1. COMUNICATO STAMPA
52° CONGRESSO NAZIONALE FIDAS:
PROGRAMMARE LA DONAZIONE DEL SANGUE
MANTENENDO LA CENTRALITA’ DEL DONO
Padova, 04 maggio 2013
Nel corso della seconda giornata del 52° Congresso Nazionale della Federazione
Italiana Associazioni Donatori Sangue, i delegati delle 73 Associazioni Federate FIDAS
si sono confrontati sul tema “Il Sistema Trasfusionale del futuro tra programmazione della
donazione, risposte ai bisogni e sostenibilità”.
In un panorama di revisione della spesa sanitaria che comporta una diversa gestione delle
risorse, è necessario organizzare la donazione del sangue affinché il donatore volontario,
anonimo, responsabile e non remunerato, rientri in una programmazione dell’attività
secondo tempi e modalità che rispondano alle necessità complessive del Sistema sangue.
Ad introdurre il vivace dibattito le relazioni di Stefania Vaglio, Responsabile dell’Area
ricerca del Centro Nazionale Sangue, di Simona Carli, Responsabile del Centro Regionale
Sangue della Regione Toscana, di Antonio Breda, Responsabile Centro Regionale Attività
Trasfusionali della Regione Veneto, di Giustina De Silvestro, responsabile del Dipartimento
Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Padova.
“Il donatore responsabile costituisce la prima garanzia di sicurezza degli emocomponenti
donati; la FIDAS e le associazioni Federate hanno il compito di tutelarlo responsabilmente
nella garanzia dell’opportuna valorizzazione etica del dono. Il donatore deve rimanere al
centro di ogni attività di informazione, di promozione, di programmazione e di verifica delle
attività donazionali. Le risposte alle necessità trasfusionali e ai bisogni dei pazienti devono
essere coniugate con un’oculata gestione della chiamata dei donatori per tipo di
emocomponente e per gruppo sanguigno al fine di donare quello che serve quando
serve – ha affermato al termine del dibattito il presidente nazionale FIDAS Aldo Ozino
Caligaris. - Il donatore deve rimanere il protagonista nel difficile percorso di qualificazione
del Sistema Trasfusionale. Tale obiettivo, spesso evocato esclusivamente come un debito
nei confronti dell’Europa, in realtà costituisce un traguardo nel rispetto del donatore e del
paziente. Applicare norme e requisiti non significa soltanto adempiere pedissequamente
ad un dovere ma, nella consapevolezza dei sacrifici e degli sforzi necessari, innalzare il
livello di qualità e di sicurezza di tutte le attività svolte sia dai Servizi Trasfusionali sia dal
volontariato del dono, al fine di rendere massimo il riconoscimento del gesto prezioso del
donatore.”
Domani la conclusione del Congresso nazionale con la 32° Giornata del donatore:
diecimila volontari provenienti da tutta Italia si ritroveranno alle 9.00 in Prato della Valle a
Padova per la celebrazione della Messa e la sfilata attraverso le vie della città per
testimoniare coralmente il valore del dono.
Responsabile Ufficio Stampa: Cristiano LENA - 393.5734108 – lena.cristiano@gmail.com
Sede FIDAS Nazionale Tel: 06/68891457 fidas@fidas.it