1. Cari amici,
sono in treno di rientro da Milano, dopo due giorni trascorsi al World Business Forum, dove alcuni "guru"
internazionali hanno parlato di economia e management. Ci sono due notizie: una buona e una cattiva. La
buona è che rispetto a due anni fa non ho ascoltato idee completamente nuove; la brutta è che ciò significa
che ho speso male il mio tempo/risorse.
Cerco di riassumere brevemente i concetti che più di altri hanno stimolato i miei sensi, senza la presunzione
di poter essere esaustivo ed efficace quanto i relatori (che ho indicato tra parentesi):
1. LEADERSHIP Il leader quando parla al suo team deve prestare loro ascolto. Il rapporto deve essere
I-YOU e non I-IT: trattare l'interlocutore da persona e non da oggetto. Sembra una banalità ma
atteggiamenti come tenere il telefono acceso, non prestare attenzione, farsi distrarre da stimoli
esterni determina da parte di chi abbiamo di fronte l’essere percepito come IT e non come YOU
(Daniel Goleman);
2. IL SUCCESSO L’azienda, il team, la persona, la famiglia, … devono puntare verso obiettivi audaci.
Solo in questo modo stimoliamo le persone e noi stessi ad andar oltre, creando l’eccitazione
necessaria per raggiungere il successo (Sir Terry Leahy);
3. LA SPERIMENTAZIONE Quante volte abbiamo premiato, o ci hanno premiato, per aver commesso
un errore strategico? L’ambiente nel quale lavoriamo proprio perché spesso punisce gli errori, ci ha
pian piano portati a non sperimentare, a non abbandonare la certezza per trovare una nuova via. Se
anche noi, con il nostro comportamento, non stimoliamo un ambiente che premia anche il fallimento,
difficilmente saremo in grado di sviluppare idee di successo (Jonas Ridderstale);
4. L’INNOVAZIONE Da sempre, anche inconsapevolmente, cerchiamo di eliminare la devianza, e
vorremmo lavorare con persone il linea con noi, che ci capiscano “al volo”. Ma in un periodo storico
dove l’innovazione è il vero elemento di successo, come possiamo continuare ad “uccidere” la
devianza? (Jonas Ridderstale).
10/11/2011 Carlo Bavosi