1. “Finche ci sarà qualcuno
odiato, sconosciuto, ignorato,
avremo qualcosa da fare:
avvicinare costui”.
Cesare Pavese
2. FONDAZIONE VILLA MARAINI
o.n.l.u.s .
“L’UNITA’ DI STRADA”
STAZIONE TERMINI Cell.
339/49.77.620
TOR BELLA MONACA Cell.
334/83.50.857
Sede 06/65.75.30.310
3. “ UNITA’ DI STRADA”
NON SOLO
RIDUZIONE DEL DANNO
•Filosofia d’intervento
“Non esiste la tossicomania come realtà oggettiva ed immutabile:
esistono tanti tossicomani, ognuno diverso dall’altro ed anche da
se stesso in funzione del tempo che passa. Dare una sola risposta
terapeutica costringe il soggetto ad adattarsi ad un intervento non
necessariamente adeguato alla sua dipendenza, con elevato
rischio di abbandono o insuccesso. É la terapia che deve
adeguarsi al soggetto e non viceversa. Di qui la necessità di un
ampio ventaglio di opportunità da offrire al tossicomane, dopo aver
fatto una diagnosi esatta della sua patologia“
Massimo Barra – Direttore di Villa
Maraini
4. Il lavoro di “Strada”
Lavoro di strada "outreach work" è
un termine che definisce specifiche
finalità operative e di approccio a
chi "vive" sulla strada.
Rappresenta una modalità
d’intervento sul territorio
alternativa all’approccio
istituzionale classico ed è
caratterizzato dalla centratura sul Il lavoro di strada è atto a
gruppo anziché sull’individuo, si trasformare il territorio in
suddivide in: osservazione, raccolta strumento d’azione per
di informazioni e mappatura del collegare gruppi con risorse e
territorio. organizzazioni già esistenti.
5. La strada …..maestra
Di fronte all’estensione del
fenomeno della tossicodipendenza
tra gli anni ’70 e ’80 e al
contemporaneo espandersi
dell’infezione da HIV, le politiche
di riduzione del danno si sono
poste due obiettivi: ridurre
l’incidenza della sieropositività e
migliorare le generali condizioni
di salute dei tossicodipendenti.
Esperienza storica significativa si è
avuta in Olanda negli anni '70, dove
gruppi di ex alcolisti si attivarono
come unità di strada (operatori) al
fine di ridurre la diffusione
dell'epatite B.
6. Le stazioni: i non
luoghi
Viviamo in un mondo dominato dall’indifferenza, dal
bisogno di porre una distanza tra noi e il dolore, tra noi e il
dolore degli altri.
La Stazione ferroviaria di una grande metropoli è il luogo
del non incontro delle persone, della fretta e del bisogno
di andare altrove, di incontrare qualcuno o qualcosa.
E’ il non luogo che simboleggia la disumanità della vita
urbana.
Il servizio di Unità di Strada tenta di dare una lettura nuova
al tema del contatto e della solidarietà, di rappresentare le
difficoltà della quotidianità, ma anche tutto il senso della
gioia di vivere o rivivere.
7. In mezzo a una …..Strada
Il Counselling Episodico è incentrato su
quattro punti fondamentali:
•Saper ascoltare, saper attendere e
spostare l’attenzione sul cliente e non
esclusivamente sul problema della
dipendenza;
•Lavoro di accoglienza, accettazione e
rispetto dell’altro nella sua globalità e
scelta;
•Relazione orizzontale da parte
dell’operatore (il giudizio è sospeso,
prevalso dall’ascolto);
•Impostazione di una relazione d’aiuto
che accresca e focalizzi le risorse e le
abilità dell’individuo nell’orientamento e
raggiungimento di obbiettivi definiti.
8. Gli ultimi
L’offerta di servizi utili a migliorare le condizioni di vita delle
persone tossicodipendenti, tende a favorire, partendo dal
sommerso, un servizio di rete mirato ai bisogni soggettivi, che
prevede la negoziazione nella gestione dei conflitti, delle
discriminazioni e dei giudizi.
9. Tra il dire e il fare
La metodologia impiegata è quella propria della Riduzione del
Danno. Le offerte a bassa soglia e il rispetto delle varie tipologie del
problema della tossicodipendenza, mirano alla ricerca dell'attenzione
della persona verso la sua salute e la preservazione della stessa al fine
di ridurre il più possibile i casi di infezione e morte.
ASPETTI SOCIO-SANITARI
È importante per gli operatori la
conoscenza delle patologie più ricorrenti
(HIV, epatiti, malattie sessualmente
trasmissibili, dipendenze da sostanze
psico-attive, disturbi mentali, ecc.),
necessaria a fornire informazioni sui
rischi per la salute individuale e
collettiva e a dare indicazioni sulle
modalità e sui luoghi dove ottenere le
prime cure necessarie.
10. Curare e prendersi cura
attraverso:
La tutela della salute psicofisica della persona tossicodipendente
indipendentemente dalla sua volontà o possibilità di interrompere l'uso delle
sostanze stupefacenti;
L’”aggancio” di persone tossicodipendenti che non sono in contatto con i
servizi o che si trovino comunque in stato di bisogno;
Individuazione degli interventi secondo le problematiche ed i bisogni specifici
della persona tossicodipendente;
La riduzione dei rischi di infezione Hiv, epatiti, TBC malattie sessualmente
trasmissibili ecc. (attraverso programmi di scambio siringa e distribuzione di
profilattici);
La riduzione dei comportamenti a rischio,delle mortalità per overdose,delle
attività illecite e criminali connesse alla mortalità per cause violente;
La riduzione del numero di persone che usano droga per via
endovenosa.
11. L’Equipe
•Il lavoro di strada comporta sempre la capacità di saper ascoltare e
attendere. È indispensabile un’adeguata preparazione, una forte
motivazione a lavorare con persone in stato di necessità ed una capacità di
sopportare lo stress, le frustrazioni, il lutto, senza esserne bruciati
(sindrome da burn-out)
•Per sopportare l’onere emozionale del tipo di lavoro, il team viene seguito
non solo da riunioni tecniche di coordinamento generale, ma anche da
separate e periodiche riunioni di supervisione condotte da uno psicologo
esterno al gruppo, che aiuta nella rielaborazione dei vissuti e delle
dinamiche emotive.
•Il team può funzionare bene solo se mantiene un buon livello di
comunicazione e di coesione interna: è l’operare sinergico di tutte le figure
messe in campo che determina in buona parte la riuscita degli interventi
stessi
12. Valutazione
La valutazione delle strategie
d’intervento si compone dei
seguenti punti:
•Implementazione di strumenti
professionali peculiari utili a
valutare l’efficacia degli
interventi;
•Esame delle caratteristiche dei
soggetti che si contattano,
attraverso l’utilizzo di interviste
“ad hoc”;
•Analisi delle attività svolte dagli
operatori al fine di ottenere
indicatori di efficacia, efficienza;
• Gestione e analisi dei costi sul
lungo periodo.
13. I gruppi Bersaglio
I gruppi di riferimento a cui il servizio è rivolto sono: tossicodipendenti
attivi, prostitute/i, tossicoalcolisti, farmacodipendenti, giovani emarginati,
stranieri, che fanno uso di eroina ed altre sostanze (cocaina, ecstasy, THC,
LSD, benzodiazepine, anfetamine, ketamina, ecc…). Una particolare
attenzione viene posta ai giovani che si avvicinano nei luoghi a rischio in
cerca delle cosi dette “nuove droghe”.
14. La popolazione di
I
Riferimento ufficiali,
tossicodipendenti nel Lazio, secondo le stime sono dai
25.000 ai 30.000 (di cui l’80% solo a Roma e Provincia). Il 75% afferisce
ai servizi pubblici e/o privati preposti alla cura.
Dai primi dati emersi del servizio attraverso il progetto “Senza
Frontiere”, gli stranieri contattati che usano sostanze risultano il 15%
sul totale degli interventi effettuati, e sono così rappresentati:
Uomini 86%,
Donne 11%,
Transessuali 3%.
Le aree di provenienza sono cosi divise:
Nord Africa 49,5%,
Est Europa 27,3% (con un aumento costante di Russi ed Ucraini),
Centro Africa 13,1%,
Europa Occidentale 5,1%,
Centro Asia 3 %,
altri paesi 2 %.
15. L'eroina è un derivato semisintetico dell'oppio che si presenta sotto
forma di polvere granulosa bianca o marrone. Nata nella seconda
metà dell'800, l'eroina, come la morfina (anch'essa derivata
dall'oppio, ma con effetto sedativo più potente) è stata utilizzata come
antidolorifico, anestetico, sedativo. L'eroina è uno dei più potenti
oppiacei e si può fumare, sniffare o iniettare in vena.
•RILASSAMENTO (dalle 4 alle 6 ore)
•SONNOLENZA
•DEFICIT COORDINAZIONE MOTORIA
•SENSO DI BENESSERE DIFFUSO
16. Ero + Coca (Speed-Ball) Ero + Keta:
Il rischio è quello di deprimere il sistema cardiocircolatorio a tal
punto da provocare coma e morte.
Sviluppo tolleranza (bisogno di assumerne una quantità sempre
maggiore per raggiungere lo stesso effetto).
Può portare alla morte a causa dell’eccessivo rilassamento muscolare
ed è correlata alla quantità e alla qualità della dose ad ogni
assunzione. In questi casi si interviene con il farmaco salvavita
Naloxone cloridato (nome commerciale Narcan).
L’astinenza (in gergo: stare a rota) provoca, nei casi di dipendenza
fisica, sintomi molto dolorosi, tanto da indurre una nuova assunzione
per eliminare il malessere piuttosto che per sentirsi “meglio”.
17. Coca, Cocco, Bamba
La cocaina è un estratto semi-sintetico della foglia di Erithroxylon Coca, si
presenta come polvere bianca. L’assunzione mediante inalazione o per via
endovenosa produce un’azione stimolante sul sistema nervoso centrale.
Gli effetti: euforia, sentimento di potenza fisica ed intellettuale, stato di
indifferenza al dolore, alla fatica e allo stimolo della fame.
Cocaina + Alcol: Crea una sostanza chimica all'interno del corpo da
dipendenza fisica, il COCAETILENE.
Cocaina + altri eccitanti (Amfetamina, Popper, Ecstasy ecc.):
Sovrastimola il cuore a tal punto da determinarne l’arresto.
Causa una forte dipendenza psicologica che spinge ad una nuova
assunzione
18. G.H.B.
• L’acido gamma-idrossibutirrato è sia un
medicinale che un carboidrato che si trova
normalmente nel sistema nervoso centrale.
• Viene chiamato “droga da stupro” e
assunto comunemente durante i rave-party,
a dosi basse provoca euforia e aumentata
socialità.
• Un eccessivo dosaggio induce vertigini,
sonnolenza, disturbi alla vista, respiro
affannoso, amnesia ed incoscienza.
• L’effetto dura da 1 ora e ½ fino a 3 ore.
• Provoca dipenda fisica che a sua volta
porta ad una dipendenza psicologica.
• Gli altri effetti sono: allucinazioni,
insonnia, ansietà, tremori, sudorazione,
irascibilità, dolori intercostali e rigidezza,
sensibilità agli stimoli esterni e disforia.
19. Il crack è un derivato della lavorazione della cocaina
(cloridrato di cocaina), ottenuto aggiungendovi bicarbonato di
sodio o ammoniaca che si presenta sotto forma di cristalli. Si
assume per inalazione.
Gli effetti desiderati sono intensi e brevi (3-4 min.).
Terminato l’effetto, la persona si sente depressa e apatica,
sperimenta stati paranoici, nervosismo e irritabilità, insonnia o
sonno eccessivo, diminuzione delle sensazioni di piacere e la
voglia di rifumare può ripresentarsi potentemente.
Porta a un numero sempre maggiore di assunzioni.
Un consumo continuato e prolungato porta all’insorgenza di
sintomi simili alla schizofrenia.
20. • Gli allucinogeni sono sostanze che hanno effetti simili tesi a
dilatare le percezioni dell'individuo; sono sia naturali che sintetici.
• Il più conosciuto è LSD: acronimo di Lysergic Acid Diethylamide,
è un potente allucinogeno derivato della segale cornuta (acido
lisergico), si trova dentro francobolli, in pillole o in “micropunte”
• Gli allucinogeni cambiano la percezione che si ha del mondo.
• Le sensazioni percepite sono diverse: distaccamento dalla realtà,
modificazioni sensoriali, allucinazioni simili ad incubi
chiamati
• Gli effetti di queste sostanze durano dai 30 minuti a circa 1 ora.
21. • È un anestetico generale utilizzato prevalentemente per scopi
veterinari.
• Si presenta sotto forma liquida o di polvere biancastra, è
normalmente sniffata ma può anche essere ingoiata o iniettata.
• Deprime il Sistema Nervoso Centrale (SNC), riducendo la
frequenza cardiaca/respiratoria e la pressione arteriosa.
• A bassi dosaggi produce effetti psichedelici che inducono una
sensazione di dissociazione tra mente e corpo; l’assunzione
prolungata provoca danni permanenti al SNC
• Spariti questi effetti rimangono solo quelli di sedativo,.
• In caso di overdose si possono avere arresti cardiaci e gravi
danni cerebrali.
22. ECSTASY
ERA LA PANACEA DEI I SOLDATI, ADESSO E’ UNA DELLE SOSTANZE PIU
TEMIBILI. HA 85 ANNI, MA NON LI DIMOSTRA.
Nuova droga? Neanche per sogno: il principio attivo dell’ecstasy e cioè la
molecola della metilendiossimetamfetamina (MDMA) fu scoperta nei
laboratori tedeschi della Merck nel 1912 e il relativo brevetto di farmaco
anoressizzante risulta depositato nel 1914. La US Army ne sperimentò gli
effetti fornendola ai Marines nella guerra di Corea e successivamente,
durante il conflitto vietnamita, permise alle truppe di consumare sostanze
amfetaminiche (ma anche oppiacei ed altro) senza particolari controlli.
Verso la fine degli anni sessanta si fa strada l’area ricreazionale, cioè il
consumo di questa droga per scopi socializzanti (almeno questo era
l’intento) e senza controllo medico: è cosi che dalla costa occidentale
americana (California in testa) il consumo si diffuse in tutti gli altri stati.
Il 1978 è l’anno della pubblicazione dei resoconti sulle sperimentazioni
curate da alcuni psichiatri californiani, che ritenendo l’MDMA un farmaco
utile alla comunicazione fra paziente e terapeuta, ne avevano somministrato
dosi variabili ai loro clienti.
23. THC
Tetraidrocannabinolo
• È uno dei principi attivi della Cannabis, viene generalmente
fumata. Ha proprietà antinausea, stimola l'appetito, abbassa la
pressione endooculare.
• Molti degli effetti dei cannabinoidi sono dovuti alla sua azione nel
sistema nervoso centrale: il THC provoca un aumento della
liberazione di dopamina.
• I principali effetti sono: benessere, felicità, euforia, dissociazione
di idee, cambiamenti della percezione (vista, udito, tatto), perdita di
attenzione.
• Quelli negativi consistono nell’ansia, panico e noia.
• Il suo utilizzo in medicina è dovuto alle sue proprietà di
rilassamento e antidolorifiche, impiegate ad esempio nelle cure
chemioterapiche.
24. SALVIA DIVINORUM
"E' come uno specchio senza cornice: qualcuno non lo vede
per niente, altri lo vedono ma non amano quello che vedono”
Ha tutte le caratteristiche della comune salvia.
Appartiene anche lei alla famiglia delle Labiatae ed anche allo stesso
genere della Salvia comune (Salvia officinalis), ha la particolarità di
essere una pianta psicoattiva:contiene la sostanza allucinogena
naturale più potente che si conosca.
E' originaria del Messico e cresce nella regione di Oaxaca, nella
Sierra Mazateca ed è considerata sacra alla Madonna e conosciuta
come Ska Maria Pastora, che nella lingua ispano-mazateca vuol dire
"foglie di Maria la Pastora".
Gli effetti non sono mai stati considerati piacevoli e la maggior
parte delle persone che l'hanno provata, hanno dichiarato che non
desiderano rifare quell'esperienza.
Il suo effetto dura dai 10 ai 30 minuti.
25. Il nome "alcol" è di origine araba
e significa “il meglio di una
cosa”
26. TREGUA
I CONSUMATORI
Tregua: cessazione, interruzione momentanea di un malanno o di un evento,
situazione sgradevole, per estensione, sosta, requie: ………..…-
Le sue permutazion non hanno tregua (DANTE Inf. VII, 88) …………....
(Dal dizionario Garzanti)
Diario del viaggio verso la libertà dal campo di “concentramento”….… E’ il
seguito di “Se questo è un uomo. Un odissea ……….. dove i superstiti ritrovano
le forze…… e sono “tornati ad essere delle persone”……..
“La tregua “ tra l’inferno e il ritorno alla normalità”, oltre la casa ritrovata,
esiste l’eco di “una sola parola………, breve e sommessa…… alzarsi.
(La Tregua di Primo Levi)
28. NESSUNO HA LA VERITA’ SCRITTA
IN VOLTO.
PROTEGGITI,
USA IL PROFILATTICO
29. Fondazione Villa
Maraini O.N.L.U.S.
DATI COMPLESSIVI
dal 25-3-1992
al 31-12-2008
30. Servizi della Fondazione ed altri Enti
collegati nell' intervento di "Rete"
Centro di Prima Accoglienza "L'Unità Itinerante" è un servizio
e sportello extracomunitari complementare del Camper che interviene
orario 9/21 dal lunedi al sabato nei casi di Overdose e di crisi di
sede Villa Maraini astinenza inerenti all'uso delle sostanze
Centro Notturno di bassa soglia
Altri Servizi offerti dalla Fondazione Villa
Maraini: orario 21/9 tutti i giorni
Unità H.I.V.-Consultorio Alcol sede Villa Maraini
Telefono in Aiuto
Comunità Terapeutica Unità di Emergenza C.R.I./V.M.
Centro di Orientamento orario h24 di tutti i giorni
Centro Arresti Domiciliari sede operativa a Villa Maraini
Progetto Carcere
Ambulatorio Medico
Servizi Pubblici e/o Privati (Sert, Mense,
Attività didattiche
Centri Notturni, Centri di Prima
Prevenzione scuola
Accoglienza, Comunità Terapeutiche,
Cooperativa di lavoro
Ospedali, Consultori, Municipi, servizi
cittadini, ecc.)
31. DATI COMPLESIVI DELLE
ATTIVITA’
Tor Bella Monaca dati:
DATI
Stazione Termini dati : Dal 01/10/1998 al 31/01/2002;
COMPLESSIVI
Dal 25/03/1992 al 31/12/2008 dal 5/8/ al 31/12/2002;
DELLE ATTIVITA'
Dal 01/08/2003 al 31/12/2008
INTERVENTI
INTERVENTI 454.961 423.009 877.970
Interventi su persone TD
Interventi su persone TD 374.650 422.402 797.052 Su uomini TD
Su uomini TD 293.774 386.507 680.281 Su donne TD
Su donne TD 80.876 35.895 116.771 Nuovi contatti TD
Nuovi contatti TD 80.311 676 80.987 Di cui stranieri TD
Interventi su persone non TD
Di cui stranieri TD 2.243 0 2.243
0 200.000 400.000 600.000 800.000 1.000.000
Interventi su persone non TD 80.279 607 80.918
Informazioni TD/AIDS 97.113 53.966 151.079
Counselling 18.152 9.306 27.458 Emergenze mediche
SCAMBIO SIRINGA
Profilattici 226.077 8.046 234.123 Siringhe
Rese
Siringhe Date 405.357 474.427 879.784 15.000
Siringhe Rese 182.699 295.196 477.895 10.000
Overdose 1.078 581 1.659 5.000
Siringhe
0
Emergenze mediche 10.045 757 10.802 Date
Overdose Emergenze
mediche
Invio ai SerT 1.899 137 2.036
Invio Centri di Accoglienza
8.002 584 8.586 Invio ai SerT
Diurni 14%
Invio Centri Di Accoglienza 27%
3.545 292 3.837
Notturni Invio Centri di
Acqua distillata fiale 208.376 213.392 421.768 Accoglienza
Diurni
VOL. U.d.S./ F.V.M.
331.137 30.814 361.951 Invio Centri Di
e Opuscoli altri Enti
Accoglienza
Narcan dati in consegna 7.494 3.895 11.389 Notturni
59%
Cartoline O.E.R. distribuite 27.929 3.466 31.395
32. GLI INTERVENTI PER OVERDOSE
L’overdose è sempre un avvenimento molto carico di emozione e
può rappresentare, se affrontata con gli strumenti adeguati,
l’inizio di un percorso di cambiamento di stile di vita.
La logica dell’intervento deve perciò essere quella di un
intervento di emergenza, destinato a soccorrere la persona nella
sua interezza, servendosi dell’apporto delle diverse figure
presenti sul Camper.
Infine, si effettuano anche interventi di primo soccorso che non
richiedano l’invio alle strutture ospedaliere (es. ascessi, piccole
ferite da arma da taglio ecc ).
33. GLI INTERVENTI PER OVERDOSE
Medico: E’ una figura indispensabile per gli interventi sui soggetti in
overdose, in particolare da sostanze oppiacee. In tali casi, infatti, è lui che
somministra, endovena o intramuscolo, il farmaco salvavita, antagonista
dell’eroina, naloxone cloridrato (NARCAN).
Anche dopo la somministrazione del Narcan e la conseguente ripresa, il
soggetto potrebbe tornare in overdose; per questa ragione, deve essere
comunque tenuto in osservazione.
Per le overdose da altri tipi di sostanze, diverse dagli oppiacei, il medico
valuta la condizione generale del paziente e riferisce ai paramedici al
momento dell’intervento dell’ambulanza. In caso sia assente, l’intervento di
overdose può essere effettuato da un altro operatore, proprio perché si tratta
di un intervento salvavita. Nell’emergenza del momento, molti operatori
sociali hanno svolto queste funzioni vicarie con grande competenza e
sempre con esito fausto.
34. L’ OVERDOSE
Interventi per OVERDOSE effettuati 1659
250
200
150
100
50
0
Dal 25/03 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
al 31/12/92
35. Dalla "Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle
tossicodipendenze in Italia - 2006":
Per il 2006, si è stimato che in Italia tra gli “esordienti” al
consumo di oppiacei e cocaina siano, rispettivamente, circa 30.000
e 9.500 le persone che negli anni a venire, mantenendosi gli attuali
trend di accesso ai servizi, richiederanno un trattamento.
Rapportando tali valori con la popolazione residente di età
compresa tra i 15 e i 64 anni, si osserva che il tasso di incidenza di
uso problematico è di circa 8 per 10.000 per gli oppiacei e circa 3
per 10.000 per la cocaina. L’analisi del trend delle stime di
incidenza evidenzia, nell’ultimo decennio, un aumento dei nuovi
utilizzatori sia di oppiacei che di cocaina.
36. CASI DI AIDS DIAGNOSTICATI IN ITALIA
Casi diagnosticati dal 1982 al 31/12/2005
Casi 56.076
Tossicodipendenti 32.524 58%
Distribuzione dei casi di AIDS in adulti per modalità di trasmissione e per anno di diagnosi
Anno di Diagnosi fino al 1994 1994-95 1996-97 1998-99 2000-01 2002-03 2004-05 Totale
Totale Generale n. 21.574 11.018 8.345 4.536 3.733 3.417 2.707 55.330
Tossicodipendenti n. 14.386 6.781 4.741 2.061 1.417 1.179 833 31.398
% 66,7 61,5 56,8 45,4 38,0 34,5 30,8 56,7
16.000
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
0
fino al 1994 1994-95 1996-97 1998-99 2000-01 2002-03 2004-05
Dati ripresi dal NOTIZIARIO DELL'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' vol. 19 n. 6 Supplemento 1 - 2006
37. AR IVED C
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Fondazione Villa Maraini O.N.L.U.S.
B UON
Tel. 06/65.75.30.58 - fax 65.75.30.302
Via Bernardino Ramazzini, 31 – 00151 Roma
WWW.VILLAMARAINI.IT
Realizzazione a cura di:
LAVOR O
Roberto CHIARELLI – Responsabile Unità di Strada
38. SECONDO ALCUNI AUTOREVOLI
TESTI DI TECNICA AERONAUTICA, IL
CALABRONE NON PUO’ VOLARE A
CAUSA DELLA FORMA E DEL PESO
DEL PROPRIO CORPO IN RAPPORTO
ALLA SUPERFICIE ALARE.
MA IL CALABRONE NON LO SA E
PERCIO’ CONTINUA A VOLARE.
Igor Sikorsky