1. Picardi alle Relazioni
istituzionali della Rai
Alessandro Picardi lascia
AIitalia per assumere
l’incarico di direttore delle
relazioni istituzionali e
internazionali della Rai, dove
si insedierà nelle prossime
settimane prendendo il posto
del dimissionario Marco
Simeon. “Arrivo alla Rai
senza cappelli politici”,
afferma Picardi. “Le mie
radici sono
socialdemocratiche ma ho
sempre avuto rapporti con
tutte le forze politiche, il che
nel mio mestiere significa
poter dialogare con tutti per
rappresentare al meglio
verso l’esterno l’azienda per
cui lavoro”. Classe 1977,
napoletano,
giornalista pubblicista,
laurea in scienze della
comunicazione Alessandro
Picardi è figlio di Franco
Picardi, Io storico leader del
Psdi scomparso nel 20 12,
che per molti anni è stato al
governo della città
Alessandro Picardi
di Napoli fino a
diventarne sindaco. Dopo
il liceo classico al
Pontano, l’istituto
napoletano dei gesuiti, si
trasferisce a Roma dove
vive ormai da quindici
anni.
Con Fama di tenere un basso
profilo e di puntare ai
risultati, Picardi ha costruito
tutta la sua carriera nei
public affairs di aziende.
Comincia la gavetta, fin dagli
anni dell’università, facendo
il consulente di Reti, la
società di lobbying di Claudio
Velardi, anche lui
napoletano, e in altre
agenzie finché alla fine del
2002 entra alla Strago,
un’azienda del settore
ingegneristico, come
direttore relazioni esterne e
istituzionali e business
development. Ci resta poco
più di un anno per diventare,
nel 2004, consulente di Sky
Italia nella direzione
comunicazione, allora diretta
da Tullio Camiglieri. Per la
pay tv in fase di startup cura
le relazioni istituzionali e i
rapporti con il Vaticano e si
occupa delle problematiche
della piattaforma anche ai
tavoli europei.
Dal 1° dicembre 2006
passa a Wind come
dirigente responsabile
degli affari istituzionali e
ci resta fino al 2012,
svolgendo un’attività a
360° e tessendo tutta la
trafila dei rapporti con
governo, partiti,
enti locali e Bruxelles per
conto dell’azienda di
telecomunicazioni. Tra i
temi molto accesi su cui
ha più
battagliato ci sono la
norma sul teleselling e la
liberalizzazione dei servizi
ausiliari dell’ultimo miglio,
avendo modo, in questi
sei anni molto intensi, di
saldare una stretta intesa
con Luigi Gubitosi,
l’attuale direttore
generale della Rai,
all’epoca amministratore
delegato di Wind.
Nel 2012 la chiamata ad
Alialia con il ruolo di vice
presidente corporate
affairs, incarico che lascia
ora, poco più di un anno,
per la Rai.
A. Ro.