2. Oldboy è un film del 2003 diretto da Park Chan-wook, liberamente
ispirato al manga omonimo di Nobuaki Minegishi e Garon Tsuchiya
(pubblicato in otto volumi dal 1996 al 1998).
Fa parte della cosiddetta "trilogia della vendetta" del regista, iniziata
nel 2002 dal film Mr. Vendetta e conclusa nel 2005 da Lady
Vendetta.
3. TRAMA
La storia segue le vicissitudini di Oh Dae-su , un uomo qualunque, di 30 anni, sposato e con una
figlia. Il quale la sera del compleanno di sua figlia viene rapito del tutto inaspettatamente, senza
saperne il motivo.Viene rinchiuso in una prigione privata in una stanza che ricorda quella di un
hotel, dalla quale è impossibile fuggire. Dae-su, tenta il suicidio più volte e architetta un piano per
scappare, ma ciò non serve a nulla. Solamente dopo quindici anni , un giorno, inaspettatamente
viene liberato sul tetto del palazzo costruito nel luogo dove era stato rapito. Da quel momento in
poi la sua vita verrà consacrata unicamente alla ricerca di chi gli ha fatto tutto quel male e della
ragione per la quale era stato rinchiuso, ciò è soltanto l’inizio di una vicenda che lo porterà a
scoprire terribili verità e colpe da lui commesse impossibili da espiare.
4. RELAZIONE CON IL MANGA
La trasposizione cinematografica di questo manga
differisce moltissimo dal suo materiale d’origine.
Difatti già dalla trama stessa possiamo notare drastiche
differenze: - nei nomi (addirittura quello del
protagonista) Sinichi Goto nel manga ed Oh Dae-su nel
film.
-negli eventi ( la trasposizione cinematografica risulta
molto più violenta, muoiono molte più persone che nel
manga)
-la personalità dei personaggi (Sinichi Goto è spinto
dalla curiosità, ha pazienza e sangue freddo, vorrebbe
risolvere tutto in maniera pacifica, Oh Dae-su vuole
vendetta.)
-altre grandi differenze possono essere riscontrate negli
“spoilers” della trama.
Il film rimane fedele all’opera originale solo per ciò che
riguarda il “concept” principale(ovvero un uomo che
viene imprigionato per moltissimi anni senza che ne
venga data alcuna spiegazione e la successiva forsennata
ricerca di questa) al quale ruota intorno la trama , per la
presenza sia nel film che nel manga dell’ipnosi ed infine
per l’uso delle arti marziali.
5. STILE
Anche per ciò che riguarda lo stile il film
perde molto di come voleva comunicare
l’originale, difatti non vi è nessun rimando
al linguaggio ed al mondo dei
fumetti/manga.
Però dal punto di vista prettamente estetico
si può dire che il regista abbia scelto di
mantenere inalterata l’atmosfera
dell’originale anche se reinterpretandola.
Difatti visivamente molte scene del film
ricordano (per inquadrature,movimenti di
camera e soggetti ) le tavole del manga, e
forse l’elemento più palese a favore di
questa tesi è il fatto che Sinichi Goto e Oh
Dae-su anche essendo due rappresentazioni
del protagonista completamente diverse
(personalità,aspetto fisico,età) vestono lo
stesso identico completo.
6. CONCLUSIONE
Come già sopracitato, nel caso analizzato vi sono più
differenze che punti in comune tra le due opere,ciò
può essere ricondotto a mio avviso al volere del
regista di non limitarsi ad una mera trasposizione
del contenuto originale e di offrire ad il pubblico la
sua interpretazione di essa, ovviamente mediandola
attraverso il suo peculiare modo di fare cinema ciò
che ne risulta è un prodotto radicalmente diverso.
Park Chan-wook , rimasto profondamente
affascinato dal concept principale del manga lo ha
cucito come un sarto per farlo calzare a perfezione
nella sua “trilogia della vendetta”.