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Inquinamento e Salute



                                                        Nanopatologie: cause ambientali
                                                        e possibilità di indagine
                                                        Stefano Montanari*, Antonietta M. Gatti**
                                                        * Nanodiagnostics, Via E. Fermi 1/L, 41057 San Vito (Modena)
                                                        ** Laboratorio di Biomateriali, Università di Modena e Reggio Emilia




                                                        Introduzione                                      sempre stato un argomento studia-         zione succinta, le nanopatologie
                                                                                                          to con relativamente scarso appro-        sono le malattie provocate da
                                                           L’uomo è sempre vissuto in un                  fondimento. La medicina, soprat-          micro- e, soprattutto, nanoparticel-
                                                        ambiente polveroso: i vulcani, l’e-               tutto quella del lavoro, se ne occu-      le inorganiche che riescono a pene-
                                                        rosione delle rocce, la sabbia di                 pa da lungo tempo descrivendo             trare nell’organismo, umano o ani-
                                                        deserti e spiagge trasportata dal                 alcune affezioni a carico dei pol-        male che sia, sortendo effetti i cui
                                                        vento, gl’incendi boschivi, sono                  moni quali la silicosi, l’asbestosi, la   meccanismi in gran parte ancora
                                                        tutte fonti naturali di polveri più o             talcosi e l’antracosi, classificandole    da indagare e indipendenti dall’ori-
                                                        meno fini. A seconda della loro                   come pneumoconiosi ed osservan-           gine delle particelle.
                                                        dimensione, questi minuscoli gra-                 do le formazioni fibrotiche nodula-
                                                        nelli restano più o meno a lungo in               ri che queste provocano, ma non
                           18                           sospensione in atmosfera e possono                molto di più.                             Il lavoro del gruppo
                                                        essere trasportati per migliaia di                   È di recente che, nello stesso         di Modena
                                                        chilometri. Le sabbie sahariane                   ambito medico, si comincia a ren-
                                                        arrivano non raramente in Europa                  dersi conto che le polveri possono           Nel 1990, il Laboratorio di
                                                        e sono le responsabili delle piogge               essere responsabili di ben altro e        Biomateriali dell’Università di
                                                        rosse che di tanto in tanto cadono                che l’incremento vertiginoso della        Modena, fondato e diretto dalla
                                                        sui nostri territori. Le stesse sabbie,           loro concentrazione in atmosfera          dottoressa Antonietta Gatti, si
                                                        pur non essendo particolarmente                   va di pari passo con l’incremento di      trovò ad investigare sulla causa
                                                        fini dal punto di vista granulome-                affezioni, per esempio, di natura         della rottura di un filtro cavale [2]
                                                        trico, si trovano al di là dell’Oceano            cardiovascolare [1], e che comin-         all’interno della vena cava di un
                                                        Atlantico, sulle coste orientali sta-             ciano anche ad essere fortemente          paziente. La causa della rottura fu
                                                        tunitensi, e risultano particolar-                sospette malattie tumorali, malattie      presto individuata, ma la successi-
                                                        mente visibili alle Isole Bahamas                 neurologiche, malattie della sfera        va analisi, eseguita con sistemi di
                                                        dove spiccano per colore sulle                    sessuale e malformazioni fetali.          microscopia elettronica, rivelò
                                                        rocce vulcaniche native.                          Anche il vistoso aumento delle            qualcosa di molto strano: la pre-
                                                           Ma se la Natura è responsabile di              patologie allergiche, specie a livel-     senza, sulle superfici di rottura di
                                                        una certa quota delle polveri che si              lo pediatrico, o di sensibilizzazione     quell’oggetto, di elementi, come il
                                                        trovano nell’ambiente, è l’uomo                   potrebbe essere correlato a fenome-       titanio, che non fanno parte del-
                                                        con le sue attività ad esserne il                 ni d’inquinamento ambientale o a          l’organismo umano né entrano
                                                        grande produttore.                                prodotti d’uso comune quale, ad           nella composizione di quel disposi-
                                                           Restando in sospensione, è inevi-              esempio, il cemento cui vengono           tivo particolare fatto d’acciaio
Ambiente Risorse Salute n. 110 Settembre/Ottobre 2006




                                                        tabile che le polveri siano inalate               sempre più spesso addizionate le          inossidabile [3].
                                                        insieme con l’aria e, cadendo al                  ceneri che residuano da processi di          Un paio d’anni più tardi, allo
                                                        suolo, è altrettanto inevitabile che              combustione di rifiuti.                   stesso laboratorio si presentò un
                                                        queste finiscano su frutta, verdura                  Le nanopatologie, pur coinvol-         caso del tutto analogo e, ancora
                                                        e foraggio, entrando così nella                   gendo non pochi campi della medi-         una volta, furono trovati elementi
                                                        catena alimentare di uomini e ani-                cina, sono argomento senza dubbio         estranei sia ai tessuti umani sia alla
                                                        mali.                                             nuovo al di fuori di ambiti scienti-      lega metallica del filtro, quali allu-
                                                           Come interagiscano queste pol-                 fici molto particolari e ancora riser-    minio e titanio [4].
                                                        veri con l’organismo, quali effetti               vati agli addetti ai lavori.                 In seguito, alla fine del 1997, si
                                                        provochino, se mai hanno effetti, è                  Volendo offrire una loro defini-       presentò l’occasione di esaminare i
reperti bioptici epatici e renali di un   finanziario      dalla     Comunità      per la salute umana, se non altro
paziente che da oltre otto anni sof-      Europea, e il progetto (QLRT-2002-       per la loro concentrazione, tutto
friva di febbre intermittente unita a     147), che coinvolse anche le             sommato scarsa.
gravi compromissioni al fegato e,         Università di Magonza e di                  È l’uomo, come accennato sopra,
soprattutto, ai reni, senza che nes-      Cambridge, la FEI (già appartenen-       ad essere responsabile di una quota
suno fosse in grado di stabilire l’o-     te al gruppo Philips) e la Biomatech     soverchiante d’inquinamento, tanto
rigine dei sintomi. La biopsia di         (azienda privata di ricerca france-      per quantità quanto, e soprattutto,
fegato e reni rivelò la presenza di       se), fu battezzato “Nanopathology”,      per pericolosità.
una granulomatosi, non batterica e        indicando con quel neologismo lo            Se si dovesse caratterizzare la
non virale, classificata come cripto-     studio delle patologie indotte da        specie umana rispetto a qualsiasi
genica. Con grande sorpresa, in           micro- e nanoparticelle.                 altro animale, basterebbe indicarla
seguito alle analisi eseguite fu evi-                                              come la sola inquinante e in dis-
dente che quei tessuti contenevano                                                 equilibrio con la natura che popoli
micro- e nanoparticelle di materia-       L’indagine microscopica                  il Pianeta. In effetti, l’uomo ha
le ceramico, un materiale identico a                                               cominciato ad inquinare nel
quello che costituiva la protesi den-        In parte con i fondi della            momento in cui ha imparato ad
taria, estremamente usurata, che il       Comunità Europea e in parte con          accendere il fuoco poiché, di fatto,
paziente portava. Quello che era          fondi privati, fu possibile acquista-    ogni combustione è fonte di parti-
avvenuto era abbastanza semplice:         re un microscopio elettronico a          colato primario e secondario e di
i detriti che la protesi produceva a      scansione ambientale (ESEM)              una quantità di gas più o meno
causa di una cattiva occlusione e,        accessoriato con uno spettroscopio       aggressivi per l’organismo [7]. Ma
dunque, di una scorretta mastica-         a raggi X a dispersione d’energia        la tecnologia delle alte temperature,
zione e di un tentativo maldestro di      (EDS) e fu approntata una metodica       quelle temperature che producono
aggiustamento erano stati inghiot-        ad hoc per gli scopi della ricerca. Il   particolato fine e finissimo, è
titi per otto anni. Poi, questi detriti   principale      vantaggio      offerto   diventata disponibile su grande
erano in qualche modo finiti nel          dall’ESEM è la possibilità di osser-     scala solo in tempi relativamente
fegato e nei reni dove erano rima-        vare campioni biologici vitali in        recenti e viene utilizzata, in parti-
sti, provocando una granulomatosi         condizioni ambientali, evitando il       colare, per produrre energia. La
che si era aggravata tanto da con-        trattamento sotto vuoto (che fareb-      stessa energia che, oggi, generata      19
durre i medici a prevedere per il         be evaporare il contenuto d’acqua e      in gran parte per combustione, è
paziente un trattamento emodialiti-       ucciderebbe i tessuti), la ricopertura   stata fornita, per quasi tutto il
co cronico che pareva ormai immi-         con metalli o carbone e, quindi,         tempo trascorso dall’uomo sulla
nente ed inevitabile. Rimossa la          l’introduzione          d’inquinanti.    Terra, dai muscoli propri e da quel-
protesi e trattato il soggetto con        L’utilizzo dell’EDS, invece, permette    li degli animali. La combustione
un’opportuna terapia cortisonica, i       di eseguire un’analisi elementare        comincia ad essere impiegata in
sintomi si stabilizzarono e anche         focalizzata sul campione. La pecu-       grande stile solo nella cosiddetta
regredirono in parte, per cui non fu      liarità della indagine condotta,         Prima Rivoluzione Industriale, con
necessario ricorrere all’emodialisi       dunque, consiste nell’osservazione       lo sfruttamento dell’acqua trasfor-
[5] [6].                                  di polveri inorganiche di dimensio-      mata in vapore; pochi decenni più
   Allora iniziò una ricerca negli        ni micro e nanometriche all’interno      tardi, con la Seconda Rivoluzione
archivi delle Università di Modena        di tessuti biologici. Naturalmente,      Industriale, il carbone comincia ad
e di Magonza (Germania) e del             la stessa metodica può trovare           essere usato per far funzionare le
Royal Free Hospital di Londra per         impiego anche per polveri analoghe       prime vere macchine industriali;
avere reperti autoptici e bioptici di     disperse in altri mezzi quali, ad        allora le fonti fossili, bruciando,
pazienti che soffrissero o avessero       esempio, alimenti o prelievi             iniziarono ad influenzare sensibil-
sofferto di malattie criptogeniche di     ambientali.                              mente l’ambiente.
natura infiammatoria. I materiali                                                     Oggi, la maggior parte dell’inqui-
sui quali iniziò il lavoro di indagi-                                              namento ambientale ed alimentare
ne riguardavano principalmente            Le fonti delle polveri                   da polveri si deve ai motori a scop-
                                                                                                                            Ambiente Risorse Salute n. 110 Settembre/Ottobre 2006




varie forme tumorali e granuloma-                                                  pio, alle fonderie, ai cementifici,
tosi di origine non virale e non bat-       Già nell’introduzione si è detto       agli inceneritori, spesso chiamati
terica, simili in qualche modo al         che la natura è una produttrice di       abusivamente termovalorizzatori,
caso già osservato. In tutti i casi       polveri. Si tratta, di norma, di gra-    alle esplosioni in genere, e giù fino
analizzati, i campioni contenevano        nelli che non scendono sotto le          ad operazioni apparentemente più
micro- e nanoparticolato inorgani-        dimensioni di alcuni micron e,           innocue come quelle di saldatura.
co.                                       salvo casi particolari come, ad          Se le temperature sono elevate,
   Per poter allestire una ricerca più    esempio, le particelle liberate dalle    molte sostanze inorganiche volati-
sistematica, la dottoressa Gatti          rocce amiantifere, non paiono esse-      lizzano per poi ricombinarsi, spesso
chiese ed ottenne un supporto             re dotate di particolare pericolosità    in modo diverso da quello d’origi-
Le vie d’ingresso
                                                                                                                                                 del particolato
                                                                                                                                                    Al Laboratorio di Biomateriali
                                                                                                                                                 dell’Università di Modena, iniziate
                                                                                                                                                 le ricerche, fu subito evidente che il
                                                                                                                                                 particolato micro- e nanometrico è
                                                                                                                                                 in grado di entrare nell’organismo e
                                                                                                                                                 che, almeno in parte, non viene
                                                                                                                                                 affatto eliminato come, invece, si
                                                                                                                                                 era sempre dato per scontato, ben-
                                                                                                                                                 ché nessuna ricerca scientifica
                                                                                                                                                 esaustiva in proposito fosse mai
                                                                                                                                                 stata eseguita e non esistessero ele-
                                                                                                                                                 menti solidi per sostenerlo.
                                                                                                                                                    Risultò altrettanto evidente come
                                                                                                                                                 la via preferenziale d’ingresso di
                                                                                                                                                 tale materiale sia l’inalazione (un
                                                                                                                                                 essere umano respira circa 20 m3
                                                                                                                                                 d’aria al giorno). Le particelle
                                                                                                                                                 sospese vengono inspirate e fini-
                                                                                                                                                 scono (se di dimensioni sufficiente-
                                                                                                                                                 mente ridotte, il che è un’evenienza
                                                        Figura 1 - Globuli rossi con particelle di Fe                                            assolutamente comune) negli
                                                                                                                                                 alveoli polmonari dove, per quanto
                                                        ne, sotto la forma delle particelle             impatto sull’organismo. Se, poi, si      concerne la loro frazione dimensio-
                                                        descritte sopra che, avendo massa               considera che al rifiuto vengono         nalmente grossolana, vale a dire
                                                        piccolissima, si comportano come i              addizionate sostanze chimiche e nel      qualche micron o decina di micron,
                           20                           gas, restando sospese in aria anche             processo s’impiega acqua, e che la       sono di norma fagocitate dai
                                                        per tempi assai lunghi e migrando               combustione comporta una combi-          macrofagi. Una volta divorati que-
                                                        con gli eventi atmosferici anche per            nazione chimica con l’ossigeno           sti corpi estranei, i macrofagi non
                                                        distanze enormi. È necessario sot-              atmosferico, ciò che esce dal pro-       riescono, però, a degradarli né a
                                                        tolineare che quasi mai queste pol-             cesso d’incenerimento è una massa        distruggerli, perché quei granelli
                                                        veri sono biodegradabili, il che                almeno doppia di materiale rispetto      sono costituiti da sostanze non bio-
                                                        significa che, in termini pratici,              a quello che ci si era proposti di       degradabili. Esclusa la frazione che
                                                        sono da considerare eterne. In                  smaltire. Dunque, la pratica è del       i macrofagi riescono a portare a
                                                        aggiunta a questo, non esistono                 tutto illusoria e, di fatto, altro non   livello delle vie respiratorie supe-
                                                        sistemi tecnologici efficaci per atte-          è se non una maniera per moltipli-       riori e ad eliminare tramite l’espet-
                                                        nuarne la pericolosità.                         care la massa di rifiuti e per render-   torazione, morto il macrofago, le
                                                           Tra le fonti odierne d’inquina-              li sicuramente patogeni.                 particelle rimangono dunque nel-
                                                        mento da polveri inorganiche, ne                   In presenza d’insediamenti indu-      l’organismo. Se il particolato è di
                                                        spicca una, quanto meno per inuti-              striali o d’impianti a caldo come        dimensioni nanometriche (da qual-
                                                        lità: l’incenerimento dei rifiuti.              quelli per il trattamento dei rifiuti,   che decimillesimo di millimetro in
                                                        L’illusione che questa pratica offre è          di norma si eseguono indagini sulla      giù) riesce a passare, e lo fa in un
                                                        quella di far scomparire l’immondi-             qualità dell’aria, e queste indagini     minuto, direttamente dall’alveolo
                                                        zia, mentre le leggi naturali, e                sono tese ad individuare inquinanti      polmonare alla circolazione san-
                                                        segnatamente la legge di conserva-              quali, tra molti altri, ossidi di car-   guigna [8]. Dal sangue agli organi il
                                                        zione della massa o di Lavoisier,               bonio e d’azoto, o composti come         passo è breve, soprattutto se si
                                                        c’insegnano che questa scomparsa                gli organoalogeni (per esempio, le       pensa che le nanoparticelle sono in
Ambiente Risorse Salute n. 110 Settembre/Ottobre 2006




                                                        altro non è se non un ingenuo                   diossine, i policlorodibenzofurani o     grado di entrare anche nei globuli
                                                        gioco di prestigio. Nei fatti, quanto           i policlorobifenili). Tra gl’inquinan-   rossi (figura 1), un ottimo cavallo
                                                        s’introduce in un inceneritore, e i             ti, ci sono anche i metalli pesanti, e   di Troia per superare ogni barriera.
                                                        cosiddetti termovalorizzatori non               questi vengono liberati nell’aria           Quale che sia la strategia adotta-
                                                        fanno eccezione, esce invariato                 spesso in forma elementare, per poi      ta per penetrare nei globuli rossi o
                                                        quanto a massa ma trasformato                   raggrupparsi, come si è detto, in        restare, come molto più spesso
                                                        chimicamente in sostanze di gran                particelle solide che non di rado, se    accade, nella frazione plasmatica
                                                        lunga più tossiche rispetto a quelle            la temperatura è sufficientemente        del sangue, entro breve tempo que-
                                                        iniziali e ridotto nella sua parte              alta, formano leghe del tutto casua-     ste particelle vengono sequestrate
                                                        solida in polveri fini, finissime ed            li non catalogate in alcun manuale       da qualche tessuto dell’organismo e
                                                        ultrafini che hanno un grave                    di metallurgia.                          possono finire in fegato, reni, gan-
comuni riscontrate sono i linfomi
                                                                                                non Hodgkin e le leucemie, ma
                                                                                                decisamente notevoli sono anche
                                                                                                malattie neurologiche come fatica
                                                                                                cronica, insonnia, perdita di memo-
                                                                                                ria a breve, morbo di Parkinson e
                                                                                                morbo di Alzheimer, patologie,
                                                                                                queste due ultime, insorgenti in
                                                                                                soggetti insolitamente giovani.
                                                                                                   Dopo l’inalazione, la via d’assun-
                                                                                                zione più frequente per i micro- e
                                                                                                nanodetriti è l’ingestione. Le parti-
                                                                                                celle che fluttuano in aria, prima o
                                                                                                poi cadono a terra, depositandosi
                                                                                                su frutta e verdura, che sono ali-
                                                                                                mento per l’uomo, e sull’erba, che è
                                                                                                cibo per gli animali. Nell’apparato
                                                                                                digerente si possono trovare parti-
                                                                                                celle inorganiche delle dimensioni
                                                                                                di 40-50 micron (figura 3) o anche
                                                                                                più grandi che né l’acqua, né gli
                                                                                                enzimi, né l’acidità dello stomaco
Figura 2 - Epatocita con particelle nel nucleo.                                                 sono in grado di dissolvere. Anche
                                                                                                l’apparato digerente lascia transita-
                                                                                                re con una certa libertà il particola-
gli linfatici, cervello o altri organi.           migliaia di persone soffrono di               to che, come avviene per quello
Uno studio del 2004 ha accertato                  malattie che hanno grande proba-              inalato, entra nel sangue e nei vasi
che nanoparticelle assunte per ina-               bilità di essere state causate dall’e-        linfatici, seguendo poi sorte analo-
lazione possono raggiungere il cer-               sposizione e dalle immense quanti-            ga all’altro. In questo caso, particel-   21
vello percorrendo gli assoni delle                tà delle polveri più varie che le             le relativamente grossolane posso-
cellule nervose [9]. Aggrava la                   esplosioni e i crolli hanno generato.         no restare imprigionate nel tessuto
situazione il fatto che il particolato,           Le patologie oncologiche più                  della parete gastrica o intestinale.
oltre a non essere biodegradabile, è
anche non biocompatibile, il che
significa che è, per definizione,
patogenico, cioè capace d’innescare
una malattia. Come avviene per un
qualsiasi corpo estraneo, l’organi-
smo reagisce alla presenza indesi-
derabile di quei minuscoli granelli
di polvere con uno stato infiamma-
torio; tale reazione diventa visibile
quando la concentrazione dei detri-
ti è abbastanza elevata. Ma quando
i granelli sono nanometrici, ecco
che sono capaci di penetrare in pro-
fondità nelle cellule, fino all’inter-
no del nucleo (figura 2) senza che
la cellula percepisca la loro presen-
                                                                                                                                           Ambiente Risorse Salute n. 110 Settembre/Ottobre 2006




za, tanto che la membrana resta
integra e la cellula vitale e capace
di riprodursi.
   Una sorta di laboratorio per l’os-
servazione delle patologie da inala-
zione è offerto da New York, dove il
gruppo del Laboratorio Nanodia-
gnostics di Modena è impegnato
nello studio di chi ha prestato soc-
corso dopo l’11 settembre 2001.
Nella zona, diverse centinaia di                  Figura 3 - Adenocarcinoma con microparticella di Zirconio da 50 micron.
Una situazione in cui inalazione      avvicina sempre più alla verità con       to, mentre dove erano stati impian-
                                                        ed ingestione sono vie di assunzio-      il crescere dei numeri. Benché il         tati i dischetti si notava solo una
                                                        ne ugualmente importanti sono le         gruppo di Modena raccolga da anni         innocua fibrosi. Interessante è
                                                        zone teatro di guerra e le località      dati sempre coerenti e mai contrad-       anche notare come le particelle
                                                        limitrofe, pur non coinvolte negli       dittori, non è possibile affermare di     ceramiche iniettate si fossero
                                                        scontri bellici. Il gruppo di Modena     avere una quantità sufficiente di         agglomerate, comportandosi quali
                                                        è impegnato nelle ricerche sulle         casi (ad oggi, ottobre 2006, i casi di    particelle non più nanometriche,
                                                        sindromi cosiddette del Golfo e dei      cancro esaminati sono circa 600)          ma micrometriche, e non avessero
                                                        Balcani, che affliggono militari e       per avere il diritto di affermare che     dato origine ad una forma tumora-
                                                        civili allo stesso modo, nelle zone      la relazione esiste con certezza          le o, almeno, non ne avessero avuto
                                                        dell’Iraq e della ex-Jugoslavia.         assoluta.                                 il tempo.
                                                        Secondo quanto finora rilevato [10]         Tuttavia, una delle basi scientifi-       Un altro fondamento scientifico
                                                        [11], i soggetti impegnati in quelle     che per valutare la bontà di una          nella valutazione di un modello è la
                                                        zone si ammalano non tanto per la        teoria è la sua capacità di predire i     sua capacità di spiegare i fenomeni,
                                                        radioattività dell’uranio impoverito     fenomeni. Nei casi in cui si è pre-       e non c’è dubbio che la teoria
                                                        contenuto in certi proiettili ed in      sentata la possibilità di conoscere       nanopatologica spiega con chiarez-
                                                        certe bombe (al più, la radioattività    dati rilevanti in nanopatologie, è        za l’origine di non poche affezioni
                                                        potrebbe essere una concausa), o         stato possibile predire con precisio-     criptogeniche. Ora lo studio proce-
                                                        per la tossicità dell’uranio, bensì      ne l’istaurarsi di una malattia. In       de per approfondire la comprensio-
                                                        per l’inalazione e l’ingestione di       molte circostanze, poi, semplice-         ne dei meccanismi biologici coin-
                                                        enormi quantità di polveri sottili e     mente esaminando con la metodo-           volti nella connessione tra causa ed
                                                        sottilissime che ogni esplosione ad      logia descritta un campione patolo-       effetto. Un nuovo progetto europeo,
                                                        alta temperatura sviluppa; le tem-       gico, il gruppo è stato in grado di       denominato DIPNA e coordinato
                                                        perature raggiunte in presenza di        ricostruire le condizioni d’inquina-      dalla dottoressa Gatti, è chiamato a
                                                        uranio, durante le esplosioni, supe-     mento in cui il soggetto è vissuto,       far luce su diversi aspetti, ancora
                                                        rano i 3.000 °C, causando la volati-     fino ad individuare quale fosse la        ignorati.
                                                        lizzazione di bersaglio e proiettile     marca di sigarette che questi even-
                                                        insieme. Questi materiali si ricon-      tualmente fuma o ha fumato. Fra le
                           22                           densano velocemente in atmosfera         tante, una prova per tutte sulla          Le leggi che regolano
                                                        sotto forma di micro- e nanoparti-       capacità di previsione della nuova        le nanoparticelle
                                                        colato che, come tutte le polveri        branca scientifica è quanto accadu-
                                                        simili, resta in sospensione per         to poco dopo il crollo delle Torri
                                                                                                                                           nell’organismo
                                                        tempi anche molto lunghi e può           Gemelle a New York. Allora il grup-          Agli ordini di grandezza delle
                                                        essere inalato, depositandosi, infi-     po previde correttamente che entro        particelle in questione, soprattutto
                                                        ne, lentamente al suolo, ricadendo       qualche anno un numero grandissi-         quelli nanometrici, le leggi della
                                                        sui prodotti commestibili della          mo di persone scampate al crollo,         biologia classica non funzionano
                                                        terra. Poi, basta un refolo di vento     ma coinvolte per giorni o mesi nel-       più, così come la fisica di Newton
                                                        per risollevare la polvere e ricomin-    l’ambiente dove aleggiavano enor-         non è capace di spiegare il compor-
                                                        ciare il ciclo.                          mi quantità di polveri, si sarebbero      tamento degli atomi o della luce e,
                                                           Esistono ulteriori, seppur meno       ammalate di patologie simili a            anzi, questi comportamenti vedreb-
                                                        frequenti, vie d’ingresso nell’orga-     quelle di cui soffrono i reduci dalle     be come assurdi. Dal punto di vista
                                                        nismo. L’ipotesi di un passaggio di      guerre del Golfo e dei Balcani. A         biologico, queste entità non si com-
                                                        particelle attraverso la pelle, in       quanto risulta da comunicazioni           portano né come oggetti di dimen-
                                                        relazione all’uso di particolato in      non ufficiali risalenti all’inizio del    sioni più grossolane né come ioni,
                                                        alcune creme cosmetiche, a tutt’og-      2005, i soggetti che si sono effetti-     nozione, quest’ultima, che riesce
                                                        gi, non pare essere dimostrata suf-      vamente ammalati dovrebbero               piuttosto ostica ai tossicologi clas-
                                                        ficientemente, quanto meno in pre-       essere circa 400.000, ma i numeri         sici.
                                                        senza di una pelle integra.              sono in sicuro aumento.                      Alla tossicità, che potremmo defi-
                                                                                                    Altro esempio da considerare è         nire chimica, di un determinato
Ambiente Risorse Salute n. 110 Settembre/Ottobre 2006




                                                                                                 l’esperimento [12], eseguito qualche      materiale si sovrappone un effetto
                                                        Relazione tra presenza                   anno fa su una popolazione di ratti,      deleterio di natura fisica, dovuto
                                                        di polveri e incidenza                   con l’iniezione nel sottocute di una      alla presenza di un corpo estraneo
                                                                                                 metà della loro schiena, di nano-         di dimensioni tali da poter interfe-
                                                        della malattia                           particelle metalliche e ceramiche e       rire con i tessuti a livello cellulare e
                                                          La domanda che sorge spontanea         l’impianto, nell’altra metà, di           subcellulare. I due effetti combinati
                                                        è: esiste una relazione causa-effet-     dischetti relativamente grandi degli      sinergicamente danno luogo a rea-
                                                        to certa tra la presenza di particelle   stessi materiali. Entro sei mesi, tutti   zioni biologiche mai indagate
                                                        e malattia?                              i ratti mostrarono segni evidentissi-     prima, che per non essere fraintese
                                                          Una delle basi della scienza medi-     mi di rabdomiosarcoma nella metà          necessitano di un approccio medico
                                                        ca è la statistica, e la statistica si   dove era stato iniettato il particola-    innovativo e scevro di preconcetti.
Come regola generale, più una             A questo punto, per valutare la        posto, quest’ultimo, che attualmen-
particella è piccola, più è aggressi-     nocività delle micro- e nanoparti-        te non sussiste.
va, ma questa aggressività non si         celle bisogna considerare un certo           Per ora il metodo più efficace è la
accresce in maniera analogica con         numero di fattori.                        prevenzione.
il diminuire delle dimensioni. La            Probabilmente, il fattore più             È opportuno per prima cosa cer-
cosa risulta evidente se si prendono      importante è la loro qualità di corpi     care di non creare particolato o,
in considerazione le PM 2,5, vale a       estranei, elementi, cioè, che l’orga-     quanto meno, di non crearne trop-
dire il particolato sospeso in atmo-      nismo vede come nemici e che, per         po, e poi occorre difenderci da
sfera il cui diametro aerodinamico        questo, combatte, cercando di             quello esistente. Esistono forme di
medio è uguale o inferiore a 2,5          distruggerli o, alla peggio, d’isolar-    prevenzione che non costano nulla
micron. A quanto risulta dagli studi      li. In ambedue i casi, non dimenti-       e che non sono attuate solo per
citati, un incremento nella concen-       cando mai che quegli oggetti così         ignoranza o per incuria. Basterebbe
trazione atmosferica di questo            piccoli non sono né biocompatibili        coprire con un foglio di plastica la
materiale comporta un incremento          né biodegradabili, il risultato è una     verdura esposta dai negozi sulla
parallelo nella mortalità cardioge-       condizione patologica non necessa-        strada per veder cadere drastica-
na. Non altrettanto accade per le         riamente evidente, o semplicemente        mente la quantità di particelle in
polveri PM10 (particolato con dia-        non evidente subito o, magari, mai        quegli alimenti (le nanoparticelle
metro aerodinamico medio pari o           evidente, dal punto di vista clinico.     cadute su un cavolo non possono
inferiore a 10 micron). In questo            È ovvio che la composizione chi-       affatto essere eliminate con il
secondo caso sembra non esistere          mica è di grande importanza nel           lavaggio). Oppure basterebbe che il
una correlazione diretta tra i due        determinare la tossicità della parti-     macellaio, una volta affilato il col-
fenomeni.                                 cella: che il mercurio sia più vele-      tello sulla cote, non tagliasse subi-
   Malauguratamente, ciò che viene        noso del ferro o il piombo del sodio      to la carne ma passasse il coltello
controllato per legge è la concentra-     è nozione comune. Occorre, poi,           su di un panno e lo lavasse.
zione di PM10 presente in atmosfe-        prestare attenzione alle eventuali        Oppure, ancora, basterebbe che i
ra; controllo, questo, effettuato per     trasformazioni cui il particolato         saldatori non portassero a casa
via gravimetrica. Questo metodo di        metallico sequestrato in un tessuto       gl’indumenti da lavoro e indossas-
misura ha scarso significato se dalla     può andare incontro. Non sono da          sero un copricapo e una mascheri-
misura si vogliono ricavare indica-       escludere, infatti, fenomeni di cor-      na (non quelle usate negli ospedali,     23
zioni circa l’effetto nocivo sull’orga-   rosione con conseguente alterazio-        quasi del tutto inefficaci per questo
nismo di quel tipo d’inquinamento.        ne della tossicità dell’elemento.         scopo). E che dire, poi, delle colture
Ciò di cui si dovrebbe tenere conto è        Sono importanti, poi, le dimen-        cresciute ai margini delle autostra-
il numero di particelle e la loro         sioni del particolato e la velocità di    de o vicino agli inceneritori o a
dimensione, ricordando che più que-       inalazione o ingestione, poiché più       certi insediamenti industriali? E,
ste sono piccole, più sono deleterie.     l’introduzione è rapida e più alta è      infine, perché usare tanti sacchetti
Ora, disponendo di una particella         la concentrazione, maggiore è la          di plastica quando con una sporta
idealmente sferica del diametro di 10     pericolosità. Infine, senza entrare in    si potrebbe ottenere lo stesso servi-
micron, per elementari motivi geo-        ulteriori particolari, la forma è ele-    zio molte volte? Tutti questi conte-
metrici potrebbero essere ricavate da     mento da considerare. Particelle a        nitori finiscono in gran parte
queste 64 particelle sferiche di dia-     forma di ago, come, ad esempio,           negl’inceneritori, avidi di plastica
metro 2,5 micron, o 1.000 di diame-       quelle di amianto, sono assai più         che produce calore nella combu-
tro 1 micron o 1.000.000 di diame-        penetranti di quelle tondeggianti.        stione, alimentando una forma
tro 0,1 micron. Poiché la legge valu-                                               assai grave d’inquinamento da par-
ta solo la massa, il risultato sarà che                                             ticolato.
una particella da 10 micron o             Prevenzione e regole
1.000.000 di particelle da 0,1 micron     di comportamento
sono perfettamente equivalenti. Dal                                                 Conclusioni
punto di vista scientifico, invece, si       È possibile per il corpo umano
avrà, da una parte, l’impatto con         liberarsi da queste presenze estra-         La conoscenza acquisita nel
                                                                                                                              Ambiente Risorse Salute n. 110 Settembre/Ottobre 2006




l’organismo di un’innocua particella      nee, una volta assorbite? Al              campo della nanopatologia impone
grossolana e, dall’altra, 1.000.000       momento, la risposta è negativa.          una ricerca più approfondita in
d’impatti di particelle incomparabil-     Questo, però, non significa affatto       questa branca della scienza che sta
mente più penetranti. Così, i con-        che non esistano o non possano            aprendo un vero e proprio universo
trolli di legge sono di scarso interes-   esistere sistemi artificiali utili allo   nel campo della medicina. Se l’u-
se, sviano da quello che dovrebbe         scopo, come fu, ad esempio, qual-         manità di oggi vorrà lasciare un
essere l’obiettivo da perseguire e        che decennio fa, l’emodialisi per i       mondo meno invivibile alla genera-
rischiano di indurre a ritenere, del      pazienti nefropatici.                     zione che verrà, dovrà liberarsi di
tutto fallacemente, che l’aria di oggi       Per studiare questi sistemi, occor-    troppi preconcetti privi di base
sia in qualche modo più pulita di         re ampliare i team di studio e dis-       scientifica e, bisogna ammetterlo,
quella di alcuni anni fa.                 porre di adeguato capitale, presup-       d’interessi come quelli legati al
grande affare degl’inceneritori nel              [4] Gatti A.M., S. Montanari, Retrieval     Vanquickenborne, D. Dinsdale, M. Thomeer,
nostro Paese che rischiano di con-            Analysis of Clinical Explanted Vena            M.F. Hoylaerts, H. Vanbilloen, L.
durci ad un punto di non ritorno.             Cava Filters, J Biomed Mat Res Part B:         Mortelmans, B. Nemery. 2002. Passage of
                                              Appl Biomater 77B:307-314, 2006.               inhaled particles into the blood circulation
                                                 [5] Ballestri M., A. Baraldi, A.M. Gatti,   in humans. Circulation 105 (4): 411-414].
Bibliografia                                  L. Furci, A. Bagni, P. Loria, R.M. Rapanà,        [9] Oberdörster, G., Z. Sharp, V.
                                              N. Carulli, A. Albertazzi, Liver and           Atudorei, A. Elder, R. Gelein, W. Kreyling
   [1] Schulz, H., Harder, V., Ibald-Mulli,   Kidney Foreign Bodies Granulomatosis           and C. Cox (2004) Translocation of inha-
A., Khandoga, A., Koenig, W., Krombach,       in a Patient with Malocclusion, Bruxism        led ultrafine particles to the brain.
F., Radykewitz, R., Stampfl, A., Thorand,     and      Worn        Dental      Prosthesis,   Inhalation Toxicology 16 437-445]
B., Peters, A., Cardiovascular effects of     Gastroenterology 2001,121:1234-38.                [10] Gatti, A.M., S. Montanari, The so-
fine and ultrafine particles. J. Aerosol         [6] Gatti, A.M., M. Ballestri, A. Bagni,    called Balkan Syndrome: a bioenginee-
Med. 2005, 18, 1-22.                          Granulomatosis associated to porcelain         ring approach, 2004, www.idust.net/Docs
   [2] Montanari S., Malattia tromboem-       wear debris, American Journal of               /Nanoparticles01.htm.
bolica e filtri cavali, Ed. C. Rabbia, G.     Dentistry, Vol. 15, No. 6, December 2002.         [11] Gatti, A., L’inquinamento bellico
Emanuelli, 90-140 (2000) Minerva                 [7] Armaroli, N., Po, C., Centrali ter-     come causa di nanopatologie capitolo del
Medica, Torino.                               moelettriche a gas naturale. Produzione        libro URANIO, M.I.R. Edizioni, novembre
   [3] Emanuelli G., A.M. Gatti, A. Cigada,   di particolato primario e secondario.          2005 pag. 6-35, ISBN 88-88282-70X.
M.F. Brunella, Physico-chemical obser-        RICHMac Magazine - Novembre 2003-                 [12] Studio in pubblicazione.
vations on a failed Greenfield vena cava      45-51.
filter, J Cardiovasc Surg 1995;36:121-5.         [8] Nemmar, A., P.H.M. Hoet, B.

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  • 1. Inquinamento e Salute Nanopatologie: cause ambientali e possibilità di indagine Stefano Montanari*, Antonietta M. Gatti** * Nanodiagnostics, Via E. Fermi 1/L, 41057 San Vito (Modena) ** Laboratorio di Biomateriali, Università di Modena e Reggio Emilia Introduzione sempre stato un argomento studia- zione succinta, le nanopatologie to con relativamente scarso appro- sono le malattie provocate da L’uomo è sempre vissuto in un fondimento. La medicina, soprat- micro- e, soprattutto, nanoparticel- ambiente polveroso: i vulcani, l’e- tutto quella del lavoro, se ne occu- le inorganiche che riescono a pene- rosione delle rocce, la sabbia di pa da lungo tempo descrivendo trare nell’organismo, umano o ani- deserti e spiagge trasportata dal alcune affezioni a carico dei pol- male che sia, sortendo effetti i cui vento, gl’incendi boschivi, sono moni quali la silicosi, l’asbestosi, la meccanismi in gran parte ancora tutte fonti naturali di polveri più o talcosi e l’antracosi, classificandole da indagare e indipendenti dall’ori- meno fini. A seconda della loro come pneumoconiosi ed osservan- gine delle particelle. dimensione, questi minuscoli gra- do le formazioni fibrotiche nodula- nelli restano più o meno a lungo in ri che queste provocano, ma non 18 sospensione in atmosfera e possono molto di più. Il lavoro del gruppo essere trasportati per migliaia di È di recente che, nello stesso di Modena chilometri. Le sabbie sahariane ambito medico, si comincia a ren- arrivano non raramente in Europa dersi conto che le polveri possono Nel 1990, il Laboratorio di e sono le responsabili delle piogge essere responsabili di ben altro e Biomateriali dell’Università di rosse che di tanto in tanto cadono che l’incremento vertiginoso della Modena, fondato e diretto dalla sui nostri territori. Le stesse sabbie, loro concentrazione in atmosfera dottoressa Antonietta Gatti, si pur non essendo particolarmente va di pari passo con l’incremento di trovò ad investigare sulla causa fini dal punto di vista granulome- affezioni, per esempio, di natura della rottura di un filtro cavale [2] trico, si trovano al di là dell’Oceano cardiovascolare [1], e che comin- all’interno della vena cava di un Atlantico, sulle coste orientali sta- ciano anche ad essere fortemente paziente. La causa della rottura fu tunitensi, e risultano particolar- sospette malattie tumorali, malattie presto individuata, ma la successi- mente visibili alle Isole Bahamas neurologiche, malattie della sfera va analisi, eseguita con sistemi di dove spiccano per colore sulle sessuale e malformazioni fetali. microscopia elettronica, rivelò rocce vulcaniche native. Anche il vistoso aumento delle qualcosa di molto strano: la pre- Ma se la Natura è responsabile di patologie allergiche, specie a livel- senza, sulle superfici di rottura di una certa quota delle polveri che si lo pediatrico, o di sensibilizzazione quell’oggetto, di elementi, come il trovano nell’ambiente, è l’uomo potrebbe essere correlato a fenome- titanio, che non fanno parte del- con le sue attività ad esserne il ni d’inquinamento ambientale o a l’organismo umano né entrano grande produttore. prodotti d’uso comune quale, ad nella composizione di quel disposi- Restando in sospensione, è inevi- esempio, il cemento cui vengono tivo particolare fatto d’acciaio Ambiente Risorse Salute n. 110 Settembre/Ottobre 2006 tabile che le polveri siano inalate sempre più spesso addizionate le inossidabile [3]. insieme con l’aria e, cadendo al ceneri che residuano da processi di Un paio d’anni più tardi, allo suolo, è altrettanto inevitabile che combustione di rifiuti. stesso laboratorio si presentò un queste finiscano su frutta, verdura Le nanopatologie, pur coinvol- caso del tutto analogo e, ancora e foraggio, entrando così nella gendo non pochi campi della medi- una volta, furono trovati elementi catena alimentare di uomini e ani- cina, sono argomento senza dubbio estranei sia ai tessuti umani sia alla mali. nuovo al di fuori di ambiti scienti- lega metallica del filtro, quali allu- Come interagiscano queste pol- fici molto particolari e ancora riser- minio e titanio [4]. veri con l’organismo, quali effetti vati agli addetti ai lavori. In seguito, alla fine del 1997, si provochino, se mai hanno effetti, è Volendo offrire una loro defini- presentò l’occasione di esaminare i
  • 2. reperti bioptici epatici e renali di un finanziario dalla Comunità per la salute umana, se non altro paziente che da oltre otto anni sof- Europea, e il progetto (QLRT-2002- per la loro concentrazione, tutto friva di febbre intermittente unita a 147), che coinvolse anche le sommato scarsa. gravi compromissioni al fegato e, Università di Magonza e di È l’uomo, come accennato sopra, soprattutto, ai reni, senza che nes- Cambridge, la FEI (già appartenen- ad essere responsabile di una quota suno fosse in grado di stabilire l’o- te al gruppo Philips) e la Biomatech soverchiante d’inquinamento, tanto rigine dei sintomi. La biopsia di (azienda privata di ricerca france- per quantità quanto, e soprattutto, fegato e reni rivelò la presenza di se), fu battezzato “Nanopathology”, per pericolosità. una granulomatosi, non batterica e indicando con quel neologismo lo Se si dovesse caratterizzare la non virale, classificata come cripto- studio delle patologie indotte da specie umana rispetto a qualsiasi genica. Con grande sorpresa, in micro- e nanoparticelle. altro animale, basterebbe indicarla seguito alle analisi eseguite fu evi- come la sola inquinante e in dis- dente che quei tessuti contenevano equilibrio con la natura che popoli micro- e nanoparticelle di materia- L’indagine microscopica il Pianeta. In effetti, l’uomo ha le ceramico, un materiale identico a cominciato ad inquinare nel quello che costituiva la protesi den- In parte con i fondi della momento in cui ha imparato ad taria, estremamente usurata, che il Comunità Europea e in parte con accendere il fuoco poiché, di fatto, paziente portava. Quello che era fondi privati, fu possibile acquista- ogni combustione è fonte di parti- avvenuto era abbastanza semplice: re un microscopio elettronico a colato primario e secondario e di i detriti che la protesi produceva a scansione ambientale (ESEM) una quantità di gas più o meno causa di una cattiva occlusione e, accessoriato con uno spettroscopio aggressivi per l’organismo [7]. Ma dunque, di una scorretta mastica- a raggi X a dispersione d’energia la tecnologia delle alte temperature, zione e di un tentativo maldestro di (EDS) e fu approntata una metodica quelle temperature che producono aggiustamento erano stati inghiot- ad hoc per gli scopi della ricerca. Il particolato fine e finissimo, è titi per otto anni. Poi, questi detriti principale vantaggio offerto diventata disponibile su grande erano in qualche modo finiti nel dall’ESEM è la possibilità di osser- scala solo in tempi relativamente fegato e nei reni dove erano rima- vare campioni biologici vitali in recenti e viene utilizzata, in parti- sti, provocando una granulomatosi condizioni ambientali, evitando il colare, per produrre energia. La che si era aggravata tanto da con- trattamento sotto vuoto (che fareb- stessa energia che, oggi, generata 19 durre i medici a prevedere per il be evaporare il contenuto d’acqua e in gran parte per combustione, è paziente un trattamento emodialiti- ucciderebbe i tessuti), la ricopertura stata fornita, per quasi tutto il co cronico che pareva ormai immi- con metalli o carbone e, quindi, tempo trascorso dall’uomo sulla nente ed inevitabile. Rimossa la l’introduzione d’inquinanti. Terra, dai muscoli propri e da quel- protesi e trattato il soggetto con L’utilizzo dell’EDS, invece, permette li degli animali. La combustione un’opportuna terapia cortisonica, i di eseguire un’analisi elementare comincia ad essere impiegata in sintomi si stabilizzarono e anche focalizzata sul campione. La pecu- grande stile solo nella cosiddetta regredirono in parte, per cui non fu liarità della indagine condotta, Prima Rivoluzione Industriale, con necessario ricorrere all’emodialisi dunque, consiste nell’osservazione lo sfruttamento dell’acqua trasfor- [5] [6]. di polveri inorganiche di dimensio- mata in vapore; pochi decenni più Allora iniziò una ricerca negli ni micro e nanometriche all’interno tardi, con la Seconda Rivoluzione archivi delle Università di Modena di tessuti biologici. Naturalmente, Industriale, il carbone comincia ad e di Magonza (Germania) e del la stessa metodica può trovare essere usato per far funzionare le Royal Free Hospital di Londra per impiego anche per polveri analoghe prime vere macchine industriali; avere reperti autoptici e bioptici di disperse in altri mezzi quali, ad allora le fonti fossili, bruciando, pazienti che soffrissero o avessero esempio, alimenti o prelievi iniziarono ad influenzare sensibil- sofferto di malattie criptogeniche di ambientali. mente l’ambiente. natura infiammatoria. I materiali Oggi, la maggior parte dell’inqui- sui quali iniziò il lavoro di indagi- namento ambientale ed alimentare ne riguardavano principalmente Le fonti delle polveri da polveri si deve ai motori a scop- Ambiente Risorse Salute n. 110 Settembre/Ottobre 2006 varie forme tumorali e granuloma- pio, alle fonderie, ai cementifici, tosi di origine non virale e non bat- Già nell’introduzione si è detto agli inceneritori, spesso chiamati terica, simili in qualche modo al che la natura è una produttrice di abusivamente termovalorizzatori, caso già osservato. In tutti i casi polveri. Si tratta, di norma, di gra- alle esplosioni in genere, e giù fino analizzati, i campioni contenevano nelli che non scendono sotto le ad operazioni apparentemente più micro- e nanoparticolato inorgani- dimensioni di alcuni micron e, innocue come quelle di saldatura. co. salvo casi particolari come, ad Se le temperature sono elevate, Per poter allestire una ricerca più esempio, le particelle liberate dalle molte sostanze inorganiche volati- sistematica, la dottoressa Gatti rocce amiantifere, non paiono esse- lizzano per poi ricombinarsi, spesso chiese ed ottenne un supporto re dotate di particolare pericolosità in modo diverso da quello d’origi-
  • 3. Le vie d’ingresso del particolato Al Laboratorio di Biomateriali dell’Università di Modena, iniziate le ricerche, fu subito evidente che il particolato micro- e nanometrico è in grado di entrare nell’organismo e che, almeno in parte, non viene affatto eliminato come, invece, si era sempre dato per scontato, ben- ché nessuna ricerca scientifica esaustiva in proposito fosse mai stata eseguita e non esistessero ele- menti solidi per sostenerlo. Risultò altrettanto evidente come la via preferenziale d’ingresso di tale materiale sia l’inalazione (un essere umano respira circa 20 m3 d’aria al giorno). Le particelle sospese vengono inspirate e fini- scono (se di dimensioni sufficiente- mente ridotte, il che è un’evenienza Figura 1 - Globuli rossi con particelle di Fe assolutamente comune) negli alveoli polmonari dove, per quanto ne, sotto la forma delle particelle impatto sull’organismo. Se, poi, si concerne la loro frazione dimensio- descritte sopra che, avendo massa considera che al rifiuto vengono nalmente grossolana, vale a dire piccolissima, si comportano come i addizionate sostanze chimiche e nel qualche micron o decina di micron, 20 gas, restando sospese in aria anche processo s’impiega acqua, e che la sono di norma fagocitate dai per tempi assai lunghi e migrando combustione comporta una combi- macrofagi. Una volta divorati que- con gli eventi atmosferici anche per nazione chimica con l’ossigeno sti corpi estranei, i macrofagi non distanze enormi. È necessario sot- atmosferico, ciò che esce dal pro- riescono, però, a degradarli né a tolineare che quasi mai queste pol- cesso d’incenerimento è una massa distruggerli, perché quei granelli veri sono biodegradabili, il che almeno doppia di materiale rispetto sono costituiti da sostanze non bio- significa che, in termini pratici, a quello che ci si era proposti di degradabili. Esclusa la frazione che sono da considerare eterne. In smaltire. Dunque, la pratica è del i macrofagi riescono a portare a aggiunta a questo, non esistono tutto illusoria e, di fatto, altro non livello delle vie respiratorie supe- sistemi tecnologici efficaci per atte- è se non una maniera per moltipli- riori e ad eliminare tramite l’espet- nuarne la pericolosità. care la massa di rifiuti e per render- torazione, morto il macrofago, le Tra le fonti odierne d’inquina- li sicuramente patogeni. particelle rimangono dunque nel- mento da polveri inorganiche, ne In presenza d’insediamenti indu- l’organismo. Se il particolato è di spicca una, quanto meno per inuti- striali o d’impianti a caldo come dimensioni nanometriche (da qual- lità: l’incenerimento dei rifiuti. quelli per il trattamento dei rifiuti, che decimillesimo di millimetro in L’illusione che questa pratica offre è di norma si eseguono indagini sulla giù) riesce a passare, e lo fa in un quella di far scomparire l’immondi- qualità dell’aria, e queste indagini minuto, direttamente dall’alveolo zia, mentre le leggi naturali, e sono tese ad individuare inquinanti polmonare alla circolazione san- segnatamente la legge di conserva- quali, tra molti altri, ossidi di car- guigna [8]. Dal sangue agli organi il zione della massa o di Lavoisier, bonio e d’azoto, o composti come passo è breve, soprattutto se si c’insegnano che questa scomparsa gli organoalogeni (per esempio, le pensa che le nanoparticelle sono in Ambiente Risorse Salute n. 110 Settembre/Ottobre 2006 altro non è se non un ingenuo diossine, i policlorodibenzofurani o grado di entrare anche nei globuli gioco di prestigio. Nei fatti, quanto i policlorobifenili). Tra gl’inquinan- rossi (figura 1), un ottimo cavallo s’introduce in un inceneritore, e i ti, ci sono anche i metalli pesanti, e di Troia per superare ogni barriera. cosiddetti termovalorizzatori non questi vengono liberati nell’aria Quale che sia la strategia adotta- fanno eccezione, esce invariato spesso in forma elementare, per poi ta per penetrare nei globuli rossi o quanto a massa ma trasformato raggrupparsi, come si è detto, in restare, come molto più spesso chimicamente in sostanze di gran particelle solide che non di rado, se accade, nella frazione plasmatica lunga più tossiche rispetto a quelle la temperatura è sufficientemente del sangue, entro breve tempo que- iniziali e ridotto nella sua parte alta, formano leghe del tutto casua- ste particelle vengono sequestrate solida in polveri fini, finissime ed li non catalogate in alcun manuale da qualche tessuto dell’organismo e ultrafini che hanno un grave di metallurgia. possono finire in fegato, reni, gan-
  • 4. comuni riscontrate sono i linfomi non Hodgkin e le leucemie, ma decisamente notevoli sono anche malattie neurologiche come fatica cronica, insonnia, perdita di memo- ria a breve, morbo di Parkinson e morbo di Alzheimer, patologie, queste due ultime, insorgenti in soggetti insolitamente giovani. Dopo l’inalazione, la via d’assun- zione più frequente per i micro- e nanodetriti è l’ingestione. Le parti- celle che fluttuano in aria, prima o poi cadono a terra, depositandosi su frutta e verdura, che sono ali- mento per l’uomo, e sull’erba, che è cibo per gli animali. Nell’apparato digerente si possono trovare parti- celle inorganiche delle dimensioni di 40-50 micron (figura 3) o anche più grandi che né l’acqua, né gli enzimi, né l’acidità dello stomaco Figura 2 - Epatocita con particelle nel nucleo. sono in grado di dissolvere. Anche l’apparato digerente lascia transita- re con una certa libertà il particola- gli linfatici, cervello o altri organi. migliaia di persone soffrono di to che, come avviene per quello Uno studio del 2004 ha accertato malattie che hanno grande proba- inalato, entra nel sangue e nei vasi che nanoparticelle assunte per ina- bilità di essere state causate dall’e- linfatici, seguendo poi sorte analo- lazione possono raggiungere il cer- sposizione e dalle immense quanti- ga all’altro. In questo caso, particel- 21 vello percorrendo gli assoni delle tà delle polveri più varie che le le relativamente grossolane posso- cellule nervose [9]. Aggrava la esplosioni e i crolli hanno generato. no restare imprigionate nel tessuto situazione il fatto che il particolato, Le patologie oncologiche più della parete gastrica o intestinale. oltre a non essere biodegradabile, è anche non biocompatibile, il che significa che è, per definizione, patogenico, cioè capace d’innescare una malattia. Come avviene per un qualsiasi corpo estraneo, l’organi- smo reagisce alla presenza indesi- derabile di quei minuscoli granelli di polvere con uno stato infiamma- torio; tale reazione diventa visibile quando la concentrazione dei detri- ti è abbastanza elevata. Ma quando i granelli sono nanometrici, ecco che sono capaci di penetrare in pro- fondità nelle cellule, fino all’inter- no del nucleo (figura 2) senza che la cellula percepisca la loro presen- Ambiente Risorse Salute n. 110 Settembre/Ottobre 2006 za, tanto che la membrana resta integra e la cellula vitale e capace di riprodursi. Una sorta di laboratorio per l’os- servazione delle patologie da inala- zione è offerto da New York, dove il gruppo del Laboratorio Nanodia- gnostics di Modena è impegnato nello studio di chi ha prestato soc- corso dopo l’11 settembre 2001. Nella zona, diverse centinaia di Figura 3 - Adenocarcinoma con microparticella di Zirconio da 50 micron.
  • 5. Una situazione in cui inalazione avvicina sempre più alla verità con to, mentre dove erano stati impian- ed ingestione sono vie di assunzio- il crescere dei numeri. Benché il tati i dischetti si notava solo una ne ugualmente importanti sono le gruppo di Modena raccolga da anni innocua fibrosi. Interessante è zone teatro di guerra e le località dati sempre coerenti e mai contrad- anche notare come le particelle limitrofe, pur non coinvolte negli dittori, non è possibile affermare di ceramiche iniettate si fossero scontri bellici. Il gruppo di Modena avere una quantità sufficiente di agglomerate, comportandosi quali è impegnato nelle ricerche sulle casi (ad oggi, ottobre 2006, i casi di particelle non più nanometriche, sindromi cosiddette del Golfo e dei cancro esaminati sono circa 600) ma micrometriche, e non avessero Balcani, che affliggono militari e per avere il diritto di affermare che dato origine ad una forma tumora- civili allo stesso modo, nelle zone la relazione esiste con certezza le o, almeno, non ne avessero avuto dell’Iraq e della ex-Jugoslavia. assoluta. il tempo. Secondo quanto finora rilevato [10] Tuttavia, una delle basi scientifi- Un altro fondamento scientifico [11], i soggetti impegnati in quelle che per valutare la bontà di una nella valutazione di un modello è la zone si ammalano non tanto per la teoria è la sua capacità di predire i sua capacità di spiegare i fenomeni, radioattività dell’uranio impoverito fenomeni. Nei casi in cui si è pre- e non c’è dubbio che la teoria contenuto in certi proiettili ed in sentata la possibilità di conoscere nanopatologica spiega con chiarez- certe bombe (al più, la radioattività dati rilevanti in nanopatologie, è za l’origine di non poche affezioni potrebbe essere una concausa), o stato possibile predire con precisio- criptogeniche. Ora lo studio proce- per la tossicità dell’uranio, bensì ne l’istaurarsi di una malattia. In de per approfondire la comprensio- per l’inalazione e l’ingestione di molte circostanze, poi, semplice- ne dei meccanismi biologici coin- enormi quantità di polveri sottili e mente esaminando con la metodo- volti nella connessione tra causa ed sottilissime che ogni esplosione ad logia descritta un campione patolo- effetto. Un nuovo progetto europeo, alta temperatura sviluppa; le tem- gico, il gruppo è stato in grado di denominato DIPNA e coordinato perature raggiunte in presenza di ricostruire le condizioni d’inquina- dalla dottoressa Gatti, è chiamato a uranio, durante le esplosioni, supe- mento in cui il soggetto è vissuto, far luce su diversi aspetti, ancora rano i 3.000 °C, causando la volati- fino ad individuare quale fosse la ignorati. lizzazione di bersaglio e proiettile marca di sigarette che questi even- insieme. Questi materiali si ricon- tualmente fuma o ha fumato. Fra le 22 densano velocemente in atmosfera tante, una prova per tutte sulla Le leggi che regolano sotto forma di micro- e nanoparti- capacità di previsione della nuova le nanoparticelle colato che, come tutte le polveri branca scientifica è quanto accadu- simili, resta in sospensione per to poco dopo il crollo delle Torri nell’organismo tempi anche molto lunghi e può Gemelle a New York. Allora il grup- Agli ordini di grandezza delle essere inalato, depositandosi, infi- po previde correttamente che entro particelle in questione, soprattutto ne, lentamente al suolo, ricadendo qualche anno un numero grandissi- quelli nanometrici, le leggi della sui prodotti commestibili della mo di persone scampate al crollo, biologia classica non funzionano terra. Poi, basta un refolo di vento ma coinvolte per giorni o mesi nel- più, così come la fisica di Newton per risollevare la polvere e ricomin- l’ambiente dove aleggiavano enor- non è capace di spiegare il compor- ciare il ciclo. mi quantità di polveri, si sarebbero tamento degli atomi o della luce e, Esistono ulteriori, seppur meno ammalate di patologie simili a anzi, questi comportamenti vedreb- frequenti, vie d’ingresso nell’orga- quelle di cui soffrono i reduci dalle be come assurdi. Dal punto di vista nismo. L’ipotesi di un passaggio di guerre del Golfo e dei Balcani. A biologico, queste entità non si com- particelle attraverso la pelle, in quanto risulta da comunicazioni portano né come oggetti di dimen- relazione all’uso di particolato in non ufficiali risalenti all’inizio del sioni più grossolane né come ioni, alcune creme cosmetiche, a tutt’og- 2005, i soggetti che si sono effetti- nozione, quest’ultima, che riesce gi, non pare essere dimostrata suf- vamente ammalati dovrebbero piuttosto ostica ai tossicologi clas- ficientemente, quanto meno in pre- essere circa 400.000, ma i numeri sici. senza di una pelle integra. sono in sicuro aumento. Alla tossicità, che potremmo defi- Altro esempio da considerare è nire chimica, di un determinato Ambiente Risorse Salute n. 110 Settembre/Ottobre 2006 l’esperimento [12], eseguito qualche materiale si sovrappone un effetto Relazione tra presenza anno fa su una popolazione di ratti, deleterio di natura fisica, dovuto di polveri e incidenza con l’iniezione nel sottocute di una alla presenza di un corpo estraneo metà della loro schiena, di nano- di dimensioni tali da poter interfe- della malattia particelle metalliche e ceramiche e rire con i tessuti a livello cellulare e La domanda che sorge spontanea l’impianto, nell’altra metà, di subcellulare. I due effetti combinati è: esiste una relazione causa-effet- dischetti relativamente grandi degli sinergicamente danno luogo a rea- to certa tra la presenza di particelle stessi materiali. Entro sei mesi, tutti zioni biologiche mai indagate e malattia? i ratti mostrarono segni evidentissi- prima, che per non essere fraintese Una delle basi della scienza medi- mi di rabdomiosarcoma nella metà necessitano di un approccio medico ca è la statistica, e la statistica si dove era stato iniettato il particola- innovativo e scevro di preconcetti.
  • 6. Come regola generale, più una A questo punto, per valutare la posto, quest’ultimo, che attualmen- particella è piccola, più è aggressi- nocività delle micro- e nanoparti- te non sussiste. va, ma questa aggressività non si celle bisogna considerare un certo Per ora il metodo più efficace è la accresce in maniera analogica con numero di fattori. prevenzione. il diminuire delle dimensioni. La Probabilmente, il fattore più È opportuno per prima cosa cer- cosa risulta evidente se si prendono importante è la loro qualità di corpi care di non creare particolato o, in considerazione le PM 2,5, vale a estranei, elementi, cioè, che l’orga- quanto meno, di non crearne trop- dire il particolato sospeso in atmo- nismo vede come nemici e che, per po, e poi occorre difenderci da sfera il cui diametro aerodinamico questo, combatte, cercando di quello esistente. Esistono forme di medio è uguale o inferiore a 2,5 distruggerli o, alla peggio, d’isolar- prevenzione che non costano nulla micron. A quanto risulta dagli studi li. In ambedue i casi, non dimenti- e che non sono attuate solo per citati, un incremento nella concen- cando mai che quegli oggetti così ignoranza o per incuria. Basterebbe trazione atmosferica di questo piccoli non sono né biocompatibili coprire con un foglio di plastica la materiale comporta un incremento né biodegradabili, il risultato è una verdura esposta dai negozi sulla parallelo nella mortalità cardioge- condizione patologica non necessa- strada per veder cadere drastica- na. Non altrettanto accade per le riamente evidente, o semplicemente mente la quantità di particelle in polveri PM10 (particolato con dia- non evidente subito o, magari, mai quegli alimenti (le nanoparticelle metro aerodinamico medio pari o evidente, dal punto di vista clinico. cadute su un cavolo non possono inferiore a 10 micron). In questo È ovvio che la composizione chi- affatto essere eliminate con il secondo caso sembra non esistere mica è di grande importanza nel lavaggio). Oppure basterebbe che il una correlazione diretta tra i due determinare la tossicità della parti- macellaio, una volta affilato il col- fenomeni. cella: che il mercurio sia più vele- tello sulla cote, non tagliasse subi- Malauguratamente, ciò che viene noso del ferro o il piombo del sodio to la carne ma passasse il coltello controllato per legge è la concentra- è nozione comune. Occorre, poi, su di un panno e lo lavasse. zione di PM10 presente in atmosfe- prestare attenzione alle eventuali Oppure, ancora, basterebbe che i ra; controllo, questo, effettuato per trasformazioni cui il particolato saldatori non portassero a casa via gravimetrica. Questo metodo di metallico sequestrato in un tessuto gl’indumenti da lavoro e indossas- misura ha scarso significato se dalla può andare incontro. Non sono da sero un copricapo e una mascheri- misura si vogliono ricavare indica- escludere, infatti, fenomeni di cor- na (non quelle usate negli ospedali, 23 zioni circa l’effetto nocivo sull’orga- rosione con conseguente alterazio- quasi del tutto inefficaci per questo nismo di quel tipo d’inquinamento. ne della tossicità dell’elemento. scopo). E che dire, poi, delle colture Ciò di cui si dovrebbe tenere conto è Sono importanti, poi, le dimen- cresciute ai margini delle autostra- il numero di particelle e la loro sioni del particolato e la velocità di de o vicino agli inceneritori o a dimensione, ricordando che più que- inalazione o ingestione, poiché più certi insediamenti industriali? E, ste sono piccole, più sono deleterie. l’introduzione è rapida e più alta è infine, perché usare tanti sacchetti Ora, disponendo di una particella la concentrazione, maggiore è la di plastica quando con una sporta idealmente sferica del diametro di 10 pericolosità. Infine, senza entrare in si potrebbe ottenere lo stesso servi- micron, per elementari motivi geo- ulteriori particolari, la forma è ele- zio molte volte? Tutti questi conte- metrici potrebbero essere ricavate da mento da considerare. Particelle a nitori finiscono in gran parte queste 64 particelle sferiche di dia- forma di ago, come, ad esempio, negl’inceneritori, avidi di plastica metro 2,5 micron, o 1.000 di diame- quelle di amianto, sono assai più che produce calore nella combu- tro 1 micron o 1.000.000 di diame- penetranti di quelle tondeggianti. stione, alimentando una forma tro 0,1 micron. Poiché la legge valu- assai grave d’inquinamento da par- ta solo la massa, il risultato sarà che ticolato. una particella da 10 micron o Prevenzione e regole 1.000.000 di particelle da 0,1 micron di comportamento sono perfettamente equivalenti. Dal Conclusioni punto di vista scientifico, invece, si È possibile per il corpo umano avrà, da una parte, l’impatto con liberarsi da queste presenze estra- La conoscenza acquisita nel Ambiente Risorse Salute n. 110 Settembre/Ottobre 2006 l’organismo di un’innocua particella nee, una volta assorbite? Al campo della nanopatologia impone grossolana e, dall’altra, 1.000.000 momento, la risposta è negativa. una ricerca più approfondita in d’impatti di particelle incomparabil- Questo, però, non significa affatto questa branca della scienza che sta mente più penetranti. Così, i con- che non esistano o non possano aprendo un vero e proprio universo trolli di legge sono di scarso interes- esistere sistemi artificiali utili allo nel campo della medicina. Se l’u- se, sviano da quello che dovrebbe scopo, come fu, ad esempio, qual- manità di oggi vorrà lasciare un essere l’obiettivo da perseguire e che decennio fa, l’emodialisi per i mondo meno invivibile alla genera- rischiano di indurre a ritenere, del pazienti nefropatici. zione che verrà, dovrà liberarsi di tutto fallacemente, che l’aria di oggi Per studiare questi sistemi, occor- troppi preconcetti privi di base sia in qualche modo più pulita di re ampliare i team di studio e dis- scientifica e, bisogna ammetterlo, quella di alcuni anni fa. porre di adeguato capitale, presup- d’interessi come quelli legati al
  • 7. grande affare degl’inceneritori nel [4] Gatti A.M., S. Montanari, Retrieval Vanquickenborne, D. Dinsdale, M. Thomeer, nostro Paese che rischiano di con- Analysis of Clinical Explanted Vena M.F. Hoylaerts, H. Vanbilloen, L. durci ad un punto di non ritorno. Cava Filters, J Biomed Mat Res Part B: Mortelmans, B. Nemery. 2002. Passage of Appl Biomater 77B:307-314, 2006. inhaled particles into the blood circulation [5] Ballestri M., A. Baraldi, A.M. Gatti, in humans. Circulation 105 (4): 411-414]. Bibliografia L. Furci, A. Bagni, P. Loria, R.M. Rapanà, [9] Oberdörster, G., Z. Sharp, V. N. Carulli, A. Albertazzi, Liver and Atudorei, A. Elder, R. Gelein, W. Kreyling [1] Schulz, H., Harder, V., Ibald-Mulli, Kidney Foreign Bodies Granulomatosis and C. Cox (2004) Translocation of inha- A., Khandoga, A., Koenig, W., Krombach, in a Patient with Malocclusion, Bruxism led ultrafine particles to the brain. F., Radykewitz, R., Stampfl, A., Thorand, and Worn Dental Prosthesis, Inhalation Toxicology 16 437-445] B., Peters, A., Cardiovascular effects of Gastroenterology 2001,121:1234-38. [10] Gatti, A.M., S. Montanari, The so- fine and ultrafine particles. J. Aerosol [6] Gatti, A.M., M. Ballestri, A. Bagni, called Balkan Syndrome: a bioenginee- Med. 2005, 18, 1-22. Granulomatosis associated to porcelain ring approach, 2004, www.idust.net/Docs [2] Montanari S., Malattia tromboem- wear debris, American Journal of /Nanoparticles01.htm. bolica e filtri cavali, Ed. C. Rabbia, G. Dentistry, Vol. 15, No. 6, December 2002. [11] Gatti, A., L’inquinamento bellico Emanuelli, 90-140 (2000) Minerva [7] Armaroli, N., Po, C., Centrali ter- come causa di nanopatologie capitolo del Medica, Torino. moelettriche a gas naturale. Produzione libro URANIO, M.I.R. Edizioni, novembre [3] Emanuelli G., A.M. Gatti, A. Cigada, di particolato primario e secondario. 2005 pag. 6-35, ISBN 88-88282-70X. M.F. Brunella, Physico-chemical obser- RICHMac Magazine - Novembre 2003- [12] Studio in pubblicazione. vations on a failed Greenfield vena cava 45-51. filter, J Cardiovasc Surg 1995;36:121-5. [8] Nemmar, A., P.H.M. Hoet, B.