1. Alla c. a. Filippo Donvito
Vicesindaco del Comune di
Gioia del Colle
Gioia del Colle, 20 febbraio 2015
Gentile Vicesindaco Filippo Donvito,
ci preme portare alla Sua attenzione, in qualità di Consiglieri
Comunali, che nonostante le due richieste di autoconvocazione del
Consiglio Comunale presentate in data 3 febbraio 2015 e di una
successiva richiesta di convocazione avente ad oggetto la mozione di
sfiducia presentata in data 11 febbraio 2015, nella conferenza dei
Capigruppo svoltasi in data 18 febbraio 2015, il Presidente del
Consiglio non ha provveduto ad individuare la data della
convocazione del Consiglio Comunale nonostante l’art. 16 del
Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale afferma
testualmente “Almeno un quinto dei Consiglieri può richiedere la
convocazione del Consiglio Comunale; il Presidente è tenuto a riunire
il Consiglio, in un termine non superiore a 20 [venti] giorni inserendo
all’ordine del giorno le questioni richieste nei termini e con le
modalità previste dal successivo art. 56”.
Dunque, così come già denunciato nella nota di ieri inviata al Sig.
Prefetto di Bari Dott. Antonio Nunziante, appare evidente come il
comportamento del Presidente del Consiglio disattenda in modo
palese la predetta disposizione regolamentare, per questo invitano la
SS.VV. in qualità di Sindaco facente funzioni a richiedere l’immediata
convocazione del Consiglio Comunale inserendo all’o.d.g., tra gli
altri, la surroga del Consigliere Comunale dimissionario ricordando
che l’art. 38 del TUEL afferma testualmente “[…] Il Consiglio, entro e
non oltre dieci giorni, deve procedere alla surroga dei Consiglieri
dimissionari, con separate deliberazioni, seguendo l'ordine di
presentazione delle dimissioni quale risulta dal protocollo. Non si fa
luogo alla surroga qualora, ricorrendone i presupposti, si debba
procedere allo scioglimento del Consiglio a norma dell'articolo 141”.
2. Appare inoltre necessario, tenuto conto della grave paralisi politico-
amministrativa dell’Ente successiva alle misure cautelari che hanno
visto come destinatari il Sindaco e funzionari di codesto Comune,
inserire all’o.d.g. dello stesso Consiglio Comunale la mozione di
sfiducia presentata da sette Consiglieri Comunali.
Considerando, inoltre, che le gravi ipotesi di reato contestate a questa
Amministrazione hanno fortemente compromesso la fiducia dei
cittadini nelle Istituzioni, acuendo la sfiducia verso la politica e tutti i
politici, così come l'atteggiamento platealmente funzionale alla
maggioranza assunto dal Presidente del Consiglio, che disattende la
finalità di garante di tutti i Consiglieri [di maggioranza e di
minoranza], auspichiamo un Suo intervento affinché possa essere
posto un segnale di discontinuità rispetto al passato, rispettando i
regolamenti e le prerogative della minoranza, troppo spesso ignorate,
quando non derise, anche con danno della maggioranza stessa, come
evidentemente dimostrato dalla vicenda della delibera di Giunta del
Social Housing per la quale era stata richiesto l'annullamento già nel
novembre del scorso anno, per carenze amministrative.
Sicuri della sensibilità che saprà dimostrare non sottraendosi al
confronto in un momento tanto delicato per la nostra comunità,
porgiamo distinti saluti.
Sante Celiberti
Enzo Cuscito
Claudio De Leonardis
Pietro Longo
Donato Lucilla
Giovanni Vasco