2. L'atmosfera è grave d'afa; la gente assiste pigramente a quanto accade nella strada. Il caporale Moralès cerca di attaccare discorso con Micaela, che sta cercando Don José e ritornerà in seguito, ma l'azione vera e propria inizia con una marcia che annuncia il cambio della guardia: dei bambini imitano le mosse dei soldati.
3. L'elettricità della musica segnala l'uscita della zingara Carmen, che diventa centro dell'attenzione generale, restando inattingibile. Canta una torrida Habanera (L'amour est un oiseaurebelle). Una citazione del motivo del fato la porta faccia a faccia con Don José, che non pare notarla. Carmen gli lancia un fiore e ritorna dentro la fabbrica. Il caporale José dice al tenente Zuniga che, per quanto graziose siano le operaie della fabbrica, egli non ha occhi che per Micaela, sua sorella adottiva. Suona una campana: la folla di maschi anticipa l'arrivo delle operaie, che escono lodando melodiosamente i prodotti della fabbrica.
4. Torna Micaela; quest'ultima porta a José soldi e notizie di sua madre (Parle-moi de ma mère) e assieme cantano un duetto ricco di incanto ma povero di passione.
5. Urla dalla fabbrica. Qualcuno è stato accoltellato: da Carmen, si grida da una parte. Zuniga cerca di capire cosa sia successo, quindi invia José all'interno e ne esce portando con sé Carmen; Carmen risponde a Zuniga solo cantando e José riceve l'ordine di legarle le mani. Zuniga emette un mandato d'arresto Carmen con una danza, seduce José e lo esorta a lasciarla andare: perché, dice, egli è innamorato di lei (Prèsdesremparts de Séville). Carmen ha ragione, come appare chiaro allorché José si unisce al suo canto, allenta i nodi e permette che la zingara si liberi dandogli una spinta e correndo via, aiutata dalla folla che trattiene i soldati.
6. Atto II Siamo nell'osteria di LillasPastia. Lì Carmen danza e canta con le amiche Mercedes e Frasquita (Lestringlesdessistrestintaient). Entra Zuniga che cerca di sedurre Carmen, ma viene interrotto dall'arrivo del torero Escamillo (Votre toast, jepeuxvous le rendre). Anche il torero si fa sedurre da Carmen, che però lo respinge.
7. Confidandosi con le amiche, il Dancairo e il Remendado, Carmen confessa di essersi innamorata di Don Josè, che arriva subito dopo, scarcerato. Lei danza appassionatamente per lui. Josè però, al suono della ritirata, vuole andar via. Carmen lo accusa di non amarla più . Allora Josè le dichiara tutto il suo amore (La fleurque tu m'avaisjetée), ma vengono interrotti da Zuniga, che esorta il giovane a tornare in esercito. Al suo rifiuto, Zuniga lo aggredisce, ma Carmen chiama in aiuto gli zingari, che immobilizzano il comandante. Capendo che non può fare altro che scappare, José si unisce a Carmen e agli zingari, fuggendo dall'osteria.
8. Atto III L'atto terzo si apre nelle montagne dove c'è il covo dei contrabbandieri. Carmen e José litigano frequentemente ormai e la loro relazione è agli sgoccioli. Carmen interroga le carte, ma il suo destino è funesto: la morte! Subito dopo entra Micaela, alla ricerca di don Josè, ma scappa quando entra in scena Escamillo ed incontra Josè. Geloso del rivale, quest’ultimo sfida a duello il torero, ma viene bloccato dagli zingari, che trovano Micaela nascosta tra le rocce. Ella riferisce a José che la madre è in punto di morte; l’uomo accetta di seguirla ma, prima di andarsene, minaccia Carmen, della quale è follemente innamorato.
9. Atto IV È il giorno della corrida. La folla attende Escamillo, che entra trionfante nell'arena. Mercedes e Frasquita avvertono Carmen: Josè è nei paraggi. Ignorando gli avvertimenti delle amiche, Carmen lo incontra, e Josè supplica Carmen di tornare con lui. Agli sprezzanti rifiuti di lei, Josè s'infervora e, quando scopre che l'amante di Carmen è Escamillo, s'arrabbia ancora di più.
10. Josè minaccia e implora al contempo Carmen, ma lei , sprezzante, gli getta addosso l'anello che lui le aveva donato mesi prima. Accecato dall'ira la uccide. Quando la folla esce dalla corrida, confessa davanti a tutti il suo delitto.