SlideShare a Scribd company logo
1 of 13
Download to read offline
VIAGGIO NELLE NOTIZIE
Fondato nel 2011 dalla 2 N
A.S. 2018/19 anno 3 no 1 a cura della 3°G CESANO MADERNO (MB), via Cozzi, 7
LA 3° G IN VISITA AL CORRIERE DELLA SERA
IL CROLLO DEL PONTE
MORANDI A GENOVA
Dialogo con nonna Maria…
Questo week end sono stata a
Genova a far visita a mia
nonna, che mi ha parlato della
situazione degli abitanti di
Genova dopo il crollo del
ponte Morandi. Anche gli
abitanti sono molto dispiaciuti
per tutte le vittime, ma sono
anche molto preoccupati per le
situazioni che si sono create. Il
ponte era molto trafficato ed
ora tutto il traffico del ponte si
è riversato in strade alternative
causando difficoltà nella
circolazione e tutte le persone
che abitavano sotto il ponte, le
cui case magari non hanno
neanche un graffio, non
possono entrarci, perché
proibito per paura che crollino
altre parti del ponte, quindi
oltre a non avere più una casa,
queste persone non hanno
neanche la possibilità di
riprendere …
Continua pag.8
Cesano M.- Venerdì 30
novembre La classe 3G
dell’Istituto Salvo D’Acquisto
si è recata alla sede del
Corriere della Sera di Milano,
in via Solferino 28..... Continua
pag. 2
25 novembre: giornata
internazionale contro la
violenza sulle donne
Nell’ambito del progetto
cittadinanza e legalità, in
questi giorni, noi della...
Continua a pag. 3
PULIAMO IL MONDO:
UNA GIORNATA CON
LEGAMBIENTE
Cesano M:-Sabato 29
settembre io e alcuni miei
compagni di classe: Alice,
Yoris e Helena abbiamo
partecipato alla giornata
promossa da (Legambiente),
puliamo il mondo, noi
abbiamo pulito il parco delle
Groane, organizzata dalla Lipu
di Cesano Maderno...Continua
pag. 5
MARCIA DELLA PACE
Domenica 7 ottobre tra le città
di Perugia e Assisi si è svolta
la ventitreesima marcia della
pace, proprio nei luoghi in cui
nel 1200 visse... Continua pag. 7
PENSIERI a pagina 11
2
LA 3^ G VISITA AL CORRIERE DELLA SERA
Cesano M.- Venerdì 30 novembre La classe 3G
dell’Istituto Salvo D’Acquisto si è recata alla sede
del Corriere della Sera di Milano, in via Solferino
28. La classe è stata accolta da una signora che
accoglie le scolaresche. La signora ha spiegato
agli alunni e ai prof. la storia del giornale; dopo ha
proiettato un video che parlava della giornata tipo
di un giornalista del Corriere. La giornata di un
giornalista inizia alle ore 10.00, arrivato in
redazione comincia ad informarsi e a sviluppare
un tema a cui è interessato. La direzione
incomincia a stendere su un foglio, il timone, la
prima pagina che durante la giornata subisce
numerosi cambiamenti, in base alle notizie del
giorno. Alle 2.00 di notte il giornale deve essere
stampato e inviato in tutta Italia e all’estero. A
spiegarci tutto ciò il Direttore del Corriere
Fontana, il Vicedirettore Venanzio Postiglione,
l’Art Director Bruno Delfino. Finito il video la
signora ha condotto la classe in sala Albertini
(dove si riunisce la direzione), lì erano esposte le
prime pagini più importanti stampate nella storia
del giornale. Il Corriere della Sera è stato fondato
il 5/6 marzo 1876 da Eugenio Torelli Veiller.
Dopo aver dato altre informazioni su come si
realizza un giornale, ha spiegato che Corriere
significa portatore di notizie, mentre della Sera,
perché verso sera uscivano i giornali e li
vendevano a mano gli strilloni, che gridavano le
notizie più importanti. Ritorniamo nella sala dove
siamo stati accolti, nel percorso ci è stato fatto
notare due lapidi, una dedicata a Walter Tobagi,
ucciso dalle brigate rosse, e un’altra dedicata a
Maria Grazia Cutuli uccisa in Afghanistan. Poi
abbiamo intervistato il giornalista, Carlo Baroni,
che si occupa dell’ufficio centrale, il suo compito
è quello di impostare la prima pagina. Ha parlato
del suo lavoro e infine ha risposto in modo chiaro
alle nostre domande. Al termine di questo
incontro a tutti noi è stato regalato il Corriere
della Sera e la Gazzetta dello sport. E’ stata
un’esperienza molto interessante e utile per la
nostra classe e ci ha arricchito molto.
Federica Biffi
3
25 novembre: giornata internazionale contro la violenza
sulle donne
Cesano M. Nell’ambito del progetto cittadinanza e
legalità, in questi giorni noi della classe 3G ci
siamo soffermati su una tematica molto
importante, la violenza sulle donne. Abbiamo
discusso insieme in classe confrontandoci e
informandoci a vicenda su questo tema, abbiamo
poi allestito nell’atrio principale della scuola un
momento di riflessione, dove sono stati messi due
pannelli che spiegano in generale la violenza sulle
donne e tutt’intorno ad essi delle scarpe rosse che
sono il simbolo della lotta alla violenza di genere.
Per la prima volta utilizzate da Elina Chauvet nel
2009,che per denunciare i numerosi femminicidi
commessi nella sua città ideò una marcia
silenziosa fatta di tantissime scarpe rosse in
memoria delle donne che non ci sono più.
Oggi, nella nostra scuola, ogni paia di scarpe rosse
a su un biglietto con scritto una donna uccisa, la
data di morte e una foto di essa. Speriamo di far
riflettere le persone che si fermano ad osservare
questa esposizione.
“Parole, immagini e scarpe rosse per andare oltre
il silenzio”, è invece questo lo slogan fatto dal
4
comune di Cesano Maderno per la giornata. Le
manifestazioni sono state aperte, alle 9.00 di
giovedì 22 novembre, dall'installazione di
scarpette rosse nel Cortile d'Onore di Palazzo
Arese Borromeo. Dopo la figurativa installazione
la giornata è continuata venerdì 23 con la “Marcia
in rosa”, alle ore 9.00, dall’istituto Ettore
Majorana fino a Palazzo Borromeo. Si sono svolte
altre manifestazioni:
"What were you wearing - Survivor art
installation", esposizione di abiti delle
sopravvissute a violenze sessuali, nata per
accendere i riflettori sulla domanda che viene
posta alle vittime, attribuendo loro una
responsabilità nella violenza.
"Love is the truth", fotografie di Maria Malacrinò
e Sara Molteni. Storie e sguardi di donne per
raccontare il "non amore".
"Ci metto la faccia" lavori eseguiti dal Liceo
Artistico "Majorana" inerenti alla violenza di
genere.
"Il sentimento dell'io", mostra fotografica di opere
composte da Paola Rizzi. Un'idea nata per dare
voce alle donne che hanno il coraggio di vivere
libere.
Ora ci soffermiamo su questo fenomeno in
generale: la violenza sulle donne è la violenza
esercitata contro le donne, la giornata viene
celebrata ogni 25 novembre a partire dal 1999.
Una data non a caso: in questo stesso giorno del
1960 furono uccise le tre sorelle Mirabal, attiviste
della Repubblica Dominicana.
Esistono, inoltre, vari tipi di violenza: la violenza
domestica, esercitata nell’ambito familiare
attraverso minacce, maltrattamenti fisici e
psicologici; la violenza economica che consiste
nel controllo del denaro del partner. Altre forme
di violenza sono le mutilazioni genitali femminili,
le fasciature dei piedi, lo stiramento del seno e le
cosiddette “Dowry death”(morte a causa di acidi
per sfigurare i corpi).
Tra i primi dieci mesi di quest’anno le donne
uccise in tutto il mondo sono state 3100(una
media di almeno tre a settimana). Purtroppo
numerosi sono stati i casi di femminicidio anche
nella nostra zona. Il 19 aprile di quest’anno
Giorgio Truzzi, 57 anni, uccide la moglie Valeria
con 5 colpi di pistola a Bovisio Masciago. La
donna aveva lasciato da poco il marito, che non
aveva accettato la separazione. Sempre pochi mesi
fa, tra Monza e Muggiò, sono stati fermati due
ragazzi che perseguitavano le ex fidanzate con
l’accusa di stalking e un 24enne albanese è stato
accusato di violenza sessuale, lesioni, sequestro di
persona e atti persecutori, perché aveva segregato
in cantina la ragazza per violentarla. A Desio,
invece, una giovane ragazza è stata violentata nei
pressi della stazione mentre stava tornando a casa
dal lavoro.
Vorrei concludere questo articolo con una frase:
“Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun
bullone che potete regolare sulla libertà della
mente di una donna (Virginia Woolf)”
Combattiamo, dunque questi atti, affinché le
donne abbiano diritto a una vita libera dalla
violenza.
Helena Carmagnini e Lorenzo Sassone
5
Puliamo il mondo
Una giornata con Legambiente all'Oasi Lipu
Sabato 29 settembre io e alcuni miei compagni di
classe Alice, Yoris e Helena abbiamo partecipato
alla giornata promossa da (Legambiente) puliamo
il mondo, noi abbiamo pulito il parco delle
Groane, organizzata dalla Lipu di Cesano
Maderno insieme a Legambiente. Tutto è iniziato
verso le 9:30, quando dopo esserci messi il
giubbino catarifrangente e i guanti abbiamo
iniziato la camminata che ci ha portati fino alla
strada, alla fine del parco. Dopo la distribuzione
dei bidoni della spazzatura e di scope, rastrelli e
palette abbiamo iniziato a raccogliere i rifiuti, di
ogni genere: da parrucche a materiali da
costruzione, da contenitori di alluminio a pezzi di
ruote, ma più di tutto mozziconi di sigarette. Oltre
alla spazzatura sui bordi della strada, c’erano
rifiuti anche all’interno del bosco in cui si entrava
dalla strada fra alberi e rovi, anche lì i rifiuti erano
vari: da sacchi a contenitori di medicinali e
bottiglie di vetro. Dopo la pulizia della strada
abbiamo fatto una breve pausa. Una volta finito
siamo rientrati nel parco, dove la situazione non
era migliore: pezzettini di plastica ovunque,
scatole di cibo e molte siringhe, che dovevamo
segnalare ai volontari della Lipu, che avevano
strumenti appositi per raccoglierle. Dopo alcune
ore di lavoro fra strada e parco siamo tornati alla
Lipu e siamo andati a casa. È stato abbastanza
stancante, però anche divertente e soprattutto è
stato bello aiutare a rendere più pulito l’ambiente.
E’ importante non sporcare l’ambiente perché fa
parte del mondo in cui viviamo e ci permette di
vivere.
Giulia Steri.
6
Alluvioni e frane in Italia
In tutta Italia questo autunno si è verificata
un’ondata di maltempo, con nubifragi e venti forti
che si sono abbattuti sul Centro Nord e Centro
Sud. In Friuli- Venezia Giulia frane e dissesti
idrogeologici hanno colpito Salpada e le
famosissime “foreste dei violini”. A Rocca
Pietore, in Veneto, è stata sommersa da 75 km di
metri quadrati e sono state abbattute 14milioni di
piante. In Trentino-Alto Adige i danni sono del
valore di 300milioni di euro e l’epicentro del
maltempo è stata la cittadina di Moena. In Sicilia
le alluvioni hanno provocato 12 morti, di cui solo
nove a Casteldaccia. A Roma servirebbe un
miliardo di euro per mettere al sicuro le zone a
rischio frane. Solo per le alluvioni, infatti, il
rischio riguarda 1135 ettari e 250mila persone.
Con questi dati comunque non finiscono le
alluvioni e le frane in Italia, che continuano ad
imperversare.
Nicole Stefanino,Alice Gaslini, Federica Biffi
Una buca a Roma provocata dalle frane. Località in Liguria.
Alberi abbattuti in Friuli. Casteldaccia in Sicilia
7
7 ottobre marcia della pace Perugia-Assisi
Domenica 7 ottobre tra le città di Perugia e Assisi
si è svolta la ventitreesima marcia della pace,
proprio nei luoghi in cui nel 1200 visse San
Francesco. Il motto di questa marcia è : “Osiamo
la fraternità”. I partecipanti sono stati oltre
100.000, tra cui 10.000 studenti e alcune
associazioni come: Amnesty international, Libera
e i sindacati. Durante la manifestazione è stato
proposto di candidare al premio Nobel per la Pace
il “modello Riace”: un “modello di accoglienza e
solidarietà che risponde ai valori a cui la marcia si
ispira”. La marcia tra Perugia e Assisi è lunga 24
km e i partecipanti impiegano circa 19 ore a
raggiungere la meta. La marcia della pace ha il
fine di abbattere ogni muro che c’è tra popoli,
paesi, stati e culture. Questa marcia è un evento
istituito nel 1961 e si effettua ogni 2/3 anni tra il
mese di settembre e ottobre. Il presidente della
provincia di Perugia Nando Mismetti ha ricordato
che la marcia si svolge in occasione di anniversari
importanti come i 100 anni dalla fine della Grande
guerra, i 70 anni dalla proclamazione della
Dichiarazione universale dei diritti umani e i 50
anni dalla scomparsa di Aldo Capitini ideatore
della Marcia della pace.
Federica Biffi, Nicole Stefanino, Lorenzo Sassone e Andrea Dellepiane
8
Decalogo per la pace
Il 24 gennaio 2002 si è tenuto ad Assisi un incontro fra i rappresentanti delle maggiori religioni del mondo.
A conclusione dell’incontro, Giovanni Paolo II ha inviato un appello alla pace a tutti i capi di stato del
mondo in quale elenca alcuni <<impegni>>dal valore universale e indica le condizioni per una pace
autentica.
1) Noi ci impegniamo a proclamare la nostra ferma convinzione che la violenza e il terrorismo sono in
opposizione a un vero spirito religioso e, condannando ogni ricorso alla violenza e alla guerra in
nome di Dio o della religione, noi ci impegniamo a fare tutto il possibile per sradicare le cause del
terrorismo.
2) Ci impegniamo a educare le persone al rispetto e alla stima reciproci, in modo che si possa
raggiungere una coesistenza pacifica e solidale tra i membri di etnie, culture e religioni differenti.
3) Noi ci impegniamo a promuovere la cultura del dialogo in modo da sviluppare la comprensione e la
fiducia reciproche tra gli individui e tra i popoli, perché queste sono le condizioni di una pace
autentica.
4) Noi ci impegniamo a difendere il diritto di ogni persona umana a condurre un’esistenza degna,
conforme alla sua identità culturale, e a costruire liberamente una famiglia che gli sia propria.
5) Noi ci impegniamo a dialogare con sincerità e pazienza, non considerando ciò che ci separa come un
muro invalicabile ma, al contrario, riconoscendo che il confronto con la diversità degli altri può
divenire occasione di una più grande comprensione reciproca.
6) Noi ci impegniamo a perdonarci reciprocamente per gli errori e i pregiudizi del passato e del
presente, e sostenerci nello sforzo comune per vincere l’egoismo e l’abuso, l’odio e la violenza e per
imparare dal passato che la pace senza giustizia non è una pace autentica.
7) Noi ci impegniamo ad essere dalla parte di coloro che soffrono per la miseria e l’abbandono,
divenendo la voce dei senza-voce e lavorando concretamente per superare tali situazioni convinti che
nessuno può essere felice da solo.
8) Noi ci impegniamo a fare nostro il grido di coloro che non si rassegnano alla violenza e al male, e
desideriamo contribuire a dare all’umanità del nostro tempo una reale speranza di giustizia e di pace.
9) Noi ci impegniamo a incoraggiare ogni iniziativa che promuova l’amicizia fra i popoli, convinti che,
se manca una solida intesa tra i popoli, il progresso tecnologico espone il mondo a rischi crescenti di
distruzione e di morte.
10) Noi ci impegniamo a chiedere ai responsabili delle nazioni di fare tutti gli sforzi perché a livello
nazionale e internazionale, sia costruito un mondo di solidarietà e di pace fondata sulla giustizia.
Papa Giovanni Paolo II
Arianna Caronni
9
Le conseguenze del crollo del ponte Morandi
Questo week end sono stata a Genova a far visita
a mia nonna, che mi ha parlato della situazione
degli abitanti di Genova dopo il crollo del ponte
Morandi. Anche gli abitanti sono molto dispiaciuti
per tutte le vittime, ma sono anche molto
preoccupati per le situazioni che si sono create. Il
ponte era molto trafficato ed ora tutto il traffico
del ponte si è riversato in strade alternative
causando difficoltà nella circolazione e tutte le
persone che abitavano sotto il ponte le cui case
magari non hanno neanche un graffio, non
possono entrarci, perché proibito per paura che
crollino altre parti del ponte, quindi oltre a non
avere più una casa, queste persone non hanno
neanche la possibilità di riprendere i loro averi, né
l’avranno in futuro, si pensa infatti che le case
sotto il ponte verranno distrutte per evitare che i
lavori per distruggere tutto il ponte per poi
ricostruirlo diventino molto più lunghi. In tutto ciò
ad alcune di queste persone è stata data una casa
mentre altre dopo tutto il tempo che è passato
dalla catastrofe dormono ancora per strada nelle
tende, la situazione è grave, così i cittadini hanno
deciso di aiutare queste persone per quanto
possibile, ad esempio creando delle magliette con
l’immagine del ponte crollato per venderle e dare i
soldi agli sfollati.
Giulia Steri
10
Incendio in zona Bovisasca a Quarto Oggiaro
La notte di domenica 14 ottobre a Quarto Oggiaro
in provincia di Milano, è stato incendiato un
deposito di 16 mila metri cubi illegale di rifiuti in
zona Bovisasca, dove i rifiuti erano costituiti
principalmente da plastica, contemporaneamente
è stato incendiato un capannone della Ri.Eco a
Navate Milanese entrambi probabilmente in mano
alla mafia. Il fuoco continua ad ardere da alcuni
giorni, sprigionando nell’aria molta diossina,
formando una nuvola che si può vedere da tutta
Milano, i cittadini, soprattutto quelli più vicini ai
depositi sono molto preoccupati, l’Arpa:
l’agenzia per la protezione dell’ambiente ha
rassicurato la popolazione comunicando i livelli
non molto alti della diossina, pur consigliando di
tenere le finestre chiuse e consigliando ai
bambini, agli anziani e alle persone con problemi
respiratori di non uscire molto, infatti le scuole di
Milano in questi giorni non stanno facendo uscire
i bambini per l’intervallo né aprono le finestre,
ma per fortuna In ospedale non sono arrivate
persone con crisi respiratorie.
Giulia Steri e Andrea Dellepiane
11
PENSIERI
Il coniglio pretensioso
C’era una volta un coniglio di nome Orecchino che stava camminando sulla riva di un ruscello di montagna, con
in bocca una coscia di pollo. All’improvviso spuntò da un cespuglio il furetto Otto che stava addentando un
pollo intero, dall’odorino invitante. Ad Orecchino venne la acquolina in bocca! Preso dalla fame fece cadere la
sua misera coscia che rotolò nel ruscello, cercando invano di attaccare il pollo di Otto, che prontamente si spostò
riuscendo a scappare e lasciare Orecchino ha bocca asciutta. A quel punto Orecchino imparò la lezione: chi
vuole la roba degli altri ben ha ragione perde la propria!
Questa fiaba è stata scritta insieme ai ragazzi che abbiamo accolti nella giornata dell’open day
12
UNO E SETTE
Ho conosciuto un bambino che era sette bambini.
Abitava a Roma, si chiamava Paolo e suo padre era un tranviere.
Però abitava anche a Parigi, si chiamava Jean e suo padre lavorava in una fabbrica di automobili.
Però abitava anche a Berlino, e lassù si chiamava Kurt, e suo padre era un professore di violoncello
Però abitava anche a Mosca, si chiamava Juri, come Gagarin, e suo padre faceva il muratore e studiava
matematica.
Però abitava anche a New York, si chiamava Jimmy e suo padre aveva un distributore di benzina.
Quanti ne ho detti? Cinque. Ne mancano due:
uno si chiamava Ciù, viveva a Shangai e suo padre era un pescatore; l’ultimo si chiamava Pablo, viveva
a Buenos Aires e suo padre faceva l’imbianchino.
Paolo, Jean, Kurt, Juri, Jimmy, Ciù e Pablo erano sette, ma erano sempre lo stesso bambino che aveva
otto anni, sapeva già leggere e scrivere e andava in bicicletta senza appoggiare le mani sul manubrio.
Paolo era bruno, Jean biondo, e Kurt castano, ma erano lo stesso bambino. Juri aveva la pelle bianca,
Ciù la pelle gialla, ma erano lo stesso bambino. Pablo andava al cinema in spagnolo e Jimmy in inglese
ma erano lo stesso bambino, e ridevano nella stessa lingua.
Ora sono cresciuti tutti e sette, e non potranno più farsi la guerra, perché tutti e sette sono un solo
uomo.
Gianni Rodari
13
Arianna Caronni
Impaginazione a cura di Andrea Dellepiane

More Related Content

Similar to Giornale di classe dicembre 2018

Battaglia di Monterotondo disegni e testi
Battaglia di Monterotondo   disegni e testiBattaglia di Monterotondo   disegni e testi
Battaglia di Monterotondo disegni e testi
Adriana Paltrinieri
 

Similar to Giornale di classe dicembre 2018 (20)

Catalogo valsusa-filmfest-2019
Catalogo valsusa-filmfest-2019Catalogo valsusa-filmfest-2019
Catalogo valsusa-filmfest-2019
 
Giornata della memoria 2015
Giornata della memoria 2015Giornata della memoria 2015
Giornata della memoria 2015
 
Cortese's news n.1 pdf
Cortese's news n.1 pdfCortese's news n.1 pdf
Cortese's news n.1 pdf
 
Nuovo giornale di classe 3 N "ultima edizione"
Nuovo giornale di classe 3 N "ultima edizione"Nuovo giornale di classe 3 N "ultima edizione"
Nuovo giornale di classe 3 N "ultima edizione"
 
Calendario iniziative contro omotransfobia 17 maggio a Torino
Calendario iniziative contro omotransfobia 17 maggio a TorinoCalendario iniziative contro omotransfobia 17 maggio a Torino
Calendario iniziative contro omotransfobia 17 maggio a Torino
 
School pwp ufficiale
School pwp ufficialeSchool pwp ufficiale
School pwp ufficiale
 
Programma marzo donna 2016
Programma marzo donna 2016Programma marzo donna 2016
Programma marzo donna 2016
 
Eventi ed iniziative dal 30 gennaio 2017 al 05 febbraio 2017
Eventi ed iniziative dal 30 gennaio 2017 al  05 febbraio 2017Eventi ed iniziative dal 30 gennaio 2017 al  05 febbraio 2017
Eventi ed iniziative dal 30 gennaio 2017 al 05 febbraio 2017
 
SEPTOMNIMETRO dal 21 al 28 marzo 2016
SEPTOMNIMETRO dal 21 al 28 marzo 2016SEPTOMNIMETRO dal 21 al 28 marzo 2016
SEPTOMNIMETRO dal 21 al 28 marzo 2016
 
Cortese news n.2
Cortese news n.2Cortese news n.2
Cortese news n.2
 
Caso stefano cucchi a Gioia
Caso stefano cucchi a GioiaCaso stefano cucchi a Gioia
Caso stefano cucchi a Gioia
 
convegno e spettacolo giornata della memoria
convegno e spettacolo giornata della memoriaconvegno e spettacolo giornata della memoria
convegno e spettacolo giornata della memoria
 
cortese's news
cortese's news cortese's news
cortese's news
 
Lavocelibera 94
Lavocelibera 94Lavocelibera 94
Lavocelibera 94
 
Il filo rosso
Il filo rossoIl filo rosso
Il filo rosso
 
Battaglia di Monterotondo disegni e testi
Battaglia di Monterotondo   disegni e testiBattaglia di Monterotondo   disegni e testi
Battaglia di Monterotondo disegni e testi
 
Esquilinotizie del 5 giugno 2015 def
Esquilinotizie del 5 giugno 2015 defEsquilinotizie del 5 giugno 2015 def
Esquilinotizie del 5 giugno 2015 def
 
Vivere in strada - Indagine etnografica sulla homelessness nella città di Foggia
Vivere in strada - Indagine etnografica sulla homelessness nella città di FoggiaVivere in strada - Indagine etnografica sulla homelessness nella città di Foggia
Vivere in strada - Indagine etnografica sulla homelessness nella città di Foggia
 
Anno Accademico 2014 - 2015
Anno Accademico 2014 - 2015Anno Accademico 2014 - 2015
Anno Accademico 2014 - 2015
 
Programma 25 aprile 2017 Torino
Programma 25 aprile 2017 TorinoProgramma 25 aprile 2017 Torino
Programma 25 aprile 2017 Torino
 

Recently uploaded

case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
giorgiadeascaniis59
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
lorenzodemidio01
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
lorenzodemidio01
 

Recently uploaded (16)

case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 

Giornale di classe dicembre 2018

  • 1. VIAGGIO NELLE NOTIZIE Fondato nel 2011 dalla 2 N A.S. 2018/19 anno 3 no 1 a cura della 3°G CESANO MADERNO (MB), via Cozzi, 7 LA 3° G IN VISITA AL CORRIERE DELLA SERA IL CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA Dialogo con nonna Maria… Questo week end sono stata a Genova a far visita a mia nonna, che mi ha parlato della situazione degli abitanti di Genova dopo il crollo del ponte Morandi. Anche gli abitanti sono molto dispiaciuti per tutte le vittime, ma sono anche molto preoccupati per le situazioni che si sono create. Il ponte era molto trafficato ed ora tutto il traffico del ponte si è riversato in strade alternative causando difficoltà nella circolazione e tutte le persone che abitavano sotto il ponte, le cui case magari non hanno neanche un graffio, non possono entrarci, perché proibito per paura che crollino altre parti del ponte, quindi oltre a non avere più una casa, queste persone non hanno neanche la possibilità di riprendere … Continua pag.8 Cesano M.- Venerdì 30 novembre La classe 3G dell’Istituto Salvo D’Acquisto si è recata alla sede del Corriere della Sera di Milano, in via Solferino 28..... Continua pag. 2 25 novembre: giornata internazionale contro la violenza sulle donne Nell’ambito del progetto cittadinanza e legalità, in questi giorni, noi della... Continua a pag. 3 PULIAMO IL MONDO: UNA GIORNATA CON LEGAMBIENTE Cesano M:-Sabato 29 settembre io e alcuni miei compagni di classe: Alice, Yoris e Helena abbiamo partecipato alla giornata promossa da (Legambiente), puliamo il mondo, noi abbiamo pulito il parco delle Groane, organizzata dalla Lipu di Cesano Maderno...Continua pag. 5 MARCIA DELLA PACE Domenica 7 ottobre tra le città di Perugia e Assisi si è svolta la ventitreesima marcia della pace, proprio nei luoghi in cui nel 1200 visse... Continua pag. 7 PENSIERI a pagina 11
  • 2. 2 LA 3^ G VISITA AL CORRIERE DELLA SERA Cesano M.- Venerdì 30 novembre La classe 3G dell’Istituto Salvo D’Acquisto si è recata alla sede del Corriere della Sera di Milano, in via Solferino 28. La classe è stata accolta da una signora che accoglie le scolaresche. La signora ha spiegato agli alunni e ai prof. la storia del giornale; dopo ha proiettato un video che parlava della giornata tipo di un giornalista del Corriere. La giornata di un giornalista inizia alle ore 10.00, arrivato in redazione comincia ad informarsi e a sviluppare un tema a cui è interessato. La direzione incomincia a stendere su un foglio, il timone, la prima pagina che durante la giornata subisce numerosi cambiamenti, in base alle notizie del giorno. Alle 2.00 di notte il giornale deve essere stampato e inviato in tutta Italia e all’estero. A spiegarci tutto ciò il Direttore del Corriere Fontana, il Vicedirettore Venanzio Postiglione, l’Art Director Bruno Delfino. Finito il video la signora ha condotto la classe in sala Albertini (dove si riunisce la direzione), lì erano esposte le prime pagini più importanti stampate nella storia del giornale. Il Corriere della Sera è stato fondato il 5/6 marzo 1876 da Eugenio Torelli Veiller. Dopo aver dato altre informazioni su come si realizza un giornale, ha spiegato che Corriere significa portatore di notizie, mentre della Sera, perché verso sera uscivano i giornali e li vendevano a mano gli strilloni, che gridavano le notizie più importanti. Ritorniamo nella sala dove siamo stati accolti, nel percorso ci è stato fatto notare due lapidi, una dedicata a Walter Tobagi, ucciso dalle brigate rosse, e un’altra dedicata a Maria Grazia Cutuli uccisa in Afghanistan. Poi abbiamo intervistato il giornalista, Carlo Baroni, che si occupa dell’ufficio centrale, il suo compito è quello di impostare la prima pagina. Ha parlato del suo lavoro e infine ha risposto in modo chiaro alle nostre domande. Al termine di questo incontro a tutti noi è stato regalato il Corriere della Sera e la Gazzetta dello sport. E’ stata un’esperienza molto interessante e utile per la nostra classe e ci ha arricchito molto. Federica Biffi
  • 3. 3 25 novembre: giornata internazionale contro la violenza sulle donne Cesano M. Nell’ambito del progetto cittadinanza e legalità, in questi giorni noi della classe 3G ci siamo soffermati su una tematica molto importante, la violenza sulle donne. Abbiamo discusso insieme in classe confrontandoci e informandoci a vicenda su questo tema, abbiamo poi allestito nell’atrio principale della scuola un momento di riflessione, dove sono stati messi due pannelli che spiegano in generale la violenza sulle donne e tutt’intorno ad essi delle scarpe rosse che sono il simbolo della lotta alla violenza di genere. Per la prima volta utilizzate da Elina Chauvet nel 2009,che per denunciare i numerosi femminicidi commessi nella sua città ideò una marcia silenziosa fatta di tantissime scarpe rosse in memoria delle donne che non ci sono più. Oggi, nella nostra scuola, ogni paia di scarpe rosse a su un biglietto con scritto una donna uccisa, la data di morte e una foto di essa. Speriamo di far riflettere le persone che si fermano ad osservare questa esposizione. “Parole, immagini e scarpe rosse per andare oltre il silenzio”, è invece questo lo slogan fatto dal
  • 4. 4 comune di Cesano Maderno per la giornata. Le manifestazioni sono state aperte, alle 9.00 di giovedì 22 novembre, dall'installazione di scarpette rosse nel Cortile d'Onore di Palazzo Arese Borromeo. Dopo la figurativa installazione la giornata è continuata venerdì 23 con la “Marcia in rosa”, alle ore 9.00, dall’istituto Ettore Majorana fino a Palazzo Borromeo. Si sono svolte altre manifestazioni: "What were you wearing - Survivor art installation", esposizione di abiti delle sopravvissute a violenze sessuali, nata per accendere i riflettori sulla domanda che viene posta alle vittime, attribuendo loro una responsabilità nella violenza. "Love is the truth", fotografie di Maria Malacrinò e Sara Molteni. Storie e sguardi di donne per raccontare il "non amore". "Ci metto la faccia" lavori eseguiti dal Liceo Artistico "Majorana" inerenti alla violenza di genere. "Il sentimento dell'io", mostra fotografica di opere composte da Paola Rizzi. Un'idea nata per dare voce alle donne che hanno il coraggio di vivere libere. Ora ci soffermiamo su questo fenomeno in generale: la violenza sulle donne è la violenza esercitata contro le donne, la giornata viene celebrata ogni 25 novembre a partire dal 1999. Una data non a caso: in questo stesso giorno del 1960 furono uccise le tre sorelle Mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana. Esistono, inoltre, vari tipi di violenza: la violenza domestica, esercitata nell’ambito familiare attraverso minacce, maltrattamenti fisici e psicologici; la violenza economica che consiste nel controllo del denaro del partner. Altre forme di violenza sono le mutilazioni genitali femminili, le fasciature dei piedi, lo stiramento del seno e le cosiddette “Dowry death”(morte a causa di acidi per sfigurare i corpi). Tra i primi dieci mesi di quest’anno le donne uccise in tutto il mondo sono state 3100(una media di almeno tre a settimana). Purtroppo numerosi sono stati i casi di femminicidio anche nella nostra zona. Il 19 aprile di quest’anno Giorgio Truzzi, 57 anni, uccide la moglie Valeria con 5 colpi di pistola a Bovisio Masciago. La donna aveva lasciato da poco il marito, che non aveva accettato la separazione. Sempre pochi mesi fa, tra Monza e Muggiò, sono stati fermati due ragazzi che perseguitavano le ex fidanzate con l’accusa di stalking e un 24enne albanese è stato accusato di violenza sessuale, lesioni, sequestro di persona e atti persecutori, perché aveva segregato in cantina la ragazza per violentarla. A Desio, invece, una giovane ragazza è stata violentata nei pressi della stazione mentre stava tornando a casa dal lavoro. Vorrei concludere questo articolo con una frase: “Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mente di una donna (Virginia Woolf)” Combattiamo, dunque questi atti, affinché le donne abbiano diritto a una vita libera dalla violenza. Helena Carmagnini e Lorenzo Sassone
  • 5. 5 Puliamo il mondo Una giornata con Legambiente all'Oasi Lipu Sabato 29 settembre io e alcuni miei compagni di classe Alice, Yoris e Helena abbiamo partecipato alla giornata promossa da (Legambiente) puliamo il mondo, noi abbiamo pulito il parco delle Groane, organizzata dalla Lipu di Cesano Maderno insieme a Legambiente. Tutto è iniziato verso le 9:30, quando dopo esserci messi il giubbino catarifrangente e i guanti abbiamo iniziato la camminata che ci ha portati fino alla strada, alla fine del parco. Dopo la distribuzione dei bidoni della spazzatura e di scope, rastrelli e palette abbiamo iniziato a raccogliere i rifiuti, di ogni genere: da parrucche a materiali da costruzione, da contenitori di alluminio a pezzi di ruote, ma più di tutto mozziconi di sigarette. Oltre alla spazzatura sui bordi della strada, c’erano rifiuti anche all’interno del bosco in cui si entrava dalla strada fra alberi e rovi, anche lì i rifiuti erano vari: da sacchi a contenitori di medicinali e bottiglie di vetro. Dopo la pulizia della strada abbiamo fatto una breve pausa. Una volta finito siamo rientrati nel parco, dove la situazione non era migliore: pezzettini di plastica ovunque, scatole di cibo e molte siringhe, che dovevamo segnalare ai volontari della Lipu, che avevano strumenti appositi per raccoglierle. Dopo alcune ore di lavoro fra strada e parco siamo tornati alla Lipu e siamo andati a casa. È stato abbastanza stancante, però anche divertente e soprattutto è stato bello aiutare a rendere più pulito l’ambiente. E’ importante non sporcare l’ambiente perché fa parte del mondo in cui viviamo e ci permette di vivere. Giulia Steri.
  • 6. 6 Alluvioni e frane in Italia In tutta Italia questo autunno si è verificata un’ondata di maltempo, con nubifragi e venti forti che si sono abbattuti sul Centro Nord e Centro Sud. In Friuli- Venezia Giulia frane e dissesti idrogeologici hanno colpito Salpada e le famosissime “foreste dei violini”. A Rocca Pietore, in Veneto, è stata sommersa da 75 km di metri quadrati e sono state abbattute 14milioni di piante. In Trentino-Alto Adige i danni sono del valore di 300milioni di euro e l’epicentro del maltempo è stata la cittadina di Moena. In Sicilia le alluvioni hanno provocato 12 morti, di cui solo nove a Casteldaccia. A Roma servirebbe un miliardo di euro per mettere al sicuro le zone a rischio frane. Solo per le alluvioni, infatti, il rischio riguarda 1135 ettari e 250mila persone. Con questi dati comunque non finiscono le alluvioni e le frane in Italia, che continuano ad imperversare. Nicole Stefanino,Alice Gaslini, Federica Biffi Una buca a Roma provocata dalle frane. Località in Liguria. Alberi abbattuti in Friuli. Casteldaccia in Sicilia
  • 7. 7 7 ottobre marcia della pace Perugia-Assisi Domenica 7 ottobre tra le città di Perugia e Assisi si è svolta la ventitreesima marcia della pace, proprio nei luoghi in cui nel 1200 visse San Francesco. Il motto di questa marcia è : “Osiamo la fraternità”. I partecipanti sono stati oltre 100.000, tra cui 10.000 studenti e alcune associazioni come: Amnesty international, Libera e i sindacati. Durante la manifestazione è stato proposto di candidare al premio Nobel per la Pace il “modello Riace”: un “modello di accoglienza e solidarietà che risponde ai valori a cui la marcia si ispira”. La marcia tra Perugia e Assisi è lunga 24 km e i partecipanti impiegano circa 19 ore a raggiungere la meta. La marcia della pace ha il fine di abbattere ogni muro che c’è tra popoli, paesi, stati e culture. Questa marcia è un evento istituito nel 1961 e si effettua ogni 2/3 anni tra il mese di settembre e ottobre. Il presidente della provincia di Perugia Nando Mismetti ha ricordato che la marcia si svolge in occasione di anniversari importanti come i 100 anni dalla fine della Grande guerra, i 70 anni dalla proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti umani e i 50 anni dalla scomparsa di Aldo Capitini ideatore della Marcia della pace. Federica Biffi, Nicole Stefanino, Lorenzo Sassone e Andrea Dellepiane
  • 8. 8 Decalogo per la pace Il 24 gennaio 2002 si è tenuto ad Assisi un incontro fra i rappresentanti delle maggiori religioni del mondo. A conclusione dell’incontro, Giovanni Paolo II ha inviato un appello alla pace a tutti i capi di stato del mondo in quale elenca alcuni <<impegni>>dal valore universale e indica le condizioni per una pace autentica. 1) Noi ci impegniamo a proclamare la nostra ferma convinzione che la violenza e il terrorismo sono in opposizione a un vero spirito religioso e, condannando ogni ricorso alla violenza e alla guerra in nome di Dio o della religione, noi ci impegniamo a fare tutto il possibile per sradicare le cause del terrorismo. 2) Ci impegniamo a educare le persone al rispetto e alla stima reciproci, in modo che si possa raggiungere una coesistenza pacifica e solidale tra i membri di etnie, culture e religioni differenti. 3) Noi ci impegniamo a promuovere la cultura del dialogo in modo da sviluppare la comprensione e la fiducia reciproche tra gli individui e tra i popoli, perché queste sono le condizioni di una pace autentica. 4) Noi ci impegniamo a difendere il diritto di ogni persona umana a condurre un’esistenza degna, conforme alla sua identità culturale, e a costruire liberamente una famiglia che gli sia propria. 5) Noi ci impegniamo a dialogare con sincerità e pazienza, non considerando ciò che ci separa come un muro invalicabile ma, al contrario, riconoscendo che il confronto con la diversità degli altri può divenire occasione di una più grande comprensione reciproca. 6) Noi ci impegniamo a perdonarci reciprocamente per gli errori e i pregiudizi del passato e del presente, e sostenerci nello sforzo comune per vincere l’egoismo e l’abuso, l’odio e la violenza e per imparare dal passato che la pace senza giustizia non è una pace autentica. 7) Noi ci impegniamo ad essere dalla parte di coloro che soffrono per la miseria e l’abbandono, divenendo la voce dei senza-voce e lavorando concretamente per superare tali situazioni convinti che nessuno può essere felice da solo. 8) Noi ci impegniamo a fare nostro il grido di coloro che non si rassegnano alla violenza e al male, e desideriamo contribuire a dare all’umanità del nostro tempo una reale speranza di giustizia e di pace. 9) Noi ci impegniamo a incoraggiare ogni iniziativa che promuova l’amicizia fra i popoli, convinti che, se manca una solida intesa tra i popoli, il progresso tecnologico espone il mondo a rischi crescenti di distruzione e di morte. 10) Noi ci impegniamo a chiedere ai responsabili delle nazioni di fare tutti gli sforzi perché a livello nazionale e internazionale, sia costruito un mondo di solidarietà e di pace fondata sulla giustizia. Papa Giovanni Paolo II Arianna Caronni
  • 9. 9 Le conseguenze del crollo del ponte Morandi Questo week end sono stata a Genova a far visita a mia nonna, che mi ha parlato della situazione degli abitanti di Genova dopo il crollo del ponte Morandi. Anche gli abitanti sono molto dispiaciuti per tutte le vittime, ma sono anche molto preoccupati per le situazioni che si sono create. Il ponte era molto trafficato ed ora tutto il traffico del ponte si è riversato in strade alternative causando difficoltà nella circolazione e tutte le persone che abitavano sotto il ponte le cui case magari non hanno neanche un graffio, non possono entrarci, perché proibito per paura che crollino altre parti del ponte, quindi oltre a non avere più una casa, queste persone non hanno neanche la possibilità di riprendere i loro averi, né l’avranno in futuro, si pensa infatti che le case sotto il ponte verranno distrutte per evitare che i lavori per distruggere tutto il ponte per poi ricostruirlo diventino molto più lunghi. In tutto ciò ad alcune di queste persone è stata data una casa mentre altre dopo tutto il tempo che è passato dalla catastrofe dormono ancora per strada nelle tende, la situazione è grave, così i cittadini hanno deciso di aiutare queste persone per quanto possibile, ad esempio creando delle magliette con l’immagine del ponte crollato per venderle e dare i soldi agli sfollati. Giulia Steri
  • 10. 10 Incendio in zona Bovisasca a Quarto Oggiaro La notte di domenica 14 ottobre a Quarto Oggiaro in provincia di Milano, è stato incendiato un deposito di 16 mila metri cubi illegale di rifiuti in zona Bovisasca, dove i rifiuti erano costituiti principalmente da plastica, contemporaneamente è stato incendiato un capannone della Ri.Eco a Navate Milanese entrambi probabilmente in mano alla mafia. Il fuoco continua ad ardere da alcuni giorni, sprigionando nell’aria molta diossina, formando una nuvola che si può vedere da tutta Milano, i cittadini, soprattutto quelli più vicini ai depositi sono molto preoccupati, l’Arpa: l’agenzia per la protezione dell’ambiente ha rassicurato la popolazione comunicando i livelli non molto alti della diossina, pur consigliando di tenere le finestre chiuse e consigliando ai bambini, agli anziani e alle persone con problemi respiratori di non uscire molto, infatti le scuole di Milano in questi giorni non stanno facendo uscire i bambini per l’intervallo né aprono le finestre, ma per fortuna In ospedale non sono arrivate persone con crisi respiratorie. Giulia Steri e Andrea Dellepiane
  • 11. 11 PENSIERI Il coniglio pretensioso C’era una volta un coniglio di nome Orecchino che stava camminando sulla riva di un ruscello di montagna, con in bocca una coscia di pollo. All’improvviso spuntò da un cespuglio il furetto Otto che stava addentando un pollo intero, dall’odorino invitante. Ad Orecchino venne la acquolina in bocca! Preso dalla fame fece cadere la sua misera coscia che rotolò nel ruscello, cercando invano di attaccare il pollo di Otto, che prontamente si spostò riuscendo a scappare e lasciare Orecchino ha bocca asciutta. A quel punto Orecchino imparò la lezione: chi vuole la roba degli altri ben ha ragione perde la propria! Questa fiaba è stata scritta insieme ai ragazzi che abbiamo accolti nella giornata dell’open day
  • 12. 12 UNO E SETTE Ho conosciuto un bambino che era sette bambini. Abitava a Roma, si chiamava Paolo e suo padre era un tranviere. Però abitava anche a Parigi, si chiamava Jean e suo padre lavorava in una fabbrica di automobili. Però abitava anche a Berlino, e lassù si chiamava Kurt, e suo padre era un professore di violoncello Però abitava anche a Mosca, si chiamava Juri, come Gagarin, e suo padre faceva il muratore e studiava matematica. Però abitava anche a New York, si chiamava Jimmy e suo padre aveva un distributore di benzina. Quanti ne ho detti? Cinque. Ne mancano due: uno si chiamava Ciù, viveva a Shangai e suo padre era un pescatore; l’ultimo si chiamava Pablo, viveva a Buenos Aires e suo padre faceva l’imbianchino. Paolo, Jean, Kurt, Juri, Jimmy, Ciù e Pablo erano sette, ma erano sempre lo stesso bambino che aveva otto anni, sapeva già leggere e scrivere e andava in bicicletta senza appoggiare le mani sul manubrio. Paolo era bruno, Jean biondo, e Kurt castano, ma erano lo stesso bambino. Juri aveva la pelle bianca, Ciù la pelle gialla, ma erano lo stesso bambino. Pablo andava al cinema in spagnolo e Jimmy in inglese ma erano lo stesso bambino, e ridevano nella stessa lingua. Ora sono cresciuti tutti e sette, e non potranno più farsi la guerra, perché tutti e sette sono un solo uomo. Gianni Rodari
  • 13. 13 Arianna Caronni Impaginazione a cura di Andrea Dellepiane