2. L’INDUSTRIA DELL’ACCIAIO INOX E LA VENDITA DI AST
Indice
1. La globalizzazione dell’industria dell’acciaio inossidabile
2. La sovracapacità produttiva in Europa
3. Il piano OutoKumpu/INOXUM e gli interventi della
Commissione Europea
4. La vendita di AST
5. Aperam e le sinergie con AST
6. Arvedi
7. Marcegaglia
8. Il Consorzio Aperam-Arvedi-Marcegaglia
9. Il Tubificio di Terni
10. Il ruolo del Governo Italiano
11. Il piano Europeo per la siderurgia
2
5. TASSO ANNUALE DI CRESCITA DEI PRINCIPALI
METALLI 1980-2010
Source: ISSF
L’acciaio inossidabile è il
metallo industriale di maggior
successo
5
6. DOMANDA GLOBALE DI BRAMME IN ACCIAIO
INOX
L’espansione di mercato negli ultimi dieci anni si è
concentrata in Cina e nei paesi emergenti
Source: CRU and Aperam estimates
6
12. TASSO DI UTILIZZO DELLE CAPACITA’
PRODUTTIVE DI BRAMME
Source: CRU and Aperam estimates
L’indice di utilizzo degli impianti è rimasto ad un livello
insoddisfacente 12
14. LA GLOBALIZZAZIONE DELL’INDUSTRIA DELL’INOX
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• L’industria dell’acciaio inox si è globalizzata
nell’ultimo decennio
• Domanda e produzione si sono spostate dai paesi
sviluppati alla Cina e ai paesi emergenti
• La Cina ha conquistato la leadership mondiale ed
è “cost leader” e “price leader”
• L’eccesso di investimenti ha provocato
sovracapacità produttiva non riassorbibile nel
medio periodo.
16. PRODUZIONE E CONSUMO EUROPEO DI ACCIAIO INOX
Source: ISSF, ISSB, EUROFER, Hatch Beddows
16
17. POSIZIONE EUROPEA ESPORTAZIONE NETTA
Source: ISSF, ISSB, EUROFER, Hatch Beddows
L’import di prodotti piani ha
raggiunto il 22% del mercato
europeo nel 2012.
Nel 2011 l’import era del 18%
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18. IL MERCATO ITALIANO INDICA UNA PROGRESSIVA
PENETRAZIONE DA PAESI NON EUROPEI (35% NEL 2012)
Source: ISSF, ISSB, EUROFER, Hatch Beddows
18
19. COMPANY COUNTRY SITE CAPACITY
(Mt/year)
APERAM BELGIUM CHATELET 1.0
BELGIUM GENK 1.1
TOTAL EUROPE 2.1
BRAZIL TIMOTEO 0.5
COMPANY TOTAL 2.6
OUTOKUMPU FINLAND TORNIO 1.6
UK SHEFFIELD 0.4
SWEDEN AVESTA 0.5
TOTAL EUROPE 2.5
COMPANY TOTAL 2.5
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19
CAPACITA’ INSTALLATA DEI PRODUTTORI BRAMME EUROPEI
20. CAPACITA’ INSTALLATA DEI PRODUTTORI BRAMME EUROPEI
COMPANY COUNTRY SITE CAPACITY (Mt/year)
INOXUM ITALY TERNI 1.5
GERMANY KREFELD 0.6
GERMANY BOCKUM 0.8
TOTAL EUROPE 2.9
USA ALABAMA 1.0
COMPANY TOTAL 3.9
ACERINOX SPAIN PALMONES 1.0
USA KENTUCKY 0.9
SOUTH AFRICA MIDDLEBURG 0.6
MALAYSIA BAHRU 1.0 (PLANNED)
TOTAL EUROPE 1
COMPANY TOTAL 2.5
TOTAL EUROPE 8.5
TOTAL COMPANIES 11.5
20
21. SOVRACAPACITA’ PRODUTTIVA IN EUROPA NELLA
PRODUZIONE DI BRAMME
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• Capacità installata: 8.5 Mt/anno
• Indice di utilizzo ottimale: 85%
• Capacità disponibile: 7.2 Mt/anno
• Capacità richiesta (Europa): 5.0 Mt/anno
• Capacità inutilizzata: 2.2 Mt/anno (26%)
• Chiusure annunciate: Krefeld 0.6Mt/anno
Genk 0.5Mt/anno (1 forno)
• Eccesso di capacità residua: 1.1Mt/anno
Poichè Bockum non chiuderà nel 2016 le ulteriori
dismissioni interesseranno Genk e/o Terni
22. SOVRACAPACITA’ PRODUTTIVA IN EUROPA NEI ROTOLI
LAMINATI A FREDDO
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• Capacità installata: 5 Mt/anno
• Indice di saturazione ottimale: 85%
• Capacità disponibile: 4.425 Mt/anno
• Mercato Europeo: 3.2 Mt/anno
• Capacità inutilizzata: 1.225 Mt/anno (25%)
• Chiusure annunciate: Isbergues 0.3 Mt/anno (Aperam)
Benrath 0.22Mt/anno trasferite a
Krefeld con 240 M€ di investimenti
Kloster (Svezia) 0.045Mt/anno di
laminati sottili
• Eccesso di capacità produttiva residua 0.98Mt/anno equivalente a
circa 10 treni di laminazione a freddo in posizione di stand- by
23. 3- Il piano OUTOKUMPU / INOXUM e gli
interventi della Commissione Europea
23
24. PIANO OUTOKUMPU/INOXUM
DISMISSIONI E INVESTIMENTI (1° Febbr. 2012)
24
• Chiusura acciaieria di Krefeld entro il 2012
• Chiusura dell’acciaieria di Bockum entro il 2016 (previa
verifica)
• Cessione attività tubi a Tubinoxia
• Chiusura laminati a freddo sottili (Kloster, Svezia)
• Chiusura laminazioen a freddo di Benrath e
spostamento produzione a Krefeld (240M€ di
invstimenti)
• Conferma degli investimenti nel ferrocromo (Finlandia),
lamiere quarto (Degerfors, Svezia) e alta lega (VDM,
Germania)
25. PIANO OUTOKUMPU/INOXUM
IL RUOLO DI AST
25
• Produrre 1.6 Mt/anno di coil inox con
prevalenza di inox ferritico
• Alimentare i treni a freddo di Terni e Krefeld
• Rifornire i mercati del Sud e dell’Est europeo
• Il piano ricevette il consenso degli operatori,
l’approvazione degli investitori ed il plauso del
territorio di Terni
26. PIANO OUTOKUMPU/INOXUM
QUEL CHE IL PIANO NON DICEVA
26
• Come si riduce dal 52% al 40% il controllo del
mercato europeo per uscire da una posizione
dominante?
• Quali riduzioni delle capacità produttive nel ciclo
a freddo sono proponibili?
• Perchè nell’offerta OutoKumpu a ThyssenKrupp
non è chiaramente specificato che l’offerta è nulla
in caso di rigetto del piano da parte della
Commissione Europea?
27. I RIMEDI DELLA COMMISSIONE EUROPEA
27
20 settembre 2012
• OutoKumpu propone alla Commissione Europea una riduzione
di capacità produttiva del 6% nella laminazione a freddo (contro
il 12% necessario) chiudendo I siti svedesi di Avesta, Nyby, e
Kloster. La Commissione si dichiara insoddisfatta
1° ottobre 2012
• Dopo il test di mercato OutoKumpu propone alla Commissione
Europea la vendita della AST
7 novembre 2012
• La Commissione Europea approva l’acquisizione INOXUM sotto
la condizione della vendita dell’AST entro il 7 maggio 2013
28. IL RIMEDIO CHE NON E’ STATO MAI CHIESTO E MAI
PROPOSTO
Country Domestic
Market
t/year
Cold rolling
capacity
t/year
Outokumpu
proposal
t/year
Efficient
solution
t/year
Capacity
reduction
t/year
Germany 960.000 820.000 920.000 820.000 0
Italy 920.000 525.000 660.000 430.000 -95.000
Finland <100.000 750.000 750.000 650.000 -100.000
Sweden <100.000 205.000 160.000 0 -205.000
Total 2.080.000 2.300.000 2.490.000 1.900.000 -400.000
Il rimedio sopra esposto riduce dal 52% al 40% la capacità di
laminazione a freddo, in accordo ai requisiti della Commissione
28
29. LE AFFERMAZIONI DELLA COMMISSIONE EUROPEA
29
• Per assicurare la competività nel mercato europeo sono
necessari 4 competitori; AST deve essere venduta
preferibilmente ad un operatore extraeuropeo
• Il disinvestimento di AST assicurerà al compratore
produzione e distribuzione integrate ed autosufficienti,
con accesso ai maggiori mercati europei
• La Commissione Europea sarà garante che AST sia
venduta ad un compratore appropriato e controllerà che
l’attuazione del disinvestimento e la competività siano
assicurate
• La riuscita dell’operazione è gararntita dalla disponibilità
di “many potential buyers”
30. LE CONSEGUENZE DELLA DECISIONE
DELLA COMMISSIONE EUROPEA
• L’industria europea dell’acciaio inox è in condizione di
sopravvivenza
• Le performances economiche dei principali players europei
sono state completamente insoddisfacenti con 2.5 miliardi di
€ di perdite in 5 anni
• Il rimedio della vendita di AST non eliminava le
sovracapacità produttive
• Non essendo più l’industria europea competitiva nel
mercato globale, il consolidamento era l’unico rimedio reale
• La conseguenza finale della decisione della Commissione
Europea era una ulteriore perdita di competitività ed una più
alta penetrazione di prodotti dall’Asia
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32. IL PROFILO DELLO STABILIMENTO DI TERNI
• Capacità installate:
– Produzione bramme: 1.5Mt/anno
– Produzione coils: 1.7Mt/anno
– Produzione a freddo: 0.525Mt/anno
– Mercato europeo servito da Terni: 12%
• L’eccellenza tecnologica dello stabilimento di Terni risiede nel
laminatoio a caldo, completamente dedicato all’inossidabile
• La produzione minima del laminatoio per una marcia continua
non può scendere al di sotto di 1.2Mt/anno
• Il punto di debolezza è la coesistenza di due linee di produzione
di bramme inox, di cui solo una prosegue nel ciclo a freddo
• Il compratore dell’AST quindi deve avere come caratteristica
fondamentale quella di poter assorbire da Terni grosse quantità
di coils a caldo
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33. LE OFFERTE PER L’ACQUISIZIONE DI AST
• Come noto, hanno presentato offerte impegnative il
Consorzio APERAM-ARVEDI-MARCEGAGLIA ed il fondo di
private equity APOLLO
• È altamente probabile che APERAM sarà l’acquirente di AST
• Sul fondo APOLLO non è possibile fare considerazioni in
assenza di informazioni
• APERAM ed OutoKumpu deterranno una quota superiore al
70% del mercato europeo
• L’acquisizione di AST da parte di APERAM comporterà un
ulteriore consolidamento dell’industria europea dell’inox
Le forze del mercato stanno prevalendo sulle forme
dirigistiche di controllo della concorrenza
33
38. APERAM- RAFFRONTO DEI COSTI DEI PRINCIPALI
COMPETITORI EUROPEI (COILS A CALDO)
38Source: APERAM
39. LE SINERGIE APERAM / AST
• L’acquisizione di AST ed il mantenimento della
sua competitività ha senso solo se APERAM
chiude la vecchia acciaieria di Genk (Belgio)
• La moderna acciaieria di Chatelet può
alimentare i reparti a freddo di Genk,
specializzati nell’inox auatenitico
• AST può alimentare i reparti a freddo di
Guegnon (Francia), specializzati nell’inox
ferritico
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40. LE SINERGIE APERAM / AST/TIMOTEO (Brasile)
• Nello stabilimento di Timoteo si produce inox
e magnetico
• Terni ha ancora le facilities per produrre coils a
caldo per lamierino a grano orientato
• Timoteo ha un piano di espansione nel
lamierino magnetico
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42. LE SINERGIE APERAM/INDUSTEEL/AST
• Aperam ha una peculiarità nel mix produttivo: non
produce e non commercializza lamiere quarto inox.
• Tale attività è collocata in Industeel con
stabilimenti a Charleroi (Belgio), Le Creusot
(Francia) e Chateauneuf (Francia). I 3 siti sono
considerati non competitivi e Le Creusot è il sito
più debole
• Qualora Industeel fosse incluso nel perimetro di
Aperam, notevoli sinergie potebbero essere
sviluppate con AST per la produzione di lingotti e
fucinati
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44. ARVEDI
• Arvedi nello stabilimento di Cremona produce acciaio
al carbonio con tecnologie di avanguardia
• Il prodotto principale in acciaio inox è il lamierino
sottile, fabbricato a Sestri Levante (Arinox). Con I
recenti investimenti Arinox diventerà leader mondiale
nei nastri di precisione
• Una seconda attività nell’inox è nei tubi saldati (Ilta
Inox). Ilta Inox è parte del consorzio per l’acquisizione
di AST
• La quantità totale di acciaio inossidabile necessaria per
la produzione di nastri di precisione e tubi saldati è
valutabile in 100.000t/anno
44
47. MARCEGAGLIA
• Il gruppo Marcegaglia trasforma 5 Mt/anno di
acciaio, di cui 3 Mt/anno trasformati in tubi
saldati e 2 Mt/anno in coils, nastri, lamiere, profili
etc
• La capacità installata per tubi inox saldati
ammonta a 320.000 t/anno
• In aggiunta 120.000 t/anno di coils a caldo sono
trasformati in coils a freddo e lamiere
• La quantità totale di acciaio inox utilizzato può
raggiungere le 400.000 t/anno
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52. Consorzio APERAM – ARVEDI - MARCEGAGLIA
• Non sono noti ancora I contenuti tecnici e
finanziari dell’offerta del Consorzio, nè le quote di
partecipazione
• Il profilo dei sogetti è comunque altamente
interessante per il futuro di AST a condizione che:
– APERAM chiuda l’acciaieria di Genk
– Ad AST venga affidato il compito di rifornire lo
stablimento di Guegnon
– Marcegaglia ricollochi su AST le attività svolte a
Mantova sui coils a caldo
• Qualora il piano industriale segua le linee guida
sopra indicate si può concludere che esistono I
presupposti per un futuro stabile di AST
52
53. LA FORZA FINANZIARIA DEL CONSORZIO
• Aperam ha un rating Ba3 da parte di Moody’s, con outlook
negativo
• Per decisone degli azionisti Aperam deve ridurre il proprio
indebitamento di 650 milionidi € entro il 2014
• Aperam ritiene il proprio livello di indebitamento sosteniibile
• La strategia finanziaria di Aperam è molto conservativa
• Marcegaglia ed ARVEDI appaiono fortemnte indebitati
finanziariamente a causa della crisi sopravvenuta dopo un
importante ciclo di investimenti
• La capacità di investimento del Consorzio, incluso l’acquisto di AST,
appaiono limitate
• OutoKumpu dovrà presumibilmente affrontare perdite consistenti
a fronte della vendita di AST
53
56. Tubificio di Terni
• Il tubificio di Terni non fa parte degli asset da vendere e non risulta alcuna richiesta
esplicita di acquisto da parte del Consorzio Aperam-Arvedi-Marcegaglia
• OutoKumpu non ha più interesse nel settore dei tubi inox; infatti nel 2011 formò
una jv con Tubinoxia di Andrea Gatti (dal 2005 al 2009 vicepresidente di
OutoKumpu). Il 18 gennaio 2013 Tubinoxia ha acquisito la parteipazione di
controllo (51%)
• È possibile che OutoKumpu ceda il Tubificio di Terni a Tubinoxia
• L’uscita del Tubificio di Terni dal perimetro AST costituisce un serio danno per AST
stessa in termini di volumi e ricavi, nonchè riqualificazione delle 2°scelte
• La presenza di Marcegaglia ed Arvedi, d’altro canto, prefigura una posizione
dominante nei tubi saldati inox
• I grossi utilizzatori di tubi marmitta, tipo Faurecia, potrebbero non gradire una
concentrazione di fornitori, con conseguente ricorso alla Comissione Europea
• Appare quindi difficile tenere il Tubificio di Terni nel perimetro AST
• L’unico obiettivo ragionevolmente perseguibile è la minimizzazione dei danni ,
chiedendo fin d’ora che sia reso noto il compratore finale del Tubificio e che siano
mantenute le sinergie con AST 56
57. 10-Il ruolo del Governo Italiano
• L’unica soluzione per il futuro di AST è la confluenza in
Aperam, a meno che non si voglia tornare al piano originario
• Le criticità dell’operazione riguardano la riduzione delle
capacità produttive e le risorse finanziarie per sostenere gli
investimenti
• A garanzia di una corretta esecuzione del piano industriale,
così come delineato in questa presentazione, è altamente
auspicabile la presenza dello Stato Italiano nella nuova
compagine azionaria, attraverso il Fondo Strategico della
Cassa Depositi e Prestiti
• Il nuovo piano europeo per la salvaguardia della siderurgia
dovrebbe consentire la presenza dello Stato Italiano a
sostegno dei siti di eccellenza
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58. 11-Il piano Europeo per la siderurgia
• La siderurgia europea viene da un lungo periodo di crisi, con
una contrazione della domanda pari al 30% ed una perdita di
posti di lavoro pari a 40.000 unità
• La siderurgia europea con 360.000 addetti e 170 miliardi di €
di fatturato è considerata all’attualità un settore da
salvaguardare a livello comunitario
• I temi da affrontare riguardano:
– I costi dell’energia
– Le tecnologie a basso impatto ambientale
– Costi e accesso alle materie prime
– Semplificazione normativa
– Ristrutturazioni aziendali
• Il piano europeo dovrebbe vedere la luce entro la fine di
giugno 2013
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