha grande importanza strategica per la presenza del
canale di Panama,che mette in comunicazione l’atlantico e il pacifico.
La regione delle Antille comprende le Grandi Antille e le Piccole Antille, numerose
isole e isolette tra il mar dei Carabi e l’Atlantico. Il paese più popolato è
Cuba(L’Avana), che dal 1959 è governata da un regime socialista.
L’economia si basa sull’agricoltura di piantagioni con banane, canna da zucchero,
tabacco e caffè. Il turismo è l’attività principale di molte isole.
L’America Andina è una vasta regione lungo le Ande centro-settentrionali, dal
Venezuela(Caracas) alla Bolivia(La Paz). In questa regione si hanno tre fasce
separate:la costa, le montagne delle Ande e la foresta Amazzonica, che si
estende nell’interno. Il popolamento è in crescita, ma ha una scarsa densità, una
disuguale distribuzione e un forte accentramento urbano. L’America Andina, nel
complesso è in difficoltà economica. Vi sono risorse di minerali e petrolio.
L’agricoltura è l’attività più diffusa con piantagioni e prodotti per la sussistenza. In
Venezuela la popolazione vive in prevalenza a Caracas e lungo la costa del nord.
Grazie al petrolio il paese ha il più alto reddito dell’America latina ma soffre di
un’ineguale distribuzione dei redditi. La Colombia è il paese più vasto attraversato
da alte montagne. L’economia si basa sulle piantagioni di caffè e in grandi
allevamenti. Le risorse minerali hanno portato a un inizio di industrializzazione.
L’Equador è poco più piccolo dell’Italia. La popolazione si divide tra l’altopiano e
la costa sud-ovest. L’economia dipende dall’agricoltura di piantagione e dalle
esportazioni di petrolio.
Il Perù(Lima) ha un territorio con molti contrasti:deserto, altopiano, foresta
tropicale. La popolazione, prima prevalente sull’altopiano, si è insediata sulla costa
e a Lima.
L’economia è in grave difficoltà. I minerali esportano, ma non si è formata una
valida industri locale. Le attività principali sono la pesca e l’agricoltura.
4. La Bolivia è il paese Andino più povero, ha un grande territorio poco popolato.
La popolazione ha un’alimentazione insufficiente. L’economia dipende dalle
esportazioni minerarie e agricole.
Il Brasile(Brasilia) ha le dimensioni di un continente. A nord si estende la foresta
equatoriale; al centro vi sono altopiani, coperti di savane e boscaglie, a sud
tavolati degradanti verso i fiumi Parana e Uruguay. Il clima è equatoriale in
Amazzonia, caldo tropicale nel centro e temperato al sud.
La popolazione supera i 160 milioni di abitanti ed è in crescita. La maggior parte
degli abitanti vive nel sud-est. Molte immigrazioni avvengono dalle campagne alle
città.
Il Brasile è uno stato federale: la capitale,Brasilia;fu costruita dal nulla negli anni
’70. in passato era colonia portoghese e fu sfruttato per piantagioni e miniere.
Dalla fine dell’800 è iniziata l’industrializzazione. Oggi però il Brasile dipende
molto dalle imprese multinazionali straniere, che controllano molte industrie e
proprietà terriere. In agricoltura predominano le piantagioni per l’esportazione:
caffe, soia, cacao, canna da zucchero, frutta, cotone. Meno redditizie sono le
colture per l’alimentazione locale (manioca, riso, fagioli ecc.). L’industria ha settori
di base di consumo e d’avanguardia. Le industrie sono concentrate nel sud-est. Il
terziario occupa la maggior parte della popolazione attiva. Le comunicazioni
ferroviarie sono carenti, sono più sviluppate quelle stradali. Nell’interno vi sono
molte strade transamazzoniche. Molto usato è il trasporto aereo. Il turismo in
crescita è conta sui paesaggi e su un folclore famoso nel mondo. Il Brasile si
divide in 5 regioni: il nord, comprendente l’amazzonia e poco popolato; il nord-est,
molto popolato ma povero di emigrazione; il sud-est l’area più popolata e
industrializzata dirige la vita del paese; il sud con praterie e coltivazioni di grano;
il centro-ovest che comprende il Mato Grosso, regione interna di recente
popolamento.
L’America australe comprende l’Argentina(Buenos Aires), il Cile(Santino),
Uruguay(Montevideo), Paraguay(Asuncion),gli stati più meridionali lungo la catena
delle Ande, nella fascia clima temperato o freddo. Il territorio si distingue
nettamente tra la parte montuosa delle Ande e le pianure del Chaco e della
Pampa. I coloni europei anno popolato questa regione tra la fine dell’ ottocento e
l’ inizio del novecento. Tra essi furono numerosi gli italiani, che si sono insediati
particolarmente in Argentina. La colonizzazione europea a trasformato l’ambiente e
ha dato vita a un’economia basata sull’ esportazione di prodotti dell’allevamento,
5. di cereali e minerali. Anche l’America australe a subito gravi periodi guerre civili e
lunghi periodi di dittatura, che ne anno condizionato lo sviluppo. L’ economia di
questi paesi, infatti, risente di periodiche crisi monetarie e produttive che
annullano i progressi raggiunti in precedenza. Tra i paesi emerge il ruolo
dell’Argentina, il più “italiano” d’America, che, dopo un periodo di dittatura, è
ritornata a un sistema demografico, ma sta vivendo una grave crisi economica.